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SOMMARIO
11. Fornitura in opera dei quadri di distribuzione elettrica di zona nei vari ambienti
del palazzetto quali ad esempio: QZA, QZB, QAUS, QCDZ, QIS, ecc..
12. Fornitura in opera delle condutture dorsali e terminali (cavi, cassette, tubazioni,
canali, ecc.) per l’alimentazione dei quadri distribuzione e di tutte le utenze da
sottendere a valle.
13. Fornitura in opera degli apparecchi di illuminazione ordinaria e dei rispettivi
sistemi di comando e regolazione, automatici e manuali.
14. Fornitura in opera di sistema ridondante per illuminazione e segnaletica di
sicurezza composto in parte da apparecchi con gruppi autonomi e in parte da
apparecchi con alimentazione centralizzata da sottendere ad UPS con rispettivo
quadro di protezione (QIS), di potenza nominale 20 kVA, adatto per servizi di
sicurezza. UPS e il quadro a valle QIS dovranno essere installati in locale separato
e compartimentato rispetto agli altri ambienti.
15. Fornitura in opera di prese a spina ad uso civile e industriale nei vari locali del
palazzetto.
16. Fornitura in opera di linee di alimentazione di tutte le attrezzature elettriche a
corredo del palazzetto da attestare ad apposite prese di corrente di tipo industriale,
quali ad esempio: porte motorizzate, canestri motorizzati, tabelloni segnapunti,
tribune retrattili, ecc.;
17. Fornitura in opera di linee di collegamento di potenza e di segnale di tutte le
apparecchiature a servizio della climatizzazione (UTA, pompe di calore, ecc.) e
per la distribuzione dell’acqua potabile e sanitaria.
18. Fornitura in opera del sistema di supervisione dell’impianto elettrico e della
chiamata per servizi igienici per disabili.
19. Fornitura in opera dell’impianto di terra del complesso edilizio completo di
dispersore, collegamenti equipotenziali principali e supplementari e conduttori PE
dorsali e terminali.
20. Fornitura in opera dell’impianto di rivelazione fumi e segnalazione allarme
incendio da estendere a tutti i locali del palazzetto.
21. Fornitura in opera della rete fonia dati composta da: canali, tubazioni, cassette,
scatole con connettori, cavi in rame e in fibra, n.2 armadi di permutazione.
22. Fornitura in opera di impianto di diffusione sonora per messaggi di emergenza
(EVAC) da sviluppare in tutti i locali del palazzetto; esso avrà funzione anche di
impianto audio per manifestazioni sportive e per la sala polivalente.
23. Fornitura di un corso di formazione, della durata di almeno 16 ore, destinato ai
tecnici del committente sul funzionamento dei sistemi complessi quali: sistema di
supervisione impianto elettrico, sistema di rivelazione ed allarme antincendio,
diffusione sonora per l’emergenza, gestione e comando - automatico e manuale -
impianto di illuminazione ordinaria e di sicurezza.
24. Fornitura in opera del generatore fotovoltaico di potenza nominale 80,6 kW
composto di: dispositivo di interfaccia e contatore M2, quadro di protezione,
convertitori di potenza, quadri di sezionamento in corrente continua, condutture di
Gli impianti elettrici e di segnale descritti nel presente capitolato sono riportati e
illustrati nei seguenti elaborati grafici:
Tavola EEG01 – Disposizione impianti FM e illuminazione - PIANO TERRA;
Tavola EEG02 – Disposizione impianti fonia / dati, rivelazione fumi , sistema di
allarme vocale, antintrusione e chiamata disabili - PIANO TERRA;
Tavola EEG03 – Disposizione impianto illuminazione, rivelazione fumi, fonia
dati e sistema di allarme vocale - PIANO PRIMO (spalti);
4 - PRESCRIZIONI PARTICOLARI
Si intende per garanzia degli impianti, entro il termine precisato, l'obbligo che incombe
alla Ditta esecutrice di riparare tempestivamente, a sue spese, comprese quelle di
verifica, tutti i guasti e le imperfezioni che si dovessero manifestare negli impianti per
effetto della non buona qualità dei materiali o per difetto di montaggio.
Il palazzetto dello sport costituisce una struttura a se stante separata da ampi spazi d’aria
e da una propria recinzione dalle strutture circostanti. Il complesso edilizio è ad un solo
piano fuori terra anche se la parte centrale, ove si può assistere ad eventi sportivi (o di
spettacolo in genere) ed avente una capienza superiore a 1000 persone, è di altezza
rilevante (15 m circa).
Nel complesso sportivo si individuano ancora:
un locale palestra che può essere suddiviso in due ambienti separati;
un locale infermeria ed una sala medica che si considerano locali medici di
gruppo 1 e, pertanto, saranno dotati di proprio nodo equipotenziale;
locali destinati a spogliatoi, servizi igienici e docce;
una hall di ingresso;
spazi destinati ad uffici;
una sala polivalente;
un’area per deposito attrezzature;
vari locali tecnici per impianti elettrici e per impianti di climatizzazione.
In particolare, il locale destinato alla cabina MT/BT, avendo parti di impianto a media
tensione poste entro involucri con grado di protezione inferiore a IP23D, è da
considerare come “un’area elettrica chiusa”. L’accesso ad un’area elettrica chiusa è
consentito solo a persone esperte o avvertite, oppure a persone comuni sotto la
sorveglianza di persone esperte o avvertite. L’area elettrica chiusa, pertanto, dovrà
essere dotata di porte di accesso munite ognuna di serratura a chiave e di idonei segnali
di avvertimento.
L’edificio sarà dotato, inoltre, di un proprio generatore fotovoltaico previsto per
funzionare in parallelo con la rete; di conseguenza, ai fini della connessione alla rete di
distribuzione nazionale, l’utenza in oggetto è da considerare Utente Attivo, art. 3.103,
CEI 0-16.
Stante quanto sopra, ai fini dell’esecuzione dei nuovi impianti elettrici, i locali in
questione si considerano:
luoghi di pubblico spettacolo e di intrattenimento;
ambienti a maggior rischio in caso di incendio per le eventuali difficoltà di
sfollamento.
Per la progettazione e l’esecuzione degli impianti elettrici, pertanto, valgono i seguenti
documenti normativi:
6 - DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Per ultimo è da segnalare che il locale per il quadro QGBT e dell’UPS di sicurezza
saranno dotati ognuno di un impianto di condizionamento a pompa di calore. Tali
sistemi di climatizzazione ambiente sono previsti nelle opere termofluidiche.
Rete di distribuzione BT
I vari circuiti da sottendere al QGBT ed ai vari quadri di distribuzione di zona (QZA,
QZB, QCDZ, ecc.), saranno costituiti da cavi multipolari, o unipolari con guaina, tipo
FG16OM16-0,6/1 kV, con classe di reazione al fuoco: Cca- s1b – d1 – a1 (cavi CPR). I
cavi suddetti saranno da sviluppare entro la rete di canali metallici IP40 da sviluppare a
parete, o sospendere alle travi del campo sportivo, sui percorsi approssimativi riportati
nella planimetria allegata.
I tratti terminali dei circuiti di illuminazione ordinaria e delle prese, all’esterno dei
canali dorsali, saranno costituiti da cavi unipolari senza guaina, tipo FG17 – 450/750 V
(con classe di reazione al fuoco: Cca- s1b – d1 – a1 – cavi CPR), da posare entro
tubazioni in pvc, da sviluppare a vista sopra il controsoffitto e ad incasso nelle pareti,
salvo nei locali tecnici (cabina e centrale termica) dove saranno da posare in vista.
È da precisare che le tubazioni dorsali saranno da attestare a cassette di derivazione da
incassare a parete sotto la quota del controsoffitto, oppure da collocare sopra il
controsoffitto che, ove non rimovibile, sarà da dotare di apposite botole.
Le cassette saranno in materiale isolante e quelle da incasso a parete, sotto quota del
controsoffitto, avranno grado di protezione IP40, mentre quelle da installare a vista
sopra il controsoffitto avranno grado di protezione IP55.
I cavi da posare all’aperto, all’esterno della rete di canali metallici, saranno da
proteggere entro tubazioni rigide metalliche da posare a vista (illuminazione esterna
perimetrale e impianto di climatizzazione in copertura).
