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- Chiara Saraceno -> parla della famiglia senza fornire una definizione;
lei non definisce la famiglia ma descrive la pluralizzazione delle famiglie
CICLO DI VITA
La famigli è un sistema relazione, composto da due agenti,
e con proprie caratteristiche
È inoltre importante non confondere il ciclo di vita famigliare con il ciclo di vita individuale
LA LEATLÀ FAMIGLIARE
La lealtà è un processo psichico funzionale al mantenimento e alla sopravvivenza di un determinato gruppo
sociale e corrisponde alle aspettative di un gruppo, cui tutti i suoi componenti sono tenuti ad aderire;
Si tratta inoltre di un processo sociale, morale, politico, religioso, ma anche famigliare
Il bambino non svilupperà quindi un´idea di sé che rispecchia i propri desideri, le proprie aspirazioni bensÌ
sarà alla continua ricerca di gratificazioni ed apprezzamenti dall´esterno
Si affermano in tal modo dei meccanismi di controllo del singolo e della società
(Boszormegyi-Nagy e Spark ciò avviene “per un senso consapevolmente riconosciuto di obbligo e per un
obbligo inconscio di appartenere al gruppo”)
Inoltre nei nuclei famigliari è ricorrente che si affermi un meccanismo definito come vittimismo,
il quale permette di assicurarsi il controllo sulle persone grazie al protrarsi del senso di colpa
È inoltre comune che si affermi la convinzione che, il presunto amore filiale , il quale dovrebbe
corrispondere al dono, in realtà si rivela come uno scambio:
ossia l´amore viene dato in cambio della propria totale dedizione e adesione all´immagine ideale proiettata
Il concetto di lealtà è stato quindi travisato con l´uso della parola fiducia:
parlare di fiducia corrisponde al parlare dell´aspettativa che l´altro agisca e pensi esattamente come si
pretende avvenga
I CONFINI (membrana) DELLA FAMIGLIA
S. Minuchin ha parlato di confini di famiglia,
dove per confini si intende il grado di differenziazione della famiglia,
sia tra i componenti e la famiglia stessa, sia verso l´esterno
I vari modelli famigliari presentano una tolleranza ed una capacità di adattamento diversa fra loro,
ecco alcuni esempi:
Inoltre, la mancanza di confini chiari, spinge in membri del nucleo famigliare ad stare troppo vicini l´un l
´altro, tanto che viene meno la privacy e tutto dev´essere comunicato:
i soggetti non sono quindi liberi di agire, bensì ogni aspetto della loro vita deve passare per l´approvazione
famigliare o sociale:
in tal modo, però, i membri avranno difficoltà a sviluppare l´autonomia e la capacità di critica personale
Ogni azione deve poi essere schematica e nulla deve essere lasciato al caso
I membri del gruppo hanno inoltre difficoltà a formare delle regole e dunque
ognuno impara ad arrangiarsi per conto proprio, disinteressandosi degli altri componenti
In tal modo si sviluppa però una carenza affettiva, che verrà ricercata, con difficoltà, all´esterno
Inoltre, membri di questo modello famigliare, per compensare la loro percezione di non essere amati,
svilupperanno dei meccanismi come il bisogno di apparire, si essere riconosciuti, di essere considerati
importanti (i cosiddetti narcisisti)
Il modello disimpegnato rischia di produrre forti ansie, insicurezze, rabbia esplosiva e senso di onnipotenza
In particolare, va tenuto presente che, per dar sfogo alla mancanza di figure di riferimento sufficientemente
stabili e protettive e per ricercare la loro attenzione, i giovani tendono ad assumere dei comportamenti
ribelli come ad es. l´opposizione a convenzioni sociali, a regole famigliari ecc
Questi ultimi hanno la possibilità di scegliere se condividere con gli altri le sue emozioni e le sue esperienze
oppure se mantenere la propria privacy
4) Situazione in cui le due persone sono distanti tra loro e ognuno fa la propria strada
(viene anche definito “matrimonio bianco”):
i due partner non sono uniti da scelte emotive ma da una convenienza sociale.
Viene definito bianco in quanto tra loro non c´è nemmeno attrazione sessuale
3) I figli a membrana permeabile sono più portati a rimanere single. L’unione tra
sue partner di tipo C garantirà loro una buona intesa, anche se potrebbero vedere l’altro come un
nemico se hanno sofferto di mancanza di cure parentali, e quindi vorrebbero ricercare ideali a cui
contrapporsi. Altrimenti potrebbero cercare una relazione con figure che aderiscono al tipo A ma
nello stesso tempo negherebbero la loro identità personale, che è mancante nel tipo A.
