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19/7/2021 Acustica - Tesi n.

Tesi n.5 - Gli armonici


Il suono prodotto da un corpo vibrante non è mai puro, come avviene nel caso dei moderni sintetizzatori
elettronici : esso è sempre costituito da un insieme di altri suoni che vengono contestualmente prodotti assieme
a quello base, detto anche "generatore", in modo automatico.

Ciò avviene perché il corpo elastico sollecitato si scompone in realtà in una serie di piccoli segmenti che
producono anche essi autonomamente questi suoni aggiunti, detto appunto "armonici", o "ipertoni".

Il fenomeno dei suoni armonici, o più semplicemente soltanto "armonici", fu teorizzato per certi versi dal
trattatista cinquecentesco Zarlino, che pur non disponendo di mezzi tecnici per poterli fisicamente individuare,
intuì che in un suono ve ne erano contenuti, armonicamente come s'è detto, altri, avviando la formazione della
teoria tonale con la costruzione delle triadi maggiore e minore.

Tecnicamente il fenomeno degli armonici fu studiato sin dal XVIII secolo ma fu soltanto con il fisico Helmholtz che
si riuscì a dimostrarne la presenza, mediante i suoi caratteristici "risuonatori".

Essi sono costituiti da una serie di sfere cave con una piccola fessura, di grandezze progressive, che se investivi
da un'onda sonora ne amplificano solamente un determinato armonico : ciascuna di esse è costruita in maniera
da fungere da cassa di risonanza solo per una certa nota, secondo una tecnica non dissimile a quella applicata al
diapason.

Ecco ad esempio la serie dei 16 suoni (fondamentale e i relativi armonici) che si ottengono sollecitando la quarta
corda del violoncello (do1):

Rispetto alla nostra scala temperata gli armonici nn.7-11 e 14 sono calanti, mentre il n.13 è crescente.

Il fenomeno degli armonici si produce non solo nei cordofoni, ma anche negli strumenti a fiato (la colonna d'aria
contenuta nel tubo viene a frazionarsi in una serie di piccoli tubi producendo un analogo processo a quello
descritto per le corde), nelle piastre e nelle membrane.

I suoni armonici come già detto sono importantissimi nella determinazione del timbro : la prevalenza di alcuni
rispetto ad altri caratterizza la voce degli strumenti ed il suono in più o meno brillante, metallico, dolce, ecc...

I suoni armonici sono inoltre, matematicamente legati tra di loro : il secondo armonico (che sta all'ottava dal
primo) avrà una frequenza vibratoria doppia rispetto al primo, il terzo avrà frequenza tripla, e così via...; inoltre
la cifratura degli armonici ci permette di identificare correttamente gli intervalli mediante frazioni : così
l'intervallo di ottava giusta, delimitato dai primi due suoni, avrà rapporto 2/1, il rapporto di quinta giusta,
delimitato dagli armonici n.2 e n.3 sarà indicato dal rapporto 3/2, la quarta giusta avrà rapporto 4/3, ecc...

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