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Centro di Ricerca per le Tecnologie del Mare e la Robotica Marina della Scuola Sant’Anna di Pisa
(© Scuola Sant’Anna di Pisa).
I l 13 gennaio del 2009 è stato inaugurato a tro tirrenico con l’estensione delle tecnologie
Livorno ai Bagnetti Caldi dello Scoglio del- robotiche all’ambiente marino è da conside-
la Regina il Centro di Ricerca per le Tecno- rarsi sede distaccata.
logie del Mare e la Robotica Marina della A Livorno si progetteranno e realizzeranno
Scuola Sant’Anna di Pisa, istituzione sede sistemi robotici sensorizzati per il monitorag-
dal 2005 anche di un Master in Medicina Su- gio delle acque, nonché robot ispirati a pian-
bacquea e Iperbarica. Responsabile del pro- te e animali per l’osservazione e l’esplorazio-
getto livornese è Paolo Dario, docente di Ro- ne dell’ambiente aquatico. Il centro consta a
botica Biomedica della Scuola Sant’Anna e sua volta di sette strutture: laboratorio di bio-
coordinatore dei Laboratori ART e CRIM di meccanica delle specie marine con acquari
robotica avanzata e micro e nanoingegneria per l’osservazione e la misurazione in vivo di
del Polo Sant’Anna Valdera dei quali il cen- animali e sistema di videocamere ad alta ve-
Il robot militare
BAT
(© U-M Center
for Objective
Microelectronics
and Biomimetic
Advanced
Technology –
University of
Michigan).
dolo a studi di idrodinamica alla ricerca di so- zamento lungo i fondali. Nel frattempo la
luzioni per la riduzione dell’attrito in siluri e remora comune — pesce d’alto mare a di-
sottomarini (nel 1938, in Germania, lo stesso sco ovaloide grazie al quale aderisce alle
Kramer aveva brevettato un sistema per la ri- superfici come una ventosa — ha suggeri-
duzione di attrito e turbolenze su navi da to ad alcuni ricercatori dello Autonomous
guerra e missili). and Defensive Systems Department del
Una società specializzata in mute e costu- Naval Undersea Warfare Center di New-
mi per il nuoto agonistico si è invece ispirata port la costruzione di un AUV dotato — ol-
alla pelle degli squali dove denticoli dermici tre che di pinne rullanti e asse di beccheg-
a scanalature longitudinali convogliano il gio — di ventose con esperimenti condotti
flusso dell’acqua secondo una determinata su superfici di plexiglas. Provvisto di pinne
direzione con conseguente riduzione dell’at- natatorie e dai piedi in gomma per il movi-
trito e creazione di vantaggio idrodinamico. mento a terra è invece AQUA, robot esapo-
Myrtle è una tartaruga che da quasi mezzo do anfibio per l’esplorazione e lo studio dei
secolo vive al New England Aquarium. fondali frutto della collaborazione fra la
Stephen Lynch del MIT di Boston l’ha Dalhousie University, la York University e
studiata realizzando un AUV facilmente la Mc Gill University.
manovrabile dotato di alette laterali a imita- In Giappone ricercatori del Department
zione delle membrane natatorie delle tarta- of Naval Architecture and Ocean Enginee-
rughe marine. ring della Osaka University hanno invece
Il sofisticato sistema di locomozione realizzato un robot calamaro dal corpo piat-
idropneumatico degli echinodermi come to — destinato al monitoraggio degli oceani
ricci e stelle di mare che si spostano sul — provvisto di due pinne di gomma che ar-
substrato grazie alla trazione esercitata da ricciandosi ritmicamente aiutano il robot
pedicelli gonfi d’acqua terminanti con un nella sua progressione.
ventosa potrebbe un giorno, chissà, portare Il professor Huosheng Hu della School of
alla costruzione di piccoli robot per l’avan- Computer Science and Electronic Enginee-
AUV Finnegan
costruito
da Stephen Lynch
del MIT di Boston
(© MIT).
ring della University of Essex, in Inghilterra, robot destinati ad esperimenti nel porto di
ha una predilezione per i pesci robotici che Gijón nella Spagna settentrionale per quanto
studia e realizza da anni. L’ultimo nato è RO- a Londra già si pensi al Tamigi (in futuro il
BOFISH, una carpa a pinne meccaniche per robot potrebbe difatti essere utilizzato non
il monitoraggio ambientale delle acque il cui solo per il monitoraggio marino ma anche
scheletro alloggia chip, sensori chimici, an- per quello fluviale e lacustre).
