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Operazione rif. P.A. n. 2008-117/PR-1 approvata con D.G.P. n°84 del 12/02/2009 dalla Provincia di Parma e
cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo, dal Ministero del Lavoro, dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Provincia di
Parma.
Project Work
Periodo dal 11/05/2009 al 25/06/2009
Autore
Giuseppe Carpentieri
Sommario
Descrizione del progetto.............................................................................................................................. 3
L’idroelettrico ............................................................................................................................................. 5
Aspetto economico.................................................................................................................................... 14
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Descrizione del progetto
Installazione di un impianto micro idroelettrico nel flusso di un canale irriguo presso il ristorante
“Mulino di sopra” sito in Strada dei Mulini, 3 Traversetolo (PR). La turbina sfrutta un salto di 4,4 mt che
genera una potenza di 1,77 kW, pertanto si predispone una turbina Banki che può generare una potenza
massima di 15 kW. L’impianto sarà connesso alla rete con modalità “scambio sul posto”.
Sito dell’installazione: perché il Mulino di Sopra
Qui sotto la vista frontale della cascata, dalla prospettiva della finestra del ristorante.
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Qui sotto l’attacco della cascata al letto inferiore del canale.
La cascata attualmente è la peculiarità estetica del ristorante, va da se che questa componente rappresenta
un vincolo costruttivo. Dove è stato inserito il trapezio, verrà applicata una passerella in legno che coprirà
tutta la turbina. Riusciremo così a conservare la visione “romantica” della cascata da parte dei clienti del
locale.
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Fonte rinnovabile scelta
L’idroelettrico
Le centrali idroelettriche sono state il primo tipo di impianti per la produzione di energia elettrica.
L’energia può provenire dal flusso di un corso d’acqua (centrali ad acqua fluente) o dal salto che l’acqua,
accumulata in un bacino naturale o artificiale, compie per giungere alla centrale (centrale a serbatoio).
La potenza di un impianto idraulico dipende da due fattori: il salto (dislivello esistente fra la quota a cui è
disponibile la risorsa idrica svasata e il livello a cui la stessa viene restituita dopo il passaggio attraverso
la turbina) e la portata (la massa d’acqua che fluisce attraverso la macchina espressa per unità di tempo).
L’Italia è stato uno dei Paesi pionieri nell’utilizzo dell’energia idroelettrica: le prime esperienze risalgono
al 1889 e 1891, rispettivamente presso Genova (Isoverde) e Roma (Acquoria, Tivoli) e per un lungo
periodo questa è stata la principale fonte di energia, in un paese povero di risorse naturali, determinante
sia per il progresso industriale, sia per il miglioramento della qualità della vita.
Ancora agli inizi degli anni ’60 questa fonte era largamente prevalente per la produzione elettrica: nel
1963, ad esempio, copriva il 65% della domanda nazionale. Negli anni successivi l’importanza
dell’energia idroelettrica è progressivamente diminuita: attualmente copre circa il 19% della domanda
nazionale, poiché al vertiginoso aumento della domanda elettrica che si è registrato a partire dal “boom”
economico degli anni ’60, si è fatto fronte soprattutto con centrali termiche a combustibili fossili. Nel
frattempo comunque, in termini assoluti, la potenza disponibile è sensibilmente aumentata, (20.837 MW
nel 2002) grazie soprattutto alla realizzazione di grandi impianti di pompaggio destinati a modulare la
potenza richiesta: attualmente un ulteriore aumento della produzione da questa fonte è ipotizzabile, oltre
che con l’incremento di efficienza delle centrali esistenti, attraverso il ricorso a nuovi impianti di micro
idraulica.
Vengono definiti micro gli impianti idroelettrici di potenza inferiore ai 100 kW. Le micro-centrali
rientrano in una più ampia categoria, definita Micro-idraulica dall’UNIDO (Organizzazione delle Nazioni
Unite per lo Sviluppo Industriale), termine che indica le centrali idroelettriche di potenza inferiore a 10
MW.
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Sia nel caso di grandi impianti che di micro centrali, la generazione di energia elettrica per via
idroelettrica presenta l’indiscutibile vantaggio ambientale di non immettere nell’atmosfera sostanze
inquinanti, polveri e calore, come invece accade nel caso dei metodi tradizionali di generazione per via
termoelettrica.
