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L’INFINITO E L’INFINITIVA

MORFOSINTASSI DELL’INFINITO
LA PROPOSIZIONE INFINITIVA

- Subordinata completiva oggettiva o soggettiva ( in italiano si rende in forma esplicita con una

subordinata introdotta da «che» o in forma implicita con una subordinata introdotta da «di»)

- Soggetto, sempre espresso, al caso accusativo

- Verbo all’infinito (presente, perfetto o futuro)

- Generalmente introdotta da espressioni impersonali (notum est) o verbi che esprimono:

• una percezione (credo, audio);

• una dichiarazione o un giudizio (dico);

• uno stato d’animo o una volontà (cupio, iubeo).


IL SOGGETTO DELL’INFINITIVA

Il soggetto dell’infinitiva, che si trova sempre espresso al caso accusativo, può essere un sostantivo o un
nome.

Se è costituito da un pronome personale di terza persona si trova di norma usato:

- SE (accusativo del pronome riflessivo, uguale per tutti i generi e numeri) quando è riferito al soggetto
della proposizione sovraordinata

Lucas dicit se erravisse Lucio dice di avere sbagliato (che ha sbagliato)

- EUM, EAM, ID / EOS, EAS, EA (accusativo del pronome determinativo is, ea, id) quando è riferito a un
altro termine della proposizione

Lucius Titum accusat et dicit eum errare Lucio accusa Tito e dice che (lui) sbaglia
L’USO DEI TEMPI NELL’INFINITIVA

Nella proposizione infinitiva i tempi dell’infinito sono sempre usati con valore relativo e indicano un
rapporto di contemporaneità, anteriorità e posteriorità rispetto all’azione della sovraordinata, secondo il
seguente schema:

- Contemporaneità → infinito presente

- Anteriorità → infinito perfetto indipendentemente dal tempo della sovraordinata

- Posteriorità → infinito futuro


ESEMPI RELATIVI ALLA CONSECUTIO TEMPORUM DELL’INFINITO

RAPPORTO INFINITO ESEMPIO TRADUZIONE

Contemporaneità Presente Dico id utile esse Dico che ciò che è utile

Dicebam id utile esse Dicevo che ciò che era utile

Anteriorità Perfetto Dico id utile fuisse Dico che ciò che è stato utile

Dicebam id utile fuisse Dicevo che ciò che era stato utile

Posteriorità Futuro Dico id utile futurum esse (fore) Dico che ciò che sarà utile

Dicebam id utile futurum esse Dicevo che ciò sarebbe stato utile
COME TRADURRE IN ITALIANO IL VERBO DELL’INFINITIVA
Quando si traduce una proposizione infinitiva bisogna tenere conto del fatto che in italiano la subordinata
completiva esplicita con alcuni verbi si trova di norma all’indicativo, con altri al congiuntivo.

RAPPORTO INFINITO VERBO IN ITALIANO CON VERBO AL VERBO IN ITALIANO CON VERBO AL
PRESENTE NELLA SOVRAORDINATA PASSATO NELLA SOVRAORDINATA
Contemporaneità Presente Presente indicativo o congiuntivo Imperfetto indicativo o congiuntivo
Es. Dico te bonum esse – Dico che tu sei Es. Dicebam te bonum esse – Dicevo
buono che tu eri buono
Puto te bonum esse – Penso che tu sia Putabam te bonum esse – Pensavo che
buono tu fossi buono
Anteriorità Perfetto Indicativo imperfetto, passato remoto o Indicativo trapassato prossimo o
passato prossimo; congiuntivo imperfetto congiuntivo trapassato
o passato
Posteriorità Futuro Indicativo futuro semplice Condizionale passato
Ora mettiti alla prova!

Traduci le seguenti frasi:

1- Hannibal iussit captivos tradi.

2- Caesar non ignorabat Gallos arma cepisse et contra populum Romanum coniurare.

3- Constat Socratem ante mortem diu cum discipulis suis de immortalitate animi disputavisse.

4- Frustra Cassandra praedixit Graecos Troiam capturos atque incensuros esse.

5- Homines qui a Fortuna negleguntur, Fortunam caecam esse dicunt.

6- Tradunt ultimum Atheniensium regem fuisse Codrum qui, dum contra Lacedaemonios strenue pugnat, pro patria vitam profudit.

7- Senatus sacerdotes advocavit et iussit eos deis solemnia sacrificia praebere.

8- Antiqui poetae narrant Paridem Veneri pomum aureum donavisse.

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