internazionale
INTERIORS 2018
di design e
tendenze
arredamento
e stili di vita
architettura
e arte
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PRECISAZIONI
118
66
56
ATTUALITÀ+CULTURA 177 n.b. 66 Arte e architettura STILE+DECOR
Mostre, fiere, appuntamenti, Ad Anversa, il nuovo complesso
24 Elledecor.it vernissage: gli eventi del mese del creativo Axel Vervoordt 36 Decortrend
Gli extra del mese in Italia e nel mondo 77 Design & craft Lane, velluti, tartan reloaded.
da approfondire online Uno spazio suggestivo per le Le ultime tendenze tessili in
27 Password DESIGN+ARCHITETTURA creazioni raffinate di cc-tapis un racconto fotografico d’autore
Visioni future: immaginare 82 Elle Decor incontra 45 Decorscouting
il nuovo, senza perdere 56 Icone Xavier Lust ci presenta la sua Trend, curiosità, design,
la memoria 100 anni fa nasceva Achille casa-studio di Bruxelles eccellenze artigiane: le novità
28 Crossing Castiglioni. Grcic, Laviani 165 Inside design da scoprire
Sfere, bolle, pois. Viaggio e Starck raccontano il mito Arredi, materiali, progetti
a ruota libera nel nuovo universo kitchen & wellness. E il sapore
della forma rotonda dell’architettura a tavola
21 ELLE DECOR
Febbraio
28
Cover
89
82
FOOD+TRAVEL INTERNI 150 Dubai
Firmato Antonio Citterio Patricia
89 Address 118 Napoli Viel l’ultimo gioiello Bulgari:
Un oriental bistrot Giuliano dell’Uva rilegge i tratti un resort sul Golfo Arabico
sui Navigli l’ultima meta di un palazzo nobiliare
della movida milanese con sensibilità contemporanea 179 English text
94 Itinerario 130 Milano
Alla scoperta Design di oggi e di ieri nella +NEXT 2018
di Anversa, tra van Dyck casa di David Lopez Quincoces 40 pagine
e Zaha Hadid e Fanny Bauer Grung di anteprime: il meglio Servizio a pagina 118.
142 Francoforte del design Di Rosaria Zucconi,
Forme scultoree per gli del nuovo anno foto di Andrea Ferrari
NEXT – L’altra copertina.
interni di una villa ridisegnata Di Elisa Ossino,
da Joseph Dirand foto di Andrea Garuti
22 ELLE DECOR
elledecor.it
Elle Decor Italia è anche sul web con news, video, photo
gallery, case, architettura, design, interior decoration.
In più: reportage in tempo reale e speciali dalle principali
capitali del mondo
Magazine
internazionale
INTERIORS 2018
di design e
tendenze
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architettura
e arte
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24 ELLE DECOR
PASSWORD
Nuovo anno, nuova avventura per questo primo numero del 2018 che abbiamo
‘disegnato’ con entusiasmo e la voglia di individuare, sottolineare e anticipare progetti
(di design, di interni e di grande architettura), luoghi e personaggi (del nostro
mondo, della moda, dell’arte e del food), in un viaggio verso tutto ciò che sentiamo
vicino e pensiamo sarà protagonista dei prossimi mesi. Un lavoro di scouting
che mixa con disinvoltura semplicità e complessità, tradizione e futuro. Non a caso tra
i servizi di apertura celebriamo Achille Castiglioni, maestro del design italiano
al quale, in occasione dei 100 anni dalla nascita, verrà dedicato un anno di eventi.
Una figura centrale che, ancora oggi, è fondamentale per comprendere il significato
della sintesi tra forma e contenuto, in totale armonia. Un valore che abbiamo
voluto raccontare in tutti i servizi del numero. A partire dalle storie di interior,
ambientate in città molto diverse tra loro, testimoni di modi diversi di progettare la
semplicità: con attenzione alla ricerca, alla memoria e all’innovazione. Senza
opulenza, ma con gusto. Con interesse al dettaglio, ma senza maniera. Con rispetto
per il passato, senza nostalgie, e un’attitudine ecologica che non ammette mimetismi.
Fino a scoprire il meglio del design del nuovo anno, presentato in anteprima
nel NEXT, il nostro speciale nel reverso del magazine. Per monitorare i progetti futuri,
gli eventi e le tendenze di domani, spingendosi sempre un gradino più avanti.
27 ELLE DECOR
CROSSING
A ruota libera
Sfere, pois, bolle... La forma rotonda impazza
in arte e architettura, moda e design. Con tanto
di studi scientifici ed estetici sul tema. Ê la quadratura
del cerchio, tra ironia, filosofia e sperimentazione
di Valentina Raggi e Filippo Romeo
28 ELLE DECOR
Town and concrete — La House Sphere
dell’architetto Cyril Lancelin sorge su un
promontorio della Normandia con un’inedita
sovrapposizione di forme sferiche. Dalle
fondamenta alla partizione interna, fino al tetto.
Alcune sono in cemento, altre in legno, rotanti
per offrire diversi scorci aprendosi o chiudendosi.
townandconcrete.com
CROSSING
MVRDV — Un polo
culturale di oltre 33.000 mq
definito da un già iconico
auditorium sferico, contornato
da una libreria “a cascata”
dal pavimento al soffitto
che crea una sorta
di paesaggio ondulato.
Siamo in Cina, a Tianjin Binhai,
e il nuovo progetto rientra
in un vasto masterplan
di riqualificazione firmato
da altre archistar,
oltre allo studio olandese.
mvrdv.nl
con un twist.
maharam.com
30 ELLE DECOR
ATTUALITÀ
Nick Verstand —
L’opera ‘Anima II’ dell’artista
olandese (in collaborazione
con Anformative di Salvador
Breed, Pufferfish Displays)
è una sfera che stimola
effetti psichici grazie
a videoproiezioni sulla
superficie ispirate alle 5 fasi
della natura nella filosofia
cinese Wu Xing: legno, terra,
acqua, fuoco e metallo.
Ora nella collettiva ‘Minding
the digital’ alla Design Society
di Shenzhen (fino a giugno
2018). nickverstand.com
Tadao Cern — I suoi ‘Black Balloons’ girano il mondo esposti in diverse grandi installazioni.
Il giovane artista di Vilnius (Lituania) lavora sulla ricerca materica passando da tele ‘effetto 3D’
a maxi palloni. “Essendo architetto di formazione m’interessa creare e svelare sempre
un contatto con le persone, le loro abitudini e i loro comportamenti”. La sua arte stimola
e studia l’interazione tra l’oggetto e l’osservatore. tadaocern.com
Noortje Knulst
31 ELLE DECOR
CROSSING
Charles Pétillon —
‘Souvenirs de Famille’
è la serie di scatti dell’artista
e fotografo di moda francese
che ritraggono edifici e luoghi
naturali invasi da centinaia
©Jeff Koons - courtesy Danysz Gallery
di palloncini. L’intento?
Far guardare il mondo
attraverso il suo sguardo:
onirico e sorprendente.
charlespetillon.com
32 ELLE DECOR
Nendo — Si chiama CoFuFun
il progetto della piazza della stazione
di Tenri, Giappone. Con negozi,
libreria, bar, spazi eventi, chiosco
informazioni e area relax outdoor.
Le scalinate fanno da seduta, copertura
e area gioco. Sia gli edifici sia le aree
verdi riprendono le forme di antiche
tombe locali (“cofun”), ma sono versatili
e ludici (“fun”). nendo.jp
Rolling workspace —
Minimalisti ma anche qui
rotondi, sono gli arredi
e complementi da ufficio firmati
Oki Sato per l’azienda Kokuyo.
Particolarità, i pannelli
fonoassorbenti che
si incastrano nei mobili
per creare configurazioni
sempre diverse.
kokuyo.com, nendo.jp
Che sia un cerchio bidimensionale o una sfera 3D, E non è un caso che il nuovo libro del portoghese Manuel
queste forme stanno plasmando ogni settore della creatività Lima, emerito docente ed esperto di analisi digitali presso
contemporanea. La realtà parla chiaro: cerchi, sfere, pois & co Google, sia una corposa summa sulla preponderante figura
ci attraggono. Il giovane architetto e artista di Lione del cerchio nella storia dell’uomo, dai manufatti dei Sumeri
Cyril Lancelin, studio Town and Concrete, fa di questa forma all’infografica. Così, anche se ci sono buone probabilità
quasi un’ossessione. Tra i suoi vari progetti, una villa che molti designer, artisti e architetti non abbiano consultato
in Normandia tutta giocata sulle sfere: “Il layout è ottenuto i sopracitati libri, di certo il fenomeno oggi è al culmine
dalla giustapposizione di questo elemento così semplice. della sua fioritura. Addirittura anche nella moda.
