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GIRAFFA

La giraffa è un genere di mammifero artiodattilo africano al quale appartengono quattro specie; è


l'animale terrestre vivente più alto, nonché il ruminante di maggiori dimensioni. Le sue caratteristiche
principali più appariscenti sono il collo e le zampe estremamente lunghi, gli ossiconi simili a corna e la
peculiare colorazione del manto. Viene classificata all'interno della famiglia dei Giraffidi, assieme
all'unico suo stretto parente giunto fino a oggi, l'okapi.
Loro fonte di cibo principale sono le foglie di acacia, che brucano ad altezze che la maggior parte degli
altri erbivori non può raggiungere. Le giraffe costituiscono preda dei leoni; i piccoli sono oggetto di
caccia anche di leopardi, iene macchiate e licaoni. Tra le giraffe adulte non vi sono stretti legami sociali,
sebbene possano radunarsi in aggregazioni labili nel caso più esemplari si dirigano nella stessa
direzione. I maschi stabiliscono gerarchie sociali attraverso il «necking», vale a dire combattimenti che
prevedono l'utilizzo del collo come arma di offesa. I maschi dominanti ottengono il privilegio di
accoppiarsi con le femmine, sulle quali grava l'intera responsabilità dell'allevamento dei piccoli. Le
giraffe adulte possono raggiungere un'altezza di 4–6 m; i maschi sono più alti delle femmine. Il peso
medio si aggira intorno ai 1200 kg nei maschi e agli 800 kg nelle femmine, con valori massimi registrati
di 1930 e 1289 kg per maschi e femmine, rispettivamente. A dispetto della lunghezza di collo e zampe,
il corpo della giraffa è relativamente breve. Posti ai lati della testa, i grandi occhi bulbosi della giraffa le
consentono una buona visione a tutto campo da grande altezza. Le giraffe vedono a colori e sono
inoltre dotate di udito e olfatto ben sviluppati. Grazie ad alcuni muscoli l'animale è in grado di chiudere
le narici per proteggerle dalle tempeste di sabbia e dalle formiche. La lingua prensile misura circa 40-
50 cm di lunghezza. Ha una colorazione nero-violacea, forse per proteggersi dal calore del sole, e
viene utilizzata per strappare il fogliame, nonché per la pulizia del corpo e del naso dell'animale. Anche
il labbro superiore è prensile e come la lingua viene impiegato per manipolare il cibo. Le labbra, la
lingua e l'interno della bocca sono ricoperti da papille che proteggono dalle spine. Il manto è ricoperto
da chiazze o macchie scure (che possono essere color arancio, castano, marrone o quasi nero
separate da peli chiari (generalmente bianchi o color crema). Il manto dei maschi scurisce con l'età. Il
disegno del mantello è utile ai fini del camuffamento, consentendo all'animale di fondersi con il chiaro e
scuro Della savana alberata. La giraffa ha un collo estremamente lungo: può raggiungere i 2–2.4 m di
lunghezza, ed è ad esso che si deve la straordinaria altezza dell'animale. La sua lunghezza è dovuta
all'eccessivo allungamento delle vertebre cervicali, non a un numero superiore di vertebre. Ogni
vertebra cervicale misura più di 28 cm di lunghezza. Esse costituiscono il 52-54 per cento della
lunghezza totale della colonna vertebrale; invece in altri grossi ungulati, compreso il più stretto parente
vivente della giraffa, l'okapi, le vertebre cervicali rappresentano solo il 27-33 per cento della lunghezza
della colonna. Questo processo di allungamento avviene in particolare dopo la nascita, in quanto le
femmine di giraffa incontrerebbero serie difficoltà a partorire piccoli dotati di un collo paragonabile per
dimensione a quello degli adulti. La testa e il collo della giraffa sono sorretti da potenti muscoli e da
un legamento nucale ancorati ai lunghi processi dorsali delle vertebre toraciche anteriori, dando
l'impressione che l'animale possegga una sorta di gobba.

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