Sei sulla pagina 1di 23

DESCRIZIONE TECNICA

DELL’AEROGENERATORE
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

INDICE GENERALE
1 PREMESSA ............................................................................................................ 3
2 DESCRIZIONE DELL’AEROGENERATORE .......................................................... 4
2.1 Rotore ...................................................................................................................................... 4
2.2 Sistema di ingranaggi .............................................................................................................. 5
2.3 Trasmissione (o moltiplicatore di giri) ...................................................................................... 5
2.4 Sistema elettrico ...................................................................................................................... 5
2.5 Sistema frenante ...................................................................................................................... 6
2.6 Sistema di controllo dell’orientamento (o sistema di imbardata) ............................................. 7
2.7 Navicella (o gondola) ............................................................................................................... 7
2.8 Torre......................................................................................................................................... 8
2.9 Protezione dalle scariche atmosferiche ................................................................................... 8
2.10 Protezione dalla corrosione ..................................................................................................... 9
2.11 Sistema di controllo .................................................................................................................. 9
2.12 Dispositivi di segnalazione diurna e notturna .......................................................................... 9
2.13 Gruppo statico di continuità ................................................................................................... 10
3 SCHEDA TECNICA .............................................................................................. 11
3.1 Curva di potenza in condizioni STANDARD .......................................................................... 13
4 MISURE CONTRO PERDITE ACCIDENTALI DI LUBRIFICANTE ....................... 14
4.1 Ingranaggi per la regolazione delle pale ................................................................................ 14
4.2 Cuscinetti delle pale ............................................................................................................... 14
4.3 Supporto del rotore ................................................................................................................ 14
4.4 Moltiplicatore di giri ................................................................................................................ 15
4.5 Supporto del generatore ........................................................................................................ 15
4.6 Sistemi idraulici ...................................................................................................................... 15
4.7 Ingranaggi del sistema di orientamento della navicella ......................................................... 15
4.8 Supporti del sistema di orientamento della navicella ............................................................. 15
4.9 Trasformatore......................................................................................................................... 16
4.10 Manutenzione e cambio dell’olio ............................................................................................ 16
5 SISTEMA DI PROTEZIONE ANTINCENDIO ........................................................ 17
5.1 Estintori manuali .................................................................................................................... 18
5.2 Sistema antincendio automatico ............................................................................................ 18
6 DISMISSIONE DELL’AEROGENERATORE ......................................................... 20
6.1 Pale e rotore........................................................................................................................... 20
6.2 Navicella e mozzo .................................................................................................................. 20
6.3 Torre....................................................................................................................................... 20
6.4 Parti elettriche ........................................................................................................................ 20
6.5 Trasformatore......................................................................................................................... 20

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 2 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

1 PREMESSA
Il presente documento ha lo scopo di descrivere le caratteristiche tecniche
dell’aerogeneratore di progetto del parco eolico offshore denominato Banco di Talbot. Tale
aerogeneratore sarà di grossa taglia, specificatamente progettato per applicazioni offshore e
avrà una potenza nominale di 6 MW.
Attualmente l’unico aerogeneratore di grande taglia pronto per la commercializzazione su
larga scala e di cui esistono già numerosi esemplari installati1, anche nella versione offshore, è
prodotto dalla REpower Systems: il REpower 5M. Tale aerogeneratore, avente un diametro di
126 m e una potenza nominale di 5 MW, rappresenta il più grande aerogeneratore offshore
mai installato finora. Esso verrà a breve commercializzato anche nella versione 6M,
attualmente in fase di test (vedi figura seguente): si tratta del medesimo aerogeneratore della
serie 5M, avente un diametro del rotore di 126 m, ma in grado di sviluppare una potenza
nominale pari a 6 MW. Tale documento farà dunque riferimento ai dati tecnici
dell’aerogeneratore REpower 6M prodotto dalla REpower Systems.
Si sottolinea che la scelta finale della casa costruttrice verrà comunque definita in fase di
progettazione esecutiva, sulla base degli aerogeneratori da 6 MW disponibili sul mercato.

Westre wind farm (confine tra Germania e Danimarca – marzo 2009) - 3 aerogeneratori REpower 6M in fase di test

1
17 aerogeneratori REpower 5M installati a tutto gennaio 2009 di cui 8 offshore, come di seguito specificato:
Progetto Beatrice (Scozia – 2007): 2 aerogeneratori REpower 5M installati alla profondità di -45 m a 25 km dalla costa
http://www.beatricewind.co.uk
Thornton Bank (Belgio - 2008): 6 aerogeneratori REpower 5M installati alla profondità di -25 m a 30 km da Zeebrugge
http://www.c-power.be

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 3 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

2 DESCRIZIONE DELL’AEROGENERATORE
La turbina REpower 6M è offerta in due versioni differenti, a seconda della tipologia di
installazione (offshore oppure onshore). La macchina offshore, a differenza di quella per
installazioni onshore, è fornita di una piattaforma di atterraggio per elicotteri, di una gru di
servizio da 6 t e di un locale di emergenza.
Nella versione offshore la struttura della torre è realizzata in acciaio; in tal modo il trasporto
via nave dei singoli componenti risulta relativamente agevole.
La turbina, avente una potenza nominale di 6 MW, ha un rotore con un diametro pari a 126
m ed un’altezza del mozzo di circa 90 m.