Ci sono tre livelli di solidi circolari, posizionati sul pavimento Tra i vari decori a cerchi, bolli e polka dots, si staglia sopra
interno per creare delle cabine private, sul solaio come copertura tutti la stilista Rei Kawakubo di Comme des Garçons,
e sul suolo come fondamenta visibili”, ci dice. L’artista lituano che porta all’estremo il disegno tondo proponendo outfit
Tadao Cern, anch’egli architetto di formazione, porta in giro al limite dell’immettibile ma molto eloquenti. Anche il re
nel mondo i suoi Black Balloons, grandi palloni neri composti del design minimalista, Nendo, ha pensato al cerchio
in diverse e spettacolari maxi-installazioni: “La forma nell’ideare il layout dell’ambiente di lavoro ideale, con pannelli
del cerchio e il colore nero sono basici, riconoscibili fonoassorbenti mobili che si incastrano negli arredi, e che
da chiunque. E dato che con la mia opera desidero parlare verrebbe voglia di portarsi anche in metro o dentro casa.
dei comportamenti umani, credo che questo sia il modo migliore Semplicità, ma anche complessità, sono le parole che più
per farlo”, ci spiega. L’aveva intuito bene Li Edelkoort, la nota ricorrono nell’affrontare il discorso su questa geometria,
trend forecaster che per il 2017 prevedeva il boom di forme una forma semplice, ma affascinante, basta pensare all’invasione
rotonde nei settori casa e lifestyle, con il volume ‘Turning di bolle immaginata dall’obiettivo del fotografo e artista
in circles’, in cui racconta: “Quando il nostro team si è Charles Pétillon, che ne mette fisicamente a centinaia dentro
confrontato sui trend forti dell’ultima decade ci siamo accorti architetture, su litorali, ovunque, trasformando paesaggi
che molti sono ancora freschi e validi. Qualsiasi nuova direzione consueti in surreali scenografie. Complice un arcaico rimando
considerassimo ci sembrava sempre di ripetere tendenze già alla maternità, alle secolari filosofie della vita, il cerchio
analizzate. Ho avuto la sensazione che stessimo girando è una forma di comunicazione universale. Si presta a essere
in tondo! E così ho realizzato che questo era il nostro nuovo una lettera, un numero, un luogo, una geometria, un insieme,
maggior focus nello sviluppo del design e dei materiali”. un perimetro. Ed è, forse, la forma migliore di ogni cosa. —
34 ELLE DECOR
Textile stories
Sette scatti d’autore catturano in
un clic le ultime tendenze tessili. Rubate dalla
moda si declinano anche negli interior.
In scena: tartan reloaded, lana, rosso totale, velluto...
di Tamara Bianchini, Murielle Bortolotto, Candida Zanelli — foto di Federico Cedrone
VIBRAZIONI ETNO
Arriva direttamente dal
continente nero il tessuto
Guro della nuova collezione
Dominique Kieffer, distribuito
da Rubelli. Ispirato ai costumi
delle tribù indigene africane,
sulla sua superficie, in
un’alternanza di intrecci
e sovrapposizioni, due trame
di rafia creano un effetto
dinamico. Qui nella nuance
001, è disponibile anche
in altre quattro varianti colore
di tendenza (dominiquekieffer.
com). Sopra lo jacquard
Geisha di Christian Lacroix per
Designers Guild, in un’unica
tonalità (designersguild.com).
DECORTREND
MOVING UP
...’Gira tutto intorno la stanza
mentre si danza, danza’...
Da sinistra, abito in seta
realizzato con Linus mélange
di C&C Milano (cec-milano.
com). Nel centro, decoro
irregolare per il velluto Stripes
by India Mahdavi, Pierre Frey
(pierrefrey.com), a destra
Silhouette, tessuto in lana
di Sahco (sahco.com). Come
un tappeto e da scegliere
tra ventiquattro colori, Scott
di Zimmer + Rohde (zimmer-
rohde.com). Calze di
Maria La Rosa (marialarosa.it)
e slippers in velluto blu notte
di Gallo (theartofgallo.it).
37 ELLE DECOR
CAMPING PLAID
Ispirazione Wes Anderson e sul lettino, il tessuto matelassé
per la tenda da campeggio. Velours Tresse di Dominique
Struttura dipinta con Arsenic Kieffer, cuscini con nappe Gucci
di Farrow & Ball (farrow-ball. Décor (gucci.com), occhiali Fendi
com), tetto rivestito, da sinistra, (fendi.com) e, appeso, specchio
con Allister maxi quadrettato Funky Table Milano (funkytable.it).
di Jab Anstoetz (jab.de), accanto In oro la sedia Primo di Konstantin
e a destra, in lana Nestor di Grcic per Mattiazzi (mattiazzi.
Boussac (pierrefrey.com). Per eu), luce Portofino di Servomuto
il centro e i lati, il velluto effetto (servomuto.com), daybed in legno
acquerello Balla di Designers e pelle di Ole Wanscher per
Guild (designersguild.com). Carl Hansen (carlhansen.com).
A pavimento, barré cardato Oz
di Dedar Milano (dedar.com) e
sopra, in verde, bianco e nero,
il tartan Emblème di Elitis
(elitis.fr). Per separarsi dal caos
della natura, arrotolato a terra
DECORTREND
39 ELLE DECOR
COCO MOOD
Una selezione di tessuti
che sembrano rubati
alla Maison Chanel. Per il
cappotto, tessuto Sonatina di
Ulf Moritz per Sahco decorato
da paillettes scintillanti, ideato
da Raffaella Spampanato/
Lamula shop, e stivali glitter
Chanel (chanel.com). Nelle
varianti ocean e graphite
(a terra e drappeggiato)
il velluto Reticello di Designers
Guild. A parete, Bonheur
bouclé di Zinc, distribuito
da Romo (zinctextile.com).
Sedia Leggera di Gio Ponti
per Cassina (cassina.com)
e scrittoio di Claesson Koivisto
Rune per Arflex (arflex.it).
DECORTREND
VELVET UNDERGROUND
Come nelle illustrazioni della
francese Léa Maupetit,
il mondo in un angolo.
Le pareti vestono le cromie
del cielo, dal blu all’azzurro
con il lucente Vitus di Christian
Fischbacher (fischbacher.com).
La cornice della finestra
è in velluto di cotone Opus
(45 i colori disponibili), mentre
il rosa è Alter Ego, entrambi
di Elitis (elitis.fr). Un soffio
di vento muove il prezioso
jacquard Butterflies Revival
di Dedar (dedar.com).
Vaso bianco in velluto di Elitis,
righe nere con Desir di Zimmer
+ Rohde e piano verde
del tavolo di Elitis. Occhiali
con Vitus di C. Fischbacher.
41 ELLE DECOR
PERCUSSIONI AFRO
Fa da cornice alla pagina
il geometrico Pachisi,
nella variante Oslo. Riveste
la parete e il pavimento,
lo jacquard metallico Tessere,
in nuance lemon grey entrambi
creati da Dedar Milano
(dedar.com). Una carrellata
di pouf vestiti da sinistra
con tessuti, a macro foglie
Palma di Lelièvre Paris
(lelievreparis.com), a stampa
digitale Delizioso di Elitis,
in arancio con pois Beau
Rivage di Nina Campbell,
accanto bambù su lino
per Giardino di Elitis
e infine Loulou di Nina
Campbell per Osborne
& Little (osborneandlittle.
com). Sopra, cuscini con
motivi africani di Funky
Table e con frange in pelle le
ceramiche Masai disegnate
da Serena Confalonieri
(serenaconfalonieri.com).
Sulla parete ruggisce Soft Lion
di Softheads (softheads.net).
DECORTREND
PROFONDO ROSSO
Un manifesto per Valentino
Garavani ma anche il colore
del mantello di Cappuccetto
Rosso e delle scarpe di
Dorothy nel Mago di Oz,
red is back! Sulla parete,
raso Vermeer con mini pattern,
scelto in rubino, per terra
velluto cangiante Spritz
ed effetto plissé per il taffetà
Shogun che riveste il tavolo,
tutti di Rubelli (rubelli.com).
Appeso, il vassoio di Ron
Gilad per Danese Milano
(danesemilano.com)
e riflessa la mitica Valentine
di Ettore Sottsass, in vendita
da ModernariatoMilano
(modernariatomilano.it), sedia
Don Giovanni di Fornasetti
(fornasetti.com). Luce laser
Linea di Selab + Alessandro
Zambelli per Seletti
(seletti.it) e zoccolino tinto
in rosso pompeiano di Wilson
& Morris (wilsonmorris.it).
43 ELLE DECOR
Viva la decorazione! Su tessuti, wallpaper
e tappeti. E poi, il valore creativo dell’artigianalità
a cura di Murielle Bortolotto
45 ELLE DECOR
DECORSCOUTING
California drink
Diciotto cocktail sono
la formula vincente
di Bibo Ergo Sum, il nuovo
place to be situato
a Robertson Plaza,
Los Angeles. Gli interni
progettati da Home Studios
si ispirano per le forme
ai lavori di Alvar Aalto
mentre le simmetrie
e la palette colori sono
omaggi a celebri pellicole.
biboergosumla.com
+elledecor.it
Buon compleanno!
Il 2018 è un anno importante
per Osborne & Little, che
festeggia 50 anni di attività.
Texture geometriche, cotoni
stampati e motivi floreali
per la nuova collezione
che è un tributo all’Italia. Da
Venezia alla Riviera ligure.
Accanto, il velluto Velatura.
osborneandlittle.com
46 ELLE DECOR
DECORSCOUTING
Vibrazioni soft
Ricorda il movimento
sinuoso delle meduse la
Da collezione. È un’opera d’arte luce Light volumes creata
il DC1733 desk di Vincenzo De Cotiis. da Mischer’Traxler
per Victor Hunt Designart.
Un pezzo unico in fiberglass Tre teli in seta fluttuano
e metallo prezioso che fa parte della nello spazio e creano
un’illuminazione rarefatta.
collezione Baroquisme. decotiis.it mischertraxler.com
Collaborazioni
fashioniste. In fatto
di savoir-faire Giorgetti
e Agnona mantengono alto
il profilo. Dal loro incontro
nasce Progetti Fashion.
Una serie di sedute che
mixano ebanisteria e tessile
Macro plaid
superlativo. Come per la
Il più classico dei pattern scozzesi
poltrona Katori in montone
è riportato in versione attuale e over
e in tre diverse combinazioni
su Parlour, il tappeto in lana
di manto. Da scegliere
disegnato da Baldwin & Bagnall
in total look: taupe, nude
per Nodi. Tre le varianti colore per
o blu denim con struttura
un effetto intersection. nodirugs.com
in faggio. giorgetti.eu
48 ELLE DECOR
DECORSCOUTING
[1]
[2]
1. Una volpe da
parete, Mask. Un’idea
di Benedetta Mori Ubaldini
per Magis. magisdesign.com
2. Capanne stilizzate sulla
carta da parati Les Cabanes [3]
Carrousel di Nigel Peake per
Hermès. homefabricshermes.
dedar.com 3. In rosa, Villa
di Fabio Novembre per
Kartell. Ancora un prototipo
ma presto nelle stanze delle
piccole design addict.
kartell.com 4. La mitica
Vanity Fair in versione mini.