Se progettato ad arte, un piccolo impianto idroelettrico può invece inserirsi in maniera armonica
nell’ecosistema della zona interessata. Gli impianti idroelettrici di piccola taglia sono infatti caratterizzati
da modalità costruttive e organizzative di scarso impatto ambientale. Inoltre, possono essere gestiti,
almeno per l’ordinario funzionamento, anche da piccole comunità ed integrati in un uso plurimo ed
equilibrato della risorsa acqua.
In molti casi inoltre, le micro - centrali hanno effetti positivi sulla regolazione e messa a regime delle
piene dei torrenti, specie in aree montane dove spesso sono causa di degrado e dissesto del suolo.
In queste condizioni possono, pertanto, contribuire efficacemente alla difesa e salvaguardia del territorio.
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Dimensionamento e carichi di consumo
Pteorica = Q (l s ) ⋅ H ( m) ⋅ g ( m s 2 )
Q è la portata media annua, considerando i momenti di massima (d’inverno) e minima portata (d’estate)
Dal sito del ministero dell’Ambiente: Per produrre un chilowattora elettrico vengono bruciati mediamente
l'equivalente di 2,56 kWh sotto forma di combustibili fossili e di conseguenza emessi nell'aria circa 0,53
kg di anidride carbonica (fattore di emissione del mix elettrico italiano alla distribuzione). Si può dire
quindi che ogni kWh prodotto dal sistema fotovoltaico evita l'emissione di 0,53 kg di anidride carbonica.
I sistemi di energia idraulica Ecowatt operano in regolazione automatica a potenza costante. Il gruppo
turbina-generatore trasforma l'energia idraulica in energia elettrica in modo costante, continuativo,
indipendentemente dalle richieste degli utilizzatori elettrici. Un sistema elettronico di regolazione
provvede a controllare, istante per istante le condizioni di carico degli utilizzatori ed a deviare su dei
sistemi dissipativi l'energia non direttamente utilizzata.
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Tale energia può essere recuperata sotto forma di calore, sia per il riscaldamento diretto dei locali, sia per
riscaldare l'acqua per scopi igienico-sanitari. Si realizza così un sistema di cogenerazione, ossia di
produzione di energia elettrica e di energia termica.
Il sistema di regolazione è composto da elementi modulari che si adattano a qualsiasi tipo di impianto e di
potenza elettrica generata. E' prevista una regolazione secondaria, con azionamento manuale, che
permette di operare sulla portata dell'acqua per adattare la turbina ad eventuali variazioni stagionali della
portata. Per una buona installazione, occorre prevedere alcune opere edili di semplice, ma indispensabile
realizzazione, seguendo le indicazioni fornite con il manuale ed i disegni di base che accompagnano
l'impianto.
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Caratteristiche serie AC sincrone con girante a flusso incrociato (Fonte IREM S. Antonino di Susa,
Torino)
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GRUPPO TURBINA BANKI-GENERATORE AD ASSE ORIZZONTALE
Gruppo di alimentazione
Serve per collegare la condotta forzata alla cassa della turbina ed è costituito dall'introduttore, a cui è
collegata la valvola di comando dell'impianto, e dall'attacco per il manometro. Sull'introduttore è previsto
un raccordo flangiato DIN per il collegamento alla condotta forzata.
Generatore
Vengono impiegati generatori sincroni trifase dai quali si può prelevare anche energia monofase.
L'induttore rotante è a 4 poli salienti. Essi sono caratterizzati dall'assenza di spazzole. La corrente di
eccitazione è fornita da un generatore ausiliario il cui rotore (indotto) è montato sullo stesso albero del
generatore principale. La regolazione dell'eccitazione è di tipo voltamperometrico con sistema
"Compound".
I cuscinetti a sfera di tutti i generatori sono stagni per cui non richiedono alcuna lubrificazione periodica.
QUADRO ELETTRICO
Il quadro elettrico è costituito da un armadietto pensile in lamiera d'acciaio in cui sono contenuti i
componenti.
Le protezioni del quadro monofase consistono nell'interruttore magnetotermico tripolare, che protegge il
generatore da eventuali corto-circuiti sulla linea di utenza, e nella bilancia di tensione che attiva un
avvisatore acustico ed uno visivo nel caso di variazione della tensione oltre i limiti di taratura prefissati.
Nel quadro trifase è presente l'interruttore magnetotermico trifase e tre bilance di tensione inserite
ciascuna tra una fase ed il neutro.
