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Giuseppe Carpentieri
https://peppecarpentieri.wordpress.com
19/01/2015
Obiettivi politici (proposta di mozione e bozza, Peppe Carpentieri)
Perché la bioeconomia?
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Georgescu-Roegen presenta la funzione produzione corretta in un modello
flussi-fondi per misurare i processi di trasformazione generati dal modello
capitalista. Facendo questo dimostra tutta l'inconsistenza e la fallaccia della
teoria economica neoclassica che senza il conteggio dell'energia e della
materia non potrebbe esistere, e mostra quanto l'economia neoclassica
[𝑄 = 𝑓(𝐾, 𝑅, 𝐿)] sia un inganno verso i diritti dei popoli.
3
Abolire l'impero della vergogna. Abolire il sistema offshore
collegato ai paradisi fiscali. E' necessario rafforzare il sistema di scambio
automatico delle informazioni ove tutti i Paesi dichiarano i redditi e i
patrimoni dei rispetti contribuenti. Rendere illegale l'intero sistema offshore
e riformare i sistemi fiscali nazionali. Uniformare la tassazione sui valori
fondiari assoggettando i suoli a un'unica aliquota d'imposta. Intervenire sugli
intermediari e gli utenti privati dell'offshore. Individuare le giurisdizioni
assoggettate agli interessi della finanza. Ripensare il concetto di
responsabilità aziendale; ogni impresa dovrà rispondere delle proprie azioni
anche alla collettività.
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cambiamento radicale dei processi di trasformazione e produzione di beni e
merci.
Un esempio concreto di tale prospettiva è la trasformazione dei tessuti
urbani delle città ad opera di imprese e amministrazioni locali attraverso
processi rigenerativi (senza consumare nuovo suolo agricolo). Adeguate
politiche urbane stanno sviluppando la resilienza, e stanno migliorando la
qualità di vita ripensando gli strumenti urbanistici locali. Attraverso
procedure di "pianificazione partecipata" i cittadini riescono a mostrare la
propria percezione della città, che consente agli urbanisti di progettare gli
standard minimi mancanti con i nuovi bisogni, e con le emergenti attività
economiche biocompatibili.
Un altro esempio è l'enorme l'indotto generato dall'uso razionale dell'energia
e dalle tecnologie con fonti alternative; dalla mobilità intelligente, dalle
fattorie autosufficienti, dalla conservazione e dalla tutela ambientale,
dall'ecodesign che elimina e riduce gli imballaggi, e dalla ricerca scientifica
della cosiddetta "chimica verde".
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controllo dello Stato e della cittadinanza. Introdurre società no-profit ad
azionariato diffuso popolare per la gestione dei servizi pubblici locali.
Una grande ricchezza non adeguatamente tutelata (Fonte: Istat e Cnel, BES 2013, pag. 186)
Il patrimonio culturale del nostro Paese, frutto congiunto di una straordinaria
stratificazione di civiltà e della ricchezza e diversità dei suoi quadri ambientali,
rappresenta un valore inestimabile per la collettività. La lunga e complessa
continuità storica dell’insediamento umano su un territorio relativamente piccolo e
fortemente eterogeneo del punto di vista climatico e geomorfologico ha prodotto,
infatti, un’accumulazione di beni culturali e un mosaico di paesaggi umani unici al
mondo per consistenza e rilevanza. Tuttavia, il patrimonio storico e artistico
soffre, oltreché delle contenute risorse economiche destinate al settore, di un
insufficiente rispetto delle norme e di una non puntuale azione di controllo da
parte delle Amministrazioni: il paesaggio è minacciato da una continua e spesso
incontrollata espansione edilizia, cui si aggiungono le conseguenze negative
determinate dalle radicali trasformazioni dell’agricoltura, con l’abbandono di
ampie porzioni del territorio rurale.
Il disagio che ne deriva è avvertito da una quota non marginale della popolazione
italiana, in termini di insoddisfazione per il paesaggio nel luogo di vita e, più
generale, di preoccupazione per il depauperamento delle risorse paesaggistiche:
un segnale allarmante per quello che per secoli è stato identificato come “il
giardino d’Europa”.
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sinergica e progettare una rete di comunità autosufficienti affinché i
cittadini possano consumare cibo più sano e prioritariamente locale.
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gli Enti locali. Il legislatore deve introdurre l'obbligo di pubblicazione e di
trasparenza dei bilanci e dei finanziamenti per le organizzazioni di partito.