Secondo Durkheim la famiglia monogamica è il punto di arrivo di un’evoluzione nel corso della quale la
famiglia si contrae quando più si amplia il contesto sociale con il quale l'individuo è in relazione immediata
Durkheim sostiene inoltre che l´istituto familiare ha subito nel corso della storia europea
un´evoluzione in senso unilaterale (ossia un ´evoluzione in una direzione specifica):
egli sostiene che, in un primo momento, vi era la famiglia estesa/allargata,
mentre, con l´avvento della società industriale, si affermò la famiglia nucleare
La famiglia nucleare si evince dalla parentela, rispetto alla quale essa si individualizza
Dal punto di vista funzionale, essa si depotenzia, conservando un numero limitato di funzioni,
tra cui la stabilizzazione della personalità adulta e la socializzazione primaria dei nuovi nati.
Molte delle sue funzioni vengono assunte da agenzie esterne (es. scuola, mass-media)
Inoltre si tratta di una famiglia neolocale, ossia nel momento in cui si costituisce,
essa va a vivere in un´abitazione diversa da quella delle rispettive famiglie di origine dei coniugi
Dal punto di vista materiale, è l´inserimento nel mercato del lavoro che determina il livello di risorse a
disposizione della famiglia, e non più la partecipazione-condivisione a un´attività comune
N.B. È inoltre importante sottolineare che nuclearizzazione non è sinonimo di perdita di centralità della
famiglia
Durkheim fa inoltre un tutt'uno con lo studio del suicidio:
Negli anni 40 Bloch dimostrò che la storia della famiglia non evolve in modo unilaterale,
bensì secondo un movimento ciclico di dilatazione e di contrazione:
quindi la famiglia monogamica non costituisce l´ultimo anello di una catena,
ma rappresenta fasi di un mutamento ciclico, e come tale, si ritrova sia prima che durante
l´industrializzazione e la modernizzazione
Anche le parti in causa possono richiedere, tramite avvocato, un loro esperto di parte,
il quale viene definito sia in SEDE CIVILE che in SEDE PENALE ‘’consulente tecnico di parte’’
* I consulenti (o periti) nominati dal Tribunale rivestono, da quel momento fino alla fine del mandato,
il ruolo di PUBBLICI UFFICIALI
Successivamente alla notifica, il consulente/ perito tecnico d´ufficio deve essere convocato in Tribunale
alla presenza degli avvocati di parte, deve prestare giuramento,
deve essere informato riguardo l´intervento che deve fare (quesito) e
al tempo entro il quale deve presentare una perizia al Giudice incaricato
Va poi ricordato che, gli esperti nominati dal Giudice, devono essere iscritti
nell´ Albo dei consulenti e/o periti presso il Tribunale di appartenenza ,
in cui è presente un albo per i consulenti civili ed i periti penali
La legge prevede però che il Giudice possa scegliere di rivolgersi ad un esperto non iscritto all´albo:
in tal modo però, non sono sempre garantite alcune competenze
N.B. Va tenuto presente che, anche i consulenti di parte, devono operare per la ricerca della verità
psicologica e non devono dimostrarsi a favore del proprio cliente:
affinchè ciò sia possibile, non ci si può limitare alla valutazione clinica del vissuto interpsichico o famigliare
del soggetto in causa, bensì è necessario adottare strumenti tecnico-scientifici specificamente predisposti
per questi interventi (es. test)
INTERVENTI A DIFESA DEL MINORE A PARTIRE DALLA RILEVAZIONE DI UN DISAGIO
- RILEVAZIONE DI UN DISAGIO: corrisponde all´evidenza di un comportamento inadeguato
da parte di un minore (es. atteggiamento violento):
Grande importanza viene posta sulle figure educative,
le quali sono strettamente a contatto con il minore
- SEGNALAZIONE: quando si presenta uno scenario che pone a rischio la tutela del bambino
in ambito famigliare, la persona che ne è a conoscenza invia (o almeno dovrebbe inviare)
una segnalazione all´Autorità Giudiziaria
N.B. Nel caso di gravi situazioni che necessitano di un allontanamento dei genitori dai figli,
si può provvedere al decadimento della patria potestà di uno o entrambi i genitori:
ciò avrà effetti legali previsti nella legge 184/83
DIVORZIO – SEPARAZIONE consensuale/giudiziale
- DIVORZIO: scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio in caso, rispettivamente,
di matrimonio celebrato con rito civile o di matrimonio celebrato con rito religioso
Il divorzio è stato introdotto in Italia dalla Legge n. 898 dell´1 dicembre 1970
N.B. Va ricordato però che, il più delle volte, non appena la consulenza si conclude ed il Giudice decreta la
sua scelta, il conflitto tra i due ex coniugi riemerge
Vi sono:
- LEGAMI DISPERANTI -> si creano quando la relazione di coppia è da sempre stata fondata
su bisogni personali, tanto da ricercare nell´altro la riparazione emotiva inconscia
dei propri vissuti dolorosi
