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Modelli societari:
abbiamo diversi modelli quali la società chiusa, società che fa ricorso al mercato
del capitale di rischio e la società quotata.
simultanea
il programma.
I soci promotori predispongono un programma della costituenda
società con le principali disposizioni dell'atto costitutivo + ulteriori
indicazioni sugli utili che gli stessi si riservano. Il programma con le
firme autenticate dei soci promotori deve poi essere depositato
presso un notaio prima di essere reso pubblico.
La diffusione tra il pubblico deve avvenire rispettando le procedure
e le modalità previste per il collocamento di strumenti finanziari
mediante offerte pubbliche di sottoscrizione (con la pubblicazione
di un prospetto informativo).
le adesioni.
l'assemblea costituente.
Forma e contenuto.
L'atto costitutivo deve essere redatto per atto pubblico a pena della
nullità della società.
Deve indicare:
LO STATUTO.
il controllo notarile;
l'iscrizione dell'atto costitutivo nel registro delle imprese (è la condicio sine qua
non per l'esistenza della stessa e per l'acquisto della personalità giuridica).
a) la S.p.A. deve costituirsi con un capitale non inferiore a 50 mila euro (salvo
che le leggi speciali prevedano un capitale minimo più elevato);
LE IPOTESI DI NULLITA'.
prima della registrazione nel registro delle imprese:
può essere dichiarata la nullità solo nei casi tassativamente elencati ex art. 2332
quali:
a) mancata stipulazione dell'atto costitutivo nella forma di atto pubblico,
b) illiceità dell'oggetto sociale,
c) mancanza nell'atto costitutivo/ statuto di ogni indicazione riguardante la
denominazione sociale, i conferimenti o l'ammontare del capitale sociale o
l'oggetto sociale.
Oltre a trattarsi di ipotesi tassative, l'orientamento europeo dispone che
vadano interpretate in modo formale e restrittivo.
La dichiarazione di nullità di una S.p.A. non pregiudica gli atti compiuti in nome
della società dopo la sua iscrizione nel registro delle imprese, infatti i soci non
sono liberati dall’obbligo di conferimento fino a quando non sono soddisfatti i
creditori sociali.
La sentenza declaratoria della nullità non tocca minimamente l'attività già
svolta ma opera solo per il futuro in quanto se è accolta, ne determina lo
scioglimento secondo il procedimento di liquidazione con la differenza che i
liquidatori sono nominati nella sentenza stessa.
Sanatoria: "la nullità non può essere dichiarata quando la causa di essa è stata
eliminata e di tale eliminazione è stata data pubblicità con iscrizione nel
registro delle imprese" prima che sia intervenuta la sentenza declaratoria della
nullità.
I CONFERIMENTI
I conferimenti costituiscono i contributi dei soci alla formazione del patrimonio
iniziale della società (cioè di dotare la società del capitale di rischio iniziale per lo
svolgimento dell'attività di impresa).
b) il valore assegnato dai soci ai conferimenti deve essere veritiero (la prova del
nove: il valore complessivo dei conferimenti non deve essere inferiore
all'ammontare globale del capitale sociale);
Tipologie di conferimenti:
IN DENARO
Il mancato pagamento delle quote dovute. In questi casi il socio in mora dei
versamenti non può esercitare il diritto di voto; gli amministratori possono,
invece:
a) esercitare azione giudiziaria per la condanna all'adempimento,
b) decorsi 15 gg dalla pubblicazione di una diffida nella Gazzetta Ufficiale,
possono avvalersi della procedura di vendita coattiva delle azioni del socio
moroso (le azioni sono prima offerte ai soci e in mancanza di offerte
vendute per mezzo di una banca o intermediario autorizzato). Se la vendita
coattiva non ha esito, possono dichiarare decaduto il socio e trattenere i
conferimenti già versati e chiedere il risarcimento danni.
Tuttavia, se entro l'esercizio in cui è pronunciata la decadenza i conferimenti
non sono acquisiti da alcuno, la società deve annullare le azioni rimaste e
procedere alla riduzione del capitale sociale.
