Indice
I materiali, gli appar ecchi e la messa in opera degli impiant i elettr ici saranno
conf ormi al progetto, alla normativa vigente ed a quanto disposto dal
presente capitolato; in tal senso si ricorda, in part icolare, che la posizione
dei terminali (interr uttori, pulsant i, prese, centralini, etc.) dovr à rispettar e
quanto stabilito dal punto 8.1.5 del decr eto minister iale 14 giugno 1989, n.
286 emanato in att uazione dell’art. 1 della legge 9 gennaio 1989, n. 13
recante prescrizioni tecniche necessarie a garantir e l’accessibilità,
l’adattabilità e la visitabilit à degli edif ici pr ivat i e di edilizia residenziale
pubblica sovvenzionata ed agevolata.
Prima dell’inizio lavori relat ivi all’installazione dell’impianto, l’appaltator e è
tenuto a presentare un’adeguata campionatura, tutte le informazioni, note
tecniche ed int egrazioni al progetto event ualmente richieste.
Il collaudo degli impiant i avverrà sia in corso d’opera che a lavori ultimat i ed
interesserà parte degli impianti o tutta la rete installata
Gli impiant i sono di regola, a vista o da incasso con condut tori del tipo non
propagante l’incendio, a norma CEI 20-22 II , ricambiabili, posati in t ubi o in
canalette isolate o metalliche in conf ormità alle norme CEI , nonché alle
prescrizioni del disciplinar e tecnico e della direzione lavor i.
Le condutture dovr anno essere messe in opera in modo che sia possibile il
controllo del lor o isolamento, la localizzazione di eventuali guasti e la
realizzazione di operazioni di manutenzione, in particolare quindi è vietato
annegarle direttamente sotto intonaco e/o nelle strutture, salvo esplicita
autorizzazione della Direzione Lavori, in questo caso dovrà essere eseguito
un rilievo della posa della conduttura in modo che si possa f acilmente risalire
con precisione al punto di posa.
Questa prescrizione vale anche per i conduttori di terr a, con la sola
esclusione dei collegamenti di equipotenzialit à delle strutture.
Cavi appartenenti a sistem i diversi devono essere posati in modo da r isultare
f acilmente dist inguibili, inoltre le pose dovranno essere separ ate.
In particolare essi non dovranno essere collocati negli stessi tubi, ne f ar capo
alle stesse cassette a meno che non siano isolat i per la tensione nominale
del sistema più elevata e che le singole cassette siano inter namente munite
di diaf rammii inam ovibili f ra i morsetti destinati a ser rare conduttor i
appartenent i a sistemi diversi.
Le condutture installate in cunicoli com uni a canalizzazioni di altri impianti
tecnologici, devono essere disposte in modo da non essere soggette ad
inf luenze dannose in r elazione a sovrar iscaldamenti, sgocciolament i,
f ormazioni di condensa.
I cavi dovr anno essere opportunamente siglat i.
Ogni anima dei singoli cavi dovr à esser e contrassegnato in modo leggibile e
permanent e come sopra detto in corr ispondenza della t erminazione dei cavi
stessi.
Il raggio di cur vatura dei cavi r igidi e semirigidi non deve mai essere inf eriore
a dieci volte la loro massima dimensione trasversale, detto raggio di
cur vatura è opportuno venga rispettato anche per i cavi f lessibili.
Le giunzioni dei conduttori devono esser e eff ettuate solo mediante morsett ire
alloggiate entro cassette , non sono mai ammesse giunzioni lungo le dorsali
di posa , le stesse potranno essere consent ite solamente nel caso di pose
che superino la lunghezza massima delle pezzature dei cavi normalment e
reperibili in commercio , comunque la conducibilita’, l’isolamento e la
sicur ezza dell’impianto, non devono venire alterate da tali giunzioni, che
dovranno essere riportate sui disegni esecutivi.
Per la posa in cunicoli, tubi int errati e passerelle e t ubazioni metalliche si
dovranno utilizzare cavi con grado di isolamento non inf eriore 0,6/1 Kv cavo
unipolare , o m ult ipolar e , isolato in gomma di qualità G7 con guaina in
doppio isolamento.
tensione nominale uo/u : 0,6/1kv
tensione massima um : 1200v
temperatura massim a di esercizio: +90°c per sezioni f ino a 240mm²:
temperatura massim a di corto circuito: + 250°c per sezioni olt re 240mm²:
Per il conduttor e di neutro si dovr anno utilizzare solo conduttori di colore blu
chiaro; per i condutt ori di protezione si dovranno utilizzare solo conduttor i di
colore giallo- verde( CEI 64/8 paragraf o514.3)
Dovranno esser e r ispettate le sezioni dei conduttor i come indicato sugli
schemi elettrici, comunque le sezioni minime per i conduttori saranno le
seguenti :
o 0,75 mmq per i conduttor i ausiliar i o di segnalazione
o 1,5 mmq per i punti luce e le prese da 10A
Per l' interramento dei cavi elettrici, si dovrà procedere nel modo seguente:
sul f ondo dello scavo, suff iciente per la prof ondit à di posa prevista in
progetto e privo di qualsiasi sporgenza o spigolo di roccia o di sassi, si dovrà
costituire, in primo luogo, un letto di sabbia di f iume, vagliata e lavata, o di
cava, vagliata dello spessor e di almeno 10 cm, sul quale si dovrà distendere
successivamente il cavo (o i cavi), senza pr emere e senza f arlo aff ondare
artif icialment e nella sabbia;
si dovrà, quindi, stendere un altro strato di sabbia come sopra, dello
spessor e di almeno 5 cm, in corr ispondenza della generatrice superior e del
cavo (o dei cavi); pertanto, lo spessore f inale complessivo della sabbia dovr à
risultare di almeno 15 cm più il diametr o del cavo (quello maggiore, avendo
più cavi);sulla sabbia così post a in oper a, si dovrà, inf ine, disporre una f ila
continua di mattoni pieni, bene accost ati f ra lor o e con il lato maggiore
disposto secondo l'andamento del cavo (o dei cavi), se questo avrà il
diametro ( o questi comporranno una st riscia) non super ior e a 5 cm o, al
contrario, in senso tr asversale (generalm ente con più cavi);
sistemat i i mattoni, si dovrà pr ocedere al rint erro dello scavo, pigiando sino
al limit e del possibile e trasportando a rif iuto il mater iale eccedente
dall' iniziale scavo.
