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Ciascuna azione attribuisce identici diritti nella società e verso la società: si tratta
però di un'uguaglianza relativa e non assoluta in quanto vi sono diverse tipologie
di azioni che attribuiscono diverso grado di diritti amministrativi e patrimoniali.
(vale per tutte le azioni) Il valore complessivo dei conferimenti non può essere
mai inferiore all'ammontare globale del capotale sociale; è invece consentita
l'emissione con soprapprezzo delle azioni (azioni emesse per somma superiore
al valore nominale) infatti va distinto il valore reale delle azioni da quello di
emissione che va accertato attraverso il bilancio di esercizio (patrimonio netto
della società / il numero di azioni).
Il loro valore di mercato risulta giornalmente dai listini ufficiali quando le azioni
sono ammesse alla quotazione in un mercato regolamentato: indica il prezzo di
scambio delle azioni in quel determinato giorno.
LE TIPOLOGIE DI AZIONI
Le azioni si distinguono in ordinarie (che sono fornire di diritti previsti dalla
disciplina legale) e speciali (fornite di diritti diversi da quelli tipici, create con lo
statuto o con successiva modificazione dello stesso).
La presenza di azioni speciali incide nell'organizzazione interna della società
perché vi è la formazione di diversi gruppi di azionisti con interessi parzialmente
non coincidenti.
Abbiamo una categoria composta da (oltre che dalle azioni con diritto di voto)
da azioni con diritto di voto limitato a particolari argomenti e con diritto di
voto subordinato al verificarsi di particolari condizioni non meramente
potestative: queste non possono superare complessivamente la metà del
capitale sociale allo scopo di evitare un'eccessiva concentrazione di potere
nelle mani degli azionisti a voto pieno.
Per le società non quotate è consentito emettere azioni speciali a voto plurimo
che attribuiscono fino ad un massimo di tre voti per ciascuna azione; non è
consentito per le società quotate, tuttavia nell'ipotesi in cui si passi da una
società non quotata che ha adottato azioni con voto plurimo a società quotata,
queste permangono.
Azioni di risparmio.
Possono essere emesse solo dalle società quotate e sono del tutto prive di voto
sia nelle assemblee ordinarie che straordinarie, tuttavia devono essere
necessariamente dotate di privilegi di natura patrimoniale: infatti il socio
attraverso il possesso dell'azione di risparmio assume la qualità di socio
risparmiatore (che si differenzia da quello imprenditore).
Ancora, a differenza delle altre azioni possono essere emesse al portatore.
Le azioni di risparmio non possono superare - in concorso con le altre
categorie speciali di azioni a voto limitato - la metà del capitale sociale.
Azioni di godimento.
Nel caso in cui la S.p.A. proceda ad una riduzione reale di capitale, la società
stessa può annullare un certo numero di azioni - scelte a sorteggio - e
rimborsarle del loro valore nominale; può accadere che il valore reale delle
azioni sia notevolmente superiore a quello nominale, per tale ragione -e per
assicurare una parità di trattamento degli azionisti in occasione di questa
particolare operazione, vengono rilasciate le azioni di godimento.
Tali azioni non conferiscono il diritto di voto ma consentono all'azionista di
concorrere nella ripartizione degli utili che residuano dopo il pagamento delle
azioni non rimborsate di un dividendo pari all'interesse legale e, nel caso di
liquidazione, nella ripartizione del patrimonio sociale residuo dopo il rimborso
delle altre azioni al loro valore nominale.
c) in caso di aumento reale del capitale, il versamento deve aversi ad opera del
socio.
Le limitazioni di cui sopra non si applicano nei casi in cui l’acquisto avviene:
a) a titolo gratuito sempreché si tratti di azioni interamente liberate;
b) per effetto di successione universale, di fusione o scissione;
c) in occasione di esecuzione forzata per il soddisfacimento di un credito della
società, sempre che si tratti di azioni interamente liberate.
In questi casi deve essere rispettato il limite della quinta parte del capitale
sociale mentre il termine di alienazione delle azioni possedute in eccedenza è
più esteso rispetto al precedente perché è di tre anni.
L'ACQUISTO DIRETTO. Nel caso in cui le azioni siano in possesso della società
lo scopo è evitare indebite posizioni di vantaggio degli amministratori e del
gruppo di comando, infatti i diritti sociali sono sospesi e il legislatore stabilisce
una disciplina articolata per il calcolo delle azioni proprie nei quorum
assembleari. Il dirittto agli utili e il diritto di opzione spettano
proporzionalmente alle altre azioni.
Ancora, gli amministratori non possono disporre delle azioni senza la
preventiva autorizzazione dell'assemblea.