Pressurizzazione antincendio
L’impianto di pressurizzazione antincendio è previsto di tipo preassemblato in fabbrica
composto da un serbatoio da interrare ed un locale prefabbricato fuori terra; componenti
previsti sul retro del complesso edilizio.
Nella struttura suddetta sono già previsti i quadri di comando e protezione delle varie
utenze elettriche della struttura in esame, quali: quadro motopompa 1, quadro
motopompa 2 e quadro per: pompa di mantenimento, riscaldamento, ventilazione,
illuminazione, ecc..
Il costruttore del sistema fornisce anche il quadro destinato alle segnalazioni a distanza.
Ciò premesso sarà compito dell’installatore elettrico fornire in opera:
La linea di alimentazione del quadro generale di distribuzione dell’impianto, la
quale sarà da sottendere al QGBT e da sviluppare entro tubazioni interrate fino
al nuovo impianto. La linea suddetta sarà realizzata con cavo multipolare
FG16OM16 – 0,6/1 kV, con classe di reazione al fuoco: Cca - s1b - d1 – a1.
Illuminazione ordinaria
L’illuminazione dei vari ambienti sarà ottenuta con apparecchi con lampade a LED
aventi le seguenti tipologie:
apparecchi adatti alla posa in vista con grado di protezione IP65 nei locali
tecnici;
proiettori da fissare alla quota delle travature della copertura nel campo sportivo
principale e sui rispettivi spalti;
apparecchi di forma circolare, da incasso in controsoffitto, negli spogliatoi e hall
di ingresso;
apparecchi a sviluppo lineare da incassare nel controsoffitto continuo previsto
nell’ingresso (ad integrazione di quelli suddetti);
apparecchi di forma quadrata, da incasso in controsoffitto, negli uffici, sala
medica e sala polivalente;
apparecchi di forma rettangolare, da incasso in controsoffitto, nelle palestre;
proiettori ed apparecchi adatti alla posa a parete, per l’illuminazione esterna.
In generale gli apparecchi di illuminazione, salvo quelli previsti nei locali tecnici e per
l’esterno, saranno dotati di alimentatori elettronici di tipo dimmerabile con protocollo di
comunicazione DALI (Digital Addressable Lighting Interface), i quali consentiranno la
regolazione del flusso luminoso da 1 al 100%. I suddetti apparecchi oltre ad essere
connessi al circuito di alimentazione a tre conduttori (fase, neutro e PE) sono da
interconnettere, tra loro e alla centrale di comando e regolazione, tramite linea a due fili,
di sezione 1,5 mm2, che sarà realizzata con cavi dello stesso tipo di quelli destinati ai
circuiti di potenza in modo da poter essere installati insieme ai circuiti di energia.
Il sistema di comando e regolazione del flusso luminoso degli apparecchi di
illuminazione sarà di tipo digitale e costituito dai componenti riportati nell’apposito
schema a blocchi allegato. I componenti del sistema dovranno essere installati nello
stesso locale del quadro QGBT, all’interno di un proprio quadro a se stante; solo i
componenti riguardanti l’area più lontana, i cui circuiti luce sono da sottendere al QZB,
saranno posti in propria scatola isolante nello stesso locale del QZB.
sistema suddetto sarà composto da una centrale da porre ed alimentare dal quadro QIS
in grado di comunicare via radio con i singoli apparecchi autonomi dotati anch’essi di
modulo radio.
Per ultimo si segnala che dall’UPS e dal rispettivo quadro QIS saranno alimentati anche
altri carichi di sicurezza come ad esempio l’impianto di supervisione e di chiamata dei
servizi per disabili.
Prese a spina
Nei locali tecnici e nel campo sportivo principale sono previsti gruppi prese in scatole
per posa in vista con grado di protezione IP55 nelle seguenti versioni:
a) presa a spina di tipo industriale (CEE) 2P+T, In=16 A,
b) presa a spina di tipo industriale (CEE) 3P+N+T, In=16 A;
c) presa a spina di tipo industriale (CEE) 3P+N+T, In= 63 A.
Le prese CEE saranno dotate di grado protezione IP55 e di interruttore di blocco in
modo che l’inserzione e la disinserzione delle spine possa avvenire solo a circuito
aperto.
Le prese CEE da 63 A nel campo sportivo principale sono destinate ad eventuali
compagnie di spettacolo esterne per l’alimentazione di proprie apparecchiature
elettriche.
Solo le prese CEE destinate all’alimentazione delle tende di separazione e/o tribune
retrattili saranno anche provviste di fusibili di protezione, tutte le altre saranno protette
da interruttore automatico che, secondo la soluzione prescelta sarà da installare
all’interno del gruppo prese o nel quadro di alimentazione.
All’interno degli uffici, spogliatoi, palestre, sala medica e sala polivalente sono da
installare prese a spina della serie civile P30/P17 (universale) e di tipo bipasso in scatole
da incasso complete di supporti e placche. Nella zona uffici, in particolare, alcuni gruppi
prese sono da installare su torrette affioranti trifacciali.
Ogni gruppo prese della serie civile sarà provvisto di proprio interruttore automatico di
protezione, 1P+N – 16 A - 3 kA, in modo che sotto un dispositivo di protezione non vi
siano più di 5 prese (art. 752.55.1, CEI 64-8). Per maggiori dettagli si rimanda agli
elaborati grafici.
Impianto di terra
L’impianto di terra sarà composto dai seguenti elementi principali:
Il dispersore costituito da una corda rigida di rame da 50 mm2 da interrare negli
scavi di fondazione perimetrali. Esso sarà integrato da elementi naturali come i
ferri di armatura delle fondazioni e le reti elettrosaldate da porre nella
pavimentazione.
I nodi di terra da installare nel locale cabina, nel quadro generale e in centrale
termica; esso sarà costituito da una robusta bandella in acciaio (o rame) a cui
saranno collegati singolarmente i dispersori, i conduttori equipotenziali
principali e i conduttori di protezione diretti verso le masse delle utenze.
I collegamenti equipotenziali principali per il collegamento delle masse estranee
(tubazioni dell’acqua, canalizzazioni metalliche, ecc.).
I conduttori di protezione che si dipartiranno dai vari quadri di distribuzione per
il collegamento delle varie masse dell’impianto elettrico.
I nodi equipotenziali per collegamento masse e masse estranee nei locali medici
del gruppo 1.
L’equipotenzialità supplementare nei locali per docce.
Generatore fotovoltaico
In conformità al D.Lgs. n.28/11 (ed s.m.i.), sulla copertura dell’edificio è previsto un
generatore fotovoltaico di potenza nominale almeno pari a 80,6 kW. Più precisamente,
esso sarà costituito dai componenti di seguito descritti.
1. Il dispositivo di interfaccia (DDI) costituito da un interruttore automatico
provvisto di bobina a minima tensione e di telecomando per effettuare
rispettivamente l’apertura e la richiusura automatica del dispositivo. Esso sarà
installato a bordo del quadro generale BT (QGBT). Nel QGBT è da installare
anche il sistema di protezione di interfaccia (SPI) per l’apertura automatica del
DDI, il quale sarà costituito da un relè di protezione di minima e massima
tensione e frequenza massima, più massima tensione residua (59U) (da prelevare
lato media tensione tramite TV), che sarà da tarare sui valori prescritti da e-
distribuzione e CEI 0-16, artt. 8.8.8.1 e 8.8.8.2 e tab. 8; per consentire tempi di
apertura ritardati del DDI, l’SPI sarà alimentato tramite l’ UPS già previsto per il
locale cabina.
2. Il quadro di QAC da installare sulla parete esterna del fabbricato – lato nord, su
apposito camminamento tecnico. Esso sarà sotteso con propria linea al
dispositivo di interfaccia, di cui al punto 1, e conterrà i dispositivi automatici,
denominati DDG, destinati alla protezione e al sezionamento di ogni
convertitore DC/AC. Tra il dispositivo generale del quadro e i DDG a valle, sarà
installato il gruppo di misura dell’energia prodotta (M2) in propria scatola da
piombare a cura dei tecnici dell’agenzia delle dogane. I cavi di collegamento tra
il suddetto gruppo di misura ed i convertitori ac/dc saranno da posare entro
proprie tubazioni.