Un progetto che sostiene
il Farm Children’s Museum
di Favara. poltronafrau.com
5. In legno di ciliegio
l’Elephant Eames di Vitra.
vitra.com 6. Si chiama
Mushroom il tappeto di Nidi,
diam. cm 130. nidi.it
[6]
[4]
[5]
50 ELLE DECOR
DECORSCOUTING
Electric shock
Si frammenta sulle pareti
il pattern della wallpaper
Ambrosia di Christian
Benini per Wall & Decò.
Una figura stilizzata si
scompone attraverso ritmi
di colore che variano dal
viola al blu: l’ispirazione
arriva dal mondo della
musica e da quello digitale.
wallanddeco.com
Lorenzo Pennati
52 ELLE DECOR
DECORSCOUTING
54 ELLE DECOR
ICONE
57 ELLE DECOR
ICONE
funzione in maniera con allegria, divertendosi”, affermano Dardi e Alessi, che hanno
chiesto a 100 progettisti di regalare al maestro un oggetto
semplice, senza sforzi” anonimo. “Ciascuno di loro lo ha scelto come avrebbe fatto lui,
Konstantin Grcic che gli oggetti li faceva parlare e ai quali voleva bene. Umili
e semplici, riconosceva in loro la sua prima fonte di ispirazione”.
Intelligente e generoso, Achille era un uomo gentile e attento.
Lo si intuisce osservando la ricostruzione di Finessi della sala da
pranzo allestita nel 1984 dal maestro per una esposizione a
Tokyo. “Nove sedute disposte a cerchio attorno al vuoto mettono
I tre oggetti anonimi scelti da Ferruccio in scena la convivialità orientale che secondo Castiglioni ruota
Laviani, Philippe Starck e Konstantin Grcic attorno all’individualità. Colpisce la disposizione di ciascun
e in mostra alla Fondazione Achille
Castiglioni sono parte di una collezione che elemento, che ha un significato inequivocabile. Gli oggetti, come
diventerà itinerante. I tre designer le parole, non si devono mai usare a caso”. Oggi più che mai.
sono testimoni di un rapporto unico. Grazie Achille. — fondazioneachillecastiglioni.it
58 ELLE DECOR
ICONE
Ferruccio Laviani
e il maestro italiano ritratti
nel 1999 in occasione
della presentazione
della poltrona 40/80
disegnata insieme
per Moroso: un momento
di grande condivisione.
Quando e come hai conosciuto Achille? Come lui sono curioso e trovo nella mia curiosità lo spunto
Era il 1974 o forse il ’75, avevo 15 anni, e sono rimasto principale per nuove sfide, cercando di non avere preclusioni.
ipnotizzato nel guardarlo presentare i suoi progetti… Quale dei suoi progetti di design è il tuo preferito?
Courtesy Archivio Fondazione Achille Castiglioni
Chi lo avrebbe mai detto che vent’anni dopo saremmo diventati L’Arco di Flos, uno di quegli oggetti che ha cambiato i codici di
amici e avremmo fatto progetti insieme? funzione ed estetica, e la lampada Toio che ha inventato il ‘ready
Qual era, dal tuo punto di vista, il tratto unico, eccezionale made’ e un modo nuovo di intendere il progetto industriale.
del design di Achille Castiglioni? In un mondo di design firmato che valore ha ancora
La curiosità: ogni cosa, anche la più banale, per lui aveva un lato oggi l’oggetto anonimo?
intrigante che bisognava esplorare. È utile per capire che per fare qualcosa di bello e funzionale
A quale ricordo personale associ questa immagine? non serve un gran che.
Alla poltrona 40/80 per Moroso. Indimenticabile da tutto lo studio Qual è il tuo oggetto anonimo preferito e perché dal tuo
la scena in cui, tornato da Monaco, Achille, mostrando punto di vista piacerebbe a Castiglioni?
una ciabattina di plastica esclamò: “Ecco come dobbiamo farla!”. Il tagliere perché mi ricorda il vassoio di bicchieri di whisky
Quale dei suoi insegnamenti hai messo in pratica? (torbato) e ghiaccio che Achille offriva ai collaboratori.
60 ELLE DECOR
ICONE
Qual era, dal tuo punto di vista, il tratto unico, Sella, lo sgabello basculante con il sellino della bicicletta
eccezionale del design di Achille Castiglioni? disegnato per Zanotta: meno di così è quasi impossibile.
L’indiscussa eleganza nel dare il massimo riducendo al minimo In un mondo di design firmato che valore ha ancora oggi
la materia. Era il dio dell’hardware. l’oggetto anonimo?
A quale ricordo personale associ questa immagine? Ci ricorda con umiltà di guardarci attorno perché solo così si può
Era il 1975. Non dimenticherò mai quel giorno perché Castiglioni intercettare ovunque la molta intelligenza diffusa.
è stato davvero molto gentile ed educato: mi disse che mi Qual è il tuo oggetto anonimo preferito e perché dal tuo
considerava come il suo figlio spirituale. Per me è stato uno choc punto di vista piacerebbe a Castiglioni?
e al tempo stesso il più grande onore della mia vita. Ce ne sono così tanti, ma la graffetta è un buon esempio.
Quale dei suoi insegnamenti hai messo in pratica È pratica da usare e utile per organizzare la scrivania:
nel tuo modo di progettare? è quasi come un computer. Ed è figlia di Achille e Duchamp.
62 ELLE DECOR
ICONE
Quando e come hai conosciuto Achille? con simpatia il mondo in cui viviamo, problemi inclusi.
Era il 1997, in occasione del premio ‘Designer of the Year’ di Quale dei suoi progetti è il tuo preferito e perché?
Architektur & Wohnen, dovendo nominare un designer di talento Tra tutti Allunaggio del 1966, lo sgabello a tre gambe, omaggio
Courtesy Archivio Fondazione Achille Castiglioni
scelse me. Mi parlava con un forte accento milanese, non capivo al primo passo sulla Luna del ‘69. La scelta del colore verde,
una parola, ma percepivo il suo affetto e l’incredibile charme. genere ‘marziano’, spiega molto della libertà e del suo umorismo.
A quale ricordo personale associ questa immagine? Che valore ha oggi l’oggetto anonimo?
A un caldo giorno d’estate tra il ‘99 e il 2000. Castiglioni, mi La sola differenza con un oggetto di design è che non ne
mostrava lo studio pieno di prototipi, modellini, oggetti. E per conosciamo l’origine. Ma se fossimo capaci di ripercorrerne
ognuno di questi aveva una piccola storia (spesso spiritosa) da la nascita potremmo scoprire che sicuramente qualcuno l’avrà
raccontare, fondamentale per svelare la sua visione del mondo. progettato, esattamente come accade per quelli di noi designer.
Quale dei suoi insegnamenti hai messo in pratica? Qual è il tuo oggetto anonimo preferito
Era un designer appassionato, con una continua curiosità per le e perché dal tuo punto di vista piacerebbe a Castiglioni?
cose che lo circondavano e gli oggetti quotidiani. Ovviamente Ho scelto un peso da 1 kg. Un oggetto efficace, che svolge la sua
non posso avere lo stesso occhio, ma anche io provo a guardare funzione in maniera semplice e senza sforzi!
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ARTE E ARCHITETTURA
Kanaal Grande
Poco distante dal centro di Anversa, il nuovo quartier
generale del creativo Axel Vervoordt. Un complesso che fonde
arte, architettura e una passione smodata per Venezia
di Filippo Romeo — foto di Frederik Vercruysse, Laziz Hamani, Jan Liégeois
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Frederik Vercruysse / MILK decoration
Wijnegem. A venti minuti di bicicletta dal centro Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, Rudolf Nureyev e Hubert de
di Anversa, nella periferia verde della città fiamminga scopriamo Givenchy”. Il resto è storia. Una storia che lega a uno stile unico,
una vecchia distilleria riconvertita in un micro quartiere personalissimo, la capacità di trasmettere un’incontenibile
che fonde edifici industriali e nuova architettura, una corte verde, passione per il bello: un’estetica che non è apparenza,
uffici, residenze, laboratori artigianali, studi di progettazione, ma profondità, anima e talento. Fondendo forza e calma, pieni
gallerie d’alto antiquariato e spazi per l’arte contemporanea. e vuoti, forma e contenuto, colore e bianco e nero. “Non
L’idea, tanto ambiziosa quanto eterogenea, si concretizza in un gioco di opposti, ma in un dialogo armonico tra le cose”,
in un tutt’uno inscindibile grazie al tocco del suo artefice, il sottolinea. Ed è proprio l’armonia che caretterizza Kanaal,
collezionista, gallerista e interior designer belga Axel Vervoordt. un intervento in cui vecchi edifici e nuove costruzioni si legano
È lui che ci guida nel cuore di Kanaal, appena inaugurato e già tra loro attraverso percorsi verdi e specchi d’acqua. In una
punto di riferimento per gli appassionati dell’arte attratti dagli sequenza architettonica che sembra citare le facciate ad archi
eventi organizzati a ciclo continuo. “Da poco abbiamo tenuto acuti dei palazzi veneziani e i giochi di riflessi della Laguna.