- COPPIA SISMATICA -> si tratta di famiglie in cui vi è un forte conflitto, ma anche una forte delusione
che spinge l´ex coniuge ad eliminare l´altro coniuge e tutta la sua famiglia
dalla propria vita e da quella dei figli
Gli incontri individuali servono al mediatore per capire se ci sono aspetti che
possono impedire la mediazione
Per quanto riguarda invece il terzo incontro, esso rappresenta un momento di accettazione di entrambi
- FASE DI PRE-MEDIAZIONE
Fase in cui si decide in accordo con le parti di sospendere o di ritardare l´inizio degli accordi;
Durante questa fase vengono affrontate le difficoltà emotivo-relazionali che la separazione comporta,
permettendo alla persona di riflettere su sé stessa
- FASE DI FOLLOW UP
Al termine del processo di mediazione viene proposto ai separandi un incontro a distanza di mesi
(circa 6) per verificare che gli accordi raggiunti continuino ad andare a buon fine
I figli rappresentano infatti molto spesso le vere vittime dei contenziosi che nascono,
i quali, oltre che ad avere conseguenze sotto l´aspetto emotivo del minore,
hanno conseguenze negative anche per quanto riguarda gli aspetti economici
Si ricorda poi che la posizione del mediatore non è sempre compatibile con quella dell’avvocato,
in quanto, mentre il mediatore si pone come centro di accoglienza per le richieste di entrambi i genitori,
l´avvocato ha il dovere di difendere sole le richieste del cliente
- CARATTERISTICHE DELL´AFFIDO:
I genitori vengono aiutati a trovare delle soluzioni per il futuro che rispettino le esigenze di entrambi,
sia come genitori che come singoli
- CONTINUITÀ GENITORIALE PER L´EVENTUALE GENITORE NON AFFIDATARIO:
In seguito alla separazione e all´affido del figlio,
sarebbe necessario che vi fosse una continuità genitoriale alla pari,
ma che molto spesso risulta difficile da attuare
Il genitore non affidatario dovrebbe mantenere una continuità affettiva ed educativa
e dovrebbe interessarsi sulle scelte da fare per il figlio,
le quali andrebbero condivise con il genitore affidatari
Inoltre risulta fondamentale che i genitori comprendano la necessità per i figli di avere
due figure genitoriali di riferimento, tutelando l´interesse del minore e non il loro interesse
di rimanere divisi
- ACCORDI RIGUARDANTI LE SCELTE DEI PERIODI DI FERIE CON I FIGLI:
Vengono principalmente favoriti i genitori che vedono meno i figli,
in modo da assicurargli di poter trascorrere del tempo insieme:
il tutto però in periodi variabili dell´anno e previa la possibilità di entrambi di poter disporre di ferie
in certi periodi dell´anno
- FESTIVITÀ E RICORRENZE PARTICOLARI:
A tal proposito esistono varie possibilità:
- i genitori possono accettare di essere entrambi presenti in quella giornata
- condividono con il figlio metà giornata a testa
- si alternano di anno in anno
Capita spesso però che la mancanza di un genitore rappresenti per il figlio fonte di disagio e di sofferenza,
in quanto non percepisce una continuità generazionale:
ciò induce spesso i figli a ricercare le loro radici, la loro continuità generazionale
ACCORDI RELATIVI AGLI ASPETTI ECONOMICI A FAVORE DEI FIGLI
- ASSEGNO DI MANTENIMENTO E RELATIVE VARIAZIONI NEL TEMPO:
Sarebbe opportuno che entrambi i genitori partecipassero equamente al sostegno economico del figlio,
prendendo in considerazione le esigenze che ha quest´ultimo, le quali variano nel tempo:
è per questo necessario che si tratti di accordi facilmente ricontrattabili
Capita spesso che però il genitore non affidatario tema che l´assegno di mantenimento venga utilizzato
dal genitore affidatario per scopi personali e, per questo motivo, cerca di contribuire il meno possibile:
può anche succedere che uno dei due genitori sfrutti l´aspetto economico per conquistarsi il figlio
tramite regali materiali o soldi
- SPESE STRAORDINARIE O ORDINARIE
Le spese ordinarie riguardano la normale quotidianità e i normali fabbisogni dei figli
Le spese straordinarie riguardano eventi non frequenti, casuali,
che sono spesso oggetto di conflittualità:
si ricorda a tal proposito che, per evitare questa situazione conflittuale, risulta assai utile
garantire ai separandi un follow up alla fine della mediazione
- ACCORDI RIGUARDANTI I BENI
Anche i beni sono oggetto di mediazione,
in quanto molto spesso è proprio a partire dai beni che nascono contenzioni
Si ricorda a tal proposito:
- la casa coniugale:
viene solitamente destinata al genitore affidatario;
nel caso di affido congiunto, i genitori vedono i propri figli nella casa coniugale secondo periodi uguali,
allo stesso tempo devono possedere anche una propria casa in cui andare a stare nel periodo in cui il
figlio è affidato all´altro genitore
Va poi ricordato che all´interno della casa sono presenti beni ed arredi, che son spesso oggetto
di discordia
- beni mobili:
