Disambiguazione – "Falene" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Falene
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Indice
• 1 Etimologia
• 2 Caratteristiche
• 3 Note per la distinzione dalla farfalla
• 4 Nutrimento
• 5 Nel folclore
• 6 Note
• 7 Altri progetti
• 8 Collegamenti esterni
Etimologia
La parola "falena" deriva dal termine greco phálaina[1] (φάλαινα o φάλλαινα).[senza fonte]
Caratteristiche
Tali creature sono animali notturni, attivi perciò soprattutto durante le ore successive al tramonto.
Nonostante questa caratteristica esse sono attratte dalle fonti luminose per un fenomeno chiamato
dagli esperti "fototassi", riscontrabile anche in altre specie animali, il quale provoca attrazione
(come nel caso delle falene) o repellenza dalla luce.[2]
Tale fenomeno è ancora materia di dibattito nell'ambiente dei ricercatori, si pensa che possa essere
dovuto all'abitudine di insetti simili a orientarsi in base alla posizione degli astri visibili nel cielo
notturno, cosa che provoca confusione e disorientamento quando essi si imbattono nelle luci
artificiali.[2]
Questi insetti contano numerosissime specie all'interno dell'ordine dei Lepidoptera, molto maggiori
rispetto alle simili farfalle.[3]
Nutrimento
La dieta delle falene è molto varia: Esse si possono nutrire di lana, nettare, corteccia e diversi detriti
organici. Una delle loro fonti principali di nutrimento è la cheratina, presente nella lana, nei capelli
e nella pelle umana. A ciò si deve il frequente infestamento da parte delle falene di armadi e cassetti
in cui riponiamo i nostri indumenti.
Nel folclore
Le falene sono considerate popolarmente animali misteriosi per via del loro essere animali notturni.
Esse sono associate a cattivi presagi e a sventure. In alcune culture si credeva che le falene fossero
l'anima di una strega che cerca il suo corpo.[3]
I nativi americani hanno sempre considerato le falene con grande riguardo, a causa della loro
capacità di adattamento, sopravvivenza e trasformazione.[4]