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1
tema-‐S).
Per
scopi
di
semplificazione,
ci
riferiremo
a
questa
parte
della
sezione
centrale
sempre
come
a
una
FS,
anche
in
presenza
di
una
conformazione
tematica
più
spiccata.
Poiché
questo
formato
poggia
sulle
forti
attese
di
quello
in
due
parti,
il
compositore
può
elaborare
lo
schema
illustrato
nella
Tav.
7.2
secondo
varie
strategie
retoriche
che
alludono
in
modo
sempre
più
esplicito
alla
realizzazione
di
una
CM.
Nell’ordine,
il
compositore
può
espandere
una
sezione
centrale
secondo
le
seguenti
modalità:
1. TR⇒FS
senza
che
vi
sia
alcun
indizio
di
una
possibile
CM
2. TR
può
creare
l’attesa
di
un’imminente
CM
per
poi
tralasciarla
a
favore
di
una
FS
(o
di
altri
moduli
tematici)
3. TR
culmina
in
una
CM,
ma
dopo
non
segue
un
tema-‐S,
ma
una
FS
che
“annulla”
l’effetto
della
CM.
La
situazione
estrema
descritta
al
punto
3
è
naturalmente
in
dialogo
con
la
dinamica
della
CM
declinata
(si
riveda
il
par.
6.7
nel
cap.
6).
La
differenza
sta
nel
fatto
che,
nella
strategia
retorica
della
CM
declinata
il
compositore
annulla
“a
posteriori”
l’effetto
della
prima
CM
per
poi
proporne
una
successiva,
rimandando
a
un
momento
successivo
l’apertura
della
seconda
parte
con
il
lancio
di
S.
Nella
strategia
descritta
al
punto
3,
invece,
il
compositore
annulla
l’effetto
della
CM
convertendo
un
potenziale
formato
in
due
parti
in
un
formato
continuo,
cioè
senza
la
presenza
di
una
zona-‐S
post-‐mediale.
7.2
Sottotipo
2
di
esposizione
continua
(sezione
centrale
con
ripetizioni
di
una
CAP
precoce
nel
nuovo
tono)
Nel
secondo
sottotipo
di
esposizione
continua,
la
TR
raggiunge
una
CAP
nel
nuovo
tono.
Questa
cadenza,
potenzialmente
un
terzo
default
di
CM,
non
è
seguita
da
un
tema-‐S
ma
da
una
serie
di
ripetizioni,
spesso
variate
ed
estese,
del
modulo
cadenzale
con
cui
si
è
chiusa
l’unità
precedente.
In
molti
casi,
la
riproposizione
di
questo
modulo
cadenzale
è
evidente,
una
ripetizione
quasi
letterale,
in
altri
meno.
Comunque
sia,
un
aspetto
comune
in
questo
tipo
di
esposizione
continua
è
che,
dopo
una
prima
CAP
nel
nuovo
tono,
si
presenta
un
modulo
insolitamente
breve,
troppo
per
essere
considerato
un
tema-‐S
soddisfacente,
la
cui
CAP
sembra
riaffermare
la
cadenza
precedente.
Queste
ripetizioni
cadenzali
continuano
per
il
resto
dell’esposizione.
In
questo
modo
si
genera
un
tipo
di
sezione
centrale
diversa
da
quella
a
espansione,
basata
sulla
riapertura
continua
di
una
prima
CAP
attraverso
una
serie
di
sue
ripetizioni
variate.
La
funzione
delle
ripetizioni
cadenzali
è
estendere
lo
spazio
espositivo
fino
a
un
punto
in
cui
possa
apparire
finalmente
la
CSE.
Riesaminiamo
con
maggiori
dettagli
questa
dinamica.
Abbiamo
detto
che
la
TR
raggiunge
una
prima
CAP
nel
nuovo
tono.
Se
questa
CAP
non
è
impiegata
come
un
terzo
default
di
CM
(V:SC
CM)
allora
l’alternativa
è
che
essa
sia
la
CSE
(dopo
un
terzo
default
non
sono
più
possibili
altre
CM).
Tuttavia,
ci
troviamo
in
un
momento
dell’esposizione
(generalmente
tra
il
50
e
il
70%
della
sua
durata
complessiva)
in
cui
questa
CAP
risulterebbe
troppo
precoce,
e
quindi
inappropriata
come
CSE.
Per
questo
motivo,
è
necessario
estendere
lo
spazio
centrale
finché
non
si
raggiunga
un
punto
che
per
proporzioni
sia
adatto
all’inserimento
della
CSE.
Questo
spazio
è
esteso
attraverso
ripetizioni
e/o
espansioni
del
modulo
che
ha
prodotto
la
prima
CAP.
Ci
sono
alcune
indicazioni
che
potrebbero
aiutarci
a
individuare
questo
tipo
di
esposizione
continua.
Si
tratta
di
quattro
elementi
spesso
coordinati
che
coinvolgono
la
prima
CAP
nel
nuovo
tono
e
il
modulo
successivo:
1. Presenza
di
una
prima
rilevante
CAP
nel
nuovo
tono
(tra
il
50
e
il
70%
dell’intera
esposizione),
un
potenziale
terzo
default
di
CM,
V:SC
CM.
2. Presenza,
dopo
la
prima
CAP,
di
un
modulo
insolitamente
breve,
spesso
4bb.,
o
poco
più,
anch’esso
chiuso
immediatamente
da
una
CAP,
un
potenziale,
ma
problematico,
tema-‐S.
3. Accentuata
natura
cadenzale
di
questo
modulo,
che
suggerisce
non
tanto
un
tema-‐S
quanto
una
relazione,
più
o
meno
esplicita,
con
il
modulo
che
ha
prodotto
la
prima
CAP.
4. Ripetizione
immediata
di
questo
modulo,
che
potrà
essere
letterale,
ancora
più
breve
o,
all’opposto,
esteso
notevolmente
attraverso
l’utilizzo
di
altri
moduli.
La
presenza
contemporanea
di
questi
quattro
fattori
non
dovrebbe
lasciarci
dubbi:
l’esposizione
non
ha
né
una
CM
né
un
tema-‐S,
ma
solo
una
CAP
nel
nuovo
tono
seguita
da
reiterazioni
cadenzali
variate.
3