ha un potere di autonomia
equivalente a quello dell'imprenditore (
ha un potere di gestione generale)
infatti può compiere tutti gli atti
pertinenti all'esercizio dell'impresa o
del ramo affidatogli;
NON può compiere gli atti di
straordinaria amministrazione senza
espressa autorizzazione dell'
imprenditore, es. alienazione di
immobili, concedere ipoteche
ha rappresentanza processuale
necessaria collegata ai poteri
sostanziali che per legge/procura gli
sono attribuiti: può stare in giudizio, in
INSTITORI, art. 2203 c.c. nome del preponente, non solo per gli
atti effettivamente da lui compiuti ma
anche quelli posti in essere
LA RAPPRESENTANZA
direttamente dall'imprenditore nella
COMMERCIALE
sede/ramo cui l'institore è preposto.
Ancora, quando effettua operazioni
commerciali, ha l'obbligo di dichiarare
ai terzi che agisce in nome e per conto
del preponente (c.d. contemplatio
domini); se omette tale dichiarazione,
è sancita la doppia responsabilità sia
dell'institore che del preponente. Se
non sono sancite specifiche forme per
il compimento di quel tipo di affare, la
spendita del nome del preponente
può aversi anche per fatti concludenti,
es. utilizzo carta intestata dell'
imprenditore