da es. le autovetture ed i ciclomotori -> solitamente l´autovettura più spaziosa rimane al
genitore affidatario
- beni finanziari:
nel caso in cui una famiglia abbia fatto degli investimenti finanziari,
questi beni vengono o divisi in parti uguali o si cerca di tutelare l´ex coniuge con maggior bisogno
APPROCCIO ISTITUZIONALE
L´approccio istituzionale considera la famiglia come:
- un´istituzione sociale storica: ossia come un gruppo sociale in cui il comportamento dei suoi membri
risponde ai bisogni naturali e
per il quale la società stabilisce precise regole e pratiche comportamentali,
con relative sanzioni positivo o negative,
attraverso le quali controlla il sistema dei valori culturali centrali
nella civilizzazione umana
- cellula della società: ossia come una micro-società che riproduce le fondamenta della macro-società
(aspetto molto critico)
- un´entità che si è sviluppata con l´evoluzione della specie umana
- un organismo culturale vivente, che si evolve adattandosi ai cambiamenti dell´ambiente che lo circonda
e che ha carattere multifunzionale, ossia non ha funzioni limitate bensì deve svolgere una serie di compiti,
come ad es. compiti affettivi e di socializzazione
- sistema prevalentemente chiuso, nel senso di auto-sufficiente (autarchico) e auto-normativo
La famiglia viene vista attraverso dei modelli, i quali si rifanno al modello della famiglia nucleare di Parson:
questo tipo di famiglia veniva ordinata gerarchicamente in base all´età e
differenziata orizzontalmente per sesso nei compiti
Si ricorda poi che sono necessarie alcune condizioni affinchè la famiglia sia funzionale alla società:
1) è necessaria la presenza di un sistema normativo e di valori comune,
il quale deve definire i fini della famiglia e deve collegarla con altri sotto-sistemi sociali,
in modo da garantire un buon funzionamento della società
Secondo Bell e Vogel deve esserci un legame di interscambio tra famiglia nucleare e
i sotto sistemi sociali, in quanto la famiglia è subordinata agli altri sotto insiemi
2) è necessario che, la famiglia, per adattarsi all´ambiente esterno, deve realizzare una divisione interna
del lavoro fra uomo e donna, secondo una logica di una progressiva differenziazione e complementarietà
di ruoli
- padre -> ruolo di leader strumentale
- madre -> ruolo di leader espressivo
APPROCCIO DELLO SCAMBIO
Secondo l´approccio dello scambio,
la solidarietà famigliare non può basarsi sulla conformità di ruolo e sul consenso dei valori ultimi,
in quanto questi non sono sufficienti per spiegare come mantenere la coesione di fronte a dei conflitti
Tale approccio sostiene quindi che le strutture famigliari e parentali vadano essenzialmente comprese
come espressione di forme ristrette/allargate di scambio sociale
Nell´approccio dello scambio si sono diffuse due visioni differenti della famiglia:
- la visione francese -> mette in rilevo gli aspetti collettivi dello scambio,
che assume le caratteristiche del dono nelle reti famigliari e parentali;
*In entrambi i casi, la vita famigliare viene considerata come uno scambio di attività mutualmente
ricompensanti, in cui ogni membro accetta un beneficio dall´altro nella misura in cui è disposto a
contraccambiarlo
Secondo i teorici dello scambio quindi i legami sia nella famiglia che nella società (considerate come
mercati), sono regolati dalle norme dell´utilità, ossia il comportamento è sempre orientato verso ciò che è
vantaggioso, in quanto è questa la natura umana
Grande importanza ha poi Scanzoni, il quale sostiene che, tale approccio debba estendere il principio di
scambio anche alla vita matrimoniale, la quale viene considerata come un ‘’affare’’ e in cui la stabilità del
legame viene assicurata dalle gratificazioni garantite dalla reciprocità delle ricompense tra uomo-donna
APPROCCIO MARXISTA
L´importanza dell´approccio marxista è senza dubbio più storica che teorica
La vita famigliare viene poi affrontata dal punto di vista dell´adattamento reciproco, della felicità e delle
soddisfazioni raggiunte dagli individui coinvolti
Per quanto riguarda l´integrazione delle relazioni famigliari e la relativa stabilità dei ruoli
esse vengono considerate come prodotto della costante interazione con la società,
la quale assicura la trasmissione e l´interiorizzazione di valori/norme/regole/credenze/sentimenti
che vengono scambiati tra i membri della famiglia
Interazione costante ed interiorizzazione totale, sono le due caratteristiche tipiche della vita famigliare,
che devono favorire l´instaurarsi di relazioni coerenti e stabili
Tale approccio ha come iniziatore Maed, ma è stato utilizzato anche da Burgess e Locke,
i quali sostengono che la famiglia si trasforma da istituzione a comunità di amicizia (campanionship),
in cui i valori centrali sono quelli di dare-ricevere affetto, uguaglianza tra i coniugi, comportamento
