Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Italiano
Il passato remoto
Prof.Giacalone
La lingua italiana, Verbi
30 aprile 2009
Cari lettrici e lettori di Intercultura blog, oggi parleremo un tempo
verbale spinoso per chi studia la lingua italiana: il passato remoto. Buona lettuta
e a presto.
Prof. Valerio Giacalone
Il tempo passato remoto del modo indicativo è utilizzato per azioni che si sono
compiute in un passato lontano e che si sono concluse. Poiché molti verbi sono
irregolari al passato remoto, anche gli italiani lo conoscono poco e spesso lo
sostituiscono nel linguaggio parlato con altri tempi verbali. Per esempio, il passato
remoto può essere sostituito dal passato prossimo senza particolari
confusioni.
Il passato remoto indica che un evento si è compiuto in un tempo lontano nel
passato, mentre con il passato prossimo l’effetto dell’azione potrebbe perdurare
nel presente.
Non c’è una regola generale che stabilisca la quantità di tempo trascorsa per
poter definire se l’evento è da considerarsi come "prossimo" o "remoto", dato che
ciò dipende dalla “distanza psicologica” rispetto a chi parla.
Nella lingua parlata, il passato remoto viene usato più spesso nel sud e nel
centro d’Italia. Nel nord invece si usa quasi sempre al suo posto il passato
prossimo. Invece, il passato remoto è www.zanichellibenvenuti.it.ebozavr.com
[http://www.zanichellibenvenuti.it.ebozavr.com] molto usato nella lingua letteraria, quindi
bisogna conoscerlo bene per leggere racconti e romanzi.
io fui
tu fosti
lui/lei fu
noi fummo
voi foste
essi furono.
Scegli la risposta : quella corretta diventerà verde
1. Io studiai all‘Università nel 1980.
v
f