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I ritardi t73

11. I ritardi

ll.L Definizioni

Sono suoni dissonanti in posizione metrica accentata che protraggono un suono dell'armonia precedente
ritardando il suono reale dell'accordo in cui sono inquadrati. Come le settime secondarie la loro applicazione
necessita di tre fasi:
| - la preparazione.. la dissonanza deve essere legata a un suono consonante (ma anche dissonante)
dell'armonia precedente di valore pari o superiore, mai inferiore, secondo le modalità della preparazione
diretta;
2 - la percwssione vera e propria del ritardo;
3 - la risoluzione della dissonanza (il ritardo) per grado congiunto discendente
(ritardo discendente) o

ascendente (ritardo ascendente) su di un suono reale dell'accordo che 1o contiene (suono ritardato).
es.11.1
ritardo suono preparazione ritardo suono
disc. ritardato insufficiente asc. ritardato

v43 v4 tv43 t7
preparazione percussione risoluzione

Già contrappunto modale ne faceva ampio uso, soprattutto ne11e cadenze, quale insostituibile generatore
il
di dissonan ze accentale in un ccntesto "armonico" consonante, alimentando così un variegato gioco di
rapporti di tensione-risoluzione, dissonanza-consonanza, particolarmente apprezzati dall'orecchio
rinascimentale e pre-rinascimentale . Cristallizzatosi in epoca tonale quale parte integrante di taluni aggregati
verticali, il ritardo dà origine da un lato agli accordi di settima (cfr. 4.1), mantenendo dall'altro la funzione di
di
dissonanza (intervallare) estranea nell'ambito di triadi e quadriadi di cui viene a procrastinare f ingresso
uno o più suoni.
Come le altre note "non armoniche" è praticato tanto nella forma semplice che multipla.
es. 11.2
a) b) c)

*4:1 l4- .+
U- '7
dr r

v9Z ( t u? tl 3
vt-98 17
4J
B

ritardo semplice ritardo doppio della terza


ritardo triplo
della terza e della fondamentale ascendente e discendente

Nell,armonia scolastica si utilizza di solito come ritardo semplice discendente (a), qualche volta come
ritardo doppio discendente (b) mentre la forma ascendente è circoscritta alle combinazioni multiple
(c:

ritardo ascendente con ritardi discendenti).


l-- Manuale di annonia

In teoria tutti i suoni di una triade e di una quadriade possono essere ritardati, anche se di fatto vengono
evitati i ritardi non generatori di dissonanza.l
es. I 1.3

a) b)

IV t6 v8

a): ritardo de1la quinta in una triade;


b): ritardo della settima in una quadriade.

Il
ritardo non deve mai comparire insieme alla nota ritardata a meno che questa non sia al basso e a
distanza minima di nona superiore dal ritardo stesso.
es. I 1.4

a) b)

v*J v t7 6 v66 t9

In a) si ha simultaneità di ritardo (l re al basso) e nota ritardata (il do del soprano); in b), addirittura, il ritardo re e la nota
ritardata do sono a distanza di seconda. In c) invece il ritardo (re) compare in una voce superiore e la nota ritardata (do) al
basso a distanza di nona.

Nel movimento generale delle parti il ritardo non è sufficiente a separare due quinte o due ottave che
potrebbero formarsi tra la nota di preparazione e quella di risoluzione.
es. 11.5

a) b)

rv7 v6

Come le settime anche il ritardo prima di risolvere può ornare. Tra le figurazioni più ricorrenti

1 Da taluni studiosi (cfr. ad es. D. de la Motte, Mctnuale, p. 104) questi ritardi sono definiti come "dissonanze concettuali"
poiché, in quanto tali, implicano il concetto di dissonanza solo idealmente.
I ritardi 175

es. 1 1.6

v4 v4 ,r4

citiamo le note di sfuggita o scappata (b e c) oppure la volta (a). Particolarmente praticata è la forma d), il
classico ritardo "chiesastico" in cui la risoluzione non avviene sul si croma ma sul si minima in conseguenza
dell'identica scansione temporale di ciascuna delle tre fasi della preparazione, della percussione e della
risoluzione, qui rappresentate dalla minima.2
Il ritardo può risolvere nell'ambito dello stesso accordo oppure su accordo diverso.
es. 1 1.7

a) b)

o tt-

l"oa vt"

In a), all'atto della risoluzione, il re mantiene la funzione di ritardo della fondamentale dello stesso accordo; in b) il re,
inizialmente ritardo della fondamentale, risolve su do. terza di una nuova triade.