3. N.3 convertitori da corrente continua a corrente alternata trifase, ognuno di
potenza nominale in ca di 25 kW, i quali saranno da installare sulla parete
esterna del fabbricato lato nord.
4. I quadri di attestazione e sezionamento delle linee in corrente continua
(QDC…), ognuno da installare a parete a lato del rispettivo convertitore. In
particolare, ogni quadro conterrà i dispositivi di sezionamento ed i limitatori di
sovratensione pari al numero di stringhe (n.3) previsti su ogni convertitore DC /
AC.
5. I collegamenti in corrente continua per l’interconnessione dei suddetti
componenti con i moduli fotovoltaici in copertura. I suddetti collegamenti
saranno realizzati mediante cavi unipolari con guaina, 4 mm2 – H1Z2Z2-K, da
sviluppare entro canale asolato in acciaio zincato a caldo da posare a vista sulla
parete esterna e sopra la copertura fino in prossimità delle stringhe di moduli da
collegare, dove poi proseguiranno protetti sotto i moduli. Per ridurre la tensione
indotta, in caso scariche atmosferiche prossime all’impianto, i tratti di stringa
eseguiti sotto i rispettivi moduli dovranno essere attorcigliati in modo da ridurre
le dimensioni delle singole spire.
Comandi di emergenza
Sono previsti due comandi di emergenza in grado di interrompere separatamente:
Impianti di segnale
Nel complesso edilizio sono previsti i seguenti impianti di segnale:
1. Cablaggio strutturato;
2. Sistema di rivelazione e segnalazione di allarme antincendio;
3. Impianto di diffusione sonora per messaggi di allarme (EVAC);
4. Impianti video e citofonici sugli ingressi.
Cablaggio strutturato. L’impianto prevede l’installazione di due l’armadi di
permutazione per la distribuzione dei segnali fonia-dati da porre in appositi locali. I due
armadi saranno interconnessi con cavo a 12 fibre di tipo monomodale.
Da ogni armadio di permutazione si dipartiranno cavi UTP cat. 6, da sviluppare nella
rete di canali destinati ai cavi di segnale fino ai singoli connettori RJ45 previsti in
campo. In particolare sono da installare:
n.2 connettori RJ45, cat. 6, fonia / dati, in scatola da incasso completa di
supporto e placca, per ogni posto di lavoro degli uffici, sala medica, ecc. (o su
torrette, ove previste);
n.2 connettori RJ45, cat.6, per la connessione di un ricevitore / trasmettitore WI
FI, in scatola da incasso poco sotto la quota del controsoffitto (ove previsto).
Riguardo al sistema WI-FI, infine, si precisa che prima dell’inizio lavori dovrà essere
fornita una mappa da cui si evinca che il sistema previsto assicura il servizio
correttamente in tutte le aree comuni del fabbricato.
La tubazione interrata per interconnessione dell’impianto interno con la rete pubblica è
prevista nelle opere di urbanizzazione dell’edificio.
Sistema di rivelazione ed allarme antincendio (IRAI). L’intero fabbricato sarà dotato di
un sistema di rivelazione ed allarme antincendio composto di:
Per la stima della produzione annua di energia del generatore PV (EPV) in esame si
considerano i dati di seguito riportati.
1. Il valore di irraggiamento cautelativo, tratto dalla norma UNI 10349, per la zona
in esame, decurtato delle ore medie di ombreggiamento, nel punto di ubicazione
del campo si assume: EOT = 1339 kWh / (m2 x anno);
2. La struttura su cui verranno posizionati i moduli PV è orientata rispetto al sud di
circa 209° verso est e inclinata rispetto al piano orizzontale di 1,5°; pertanto si
assume un fattore correttivo kc = 1 ;
3. potenza nominale (P) pari a 80,6 kW;
4. Il rendimento europeo dei convertitori (valore medio di conversione pesato su
più regimi di funzionamento) pari a: ηcon = 0,98;
5. Le perdite varie (cavi, quadri, surriscaldamento moduli, ecc.) pari a: p = 20 %.
Di conseguenza si ha:
EPV = (kc x P x EOT) x ηcon x (100-p)/100= 84.612 kWh / anno
Le parti a media tensione, infine, saranno racchiuse in propri vani (aree elettriche
chiuse) provvisti di porte con serrature a chiave e di segnali di avvertimento allo scopo
di limitare l’accesso solo al personale con idonei requisiti.
La protezione contro i contatti diretti prevista per le parti di impianto a bassa tensione
sarà realizzata mediante:
isolamento (asportabile solo mediante distruzione) per le condutture in genere, e
segregazione entro involucri per le parti attive non isolate; detti involucri avranno
grado di protezione almeno: IP4X, per le superfici orizzontali superiori a portata
di mano, e IP2X per le altre superfici.
In particolare, le parti attive entro gli involucri avranno grado di protezione IP20 per la
maggior parte dei componenti e saranno accessibili solo togliendo parti di involucri con
l’uso (almeno) di attrezzi.
Per i circuiti di alimentazione terminali relativi a prese a spina ed illuminazione, una
protezione aggiuntiva contro i contatti diretti sarà fornita, inoltre, dai dispositivi
differenziali con Idn = 30 mA.
Sono previsti inoltre, appositi avvisi sui quadri elettrici, sui moduli PV e sugli inverter
del generatore fotovoltaico, per segnalare che tali parti rimangono in tensione anche
dopo il sezionamento.
IE è la corrente di terra.
Pertanto nell’impianto in esame la misura delle tensioni di contatto può essere evitata se
si verificano le seguenti condizioni:
UE = RE x IF ≤ UTp
e, quindi, se la resistenza di terra risulta non superiore a:
RE ≤ UTp / IF (1)
Considerando cautelativamente solo il dispersore da porre sul perimetro del palazzetto
di lunghezza circa (L) 500 m e la resistività del terreno (ρ) pari a 250 Ωm, la resistenza
verso terra del dispersore si può stimare con la formula seguente (valida per dispersori a
prevalente sviluppo orizzontale):
RE = 2 ρ / L = 2 x 250 / 500 = 1 Ω
Al termine dei lavori occorrerà eseguire la misura del dispersore onde verificare il
raggiungimento del suddetto valore di progetto e controllare che questo risulti non
superiore al limite imposto dalle caratteristiche della rete a monte (dati di e-
distribuzione).
Nell’eventualità che il valore di resistenza RE misurato non dovesse rispettare la
condizione (1) sarà necessario procedere alle misure delle tensioni di contatto nell’area
dell’impianto.
Per quanto attiene, infine, alla protezione dei circuiti in corrente continua dei moduli
fotovoltaici (da attestare ad ogni convertitore), questa è assicurata mediante l’utilizzo di
componenti in classe II. Sono previsti, infatti:
moduli fotovoltaici in classe II;
condutture equivalenti alla classe II, considerato che i cavi hanno guaina non
metallica con tensione nominale verso terra di un grado superiore a quello
strettamente necessario al coordinamento (1800 V anziché 900 V - in cc) con la
tensione massima del sistema in cc pari a 898 V .
Tuttavia per consentire il corretto funzionamento dei dispositivi di controllo isolamento,
previsti a bordo di ogni inverter, la struttura di sostegno dei moduli PV e i canali
portacavi in cc saranno da collegare all’impianto di terra mediante conduttore PE di
sezione 6 mm2.
- Almeno 1000 lux sui campi da gioco in tutte le loro configurazioni (livello
silver 1 e 2 secondo richiesta CONI e FIP prot. n. 205 AM/CC 0067/2018 del
07/09/2018).
Nei calcoli dell’illuminazione si sono assunti i seguenti coefficienti di riflessione negli
ambienti al chiuso:
70 %, per il soffitto,
50 % per le pareti (superfici laterali con tinte poco chiare e parzialmente
vetrate), ad eccezione del campo di gioco per il quale, visto il tipo di pareti
semitrasparenti, è stato assunto pari al 6% (vetro),
20 % per il pavimento.
Per tener conto dell'impolveramento degli apparecchi e dell'invecchiamento delle
lampade si è considerato un fattore di manutenzione M = 0,9 (interventi manutentivi
ogni 12 – 18 mesi).