Ovviamente, l' asse del cavo (o quello centrale di più cavi) dovrà, trovarsi in
uno stesso piano ver ticale con l'asse della f ila di mattoni.
Per la prof ondità di posa sarà seguito il concetto di aver e il cavo (o i cavi)
posti suf f icientemente al sicuro da possibili scavi di superf icie per riparazioni
ai manti stradali o cunette event ualmente sopr astant i, o moviment i di terra
nei tratti a prato o giardino.
La prof ondità di posa dovrà essere almeno 0,5 m, ai sensi della norma CEI
11-17.
Tutta la sabbia ed i mattoni occor renti saranno f orniti dall'Impresa
aggiudicat aria.
Per la posa in oper a delle tubazioni a parete od a sof f itto, ecc., in cunicoli,
intercapedini, sotterr anei, ecc., valgono le prescr izioni precedenti per la posa
dei cavi in cunicoli praticabili, con i dovut i adattamenti.
Per la posa int errata delle tubazioni non idonee a proteggere
meccanicamente i cavi, valgono le prescr izioni prec edent i circa l'int erramento
dei cavi elettrici, le modalità di scavo, la prepar azione del f ondo di posa
(naturalmente senza la sabbia ed i mattoni), il r einterro, ecc. Per le tubazion i
adatte a f ornir e prot ezione meccanica ai cavi, non è prescritt a una prof ondit à
minima di posa.
Le tubazioni dovranno r isultare coi singoli tratt i unit i tra loro o stretti da
collar i o f lange, onde evitar e discont inuit à nella loro superf icie interna.
Il diametro interno della tubazione dovr à essere in rapporto non inf eriore ad
1,3 rispetto al diametro del cavo o del cerchio circoscr ivente i cavi, sistemat i
a f ascia.
Per l' inf ilaggio dei cavi, si dovr anno avere adeguat i pozzet ti sulle tubazioni
interrate e apposit e cassette sulle tubazioni non interrate.
Il distanziamento f ra tali pozzetti e cassette sarà da st abilirsi in rapporto alla
natura ed alla grandezza dei cavi da inf ilare. Tuttavia, per cavi in condizioni
medie di scorr imento e grandezza, il distanziamento resta stabilito di
massima:
9 25 32 32 40 50
1 20 25 25 32 40
bipolare 2 32 40 50 50 63
3 40 50 50 63 ---
1 20 25 25 32 40
Cavo tripolare 2 40 40 50 63 63
multipolare
PVC
3 40 50 50 63 ---
1 25 25 32 32 50
quadripo 2 40 50 50 63 ---
lare
3 40 50 50 --- ---
I tubi per il cont enimento e la pr otezione dei conduttor i dovr anno essere
opportunamente m arcati ed essere o in materiale plast ico pvc
autoest inguente o in acciaio zincato della serie leggera.
Per la posa incassata nei paviment i e/o nelle paret i le tubazioni dovranno
essere in materiale plastico del tipo pesante ad elevata resistenza meccanica
e autoest inguent i.
Nelle pose a vista essi dovr anno esser e f issati alle strutture od alle par eti
con sostegni costit uti da prof ilat i in acciaio o con f ascette , collari, staf f e ,
ecc…
Non è ammesso il f issaggio dei tubi metallici mediante saldatura.
Dovranno essere pr esi opportuni pr ovvediment i per impedir e che dalle parti
terminali delle tubazioni sia convogliat a acqua alle cassette od ai quadri
contenenti morsettiere od apparecchiatur e.
Le tubazioni metalliche dovr anno essere posate in opera in modo da
realizzare la cont inuità elettrica per l’int ero percorso
I tubi sia nel caso di posa a vista come nel caso di posa sot totraccia, con la
sola esclusione delle pose sottopavim ento, dovranno avere un percorso
vert icale od orizzont ale, dovranno essere escluse le pose oblique.
Il tracciato dei tubi prot ettivi deve consentire un andamento rettilineo
orizzontale (con minima pendenza per f avorire lo scar ico di eventuale
condensa) o vert icale. Le cur ve devono essere eff ettuate con raccor di o con
piegature che non danneggino il tubo e non pregiudichino la sf ilabilità dei
cavi.
Il diametro dei tubi non dovr à essere inf eriore ad 1,3 volte il diametro del
cerchio circoscr itto al f ascio di cavi in esso cont enut i, con un minimo di 11
mm e con un coef f iciente di riempimento uguale a 0,4.
Le canalette o le passerelle portacavi, se sono di plast ica, dovranno esser e
di t ipo pesante (pvc autoestinguente o resina car icata a vetro), oppure
saranno metalliche(zincate, verniciate od in acciaio inox) complete di
collegamento a t erra; la messa in opera dovrà garantire la continuità elettrica
lungo tutto il per corso..