Aseconda della loro tipologia, i ritardi sono muniti di cifrature specifiche derivate dai rapporti intervallari
che si instaurano tra il basso e le note superiori, cosa che non sempre si verifica per le altre figurazioni la cui
cifratura spesso è omessa o quantomeno semplificata.

1.l.2l ritardi nelle triadi

In una triade è praticabile il ritardo della fondamentale e della terza tanto allo stato fondamentale che
rivoltato, mentre si evita quello della quinta per l'effetto consonante che spesso ne deriva.
Rrtardo della fondamentale

1 - ritardo della fondamentale al basso, cifratura )-. Per I'individuazione del grado d'origine dell'accordo e
dei suoni da distribuire nelle parti superiori il punto di riferimento è la seconda nota, il suono ritardato, e
non la prima, il ritardo;

2
Questo disegno potrebbe prestarsi di primo acchito ad una interpretazione del si croma come passaggio della scappata la.
Tuttavia la genesi di questa formula melodica
a) b) v

do

Ìascia chiaramente intendere che i1 primo si è una anticipazione diretta (a), ornamentata in seguito da una volta inferiore (b).
116 Manuale di armonia

es. 1 1.8

V1J ,4_
t2- v1J ,4_
t2-

j
La corretta cifratura sotto il re, ritardo della fondamentale do, è I{_ e non Itr , terzo rivolto della settima mi-sol-si-re, come
erroneamente si potrebbe essere indotti a credere, mentre i suoni utilizzabili sono soltanto il mi e il sol, giacché il do, la nota
ritardata, non può comparire in simultaneità con il ritardo re del basso. Così in a) la sensibile, non potendo salire a do è
costretta a saltare di quarta a mi mentre in b), tra parti interne, scende a sol. Ne consegue che la triade con ritardo della
fondamentale raddoppia ora la quinta ora la terza.

Un caso non infrequente di risoluzione su accordo diverso si verifica quando un frammento di due suoni,
cifrato con II{:, si spinge al I. Per evitare questa successione è preferibile risolvere il ritardo su VII6 che
meglio si collega con la tonica.
es. 1 1.9
a)

uL- tÉ vil6

Sia in a) che in b) la cifratura 2 non deve far pensare alla settima del IV grado in terzo rivolto (IV2);

2 - itardo della fondamentale in triade in primo rivolto, cifratura 7 6. Per la determinazione del numero
romano da sottoporre al basso e la scelta delle note dell'accordo, occorre far riferimento esclusivamente al
numero 6.
es.11.10
a) b)

tv7 il6

Il grado di origine sotto il fa è il tr,


Ia triade re-fa-la in primo rivolto (a) con il mi del soprano (il ritardo 7 e non la settima del
IV grado allo stato fondamentale, come compare in b), che risolve sulla fondamentale re (la nota ritardata 6).

La cifratura 7 6 sottintende tanto un ritardo semplice (cfr. l'es. I l.l0) quanto un ritardo doppio discendente
e ascendente. Di norma il ritardo discendente, nella scrittura a parti strette, è dato al soprano; quando
I ritardi 171

compare al tenore si ha sovente la possibilità di poter inserire nella parte superiore anche la forma
ascendente. Nel primo caso si raddoppia sempre laterza, nel secondo si hanno quattro suoni diversi.
es.11.11

a) b) c)

vil6 t7 vl6 t7

La realizzazione d) è decisamente preferibile dspetto a c) ove il soprano, pur con la possibilità di introdurre il ritardo
il contralto allaterzafa.
ascendente, scende alla quinta la, trascinando con sé

Sia la forma semplice che quella doppia possono produrre alcune varianti ornamentali
es.u11.12

t6 |7 tttTuuv

in cui il 5, il più delle volte, funge da suono di passaggio (e come tale necessita di una risoluzione per grado
discendente (a e c)), molto più raramente come anticipazione (b).
Riprendendo in esame gli ess. 11.10b e 11.11d si potrebbe obiettare che l'interpretazione IV7 116 sia
legittimata dalle risoluzioni eccezionali delle settime secondarie. Tuttavia non può sfuggire ora la natura
"contrappuntistica" di tali aggregati, riconducibili più semplicemente ad un unico accordo "reale" (il IÉ)
ornamentato dai ritardi. La risoluzione eccezionale di settima su triade mantiene una sua giustificazione
nello stile severo quando uno dei suoni interpretabili come ritardo non è preparato;