Per l’illuminazione di sicurezza si sono imposti, invece, coefficienti di riflessione nulli,
ed un illuminamento non inferiore a:
5 lux in tutti gli ambienti (sez. 752, CEI 64-8);
100 lx (10 % dell’illuminazione ordinaria) sul campo da gioco.
In conformità alla norma EN suddetta, nei calcoli si sono prescelte lampade a led con le
seguenti caratteristiche:
tonalità di colore 3000 K in tutti gli ambienti salvo uffici, il campo di gioco e
proiettori previsti all’aperto. dove invece si potranno adottare lampade a LED
con temperatura di colore anche di 4000 K;
gruppo di resa del colore: 80 < Ra < 90, in tutti gli ambienti , salvo per gli uffici
e ambienti assimilabili (studio medico, infermeria) dove avranno Ra 90 e per il
campo di gioco dove i proiettori a maggior flusso luminoso avranno Ra 70 (la
norma UNI 12193, a cui fa riferimento il CONI richiede almeno Ra 60).
Caratteristiche generali
Gli UPS 1 e 2 saranno completi di armadi batterie provvisti di feritoie di ventilazione
contenenti monoblocchi ermetici a ricombinazione di gas da 12 V. In particolare essi
conterranno all’incirca:
44 monoblocchi da 12 V – 9 Ah UPS1 da 3 kVA;
44 monoblocchi da 12 V – 25 Ah UPS2 da 20 kVA;
Ogni UPS e le sue batterie sarà ubicato in proprio locale compartimentato rispetto ai
locali circostanti e sarà provvisto di ventilazione naturale superiore a quella minima
calcolata nel seguito. Durante la fase di ricarica delle batterie, infatti, dalle valvole di
sfogo degli accumulatori vengono emesse piccole quantità di gas; ciò è determinato
dall’elettrolisi tramite la corrente di carica. I gas prodotti sono idrogeno e ossigeno e,
pertanto, è possibile che si possa creare un’atmosfera esplosiva se la concentrazione di
idrogeno supera nell’aria il 4 % in volume.
Caratteristiche tecniche
I quadri prefabbricati saranno adatti a:
posa per interno,
Caratteristiche costruttive
Il quadro a media tensione sarà formato da più unità affiancate di tipo normalizzato,
realizzate in esecuzione protetta con tenuta d’arco interno sui tre lati con sfogo gas dal
basso.
Ogni unità sarà realizzata con lamiera d'acciaio di spessore non inferiore a 1,5 mm e
sarà costituita da celle componibili e standardizzate.
Gli accoppiamenti meccanici tra le varie unità saranno realizzate a mezzo bulloni
mentre sulla base della struttura portante dovranno essere previsti i fori per il fissaggio
al pavimento con tasselli.
L'involucro metallico di ogni unità sarà provvisto di:
una porta o un pannello frontale di accesso alla cella apparecchiature;
due ganci di dimensioni adeguate per il sollevamento dell’unità,
pareti posteriore e laterali fisse (rivettate od imbullonate); se imbullonate
dovranno essere smontabili solo dall’interno. In ogni caso le pareti laterali
dovranno permettere eventuali futuri ampliamenti. I lati di unità contigue
saranno dotate di lamiera di separazione;
piatto di rame di sezione non inferiore a 95 mm2 per il collegamento all’impianto
di terra (con conduttori o sbarre di rame e appositi morsetti) delle varie
apparecchiature (dispositivi di manovra, i supporti dei terminali dei cavi, ecc.);
targa monitoria, indicazione del senso delle manovre, e schema sinottico.
Ciascuna unità sarà costituita dalla cella apparecchiature MT (interruttori in SF 6,
sezionatori, ecc.) e dalla cella sbarre, la quale sarà ubicata nella parte superiore
dell’involucro. Il sistema di sbarre principali sarà costituito da conduttori in rame
elettrolitico che attraverseranno le varie unità, senza interposizione di diaframmi
Interblocchi di sicurezza
Per impedire manovre errate, da parte degli addetti, sono previsti i seguenti interblocchi
(ved. anche schemi elettrici):
a chiave per impedire la chiusura e l’apertura del sezionatore lato linea quando il
rispettivo interruttore a valle è in posizione di chiuso;
meccanico per impedire la chiusura delle lame di messa a terra quando il
sezionatore o l’interruttore di manovra - sezionatore lato linea è in posizione di
chiuso;
meccanico od a chiave per impedire l’apertura della porta di accesso alle
apparecchiature di manovra a MT quando le rispettive lame di messa a terra
sono in posizione di aperto;
a chiave per impedire l’apertura e la chiusura della porta di accesso al vano
trasformatore quando le rispettive lame di messa a terra sul lato a MT sono in
posizione di aperto;
a chiave per impedire la chiusura delle lame di messa a terra poste sulla linea in
arrivo sul quadro QMT quando le lame di messa a terra, sul quadro QDG, poste
sulla linea in partenza sono in posizione di aperto.
Collegamenti e connessioni
L'arrivo dei cavi a MT sarà realizzato nella parte inferiore di ogni unità funzionale, la
quale risulterà chiusa con un apposito pannello amagnetico. Detti pannelli saranno
preforati ed i fori otturati con coni in plastica sfondabili. I cavi saranno fissati e serrati,
con staffe di fissaggio, all'interno delle rispettive unità.
Il collegamento delle sbarre verrà realizzato dalla parte superiore di ogni unità
funzionale. Le sbarre dovranno essere imbullonate tra loro e sulle estremità delle
derivazioni.
I circuiti bassa tensione (BT) di ogni unità funzionale saranno precablati di base. Sul
luogo d'impiego dovranno essere collegati solo i cavi BT di connessione tra le unità e le
connessioni provenienti dall'esterno del quadro. L'arrivo dei cavi BT esterni verrà
realizzato dalla parte superiore di ogni unità funzionale da una qualunque delle
estremità del quadro.
Le estremità dei cavi BT saranno collegate su morsettiere situate sopra la cella bassa
tensione, protette da un involucro metallico e saranno accessibili asportando il
coperchio superiore che le racchiude.
Gli ausiliari BT dovranno rispondere alle norme CEI EN 62271-200. I circuiti di
comando saranno da realizzare con cavi unipolari con tensione nominale 450 / 750 V
(FS17 – 450/750V). Essi avranno sezione minima di: 2,5 mm2, per i circuiti di corrente,
e 1,5 mm2, per gli altri circuiti. Per facilitare le operazioni di manutenzione tutti i cavi
ausiliari saranno siglati ad ogni estremità; i cavi da riportare all’esterno delle celle BT,
inoltre, compresi quelli riguardanti i contatti di stato, saranno da attestare su apposite
morsettiere modulari e componibili adeguatamente siglate.
Norme di riferimento
Le apparecchiature in oggetto saranno realizzate in conformità alle seguenti norme e
prescrizioni:
CEI EN 62271-200 per il quadro di distribuzione a MT;
CEI EN 62271-100 per gli interruttori;
CEI EN 62271-103 per gli interruttori manovra - sezionatori;
CEI 0-16, allegato C o D, per il dispositivo generale (DG) e il sistema
protezione generale (SPG), i TA ed i TO.
Documentazione da allegare
Manuale di installazione e manutenzione del quadro.
Manuale di installazione e manutenzione delle apparecchiature principali.
I rapporti di prova “tipo” ed “individuali” a cui saranno sottoposti i quadri a MT
e le dichiarazioni di conformità alla norma CEI EN 62271-200 redatte dal
costruttore.
I rapporti di prova degli interruttori a MT.
I certificati (da laboratorio accreditato SINAL) che attestino per il dispositivo
generale :
o La rispondenza del dispositivo all’allegato C o D della norma CEI 0-16;
o La produzione del dispositivo in regime di qualità.
Per il trasformatore è da fornire in opera box in lamiera di acciaio verniciata con grado
di protezione IP2X almeno.
Per l’accesso al vano macchina, il rispettivo box sarà dotato di una porta a due ante
munita di serratura a chiave, tipo AREL, per consentire l’interblocco con le rispettive
lame di messa a terra lato MT.
Sul box dovrà essere apposta la segnaletica di sicurezza di pericolo e di divieto di
accesso.