Si dovrà ut ilizzare un coef f iciente di riempimento non superiore al 70% .
laddove si pr esent i r ischi di abrasione delle condutture dovranno essere presi
provvedimenti tramit e opportuni r ipar i, per evitate dei rischi.
Per il grado di prot ezione contro i cont atti diretti, si applica quanto richiesto
dalle norme CEI 64- 8 (var ie part i), utilizzando i necessar i accessor i (angoli,
derivazioni, ecc.); opportune barriere che devono separare cavi a tensioni
nominali dif f erenti.
I cavi vanno ut ilizzat i secondo le indicazioni della norma CEI 20-21.
Per i canali metallici devono essere previsti i necessar i collegamenti di terra
ed equipotenziali, secondo quanto previst o dalle norme CEI 64-8 (varie parti).
Tubazione f lessibile in PVC aut oest inguente ser ie pesante con marchio I MQ
da incassare sotto traccia, sotto pavim ento, all’int erno di intercapedini e
porre in opera con tutti gli inter venti murari di scasso e ripr istino delle parti
interessate, complet a dei collegamenti alle scatole di derivazione e con
diametro esterno di 16-20-25-32-40-50 mm.
EN 50267- 2-2
Classif icazione: 3422
Colore: bianco natur ale, nero, verde, azzurro, marrone, lilla
Mater iale: PVC
Lunghezza di f ornitura: in base al diamet ro
Normativa: EN 50086-1 (CEI 23- 39), EN 50086-2-2 (CEI 23-55) e
IEC EN 61386-1; IEC EN 61386-22
Classif icazione: 3321
Resistenza alla com pressione: 750 N
Resistenza all’urto: 2 kg da 100 mm (2 J)
Temperatura di applicazione permanente e installazione: -5°C/+60°C
Resistenza di isolamento: > 100 M. a 500 V per 1 minuto
Rigidità dielettrica: > 2000 V a 50 Hz per 15 minut i
Resistenza alla propagazione della f iamma: autoestinguente in meno di 30
secondi
Campo di impiego: impiant i elettrici e/o t rasmissione dat i
in ambient i ordinari e particolari
Tipo di posa: pr evalentemente incassat i a pavimento, par ete e soff itto.
Idonei nelle applicazioni all’inter no di controsoff itti e paviment i
f lottanti.
Guaina f lessibile in PVC con raccordi ad alta resistenza chim ica e meccanica
da installare a vista e porre in opera completa di tutt i i f issaggi, giunzioni,
cur ve f ilettate e collegament i alle scatole di derivazione con un grado
complessivo di protezione IP55 e con diametro interno di 12-16-22-28 mm.
Colore: grigio RAL 7035
Mater iale: PVC Rigido per la spir ale int erna - Plastif icato per la
copertura
Lunghezza di f ornitura: rotoli da 30 metr i
Normativa: EN 50086-1 (CEI 23- 39), EN 50086-2-3 (CEI 23-56)
e IEC EN 61386-1; I EC EN 61386-23 (per quanto applicabile)
Classif icazione: 1311
Resistenza alla com pressione: 125 N
Le scatole e le cassette di der ivazione dovr anno essere impiegate ogni volta
che verr à eseguita una der ivazione od uno smistamento di conduttor i e t utte
le volte che lo richiedano le dimensioni , la f orma, e la lunghezza del tratto di
tubazione , questo aff inché sia garant ita la sf ilabilità dei conduttori.
Nelle scatole e cassette i conduttor i verr anno raggruppati cir cuito per circuit o
avr anno una lunghezza tale da permett ere eventuali controlli ogni scatola
Scatola di der ivazione stagna IP55 in pvc autoest inguent e con paret i lisce o
passacavi completa di r accor di installati in modo idoneo a garantir e il grado
di protezione da porr e in opera in vista con f issaggi, collegamenti e giunzioni.
Cassette da par ete caratterist iche tecniche
normativa: iec 60670-1; iec 60670- 22; cei 23-48
grado ip: ip 44; ip 55; ip 56
protezione contro i contatti indiretti: doppio isolamento - (•)
temperatura di installazione: max +60° min -25°
materiale: plast 75
resistenza agli urti: ik 07 (cassetta ip 44) ik 08 (cassetta ip 55 e ip 56)
resistenza al calore anormale al f uoco:termopressione con biglia 85° c
glow wire test 650°c
Per i tratt i sotto pavimento in luogo delle cassette dovranno esser e ut ilizzat i
pozzett i pref abbr icat i in cls di opportune dimensioni complet i di coperchio
atti a resistere alle sollecitazioni meccaniche cui possono essere sottopost i
in tratti carrabili o pedonali.
I pozzetti di norma dovranno essere utilizzat i solamente per il transito e lo
smistamento dei conduttori, non dovranno salvo casi eccezionali esser e
eff ettuate derivazioni.
7 Derivazioni
Nel caso si utilizzino prese a tensione diversa si dorrà f are in modo che le
spine dei due circuit i non risult ino intercambiabili.
La corrente nominale dell’ apparecchiatura di pr ote zione del circuito dal
quale sono alimentate le prese dovrà essere uguale alla corrente nom inale
delle pr ese alimentat e.
Nel caso in l’appar ecchiatura di protezione avesse una corrente nom inale
super iore a quella delle pr ese alimentate, queste dovr anno essere protette
localmente con inter ruttore magnetotermico o f usibile.