2.1 ROTORE
Il rotore consta di 3 pale di 61,5 m di lunghezza, istallate a flangia sul mozzo tramite un
cuscinetto a doppia fila a quattro punti di contatto. Le pale del rotore possono così essere
regolate lungo il loro asse grazie ai motori elettrici del “sistema pitch” (sistema per la
regolazione dell’inclinazione della pala e della velocità di rotazione del rotore), che ruotano in
maniera solidale con le pale.
La velocità di rotazione del rotore può variare da 6,9 a 13,5 rpm (+15% per far fronte alle
raffiche di vento); la massima velocità tangenziale all’estremità della pala è pertanto pari a 89
m/s. Per garantire l’operatività del sistema di inclinazione della pala in caso di mancanza di
alimentazione o di disfunzione della turbina, ogni pala dispone di un proprio indipendente
accumulatore che ruota in maniera solidale con la pala.
Nelle condizioni di carico parziale, ovvero quando la turbina opera al di sotto della potenza
nominale, la turbina lavora con angolo della pala costante e velocità variabile per sfruttare
l’aerodinamica del rotore.
Nelle condizioni di carico nominale, ovvero quando la turbina opera al di sopra della
velocità nominale2, la turbina genera la potenza nominale. Cambiamenti di velocità di
rotazione, dovuti ad una variazione della velocità del vento, sono compensati variando
l'
angolo delle pale.
Nel caso di forti raffiche di vento, l’energia del vento viene raccolta sottoforma di
accelerazione del rotore, smorzata e convertita in energia elettrica grazie al sistema pitch
delle pale.

2
per velocità nominale si intende la velocità del vento, misurata all’altezza del mozzo, alla quale la turbina raggiunge la
potenza nominale.

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 4 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

2.2 SISTEMA DI INGRANAGGI


I carichi a cui è soggetto il rotore sono trasferiti alla struttura principale per mezzo di due
cuscinetti indipendenti. Qualunque eccesso di carico viene, dunque, scaricato sulla struttura
principale sottoforma di momento torcente.
Il diametro relativamente grande, di 5,5 metri, della sommità della torre garantisce il
trasferimento ottimale dei carichi dal rotore alla torre e consente una disposizione ottimale
dei componenti per il trasferimento del carico.
Il sistema di ingranaggi ha un supporto a tre punti immediatamente al di sopra della flangia
di testa della torre, la cui geometria conica fornisce una base sufficientemente larga per
assorbire i carichi.
L’inclinazione di 6° dell’albero rotore connesso al mozzo, avente forma conica con angolo
4°, insieme alla piegatura della parte iniziale delle pale fino alla lunghezza 2 m, consente
l’impiego di pale relativamente leggere e flessibili, senza la necessità di una grande distanza
tra pale e torre.

2.3 TRASMISSIONE (O MOLTIPLICATORE DI GIRI)


Il moltiplicatore di giri è a due stadi epicicloidali a dentatura elicoidale con una precoppia a
doppia dentatura elicoidale. La dentatura è stata ottimizzata riguardo all’efficienza e
all'
emissione di rumore. Bronzine elastiche appositamente progettate sono integrate nel
braccio di torsione della trasmissione, che si appoggia alla base del telaio mediante appositi
supporti. Il cuscinetto elastico scarica gli eccessi di carico che gravano sulla trasmissione e
consente un efficace disaccoppiamento di rumore e vibrazioni dal telaio.
Per la progettazione del moltiplicatore di giri, sono stati applicati fattori di sicurezza più
elevati e vita utile dei componenti più lunga rispetto a quanto prescritto dalle guide di
riferimento IEC e GL.
È stata inoltre ottimizzata la distribuzione di olio lubrificante e olio di raffreddamento e il
sistema di filtraggio olio.

