ZRI-T
Contatti:
Valerio Marini
Via Tommaso Dal Molin 37 00012 Guidonia (RM)
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valerio.m.82@tiscali.it
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FRAM(MOLLY)MENTI(BLOOM)
"Fram(molly)menti (bloom)" un lavoro sulla
voce a partire dal linguaggio di James Joyce.
Il monologo di Molly Bloom, precedentemente
smembrato e ri-assemblato secondo logiche
appartenenti ad una sfera principalmente orale,
viene ora esplorato nelle sue altre potenzialit di
dis-organizzazione e spappolamento radicale del
testo, verso una vocalit incontrollabile perch
spinta ai margini della razionalit, della
comprensibilit, del linguaggio umano.
"Fram(molly)menti (bloom)" si presenta come
la visualizzazione sonora del passaggio da
un'organizzazione ancora linguistica a una
materia sonora ancora da arginare, una "massa
amorfa" in cui il dissolversi fonico delle parole coincide con il loro stesso formarsi. In un tempo
relativamente breve (corrispondente pi o meno alla durata del sogno, momenti immediatamente precedenti
e successivi inclusi) una fragile "ossatura" (o partitura), contenente in s le possibilit di debordamento del
testo, viene via via distrutta e plasmata da tre voci che si fanno carico dell'esplosione polisonora del testo,
ognuna con una propria qualit e un proprio corpo, ognuna seguendo un proprio percorso an-archico verso
una nuova quanto ignota organizzazione sonora.
Valerio Marini
In "Fram(molly)menti (bloom)", video, scena e corpi vivono
di una completa ibridazione. Nel suo delirante dormiveglia,
la(e) nostra(e) Molly separata dal resto del mondo in
un'alcova plastificata semitrasparente, e il suo pubblico la
vede attraverso un sipario-schermo-diaframma che la
deforma, la sfoca e la confonde. Plastiche trasparenti
impresse di un rigurgito di lettere-parole aleggiano
dappertutto. Una venere ctonia obesa e sfatta fiancheggia
l'accesso, mentre un suo richiamo pi raffinato - la venere di
Milo - si trova all'interno della camera, pronta essa stessa a
gonfiarsi come il suo pi arcaico prototipo.
Anca Rafan
Prima rappresentazione:
Roma, 25-26/03/04, Liceo artistico Ripetta
Repliche:
Roma, 29/04/04, Spazio sociale Nido di vespe
Roma, 26/05/04, Teatro Vascello Sala 2
Roma, 17/07/04, Spazio sociale Fratelli della costa (c.o.)
Latera (VT), 31/10/04, Museo della terra
Prima rappresentazione:
Roma, 08/04/05, Spazio sociale Nido di vespe
Repliche:
Roma, Sapienza, Universit di Roma (Notte Bianca
allUniversit
Roma, 17 e 19/02/06, laboratorio rivoluzionario occupato
Gatto Selvaggio
BLOOMEN
(edizione 2007)
Repliche:
Roma, 19/01/07, csa La Torre (nellambito di Torre
Teatro)
BLOOMEN
(edizione 2008)
lettura-concerto dallUlisse di Joyce
voci
Gabriele Culurgioni
Giulia Lotti
Valerio Marini
Ginevra Panzetti
suoni e registrazioni
Ruggero Bianchin
Lorenzo Falena
riduzione testo, partiture vocali e
regia sonora
Valerio Marini
grazie a
Alessandro Panzetti Studio Doppio
Rossella Rivano
Enrico Ticconi
Con questa nuova versione, rispetto alla precedente, si scelto di approfondire la portata evocatrice
della voce quale veicolo e strumento privilegiato del desiderio. Attraverso una partitura vocale e
sonora che intreccia il pensiero formato alle vocalit informi, voci dal vivo e voci registrate si
alternano e si sovrappongono dando vita a una vera e propria drammaturgia per le orecchie.
Prima rappresentazione:
Roma, 9 febbraio 2008, Locanda Atlantide (nellambito di Amigdala corpi_vari/generi diversi)
FTI
Una performance di/con
Gabriele Culurgioni
Alba Droboniku
Lorenzo Falena
Giulia Lotti
Valerio Marini
Ginevra Panzetti
Ideazione e regia:
Valerio Marini
Unica rappresentazione:
Roma, 8 febbraio 2007 Via Pietro Colletta, 14 (nellambito di No entertainment at all! a cura di Francesco Ventrella e
1:1 Project)
La Schola di Lilith una costola del Gruppo Zri-t ed stata creata in occasione della
performance Interference del TheGrossiMaglioniMagicDuo. La Schola composta da voci
cantanti (Luca Cervoni, tenore; Michele Micocci, baritono) e voci recitanti (Gabriele Culurgioni e
Valerio Marini); fulcro del suo lavoro una ricerca sulla vocalit ctonia, con riferimenti a testi e
figure di origine precristiana.
Interference consiste in una seduta medianica fatta allo scopo di invocare lo spirito di Lilith, e
rappresenta una tappa del progetto Macchina Dematerializzante e Gabinetto Spiritico per
l'apparizione di corpi dispersi del TheGrossiMaglioniMagicDuo, progetto che ruota intorno alle
tematiche illusionismo/spiritismo, teletrasporto/telepatia, alla ricerca di affinit e connessioni tra i
campi performativo, medianico e illusionistico.
