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Il madrigale del 500

Il Madrigale, nato dall’incontro tra cultura


musicale fiamminga e italiana, è la grande
invenzione del 1500. Si tratta di un genere
poetico musicale in forma polifonica, a quattro
o cinque voci, che si sviluppa nel tardo
Rinascimento.
Nel Cinquecento si afferma
la scuola dei poeti
petrarchisti che, sulle orme
del Bembo. Nelle sue Prose
della volgar lingua (1525),
Pietro Bembo aveva
sottolineato l’importanza
imprescindibile dell’effetto
sonoro del testo – frutto di
una specifica commistione di
suoni e accenti, dotato di
proprietà quali la gravità e la
piacevolezza – sulla sua
significazione complessiva.
Inizia a prevalere in questo periodo l’attenzione per il testo poetico,
rompendo con la struttura del testo stesso: da qui anche il termine
“madrigalismo” che mostra il rapporto tra testo poetico e la retorica musicale.
La varietà metrica del testo, inoltre, stimola I musicisti a cercarei nuove
soluzioni musicali, e a verificare la capacità di espressione, quindi la capacità
di illustrazione. Cè poi una definitiva rottura con il madrigale del 300. Si
tratta di un composizione durchkomponiert per forma aperta, con
un’invenzione continua, è possibile utilizzare:
• Ritmi veloci o lenti.
• Salti melodici insoliti.
• Contrappunto imitazione.
• Episodi accordali.
• Accordi con dissonanti o consonanti.
• Registri gravi o acuti.
Libertà compositiva e
gusto del suono trovano
piena realizzazione
nell’intonazione
musicale, tesa ora a
stabilire un rapporto
esclusivo con la parola e
dunque astrofica (ciò
anche quando i testi posti
in musica non siano
madrigali poetici, ma
appartengano a metri
definiti, quali il sonetto,
l’ottava, la canzone ecc.).
Nel 1533, a Roma compaiono i
Madrigali nuoi de diuersi eccellentissimi
Musici. Libro primo de la Serena.
L’espediente del madrigalismo utilizza anche mezzi tecnici o figure
simboliche a carattere visivo: “la notte” o “la morte” sono tradotti da note nere,
“gli occhi” o “le lacrime” da note rotonde, etc.
Adrian Willaert.(1490-1562) Jacob Arkadelt. (1507-1568)
Il magistero
contrappuntistico di
Adrian Willaert e di
Cipriano de Rore
aveva fornito
strumenti sempre più
raffinati alla
realizzazione
musicale del testo
poetico, creando un
equivalente profano
dello stile alto dei
mottetti sacri, nonché
un perfetto analogo
dello stile poetico
aulico.
La prima stampa di madrigali a cinque voci, chiamati poì cromatici, di Cipriano de
Rore, è del 1542, e del 1548 sono le Stanze del Petrarca in laude della Madonna, dello
stesso maestro; mentre ai madrigali a 5, 6 e 7 voci del Willaert, apparsi nel 1559, ma
certamente composti prima, venne dato il titolo di Musica nova.
Il passaggio dal secondo al terzo periodo è annunziato nelle musiche
madrigalesche di Orlando di Lasso, vissuto in Monaco, di Filippo di Monte in
Praga, di Palestrina in Roma, di Andrea Gabrieli in Venezia.
In ambito madrigalistico, tradizione
contrappuntistica e nuove tendenze si
confrontano esemplarmente nell’opera di
Claudio Monteverdi (1567-1643), che vide
pubblicati in vita otto libri di madrigali.

