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La messa in scena

- La scena è piuttosto semplice : in fondo ad uno spazio scenico circolare è collocata la facciata di un
edificio ( la casa in cui vive Medea ) , contrapposta agli spettatori ;

- Lo spazio esterno è quello di Corinto.

- A volte lo spazio interno della casa viene anche direttamente coinvolto nella vicenda attraverso gridi e
lamenti ( come quando Medea , prima di comparire , lamenta la sua condizione di infelice da un
ambiente interno o quando , alla fine del dramma , dall’interno provengono i gemiti dei bambini in
procinto di essere uccisi ) ;

- Dalle due porte ai lati della scena ( eisodoi ) giungono i vari personaggi , sia provenienti dalla casa che
dall’ambiente esterno ;

- Utilizzo della mechane nella parte finale ;

Temi della Medea

1) La maschera di Medea : era , naturalmente , una espressione fissa di dolore. Il pianto veniva ,
solitamente , evocato solo a livello verbale.

Per quanto riguarda la distribuzione delle parti :

 Primo attore : solo ed esclusivamente Medea ;

 Secondo e Terzo attore : Giasone , Nutrice ( personaggio che parla solo nella parte iniziale e muto
per il resto della tragedia ) , Pedagogo , Messaggero ;

2) La dimensione soggettiva è il terreno di scontro decisivo di Medea : mentre la donna riesce con
facilità a dominare lucidamente la realtà nella quale opera ( Giasone come Egeo ) , di contro la
tensione che ella deve risolvere con sé stessa è ben più ostica.

Medea è , dunque, un personaggio della forti tensioni interne e è lucidamente consapevole di ciò che
fa ( è questa caratteristica essenziale a determinare il tragico ) : tale elemento si pone come il
realizzarsi stesso della sofferenza , non come il suo superamento.

La sua vendetta ( compiutasi mediante la sua forza intellettuale ) non colpirà solo i suoi nemici ,
ma anche se stessa. Essa è un’arma a doppio taglio : sarà sua vittoria e
contemporaneamente anche sua rovina ;
Medea presenta in sé , dunque , una contraddizione di fondo :

 Passionalità incomposta : ad esempio , quando la donna , prima di comparire sulla


scena , dà sfogo alla sua rabbia e al suo flusso emozionale dall’interno dell’ambiente
domestico , facendo utilizzo di frasi rotte dall’emozione ( spesso si leggono brevi esclamazioni di
dolore e angoscia ) ;

 Estrema lucidità ed estremo rigore : quando Medea compare sulla scena , la sua griglia
espressiva cambia radicalmente. La donna appare ristrutturata , completamente diversa da
come gli spettatori avevano potuto immaginarsela : Medea non espone subito la sua situazione
, ma riflette il suo caso particolare in una prospettiva generalizzata e più ampia ( la condizione
subordinata della donna ) in un teorizzare razionale e rigoroso , secondo la linea
coerente ed articolata del ragionamento ;

La protagonista cerca , inoltre , l’ appoggio del Coro e si rapporta alle donne di Corinto ;

3) Elementi magico – rituali presente nella tragedia contribuiscono a dare alla protagonista anche un
risvolto sinistro ( in quanto praticante di sortilegi e arti magiche ) ;

4) Agire e soffrire coincidono : è questa la grande novità del personaggio e la sua grandezza tragica.

5) Odio verso i maschi : Medea odia il mondo maschile. Il suo odio è compreso e condiviso dal Coro ;

6) Il personaggio di Giasone , riconosciuto come cattivo e malvagio , alla fine si ritrova nella condizione in
cui inizialmente si trovava Medea : alla fine egli è sofferente , stremato e vinto ;

7) Il rapporto di Medea con la casa : Euripide ha disposto le cose in modo che si abbia un continuo
andare e venire , con Medea che davanti alla sua casa è un punto fisso attorno al quale si diramano gli
avvenimenti.

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