2.4 SISTEMA ELETTRICO


La turbina è equipaggiata con un sistema generatore - inverter a velocità variabile. Un
convertitore di frequenza (inverter) viene acceso nel circuito del rotore, che impone una
tensione con frequenza regolabile sul rotore. Ciò consente una regolazione della velocità
entro un range di ±33 % (+35 % nel caso di raffiche di vento) rispetto alla velocità sincrona.
In connessione col sistema pitch delle pale, il sistema di trasmissione a velocità variabile

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 5 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

offre risultati molti buoni rispetto agli stress meccanici e alla qualità della connessione
elettrica.
La turbina opera nei seguenti range di funzionamento a seconda della velocità del vento:
• nel range sub-sincrono (in condizioni di carico parziale) lo statore del generatore
fornisce il 100 % di energia elettrica alla rete. La potenza di slittamento è inoltre
fornita al rotore dal convertitore attraverso i collettori ad anelli del generatore.
• nel range sopra-sincrono (in condizioni di carico nominale) lo statore del
generatore fornisce l’80 % dell’energia elettrica direttamente nella rete senza
passare attraverso il convertitore. Il restante 20% di energia è immessa nella rete
dal rotore passando per il convertitore.
Non vi sono alcune perdite di natura fisica, l’efficienza complessiva e l’affidabilità sono del
tutto garantite.
L’aerogeneratore REpower 6M ha una classe di protezione IP 54; è raffreddato attraverso
uno scambiatore di calore aria-aria e pertanto non viene aspirata aria contenente sale o
umidità all’interno della navicella. Termocoppie installate nei cuscinetti e negli avvolgimenti
monitorano la temperatura della macchina.
Anche l’inverter e il trasformatore sono istallati nella navicella; il loro raffreddamento è
effettuato, rispettivamente, per mezzo di uno scambiatore di calore aria/acqua e direttamente
con l'
aria dell’ambiente. L’inverter è localizzato accanto al generatore, mentre il trasformatore
è istallato in uno scompartimento separato nella parte posteriore della navicella. Grazie alla
progettazione modulare con quattro inverter da 2,0 MVA ciascuno, la 6M può anche operare
con 4 MVA, nel caso di guasto di uno o due moduli. La disponibilità del sistema è in tal modo
molto elevata, come richiesto per applicazioni offshore.
I rivestimenti garantiscono l’assenza di contatti con le parti rotanti. È prevista la messa a
terra dell’alloggiamento del generatore per la compensazione del potenziale.
Il generatore è supportato da elementi, posti sulla base del telaio, che disaccoppiano
rumore e vibrazioni, per un’ottimale insonorizzazione e riduzione delle vibrazioni.
Tra la trasmissione e il generatore è interposto un accoppiamento in vetroresina (GRP) per
l’isolamento statico e come protezione antifulmine per il sistema elettrico.

2.5 SISTEMA FRENANTE


La frenatura è effettuata regolando l’inclinazione delle pale del rotore ad un angolo di 91°.
Ciascuno dei tre dispositivi di regolazione dell’angolo delle pale del rotore è
completamente indipendente. In caso di un guasto del sistema di alimentazione, i motori a
corrente continua sono alimentati da accumulatori che ruotano con il rotore. L’impiego di

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 6 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

motori a corrente continua permette, in caso di emergenza, la connessione in continua degli


accumulatori, senza necessità di impiego di inverter. Ciò costituisce un importante fattore di
sicurezza, se confrontato coi sistemi pitch, progettati in corrente alternata.
La torsione di una sola pala è sufficiente per portare la turbina in un range di velocità nel
quale la turbina non può subire danni. Ciò costituisce un triplice sistema ridondante di
sicurezza. Nel caso in cui uno dei sistemi primari di sicurezza si guasti, si attiva un disco
meccanico di frenatura che arresta il rotore congiuntamente al sistema di registrazione della
pala.
I sistemi frenanti sono progettati per una funzione “fail-safe”; ciò significa che, se un
qualunque componente del sistema frenante non funziona correttamente o è guasto,
immediatamente l’aerogeneratore si porta in condizioni di sicurezza.

2.6 SISTEMA DI CONTROLLO DELL’ORIENTAMENTO (O SISTEMA DI


IMBARDATA)
La navicella è connessa alla torre tramite un cuscinetto a quattro punti di contatto.
L’orientamento della navicella è realizzato mediante otto motoriduttori. Otto freni idraulici a
pinza, in aggiunta a freni a disco elettromeccanici sui motoriduttori, mantengono la navicella
orientata con la direzione del vento. A causa dell’elevato rapporto di riduzione, il principale
momento frenante è fornito dai motori dell’orientamento. I freni idraulici agiscono come un
dispositivo supplementare di sicurezza e forniscono una certa quantità di momento frenante
nell’azione di orientamento, per la protezione della dentatura e dei motori di orientamento.
Un sensore elettronico di direzione del vento con corrispondente software controlla il
tempo di accensione e la direzione di rotazione dei motori. Garantisce inoltre lo
sbrogliamento automatico dei cavi nel caso in cui la navicella cambi la sua posizione più
volte in una direzione al cambiare delle condizioni del vento.