I var i f rutti da inst allar e negli impianti sottotraccia
(interruttor i,deviator i,prese,ecc) dovranno essere di tipo modulare
componibile di elevata qualità mentre t utti i locali che r ichiedono impiant i
stagni dovranno essere da est erno con grado di prot ezione non inf eriore a
IP55.
Le prese uso indust riale dovranno essere della seria CEE e idonee al tipo
tensione di alimentazione.
Alimentazione nei locali da bagno può essere ef f ettuata come per il rest o
dell’appartamento (o dell’edif icio, per i bagni in edif ici non residenziali).
Se esist ono 2 circuiti distinti per i centri luce e le prese, entrambi quest i
circuiti si devono est endere ai locali da bagno.
La protezione delle prese del bagno con interruttore dif f erenziale può essere
aff idata all’interruttore generale (con In 30 mA) o a un dif ferenziale locale
che può ser vire anche per diversi bagni attigui.
Condutture elettriche nei locali da bagno debbono esser e usati cavi isolat i in
classe II nelle zone 1 e 2 in tubo di plast ica incassato a parete o nel
pavimento, a meno che la prof ondità di incasso non sia superiore a 5 cm.
-Per il collegamento dello scaldabagno, il tubo, di t ipo f lessibile, deve essere
prolungato per copr ire il tratto esterno, oppure deve essere usato un cavetto
tripolare con guaina (f ase + neutro + conduttore di prot ezione) per tutto il
tratto dall’interruttor e allo scaldabagno, uscendo, senza m orsetti, da una
scatoletta passacor done.
Protezioni contro i contatti dir etti in ambient i pericolosi negli ambient i come
per esempio: cant ine, garage, portici, giardini ecc., in cui il per icolo di
elettroconduzione è maggiore, sia per condizioni ambientali ( umidità), sia per
particolari utilizzat ori elettrici usati (apparecchi portatili, tag liaerba ecc.), le
prese a spina devono essere alimentat e come prescritto per la zona 3 dei
bagni.
Dove
Rt = -il valore in Ohm della r esistenza dell’im pianto di terra, nelle condizioni
più sf avorevoli
Is= -il valore, in Ampèr e, della corrente di inter vento del disposit ivo di
protezione;
Tutte le linee dovranno r isultare prot ette dagli ef f etti dei cortocircuit i e dei
sovraccarichi con idoneo interruttore magnetotermico.
Pertanto dovr anno essere tassativament e rispettate le sezioni dei conduttor i
indicate negli schemi elettrici di progetto.
Nella verif ica delle protezioni si è tenuto conto e, a seguito di event uali
modif iche, si dovr à t ener conto delle sezioni minime componenti la linea delle
sezioni minime com ponenti la linea, se queste non dispong ono di un propr io
dispositivo di protezione.
In particolare, i conduttori devono essere scelt i in modo che la loro portata
(Iz) sia super iore o almeno uguale alla corrente di impiego (Ib) (valore di
corrente calcolato in f unzione della m assima pot enza da trasmettere in
regime permanente). Gli interruttori automatici magnetoterm ici, da installare
a loro prot ezione, devono aver e una corrente nom inale (In) compresa f ra la
corrente di impiego del conduttore (Ib) e la sua portata nominale (I z) e una
corrente di f unzionamento (If ) minore o uguale a 1,45 volte la portata (I z).
In tutti i casi devono essere soddisf atte le seguenti relazioni:
Ib < I n <I z If = 1,45 Iz
La seconda delle due disuguaglianze sopra indicate è automaticamente
soddisf atta nel caso di impiego di interr uttori automat ici conf ormi alle norme
CEI EN 60898, 60947-2 e 60947-2/A1.
Gli int erruttori automatici magnetotermici devono int errompere le corrent i di
corto circuito che possono ver if icarsi nell'impianto, in modo tale da garant ire
che, nel conduttore protetto, non si r aggiungano temper ature per icolose
secondo la relazione:
Iq = I Ks 2
Protezione d'impianto
Al f ine di proteggere l'impianto e le apparecchiature elettriche ed elettroniche
ad esso collegate contro le sovr atensioni di origine atmosf erica (f ulminazione
indiretta) e le sovr atensioni transitorie di manovra e per limitar e scatti
intempestivi degli interruttori dif f erenziali, all' inizio dell' impianto deve essere
installato un lim itatore di sovratensioni, che garantisca la separazione
galvanica tra condut tori attivi e terra. Tale lim itatore deve essere modulare e
componibile e aver e il dispositivo di f issaggio a scatto incorporato per
prof ilato unif icato.
Protezione d'utenza
Per la protezione di particolari ut enze m olto sensibili alle sovratensioni, quali
ad esempio, computer, videoterminali, registratori di cassa, centraline
elettroniche in genere e disposit ivi elett ronici a memoria pr ogrammabile, le
prese di corrent e dedicate alla loro inserzione nell' impiant o devono essere
alimentate attraverso un disposit ivo limit atore di sovratensione, in aggiunta al
dispositivo di cui al punto a).
Tale dispositivo deve essere componibile con le prese, e montabile a scatto
sulla stessa armatur a; esso deve poter essere installato nelle normali scatole
di incasso.
