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Veicoli

Dal momento che i veicoli sono abbastanza presenti (del resto, la battaglia finale contro i
Nox Voctis è stata composta pure dallo scontro tra astronavi), qualora uno di questi
disponesse di un Biocristallo che permetta
la sincronizzazione con il pilota per aumentarne le prestazioni, si utilizzerà la modalità
“Piloti”, almeno finché
le dimensioni del velivolo non superino quelle di un trasporto aereo leggero; tuttavia, solo
se si disporrà della capacità “Pilota n° Min 20” si potrà iniziare a far avanzare le QP anche del
veicolo, data l'elevata
sincronizzazione che si sarà raggiunta. Infatti, subire troppi danni non solo metterà in
pericolo l'integrità
strutturale del veicolo, ma anche la sincronizzazione raggiunta col pilota.
Un altro modo per poter accedere alle capacità di un Pilota è raggiungere lo stesso n°Min
in una Capacità
che sia legata al combattere insieme ad un animale, come “Cavalcare” o “Addestrare
animali”.

I SISTEMI DELLA FLOTTA

Le navi della MAGE, a partire dalla nave madre, sono dotati di un insieme di sistemi
volti a svolgere una data mansione nella maniera più veloce ed efficiente; si tratta della
tecnologia più avanzata del multiverso che sostituisce in gran parte il lavoro e la mano
dell'uomo ma che tuttavia richiedere un continuo controllo di
qualità e manutenzione.

1. Il biocristallo
Il cuore energetico di ogni nave. Si tratta di una specie particolare di cristalli originatasi
durante la collisione dimensionale, chiamata Bio Animus, la cui caratteristica principale è
quella di essere una materia cristallina costituita da elementi organici. La principale
caratteristica dei Bio Animus è la loro capacità di crescita, riproduzione (asessuata) e veloce
rigenerazione, oltre che l'immensa e praticamente illimitata energia:
proprio questi elementi li rendono il centro perfetto per la produzione energetica senza
scorie. Nonostante ci
siano ancora molti interrogativi sulle origini e le potenzialità di questa specie di cristallo
biologico essi hanno
già un ruolo preponderante nel multiverso: qualsiasi nave che si rispetti ne possiede uno,
e il loro prezzo varia
a seconda della grandezza e lucentezza. Il cuore della SS Genesi è considerato quello più
grande e potente e si
dice abbia un valore incalcolabile. La MAGE è leader nelle ricerche di questo curioso e
misterioso elemento, e
il vasto uso che ne fa garantisce un continuo flusso di test e dati analizzabili.
Il biocristallo è collegato agli altri sistemi attraverso archi energetici spontaneamente
prodotti dal cristallo
stesso quando è in prossimità di altri suoi simili: infatti, ogni impianto ha un piccolo
frammento nei punti di
input ed output che ottimizza e stabilizza il collegamento fra di essi, garantendo un
funzionamento efficiente.

2. Mainframe IA e spazio di archiviazione


Collegato direttamente al cuore energetico esso funge da nodo di raccoglimento e
smistamento dei vari
condotti energetici, controlla regolarmente il flusso dei dati e il funzionamento di tutti i
sistemi. E' dotato di un'intelligenza artificiale molto complessa, semi senziente, chiamata SAB
(Synaptic Algorithm Brain). E'
capace di eseguire comandi vocali, manuali ed è dotato di un'interfaccia neurale che
tuttavia solo i
programmatori altamente specializzati possono usare: infatti, per quanto non
completamente cosciente, il
SAB possiede una mente così vasta che c'è il rischio di perdersi, ritrovarsi la memoria
resettata ed uploadata
nel suo sistema e quindi ridursi letteralmente ad un vegetale.
AEGIS è un'altra parte del SAB: è un potente antivirus capace di auto programmarsi che
protegge non solo il mainframe ma tutti i sistemi della nave. Lo spazio di archiviazione è una
particolare struttura nata dalla più
recente tecnologia dei laboratori MAGE chiamata "campo morfogenetico esperico", o
CME.

3. Motori primari e secondari


I motori sono il sistema che complessivamente assorbe più energia dal biocristallo e
quelli che giovano più
della sua capacità rigenerativa. E' immagazzinando le molecole del cuore e
sottoponendole ad una pressione
di molte atmosfere che viene prodotta l'energia necessaria a far funzionare le turbine. I
motori primari si
occupano principalmente della funzione Hyperdrive e DES, mentre i motori secondari,
detti anche ausiliari,
sono dedicati interamente alle altre funzioni motrici della nave, come ad esempio la
velocità ad impulso e i
sistemi di frenata. I motori secondari sono in grado di generare anche un raggio traente
che può trascinare
una nave fino a dieci volte più grande di quella che lo utilizza; tuttavia, questa tecnologia
è in uso solamente
su navi di una certa grandezza.

