NICOLÒ FALCONE
INTRODUZIONE
Le continue invasioni di varie popolazioni nomadi
babilonese »
STELE DI HAMMURAPI
Un esempio significativo delle qualità artistiche babilonesi è dato dalla Stele di
Hammuràpi (ca 1760 a.C.), rinvenuta negli scavi archeologici di Susa, nell’attuale
Iran. Si tratta di un blocco di basalto alto 225 centimetri sul quale il potente re
disponibile, sia sul fronte sia sul retro, è infatti dedicata al testo delle leggi, mentre
leggi da Shamash, il dio del sole, patrono della giustizia e trionfatore sulle
tenebre.
terrazze degradanti, che si allargano via via verso il basso, collegate da scale
dirette alla sommità, dove si trovava il tempio vero e proprio, il sacrario. Essa
corrispondenza infatti con la rinascita nel sud, coincidente con la caduta di Nivive,
decorazioni a piastrelle smaltate policrome. Nota più di tutte, la porta di Ishtar del
significa «Casa del Fondamento del Cielo e della Terra». Si tratta di una
gigantesca ziggurat a pianta quadrata con sette gradoni sovrapposti, alta forse
90 metri e con lato di base pari a poco più dell’altezza. Dati gli scarsi resti giunti
fino a noi, però, gli studiosi non sono stati in grado di definirne la forma esatta, per
biblica Torre di Babèle, che gli artisti di tutti i tempi hanno sempre amato
settentriona š
li, era dedicata a I htar, la Inanna dei Sumeri, dea dell’amore
rappresentano so
prattutto tori, sacri al dio Adad, e mushushù, mitici
š
della Porta di I htar, in direzione del Tempio di Marduk, si snodava la
rettilinea Via delle Processio- ni (o Via Sacra), un’arteria lunga 250 metri
ceramica invetriata.
GLI ANIMALI
Sulle pareti di mattoni smaltati della porta di Ishtar, sono riprodotte, in rilievo e a
colori, figure di animali ed esseri mitici. Nella prima figura è rappresentato il drago-
serpente con zampe anteriori leonine, zampe posteriori d’uccello, testa di serpente,
tutto ricoperto di squame. Esso riunisce in sé non solo gli aspetti di diversi animali, ma
corna, il corpo è ricoperto di scaglie, dalla quali spuntano peli sulla testa e sul collo, le
zampe anteriori sono quelle tipiche di un felino, mentre quelle posteriori sono quelle di
Nella seconda figura è rappresentato uno dei tanti leoni presenti sulle mura. I colori
dei leoni sono bianco-giallo o giallorosso. Si pensa che il leone avesse per i Babilonesi
Sicuramente legata al secondo significato era l’usanza di porre due leoni a guardia
probabilmente nei pressi della Porta di Ishtar, principale accesso della città.
sua moglie Amytis non rimpiangesse la Persia, regione di cui era originaria,
parti del mondo. Formavano piccole oasi, con ruscelli, cascate e laghetti.
Anche se tutti gli studi più recenti sono ormai concordi nell’affermare che