2.7 NAVICELLA (O GONDOLA)


La larghezza della navicella è stata contenuta in 6 m, per garantire il trasporto su strada
dei singoli componenti o della navicella già assemblata. La struttura è realizzata in plastica
rinforzata con fibre di vetro (GRP) e le dimensioni garantiscono spazi adeguati sia per la
manutenzione che per interventi ordinari, che possono pertanto essere condotti a navicella
chiusa.
L’accesso alla sala macchine dalla torre avviene attraverso un’apertura alla base del
telaio. Una piattaforma di manutenzione è stata realizzata per poter accedere ai componenti
situati al di sotto della base del telaio. Tutti i componenti, come il sistema di controllo

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 7 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

dell’orientamento o i circuiti idraulici, possono essere azionati dal sistema di controllo


all’interno della navicella.
Ai fini della sicurezza sono stati previsti molti pulsanti che operano l’arresto di emergenza;
le parti in rotazione sono state opportunamente protette. I motori del sistema pitch, dotati di
rivestimento contro gli agenti atmosferici, sono direttamente accessibili dall’esterno della
navicella; durante il giorno il mozzo è illuminato grazie ad una finestra nello spinner.

2.8 TORRE
La torre ha struttura conica, tubolare in acciaio. A seconda del sito d’installazione e
dell’altezza del mozzo, la torre è costituita da 2 fino a 6 segmenti. Una porta sulla base della
torre permette l’accesso alla navicella dall’interno della torre (tale porta è dotata di protezione
dagli agenti atmosferici) attraverso una scala dotata di protezioni per la salita. Poiché
l’altezza del mozzo raggiunge i 90 m, la torre è dotata anche di ascensore. Ogni segmento è
equipaggiato con piattaforme e luci di emergenza.
L’interruttore principale è posizionato alla base della torre su una piattaforma separata. La
corrente dal trasformatore è trasmessa via cavo alla base della torre. Tutti i segnali di
controllo sono trasmessi su fibra ottica soddisfacendo tutte le specifiche in materia di
compatibilità elettromagnetica.

2.9 PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE


L’aerogeneratore REpower 6M è dotato di un completo sistema antifulmine, in grado di
proteggere da danni diretti ed indiretti sia alla struttura (interna ed esterna) che alle persone.
Il fulmine viene “catturato” per mezzo di un sistema di conduttori integrati nelle pale del
rotore, disposti ogni 5 metri per tutta la lunghezza della pala.
Da questi, la corrente del fulmine è incanalata attraverso un sistema di conduttori a bassa
impedenza fino al sistema di messa a terra. La corrente di un eventuale fulmine è scaricata
dal rotore e dalla navicella alla torre tramite collettori ad anelli e scaricatori di sovratensioni.
La corrente del fulmine è infine scaricata a terra tramite le fondazioni e un dispersore di terra.
Per ridurre al minimo ogni rischio indiretto dovuto all'
accoppiamento induttivo, capacitivo o
galvanico, sono state integrate ulteriori misure di protezione, come ad esempio gli scaricatori
di sovratensioni.
I dispositivi antifulmine previsti sono conformi agli standard della più elevata classe di
protezione (Classe I), secondo lo standard internazionale IEC 61024-1.

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 8 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

2.10 PROTEZIONE DALLA CORROSIONE


Tutte le parti della turbina sono protette dalla corrosione e dagli agenti atmosferici grazie a
uno speciale rivestimento multistrato, che soddisfa tutte i requisiti della norma DIN EN ISO
12944. Inoltre la versione offshore è dotata di uno speciale rivestimento in corrispondenza
della base della torre.

2.11 SISTEMA DI CONTROLLO


Tutte le funzioni dell’aerogeneratore sono monitorate da un sistema di controllo a
microprocessore.
Per poter utilizzare un elevato numero di turbine come unico impianto di generazione,
esse devono, inoltre, essere controllate da un sistema centralizzato.
Nel caso di installazioni offshore, per incrementare i livelli di affidabilità e disponibilità, è
prevista una certa ridondanza. Tutte le funzioni critiche sono dotate, infatti, di controllo
ridondante; in particolare l’arresto di emergenza è azionato da un circuito di sicurezza
cablato a livello di hardware parallelo al computer operativo. Ciò permette alla turbina di
portarsi in condizioni di sicurezza anche in caso di guasto al computer.
L’uso di fibre ottiche garantisce un elevato valore del baud rate e al tempo stesso
costituisce una protezione contro eventuali interferenze elettromagnetiche di natura
atmosferica.
La versione offshore può essere dotata anche di un sistema radio point to point.