democratico nelle decisioni famigliari, divisione dei ruoli ugualitaria/spontanea/flessibile
Obbiettivo di tale approccio è quello di dimostrare la capacità interattiva e relazionale della famiglia,
che deve essere unita dinamicamente attraverso rapporti tra i membri che si basano sul consenso di tutti i
suoi membri
APPROCCIO DELLO SVILUPPO (developmental)
Si tratta di un approccio che nasce appositamente per lo studio della famiglia
e che incorpora molte categorie di analisi usate dagli altri approcci ritenendole compatibili tra loro
e cercando di unirle
La classificazione delle fasi del ciclo di vita è però variabile (sia per numero sia per strutturazione);
Si ricorda così la classificazione più usata:
- coppia pre-coniugale
- coppia coniugale senza figli
- coppia con figli piccoli
- coppia con figli adulti ma conviventi con i genitori
- coppia adulta-anziana con figli usciti di casa
In ognuna di queste fasi, i bisogni ed i compiti dei membri, si sviluppano in modo diverso
Concetto principale è però quello di ‘’tempo famigliare’’: ossia la sequenza di fasi determinate
dai bisogni biologici, psicologici, sociali dei
singoli membri e dalle aspettative sociali
Grande importanza in questo approccio ha avuto Olson, il quale ha elaborato il modello circonflesso,
secondo il quale, nella famiglia è necessaria:
- coesione (riferita ai valori e alle emozioni che uniscono i membri di una famiglia)
- adattabilità (ossia capacità di cambiare le proprie abitudini, per rispondere al meglio alle situazioni
di sviluppo e di stress)
La famiglia, studiata in questa maniera, non appare più come qualcosa di uniforme e standardizzato,
bensì si presenta come un compito di sviluppo che si riadatta in ogni fase della sua vita
Interessante è poi il modello ABCX elaborato da Hill,
il quale descrive e cerca di comprendere i processi che, a causa di più fattori, provocano stress individuale e
collettivo:
un evento stressante (fattore A) in base alla risorse importanti di cui gode la famiglia (fattore B)
e in rapporto alla situazione in cui la famiglia si trova (fattore C), porta all´insorgenza di una crisi famigliare
(fattore X)
APPROCCI RECENTI
Negli ultimi anni è emersa nella sociologia della famiglia la tendenza a considerare la famiglia come:
- pura comunicazione
- mera convivenza di vita quotidiana
- un organismo, che cambia secondo una connotazione biologica
Esse, da una parte riflettono il Positivismo che prende atto di ciò che accade,
dall´altro lo rinnovano vedendo la realtà come costruzione dell´osservatore
APPROCCIO COMUNICAZIONALE
Si caratterizza per essere costruttivista: ossia la famiglia viene intesa come cìò che l´osservatore costruisce
APPROCCIO NEO-FUNZIONALISTA
Le caratteristiche dell´approccio comunicazionale,
sono portate ad estreme conseguenze dell´approccio neo-funzionale
Si ricorda, a tal proposito, Luhmann, il quale afferma che la famiglia consiste solo di comunicazioni,
non di persone né di relazioni tra persone
Caratteristiche:
- cambia secondo la differenziazione sociale
- è considerata solo secondo la dinamica comunicativa e perciò diventa auto-referenziale
- è un sistema chiuso, auto-poietico, ma comunque aperto agli scambi interattivi con l´esterno
- la famiglia si auto-genera, ma ciò avviene entro la società, in dipendenza da meccanismi sistemici
- ha carattere strutturalistico, ossia la struttura poggia su uno stato di fatto sociale
che opera come una macchina attraverso la re-entry
2- TESI DELLA FAMIGLIA NON COME SOTTO-SISTEMA MA COME PURO SISTEMA INTERATTIVO
La famiglia viene considerata non come un sotto-sistema societario,
ma come un sistema interattivo,
in cui l´interazione si limita alla comunicazione faccia a faccia e non si estende all’intera società
La famiglia quindi, pur interagendo con la società, non può più essere considerata come
un sottosistema, ma come un puro sistema interattivo che si forma al suo interno in modo autonomo e
indipendente dalla regola sociali
3- TESI DELLA SOCIALIZZAZIONE INFANTILE COME RELAZIONE PARADOSSALE E DEL TUTTO IMPROBABILE
Tale tesi vede scarse capacità nella famiglia contemporanea nelle funzioni di socializzazione
nei confronti dei propri figli
Dal modo della famiglia di organizzare la comunicazione con l´interno e con l´esterno,
si evince un certo permissivo, da non confondere con l´assenza di regole e di norme che regolano
i rapporti dentro e fuori il contesto famigliare
FAMIGLIA di Giorgio Porcelli
LA FAMIGLIA NELLA SOCIETÀ INDIVIDUALIZZATA
Risulta evidente che ci troviamo di fronte ad una società spaesata rispetto alla possibilità di una
condivisione di strategie di controllo sociale:
va ricordato infatti che viviamo in una società occidentale sempre più eterogenea e complessa
rispetto ad etnie e culture che la popolano.