3 - ritardo della fondamentale in triade in secondo rivolto, cifratura §;. È utilizzato per 1o più su una
dominante in fase cadenzale o in tutte quelle situazioni che comportano I'impiego della quarta e sesta con
conseguente raddoppio della quinta.
es.11.13

t
I tl

il6
,6
t- v5 67
54
118 Manuale di armonia

Ritardo della terza


1 - ritardo della terza in triade allo stato fondamentale, cifratura 4 3, nel modo minore anche a # o a \.
es. 1 1.14
a) b)

lV43tV43t6V43
Si raddoppia di preferenza la fondamentale mentre è necessario mantenere la quinta b)l per non
ta) e
privare I'aggregato dell'urto dissonante di seconda o di settima col ritardo (c);

2 - ritardo della terza al basso, cifratura


l-. Come nel ritardo l:, il suono reale segue la nota legata, laterza
dell'accordo da sovrappone.La nota da raddoppiare può essere indifferentemente tanto la fondamentale che
la quinta;
es.11.15
a) b)

v| É- v2 r!-_
3 - ritardo della terza in triade in secondo rivolto, cifratura
f9, vale a dire un accordo di quarta e sesta con
unaparte superiore (7) che ritarda laterza(6).tJtilizzato spesso in fase cadenzale su un V grado seguito da
una dominante, è una sorta di amplificazione della formula della quarta e sesta in cadenza.
es.11.16

il6 ,'o _: v4 lt6 ,ro_: v4 ", I

Ritardo della quinta


Le situazioni in cui genera dissonanza sono estremamente ridotte; tra queste citiamo il ritardo della quinta
nella triade di dominante del modo minore.
es. 1 1.17

ol-
I ritardi
179

11.3I ritardi 9 8

sono i soli ad ammettere la simultaneità della nota ritardata al basso


e del ritardo in parte superiore purché
a distanza di nona. A seconda del suono al basso, si distinguono in

I - ritardo 9 8 dellafondamentale confondamentale al basso;


è il più diffuso insieme alla variante 9 g 7
ove il 7, nota di passaggio, esige una risoluzione per grado
discendente.
es.11.18

a) b)

al
r

v9b t9 v7 l9 IV

La risoluzione può pure avvenire sullo stesso accordo rivoltato (9


6) o su un accordo diverso (9 3).
es. 1 1.19

v$

h b) e c) il 3 non ha significato di posizione melodica ma indica I'intervallo di risoluzione


del ritardo in rapporto al basso (la
nona do-re risolvente sulla terza la-do);

2 - ritardo e6! della terza con terza al basso: l'asprezza della disson anza è più accentuata
nelle triadi
maggiori a causa dell'intervallo di nona minore tra basso e ritardo,
mentre si mitiga in quelle minori per il
mutato rapporto della nona (maggiore);
es. 11.20
a)

v{ ,3 u
v1
ob+
r9 8

3- ritardo a,u" quinta con quinta al basso:la nona minore tra basso e ritardo compare, al contrario,
fr9
nelle triadi minori accentuandone il grado di dissonanza rispetto
a quelle maggiori.
180 Manuale di armonia

es. 1 1.21

l6_ v4 3-t ,6 rB 8
v43
4_ 4-

Quanto alle ornamentazioni, tanto per i ritardi trattati in 11.2 che in 11.3 sono applicabili le formule prese
in esame nell'es. 11.6.
es.ll.22

v{ ,4_
t
2-= v4
'j tl u le BT lv

In d) il sol è una nota di scappata presa per salto che procede a un suono consonante (la quinta dell'accordo) per poi portarsi,
sempre per salto, al suono di risoluzione.

ll.4l bassi senza numeri con i ritardi negli accordi di tre suoni

Nei bassi senza numeri I'utilizzo dei ritardi, limitatamente agli accordi di tre suoni, offre un ventaglio di
possibilità assai variegato con gli inevitabili rischi di interpretazioni non sempre accettabili sia sotto il
profilo sintattico-armonico che della condotta delle parti.
In linea di massima si tenga presente che
s2-,
1 - un suono sincopato al basso risolvente per grado congiunto discendente può portare $- o scelti di
volta in volta a seconda del contesto.
es. 11.23

vI uz É_ tÉ vu6

a): l'opzione I!- appare la più logica in quanto un eventuale j- determinerebbe la successione V2 m1- V 1 ;
b): lo stilema 2 con ritardo del1a fondamentale do emerge con tutta evidenza (I1-); al contrario il !-, interpretando il re come
ritardo della terza, indurrebbe il VII6 a risolvere sul VI grado 1VI!-);
I ritardi 181

