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Ricerca di tecnologia

-Il funzionamento del progetto Pelamis, OWC

L’energia proveniente dal moto ondoso è la più sperimentata. Il moto ondoso, viene provocato
dall’effetto del vento sulla superfice del mare ed è caratterizzata da un’alta densità energetica.
Il progetto Pelamis è stato perciò realizzato al fine di sfruttare l’energia prodotta dalle onde
superficiali degli oceani per trasformarla in elettricità.
Ad esso è stato attribuito il termine “Pelamis” derivato dal nome di un serpente marino.
Il progetto Pelamis è un progetto di nuova tecnologia creato su una struttura che grazie al
movimento delle onde che agisce su dei pistoni, è in grado di trasformare l’energia meccanica in
elettricità.
La struttura del progetto Pelamis è costituita da un sistema di galleggianti che utilizza l’ampiezza
dell’onda, la sua struttura è semisommersa che trasferisce appunto il movimento delle onde a dei
pistoni idraulici che vengono accoppiati a dei generatori elettrici.
Solitamente, la sua struttura è composta da 5 elementi congiuntivi, possiede un diametro di 3,5
metri e una lunghezza di 150 metri, ha una potenza di 750 kW.
I materiali che vengono utilizzati nella creazione del progetto Pelamis devono essere in grado di
resistere all’azione corrosiva dell’acqua del mare.
Osservando il funzionamento del progetto Pelamis, si può osservare che le colonne d’acqua
oscillante, tramite il moto ondoso, spingono l’aria dall’alto verso il basso e l’oscillazione di
conseguenza aziona la turbina dell’impianto che collegata ad un generatore crea così l’elettricità.
Il primo prototipo di questo progetto, è stato installato al Centro Europeo per l’energia marina delle
Isole Orcadi, in Scozia, ufficialmente aperto nel settembre del 2007. Mentre il primo impianto
commerciale per la produzione di energia elettrica derivato dal Pelamis, è stato costruito in
Portogallo. In Italia invece, a Marina di Pisa, è operativo un impianto simile che utilizza l’energia
delle onde del mare per produrre elettricità.
I Pelamis P2e, invece, sono stati testati per più di un mese, in Francia, la quale sono stati sottoposti
a maltempo, condizioni estreme e onde alte oltre i 23 metri per ben 50 ore.

Ross Henderson, direttore tecnologico del Pelamis Wave Power, ha dichiarato che la tecnologia
P2e è stata progettata per impianti a scala commerciale da costruire nelle acque scozzesi e in altre
aree con caratteristiche marine simili.

Gli svantaggi principali di questa tecnologia però, sono dati dalla rumorosità della turbina e
dall’impatto visivo. Anche se, la tecnologia OWC costituisce oggi la soluzione più economica per
produrre elettricità dal moto ondoso.
Sugli OWC (oscillating water column) colonne di acqua oscillanti, furono approfonditi studi da
parte dal giapponese Yoshio Masuda dagli anni 40’concentratosi su una speciale turbina ad aria che
fosse in grado di sfruttare l’andamento fluttuante dell’aria, la quale pressurizzata dal moto ondoso
in ingresso alla turbina in fase di innalzamento della colonna d’acqua che viene depressurizzata,
cioè estratta dall’esterno, dal moto ondoso in fase di abbassamento della colonna d’acqua.

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