2.12 DISPOSITIVI DI SEGNALAZIONE DIURNA E NOTTURNA


La turbina è equipaggiata con diverse luci di segnalazione per la navigazione marittima ed
aerea. In accordo alle disposizioni dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), le luci
per la segnalazione aerea notturna saranno posizionate all’estremità delle pale eoliche e
collegate ad un apposito interruttore al fine di poter illuminare la stessa solo in
corrispondenza del passaggio della pala nella parte più alta della sua rotazione per un arco
di cerchio di 30° circa (v. nulla osta rilasciato dall’ENAC con istanza del 12/06/2008, prot.
0037038/A0C/DIRGEN, allegato all’elaborato SIAP/R/0/NT/001).
Sempre in accordo alle prescrizioni espresse nel citato nulla osta, al fine di garantire una
adeguata segnalazione diurna, le pale dovranno essere verniciate con n° 3 bande, rosse,
bianche e rosse di 6 m l’una di larghezza, in modo da impegnare solo gli ultimi 18 m delle
pale stesse. La procedura di manutenzione prevedrà il monitoraggio della segnaletica con
frequenza minima mensile e la sostituzione delle lampade al raggiungimento dell’80% della
prevista vita utile.

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 9 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

2.13 GRUPPO STATICO DI CONTINUITÀ


L’aerogeneratore sarà dotato di un gruppo statico di continuità dimensionato per supplire
alle interruzioni della rete elettrica. La capacità, dipendente dalla specificità del sito, verrà
definita in fase di progettazione esecutiva.

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 10 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

3 SCHEDA TECNICA
DATI DI PROGETTO
Velocità di inserimento 3,5 m/s
Velocità nominale del vento 14,0 m/s
Velocità di disinserimento (offshore) 30,0 m/s

ROTORE
Diametro 126 m
2
Area spazzata 12.469 m
Numero di pale 3
Lunghezza della pala 61,5 m
Struttura monoguscio GRP/CRP con epoxy, preflesso
Numero di giri 6,9 – 13,5 g/min (+15%)
Velocità tangenziale massima pala @ 13,5
89 m/s
g/min
Inclinazione dell’albero del rotore 6°
Angolo della struttura conica del rotore - 4°
Senso di rotazione (rispetto alla direzione
orario
del vento)
Posizione rotore sopravento

SISTEMA PITCH (SISTEMA DI REGOLAZIONE DELLE PALE)


Principio di funzionamento elettrico, controllo indipendente di ogni pala
Controllo della potenza Controllo del numero di giri del rotore e dell’inclinazione delle pale
Massima inclinazione della pala 91° (360° per manutenzione)
motori Motori sincroni DC con accumulatori

MOLTIPLICATORE DI GIRI (TRASMISSIONE)


Tipo Epicicloidale a due stadi con una precoppia
Potenza nominale ca. 6.480 kW
Momento nominale ca. 5.280 kNm
Rapporto di trasmissione i = ca. 97

SISTEMA ELETTRICO
Potenza nominale 6.000 kW
Tipologia del generatore Asincrono 6 poli a doppia alimentazione
Tipologia del convertitore di frequenza
IGBT a modulazione d’ampiezza degli impulsi
(inverter)
Classe di protezione IP 54
Numero di giri nominale 670 – 1.170 g/min (+15%)
rotore 660 V
Tensione nominale
statore 950 V
Frequenza 50 Hz
Distorsione ca. 1%

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 11 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

TORRE
Struttura Torre in tubi di acciaio
Altezza del mozzo (offshore) ca. 90 m
Diametro della flangia di testa 5,5 m
Diametro alla base 5,5 m
Altezza della flangia di testa -3 m rispetto all’altezza del mozzo

SISTEMA DI ORIENTAMENTO ALLA DIREZIONE DEL VENTO


Tipo 8 motoriduttori con freni a disco, 8 freni idraulici a pinza
Velocità di orientamento ca. 0,28 °/s
Supporto cuscinetto a 4 punti a dentatura esterna

SISTEMA DI CONTROLLO
Tipo a microprocessore
Trasferimento del segnale fibra ottica
Controllo remoto PC-modem, interfaccia grafica, internet

PESI
Pala del rotore ca. 19 t
Mozzo completo con sistema pitch ca. 73 t
Rotore completo ca. 130 t
Navicella senza rotore ca. 325 t
Massa complessiva navicella ca. 455 t

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 12 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

3.1 CURVA DI POTENZA IN CONDIZIONI STANDARD


Diametro del rotore 126 m
2
Densità dell’aria 1.225 kg/m
Velocità di inserimento 3,5 m/s
Velocità di disinserimento (offshore) 30,0 m/s

velocità del vento


POTENZA ELETTRICA
all’altezza del mozzo
P [kW]
[m/s]
3,5 60
4,0 137
5,0 359
6,0 658
7,0 1098
8,0 1670
9,0 2382
10,0 3232
11,0 4093
12,0 4935
13,0 5626
14,0 – 30,0 6000

Il calcolo è basato sulle seguenti assunzioni:


3
Densità dell’aria: 1,225 kg/m
Intensità della turbolenza: 10%

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 13 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

