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Struzzo comune
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Ordine Struthioniformes
Famiglia Struthionidae
Genere Struthio
Specie S. camelus
Nomenclatura binomiale
Struthio camelus
LINNAEUS, 1758[2]
Sottospecie[2]
• S. c. camelus Linnaeus, 1758
• S. c. massaicus Neumann, 1898
• S. c. australis Gurney, 1868
• S. c. molybdophames Reichenow, 1883
• † S. c. syriacus Rothschild, 1919
Distribuzione delle sottospecie:
S. c. camelus
S. molybdophanes
S. m. massaicus
S. c. australis
Lo struzzo comune (Struthio camelus Linnaeus, 1758) o semplicemente struzzo, è una grande
specie di uccello incapace di volare originario delle vaste savane dell'Africa. È una delle due specie
esistenti di struzzo, e le uniche specie viventi del genere Struthio, all'interno del gruppo degli uccelli
ratiti. L'altra è lo struzzo somalo (Struthio molybdophanes), che è stata riconosciuta come una
specie distinta dal BirdLife International nel 2014, in precedenza considerata una sottospecie dello
struzzo comune.[2]
Lo struzzo comune appartiene all'ordine Struthioniformes.[3] Struthioniformes, originariamente,
conteneva tutti i ratiti, come i kiwi, emù, nandù e casuari. Tuttavia, recenti analisi genetiche hanno
dimostrato che il gruppo non è monofiletico, in quanto è parafiletico rispetto ai tinamu, pertanto ora
gli struzzi sono gli unici membri dell'ordine.[4][5] Studi filogenetici hanno dimostrato che
Struthioniformes è il gruppo gemello di tutti gli altri membri di Paleognathae, mentre i tinamu sono
il gruppo gemello degli estinti moa.[6][7] Gli struzzi comuni si distinguono dagli altri ratiti per il
loro aspetto caratteristico, con colli e zampe più lunghe, ed il caratteristico piumaggio nero e
bianco. Sono inoltre gli uccelli terrestri più veloci, potendo raggiungere una velocità di 55 km/h (34
mph)[8] con scatti brevi che possono arrivare fino a circa 70 km/h (43 mph)[9], la massima velocità
terrestre di qualsiasi uccello.[10] Lo struzzo comune è, inoltre, la più grande specie vivente di
uccello, deponendo, di conseguenza, le uova più grandi di qualsiasi altro uccello vivente (solo gli
estinti uccelli elefanti del Madagascar e i moa della Nuova Zelanda deponevano uova più grandi).
La dieta dello struzzo comune consiste principalmente di bassa vegetazione, invertebrati, e piccoli
vertebrati. Vive in gruppi nomadi che possono variare da 5 a 50 uccelli. Se minacciato, lo struzzo
tenta di nascondersi appiattendosi a terra o tenterà la fuga. Tuttavia, se messo alle strette, lo struzzo
può sferrare potenti calci. I modelli di accoppiamento differiscono per regione geografica, ma in
genere i maschi combattono per un harem di 2-7 femmine.
Lo struzzo comune è allevato in tutto il mondo, in particolare per le sue piume, per scopi decorativi
e nella produzione di spolverini piumati, mentre la sua pelle viene impiegata nella produzione di
cuoio destinato al settore della pelletteria di alto livello (produzione di scarpe e borse). È inoltre
allevato per il commercio alimentare delle sue uova e della sua carne, che viene pubblicizzata per la
sua magrezza.[9] L'allevamento ha consentito a questo uccello di espandere il suo areale. Originario
di Africa sub-sahariana, Sahel, Corno d'Africa, Somalia, Kenya, Tanzania ed Africa meridionale,
tramite l'allevamento è stato introdotto anche in Europa, America ed Australia.[9]
Indice
• 1 Aspetto fisico
• 2 Biologia
• 2.1 Alimentazione
• 2.2 Riproduzione
• 3 Sistematica
• 4 Allevamento
• 5 Leggenda della testa sotto la sabbia
• 6 Note
• 7 Bibliografia
• 8 Altri progetti
• 9 Collegamenti esterni
Aspetto fisico
Il nome scientifico dello struzzo (Struthio camelus) contiene un accostamento che era già stato fatto
dagli antichi, quello fra l'uccello ed il cammello, nel quale si specchia una delle caratteristiche
fondamentali della specie: anche lo struzzo, infatti, è un vero e proprio prodotto del deserto e delle
steppe e possiede una struttura e delle proprietà esattamente rispondenti alle esigenze poste
dall'ambiente entro il quale si trova a vivere.
Biologia
Durante il periodo della riproduzione i branchi di struzzi si sciolgono in famiglie composte di un
maschio e di due-quattro femmine, che occupano una zona di territorio piuttosto ampia e non se ne
allontanano: condizione necessaria perché esse si stabiliscano entro un'area determinata, più che
l'abbondanza di cibo, che riescono sempre a rintracciare, è la vicinanza dell'acqua, elemento
essenziale per la loro sussistenza. Se le variazioni climatiche non influiscono troppo sul mondo
vegetale, lo struzzo non sente la necessità di compiere grossi spostamenti e si mantiene tranquillo
per tutto l'anno entro gli stessi confini.
Tra i suoi sensi, il più sviluppato è certamente quello della vista; udito ed odorato sono buoni, ottusi
invece il tatto ed il gusto.
Alimentazione
Si nutrono principalmente di sostanze vegetali come semi, frutti ed erbe varie. In cattività è buona
norma nutrirli con cereali misti, crusca, erba medica e farina di pesce. Tuttavia, se mal nutriti, gli
struzzi tendono a beccare ed inghiottire tutto ciò che trovano sul terreno, anche pietrisco, sabbia o
pezzi di metallo. Tale comportamento può portare a patologie spesso letali per l'animale come il
caso del cosiddetto "impaccamento", altresì definito "stasi del ventriglio", una situazione in cui i
muscoli ventricolari atti alla demolizione del cibo cessano di operare o non riescono a sgretolare gli
alimenti in modo efficace.[12]
Riproduzione
Allevamento