Lintervento della Schola altro non che laccompagnamento vocale dei tentativi di invocazione
spiritica, attraverso lesecuzione del Mistero di Lilith, un libretto di frammenti poetici ed
esorcistici sulla figura di Lilith. Le voci cantanti e recitanti si alternano e si mescolano in una
fusione di testi (anche in diverse lingue) e sonorit dense, stridenti, dissonanti, verso una cacofonia
evocativa di atmosfere misteriche e ctonie.
Unica rappresentazione:
Roma, 21 settembre 2008, Baba festival di Arti Eccentriche e Culture Esplose
DO SPIRITS RETURN?
Altra tappa del progetto Macchina Dematerializzante e Gabinetto Spiritico per l'apparizione di
corpi dispersi del TheGrossiMaglioniMagicDuo, lesecuzione vocale qui affidata a due voci
maschili recitanti (Gabriele Culurgioni e Valerio Marini), una cantante (Luciana Manca) e un
percussionista-rumorista (Lorenzo Falena). A differenza della precedente invocazione spiritica, la
dimensione ctonia evocata da una fonosfera meno densa e pi aperta: un happening vocale in
cui le voci recitanti e la cantante sconfinano reciprocamente nelle proprie specificit formali,
esplorando sonorit pi informali (lamenti, grida, interiezioni vocali) che spezzano la struttura
testuale.
Unica rappresentazione:
Roma, 21 marzo 2009, Adele-C Studio (nellambito della mostra (Anti)Realism
COUP
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PERFORMANCE-KAMIKAZE N. 2 CHAOS
di/con
Gabriele Culurgioni
Deborah Di Giacomo
Roberto Fega
Valerio Marini
Marta Vitalini
ideazione
Valerio Marini
installazione luminosa
Giuseppe Falcone
Thuan Trinh Xhuan (Il caos e l'armonia) definisce il caos come propriet che caratterizza un
sistema dinamico il cui comportamento [] estremamente sensibile a variazioni, anche minime,
delle condizioni iniziali.
Repliche:
Roma, 24 marzo 2011, ass.ne culturale Tirabouchon
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Una partitura di voci modificate, suoni concreti, valzer e musica elettronica segna cos le
apparizioni di burattini muliebri e gestualit viriloidi di altri tempi, di fondali e oggetti, di figure
sagomate, ombre e cambi di luce: una scena artigianalmente animata (e insistiamo sulla parola
artigianale) in cui vari nuclei tematici si susseguono e sfumano gli uni negli altri in scene pi o
meno dense o rarefatte, per una drammaturgia aperta agli enigmi del senso.
Prima rappresentazione:
Palermo, 15 febbraio 2011, Csoa Ask
Repliche:
Palermo, 16 febbraio 2011, Jazz and chocolate
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SANT'ANTONIO A LU DESERTU
Sant'Antonio a lu desertu il primo studio di uno spettacolo pi ampio dedicato ai santi eremiti e
all'immaginario pittorico medievale.
Prima rappresentazione:
Replica:
Milano, 19 ottobre 2013, Teatro Verdi (nell'ambito della rassegna Roma, 29 dicembre 2013, Forte Fanfulla (nell'ambito di Baba
IF-OFF 2013 a cura del Teatro del Buratto)
Festival Festival di Arti Eccentriche e Culture Esplose)
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4365BIS
di/con
Deborah Di Giacomo
Giulia Lotti
Valerio Marini
macchina scenica di
Daniele Deserti
ideazione, drammaturgia visiva
e regia
Valerio Marini
4365bis il primo studio di un progetto pi
ampio dedicato a Petrolio di Pasolini.
Sintetizzare in poche righe la mole di appunti e
suggestioni che caratterizzano questo capolavoro
rimasto incompiuto praticamente impossibile.
Tuttavia, una delle caratteristiche che pi ci ha
ispirato la contraddizione, vera e propria
ossatura del romanzo fin dalle sue prime pagine,
in cui il protagonista (lingegnere Carlo Troya)
viene sdoppiato in due personalit (langelico
Carlo di Polis e il diabolico Carlo di Tetis)
destinate a scambiarsi ruoli e comportamenti per
tutta la durata della narrazione.
Lungi dal ricercare una coerenza stilistica e dal
seguire la consequenzialit logica del romanzo, i
capitoli dai quali abbiamo voluto cominciare
sono lAppunto 43 (Storia della citt di Patna e
della regione del Bihar) e lAppunto 65bis
(Giardino medievale). Capitoli per certi aspetti
opposti, sia per il soggetto che per i loro protagonisti (i personaggi presenti
nelluno sono totalmente assenti nellaltro), comune a entrambi il fatto che
appartengono al registro dellimmaginazione: il primo, infatti, un racconto di
fantasia narrato per diletto durante una festa alto-borghese; il secondo, invece,
una visione medievale, una rappresentazione astratta dei modelli culturali
del protagonista. Narrazione corale e dinamica il primo, visione statica il
secondo, la loro messa in scena avverr in maniera simultanea, attraverso
limpiego di due tecniche distinte (teatro dombre e sagome) con lo scopo di
porre lo spettatore dinanzi a quella contraddizione esistente tra paesi del terzo
mondo e paesi occidentali cui l'autore pi e pi volte si sofferma.
Prima rappresentazione: Roma, 5 aprile 2015, Trenta Formiche (nell'ambito della rassegna teatrale Pasolini)
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