4 MISURE CONTRO PERDITE ACCIDENTALI DI LUBRIFICANTE

4.1 INGRANAGGI PER LA REGOLAZIONE DELLE PALE


Gli ingranaggi del sistema pitch, per la regolazione delle pale, sono posizionati all’esterno
del mozzo e ruotano con il rotore. La fuoriuscita accidentale di olio dalla trasmissione è
efficacemente prevenuta da un doppio sistema di saldatura. Nel caso in cui si dovesse
verificare una perdita, l’olio rimarrebbe comunque nel mozzo del rotore, nello spinner o nelle
pale del rotore; non può fuoriuscire dal portellone di entrata grazie alla configurazione del
mozzo stesso. Lo spinner, costituito da una struttura GRP (glass-reinforced plastic), ha un
volume sufficientemente grande da contenere l’eventuale fuoriuscita di piccole quantità di
lubrificante.

4.2 CUSCINETTI DELLE PALE


Le piste dei cuscinetti sono lubrificate con grasso. Fuoriuscite di grasso sono
efficacemente prevenute dal sistema di saldatura. Nel caso di perdite di grasso dovute a
eccessivo riempimento, la quantità in eccesso viene spinta nel mozzo del rotore tramite il
sistema di saldature. Il grasso rimane pertanto nel mozzo del rotore senza possibilità di
fuoriuscita all’esterno. Nell’eventualità in cui il sistema di doppia saldatura dei cuscinetti delle
pale non fosse efficace, la fuoriuscita di grasso viene raccolta dalla protezione antipioggia
delle pale del rotore. Quest’ultima protezione, insieme alla protezione dello spinner,
costituisce un efficace labirinto contro sia l’ingresso di pioggia, sia la fuoriuscita di grasso dal
cuscinetto di regolazione della pala.
La dentatura dei cuscinetti della pala è lubrificata con grasso. Tale dentatura è provvista di
una copertura di sicurezza, che contiene il grasso. Nel caso di fuoriuscita accidentale di
grasso, esso viene raccolto dalla protezione antipioggia, come descritto in precedenza. Tali
fuoriuscite possono essere agevolmente rimosse in fase di manutenzione e opportunamente
smaltite.

4.3 SUPPORTO DEL ROTORE


Durante le normali condizioni operative, vi può essere fuoriuscita di grasso dalle tenute a
labirinto del cuscinetto a supporto del rotore. Tale grasso è raccolto direttamente in appositi
pozzetti di raccolta sotto il cuscinetto. I pozzetti sono regolarmente svuotati nel corso dei
lavori di manutenzione; il grasso in eccesso viene infine opportunamente smaltito.

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 14 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

4.4 MOLTIPLICATORE DI GIRI


Il moltiplicatore di giri è dotato di sistemi di tenuta senza superfici a contatto e resistenti
all’usura, sia per l’albero entrante che per l’albero in uscita. Se si verificano delle perdite
nella trasmissione, le fuoriuscite di olio sono raccolte direttamente nei pozzetti di raccolta
integrati nella struttura portante. Se una tubazione del circuito lubrificante o refrigerante
dovesse improvvisamente scoppiare e schizzare olio nella navicella al di fuori del pozzetto di
raccolta, tale quantità d’olio verrà raccolta nel bordo rialzato della carenatura della navicella.
Inoltre la piattaforma più elevata della torre è progettata per fungere, all’occorrenza, da
pozzetto di raccolta per l’olio. Per questo fine, è saldata a tenuta d’olio rispetto alla torre.
Le filettature delle viti sono a tenuta. Questo ulteriore accorgimento previene la fughe
d’olio all’interno della torre.

4.5 SUPPORTO DEL GENERATORE


I supporti del generatore lubrificati di grasso sono forniti di un sistema di tenuta a labirinto,
che previene fuoriuscite non controllate di lubrificante. Il grasso esausto in eccedenza viene
raccolto in speciali contenitori.

4.6 SISTEMI IDRAULICI


Le unità idrauliche sono situate all’interno della navicella. Sotto ad ogni unità idraulica è
collocato un pozzetto di raccolta, opportunamente dimensionato per contenere l’olio in caso
di perdite.
Nel caso di rottura di una o più tubazioni, l’olio idraulico verrebbe raccolto dal bordo
rialzato della carenatura della navicella o dalla piattaforma superiore della torre.

4.7 INGRANAGGI DEL SISTEMA DI ORIENTAMENTO DELLA NAVICELLA


Gli ingranaggi del sistema di orientamento della navicella, immersi in olio, sono forniti di un
complesso sistema di tenuta sia per la trasmissione che per gli alberi di uscita.
Le trasmissioni si trovano all’interno della carenatura della navicella.
Se si verificasse una perdita d’olio, questo verrebbe raccolto dal bordo rialzato della
carenatura della navicella.