Involucri
Gli involucri per i quadri QAUS, QZA, QZB, QAC, QDC saranno costituiti da scatole,
mentre gli altri quadri avranno involucri ad armadio; tutti gli involucri saranno in
lamiera di acciaio verniciata le cui dimensioni approssimative, e grado di protezione,
sono riportati nei disegni allegati.
I quadri QGBT e QCDZ saranno realizzare in forma di segregazione 3b.
Ogni quadro avrà inoltre le seguenti caratteristiche:
Umax cc = 1000V, Imax (8/20 μs) = 40 kA (per polo) e UP < 3,7 kV.
Sistema di misura
Sul quadro QGBT è previsto un sistema di misura dell’energia elettrica composto dai
seguenti componenti:
1) Datalogger completo di programma web server per la visualizzazione dei valori
istantanei (tensione, corrente, potenza, fattore di potenza, distorsione armonica
totale e delle singole componenti, valori medi, indici energetici, stato degli
ingressi/uscite), storici (memorizzazione delle misure e dei consumi su
intervallo regolabile da 1 minuto a 1 ora (1 anno di dati max) e visualizzazione
grafica e numerica dei dati) e per la gestione degli allarmi (visualizzazione o
invio mail al superamento di soglie, eventi o cambiamenti di stato con gestione
database dello storico allarmi). Esso sarà del tipo G50 della Socomec o
equivalente.
2) Alimentatore 230Vac/24 Vdc 15W, tipo P15 della Socomec o equivalente.
3) Interfaccia di conversione da bus proprietario Digiware e/o seriale RS-485
Modbus a bus Ethernet Modbus TCP. Display per la visualizzazione dei valori
in formato grafico e numerico. Fissaggio fronte quadro 92x92. Esso sarà del tipo
D50 della Socomec o equivalente.
4) Modulo di misura voltmetrico per le tre fasi ed il neutro. Misura delle tensioni di
fase e delle concatenate e dei relativi valori THD% e delle singole componenti
armoniche (fino al grado 63), memorizzazione dei buchi di tensione,
interruzioni, sovratensioni (secondo norma EN 50160) e dei valori medi di V e
U su un periodo impostabile da 1 a 60 minuti con possibilità di impostare, per le
stesse grandezze, eventuali soglie di allarme. Tipo U30 della Socomec o
equivalente.
5) N.1 modulo di ingresso per 3 TA. Misura di ogni singola corrente e dei valori di
sistema di P, Q, S, PF, kWh e kvarh su 4 quadranti e kVA. Classe di precisione
0,5 per l'energia attiva, secondo norma IEC 61557-12, per la catena di misura
globale (centralina di misura + TA di tipo TE e TF). Essi saranno del tipo I35
della Socomec o equivalente.
6) N.3 moduli di ingresso per 6 TA. Misura di ogni singola corrente e dei valori di
sistema di P, Q, S, PF, kWh e kvarh su 4 quadranti e kVA. Classe di precisione
0,5 per l'energia attiva, secondo norma IEC 61557-12, per la catena di misura
globale (centralina di misura + TA di tipo TE e TF). Esso sarà del tipo I61 della
Socomec o equivalente.
7) N.6 trasformatori amperometrici di tipo chiuso, classe di precisione 0,5 dal 2 al
120% della corrente nominale di 63 A, cortocircuito automatico del secondario
in caso di apertura del collegamento con lo strumento di misura. Essi saranno
del tipo TE-18 63A della Socomec o equivalente.
8) N.3 trasformatori amperometrici di tipo chiuso, classe di precisione 0,5 dal 2 al
120% della corrente nominale di 160 A, cortocircuito automatico del secondario
in caso di apertura del collegamento con lo strumento di misura. Essi saranno
del tipo TE-25 160A della Socomec o equivalente.
9) N.6 trasformatori amperometrici di tipo chiuso, classe di precisione 0,5 dal 2 al
120% della corrente nominale di 630 A, cortocircuito automatico del secondario
in caso di apertura del collegamento con lo strumento di misura. Essi saranno
del tipo TE-45 630A della Socomec o equivalente.
10) N.3 trasformatori amperometrici di tipo chiuso, classe di precisione 0,5 dal 2 al
120% della corrente nominale di 2000 A, cortocircuito automatico del
secondario in caso di apertura del collegamento con lo strumento di misura. Essi
saranno del tipo TE-90 2000A della Socomec o equivalente.
I TA suddetti saranno da installare a valle dei due interruttori generali BT e a valle degli
interruttori di protezione dei carichi prescelti. In questo modo sarà possibile misurare e
storicizzare i dati relativi all’energia assorbita dalla rete e dalle utenze più significative.
Il collegamento tra i moduli d’interfaccia, tensione e corrente, saranno da effettuare
mediante cavo UTP cat. 6 (conforme CPR), mentre il collegamento tra moduli e TA
sarà effettuato mediante cavo RJ12 (conforme CPR).
Col fine di visualizzare i dati tramite web server dovrà essere effettuato un
collegamento in cavo UTP cat.6 con la rete fonia/dati prevista nel palazzetto.
Per quanto attiene alla posa in canale, i cavi facente parte di uno stesso circuito saranno
raggruppati con apposite fascette in plastica da porre in opera con un passo di 2 m circa.
Per quanto attiene alle modalità di posa, i cavi a media tensione saranno posati in
proprie tubazioni e cunicoli separati da quelli destinati ai cavi BT. In particolare gli
schermi in rame dei cavi a MT dovranno essere collegati all’impianto di terra ad
entrambe le estremità.
Compartimentazioni antincendio
Lungo le condutture saranno installate barriere tagliafiamma in tutti i punti in cui le
linee attraverseranno pareti e/o solai che delimitano compartimenti antincendio e sui
canali nei punti di raccordo con i quadri distribuzione. Tali barriere dovranno essere del
tipo certificato e dovranno avere resistenza al fuoco (REI) almeno pari al
compartimento attraversato; esse dovranno essere realizzate in conformità alle
specifiche norme UNI. Le barriere tagliafiamma dovranno essere applicate alle
tubazioni combustibili (isolanti) ed dovranno essere corredate della documentazione
prevista dai VVF (dichiarazione di conformità nel settore della reazione al fuoco dei
materiali utilizzati, dichiarazione di corretta posa in opera dei materiali classificati ai
fini della reazione al fuoco, certificazione di resistenza al fuoco di elementi costruttivi
portanti e/o separanti, su apposito modello, da parte di professionista abilitato).
È preferibile utilizzare un fornitore avente in catalogo più soluzioni costruttive, come ad
esempio Sati Italia SpA, in modo da scegliere, caso per caso, la barriera tagliafiamma
più idonea allo scopo.
Apparecchi di illuminazione
Nei vari ambienti saranno installati apparecchi con le caratteristiche di seguito riportate.
1. L’illuminazione del campo da gioco sarà ottenuta mediante:
6. Nei locali tecnici saranno installati a plafone apparecchi a LED, aventi ognuno
corpo e schermo in policarbonato, completo di LED da 33W (5460 lm - 4000K –
L80B20 a 50000h), alimentatore elettronico, tipo 960 HYDRO CLD LED
164754-00 della Disano o equivalente - IP66.
7. Per l’illuminazione perimetrale del fabbricato principale saranno installati
proiettori LED con corpo in alluminio pressofuso, diffusore in vetro temperato,
con staffa e goniometro, ottica asimmetrica 40° in PMMA, completo di connettore
rapido, led da 156 W (4000K - 21200 lm - 80000h L80B20), grado di protezione
IP66; tipo Rodio 1887 della Disano o equivalente. Essi saranno da installare a filo
della copertura
Per quanto attiene agli apparecchi a LED, questi saranno conformi alle norme CEI 34-
21 e CEI 34-22 (gli apparecchi aventi anche funzione di sicurezza); essi avranno inoltre:
tonalità di colore 3000 o 4000 K (I),
gruppo di resa del colore (Ra’): 1B (80 < Ra < 90), salvo i proiettori da
esterno e nel campo da gioco che avranno Ra≥ 70,
rischio fotobiologico : esente o RG1 (secondo l’apparecchio considerato);
durata e aspettativa di vita al raggiungimento di 50000 h: pari a quella
prescritta per ogni articolo suddetto.
selettore che, simulando l’assenza di segnale sulla linea BUS, riporti tutti gli apparecchi
al 100% del flusso luminoso. Va precisato, infatti, che gli apparecchi con protocollo
DALI, in assenza di segnale di comando, portano il flusso luminoso al 100%
indipendentemente da quale fosse il segnale precedentemente ricevuto.