La civiltà del madrigale, caratterizzata


dall’esecuzione a tavolino di sofisticate
scritture contrappuntistiche, aveva ormai
definitivamente ceduto il passo.
Bibliografia

• Definizione della professoressa Mila De Santis (Università di Siena)


https://storiadellamusicafiore.com/2012/04/01/il-madrigale-
rinascimentale/
• Il Rinascimento musicale 2Il Madrigale, la Scuola romana e la Scuola
veneziana http://www.corolafenice.it/wp-content/uploads/2020/04/Il-
Rinascimento-2.pdf
• https://www.treccani.it/enciclopedia/madrigale_%28Enciclopedia-
Italiana%29/
• http://www.magistralinuoro.it/files/13_Il%20Cinquecento.pdf
• https://it.google-info.org/214237/1/madrigale.html
Arcadelt, Bianco e dolce cigno | in Madrigali. Libro I (1539) | Giovanni Guidiccioni

Il bianco e dolce cigno


cantando more,
et io piangendo giungo
al fin del viver mio.
Strano e diversa sorte
ch'ei more sconsolato,
et io moro beato.
Morte, che nel morire
mi empie di gioia tutto e di desire.
Se nel morir altro dolor non sento
di mille morte il dì sarei contento.
https://www.examenapium.it/meri/audio/madrigale06.mp3 — The King's Singers | Emi, 1989
https://youtu.be/tgT2LJEhTuk — Valeria Mignaco, Alfonso Marin (voce e liuto)
Marenzio, Zefiro torna | in Madrigali a quattro voci. Libro I (1585) | Petrarca, Canzoniere, 310
Zefiro torna, e'l bel tempo rimena,
e i fior'e l'herbe, sua dolce famiglia,
e garrir Progne e pianger Filomena,
e primavera candida e vermiglia.
Ridon i prati, e'l ciel si rasserena;
Giove s'allegra di mirar sua figlia;
l'aria e l'acqua e la terra è d'amor piena;
ogn'animal d'amar si riconsiglia.
Ma per me, lasso, tornano i piú gravi
sospiri, che dei cor profondo tragge
quella ch'al ciel se ne portò le chiavi;
e cantar augelletti, e fiorir piagge,
e 'n belle donne honeste atti soavi
sono un deserto, e fere aspre e selvagge.
https://www.examenapium.it/meri/audio/madrigale02.mp3 - Concerto Italiano | Rinaldo
Alessandrini | Opus 111, 1994
Link per l’ascolto
• 1. https://youtu.be/HKYur6JLqSk King ́s Singer ́s - Il bianco e dolce cigno (una splendida interpretazione
del grande Ensemble di un brano che già all’epoca era diventato un riferimento imprescindibile per ogni
compositore o amatore)
• 2. https://youtu.be/htEEc_e3RsQ Luca Marenzio, dal primo libro delle Villanelle. Un esempio di felice
sintesi tra repertorio popolare e colto.
• 3. https://youtu.be/rUpqVaJhTl8 Gesualdo da Venosa. Luci serene e chiare, un madrigale pieno
d’emozione e di soluzioni armonicamente folli ed espressivamente efficaci.
• 4. https://youtu.be/w9wJTHqXfek Orazio Vecchi Madrigale no 1 L'amfiparnaso. Perdonate l’incauto
prologo – fuori sincrono – della speaker spagnola ma è interessante avere messo in scena questi madrigali.
La loro natura comica e drammatica ne è in totale sintonia. Non a caso questo genere di madrigale è
chiamato dialogico o rappresentativo.
• 5. https://youtu.be/wvnE897tMXk Sicut Cervus (Giovanni Pierluigi da Palestrina). Una trasparenza
polifonica inarrivabile e una cantabilità tenera e soave.
• 6. https://youtu.be/45udZI2KKao Giovanni Gabrieli: Magnificat (14 voci). La sontuosa potenza musicale
di Venezia
• 7. https://youtu.be/jy1A7JnIo1Y Claudio Monteverdi - Lamento della ninfa (Madrigali guerrieri, et
amorosi; Libro ottavo). Superato l’impatto nordico, che tra l’altro ci mostra la cultura di un popolo che nei
templi religiosi tiene un pianoforte e concerti di musica profana, possiamo godere la bellezza estrema di
questo madrigale che è composto con straordinaria sensibilità rappresentativa

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