4. Sistema Reattore Hyperdrive e DES (Dimensional Engine Support)


Questo sistema è fondamentale per affrontare viaggio spazio-dimensionali, per cui ogni
nave ne è dotata. L'Hyperdrive è un tipo di propulsione che sfrutta le molecole del
Biocristallo per compiere viaggi a velocità superluminali. Le molecole del Biocristallo sono
immagazzinate nel reattore, scaldate fino al punto di fusione
e poi compresse; in questo modo generano una singolarità attorno alla nave, distorcendo
il tessuto stesso
dello spazio-tempo e creando al contempo una spinta che manda in avanti il mezzo ad
una velocità superiore
a quella della luce. In questo modo non solo si genera una compressione del tessuto
spaziotemporale che
accorcia le distanze, ma si è in grado di viaggiare con estrema rapidità. La reazione delle
molecole del
Biocristallo è altamente instabile e capace di generare numerose radiazioni nocive per
gli esseri viventi, per
cui il reattore è avvolto da una decina di strati di piombo, e l'ingresso nel cuore è
fortemente sconsigliato,
anche se dotati di tute apposite. L'energia prodotta dal surriscaldamento e la pressione
delle biomolecole è
quindi regolata da numerosi campi energetici disseminati su tutta la lunghezza del
collegamento coi motori primari; una volta immagazzinate nel cuore del motore e sfogate
non costituiscono più una minaccia. Come ulteriore sistema di sicurezza sono state installate
numerose valvole per lo sfogo delle radiazioni, regolate dal
SAB. Il DES invece è un sistema più piccolo che sfrutta i residui della reazione delle
molecole (plasma) per
creare campi di energia elettromagnetica altamente concentrata in grado di infrangere
gli Specchi
Dimensionali. disseminati nel cosmo. Eventualmente può essere utilizzato a scopo
offensivo.

5. Supporto vitale e gravitazionale


Il sistema di supporto vitale è un gruppo di dispositivi che permettono agli esseri umani
di sopravvivere nello
spazio. Il sistema di supporto vitale fornisce aria, acqua e cibo, oltre che simulare una
gravità equivalente a
quella terrestre. Inoltre, fornisce una corretta temperatura per il corpo, una pressione
accettabile sul corpo e
occuparsi dei rifiuti del corpo prodotti. Comprende infine un sistema di protezione contro
influssi esterni nocivi
come le radiazioni e i corpi celesti vaganti. Il sistema di supporto vitale mantiene
un'atmosfera composta
almeno da ossigeno, vapore acqueo e anidride carbonica. La somma delle pressioni
parziali di ogni gas dà la
pressione barometrica totale fino ad ottenere la pressione parziale dell'ossigeno al livello
del mare
nell'atmosfera terrestre: questa operazione permette di alleggerire le strutture spaziali,
ridurre le perdite e semplificare il sistema di supporto vitale. In ogni caso, l'eliminazione di
gas diluenti aumenta in maniera
sostanziale il rischio di incendi, specialmente in operazioni a terra dove per ragioni
strutturali la pressione
interna deve essere superiore a quella esterna. Per questa ragione le navicelle spaziali
più recenti hanno un'atmosfera convenzionale composta da una miscela di ossigeno e azoto,
e utilizzano l'ossigeno puro solo
nelle tute pressurizzate durante le attività extraveicolari dove per avere una flessibilità
accettabile della tuta è obbligatoria una pressione interna più bassa possibile. Il cibo
viene prodotto da replicatori che utilizzano i
rifiuti, ridotti ai loro elementi biologici basilari, che vengono ricombinati per formare
materia edibile di vario
tipo, dal caffè alla carne.

6. Celle energetiche
Una cella di immagazzinamento energetico a lungo termine che permette l'utilizzo delle
armi senza pesare sul Biocristallo, garantendo un funzionamento ottimale degli altri sistemi e
una stabilità generale della nave.
La cella è composta da un migliaio di unità, ognuna con una eguale capacità di
contenimento energetico;
questa ridistribuzione di potenziale evita sprechi inutili e un'ottimizzazione degli
armamenti e della cella
stessa, oltre che a facilitare la ricarica tenendo i consumi al minimo possibile. Una
seconda cella energetica composta dal medesimo numero di sotto unità è dedicata invece
agli scudi difensivi, con incorporata la
funzione di autorigenerazione. Una grande cella energetica è installata nell'infermeria
ed è unicamente
dedicata al rifornimento di energia in caso di cali di tensione o perdite di potenza, così
da garantire un funzionamento sempre efficiente di tutti gli apparati medici.