proprio qui un mini concerto e a breve inaugureremo anche “Si tratta di un legame inscindibile”, conferma Vervoordt che
l’auditorium per spettacoli più importanti”, ci spiega Vervoordt da anni celebra, con le sue mostre a Palazzo Fortuny, un amore
sotto la strepitosa volta color porpora che costituisce ‘At the Edge smisurato per Venezia. Ce ne parla nel suo studio privato, una
of the World’, installazione site specific firmata Anish Kapoor. sala circolare completamente rivestita di libri. “Siamo all’interno
“Sono stato tra i primi estimatori di questo artista”, svela con di uno dei silos per lo stoccaggio del malto”. Nei sotterranei,
un pizzico di soddisfazione. “Ho voluto collocare quest’opera tra enormi colonne di cemento, che sembrano di epoca classica,
al centro del quartiere. Ê il cuore di tutto il complesso scopriamo i reperti più antichi della collezione e, ambientate
ed è accessibile a tutti, perché l’arte va condivisa”. Poche parole in ulteriori spazi circolari, installazioni di Marina Abramovich,
che fanno emergere l’animo colto e generoso di un uomo Tatsuo Miyajima, Takis e Otto Boll: capolavori d’arte
che si è fatto da sé, iniziando giovanissimo a collezionare contemporanea che contribuiscono a dare spessore a questo
pezzi inestimabili scovati in tutto il mondo, fino a conoscere sorprendente lavoro di stratificazione tra presente e passato,
precocemente il successo internazionale. “Ho partecipato alla attenzione alla memoria e spinta verso il futuro. Intorno, oltre
Biennale des Antiquaires nel 1982 al Grand Palais di Parigi. il canale della Schelda che delimita il complesso, si intravede
Non mi piacevano gli allestimenti pomposi degli altri galleristi il paesaggio pallido e silenzioso della campagna e, più in là,
così ho preferito presentare i miei pezzi in uno stand nudo, le guglie della cattedrale di Anversa. — axel-vervoordt.com
Jan Liégeois
68 ELLE DECOR
La facciata stratificata di uno degli
edifici residenziali. Pagina accanto,
vista di Kanaal dal ramo della
Jan Liégeois
Laziz Hamani
70 ELLE DECOR
Il cuore di Kanaal è rappresentato
dall’installazione permanente
‘At the Edge of the World’ di Anish
Jan Liégeois
73
ELLE DECOR
ARTE E ARCHITETTURA
DESIGN&CRAFT
Carpet Fever
Una passione sconfinata trasforma l’antica arte
tessile in un nuovo codice estetico. Senza nostalgia con
un pizzico di fantasia. Entriamo nel mondo di cc-tapis
di Rosaria Zucconi — testo di Murielle Bortolotto
foto di Alberto Strada
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DESIGN&CRAFT
78 ELLE DECOR
Lo spazio espositivo si sviluppa su due livelli.
A due passi dalla milanese Università Statale,
una scatola neutra con soffitto originale a cassettoni.
Una scelta estetica che fa risaltare le cromie e le texture
di tappeti esposti come arazzi contemporanei
79 ELLE DECOR
DESIGN&CRAFT
80 ELLE DECOR
La corte interna dell’edificio
modernista, progettato da
Homez nel 1927 e rinnovato
da Xavier Lust nel suo
quartier generale. Pagina
accanto, il designer, sul
divano-scultura Volupté.
82 ELLE DECOR
ELLE DECOR INCONTRA
Xavier Lust
A Bruxelles, la casa-studio-showroom del
designer belga. Dove tutto, progetto, arredi
e atmosfera, rispecchia il suo carattere.
Un biglietto da visita in versione blow up
testo di Francesca Molteni — foto di Giorgio Possenti
83 ELLE DECOR
Nella sala da pranzo, S-Table
Bronze e sedia T-chair
in alluminio, sospensione
Fireworks per Driade.
A parete, specchio Blob IV
e opera di Philippe Pasqua.
Pagina accanto, la facciata
su strada dello studio-atelier.
84 ELLE DECOR
ELLE DECOR INCONTRA
85 ELLE DECOR
ELLE DECOR INCONTRA
86 ELLE DECOR
Nello spazio espositivo,
libreria Oxymore per
De Castelli, tappeto berbero,
console Continents per
Nilufar, sedia Archiduchaise,
sgabelli XST e Floral Stool
di cuoio. Pagina accanto, la
corte che dà sullo showroom.
87 ELLE DECOR
ADDRESS
Total fusion
Affacciato sul Naviglio Grande apre
Huan. Atmosfera elegante e conviviale per
un bistrot milanese dove Oriente e Occidente
si incontrano all’insegna del melting pot
di Francesca Benedetto — foto di Nathalie Krag
89 ELLE DECOR
Dall’alto, in senso orario, un
angolo Anni 50 con poltroncine
nei toni del verde e del
melanzana. Il tavolo conviviale
in legno grezzo con base
in metallo è su disegno. Sedie
Cargo, vetrina di recupero
e lampade da terra di Davide
Groppi. Il piatto ‘Giardino Zen’,
esplosione di colore e sapori.
Pagina accanto, il cocktail bar
e la cucina a vista, con lo chef
alla preparazione dei piatti.
90 ELLE DECOR
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ADDRESS
ATTUALITÀ
ADDRESS
Da sinistra, la parete
in vetroresina illuminata
del bar riprende la scansione
dei mattoni, lasciati a vista
in tutto lo spazio e dipinti
in blu pavone. L’architetto
Antonio Brizzi, dello studio
Brizzi + Riefenstahl,
che ha firmato il progetto
del bistrot Huan. L’illuminazione
è curata da Ambra Milione
e Monica Patroni.
L’ideogramma ‘Huan’ in cinese significa miraggio, sogno con disinvoltura ai tavolini bassi in ottone. Ai due angoli opposti
a cui si tende, illusione concreta. E riassume lo spirito del nuovo dello spazio scopriamo gli unici due tavoli conviviali, più ampi
oriental bistrot, appena aperto sui Navigli, centro della movida e tondi. Le lampade Sampei di Davide Groppi, flessuose
milanese. All’ora dell’aperitivo la clèr si alza e inaspettatamente e leggere come canne di bambù, diffondono una luce
svela ai passanti la cucina, con un giovane chef intento a d’atmosfera. Un mood complementare all’esperienza del cibo,
realizzare piatti creativi simili a piccole opere d’arte. Il cocktail che parte dalla tradizione per trasformarsi in qualcosa di diverso,
bar, con la parete in vetroresina retroilluminata e la linea dorata fatto di tanti piccoli assaggi e di altrettante piccole emozioni:
del bancone, invita al drink e alla scoperta di una selezione intimità, condivisione, internazionalità. Nel menù, che segue
di inediti ‘Dim Sum’, i tradizionali piccoli assaggi cinesi rivisitati l’alternanza delle stagioni, tante proposte dai nomi accattivanti
in versione by night. Ma è lo spazio che si sviluppa oltre come ‘Let’s tango’ o ‘Perle del mio orto’, esprimono l’incontro tra
l’ingresso scenografico il vero cuore del locale, magnetico, la cucina cinese e le materie prime italiane. Così il tradizionale
quasi onirico. Attratti dall’atmosfera avvolgente viene voglia petto d’anatra è servito con salsa di cachi e soia, cipolle
di proseguire l’esperienza e di fermarsi per la cena. Il progetto, borettane, okra e sesamo. E la crema di riso, decorata con
firmato da Antonio Brizzi con Mihaela Stoica, dello studio Brizzi verdure di stagione e scaglie di tartufo nero, prende le
+ Riefenstahl, si presenta come un volume profondo, a pianta sembianze e il nome di ‘Giardino Zen’. Come i piatti, anche la
rettangolare, ritmato da archi e colonne e animato da piccoli squadra di Huan nasce dalla sintesi di storie e culture diverse.
salottini Anni 50. “Raccontare un contenuto orientale in un Lily Liu, imprenditrice cinese cosmopolita, e Riccardo Capua,
contenitore occidentale è stata una sfida interessante”, ci spiega proprietario di una tenuta vitivinicola vicino a Saturnia, sono i
Brizzi. “Ma anche l’occasione per esprimere il nostro linguaggio soci fondatori. La manager di sala Giada Wang, cinese,
progettuale attraverso il tema dei contrasti: il pieno collabora con lo chef Giorgio Bresciani, di origini campane, per
e il vuoto, il finito e l’imperfetto, il lucido e l’opaco, la materia la scelta dei piatti. Al cocktail bar, Federico Briarava propone
e il sogno. Con l’aggiunta di un tocco di esuberanza”. drink dall’insolito twist asiatico. Un team giovane ma esperto, che
Le pareti in mattoni a vista, dipinte in blu pavone, creano l’effetto conosce bene Milano e porta in città un entusiasmo prezioso
di una scatola avvolgente e materica. Protagonista assoluto proveniente da latitudini diverse. E recupera antiche tradizioni di
è il pavimento, una vera opera d’arte realizzata a mano dalla famiglia per inventare una nuova formula di accoglienza e
decoratrice Silvia Moro che ha ripreso i motivi floreali delle sete ristorazione. Sofisticata ma informale, eclettica e flessibile. –
cinesi. Su questo ‘tappeto’ prezioso, protetto da una resina
trasparente, una selezione di poltroncine vintage, scelte nei toni Huan, via Ripa di Porta Ticinese 69, Milano
del verde salvia, melanzana e arancio carico e accostate huanmilano.com +elledecor.it
92 ELLE DECOR
ITINERARIO
Anversa
Musei dei maestri fiamminghi e progetti di big
come Zaha Hadid e Vincent Van Duysen, ma anche concept
store di culto e stilisti di fama mondiale, chef stellati
e locali trendy. La meta ideale del prossimo weekend
di Kristina Raderschad — testo di Laura Maggi — foto di Christian Schaulin
città in vista
94 ELLE DECOR
Anversa si rivela da uno
dei livelli più alti del
Museum aan de Stroom,
progettato da Neutelings
Riedijk Architects. Da qui
si dominano il centro della
città, la cattedrale e il porto.
(mas.be/nl).