15 Caduta di tensione
17 Apparecchiature modulari
gli interruttor i autom atici magnetoterm ici f ino a 100 A devono essere modular i
e componibili con potere di interruzione f ino a 6.000 A, salvo casi particolari;
gli interruttori con r elè dif f erenziali f ino a 63 A devono essere modular i e
appartenere alla stessa serie di cui ai punti precedenti, devono essere del
tipo ad azione dir etta;
Gli interruttori magnetotermici dif f erenziali tetrapolar i, con 3 poli protetti f ino
a 63 A devono essere modular i dotati di un dispositivo che consenta la
visualizzazione dell’avvenuto inter vento e permetta, pr ef eribilmente, di
dist inguere se detto int er vento è provocato dalla protezione dif f erenziale; è
ammesso l’impiego di interruttor i dif f erenziali puri, perché abbiano un poter e
di interruzione con disposit ivo associato di almeno 4.500 A;
Il potere di interruzione degli int erruttori automatici deve essere garantito sia
in caso di alimentazione dai morsetti superior i (alimentazione dall’alto), sia in
caso di alimentazione dai morsetti inf eriori (alimentazione dal basso).
20 Impianti monofasi
In mancanza di indicazioni, per gli impianti elettrici monof ase si f a rif erimento
al car ico convenzionale dell’impianto. Detto carico verrà calcolato sommando
tutti i valori ottenuti applicando alla potenza nominale degli apparecchi
utilizzator i f issi e a quella corrispondente alla corrente nom inale della presa a
spina, i coeff icienti che si deducono dalle tabelle CEI riport ate nei paragraf i
seguenti.
21 Impianti trifasi
Negli impianti tr if asi (per i quali non è prevista una limit azione della potenza
contrattuale da part e del Distributore) non è possibile applicare il cr iterio di
dimensionamento dell’impiant o di cui all’art icolo “Potenza impegnata e
dimensionamento degli impiant i”; tale dimensionamento dell’impiant o sarà
determinato, di volta in volta, secondo i criteri della buona t ecnica, tenendo
conto delle norme CEI. In part icolare, le condutture devono essere calcolate
in f unzione della potenza impegnata, che si ricava nel seguente modo:
-potenza assorbita da ogni singolo utilizzatore (P1-P2-P3- ecc.), intesa come
la potenza di ogni singolo ut ilizzatore ( Pu), moltiplicata per un coef f iciente di
utilizzazione (Cu):
P1 = Pu × Cu
-potenza totale per la quale devono essere pr opor zionati gli impiant i (Pt),
intesa come la som ma delle potenze assorbite da ogni singolo utilizzat ore
(P1-P2- P3- ecc.), molt iplicata per il coef f iciente di contempor aneità (Cc):
Pt = (P1 + P2 + P3 + P4 + … + Pn) × Cc
Le condutture e le relat ive prot ezioni, che alimentano i motor i per ascensor i e
montacar ichi, devono essere dimensionate per una corr ent e pari a 3 volte
quella nom inale del ser vizio cont inuat ivo; se i motori sono più di uno
(alimentat i dalla stessa conduttura), i coeff icient i sono 1 per il successivo
ascensore e 0,7 per tutti gli altri.
La sezione dei conduttori sarà, quindi, scelta in relazione alla potenza da
trasportare, tenuto conto del f attore di potenza, e alla distanza da copr ire.
Si def inisce corrent e d’impiego di un circuito (Ib) il valore della corrente da
prender e in considerazione per la det erminazione de lle car atteristiche degli
elementi di un circuito. Essa si calcola in base alla potenza totale ricavata
dalle pr ecedent i Tabelle, alla tensione nominale e al f attore di potenza.
Si def inisce portata a regime di un conduttore (I z) il massimo valore della
corrente che, in regime permanent e e in condizioni specif icate, il conduttore
può trasmettere senza che la sua temperatura superi un valor e predef inito.
Essa dipende dal tipo di cavo e dalle condizioni di posa ed è indicata nella
Tabella UNEL 35024-70.
Il pot ere d’interruzione degli interruttor i automatici deve essere di almeno
4.500 A, salvo diversa comunicazione dell’Ente distr ibut ore dell’ener gia
elettr ica.
Gli interruttori automatici devono esser e tripolar i o quadripolar i, con 3 poli
protetti.
prospett i della norm a UNI 10380. Se non altrimenti indicat o, dei tre valori
indicati dovrà esser e preso quello centr ale. A titolo or ient ativo, si r iportano i
valori raccomandati nel pr ospetto I per gli uff ici.
o a f luorescenza;
o a LED;
Plaf oniera tipo della Ditta Pr isma modello EKO25 o equivalente, a f orma
circolare con corpo e anello in mater iale termoplast ico , parabola rif lettente in
alluminio, schermo in vetro lavorato e satinato internamente completa di
lampada incandescente o f luorescent e a basso consumo con attacco E27, vit i
di bloccaggio in acciaio inox, classe II ed eventuale gabbia di protezione, da
porre in oper a con grado di prot ezione IP44 completa di tut ti i collegament i
all’impiant o elettrico e le operazioni di f issaggio sul supporto def init ivo.
Le lampade di illum inazione devono essere comandate a mezzo di un relè
temporizzatore modular e e componibile con le apparecchiature da incasso
per montaggio in scatole rettangolar i standard.
Il comando deve avvenire con pulsant i, lum inosi, installat i all'ingresso, nei
corridoi e sui pianer ottoli del vano scala.
Il relè tempor izzat ore deve consent ire la regolazione del tempo di
spegniment o.
Plaf oniera tipo della Ditta 3 Filippi modello Linda o equivalente, con le
seguenti caratterist iche:
Illuminotecniche;
Gli apparecchi, per lampade T5, T8 e compatte, f orniscono una distr ibuzione
dif f usa simmetrica.
Con l’ut ilizzo dei recuperator i di f lusso ( vedi accessor i), si possono aver e
distr ibuzioni da ampie a concentrate e asimmetriche per soddisf are tutte le
esigenze conseguenti l’installazione.