4.8 SUPPORTI DEL SISTEMA DI ORIENTAMENTO DELLA NAVICELLA


La pista dei cuscinetti è lubrificata con grasso. Il sistema di tenuta garantisce che il grasso
superfluo fuoriesca verso interno (all’interno della torre) e rimanga così all’interno

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 15 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

dell’aerogeneratore. La dentatura dei cuscinetti del sistema di orientamento è lubrificata con


del grasso. Un anello rialzato è collocato direttamente sotto la dentatura dei cuscinetti per
raccogliere il grasso; tale canale di raccolta viene svuotato regolarmente durante la
manutenzione.

4.9 TRASFORMATORE
Il trasformatore per connettere l’aerogeneratore alla rete elettrica è situato all’interno della
navicella, nella parte posteriore. Essendo un trasformatore a secco (incapsulato in resina),
non contiene alcun olio che potrebbe fuoriuscire nell'
ambiente.

4.10 MANUTENZIONE E CAMBIO DELL’OLIO


I pozzetti di raccolta dell’olio sono controllati regolarmente nel corso della manutenzione e
svuotati se necessario.
Nessun lubrificante viene stoccato all’interno dell’aerogeneratore. Nessun contenitore di
olio viene rabboccato. Nel corso della manutenzione programmata, un campione di olio
viene prelevato dalla trasmissione e analizzato in laboratorio.
Il cambio di olio è effettuato solo quando necessario, a seconda del risultato dell’analisi del
campione. Prima di ogni cambio d’olio l’aerogeneratore viene arrestato.
Gli aerogeneratori offshore sono generalmente serviti da apposite imbarcazioni; di
conseguenza il cambio d’olio viene effettuato tramite queste. I contenitori di olio vengono
quindi o rimorchiati fino alla navicella mediante la gru in dotazione ad essa, oppure l’olio
viene trasferito dall’imbarcazione alla navicella mediante apposite tubazioni pressurizzate.
Analoghe operazioni sono previste per il travaso dell’olio esausto.
Il cambio dell’olio viene effettuato in cooperazione con ditte specializzate dotate di
apposita certificazione.

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 16 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

5 SISTEMA DI PROTEZIONE ANTINCENDIO


Per ragioni di sicurezza e allo scopo di prevenire indesiderate attivazioni del sistema
automatico di spegnimento del fuoco, all’interno dell’aerogeneratore è vietato fumare ed è
vietata l’accensione di qualsiasi fuoco.
Durante la presenza nella turbina di tecnici addetti alla manutenzione, il sistema
automatico antincendio può essere disabilitato tramite una chiave di servizio. In caso di
incendio, il sistema antincendio non potrà in tal caso attivarsi automaticamente, ma è sempre
possibile una attivazione manuale.
Qualsiasi rifiuto o scarto, contenitori vuoti o contenenti olio, tessuti infiammabili, ecc,
devono essere immediatamente rimossi non appena i lavori di manutenzione siano terminati.
Nel caso di utilizzo di utensili che generano alte temperature, come saldatrici, compressori
di aria calda, levigatori, tutti i materiali infiammabili devono essere rimossi e lo spazio di
lavoro deve essere protetto e conseguentemente ventilato. Un manuale di estinzione del
fuoco deve essere sempre a portata di mano dei tecnici.
In caso di incendio all’interno o all’esterno dell’aerogeneratore, questo deve essere
immediatamente evacuato. A seconda della zona coinvolta dall’incendio, la navicella può
essere evacuata o utilizzando la scala nella torre, oppure tramite un sistema di discesa a
corda doppia.
Il collegamento alla rete elettrica deve essere disconnesso il più presto possibile. Qualora
ciò non fosse possibile, l’operatore della rete elettrica deve essere informato, cosicché possa
prendere le adeguate misure.
Gli estintori sono collocati sia nella navicella che alla base della torre, per consentire lo
spegnimento manuale del fuoco. Nel caso di incendio dei componenti elettrici, questo deve
essere estinto con l’utilizzo di estintori CO2; per altri tipi di incendio devono essere impiegati
gli estintori ABC.
Il sistema antincendio automatico si attiva nel caso di rilevazione di aerosol e particelle di
fumo. La navicella deve essere immediatamente evacuata. In ogni caso l’attivazione del
sistema antincendio non può costituire un pericolo per la vita e la salute, dato che
l’attivazione del sistema antincendio nelle cabine elettriche provoca la diffusione di azoto
all’interno delle stesse. L’eventualità di soffocamento non può verificarsi, poiché il rapporto
tra il volume del gas e il volume della navicella è tale da mantenere la concentrazione di
azoto sempre al di sotto di valori che possano costituire un pericolo per la salute.

