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332 Storia dell'urbanistica.

Il mondo greco

dri a rilievo su colonne) del tempio della dinastia: allo stesso tempo siamo però assai
divinizzata regina pergamena Apollonide a lontani dal messaggio ideologico contenuto
Cizico, programma conservatoci attraverso nella sistemazione alicarnassea, dove il pro-
una preziosa serie di epigrammi dell'Anto- gramma politico di Mausolo, incarnato dai
logia Palatina. due culti dell'acropoli e dalla centralità urba-
Le terrazze al di sopra del ginnasio nistica del sepolcro, tutto teso com'è al-
sono invece il luogo dove le figure femmi- l'integrazione tra mondo ellenico e mondo
nili della dinastia sono rispecchiate da culti ' barbarico ' , non solo è di segno diame-
di antiche e prestigiose dee del pantheon tralmente opposto a quello pergameo, fermo
classico : se Era con l'appellativo di Basìleia nell'esaltazione della funzione antibarbarica
rinvia immediatamente alla sposa e alla ma- della dinastia e della grecità asiatica, ideal-
dre del basilèus, una grande iscrizione sul mente ricollegata alla ciclica, eterna vittoria
propileo di accesso al santuario di Demetra greca sulle Amazzoni e sui Persiani, ma
e Kore con la dedica della regina Apollo- soprattutto si presenta in maniera assolu-
nide rivela non solo la cura devota della tamente esplicita, ancora una volta opposta
regina, ma allude direttamente all'aspetto alla maniera pergamena fatta di sottili, ma-
soterico del culto praticato all'interno del scherate allusioni e di dotti arcaismi .
santuario e alla figura , anch'essa soterica, Tuttavia, è interessante notare come nel
della madre dei due sovrani Eumene II e fondo, al di là delle opposte valenze de-
Attalo II. nunciate dai simboli politico-religiosi, Per-
Sull'acropoli, l'ingresso alla cittadella è gamo tra III e II secolo a. C. riveli una
guardato dall'agorà superiore con il culto comunanza funzionale di base con il pro-
dinastico di Dioniso cui si è già accennato, totipo urbano creato dal dinasta di Caria
e soprattutto dal colossale altare dalle for- ancora nella prima metà del IV secolo a. C.
tissime valenze ideologiche: da un lato, con con la collocazione in piano dell'agorà com-
la sua forma riecheggiante l'altare federale merciale virtualmente priva - a Pergamo
del Panionion vuole ribadire l'antica tradi- come ad Alicarnasso, per quanto ci è dato
zione del culto del koinòn di tutti i Greci di sapere - di strutture religiose. La fun-
d'Asia, riproponendola però nella nuova sede zione mercantile, primaria per tutte le città
pergamena, baluardo di ellenicità contro ogni ellenistiche, capitali e non , emerge con
barbarie, accanto all'agorà 'civile'; dall'al- tutta chiarezza anche quando gli indirizzi
tro, l'altare si situa alla soglia dell'acropoli ideologici delle dinastie si presentano, come
sede del sovrano e sottolinea con la sua in questi due casi, cosl fortemente di-
posizione - significativamente simmetrica vergenti.
anche all'heroon dinastico - la colloca-
zione subordinata, quasi da culto propylaios,
del nuovo centro sacrale delle poleis greche e) ANTIOCHIA SULL'ORONTE
asiatiche rispetto all'acropoli sede dei re e
della dea Nikephòros , accompagnatrice per- Se il messaggio ideologico della città
sonale del dinasta. capitale degli Attalidi è quasi trasparente,
La funzione simbolica di tutti i luoghi molto meno chiaro è quello di Antiochia
di culto si unisce ad un recupero accurato e sull'Oronte, capitale della dinastia e città
programmatico di ogni valore religioso tra- tra le più splendide del mondo ellenistico
dizionale in funzione di esaltazione della dei Seleucidi.
V II. La città ellenistica 333