Il complesso sistema di comando sarà suddiviso in tre sotto sistemi DALI, in cui è da
suddividere l’area complessiva del palazzetto; nei disegni allegati tali aree sono
chiaramente individuate con i vari componenti costituenti il sistema di comando .
Gli apparecchi di illuminazione saranno comandati a gruppi, salvo quelli da installare
nelle seguenti aree, dove è previsto il comando puntuale di ogni apparecchio:
campo sportivo,
sala polivalente,
hall,
centro medico.
Considerato che i tre sistemi DALI saranno sottesi al quadro QGBT la mancanza
energia su tale quadro determinerà l’assenza dei segnali DALI nei tre sistemi e, quindi,
l’attivazione al 100% di tutti gli apparecchi di illuminazione con alimentazione da UPS
di sicurezza, tramite il quadro QIS. Per ottenere l’attivazione degli apparecchi di
sicurezza in caso di assenza energia solo in uno dei quadri di zona (QZA o QZB), sui
rispettivi sistemi DALI sono da inserire contatti di stato degli interruttori di protezione
a cui verranno sottesi i quadri suddetti, in questo modo l’illuminazione di sicurezza
centralizzata sarà attivata in caso di assenza tensione solo in una parte del palazzetto.
Per ultimo è da segnalare che:
nei locali tecnici il comando dell’illuminazione avverrà manualmente tramite
propri interruttori in scatole per posa in vista; farà eccezione solo il locale
deposito attrezzi dove è da installare un sensore di presenza per il comando
automatico, di tipo PD4-M-1C-AL della BEG Luxomat o equivalente;
all’esterno il comando dell’illuminazione avverrà in automatico (o manuale
tramite appositi selettori) tramite interruttore astronomico previsto sul quadro
QGBT.
Il comando degli apparecchi di illuminazione di sicurezza all’esterno verrà effettuato
mediante contattori con contatti normalmente chiusi col fine di migliorare la sicurezza.
Con questo tipo di contattori, infatti, un eventuale guasto sui circuiti di comando pone
in sicurezza il sistema lasciando tutti gli apparecchi di illuminazione inseriti, anche
quelli che al momento del guasto erano disattivi.
della Beghelli o equivalente, è da effettuare sul quadro QIS; tale centrale comunicherà
via radio, con apposita antenna con tutti gli apparecchi autonomi previsti nel palazzetto.
Il sistema di autodiagnosi dovrà essere realizzato in conformità alla norma EN 62034
(CEI 34-117). La conformità alla suddetta norma dovrà essere attestata su un apposito
documento.
-Lettura indiretta
-6 uscite a impulsi programmabili
-Registrazione delle curve di carico (6 canali; periodo di
integrazione=15’)
- Tariffa multioraria 1
- Interfacce: porta ottica (IEC61107), 1xRS232, 1xRS485
- Protocollo di comunicazione: IEC62056-21 su tutte le porte, Modbus
su RS485
- Display LCD retroilluminato, attivo anche a contatore spento
- Alimentazione ausiliaria: 40÷240VAC e 70÷300VDC
3) Morsettiera di collegamento e controllo
4) N. 3 riduttori di corrente a primario avvolto, tipo TAR PD2 della DPEE o
equivalente, ciascuno completo di rapporto bollato di verifica fiscale di
laboratorio per uso ADeM, con le seguenti caratteristiche:
- Classe di precisione: 0,5
- Rapporto: 160/5
- Prestazioni: 6VA
- Coprimorsetti sigillabile.
delle fondazioni da eseguire con lo stesso tipo corda prevista per il dispersore
artificiale. Sulla planimetria riportante il dispersore sono suggeriti i punti entro cui
eseguire i collegamenti ai ferri di armatura delle fondazioni. La suddetta corda è da
collegare anche alle reti elettrosaldate da annegare nelle pavimentazioni.
B) Il nodo principale di terra. Esso sarà da porre in vicinanza del quadro generale BT e
l’altro da installare in centrale di climatizzazione. Ogni nodo di terra sarà costituito
da una robusta bandella in rame o acciaio zincato, a cui attestare i vari conduttori di
protezione ed equipotenziali e il dispersore.
C) I collegamenti equipotenziali principali. Essi sono da realizzare con cavi unipolari
FG17-450/750V di colore giallo – verde e sezione 16 mm2. Le tubazioni metalliche
saranno collegate con appositi collari in acciaio (acqua e riscaldamento).
D) I collegamenti equipotenziali supplementari. Essi sono da realizzare nei locali con
doccia sulle tubazioni metalliche (anche multistrato) entranti nel locale. Tali
collegamenti sono da realizzare con cavi unipolari FG17-450/750V di colore giallo
– verde e sezione 4 mm2. Le tubazioni metalliche saranno collegate con appositi
collari in acciaio (acqua e riscaldamento).
E) I conduttori di protezione. Essi si svilupperanno insieme ai vari circuiti elettrici e
saranno distribuiti mediante i nodi previsti nei quadri elettrici. Tali conduttori
saranno costituiti da cavi unipolari e/o anime di cavi multipolari, di colore giallo-
verde.
F) I nodi equipotenziali nei locali medici (centro medico e infermeria). Il nodo
equipotenziale da installare in ogni locale medico (ved. anche planimetrie allegate)
sarà costituito da una robusta bandella in rame, o apposito morsetto unipolare a più
vie, a cui saranno connessi singolarmente, mediante capicorda e bulloni, (oppure
sistema equivalente) i conduttori di protezione per le prese a spina (di sezione 2,5
mm2 se collegate direttamente oppure 6 mm2 se tramite sotto nodo), ed i conduttori
equipotenziali per il collegamento delle masse estranee (tubazioni metalliche, infissi
metallici, etc.), di sezione 6 mm2. Tutti i conduttori afferenti ad un nodo saranno
provvisti di collari numerati ad entrambe le estremità. Al termine dei lavori,
l’impresa installatrice dovrà compilare l’apposita tabella indicante le corrispondenze
tra i numeri utilizzati e l’apparecchiatura collegata e le resistenze dei conduttori
equipotenziali e di protezione. I collegamenti tra i suddetti cavi e le tubazioni
saranno effettuati tramite appositi collari in ottone se le tubazioni sono in acciaio.
Per ultimo si segnala che, per consentire il corretto funzionamento dei dispositivi di
controllo isolamento a bordo degli inverter, la struttura dei sostegno dei moduli PV e i
canali portacavi in cc saranno da collegare all’impianto di terra mediante conduttore PE
di sezione 6 mm2.
Principio di funzionamento
L’impianto di rivelazione ed allarme antincendio sarà costituito da sensori di fumo
lineari da installare negli ambienti con altezza elevata (campo da gioco). Quest’ultimo
essendo di altezza superiore a 12 m, avrà sensori di fumo lineari su doppio livello: 11 m
e sotto la copertura da porre fra loro ortogonalmente. Essendo le pareti del campo da
gioco in policarbonato semitrasparente, onde evitare interventi intempestivi del sistema
di rivelazione fumi, nell’intorno di un metro e fino a soffitto dei trasmettitori e dei
ricevitori, costituenti i rivelatori lineari, è da applicare una pellicola opacizzante
antiriflesso di colore simile a quella del policarbonato.
Negli altri locali di altezza inferiore saranno installati invece sensori ottici di fumo
puntiformi da installare sopra e sotto il controsoffitto, ove previsto, secondo la
disposizione riportata nelle planimetrie allegate. I sensori in controsoffitto saranno
dotati di appositi indicatori di allarme da riportare sotto il controsoffitto.