Per quanto riguarda la famiglia occidentale, essa sta sperimentano un processo di individualizzazione,
ossia la famiglia viene percepita quasi esclusivamente come una faccenda privata, un patto che riguarda
esclusivamente i partner di coppia:
ciò però indebolisce le tappe istituzionali come il fidanzamento/matrimonio,
a vantaggio di legami più liquidi come la convivenza
Si ricorda a tal proposto Bauman, il quale definisce la società occidentale una società liquida che ha perso i
legami sociali e in cui l’individuo viene lasciato solo con se stesso rispetto alle scelte di vita
Allo stesso tempo, però, le famiglie migranti ci impongono di confrontarci con forme familiari opposte alla
liquidità dei legami
La famiglia occidentale si deve quindi confrontare con una sfida interna riguardo l´individualizzazione e una
sfida esterna in senso integralista
Viene quindi proposto di definire una nuova forma di famiglia: “famiglia interculturale”
Va ricordato che la cultura occidentale sottolinea quasi esclusivamente il rapporto relazionale orizzontale
(anche definito polo affettivo), mentre il rapporto verticale (anche definito polo etico della relazione), in cui
avviene la trasmissione di modelli culturali attraverso la trasmissione dei mandati familiari, viene messo da
parte a favore di una individualizzazione nel rapporto familiare
Secondo il modello simbolico-relazionale infatti due persone tendono ad avere una relazione
autoreferenziale che si basa su un accordo siglato dai due partner, a prescindere dall’ambiente sociale
circostante
Viviamo però in una società multietnica, ovvero ci troviamo a confrontarci quotidianamente con modelli
familiari basati su paradigmi culturali diversi se non opposti.
LA RELAZIONE NELLA SOCIETÀ INDIVIDUALIZZATA: UNA PAROLA ABUSATA
Vi sono state delle trasformazioni che hanno inciso profondamente sulla relazione di coppia:
de-isituzionalizzazione del rapporto
trasformazione da patto esplicito e dichiarato a patto segreto tra i due contraenti
Queste 3 autonomie sono in relazione tra loro, ma non sono ordinate in senso cronologico
Essere adulti implica quindi lo stare bene con sé stessi, prendersi cura della propria
persona
La relazione incondizionata è tale perché non dipende dalla necessità di appagamento dei
bisogni, bensì è una relazione progettuale:
nel mondo moderno accade l’opposto, quante relazioni finite per non essere stati all’altezza!
Queste categorie corrispondono allo stadio di sviluppo della personalità del soggetto
Alcuni abbinamenti sono del tutto disfunzionali (es. bambino-bambino)
Secondo Giacobbe l’unico abbinamento di coppia auspicabile è quello tra due partner
adulti
2. RELAZIONE PROTETTA O TERAPEUTICA
Si dovrebbe realizzare nel rapporto tra genitori e figli, maestri e alunni..