Meccaniche;
Corpo in policarbonato aut oest inguente V2, st ampato ad iniezione in color e
grigio RAL 7035.
Guarnizione di tenuta iniettata ecologica antinvecc hiamento.
Schermo in policarbonat o autoest inguente V2, stabilizzato agli UV,
trasparente stampato ad iniezione, con superf icie esterna liscia e interna con
prismat izzazione dif f erenziata.
Rif lettore portacablaggio in acciaio zincato a caldo, verniciato a base
poliestere bianco, fissato al corpo mediante disposit ivi rapidi in acciaio,
apertura a cerniera. Recuperat ore di f lusso concentrato, in alluminio a
specchio con trattamento superf iciale al titanio e magnesio, assenza di
iridescenza, ad alto rendimento, in dotazione montato nella versione 1x80 T5
HF cod. 5720, per ambienti di elevate alt ezze, cors ie di magazzini o per
illum inamenti elevati localizzat i. Scrocchi a scomparsa f ilo corpo in
policarbonato (in acciaio inox per 3F Linda Inox) per f issaggio schermo,
apertura antivandalica.
Staff e di f issaggio in acciaio inox, escluso 11W .
Elettr iche;
Cablaggio elettronico EEI A2, 230V- 50/60Hz, f attore di potenza >0,95,
f usibile, accensione a caldo della lampada.
Cablaggio a starter bassissime per dite EEI B1, 230V-50Hz, rif asato, f usibile,
cavo da 0,75 mm² termoresist ent e HT 90° C.
Cablaggio a starter basse perdite EEI B2, 230V-50Hz, r if asato, f usibile, cavo
da 0,5 mm² termoresist ente HT 90°C.
Linee per collegamento in cascata.
Plaf oniera compatte protette stagne tipo della Ditta Gewiss modello Bolla o
equivalent e per lampade f luorescent i costituite da, cor po illum inante in
policarbonato autoestinguente con un'elevat a resistenza agli urti color e grigio
ral 7035 rif lettore in policarbonato opale, dif f usore in policarbonato
autoest inguente, trasparente, alimentatore con cablaggio a norme CEI, grado
di prot ezione I P55, completa di tutti i collegament i all’impianto elettrico e le
operazioni di f issaggio sul supporto def initivo.
L'impianto elettr ico deve essere realizzato con l'impiego di componenti con
grado di protezione minimo I P 44.
L'impianto elettr ico deve essere realizzato con l'impiego di componenti con
grado di protezione minimo I P 44.
L'impianto deve essere der ivato dal q uadro ser vizi gener ali, se l'energia
consumata da tali ut enze viene misur ata dai contator i dei ser vizi comuni.
Da installare esternamente;
Plaf oniera stagna tipo della Ditta Pr ism a modello Super Delta o equivalente
per lampade f luorescenti costituite da, corpo illuminante in tecnopolimero
autoest inguente con un'elevata resistenza agli urt i colore grigio rif lettore
alluminio, par abola in tecnopolimer o, diffusore in vetro sat inato, trasparent e,
alimentatore con cablaggio a norme CEI , grado di prot ezione IP54, completa
di tutti i collegamenti all’impianto elettrico e le operazioni di f issaggio sul
supporto def init ivo.
Gli apparecchi di illuminazione per zone esterne ai f abbricati devono essere
alimentat i dal quadr o ser vizi generali.
I component i impiegati nella realizzazione dell' impiant o, compresi gli
apparecchi di illuminazione, devono essere protetti contro la pioggia,
l'umidità e la polvere.
L'accensione delle lampade deve esser e ef f ettuata a mezzo di interruttore
programmatore (orario), con quadrant e giornaliero modulare e componibile
con gli apparecchi montati nel quadro elettr ico di appartamento, o con relè
crepuscolare.
23 Illuminazione di sicurezza
L’impianto per l’illuminazione di sicurezza dovrà g arant ire la completa
illum inazione di tutte le vie di uscit a, i luoghi di transito e di raccordo nel
caso di interruzione dell’energia elettrica in modo da consent ire un veloce e
sicur o def lusso delle persone presenti negli ambienti o edif ici interessat i
dalla disf unzione. Tutti i component i dovranno rispondere ai seguent i
requisit i:
Punto luce per l’illuminazione di sicur ezza per pianerottoli e vani scale
eseguito con condutt ori di rame di adeguata sezione, post i a sf ilamento entro
tubi prot ettivi di materiale isolante già previst i per l’impianto di illuminazione
generale e derivati da proprio interruttore automat ico con sola protezione
magnetica, da inserire nel quadr o elettrico dei ser vizi comuni;
Appar ecchio per l’illuminazione di sicur ezza per posa a paret e mediant e slitta
per attacco rapido in materiale plast ico autoestinguente CEI 34-21/22 con
L’impianto e i relat ivi component i devono essere realizzati in conf ormità alle
norme CEI 12–14 e CEI 100–7.
Nella scelta e installazione dell’ant enna, si dovr à tener cont o che l’eff icienza
della st essa è deter minata dalla r igorosa valutazione di f attori che variano
per ogni singolo caso e di cui si esemplif icano i pr incipali:
o intensità dei segnali di arr ivo;
o lunghezza d’onda (gamma di f requenza);
o altezza del f abbricato sulla cui sommità dovrà esser e installata
l’antenna;
o inf luenza dei f abbricati vicini;
o estensione dell’impianto;
o numero delle utenze;
o presunta direzione di provenienza dei disturbi.