95 ELLE DECOR
ITINERARIO
Sopra, da sinistra, il MAS, Museum aan de Stroom, completato nel 2010, è il più grande della città
di cui racconta la storia nelle sue sale. Alto 60 m, è situato lungo il fiume Schelda. Le aree aperte
al pubblico sono usate anche per eventi musicali e kermesse (mas.be/nl). Il St. Vincents, concept store
con galleria d’arte e spazio gourmet in un’ex tipografia (stvincents.co). Sotto, da sinistra, una camera
dell’Hotel Pilar, edificio total white con 17 camere super colorate nel quartiere Het Zuid
(hotelpilar.be); Henri Delbarre e Geraldine Jackman, i proprietari del St. Vincents; la nuova Port House,
firmata da Zaha Hadid Architects, sede dell’autorità portuale di Anversa (portofantwerp.com/en).
“Una città piccola con molte cose. La bellezza sta proprio nella
sua dimensione che ti rende parte di essa con molta facilità”
Geraldine Jackman, imprenditrice
96 ELLE DECOR
ITINERARIO
Sopra, da sinistra, l’architetto Vincent Van Duysen ritratto nel suo studio (vincentvanduysen.com);
il living dell’appartamento annesso al concept store Graanmarkt 13. Progettato da Van Duysen
per i proprietari Tim Van Geloven e Ilse Cornelissens, si può ora affittare per brevi o più lunghi periodi
(graanmarkt13.com). Sotto, da sinistra, la libreria Copyright nata 25 anni fa e specializzata in arte
e architettura. Anche qui, l’interior design è di Vincent Van Duysen (copyrightbookshop.be/nl);
Lies Vangeel di VonYellow, P.R. del Graanmarkt 13 e uno scorcio dello store che accoglie sotto lo stesso
tetto di un edificio di inizio Novecento brand di design e beauty, un ristorante e l’appartamento.
98 ELLE DECOR
ITINERARIO
Sopra, da sinistra, uno dei landmark urbani, il Palazzo di Giustizia realizzato dallo studio Rogers Stirk
Harbour + Partners e concepito sia come nuovo ingresso alla città, sia come collegamento attraverso
l’autostrada tra il centro di Anversa e il fiume Schelda; il bed&breakfast Yellow Submarine con solo
tre camere ma top di gamma (yellowsubmarine.be/bedandbreakfast.html). Sotto, da sinistra, la boutique
di moda Coccodrillo, con un progetto di interior design di Glenn Sestig, occupa 250 mq distribuiti
su due piani (coccodrillo.com); Maarten Van Gool e Stijn Geeraets, della direzione dello spazio
di coworking Fosbury and Sons, con la figlia Blanche; la boutique di Dries van Noten, un membro del
famoso gruppo di stilisti Antwerp Six degli Anni 80 (driesvannoten.be).
Sopra, da sinistra, lo chef Frédéric Chabbert del ristorante Dôme, alta gastronomia in un interno
Art Nouveau (domeweb.be); la stazione ferroviaria e la sua architettura Jugendstil; la Tim Van Laere Gallery,
spazio di punta per l’arte contemporanea (timvanlaeregallery.com).
Tagliata in due dallo Schelda, Anversa è la seconda città di Anversa accoglie il Fashion Department della Hogeschool
del Belgio per grandezza, il porto fluviale più importante del Antwerpen, il Flanders Fashion Institute e il MoMu Fashion
Paese e la capitale cool grazie alla vibrante scena della moda, Museum, oltre alla libreria Copyright firmata da Van Duysen.
che ogni weekend attira folle di fashion victim dalle vicine Parigi, Dalla Royal Academy of Fine Art, invece, sono usciti grandi
Londra e Bruxelles per fare shopping sfrenato. Protagonisti nomi della moda tra cui Martin Margiela e Kriss Van Assche.
L’architetto Vincent Van Duysen è nato in città, qui ha lo studio Poco lontano, su Nationalestraat, Bruno Pieters ha aperto
ed è onnipresente con i suoi progetti. Ha firmato l’Hotel Julien, il flagship store del marchio Honest By, progettato
aperto nel 2004, e ancora oggi il miglior posto dove alloggiare con l’architetto Erik Ronge. Concept store Geraldine Jackman
ad Anversa, e anche il Graanmarkt 13 che ospita sotto lo stesso e Henri Delbarre, rispettivamente economista e avvocato, hanno
tetto negozio, ristorante gestito dallo chef Seppe Nobels inaugurato St.Vincents, un ibrido tra negozio, spazio gourmet
e un appartamento-showroom-foresteria in origine residenza e galleria d’arte in un’ex tipografia vicina a Kleine Markt,
dei proprietari. Arte e architettura Famosa per aver dato con una selezione attenta di “oggetti raffinati, onesti e genuini
i natali ai grandi maestri della pittura fiamminga, uno su tutti con il potenziale di resistere al tempo, sia nella qualità che
Antoon van Dyck, Anversa ospita istituzioni artistiche di livello nel design”, spiegano. Coworking Nel 2017 nel Groen Kwartier
come la casa-atelier di Rubens e il MAS, Museum aan (accanto al ristorante a due stelle The Jane dello chef Sergio
de Stroom, progettato dalle star olandesi Neutelings Riedijk Herman, nella cappella di un ex ospedale militare) ha aperto
Architects. Il ricco portfolio di landmark architettonici della città il PAKT, con uffici, spazi comuni, bar e ristorante, giardini
vanta dai tesori Art Nouveau di Zurenborg a esempi classici pensili e orti botanici dove si coltivano erbe e verdure.
del Modernismo come la Torre della Polizia Oudaan degli Anche la torre modernista Watt di Léon Stynen del 1958 è stata
Anni 60 di Renaat Braem, alle icone di oggi come l’estensione trasformata in un enorme coworking a opera di Maarten
della Port House, nota come The Diamond di Zaha Hadid. Van Gool, Stijn Geeraets e Serge Hannecart, con galleria d’arte,
Quartieri trendy La riqualificazione dell’area portuale biblioteca e ristorante firmati dallo studio di interior design
di Het Eilandje ha dato vita a una zona vivace, costellata di bar Going East di Anaïs Torfs e Michiel Mertens. Food Quindici anni
e ristoranti come il Paniek a Kattendijkdok-Oostkaai. I quartieri fa l’ex stilista di Dries Van Noten, Sophie Verbeke e il marito
di Sint-Andries e Zuid attraggono con boutique e gallerie d’arte chef Julien Burlat hanno aperto il ristorante Dôme e trasformato
quali la Tim Van Laere Gallery e concept store come Graanmarkt uno degli edifici più suggestivi del quartiere Liberty
13 o St.Vincents, che offrono un mix di creazioni made in Belgio di Zurenborg in una meta gastronomica di fama internazionale.
e moda internazionale, oltre a pezzi di design difficilmente Oggi è diretto da Evangeline e Frédéric Chabbert con
reperibili altrove. Moda e shopping Negli Anni 80 l’affermarsi un delizioso menù che cambia a seconda della stagione
sulla scena internazionale del gruppo di stilisti Antwerp Six, e dell’umore. Verbeke e Burlat hanno invece appena aperto
tra cui Ann Demeulemeester e Dries Van Noten, ha collocato il primo salone da tè di Anversa, al piano superiore
di diritto la città nella mappa della moda d’avanguardia della loro Cuisinette Domestic su Lange Gasthuisstraat, dove
e ha portato alla creazione del ModeNatie, che nel cuore viene servito l’ormai celebre British High Tea with a Twist. —
Coppia glamour del mondo del design e dell’architettura milanese, Fanny Bauer Grung, norvegese nata
a Parigi e cresciuta a Roma, con David Lopez Quincoces, spagnolo di Madrid, nello studio della casa
di Milano. Pagina accanto, perfettamente inserito nel bow window, il tavolino Elliptical, design
Charles & Ray Eames per Vitra, con la lampada Taccia, design Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Flos.
Nel soggiorno davanti al vecchio banco da falegname, due poltrone vintage, design Peter Hvidt
della galleria Be Modern. Pagina accanto, tavolo Ferro, design Piero Lissoni per Porro, accostato a sedie
Anni 60 di Giuseppe Gibelli. Sulla parete un’applique vintage di Ingo Maurer, di Six Gallery.
Pagina accanto, nell’ampio soggiorno il comodo e avvolgente divano Chemise XL, design Piero Lissoni
per Living Divani. Lampada Arco, un’icona del design italiano progettata nel 1962 da Achille e Pier Giacomo
Castiglioni per Flos. Tavolino Alanda con piano in cristallo, vintage, disegnato negli Anni 80
da Paolo Piva per B&B, ora B&B Italia. Sulla parete un’opera del giovane artista romano Gianni Politi.
Imponente e scultoreo,
il camino in bronzo scandisce
lo spazio al centro del living,
in dialogo con le chauffeuse
di Oscar Niemeyer. Tavolino
in limited edition dei fratelli
Bouroullec, lampada di Pierre
Guariche. A sinistra, console
in pietra di Joseph Dirand.
La luce innanzitutto. Un chiarore diffuso che
inonda l’ampio corridoio d’ingresso, tra due ali
di porte simmetriche, bianche contro pareti bianche.
Questo l’incipit di un progetto che Joseph Dirand,
interior designer parigino, ha curato in un quartiere
residenziale primi ‘900 a Francoforte, ripensando
gli interni di una villa con giardino come sequenza di
spazi aperti. E dove al flusso di luce che irrompe
dalle finestre, ai giochi di riflessi su forme e superfici,
è dedicata l’attenzione del fratello fotografo. Joseph
è vissuto tra due generazioni di maestri dell’obiettivo:
il padre Jacques (grande firma di ‘The World of
Interiors’) e ora il fratello Adrien (autore di questi
scatti). Da architetto, qui ha voluto esplorare un lessico
modernista ispirato al movimento cubista ceco. Nella
sua attenzione per i particolari, ha preso spunto anche
dall’Art Deco. E fedele al proprio mood, ha scelto
l’ascetismo del non colore, affidando il messaggio
cromatico ai materiali. A questi si intona l’armonia
della casa: materie potenti come il bronzo e il marmo,
sensuali come il raso e il velluto, complici come
lo specchio. Per preparare il loro ingresso in scena,
il progettista ha aperto il layout degli ambienti.