7. Unità armamenti e sistemi difensivi


Gli armamenti in dotazione variano da nave a nave, ma ognuna è dotata di almeno
quattro cannoni laser modulabili ad alta concentrazione e un lanciasiluri. Le navi più potenti
inoltre sono dotate di un sistema che convoglia il plasma residuo della reazione delle
biomolecole dal DES ad un cannone; gli effetti di questa arma possono essere devastanti,
oltre che agire come disturbo per i sistemi nemici, soprattutto per i sensori. Le
navi più potenti hanno anche sedici cannoni laser, organizzati in banchi da due,
orientabili e scorrevoli. Gli
scudi sono energetici, auto rigeneranti e possono deflettere i colpi mirati alle parti vitali
della nave, se
preparati per tempo. Come per le armi, anch'essi sono alimentati da celle energetiche
indipendenti e
coordinati dal SAB o a mano. Gli scudi, se penetrati dalle armi nemiche, iniziano
automaticamente una rimodulazione delle frequenze per rigenerarsi e difendersi da quella
determinata modulazione.

8. Complesso dei sensori


I sensori hanno il compito di scandagliare lo spazio circostante alla nave a distanza
crescenti per permettere
di avere un quadro della situazione a trecentosessanta gradi. Essi sono disseminati a
poppa, a prua e ai lati
delle navi, e sono divisi in sensori a lungo raggio e sensori per la navigazione; i primi si
occupano di analizzare
il tessuto spaziali circostante, con la possibilità di arrivare a diversi parsec di distanza, e
sono in grado di
rilevare forme di vita, analizzare singolarità, eventi fisici e grazie a delle telecamere
fornire una visuale
completa dell'esterno che viene visualizzata sullo schermo della plancia. I secondi invece
servono alla
navigazione della nave elaborando dati di velocità e posizione della nave, sono collocati
nelle parti superiore
ed inferiore dalla prua della nave e sono interconnessi strettamente con il SAB, che
calcola i dati cartografici regolandosi in base ai risultati della scansione di questi sensori.
Questo sistema permette anche di evitare
eventuali ostacoli, quali detriti o corpi celesti minori, oppure spostarli grazie ai deflettori
degli scudi.

9. Unità di Teletrasporto
Questa tecnologia è stata perfezionata nel corso degli anni, ma rimane tuttavia una certa
percentuale di
rischio di perdita di dati o rimescolamenti molecolari. Per questo, il SAB deve operare
perfettamente per
eseguire tutti i calcoli necessari, eseguibili anche a mano, per evitare quanti più incidenti
possibili. Il soggetto,
o l'oggetto, da teletrasportare viene locato nella apposita camera, collegata sia al
mainframe (e ad un
terminale) e ad una bobina di transizione di fase, e dopo scrupolosi calcoli la bobina
viene energizzata così
che possa eseguire il processo di materializzazione o smaterializzazione disaccoppiando
parzialmente le
energie di legame delle particelle subatomiche. La distanza massima raggiungibile è di
50000 km; le navi più piccole dispongono solo di una camera di teletrasporto, mentre quelle a
capienza maggiore ne hanno di più a seconda del numero di truppe che possono ospitare.
La SS Genesi conta un centinaio di ampie camere di teletrasporto e una ventina di più
piccole, per persone ed oggetti, volte a facilitare trasporti di materiali
pesanti e permettere ai membri di muoversi velocemente da un posto all'altro. Nell'ufficio
del Generale
Perseus c'è una camera di teletrasporto d'emergenza.

10. Occultamento
Nonostante sia una tecnologia ancora in fase di sviluppo, una notevole quantità di navi
della flotta MAGE
possiede un sistema di occultamento che crea una distorsione spaziale così da rendere
invisibile il mezzo,
dando l'illusione di una porzione di spazio vuoto. Anche se la tecnica è ormai abbastanza
stabile e sicura, gli ingegneri sconsigliano l'abuso di questo sistema, in quanto rende
totalmente inabili di compiere manovre di attacco e difesa, e qualora ci si muova l'illusione si
interrompe automaticamente; inoltre, fattore non poco trascurabile, la dissimulazione
richiede una grande quantità di energia.

11. Sistema di comunicazione


Le comunicazioni, sia audio che video, sulla breve e sulla lunga distanza, sono permesse
da ripetitori locati sul dorso delle navi che mandano segnali nel subspazio per rendere le
trasmissioni veloci e di stabilità
apprezzabile. Per rendere ancora più stabili ed efficienti le comunicazioni sono stati
installate delle reti di
ripetitori nello spazio circostante ai pianeti. Tutte le navi sono dotate di traduttore
universale e della
possibilità di effettuare chiamate audio e video di qualità.

12. Ascensori
In dotazione solo nelle navi più grandi e nella nave madre, gli ascensori funzionano sia
con comandi vocali
che manuali; anziché essere costituiti da un’unica unità, contano diverse capsule per
evitare sovraffollamenti.
Gli spostamenti sono generalmente veloci ed efficienti, anche se alcuni preferiscono il
teletrasporto.

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