Inoltre, per una valutazione più appropriata, si dovrà, tener conto delle
caratterist iche propr ie dell’antenna e cioè: guadag no, angolo di apertura e
rapporto tra sensibilità nella direzione di ricezio ne e quella opposta.
Il guadagno dovrà pertanto essere elevato, pur con angoli di apertura
orizzontale e vert icale ridotti al minimo per limitare l’azione dei campi
disturbati, provenienti da direzioni diver se da quella del trasmettitore.
Cavi coassiali per uso interno adatt i alle singole inst allazioni (classe B), sia
agli impianti multiutenza, condomini, ecc. (classe A).
I modelli “con doppio schermo”, inoltre, consentono di raggiungere valor i di
schermatura particolarmente elevat i (super iori a 90 dB), adatti alle
applicazioni prof essionali, cavo PVC Ø 6, 8mm; 1,13/4,8 17 VAtC 40%,
Appar ecchi
I pulsanti e la tastiera esterni devono essere in materiale non igroscopico e
costruit i in modo che non sia possibile lo smontaggio senza l' uso di attrezzi.
Il gruppo f onico deve avere caratteristiche tali da consentire una buona
ricezione e trasmissione anche in caso di inf iltrazioni di um idità od acqua.
Citof oni
I citof oni interni devono essere da paret e/incasso/tavolo ed essere completi
di pulsante apr i porta e ronzatore per la chiamata. In caso di alloggi dispost i
su più piani, deve essere possibile l'installazione di altr i citof oni in parallelo.
Videocitof ono
Il videocitof ono dovrà essere un sist ema digitale, in questo caso sarà
composto da:
- telecamera adeguatamente orientata sull'ingresso;
- proiettore temporizzato per l' illuminazione dell' ingresso;
- gruppo interno cost ituito dal monitor e da un apparecchio citof onico
interno con caratteristiche uguali a quelle descr itte al paragraf o precedente.
Caratter istiche tecniche tipo della ditta BTicino o equivalent e dei componenti
dell’impianto;
26 Impianto telefonico
L'impianto deve essere der ivat o dal quadro ser vizi com uni, se l' energia
consumata da tali ut enze viene misur ata dai contator i dei ser vizi comuni.
In caso contrar io, da ciascun contator e partir à una linea, adeguatament e
protetta, destinata all'alimentazione dei locali suddett i.
Nelle autor imesse private con più di 9 autoveicoli e nelle aut orimesse
pubbliche, l' impianto elettr ico deve essere realizzato in conf ormità alle norm e
CEI 64-2, 64-2-A.
Per quant o possibile, dovranno essere evitate le installazioni elettriche nelle
f osse e nei cunicoli; diversament e, è necessar io attenersi alle prescr izioni
contenute nell'appendice A della norma CEI 64-2.
L'alimentazione elett rica della centrale di teler iscaldamento parte dal quadro
ser vizi generali nel vano contatori f ino al quadro all' interno del locale
Il quadro in lam ier a tipo realizzato all’int erno del locale dovrà essere
dimensionato in relazione al numero di interruttori evidenziati nello schema
elettr ico, tenendo conto di una maggiorazione del 30%.
Sul quadro interno al locale si devono installare g li interrut tori modular i di
protezioni della linea di alimentazione del bruciatore, della linea di
alimentazione delle pompe, di altri eventuali utilizzator i e di tutte le
apparecchiature che necessitano di un collegamento elettrico.
I collegamenti con le apparecchiature idr iche, pompe di r iscaldamento,di
ricircolo, bruciatore e altri utilizzator i, si realizzano mediante l’ut ilizzo di cavi
tipo FROR 450/750 V posat i entro canali in metallo o tubo in pvc esterno
comprensivo di accessori.
I punti luce verranno realizzat i a sof f itto sono di t ipo LINDA I NOX AR 2x36W
della ditta 3FILIPPI.
Il comando del punto luce deve esser e posizionato all’ingresso del locale e
sarà realizzato mediante una tubazione rigida a vista compr ensiva di tutti gli
accessori.
Verrà realizzato anche un punto d’emergenza posto nella vicinanze del
quadro elettrico.
Gli apparecchi di comando prese a spina devono essere installat i a 1,50mt
dal pavimento
Nella centrale e stat o previsto un quadretto CEE contenente due prese di tipo
industriale.
Dovranno esser e realizzat e su tutte le masse e masse estr anee collegamenti
equipotenziali mediante un collettore costituit o da barra in r ame.
Il resto dell'impianto deve essere eseguito in modo da r ispettar e le
disposizioni di legge, sia per quanto r iguarda i dispositivi di sicur ezza, sia
per quanto riguar da i disposit ivi di regolazione, p er f are in modo che la
temperatura nei locali non super i i 20° C.
La ver if ica provvisor ia accerterà che gli impiant i siano in condizione di poter
f unzionare normalm ente, che siano state rispettate le vigenti norme di legge
per la pr evenzione degli inf ortuni e in par ticolare dovrà controllare:
o lo stato di isolament o dei circuit i;
o la continuit à elettrica dei circuit i;
o il grado di isolamento e le sezioni dei conduttori;
o l'eff icienza dei com andi e delle prot ezioni nelle condizioni del
massimo car ico previsto;
o l'eff icienza delle pr otezioni contro i contatti indirett i.
o La ver if ica provvisor ia ha lo scopo di consent ire, in caso di esito
f avorevole, l'esito del f unzionamento degli im pianti ad uso degli
utenti a cui sono destinat i.