tenne WI-FI, moduli GPS. ROBOLOBSTER è invece il nome di un
Quello della carpa robot rientra nel pro- robot a otto zampe e muscoli artificiali per il
getto SHOAL — finanziato dalla Commis- quale i ricercatori del Northeastern Univer-
sione Europea e coordinato da BMT Group sity’s Marine Science Center di East Point a
Ltd — per il monitoraggio dei bacini portua- Nahant nel Massachussets si sono ispirati al-
li alla ricerca di inquinanti e contaminanti cui la aragosta. Nel 2003, robot aragosta sono
fonti siano le navi o le condotte sottomarine. stati impiegati in Afghanistan durante l’ope-
La tecnologia basata su un network di swarm razione Carpathian Thunder nella provincia
intelligence — i pesci robot potranno cioè di Zabol — nella zona sud-occidentale del
comunicare fra di loro ricorrendo a un siste- Paese ai confini con l’Iran — per l’esplora-
ma a ultrasuoni convergendo nella zona a se- zione di caverne e altre cavità alla ricerca di
guito del segnale di un cyberfish che abbia armi e ordigni talebani.
individuato un contaminante o un inquinan- Grazie a speciali sensori che gli consento-
te — consentirà alle autorità portuali, raccol- no di adattarsi a onde e cambiamenti di cor-
te le informazioni pervenute al centro di con- rente il robot aragosta potrebbe un giorno ve-
trollo a terra mediante sistema WI-FI in do- nire utilizzato per il rinvenimento di mine al-
tazione ai robot, di realizzare una mappa tri- l’interno dei porti o lungo i territori costieri.
dimensionale del porto con l’indicazione In àmbito militare diversi sono ormai i ro-
delle zone a rischio. A Essex oggi si lavora bot bioispirati atti a verificare la presenza di
alla costruzione di cinque esemplari di carpe agenti chimici o biologici od ancora di
Robot AQUA
(© Mc Gill
University).
In basso:
Il ROBOFISH
(© BMT Group
Ltd).
ROBOLOBSTER:
esemplari
impiegati
in Afghanistan
per la ricerca
di armi e ordigni
(© US Navy
Office of Naval
Research).
In basso:
ROBOLOBSTER
modello acquatico
(© US Navy
Office of Naval
Research).
Design braccio polpo robotico (© Scuola Sant’Anna di Pisa). A lato: Progetto HYDRONET: prototipo
di robot per il monitoraggio delle acque (© Scuola Sant’Anna di Pisa).
que attraverso la misurazione di parametri fi- nacchio di inquinamento alla fonte della so-
sici (temperatura, salinità, pH, torbidità) e stanza inquinante.
chimici per l’individuzione di eventuali trac- Nella terza fase o di mappatura boe e ro-
ce di inquinanti (olio, cromato, cadmio, mer- bot invieranno i dati acquisiti in fase di mo-
curio) e loro aree con superamento di limiti- nitoraggio a un Remote Server Aml Core.
soglia e quindi potenzialamente a rischio. Il Ad agevolare la mappatura dello spazio in
progetto, per il quale sono stati individuati tre oggetto in termini di concentrazione di so-
siti pilota – il fiume Isonzo in Slovenia, la zo- stanze inquinanti o altra dispersione di para-
na lagunare fra Grado e Marano, l’area co- metri ambientali critici, le traiettorie prefis-
stiera fra Livorno, Rosignano Solvay e Piom- sate dei robot opereranno congiuntamente
bino — prevede la costruzione di modelli alla posizione fissa delle boe.
matematici a simulazione delle modalità di La piattaforma HYDRONET costituisce
trasporto degli inquinanti e loro dispersione un passo avanti nelle tecnologie per il moni-
in fiumi, mari, laghi. toraggio ambientale andando così ad arric-
Tre le fasi-cardine. Durante la prima — di chire il panorama di sistemi per il controllo
survey e monitoraggio — una rete di robot dell’inquinamento delle acque. fra questi
perlustrerà l’area designata misurando di CleanSeaNet, un sistema di sorveglianza sa-
continuo taluni parametri. Se il valore della tellitare dell’Agenzia Europea per la Sicu-
concentrazione di sostanze inquinanti supera rezza Marittima, per il rilevamento e traccia-
una soglia fissa o cresce troppo rapidamente mento di chiazze di idrocarburi e altre so-
un allarme viene lanciato a una interfaccia stanze inquinanti con controlli anche a ope-
utente di livello avanzato. ra di velivoli e motovedette.
Nella seconda fase un network di boe e In un mondo in continua evoluzione, la
robot opererà alla ricerca della fonte di Scuola Sant’Anna non ha fatto mistero di
emissione degli inquinanti. Grazie ai dati volersi proporre come referente anche nella
raccolti durante il monitoraggio i robot sa- ricerca scientifica e tecnologica applicata al
ranno in grado di individuare il gradiente di settore marittimo investendo nella biorobo-
concentrazione di sostanze inquinanti note tica e nella creazione di piattaforme ambien-
mentre comparando i nuovi dati con quelli tali sempre più sofisticate e complesse.
di altri robot, potranno risalire lungo il pen- La sfida è aperta. n