“Le stanze in fila una accanto all’altra, i salottini
angusti, gli stretti corridoi che ostacolano
il passaggio... Ho fatto esplodere tutto per allargare §i
volumi, creare nuove prospettive e ripristinare
l’omogeneità dell’insieme“, racconta. “Simmetria e
geometria hanno avuto un ruolo di rilievo nella
creazione della nuova sequenza degli spazi”, precisa.
Parquet in rovere, pavimenti in pietra e marmo dai
motivi geometrici offrono continuità visiva agli
ambienti. Superfici ondulate in gesso rivestono alcune
pareti o sovrastano, come dettagli, porte e finestre.
Un’eleganza che ama Ma il motivo a canne, nella variante materica del
Il progetto del Bulgari Resort Dubai trae dal mare il proprio imprinting. Il tema del corallo, declinato
sapientemente dagli architetti nel pattern decorativo dei brise soleil dell’hotel, ne è diventato la cifra distintiva.
“PER IL NOSTRO STUDIO QUESTO INTERVENTO
HA RAPPRESENTATO UN PROGETTO CERNIERA DOVE
ABBIAMO FATTO CONFLUIRE LE DIVERSE
COMPETENZE, MATURATE NEL CORSO DEGLI ANNI,
CON UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE”
Patricia Viel
L’edificio dell’hotel
si articola in due corpi
collegati da uno specchio
d’acqua. Pagina accanto,
la lounge con arredi di
Flexform, Maxalto, B&B
Italia e tappeti in seta
selvaggia di Altai che
conferiscono un sapore
e un comfort residenziali.
Sono occorsi due anni per passare dal concept aderente alla realtà, con uno skyline allungato in verticale, dove
all’esecutivo e altri trenta mesi di lavori serrati, anche con il rapporto tra l’uomo e il suolo è ridotto a un ricordo lontano.
maestranze italiane, perché lo studio Antonio Citterio Patricia Nel progetto abbiamo sviluppato una scala architettonica
Viel potesse consegnare il progetto chiavi in mano al padrone diversa: chi abita o percorre il resort percepisce la presenza
di casa, Bulgari Hotels & Resorts. Pur con una vasta esperienza costante dell’acqua. Vede e sente il mare e poter provare questa
nell’hôtellerie internazionale, gli architetti hanno operato in una sensazione a Dubai è un’eccezione”. Non solo. “La città è
situazione eccezionale, dovendo elaborare un vero e proprio famosa per le sue isole artificiali di Palm Jumeirah, Jebel Ali
masterplan per il Bulgari Resort Dubai, concepito come e Deira, che rappresentano uno degli aspetti visivamente più noti
un villaggio d’impronta mediterranea. La struttura comprende della costa di Dubai”, prosegue Viel. “Tutte queste esperienze
20 ville, 15 mansion, 173 appartamenti, una Spa di 1.700 mq precedenti rivelano un aspetto un po’ letterale rispetto
con piscina di 25 metri, un Beach Club, un concept store con libri all’immagine che volevano evocare: risultano relativamente
e oggetti d’arte, un negozio di gioielli Bulgari, una boutique poco interessanti dal punto di vista ambientale e naturalistico.
e una Marina con lo Yacht Club. Con un progetto del verde Il progetto del profilo costiero che ha generato Jumeirah Bay
affidato allo studio paesaggistico Cracknell e il disegno della Island, l’isola artificiale dove sorge il resort, è stato invece
passeggiata lungo il mare, tradizionale nelle località delle coste disegnato molto bene, contiene quell’attenzione al rapporto
dell’Europa meridionale, ma inedito per il Golfo Arabico, fra la spiaggia, la baia e il mare, con le sue correnti, i suoi
il resort offre agli ospiti emozioni quasi sconosciute in questa movimenti, la sua natura che gli altri progetti simili di Dubai
zona, come il poter recarsi da un luogo all’altro a piedi, non hanno: siamo partiti molto avvantaggiati. Da parte nostra,
grazie a un progetto al 100% pedonale. “Dubai è veramente ci siamo presi in carico la superficie destinata all’hotel, la più
una città nuova, e si continua a ricostruire su se stessa”, racconta vicina al collegamento via ponte con il continente, e l’abbiamo
Patricia Viel, “è improntata a un concetto di contemporaneità considerata come uno spazio da ripensare totalmente rispetto al
[1] [2]
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FEBRUARY 2018
The cover
English text
56 Achille forever. 66 The Grand Kanaal. 82 Xavier Lust.
94 Antwerp: a city in the limelight. 118 Golden Naples.
130 Icons of old and new design reborn in light and shade.
142 Sculpted space. 150 Dubai deluxe. NEXT 2018
179 ELLE DECOR
CONTENTS OF THE ISSUE
And it is that harmony that defines Kanaal, where old and new
Achille forever — p. 56 buildings are linked to each other through green pathways and
by Paola Carimati and Filippo Romeo pools of water, in an architectural sequence that seems to echo the
facades of Venetian palazzi. “It’s an unbreakable bond”, confirms
To mark the centenary of his birth, we delved into the archives Vervoordt, who has celebrated his love for Venice for many years
of the Achille Castiglioni Foundation, uncovering photos of the through his exhibitions at Palazzo Fortuny. axel-vervoordt.com
Master with the young people back then. Today Konstantin
Grcic, Ferruccio Laviani, Philippe Starck describe their encounters
Xavier Lust — p. 82
The obsessions developed by designer Achille Castiglioni for text by Francesca Molteni — photos by Giorgio Possenti
everything he did are one of his characterising traits. Fabio Calvi, the
architect who teamed up with Paolo Brambilla to create the The Brussels home-studio-showroom of the Belgian designer.
exhibition layout of ‘100x100 Achille’, confesses that he has been Where the design, decor and atmosphere
collecting the Master’s objects since he was a student: “I saw Achille reflect his personality. A blow-up visiting card
at work”, he remembers, “and the 40/80 armchair he designed for
Moroso with Ferro come to life. Achille began to dash about in his Xavier Lust found exactly what he was looking for right here,
wardrobe full of objects, looking for something to inspire him. in Brussels. A house that was also a studio, atelier, gallery. The
Suddenly he yelled: ‘Here it is! Here’s the chair!‘ And he showed us modernist building, designed in 1927, used to be a printing house.
a neoprene pool shoe”. There are two dates scheduled in his honour “Lighting is essential, and here it is zenith lighting that floods into
at the Foundation. For the Alessi-Dardi tribute, 100 designers were the spaces from above”, he says. Everything is laid out along a
asked to choose an anonymous object for the master. And Elle Decor continuous, fluid pathway, from his workplace to his private
Italia is paying tribute to the designer with those chosen by Ferruccio quarters. The furniture is all designed by Xavier. In 2000 his work
Laviani, Philippe Starck and Konstantin Grcic. “He was someone was noted at SaloneSatellite and this led him to create one of his
who made objects talk and loved them dearly. Humble and simple, most iconic pieces, the curved aluminium Le Banc bench.
they were his prime source of inspiration”. In Dimensione Domestica “Materials can be (mis)shapen to form 3D objects using simple
- Atto III, Beppe Finessi reconstructs the dining room set up by the machinery. It wasn’t so much a technological revolution. I just
Master in 1984 for an exhibition in Tokyo, showcasing Achille’s invented a new way of using the technique”. This metal line
intelligence, generosity, kindness and accuracy. Here, the position of inspired his later designs, objects that can also be found here.
every element has an unquestionable meaning. Objects, like words, Everything seems simple in these spaces but nothing is left to
should never be used randomly”. Now more than ever. Thanks Achille. chance. Empty and full spaces, volumes, walls and windows, inside
fondazioneachillecastiglioni.it and out all combine to form a delicate balance built on contrasts.
The same balance visible in Xavier’s eyes, always on edge, darting
between movement and calmness.
The Grand Kanaal — p. 66
by Filippo Romeo — photos by Frederik Vercruysse,
Laziz Hamani, Jan Liégeois Antwerp: a city in the limelight —
Not far from the centre of Antwerp is the new headquarters p. 94
of creative Axel Vervoordt. A complex combining by Kristina Raderschad — photos by Christian Schaulin
art, architecture and an inordinate passion for Venice words by Laura Maggi
Wijnegem. Not far from the centre of Antwerp, we discover an old Museums of the great Flemish artists and designs by big names
brewery converted into a micro-district combining industrial buildings such as Zaha Hadid and Vincent Van Duysen, as well as cult
with new architecture, a green courtyard, offices, homes, artisan concept stores and world-famous designers, Michelin chefs and
workshops, design studios, fine antiques galleries and spaces for trendy clubs. The perfect destination for the weekend
contemporary art. The creator is the Belgian art collector, gallery
owner and interior designer Axel Vervoordt. He acts as our guide Antwerp is Belgium’s second biggest city, the country’s most
through the heart of Kanaal, which boasts at its centre the important river port and the capital of cool thanks to its vibrant
sensational site-specific installation designed by Anish Kapoor: ‘At fashion scene. Key people Architect Vincent Van Duysen was
the Edge of the World’. “It’s the heart of the whole complex and it’s born in the city and his work can be seen everywhere. He
accessible to everyone, because art should be shared”, Vervoordt designed the Hotel Julien and Graanmarkt 13 with its shop,
explains. These few words reveal the cultured and generous spirit of restaurant run by chef Sebbe Nobels and apartment-showroom
a self-made man who started collecting pieces of inestimable value that can be rented. Art and architecture Famous as the
while still a very young man, before he met with international birthplace of some of the great Flemish artists, Antwerp is home to
success. “I took part in the Biennale des Antiquaires at the Grand several high-level artistic institutions such as Rubens’s house-
Palais in Paris in 1982. My success was made possible through the workshop and the MAS (Museum aan de Stroom). In addition to
approval of names such as Yves Saint Laurent and Pierre Bergé”. The the Art Nouveau jewels in Zurenborg and some classic examples
rest is history. A history that links a unique and highly personal style of Modernism, the city also boasts some present-day icons such
with the ability to transmit an irrepressible passion for the beautiful. as the extension to the Port House by Zaha Hadid, known as
The firm Antonio Citterio Patricia Viel was the creative genius
Icons of old and new design behind the design of the Bulgari Resort Dubai.