I ruoli dei partner non sono in questo caso sullo stesso piano:
da una parte l’adulto, dall’altra il soggetto in cerca di autonomia che non è in grado di
realizzare da solo: ecco perché la relazione terapeutica si svolge in un setting protetto
Ci sono anche rapporti in cui uno dei due partner ha costruito il rapporto in funzione di una
forma di aiuto dell’altro che si trova in uno stato di svantaggio,
ma quando quello non emancipato acquisisce autonomia la coppia si scioglie
3. RELAZIONE PURA
Definita così da Giddens (Bauman la chiama “relazione sino a nuovo avviso”),
il quale si proponeva di descrivere le caratteristiche della vita di coppia attraverso lo
strumento dell´intervista in profondità
È emerso che la ragione per la quale le persone convivevano era la ricerca di appagare un
bisogno, nel momento in cui esso veniva appagato (o non trovava appagamento adeguato)
Bauman afferma che tale tipo di relazione è una relazione rischiosa, in quanto non si ha
mai la sicurezza che l´altro rimanga accanto a noi
Questa relazione non la troviamo nelle istituzioni, in quanto nasce, cresce e muore nel
privato:
ecco perché le scienze sociali descrivono la famiglia contemporanea come una relazione
sui generis che poggia le fondamenta sul patto segreto di coppia
Donati, oltre a parlare di generis e specificare i due assi orizzontale e verticale del legame
familiare, ne mette in luce due dimensioni:
Religo: descrive le caratteristiche legame di coppia, ossia dei due assi
Refero: considera l’ambito culturale di riferimento
I modelli culturali della coppia (contenuto simbolico della relazione) condizionano
molto le decisioni
OMOGENITORIALITÀ E LESSICO SOCIOLOGICO: LA MEDIATIZZAZIONE DI UNA PAROLA
La crisi è dovuta al fatto che oggi sono i media ad offrire quotidianamente una descrizione ed
interpretazione dei fenomeni e delle problematiche sociali
(si tratta di una versione sociologica del mondo ad un tempo potente, efficace e molto avvincente)
La sociologia deve avere quindi la capacità di condurre una critica che permetta una distinzione in merito
alle descrizioni della realtà proposte dai media
N.B. Mia come rispetto al tema della famiglia omogenitoriale occorre adoperare la
prospettiva sociologica-critica
- Definizione dei media sulla famiglia omogenitoriale = nucleo composto da due partner dello stesso sesso
e dai loro figli
La nuova convivenza non cancella il diritto dei figli minori alla genitorialità.
Pertanto non avverrà mai che il nuovo nucleo scaturito dall’unione civile possa definirsi omogenitoriale se
non in quanto finzione “ideologica”.
Infatti il nuovo partner non subentrerà mai né come figura né come diritti al genitore naturale.
Nella presente sezione non è stato trattato il tema delle coppie omogenitoriali o dell’omogenitorialità in
senso lato, ma quello dell’abuso dell’utilizzo perlopiù mediatico del termine di famiglia omogenitoriale
I MODELLI DELL’INTEGRAZIONE CULTURALE: LE CONSEGUENZE DELLA PAROLA MULTICULTURALE RISPETTO
ALLA FAMIGLIA
Sono molteplici i modelli culturali che occupano lo spazio sociale e che caratterizzano la società,
che ora è multiculturale.
Quando si parla si multiculturalismo, ci sono tre diverse possibilità di interazione con le diversità culturali:
Per quanto riguarda il cittadino occidentale, il quale vive in quella che si definisce cultura
della personalizzazione e dell´individualizzazione, egli si rapporta alla diversità ignorandola
o facendo finta che non ci sia, salvo per poi accorgersene solo quando avvengono
fenomeni di infanticidio, uccisioni di bambini ecc.
