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Il grado di consonanza o dissonanza fra due o pi suoni intonati riguarda la quantit e qualit di battimenti di armonici

fra diverse onde sonore: maggiore la quantit di suoni armonici in comune fra le note e maggiore sar il grado di
consonanza. Studi sugli spettri sonori hanno evidenziato quest'ordine di intervalli secondo una maggiore o minore
consonanza
Unisono
Ottava
Quinta
Quarta
Sesta maggiore
Terza maggiore
Terza minore
Sesta minore
Settima minore
Seconda maggiore
Seconda minore
Settima maggiore
Quarta eccedente
Sebbene sia quindi possibile stabilire con una certa chiarezza se un intervallo sia pi dissonante di un altro, riuscire a
classificare distintamente i suoni in consonanti o dissonanti cosa ben pi difficile e che attiene molto al gusto del
tempo. Oggi ad esempio si considera consonante ci che nel 1500 era dissonanza, come la terza minore.
Generalmente si attribuisce al suono consonante un senso di gradevolezza, riposo; alla dissonanza un senso di
sgradevolezza, instabilit, movimento, ma le cose non stanno proprio cos.
A tal proposito cito spesso l'incipit del secondo movimento della Sagra della Primavera di Strawinskij, con il suo grumo
sonoro politonale di una settima di prima specie sul Mi ed una sul Mib. L non si avverte un senso di instabilit, moto
o sgradevolezza: un suono complesso ma perfettamente conchiuso in s analogamente ad una qualunque triade
perfetta maggiore.
L'idea tramandataci dalla Storia delle sensazioni di moto e riposo legate al grado di consonanza ha a che fare piuttosto
con la declinazione retorica che impiega l'autore di un brano. Uno dei grandi archetipi della musica infatti da sempre
il principio di origine greca secondo cui il semplice, passando per il molteplice, torna all'unit, principio che in qualche
modo alla base di ogni aspetto non solo biologico della vita e che governa ogni consuetudine musicale, dalla forma,
alla tonalit, ecc...
Se la consonanza intesa come un fenomeno acustico il cui intreccio di battimenti pi semplice (quindi pi vicino al
singolo suono, all'unit) e la dissonanza come un fenomeno pi complesso possiamo facilmente intuire cosa ha
portato i Maestri della tradizione a far risolvere sempre ogni dissonanza in consonanza. Andando pi indietro infatti
possiamo osservare in molte partiture contrappuntistiche che da un suono semplice (l'unisono o la quinta) si passa per
una complessit (lo sviluppo attraverso diversi intervalli) per tornare al singolo suono. Questa potrebbe essere la
spiegazione della terza di Piccardia, ovvero la tendenza di molta musica in tonalit minore del passato a concludersi
con una triade maggiore: la triade perfetta maggiore pi consonante (quindi pi semplice) della triade perfetta
minore, accentuando cos il senso di chiusa. L'idea di un'apertura, di una solarit non era cosa che faceva parte del
sistema di pensiero dei musicisti precedenti il Romanticismo.
chiaro a questo punto che l'idea di dissonanza sgradevole relativa soltanto ad un senso retorico: pu risultare
destabilizzante ascoltare un elemento acustico che inaspettatamente si comporta contravvenendo ad una
consuetudine ben radicata. Ma in pochi potrebbero affermare che Hear my Prayer, o Lord di Purcell sia sgradevole in
s. Eppure il brano si muove quasi esclusivamente di dissonanza in dissonanza con poche triadi consonanti, e sono
proprio gli incontri verticali dissonanti che danno un brivido all'ascolto.
Alessio Fabra

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