Tale impianto sarà corredato anche da pulsanti di segnalazione incendio manuale, da
segnalatori ottici, comando serrande tagliafuoco sui canali dell’aria e comando
evacuatori contro il fumo, i quali saranno installati nei punti indicati sulle planimetrie
allegate. Le serrande tagliafuoco, con alimentazione a 24 Vcc, potranno essere
comandate anche manualmente (in apertura e in chiusura) mediante un apposito
selettore a chiave e modulo di ingresso, opportunamente programmato, che a seguito
dell’azionamento del selettore comandi la chiusura di tutte le serrande. Inoltre, lo stato
di aperto o chiuso di ogni serranda tagliafuoco dovrà essere opportunamente segnalato
in centrale. Più precisamente, lo stato di “totalmente aperto” di tutte le serrande dovrà
essere segnalato con una spia verde cumulativa, mentre lo stato di chiuso dovrà essere
segnalato direttamente sulla centrale con un messaggio di allarme; ciò col fine di
facilitare gli interventi di manutenzione e le verifiche programmate.
La centrale, a cui saranno collegati i vari sensori suddetti, avrà 2 loop e sarà installata
nella reception, luogo sempre presidiato. Inoltre la centrale suddetta sarà completa di
modulo GSM in modo che, nei periodi di inattività della struttura, gli allarmi verranno
remotizzati presso appositi numeri telefonici per allertare personale correttamente
formato e informato.
In caso di attivazione di uno o più rivelatori di fumo, o di un pulsante manuale, saranno
da effettuare i seguenti comandi (tramite la centrale del sistema):
- segnalazione in centrale del sensore e/o pulsante in allarme;
- l’arresto della ventilazione del compartimento interessato,
- il comando dei segnalatori luminosi,
- la chiusura delle serrande tagliafuoco del compartimento interessato dal sensore
in allarme;
- il consenso alla centrale di diffusione sonora ad emettere messaggi di
evacuazione e l’attivazione delle targhe ottico del compartimento interessato;
- l’attivazione dell’impianto di evacuatori di fumo del compartimento da cui
proviene l’allarme.
In ogni caso la sequenza delle azioni suddette, con l’introduzione di eventuali ritardi
all’attivazione ai vari comandi, deve essere programmata sulla centrale nel rispetto delle
prescrizioni del DM 19-3-96 e smi e secondo quanto previsto nel piano di emergenza e
di evacuazione del palazzetto (a cura del Datore di Lavoro).
Interconnessioni elettriche
Le linee di collegamento dei sensori, pulsanti e targhe ottico acustiche saranno da
realizzare con cavi bipolari 2x1,5 twistati e schermati, resistenti al fuoco 30 min.
FTG4OHM1 (secondo CEI 20-105), ed a bassissima emissione di fumi e gas tossici
(LSZH). Il suddetto tipo di cavo è da utilizzare sia per il cavo di segnale
d’interconnessione dei vari sensori, moduli e pulsanti in campo, sia per il cavo di
alimentazione di serrande tagliafuoco e targhe ottiche. I cavi di segnale di
interconnessione dei sensori di fumo e dei pulsanti di segnalazione allarme sono da
collegare ad anello chiuso direttamente sulla centrale. Il percorso di ogni linea ad anello
è da determinare in modo che la distanza minima tra il cavo di andata e di ritorno sia
almeno 30 cm. I cavi saranno da sviluppare entro:
- i canali dorsali previsti per l’impianto in esame e da condividere con i cavi degli
impianti di diffusione sonora per messaggi di allarme e di antintrusione;
- tubazioni in pvc (rigide / pieghevoli) da posare a vista sopra i controsoffitti e
sotto traccia sotto la quota di questi ultimi.
Sarà dello stesso tipo anche il cavo destinato al collegamento del pannello di comando
con i rispettivi evacuatori di fumo, quest’ultimo avrà sezione di 4 mm2.
Tutti i rivelatori ed i pulsanti di allarme dovranno essere provvisti di targhette
autoadesive riportanti la numerazione con cui detti elementi saranno individuati sui
disegni AS-BUILT.
Per limitare il disservizio in caso di guasto sulla linea di segnale ad anello chiuso, sono
previsti dispositivi di isolamento linea su ogni rivelatore e su ogni pulsante da
sottendere all’anello.
Le targhe ottiche e le serrande tagliafuoco nei canali dell’aria saranno sottesi propri
alimentatori stabilizzati, 230 V c.a. / 24 V d.c. - 4 A, con batterie in tampone
incorporate (di tipo stazionarie ermetiche al piombo), in modo di assicurare
un’autonomia con le segnalazioni inserite di almeno 30 min.. Gli alimentatori suddetti
saranno da installare a parete nei vari vani tecnici disponibili nel palazzetto.
Esso sarà conforme alla norma EN 54.21 del tipo DAL-COM-21 della Notifier o
equivalente, completo di box a parete contenente alimentatore switch e batteria
12V 7Ah.
3. I rivelatori ottici di fumo saranno a microprocessore del tipo analogico-attivo ad
indirizzamento individuale con comportamento di risposta uniforme nella più
ampia gamma di tipologie di incendio. Ognuno di essi sarà dotato di un sistema
di rivelazione adatto sia per fumi chiari che scuri. Ogni rivelatore sarà completo
di isolatore di corto circuito, base di montaggio per collegamento su linea a 2
conduttori, di modulo di autoindirizzamento, di uscita per ripetitore ottico
remoto ed avrà le seguenti caratteristiche (tipo NFXI – OPT della Notifier o
equivalente):
- temperatura di esercizio compresa tra - 30°C e + 70°C,
- adatto ad una umidità relativa fino a 93 % senza condensa;
- n.2 led (tricolore) per visualizzazione allarmi su 360 °;
- installazione ad innesto su base intercambiabile priva di elementi
elettronici;
- indirizzamento tramite selettore rotativo;
- sensibilità misurabile sul dispositivo;
- conformità alla norma UNI EN 54 parte 7.
4. Le camere di analisi da installare sui canali dell’aria dovranno essere adatte ad
alloggiare con semplice incastro i rivelatori ottici di fumo, senza la necessità di
rimozione delle camere di analisi. Esse saranno complete di tubi di
campionamento ed avranno le seguenti caratteristiche tecniche:
- temperatura di esercizio compresa tra 0°C e + 49 °C;
- dimensioni 37 cm (L) x 13 cm (H) x 9 cm (P);
- velocità dell’aria fino a 20 m/s.
5. I rivelatori ottici lineari saranno composti da una unità emettitore, del tipo OSE-
SPW della Notifier o equivalente, che genera due fasci luminosi nelle frequenze
UV ed IR, alimentazione 24Vcc, e da un’unità ricevente con alimentazione
24Vcc, tipo OSI-10 della Notifier o equivalente. Come previsto dalla norma
UNI9795 ogni coppia di barriere avrà un campo di copertura orizzontale di
almeno 15 m. Si rammenta che i suddetti rivelatori saranno da installare su
doppio livello ed avranno fascio ortogonale. Per evitare falsi allarmi dietro ad
ogni trasmettitore /ricevitore è da applicare una pellicola opacizzante antiriflesso
ccon estensione per un metro intorno al componente e fino al soffitto.
6. I ripetitori ottici su cornice per la segnalazione, sotto il controsoffitto, dello stato
di allarme dei rivelatori previsti sopra il controsoffitto.
7. I pulsanti di segnalazione manuale di allarme saranno del tipo adatto al sistema
di rivelazione incendi analogico, possibilità di indirizzamento tramite selettori
rotanti da 1 a 159, tipo M700KI della Notifier o equivalente. Ogni pulsante sarà
dotato di doppio isolatore di protezione della linea, diodo led rosso per
l’indicazione locale dello stato di attivazione e sarà attivabile mediante azione su
lastra in vetro con punto di rottura. Esso sarà collocato in una scatola per posa in
vista con grado di protezione IP44, sarà collegato su linea di rivelazione a 2
conduttori e sarà munito di apposita targa per segnalare chiaramente la funzione
svolta. La quota di installazione sarà di 1,1 m dal piano di calpestio.
8. I moduli di ingresso / uscita da utilizzare per eseguire: blocco della ventilazione,
attivazione pannelli ottici, chiusura serrande tagliafuoco ed evacuatori di fumo
dovranno essere adatti a comunicare con la centrale di tipo analogico prevista.
Ognuno di essi avrà contatto libero da potenziale idoneo a comandare (tramite
circuito di comando) l’apparecchiatura interessata. Quelli per le serrande
tagliafuoco avranno anche un contatto destinato ad acquisirne lo stato (aperto /
chiuso), tipo CMA22 e M701 della Notifier o equivalente.