The building, conceived as a Mediterranean resort, includes
reborn in light and shade — p. 130 villas, mansions, apartments, a Spa and Beach Club. It is also
by Rosaria Zucconi— photos by Alberto Strada home to the concept store, the Bulgari jeweller’s shop,
the boutique, a Marina with Yacht Club and an esplanade along
That Fanny Bauer Grung and David Lopez Quincoces were made the sea, a first in the Arabian Gulf. “We decided to create
for one another is confirmed when I visit their home, an elegant a Mediterranean scrubland environment, adding a citrus grove
period building in Milan renovated by David with meticulous, and enhancing the beach with fine white sand, in line
masculine acumen. “She trapped me”, remembers David “and I with the guidelines of Silvio Ursini, Executive Vice President
couldn’t say no. It already had a dual atmosphere: the living of Bulgari Group” the architect explains.
area is composed of a string of very bright rooms overlooking the “The choice of the location was pivotal”, adds Ursini.
road, whereas the sleeping area, located more in the shade, “The presence of a Marina with a Yacht Club is a unique
looks on to the courtyard. This made us decide to emphasise feature in our collection which includes city hotels and
several areas bathed in light with an all-white look, while others another small resort in Bali. This was a very ambitious project,
became warm, welcoming boxes painted in dark grey”. “David which one might compare to a piece of jewellery designed
races on, from one project to the next, powered by energy and round a high carat stone”.
centrepieces to accompany every day activities. In the foreground dance look for the Set Tables, too, designed by Marc Thorpe for
Surface + Border No. 1 by Ron Gilad for Danese, a tray/fruit bowl Moroso, in painted steel (moroso.it) and for the two-tone Chair
in polished painted metal (danesemilano.com); the Blue Tit paper 2 from Cappellini, designed by Bakery Studio, combining matt
bird, by Lisa Lloyd Paper (lisalloyd.net). Wall finished in light blue tubular metal and solid ash (cappellini.it). P.B.
MATmotion matt water-based paint from Novacolor (novacolor.it) 20. THE ZEBRAS ARE COMING!/ The zebra that gallops
and left, suspended, Tarsia by Maria Gabriella Zecca for Tacchini through the savannah with its unmistakeable coat is invading our
Edizioni, a re-interpretation of the ancient art of cabinetry (tacchini.it). 2018 interiors, too. The poster designed by artist Kustaa Saki
Right, the round Serving Tray Rainbow by Hay, in iridescent stainless (1) in printed silk is to celebrate the 75th anniversary of Finnish
steel, available from designrepubblic.com and the rectangular brand Artek, 100x140 cm (artek.fi). Tableware wants to join in
Tray by Peter Raacke for Pulpo, in slim-line painted stamped the fun too, and the pattern returns in the porcelain Zebra dishes
steel (pulpoproducts.com). Resting on the panel finished in white by Roberto Cavalli (2), with four classic dinner plate formats to
MATmotion paint from Novacolor, the Prism Marble Crystal Tray by choose from (arnolfodicambio.robertocavalli.com). Handmade
Tomàs Alonso for Atelier Swarovski, in crystal and Carrara marble with fabrics from African countries, the Softheads animal heads, in
(atelierswarovski.com). Cream coloured Premium Style Colors paint a collaboration with the Barraquer Fondation (3), is an exclusive
from Wall & Decò for the surface (wallanddeco.com). P.B. collection with a charitable spirit (softheads.net). The Zebra rug
17. NO MORE WRONG SIZES/ Has e-commerce done away with (4) makes its way through the urban jungle, in New Zealand wool,
till queue anxiety only to replace it with wrong purchase panic? Fear designed by Les Graphiquants for Danish company Eo, to add a
no more… we bring you the virtual changing room. The Japanese touch of humour to your rooms (eo.dk). M.B.
e-commerce giant Start Today Co has just launched Zozo Suit, an 21. TRICK OR TREAT/ The Guardian has recently, speaking
elastic suit you put on and connect to your smartphone via Bluetooth of global power, commented that “France shows us the way”,
that takes an amazing 15,000 measurements of your body from attributing high symbolic value to the Louvre Abu Dhabi in the Gulf.
neck to ankle. If you then link via an app to the site, you can choose The wind is changing in favour of France, which is quietly affirming
just those garments that fit and even receive ‘tailor-made’ shopping its supremacy also on the easier battleground of patisserie. After
advice and tips. The clothes are from the Zozo collection, a line of the macaron tsunami, now we are seeing the rise of mono-portions
men and womenswear with denim, knits and outerwear. Want to try cut like jewels or with a design addict appearance. Milan is the
the world’s first ‘size-free’ online shopping experience? The suit standard bearer, with openings by the Pâtisserie des Rêves, L’Île
is already available for presales on Japanese and American sites, Douce, L’Atelier du Pain, and L’Eclair de Génie in one year alone.
with deliveries scheduled from the spring. zozosuit.com V.R. In the photo, Asana chair by Mario Milana (The Webster Edition,
18. FASHION IS SACRED/ ‘Heavenly Bodies: Fashion and the in collaboration with Les Ateliers Courbet) featuring copper
Catholic Imagination’ is the main annual exhibition of the Metropolitan structure, base in natural tulip tree wood and upholstery
Museum of Art in New York. The event is staged in three locations: in Pierre Frey bouclé fabric. Its cushions look like airy macarons.
the Anna Wintour Costume Center, the main museums site in 1000 Soft, sweet power. lapatisseriedesreves.com, iledoucemilano.it,
Fifth Avenue, and the MET Cloisters.“For a long time, fashion and atelierdupain.it, leclairdegenie.it L.M.
religion have been intertwined, each one inspiring and conditioning 22. DE CHIRICO 3D/ Metaphysical inspirations confirm the
the other. And although this relationship has been a complicated one, fascinating appeal of architecture in interiors too. Left, the
at times even criticized, it has generated some of the most original Portico modular bookcase by Ferruccio Laviani for Emmemobili
and innovative creations in the history of costume”, explains Andrew (emmemobili.it); right, a post-modern spirit for the tapestry on
Bolton, head curator of the museum. Bolton not only sourced pieces the floor, Bliss Wall Red by Mae Engelgeer for cc-tapis (cc-tapis.
from the archives of the largest fashion houses but also bothered the com); the total white EUR pouf/side table by Fabio Novembre
Holy See. On stage, also over 150 haute couture and prêt-à-porter for Kartell is a thermoplastic technopolymer cube reproduction
creations that have graced the runways of the fashion world since of the Palazzo delle Civiltà in Rome (kartell.com); and for a
the beginning of the 20th century. These will be accompanied centrepiece, the Colosseum I by Jaime Hayon for Paola C, made
by the objects and works that inspired them, such as the evening dress of copper (paolac.it). The minimalist Pudica chair, inspired by the
designed by Maria Grazia Chiuri and Pierpaolo Piccioli characteristic arches of Portugal, is by Pedro Paulo Venzon for
for the Valentino S/S 2014 haute couture collection, inspired by the Matter Made, on sale at Spotti (spotti.com). On the walls, Arcade
cover of the ‘1600 Bible and Book of Common Prayer’, B wallpaper by Elisa Ossino for Texturae (texturae.it). P.B.
pictured here. The exhibition will be open to visitors from 10 May 23, 24, 25, 26, 27. NEWS/ 401 E’ Amatrice parfum, Snøhetta,
to 8 October 2018. metmuseum.org V.M. Emotional design, Donghwan Kam , Dominique Perrault.
19. POLE DANCE DESIGN/ Linear structures and complex 28. HOMO FABER/ In September, the Giorgio Cini Foundation
design for furniture that makes lightness its strong point. From in San Giorgio, Venice, hosts ‘Homo Faber. Crafting a more human
left, a seamless metal tube forms the structure of the Angui bench future’, from 14 to 30. Dedicated to the artistic trades of Europe, it
from AYTM, with a velvet seat (aytm.dk); a maxi back made from features various activities including rare ones, with live demonstrations.
braided ropes for the Nef chair in aluminium, by Patrick Nourguet The exhibition has been staged by the Michelangelo Foundation
for Emu (emu.it); the enfolding shapes of the Fil Noir armchair by for Creativity and Craftsmanship. And the board of curators stars
Christophe Delcourt for Minotti, with tubular frame in black metal a string of top class members, such as Michele De Lucchi, India
with gold details, fabric-upholstered body and removable inner Mahdavi, Silvana Annichiarico, Jean Blanchaert and Judith Clark.
back in nubuck (minotti.com). On the floor, the red Bell lamp from The title “evokes the extraordinary ability of man to transform matter”
the Fontana Amorosa collection by Michael Anastassiades in brass explains Alberto Cavalli, Executive Director of the Michelangelo F..
with opaline glass shade (michaelanastassiades.com). A pole But, in the age of the digital revolution, don’t we risk wallowing in
nostalgia? “Quite the opposite. Every object on show will ooze inside the car, exploiting the square metres on four wheels for profit.
with contemporary flair. Leading us to discover the true source The whole idea was spawned by a statistic showing that the vehicles
of the competitive edge in Europe, the savoir-faire associated used in the Chinese megalopolises are parked for 90% of the time.
with creativity and the ability of the grand masters to be the truest Hence the concept of concentrating a new type of design into a 2.97
exponents of the desire for beauty”. In the photo, one of the ancient metre-long electric city car. Made not only to be driven but also to
trades still practised, on show in the exhibition: wool processing be lived in, a source of fun when standing still and on the go. Inside,
in Carloway Mill, Scotland, which produces Harris Tweed no less than five adults, with cabin-sized luggage in tow, can work in
(michelangelofoundation.org/homofaber). P.B. the comfort of an office, watch a film with friends on a 17” screen and
29. FUR MAGIC/ Furniture in sub-zero style, combining wildness organise a meeting or presentation. And even change a baby’s nappy
and luxury to enhance the comfort zone of the home. if the need arises! chrisbangleassociates.com P.C.