3. PIZZA MIX:
metafora utilizzata per spiegare il modello interculturale nato all’interno della riflessione
pedagogica: ossia una pizza è comporta da più ingredienti che si fondono senza però
perdere i tratti distintivi, ma dando vita
Affinchè ciò sia possibile è necessario essere capaci di comunicare con culture diverse dalla
nostra
e saper gestire i conflitti, i quali risultano inevitabili
ORIGINE E SIGNIFICATI
Il significato del termine femminicidio è complesso e non univoco:
esso infatti può essere inteso come omicidio di donna, omicidio di donna da parte di un uomo,
omicidio di donna in quanto donna, omicidio di moglie
1976 la studiosa femminista Diana Russell al Tribunale internazionale sui crimini contro le
donne usò la parola inglese femicide per indicare tutti gli omicidi di donna commessi nella storia
per colpire il genere femminile
L’iniziale traduzione in italiano è stata ‘’femmicidio’’ e ‘’femicidio’’:
si tratta di due termine sviluppatisi solo all´interno dei movimenti femministi
Solo negli anni 90 viene coniato il termine femminicidio dal movimento femminile in Messico
per richiamare l’attenzione sui rapimenti, stupri e uccisioni di donne nel contesto di narcotraffico,
migrazione, mancanza di tutela
Il termine in America Latina fu originariamente pensato per indica sia l´uccisione di donne per
questioni legate al loro essere donne sia per tutte le discriminazioni di genere che, secondo le
pensatrici femministe, starebbero alla base della violenza sulle donne2006/2008 il termine
assume una connotazione politica all’interno della riflessione femminista in Italia
sui quadri teorici politici della violenza sulle donne nella mobilitazione latino-americana;
Tale riflessione venne guidata dall´Avv. Barbara Spinelli, che nel 2008 pubblicò un saggio dal titolo
“Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale”
2011 il termine viene proposto alle istituzioni durante la ‘’Convenzione per l’Eliminazione della
Violenza Contro la Donna’’
2012 il termine viene popolarizzato anche da “Se non ora quando”,
un network di donne impegnate politicamente e debuttate l´anno precedente con una protesta
nazionale contro il sessismo nella cultura istituzionale e massmediatica;
esse lanciarono la campagna ‘’Mai più complici’’, chiedendo agli uomini di prendere posizione
contro il femminicidio
Sempre in questo periodo, un’altra coalizione guidata dall´ associazione femminista ‘’Unione
Donne Italiane’’, lancia la campagna No More, per chiedere al governo di ratificare la
‘’Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e
violenza domestica’’
*Questa instabilità semantica rende il termine estremamente versatile nel discorso politico e
media friendly ma inutile nel lavoro scientifico
Il termine femminicidio trascina con sé una specifica interpretazione della relazione tra uomo e
donna,
che non sempre può spiegare un’azione complessa come la violenza
È necessario chiedersi se è giusto ricercare le spiegazioni di un atto nella posizione sociale che il
maschio e la femmina hanno in una determinata società e cultura
SESSO E GENERE
Genere termine della linguistica che indica una classificazione grammaticale dei nomi
Il femminismo anglofono, nel tentativo di trovare una parola che potesse descrivere la
caratterizzazione sessuale dell’identità umana in modo distinto dalla identità sessuale biologica
femminile-maschile,
ha introdotto (anni 90) il termine ‘’gender’’
Al giorno d´oggi, nel linguaggio corrente, anche il Italia,
genere è una alternativa politicamente corretta alla parola sesso (biologica) e ne sostituisce il
significato
Giulia Galeotti intende il termine “genere” come una costruzione culturale,
un insieme di modi di essere e di ruoli che definiscono la mascolinità e la femminilità
Studi queer si occupano di discriminazioni basate sulla categorizzazioni della identità in
normative e devianti, affermano la pluralità dei generi, degli stili di vita, delle categorie di pensiero
negati dall’organizzazione sociale eterosessuale e dal pensiero biologista
Come per la parola “femminicidio” anche “genere” è una parola dal significato indefinito,
che veicola implicitamente concetti e visioni del mondo che però non vengono manifestatamente
dichiarati
L´IMMAGINE DEL CAOS OVVERO: QUANDO SI INDUCONO I PROPRI GUSTI SESSUALI SUI BAMBINI
Il termine ‘’omofobia’’ deriva dal Greco
‘’homos’’ ossia uguale – ‘’phobie’’ ossia ‘’paura di carattere patologico’’
Si tratta di una parola ricorrente, che molto spesso viene utilizzata anche contro persone con
determinati valori, e quindi a sproposito
A tal proposito, grande importanza riveste il quesito riguardo a se
2 genitori dello stesso sesso sono uguali a 2 genitori di sesso opposto:
secondo la dott.ssa Valentina Morana è evidente che non si tratti della stessa cosa,
in quanto, in caso di genitori omossessuali, i bambini non possono sviluppare quei processi
fondamentali per la loro crescita di identificazione o di relazione;
tutti questi bambini nati con genitori dello stesso sesso sono costretti a ricercare al di fuori della
coppia genitoriale ciò che gli manca
Secondo la dott.ssa Valentina Morana le persone a favore del bipensiero vedono le cose solo dal
punto di vista dell´adulto centrico, dimenticandosi del bambino
Oltretutto a questi bambini viene privata la possibilità di essere a conoscenza del nome e dell
´identità di chi ha contribuito biologicamente a metterlo al mondo, nonché delle loro reali origini
I sostenitori del bipensiero cercano di supportare la loro tesi riproponendo la tesi dei bambini
orfani,
non comprendendo che si tratta di un esempio inopportuno che non ha nulla a che vedere a
riguardo
Essi sostengono inoltre che l´identità di genere sessuale non è legata alla biologia, ai ruoli
genitoriali e che poi essere ciò che vuoi
Si tratta però di tesi che non sono mai state provate scientificamente a causa del rifiuto di un
confronto tecnico da parte dei suoi sostenitori
Tipo B