9. I segnalatori ottici (VAD) saranno realizzati con calotta antiurto colore rosso e
lente rossa IP66, dotati di luce flash PYRA 10 joule, 4 frequenze flash
selezionabili tramite DIP-switch, certificata EN 54-23, tipo PY X-M-05-CL
della Notifier o equivalente
10. Gli alimentatori per pannelli ottici, rivelatori lineari, etc., avranno ognuno:
- Tensione in uscita a 24 V cc e In 4+1 A;
- apposito carica batterie;
- microinterruttore di protezione contro l’apertura del coperchio,
- protezione contro corto circuito sia in ingresso mediante n.1 fusibile da 8
A, che in uscita mediante n.3 fusibili da 3,15 A;
- completo di n.2 batterie ermetiche al piombo Un = 12 V – 17 Ah,
- involucro esterno in lamiera di acciaio di dimensioni 380 (h) x 300 (l) x
175 (p) mm;
- indicazioni luminose su pannello frontale per controllo tensione in uscita,
come:
o led verde per presenza tensione di rete a 220 Vca,
o led giallo per tensione in uscita minore di 22 V,
o led verde per tensione in uscita compresa tra 22 V e 28,5 V,
o led rosso per tensione in uscita maggiore di 28,5 V.
Per quanto attiene ai diffusori sonori, il sistema sarà dotato dei seguenti componenti
conformi alla norma EN 54-24, secondo il punto di installazione:
- diffusori da parete, ognuno dei quali avrà potenza nominale 6 W – 100 V (91db
@1W/1m) e completo di altoparlante da 4”, corpo e griglia in metallo, morsetti
ceramici e fusibile di protezione; 582470 della Notifier o equivalente.
- Proiettori di suono, ognuno dei quali avrà potenza nominale 20 W – 100 V (89
db @1W/1m) e completo di altoparlante da 5,25”, corpo e griglia in alluminio,
morsetti ceramici e fusibile di protezione; tipo 582474 della Notifier o
equivalente.
- Diffusori a tromba, ognuno dei quali avrà potenza nominale 15 W – 100 V (105
db @1W/1m), corpo e griglia in alluminio, morsetti ceramici e fusibile di
protezione; tipo 582474 della Notifier o equivalente.
- Diffusori a tromba a due vie, ognuno dei quali avrà potenza nominale 30 W –
100 V (116 db @1W/1m) , corpo e griglia in alluminio, morsetti ceramici e
fusibile di protezione; tipo 582433 della Notifier o equivalente.
I cavi di collegamento tra centrale di amplificazione e diffusori sonori saranno del tipo
resistente al fuoco con guaina di colore VIOLA (CEI 20-45 e CEI 20-36) e dovranno
essere posati entro la rete di canali di segnale da sviluppare in vista sopra i controsoffitti
(gli stessi previsti per il sistema di rivelazione fumi). Nei percorsi esterni alla rete di
canali per i segnali, i cavi di alimentazione dei diffusori sono da proteggere entro
tubazioni in pvc da posare sotto traccia o a vista sopra i controsoffitti.
I circuiti dovranno essere disposti in modo che in ogni area non vi siano altoparlanti
sottesi ad una stessa linea.
L’invio di messaggi di allarme potrà essere effettuato automaticamente dal sistema di
rivelazione allarmi antincendio, nel caso si verifichi un evento per il quale è prevista
l’attivazione del sistema di rivelazione; allo stesso tempo con l’entrata in funzione del
suddetto impianto sono da predisporre le inibizioni dei vari impianti di diffusione
sonora attinenti agli impianti multimediali.
Per l’impianto, oltre al montaggio e cablaggio di tutte le suddette apparecchiature,
l’impresa è tenuta ad effettuare il collaudo del sistema, la sua programmazione e
supervisione secondo quanto indicato precedentemente nel sistema di rivelazione ed
allarme antincendio.
La tipologia dei messaggi e la valutazione delle cause per l’invio degli stessi sono da
definire e regolamentare nel piano di emergenza e di evacuazione del palazzetto.
Per maggiori dettagli si rimanda agli appositi elaborati grafici.
Armadi di permutazione
Sono previsti n.2 armadi di permutazione: uno in locale reception e l’altro nel locale
tecnico previsto nell’area del centro medico.
Ogni armadio di permutazione sarà composto da una struttura della serie componibile a
rack da 19 pollici, con telai in lamiera d’acciaio verniciata, completi sul fronte di porta
trasparente con angolo di apertura 180° e sui due lati di pannelli pieni asportabili.
L’armadio lato reception avrà inoltre le caratteristiche di seguito riportate:
dimensione approssimativa 24 unità - 1200 (H) x 600 (P) x 800 (L) mm, più
zoccolo;
n.3 patch panel a n.24 connettori RJ45, cat.6, con cartellini di identificazione sul
fronte e sul retro, per attestazione cavi provenienti dal centralino telefonico e
UTP destinati ai connettori in campo;
n.3 ripiano porta apparati;
n.4 pannelli passacavi;
n.5 pannelli ciechi;
n.1 cassetto ottico a 24 bussole LC;
n.1 pannello con interruttore luminoso e n.6 prese 2P+T, In=10/16A, con terra
centrale e laterale (tipo Schuko).
L’armadio previsto nel locale del quadro QZB avrà le caratteristiche di seguito riportate:
dimensione approssimativa 24 unità - 1200 (H) x 600 (P) x 800 (L) mm, più
zoccolo;
n.3 patch panel a n.24 connettori RJ45, cat.6, con cartellini di identificazione sul
fronte e sul retro, per attestazione cavi provenienti dal centralino telefonico e
UTP destinati ai connettori in campo;
n.1 ripiano porta apparati;
n.3 pannelli passacavi;
n.7 pannelli ciechi;
n.1 cassetto ottico a 12 bussole LC;
n.1 pannello con interruttore luminoso e n.6 prese 2P+T, In=10/16A, con terra
centrale e laterale (tipo Schuko).
Cablaggio
I Cavi in fibra ottica per interconnessione dei quadri di distribuzione avranno le seguenti
caratteristiche:
conformità al regolamento UE 305/2011 e CEI 64-8, variante V4, con classe di
reazione al fuoco almeno pari a: Cca – s1 – d1 – a1;
caratteristiche ottiche: fibra monomodale, tipo OS1 / OS2 – 9/125 µm;
formazione: 12 fibre;
nucleo cavo in tubo Loose con fibre immerse in gel tamponante;
riempitivo di protezione con filati in vetro antiroditore e filati igroespandenti;
guaina esterna in PE;
adatto alla posa all’interno e all’esterno;
costruzione secondo la norme IEC 60793-2-50 e ISO/IEC 11801.
Ogni armadio di permutazione sarà da collegare con tipologia a stella ai connettori per
fonia/dati da disporre nei vari locali e nei corridoi. In particolare ogni connettore RJ45
sull’armadio di permutazione sarà connesso con il rispettivo connettore in campo
mediante cavo, del tipo “non propagante l’incendio” ed “a bassissima emissione di fumi
e gas tossici” adatto al cablaggio strutturato degli edifici. I cavi suddetti avranno le
seguenti caratteristiche:
conformità al regolamento UE305/2011 alle norme CEI 20-35, 20-22 II e 20-37
e 20-38 (LSZH);
reazione al fuoco Cca- s1b – d1 – a1;
4 coppie con conduttori in rame twistati;
categoria 6;
isolamento in polietilene;
setto separatore a croce in plastica;
guaina esterna termoplastica di qualità M1 o equivalente;
sigla UTP.
Tali cavi saranno da posare nella rete canali dorsali destinati ai cavi di segnale e, nei
tratti terminali, in tubazioni in pvc rigido / pieghevole da sviluppare lungo i percorsi
riportati sulle planimetrie allegate. Tutti i cavi dovranno essere siglati ad entrambe le
estremità.
Gli access point Wi-Fi saranno di tipo single band, dotati di n.5 porte Gigabit ethernet,
una porta USB 2.0 ed un AP wireless 802.11b/g/n ad alta potenza con antenne integrate,
CPU 600MHZ e ram da 128MB, con alimentazione PoE (Power over Ethernet). Essi
saranno del tipo RB951U della Mikrotik o equivalente.