c): fa-mi è senza dubbio ritardo della terza(I)-) mentre mi-re potrebbe in teoria portare
i_ Gi_ Vtrl_ I) ma non nj_ G!_ ul_
I) per il cattivo collegamento
crrrurrf,v rrru
che ne deriverebbe LUlt
rrq usrrvEr§uu§ il Ir (trl-
con ll I). lì
uri_ rr. A queste
qucst-c oue soluzioni
due sotuzlonl
se ne puo
può prospettare una terza,
terza, per
così dire compromissoria, già citata nell'es. 1 1 .9: mi ritardo della fonclamentale (tr1_ con risoluzione su triade diversa (Vtr61;
)

2 - luna semibreve al basso, con le caratteristiche di nota fondamentale, può supportare 9 8, con la variante
9ST,e43asecondachesiapossibilelapreparazionedell'unoodell'altroesemprechel'unool'altronon
arrestino il flusso melodico della parte superiore.
es. 11.24

V9b V9b ,9 I il6 5


v9
'4 3

e)

It v7 IV il95 v4 t6 il65 v9

In a) e b) sono praticabili tanto 9 8 che 4 3. In c) I'inconsistenza ritmica del do semiminima consente solo I'impiego di 9 8; in
d), viceversa, per l'impossibilità di preparare la nona, occorre ripiegare sulla forma 4 3, controproducente in e), a differenza di
9 8 (f)), per la linea soprana;

3 - una semibreve al basso in funzione diterzaporta ordinariamente 7 6 (o7 6 5) come ritardo semplice o
doppio, oppure, più raramente, in particolar modo nello stilem a l,
Z8_.
es. 11.25

t6 |7 u,?v v7 VI

t6 6_ v I vil3 8
t6
5
182 Manuale di armonia

Le semibrevi dei frammenti a), b) e c), se interpretate come suoni fondamentali, possono essere altrettanto efficacemente
armomzzate con i ritardi 9 8 e 9 8 7.
es.11.26
a) b)

l6 tv" t,?v rve B7 rB vl

Si presti infine attenzione alla scelta tra9 8 I 7 6 e le rispettive varianti 9 8 7 I 7 6 5: le prime


tendenzialmente mantengono le parti, per così dire, a mezza via, le seconde portano spesso a movimenti
generali discendenti.
es.ll.2l

t6 t7

InquestoesempiodallacombinazionediT65eg8Tscaturisceunafugaceimitazione;

4 - una dominante di due semibrevi al basso offre la possibilità d'impiego di tutti i ritardi in secondo rivolto
t\A. 19 fi! I m unione con V4 3, arricchendo sensibilmente le formule della cadenzacomposta:
"
a) con quarta e sesta in cadenza;
es. 1 1.28

r9 . v4 3_ tv v4'-l
[6 54 7l ,,0 _:

t
r

rro rB
4-
B
v567 I

In c) il ritardo V4 3 è stato soppresso per non prolungare eccessivamente il do del soprano;


I ritardi 183

b) con quarta e sesta di volta: non prevede ritardi con triadi in secondo rivolto ma il solo 4 3.
es. 11.29

Ft'
a)
ll I
I

À o
|7 ,t4
$ 7l

Il ritardo Il9 è pure praticabile nell'armonizzazione del secondo suono degli stilemi tV V VI e viceversa
quando questo è una semibreve (inversione al tenore);
es. 1 1.30

rv ,'o u rv6 rvo ,1 u


IV tv6 ,'o u
rB v)

c) quarta e sesta nei tempi ternari, sia in cadenza che di volta,


es. 11.31

a) b)

tv t?o
obov4 il6 5
rt v4 3,
7t
'-l

incadenza, con la variazione della terza mediante un suono cromatico di passaggio, il mi b; di volta,
mantenendo il valore di semibreve al primo accordo e ornando il ritardo 4 3;

5 - gli stilemi I e 2, quando variati al basso con sincopi e note lunghe, sono spesso pretesto per
I'applicazione di tutte le forme dei ritardi allo stato fondamentale e in primo rivolto;
es. I 1.32
a) b) c)

t2- vr r- ,1- vil7 6


f
184 Manuale di armonia

vr;- ,2- ( Òo
vilà " t7 vil7 6 ,9
t^
b-
I

6 - le progressioni in sincopato possono anche essere armonizzate, purché il movimento armonico che ne
deriva abbia una propria coerenza a livello sintattico, anche attraverso i ritardi.
es. 1 1.33

AJ tv8 7 vr3 il6 5


vl 18
' nul V- ,5_
t2-
fa magg ^ sol min
c)
fa magg.