Se risulta che il valore dei beni o dei crediti conferiti è inferiore di oltre
1/5 rispetto a quello stimato la società deve darne comunicazione al
socio, per consentirgli di scegliere se versare la differenza o recedere
dalla società (entro un termine fissato dalla medesima comunicazione).
Così il socio conferente può scegliere se:
a) versare la differenza in denaro, in questa ipotesi il numero delle azioni
sottoscritte rimane inalterato;
b) recedere dalla società, in questo caso ha diritto alla liquidazione del
valore attuale delle azioni sottoscritte (con la conseguente
partecipazione agli utili e alle perdite verificatesi fino al momento del
recesso) e alla restituzione in natura del bene conferito;
c) impugnare di fronte all'autorità giudiziaria la revisione operata dagli
amministratori.
Se il socio rimane inerte e non opta per nessuna delle ipotesi di cui
sopra, si procede - con assemblea straordinaria - alla riduzione del
capitale e annulla le azioni che risultano scoperte.
Ci sono ipotesi in cui è derogato il procedimento di stima ordinario,
quando il valore del conferimento in natura risulta già in modo
attendibile da altre circostanze, ex art. 2343-ter c.c. per:
a) i c.d. valori mobiliati quali azioni ed obbligazioni e per gli strumenti
quotati nel mercato monetario (titoli di debito pubblico, certificati di
deposito, etc.) al prezzo medio ponderato al quale tali strumenti
finanziari sono stati negoziati nei sei mesi precedenti il conferimento;
b) i fair value iscritto nel bilancio di esercizio precedente;
c) il conferimento in natura la cui stima è redatta da un esperto di fiducia
(può trattarsi di un esperto indipendente dalla società, dai soci o dai soci
che esercitano il controllo sul soggetto conferente, in possesso di
adeguata e comprovata professionalit) senza ricorrere alla nomina da
parte del tribunale.
Per i primi due anni di attività, il legislatore ex art. 2343 bis c.c. va a
neutralizzare i pericoli connessi all’elusione dell’obbligo di stima (attuato,
in genere con la vendita di beni da parte dei soci alla società in luogo del
conferimento).
È previsto un particolare procedimento autorizzativo da parte
dell’assemblea ordinaria per gli acquisti di beni/crediti provenienti dai
soci promotori, fondatori, soci attuali e amministratori quando il
corrispettivo pattuito (anche se non in danaro) ≥ al 10% del capitale
sociale.
Sono invece esentati dalla procedura gli acquisti effettuati a condizioni
normali nell’ambito delle operazioni correnti della società.
L'atto costitutivo può stabilire l'obbligo dei soci (tutti o una parte di essi)
di eseguire prestazioni accessorie, determinandone il contenuto, la
durata, le modalità e il compenso, e stabilendo particolari sanzioni per il
caso di inadempimento. Si tratta di prestazioni non consistenti in
versamenti di denaro. Attenzione però, si tratta di adempimento ad un
obbligo sociale e non lo svolgimento di un rapporto di lavoro
subordinato tra il socio e la società.
Sono nominative e non possono essere trasferite senza il consenso degli
amministratori.
Sono previste sanzioni per l’inadempimento.
La ratio della norma è ravvisata nell'opportunità che la società possa
beneficiare del contributo personale dei soci, al di là delle limitazioni
della disciplina dei conferimenti, valorizzando così l'elemento personale
che pure è intrinseco nella partecipazione sociale.
Sotto-argomento 4
i finanziamenti destinati
Si tratta del finanziamento destinato ad uno specifico affare; si crea un
patrimonio destinato, costituito dai provenienti e dai frutti dall'affare stesso.
Il contratto deve descrivere gli elementi essenziali dell'operazione, che
consentono di individuare l’oggetto, le modalità ed i tempi di realizzazione,
nonché i costi previsti ed i ricavi attesi. Deve, inoltre, specificare i beni
strumentali necessari per la realizzazione e il relativo piano finanziario
indicando la parte coperta dal finanziamento e quella a carico della società.
Dato che il finanziamento viene rimborsato dai proventi generati dall'affare
nel tempo massimo indicato dal contratto, decorso tale periodo, nulla più è
dovuto al finanziatore.