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tipi e caratteristiche
IMPRENDITORE COMMERCIALE
NOZIONE, art. 2082 c.c.
attività economica
Alcune precisazioni:
1) NON è attività economica quella di mero godimento (=attività che non
dà luogo alla produzione di nuovi beni/servizi es. attività di investimento,
speculazione, concessione di finanziamenti a terzi);
2) NON è attività economica quella dei professionisti intellettuali e degli
artisti SE non è inserita in un'attività economica organizzata e professionale,
es. il medico che istituisce una casa di cura ove svolge la sua professione
organizzazione
Alcune precisazioni:
1) non è necessaria la creazione di un apparato fisicamente percepibile;
2) affinché si parli di impresa è necessario un minimo di etero-
organizzazione di lavoro altrui (se vi è il solo lavoro personale del soggetto
si ha auto-organizzazione per cui si configura lavoro altrui, anche perché i
beni utilizzati sono solo strumentali allo svolgimento del proprio lavoro)
professionalità
LO SCOPO DI LUCRO
IMPRENDITORE OCCULTO
la fattispecie= l'esercizio dell'impresa avviene per interposta persona, nello
specifico abbiamo un prestanome che compie in nome proprio gli atti di impresa
e il dominus (o imprenditore occulto) che somministra al prestanome i mezzi
finanziari necessari, che dirige di fatti l'impresa e che fa propri tutti i guadagni
La fattispecie diviene rilevante nel momento in cui il dominus perde interesse nel
proseguimento dell'attività ovvero quando non somministra più i mezzi finanziari
necessari a soddisfare le obbligazioni contratte dal prestanome perché
quest'ultimo - in genere - non ha un patrimonio sufficiente a soddisfarli
IMPRENDITORE AGRICOLO
NOZIONE, art. 2135 c.c.
è imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del
fondo, selvicoltura, allevamento di animali + attività connesse
PICCOLO IMPRENDITORE
DEFINIZIONE, art. 2083 c.c.
Non è tenuto alla tenuta delle scritture contabili ma solo alla registrazione nella
sezione speciale presso il Registro delle imprese.
L'art. 1 della Legge fallimentare (modificata dal D.lgs. 169/2007) non adotta la
definizione di "piccolo imprenditore" ma fa distinzioni solo sotto il profilo
dimensionale, distinguendo le imprese fallibili e non fallibili; l'impresa è soggetta a
fallimento e liquidazione giudiziale se ha:
a) attivo patrimoniale > 300 mila euro,
b) ricavi > 200 mila euro,
c) ammontare di debiti anche non scaduti > 500 mila euro.
IMPRESA FAMILIARE
art. 230 bis c.c.
ratio dell'istituto
il diritto di partecipazione
IMPRESA ARTIGIANA
L. 443/1985
è imprenditore artigiano colui che esercita personalmente,
professionalmente e in qualità di titolare, l'impresa artigiana, assumendone
la piena responsabilità con tutti gli oneri ed i rischi
inerenti alla sua direzione e gestione e svolgendo in misura prevalente il
proprio lavoro, anche manuale, nel processo produttivo (=l'artigiano svolge in
misura prevalente il proprio lavoro nel processo produttivo; non è necessario
che il lavoro manuale debba prevalere su gli altri fattori produttivi).