Av- v 3_
2_
A-
z- A
v-
re min. do magg.

L'assetto tonale è conseguente al materiale impiegato: in a) la progressione di settime si mantiene in fa maggiore con I'ultimo
accordo in posizione di terza (la) in registro medio-grave; in b) i ritardi conducono invece a re minore. La scelta dell'una o
dell'altra soluzione sarà anche qui funzionale a ciò che segue. In c) allalerza battuta (*) si è utilizzato un ritardo inserito in un
accordo di settima di dominante (cfr. I 1 .5). Infine in b) le quinte tra basso e tenore sui tempi accentati sono tollerate in quanto
cadono tra un suono reale e un ritardo:

7 - si prestano all'impiego sistematico dei ritardi


a) successioni di suoni per grado congiunto in semibreve interpretabili liberamente
es. I 1.34

6_ V9 B7 vtg
5
I ritardi 185

o come vere e proprie progressioni;


es. I 1.35

'3 ur
tr
vl7 6
lll" r

b) alcuni modelli di progressione (cfr. 13.2);


es. I 1.36

a)

lV
4 tJ o llo
n',t ' , 18

la min. la min.

a): settima incompleta 8 7 e ritardo 4 3; b): settima completa 8 7 e ritardo 9 8;

c) minime puntate seguite da semiminime per grado congiunto, spesso fondamentali e pertanto
armonizzabili con i ritardi 9 8 o 4 3 (anche in progressione) quando non siano esse stesse dei ritardi con
risoluzione al basso (c), penultima battuta).
es. I 1.37
a) b)

rB 7 vg l6-5 lVg B 16= vg


Ac
la min.

tt6----5 t6 vil;-
186 Manuale di armonia

Più complesso è I'impiego dei ritardi sulle semibrevi puntate dei tempi ternari. Se la preparazione lo
consente si può riempire il movimento in eccesso attraverso I'ornamentazione della dissonanza
es. 1 1.38

drl

t7 6 5 |7 (87) 6

o, nel caso di ritardi 7 6 o9 8, utilizzare la formula alternativa 7 6 5 o9 87


es. 11.39

a) b) c)

t6 t7 t6
o
tv" t6 t7 6_
5

o ancora, laddove è possibile, introdurre accanto al ritardo


es. 11.40
b)

vg t4 s bs v4 2
t6 il7 65 v2 l6

un nuovo accordo (b) o, infine, ricorrere all'artifizio dei suoni di passaggio cromatici come nelle formule
della cadenza composta con dominante di sei movimenti (a). In tal modo le progressioni degli ess. 11.36,
13/2b e 13.43 potrebbero essere così reinterpretate:
es. 11.41

tB tbt tve B7 t A,, I *z 7


v9 87 I ( bs v4
la min.
I ritardi 187

vt4 2 (3 bs v4 32 3 to #s 3 v4 32
I

|4 fie 3 s
A
la min.

11.5I ritardi nelle quadriadi

In un accordo di settima allo stato fondamentale e rivoltato è possibile ritardare la fondamentale, la


terza e
la quinta mentre il ritardo della settima, preparato dall'ottava, non è praticato, salvo qualche sporadico
caso,
in quanto non generatore di dissonanza.
es.17.42

6_ 9B 5_ 7__ 7_ 5_
ll 4_ V/ |7 _ lt4 _ ll5__ il6 5 il3_
2_ 3_ 2_ 4 3 3_ 2__

Limitatamente alla settima di dominante i ritardi più praticati sono


a) il ritardo dellaterza, con I'accordo allo stato fondamentale e rivoltato;
es. 1 1.43
a) b) c) d)

v7_ 76 6--
'4 3 v7,
+J ^ v4-. v4_ v5 4 t6
2_ 3_

b) della quinta, sempre con quadriade allo stato fondamentale e rivoltato;


es. 11.44
d)

u6u v
5--
3_
2-
i88 Manuale di armonia

c) della fondamentale, al basso e nei rivolti


es. 1 1.45

a) b)

u?. v4
6

2
vL6
b_
',6
54
J
ut,
che altro non è se non la risoluzione anticipata della nona di dominante (a) e della settima di sensibile [b),
c), d) ed e)1.3
I1 ritardo della settima non ffova riscontro nella pratica in quanto, preparato dall'ottava, produrrebbe un
semplice 8 7 consonante.
es. 1 1.46

16 vB

Un caso particolare in cui genera dissonanza, risultando perciò di ottimo effetto, è riscontrabile
nell'accordo di settima diminuita
es.ll.47

, n u,,ht
7

la min.

ove il ritardo (sol[), nella preparazione della settima (fa), urta con la fondamentale (solfl) a distanza di
ottava diminuita.