Le morsettiere servono per i collegamenti dei conduttori del generatore, della linea di utenza e del
regolatore elettronico. L'isolamento e le dimensioni dei morsetti sono adeguati alle tensioni ed alle sezioni
dei conduttori normalmente utilizzati.
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REGOLATORE ELETTRONICO
La microcentrale fornisce energia elettrica alle tensioni standard di 220V monofase e 220/380V trifase,
alle frequenze di 50 e 60 Hz. Il rendimento globale dell'impianto (rapporto tra la potenza elettrica
generata e la potenza idraulica disponibile) varia a seconda della potenza erogata e delle condizioni
d'impiego. Tale rendimento risulta comunque sempre elevato in considerazione delle potenze in gioco.
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Aspetto normativo
livello generale dal D. Lgs. 387/03 e a livello di dettaglio dalla normativa regionale e provinciale.
In linea di massima, per gli impianti di potenza inferiore ai 20 kW è sufficiente presentare la DIA
(Dichiarazione Inizio Attività) al Comune competente. Se però l’impianto dovesse essere ubicato in zone
sottoposte a vincolo storico e/o paesaggistico, oltre alla DIA va presentata anche la Comunicazione alla
Soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici.
Requisiti normativi
Comunicazione alla Sopraintendenza dei Beni Culturali (solo se in area sottoposta a vincolo)
Agevolazioni
Poiché non considerate officine elettriche, sull’energia prodotta dagli impianti di potenza inferiore a 20
kW non grava, in base alla legge 133/9912, il pagamento dell’Imposta erariale sul consumo, prevista per
gli impianti maggiori.
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Aspetto economico
Per procedere alla valutazione economica dell'impianto idroelettrico, appurato l'andamento della potenza
generabile e dell'energia effettivamente utilizzabile nel periodo di funzionamento dell'impianto stesso, si
procede alla definizione di tutte le voci di costo ripartite in
• costi di investimento: opere civili, materiali vari, macchinario, manodopera, progetto e permessi;
• oneri di gestione : costi di manutenzione e tassi.
Per quanto concerne i benefici ricavabili vi è sovente una notevole diversità a seconda che l'impianto sia
autonomo o lavori in parallelo con la rete elettrica pubblica. In ogni caso in tali valutazioni occorre
procedere il più dettagliatamente possibile ed è chiaro che la convenienza economica cresce quanto più si
utilizza l'energia prodotta dall'impianto.
Vi sono parecchi metodi per valutare la convenienza suddetta: alcuni metodi confrontano globalmente il
costo dell'investimento con il risparmio energetico ottenibile, mentre altri metodi confrontano il costo
unitario globale dell'energia auto prodotta con quello dell'energia altrimenti prevista, energia quest'ultima
fornita dalla rete pubblica o da altre fonti energetiche (gruppo elettrogeno a olio combustibile, impianto a
energia solare, eolica, ecc.). L'analisi economica viene estesa al tempo di vita dell'investimento e viene
effettuata applicando un opportuno tasso di attualizzazione ai valori dei diversi anni.
Il ristorante in oggetto spende circa 2871 euro/anno per i consumi energetici. Vi è un impianto tarato sui
15kW. Applicando una turbine Banki modello FI2 si può produrre fino a 15kW per il fabbisogno
necessario. Il costo dell’impianto globale (installazione e lavori) varia per kW prodotto/installati e quindi
per la turbina è 1500 €/kW = 27000 euro + 1000 per i lavori di muratura e acquisto della copertura in
legno che coprirà la turbina.
15kW ⋅ 24 = 360kWh / d
Consumi annui (energia da fonte rinnovabile) prodotti/risparmiati considerando 15 giorni di secca del
canale 360 kWh / d ⋅ 350 = 126000 kWh / y
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Note bibliografiche
http://www.irem.it/ita/index.htm
http://195.103.237.153/minisiti/energia/documenti/Servizi/prontuario/idroel.htm
http://www.esha.be/fileadmin/esha_files/documents/publications/publications/Brochure_IT.pdf
http://www.esha.be/fileadmin/esha_files/documents/publications/publications/checklist_IT-2005.pdf
http://adiconsum.inforing.it/shared/documenti/doc2_59.pdf
http://www.microhydropower.com/
http://www.fiesa.it/informazioni2009/noteconomia2802.pdf
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