Posta in piano nella fertile valle del gran


fiume di Siria, la città fu fondata con Se-
leucia Pieria da Seleuco I (301-281 a. C.),
nel quadro di un sistema di fondazioni ten-
denti a valorizzare la piana dell'Oronte at-
traverso la colonizzazione dei veterani: nel
sistema, Seleucia, sulla foce del fiume, co-
stituiva il porto e Antiochia la città della
piana (sorta su di un precedente centro in-
digeno) a soli 22 km. dal mare, destinata
a sostituire l'antico insediamento siriano
di Aleppo (v. infra, p. 346) come punto
focale di strade e di vie carovaniere con-
nesse soprattutto con le lane e la seta, di-
rette sia verso l'entroterra sia verso le vicine
regioni dell'Anatolia e del Libano.
Se fin dal principio Antiochia fu impian-
tata su di uno schema regolare per i 10.000
coloni macedoni di Seleuco I, è solo con
Seleuco II Kallinikos (246-226 a. C.) che
la città, divenuta capitale nel 293 a. C., Fig. 138. Antiochia, pianta della città.
anche per far fronte alla caduta in mano
tolemaica di Seleucia Pieria durante la III
Guerra Siriaca (246-241 a. C.) fu ingran- est appena oltrepassato l'incrocio con l'ar-
dita con l'aggiunta dell'isola sull'Oronte, teria ortogonale nord-ovest/sud-est pure
dove sorse il palazzo reale; Antioco IV colonnata. L'incrocio era marcato da un
Epifane aggiunse ancora un altro vastissimo tetrapilo, uno dei monumenti più signifi-
quartiere fino alle pendici della collina, quar- cativi della città; l'asse principale era largo
tiere che dal suo fondatore ebbe il nome m. 9,60 e con i portici di ampiezza pari
di Epiphaneia e che fu incluso nella cinta a quella della strada raggiungeva i 30 metri,
di mura solo in età romana. La città venne mentre l'arteria ortogonale a questa, di mi-
cosl ad occupare l'intero fondovalle su di nori dimensioni, si dirigeva con altre due
una superficie di circa 3,5 x 1,5 km., mentre parallele a tre dei cinque ponti sull'Oronte
le mura inerpicandosi sulle aspre colline ad colleganti la città all'isola.
est della città, vennero ad abbracciare con Gli isolati hanno normalmente le dimen-
un perimetro di 18 km. la desolata vetta sioni di m. 120 x 35 circa ed hanno il lato
del Monte Silpio verso sud con funzione corto orientato sull'asse viario centrale; ma
di acropoli e il Monte Stauride a nord-est. i dati non sono sempre univoci, sia per
Il piano organico della città sulla riva l'estrema difficoltà che si incontra nel rag-
sinistra dell'Oronte aveva come grande cer- giungere gli strati ellenistici (a circa 11
niera un'enorme via colonnata lunga quasi metri di profondità, contro i 7 metri della
4 km. che procedeva lungo la valle fluviale ricostruzione giustinianea) sommersi dalle
con andamento nord-est non perfettamente ricostruzioni dopo disastrosi terremoti ( 140
rettilineo, ma leggermente declinato verso a. C., 37 a. C., 115 d. C., 458 d. C., 526
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d. C., 528 d. C.) e dalle continue alluvioni lon degli Elefanti ', che risale forse ad epoca
dell'Oronte e soprattutto dell'affiuente di seleucida, e la vicinanza dell'ippodromo,
questi, il Parmenio, posto nel centro del- restaurato nel 50 a. C. dal proconsole Q.
l'abitato, sia per la complessa storia urbana Marcius Rex, costituiscono una nota di for-
di Antiochia, dal III secolo a. C. fino alla midabile importanza per la costituzione della
distruzione persiana del 540 d. C. città prin- ' teologia imperiale ' romana, che ha nei
cipale dell'Oriente ellenistico e romano. A traini degli elefanti e nella contiguità tra
questo riguardo sappiamo da Strabone (XVI, palazzo e ippodromo (quest'ultimo gravido
750) che la città era una tetràpolis, una di simbolismi cosmologici) due dei suoi
« città quadripartita », ogni quartiere della punti focali. Più in generale si noterà la
quale aveva una propria cinta: la cosa riflet- tendenza, qui ad Antiochia scopertissima, a
te, non (come si è pensato) divisioni di classi fare dei palazzi reali un elemento distaccato,
e di funzioni, ma la storia urbanistica della anche fisicamente, dell'abitato, cui si con-
città, e più verosimilmente l'impianto ori- trappone con una propria autonomia urh;1-
ginale di Seleuco I, l'aggiunta dell'isola e nistica, non senza analogie strutturali n ,11
del quartiere adiacente sull'altra sponda del- quanto abbiamo visto nell'abitato ' duplice ',
l'Oronte e del Parmenio dovuta a Seleuco II cittadino e federale, di Megalopoli.
e il quartiere di Epiphaneia di Antioco IV, Sul piano urbanistico, ma con partico-
e sembra trovare un riscontro anche nel- lare incidenza anche su quello ideologico,
l'orientamento non rettilineo dell'asse prin- va infine ricordato l'insediamento, dipen-
cipale, nelle diverse misure degli isolati nel dente da Antiochia, di Dafne, strutturato
settore nord-est della città, e nella presenza su impianto regolare intorno al prestigioso
di un impianto completamente diverso sul- santuario oracolare di Apollo, che ha gio-
l'isola con un asse centrale orientato per- cato un ruolo non trascurabile nella pro-
fettamente nord-sud incrociantesi con l'orto- paganda ellenica dei Seleucidi; il sobborgo,
gonale est-ovest in un punto sottolineato da 9 km. a sud di Antiochia, in epoca romana
un altro monumentale tetrapilo. fu sede di monumenti pubblici e soprattutto
Sappiamo dalle fonti letterarie di nume- di sontuose residenze patrizie per il clima
rosi edifici pubblici e sacri, soprattutto dalle particolarmente celebrato.
descrizioni di Strabone in epoca augustea e
di Giuliano, Libanio e Procopio in età tardo-
antica, ma il volto della città ellenistica ci d) SELEUCIA
sfugge quasi completamente: soprattutto do-
lorosa è la mancanza di informazioni sulla L'immenso regno dei Seleucidi, esteso
localizzazione delle due agorài ellenistiche, in origine fino alle estreme propagini orien-
del celebre tempio della Tyche, il Tychaion, tali delle conquiste di Alessandro e di Il
nonché del complesso santuario delle Ninfe, fino all'Anatolia, ebbe diverse città con fun-
della colonna di Tiberio e dell'omphalòs, zione di capitale. La costituzione di Antio-
l'« ombelico» della città, donde partiva una chia come capitale principale veniva tutta-
seconda via colonnata verso l'isola. via a sbilanciare fortemente il regno verso
L'elemento più chiaro è la funzione del- occidente soprattutto alla luce delle ten-
l'isola come sede della reggia, ampliata poi denze centripete ed autonomistiche di lar-
da Diocleziano con il palazzo imperiale: la ghe porzioni delle satrapie orientali, da
presenza davanti ai palazzi di un ' T etrapy- quella incarnata dalla secessione indigena

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