3 Ancora una volta 1o studio dei ritardi consente una duplice lettura di taluni eventi armonici, sia come entità in sé compiute
sia come mescolanze di suoni reali e ornamentali. Così la settima di sensibile e la nona di dominante in risoluzione anticipata
altro non sono che la conseguenza della capacità dei suoni omamentali, nella fattispecie il ritardo e l'appoggiatura come
ritardo senza preparazione, di generare accordi apparenti, "contrappuntistici", evidenziando l'ambiguità delle risoiuzioni delle
settime per tefia discendente che finora la stessa risoluzione anticipata della settima di sensibile sembrava legittimare, e
confermando, al contrario, 1a quarta ascendente come il vero, se non l'unico, intervallo caratterizzante la risoluzione di una
settima.
I ritardi 189

11.6 Ritardi ascendenti e multipli

I primi trovano impiego, soprattutto nello stile libero, quando la risoluzione avviene per semitono
ascendente (a), ma nella maggior parte dei casi vengono
es. I 1.48

a) b) c) d)

V 17 B v7 e43 I u, ,ro 3 u3 I
68
4_
2__

accomunati ad altri ritardi discendenti dando origine a formazioni multiple di due (ritardi doppi, cfr. b) e c))
o tre ritardi (ritardi tripli). Anche in tali frangenti si è cercato di scorgere nelle aggregazioni più complesse
degli accordi autonomi quali I'undicesima e la tredicesima.
I ritardi multipli, data la loro natura dissonante, possono contemporaneamente ritardare sia in senso
ascendente che discendente tutti i suoni di una triade. Il numero varia a seconda delle voci implicate e il
peso della dissonanza:
es. 1 1.49

I 10 43
7B 9B
vbe 16 5 vt-78 14 3 vbe 1,7 B
h65 vbe 17 I
43 9B 43 bos
a) a quattro voci: ritardo ascendente della fondamentale e discendente della quinta e della terza
("tredicesima" di tonica);
b) a quattro voci: ritardo ascendente e discendente della fondamentale con ritardo discendente della terza
("undicesima" di tonica);
c) a cinque voci: ritardo ascendente della terza e della fondamentale con ritardo discendente della terza e
della quinta;
d) a cinque voci: ritardo ascendente e discendente della fondamentale con ritardo discendente della terza e
della quinta.

11.7 Il basso senza numeri con i ritardi nelle quadriadi e i ritardi multipli

Limitatamente alla settima di dominante, il ritardo della fondamentale è praticabile in tutti quei casi finora
definiti come "risoluzione anticipata della settima di sensibile", mentre quello della terza (cfr. l'es. I 1.43) si
ttilizza dove in precedenza era impiegata una triade del V con analogo ritardo:
a) stato fondamentale: su una dominante di due movimenti;
b) primo rivolto: su una tonica legata risolvente per grado discendente;
c) secondo rivolto: su una sopratonica di due movimenti;
d) terzo rivolto: su una sottodominante in semibreve che procede per grado congiunto discendente.
Il ritardo della quinta (cfr. I'es. 11.44) è impiegato
-
190
Mlntrale di. annont

a) su una dominante di due movimenti;


b) su una sensibile di due movimenti,
c) su un IrI grado melodico sincopato risolvente per grado congiunto
discendente (spesso in tale occasion
il ritardo della quinta serve ad evitare la sincope armonica);
d) su una sottodominante di due movimenti che scende di grado.
I ritardi multipli sono efficaci soprattutto nella cadenza finale sulla tonica
o su semibrevi su cui è difficil
evitare un accordo fermo
es. 1 1.50

a) b)

vI til- o
t)
vil6 vl t6 vil6

o dove è possibile lapreparazione di più ritardi, anche in progressione


es. 11 .51

v! r! ! rB t rv? 3 nrrs ' ,no B


J

la min.
o ancora quali varianti di successioni per grado congiunto di semibrevi
con ritardi semplici.
es. 11.52
a)

a) (,
7
r

il:o 8 ,7 7_ 98
6 rs 6
4 v65 t7B
43 43
la min.

l4 3 tv9 u \t7 t9
A b5
la min. "o- -

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