Ad ultimazione della verif ica provvisoria, l' Amministrazione appaltante
prender à in consegna gli impianti con regolare verb ale.
disciplinar e tecnico a base della gar a, purché r isultino conf ermate nel
progetto-off erta dell'Impresa aggiudicataria e purché non siano st ate
concordate delle modif iche in sede di aggiudicazion e dell'appalto;
c) che gli impianti e i lavori siano in tutto corrispondent i alle indicazioni
contenute nel prog etto-off erta, purché non siano state concordate delle
modif iche in sede di aggiudicazione dell'appalto;
d) che gli impianti e i lavori corrispondano inoltre a t utte quelle eventuali
modif iche concor dat e in sede di aggiudicazione dell'appalto.
Anche del collaudo def initivo verrà redatto regolare ver bale.
Esame a vista
Deve essere eseguit a un'ispezione visiva per accertarsi che gli impiant i siano
realizzati nel rispett o delle prescrizioni delle norme generali, delle norme
degli impiant i di t erra e delle norme particolari r if erentesi all' impianto
installato. Tale controllo deve accertare che il mat eriale elettrico, che
costituisce l'impiant o f isso, sia conf orme alle relat ive norme, sia scelto
correttamente e inst allato in modo conf orme alle prescr izioni normative e non
present i danni visibili che possano compr omettere la sicur ezza.
Tra i controlli a vista devono esser e eff ettuati i controlli relat ivi a:
o protezioni e misura di distanze nel caso di pr otezione con
barrier a,
o presenza di adeguat i dispositivi di sezionamenti e int erruzioni
di polarità, scelt a del tipo di apparecchi e misure di protezione
adeguate alle inf luenze ester ne, ident if icazione de i conduttori
di neutro e di pr otezione, f ornit ura di schemi, cartelli
ammonitor i, identif icazione di com andi e protezioni,
collegament i dei conduttori.
Inoltre è opportuno che questi esami inizino durante il corso dei lavor i.
Per cavi e conduttori si deve controllare che il dimensionam ento sia f atto in
base alle portate indicate nelle tabelle CEI-UNEL; inoltre si deve verif icare
che i component i siano dotat i dei dovut i contrassegni di identif icazione, ove
prescritt i.
La misura delle cadute di tensione deve essere eseguita tra il punto di inizio
dell' impianto e il punto scelto per la pr ova; si inseriscono un Voltmetro nel
punto iniziale e un altro nel secondo punto (i due strument i devono avere la
stessa classe di precisione).
Devono essere alimentati tutti gli apparecchi utilizzatori che possono
f unzionare contem poraneamente; nel caso di appar ecchiature con
assorbimento istantaneo, di corrent e si f a rif erimento al car ico convenzionale
scelto come base per la determ inazione della sezione delle condutture.
Le letture dei due Voltmetr i si devono eseguire contemporaneament e e si
deve procedere poi alla det erminazione della caduta di tensione percentuale.
dall' impianto di terra e tra di loro; si possono ritenere ubicati in modo corretto
quando siano sistemati ad una distanza dal loro contor no pari a 5 volte la
dimensione massima dell'impiant o stesso; quest'ultima, nel caso di semplice
dispersore a picchetto, può assumersi pari alla sua lung hezza. Una par i
distanza va mantenuta tra la sonda di tensione e il dispersore ausiliar io;
c) deve essere controllato in base ai valori m isurat i, il coor dinamento
degli stessi con l' intervento nei tempi previst i dei dispositivi di massima
corrente o dif f erenziali; per gli impianti con f ornitura in media tensione, tale
valore va controllato in base a quello della corrente convenzionale di terra,
da richiedersi all' ENEL;
d) quando occorre, sono da eff ettuare le misure delle tensioni di contatt o
e di passo. Queste sono di regola eseguite da prof essionist i, Imprese o enti
specializzat i. Le nor me CEI 64-8 ( varie parti) f orniscono le istruzioni per le
suddette m isure;
e) nei locali da bagno deve essere eseguit a la ver if ica delle continuità del
collegamento equipotenziale tra le tubazioni metalliche di adduzione e di
scarico delle acque, tra le tubazioni e gli apparecchi sanitari, tra il
collegamento equipotenziale e il conduttore di protezione. Tale controllo è da
eseguirsi pr ima della muratura degli apparecchi san itar i.
Norme generali comuni per le verif iche in corso d'oper a, per la verif ica
iniziale e per il collaudo def initivo degli impiant i
a) Prima di iniziar e le prove di f unzionamento e di rendim ento delle
apparecchiature e degli impiant i, il collaudatore d ovrà verif icare che le
caratterist iche della corrente di alimentazione, disponibile al punto di
consegna (specialmente tensione, f requenza e potenza disponibile), siano
conf ormi a quelle previste nel Capitolat o speciale d'appalt o e cioè quelle in
base alle quali f urono progettati ed eseguit i gli impianti.
Qualora le anzidette caratter istiche della corrente di alimentazione (se non
prodotta da centrale f acente parte dell'appalto), all'atto delle ver if iche o del
collaudo, non f osser o conf ormi a quelle contrattualmente pr eviste, le prove
dovranno essere rinviate a quando sia possibile disporre di correnti di
alimentazione delle caratterist iche contr attualmente previste, purché ciò non
implichi una dilazione della verif ica pr ovvisoria o del collaudo def initivo
super iore ad un massimo di 15 giorni.
Nel caso vi sia al riguardo impossibilit à da parte dell'Azienda elettrica
distr ibutr ice o qualora l' Amministrazione appaltante non intenda disporre per