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 17 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

5.1 ESTINTORI MANUALI


Per l’estinzione manuale di piccoli incendi e per ragioni preventive durante lavori a rischio
incendio, all’interno della turbine sono collocati estintori manuali.
Nella navicella sono disponibili quattro estintori manuali, di cui 2 ABC da 6 kg e 2 CO2 da 5
kg. Alla base della torre è collocato un estintore CO2 da 5 kg, in corrispondenza
dell’interruttore a medio voltaggio.

5.2 SISTEMA ANTINCENDIO AUTOMATICO


Al fine di prevenire seri danni dovuti agli incendi, la navicella è provvista di un sistema di
rilevazione del fuoco e un sistema di estinzione, che consiste in:
− rilevatori attivi di fumo ad alta sensibilità, che aspirano campioni d’aria dalla
navicella in modo continuo;
− rilevatori attivi di fumo nelle cabine elettriche e nel trasformatore, che aspirano
campioni d’aria da tali cabine;
− un sistema di estinzione centralizzato multi-area con gas azoto per la protezione
delle cabine elettriche e del trasformatore;
− sistema d’allarme;
− possibilità di attivazione manuale;
− interfaccia col sistema di controllo.
I rilevatori di fumo collocati nelle zone aperte della navicella sono considerevolmente molto
più sensibili rispetto ai convenzionali rilevatori ottici di fumo; sono, infatti, in grado di rilevare
anche piccolissime particelle di fumo, invisibili all’occhio umano. Questi rilevatori prevengono
qualsiasi incendio nella navicella, pertanto per le zone aperte della navicella non è
necessario un sistema di estinzione.
Nei locali interni alla navicella (cabine inverter, cabine elettriche, trasformatore,
generatore, sistema di controllo, ecc) vi sono sensori ridondanti basati su due differenti
principi: rilevatori di fumo a ionizzazione e rilevatori di aerosol.
Il sistema antincendio è progettato secondo due livelli di allarme: l’azionamento del primo
sensore causa un allarme, che porta ad un normale arresto della turbina, ma non
all’attivazione del relativo sistema di estinzione. Non appena si aziona il secondo sensore, si
attiva il sistema automatico di estinzione nell’area in cui il sensore ha registrato un incendio.
Inoltre l’interruttore a medio voltaggio alla base della torre si aziona automaticamente,
scollegando l’aerogeneratore dalla rete elettrica all’attivazione del sistema antincendio.

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 18 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

Gli incendi nelle cabine elettriche nel locale trasformatore vengono estinti con gas azoto,
che è stoccato in contenitori ad alta pressione e distribuito direttamente nelle cabine tramite
dei bocchettoni. Il sistema antincendio può anche essere attivato manualmente.
Gli strati interni di rivestimento della navicella sono in resina autoestinguente (oltre al
rinforzo in fibra di vetro); ciò garantisce un ulteriore livello di protezione.

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 19 di 20
07/2009
PARCO EOLICO – STRETTO DI SICILIA
BANCO DI TALBOT

PROGETTO DEFINITIVO

6 DISMISSIONE DELL’AEROGENERATORE
In fase di decomissioning, l’aerogeneratore verrà smantellato nei seguenti componenti:

6.1 PALE E ROTORE


Le pale del rotore, fatte di plastica rinforzata con fibra di vetro e fibra di carbonio
(GRP/CRP), una volta sminuzzate possono essere riciclate. Ciò produce una massa totale di
circa 57 tonnellate di fibre di GRP/CRP.
I cuscinetti delle pale e gli ingranaggi del sistema di regolazione (sistema pitch) producono
circa 16 tonnellate di scarti di acciaio.

6.2 NAVICELLA E MOZZO


Lo smontaggio della navicella e del mozzo porta circa 320 tonnellate di scarti di acciaio,
circa 20 tonnellate di scarti di rame e circa 10 tonnellate di GRP.

6.3 TORRE
La torre, alta circa 75 m, produce circa 350 tonnellate di scarti di acciaio provenienti dalle
lastre di cui è composta e dalle flangie; circa 5 tonnellate di scarti di alluminio dalle scale e
dalla piattaforme; circa 3 tonnellate di rame dai cavi.

6.4 PARTI ELETTRICHE


Le componenti elettriche sono riciclate o smantellate in accordo alla direttiva UE (WEEE –
Waste of Electrical and Electronic Equipment). La massa della componentistica da
dismettere è di circa 3 tonnellate.

6.5 TRASFORMATORE
Il trasformatore, collocato nella navicella, le attrezzature di misurazione e i quadri elettrici
sono dismessi in accordo con la direttiva europea (WEEE); da essi si ricavano circa 15
tonnellate di scarti elettronici.

DESCRIZIONE TECNICA DELL’AEROGENERATORE


PDT/R/0/WT/001
REV 00 Pagina 20 di 20
07/2009
ALLEGATI

Potrebbero piacerti anche