Wrapped in the magical relaxing power of fur. Left Nordkapp, 33. VIRTUAL ART/ Admired in the engaging installations
designed by Paola Navone for Baxter, with a metal frame with by Doug Aitken, Pipilotti Rist or Bill Viola, video art is brought into
stove-enamelled finish and natural Kidassia skin cover (baxter. collectors’ homes thanks to flat screens that are as slim as
it); and right, Mad from Poliform designed by Marcel Wanders, a painting and require no particular technological skills. We are
in solid wood with seat and back covered in lambskin (poliform. seeing an exponential increase in the number of digital works of art
it). On the floor the Leon rug from Ivano Redaelli in Mongolian in large international collections - from Frieze and PAD in London
goatskin (ivanoredaelli.it) and the Velum light (hanging) by Marco to Art Basel via Artissima in Turin (the photo shows works by
Costanzi for Fendi Casa, in bronze finish metal with fur and nappa the British artist Dominic Harris, ‘Bloomed’, 2016, Priveekollektie
leather shade (luxurylivinggroup.com). And to create the total look, Contemporary Art | Design). The unstoppable digital process also
Baloo bear-cub effect eco-fur fabric for the walls and floor, involves quintessential analogic locations, like museums, that have
from Sahco Studio, also in black (sacho.com). P.B. always been linked to direct, almost physical use, of their exhibits:
30. ANNIVERSARY WITH LEGO/ This famous Danish company Sweden has recently seen inauguration of the Virtual Design
celebrates the sixtieth anniversary of the legendary building brick, Museum, which only exists online and is accessible worldwide.
born in 1958, with a special set called ’60 Years of the LEGO Brick’. priveekollektie.com, swedishdesignmuseum.com L.M.
The LEGO House, designed by BIG (Bjarke Ingels Group) and 34. RADICAL 70 RELOADED/ 40 years have passed since the
brilliantly incorporating the iconic plastic brick in its architecture, has hit ‘Disco Inferno’ and the film Saturday Night Fever, and Elle
been inaugurated in Billund, home to the company and to the first of Decor has interpreted the mood in this photo shoot. Plug & play
the eight Legoland theme parks around the world (the photo shows with the Luna cabinet, right, designed by Patricia Urquiola for
a reconstruction of Mount Rushmore). The building consists of 21 Coedition, in orange lacquered MDF with two open compartments
white brick-shaped forms stacked on top of one another and capped and two with sliding doors (coedition.fr). The Lands coffee table
with a large 2X4 LEGO brick, known as a Keystone. These oversized by Studio Klass for Fiam Italia (fiamitalia.it) has a stoneware top
bricks house indoor spaces for activities, a covered public area and with a copper finish strip and amber glass base; arranged on it is a
also countless interconnected outdoor terraces and play areas. An collection of pop-style objects: the tray and mirror from the Hands
exhibition gallery traces the history of the brand, and various ‘Home Up collection in porcelain and metal by Jakub Berdych Karpelis
of the Brick’ sections are reserved for experiences, picked out in for Qubus (qubus.cz) and the C-shaped vase by Noleggiocose
different colours. lego.com L.M. (noleggiocose.it). Fairy Suspension light in decorated glass by
31. COLORAMA 2018/ Intensity is key for the new colours of the Toso, Massari & Associates with G. Toso for Leucos (leucos.
year, inspired by the elements of nature. Dusty tones that speak of com) and Elda armchair from Longhi, designed by Joe Colombo
the earth and the sky, or strong and vibrant like the Renaissance in 1963, with swivel structure in fibreglass and nubuck cushions
works by Raphael, who is the star of the big exhibition being held in (longhi.it); on the floor, the Numbers rug in wool and silk by
Bergamo this year, ‘Raphael and the echo of the myth’, in a dynamic Illulian beats time (illulian.com). P.B.
juxtaposition alongside modern and contemporary artists who have 35. NEAR FUTURE/ Robotics, biotechnologies, ultra-fast
been inspired by his work. Alphamat from Sikkens offers all the colours connections, personalised satellites: tomorrow is here.
of the palette: a collection of washable matt water-based paints With the digital revolution in full swing, ‘The Future starts here’,
for interiors (sikkens.it), used here to cover blocks of raw material the exhibition on from 12/5 at the V&A Museum in London,
reminiscent of the totem sculptures of Ugo Rondinone. From top, takes stock of the situation so far. With a special perspective
W0.3030, a version of ultra violet (which is also Pantone’s colour of focusing on how design can shape the world, the exhibition
the year for 2018); F2.60.60, which combines a mix of shades from displays objects and designs that could be relevant for our
ochre to Terra di Siena and, right, V0.47.19, an intense shade of sky body, the home, politics, cities and the planet. The exhibits come
blue; D2.3040 a textured red shading towards brick. P.B. from both the private and collective sphere, illustrating mega
32. HUTONG ON FOUR WHEELS/ Today, reinventing the programmes such as the HAPS system, the high altitude drones
space inside a vehicle is a feasible challenge. One accepted and developed by Facebook to offer low cost connection worldwide,
successfully completed by master of car design Chris Bangle, the first the latest home automation solutions and the interventions
American to manage the Department of Design in BMW for more in our cities designed to help us tackle the challenges
than 15 years. Making emotion into something strategic just round the corner: such as Masdar City, the zero impact city
is still his mission today, accomplished with the presentation of Reds, designed by Foster & Partners. Not to mention the many
the concept for a new generation car. Developed by the American proposals made by independent researchers, such as
designer, who was born in Ravenna (Ohio), and his team, for CHTC the open-source, crewless robot-boat by Cesar Jung-Harada
(China Hi-Tech Group Corporation), the city car transforms the space (pictured here), which sails out to clean up oil leaks (vam.ac.uk). P.B.
English text
NEXT
IL DESIGN 02.
03.
Decor Dance
Rigenerare
DELL’ANNO 04.
05.
06.
Essenza hi-profile
Tecno riusi
Palermo caput mundi
IN 40 PAGINE 07.
08.
09.
Sì chef!
Day Dream
Sempre più in alto
I progetti futuri e gli eventi 10. Forever Pop
da non perdere, i talenti da tenere 11. La ricerca della felicità
d’occhio e le tendenze di domani. 12. Garden City di domani
Spingendoci sempre un po’ più avanti. 13. 100 anni di attualità
Per raccontare gli esperimenti 14. Giovani emergenti
creativi e le evoluzioni del lifestyle, 15. La torre delle meraviglie
le mostre dell’anno e le architetture 16. Accessori alla mano
in fase di inaugurazione. E ancora 17. Mai più taglie sbagliate
i nuovi linguaggi che vengono 18. La moda è sacra
da lontano o che sono espressione del 19. Pole Dance Design
made in Italy: nella moda e nel food, 20. Zebre alla riscossa
nell’arte e nella decorazione, 21. Dolcetto o scherzetto
nella piccola scala e nella grande 22. De Chirico in 3D
dimensione. 36 temi, dalla voglia 23. Solidarietà
24. Città del libro
di gioco al progetto urbano
25. Questione di feeling
aperto alla socialità, che raccontano 26. Giornalismo 4.0
cosa ci dobbiamo aspettare 27. Capitale futura
nei prossimi 12 mesi: sfide future, 28. Homo Faber
tra recupero dell’artigianato e scenari 29. Magic Fur
digitali, più attenzione all’ambiente 30. Anniversario con Lego
e nuovi materiali. Gli obiettivi? 31. Colorama 2018
Maggior dialogo e voglia 32. Hutong a quattro ruote
di andare oltre le apparenze. 33. Arte virtuale
34. Radical 70 Reloaded
English text a pag. 179 35. Futuro prossimo
Approfondimenti su elledecor.it 36. Love Parade
NEXT
01. Playable
Il mantra è perseguire la serenità
praticando il divertimento. Un’opportunità che
riusciremo a cogliere solo se impareremo a non
prenderci troppo sul serio e a tornare bambini.
Lo sostiene Joel Blanco, giovane designer
diplomato alla Design Academy di Eindhoven,
che ha sperimentato una nuova forma di
edutainment (intrattenimento educativo). Super
Lekker Super Mooi, infatti, è un enorme cuscino
a forma di doughnut dove tuffarsi e ridere.
Perché è giocando che entriamo in relazione
con gli altri nello spazio, liberiamo creatività e
sviluppiamo conoscenza. Ne è convinto anche
Fabio Viola, game designer, che per il Museo
Marino Marini di Firenze ha lanciato la call
internazionale (aperta sino al 31 marzo) per
il Playable Museum Award. “Per fidelizzare il
rapporto con il visitatore è importante coltivare
Femke Rijerman - ©DAE
AUSTRALIA
Eucalyptus
JAPAN
Loquat
SOUTHERN
MEDITERRANEAN
Broom
ASIA
Lemon tree
Courtesy OMA
07. Sì chef!
Rodolfo Guzmán porta la
cucina e i prodotti del Cile
nel gotha dell’universo food.
E un libro lo celebra
Si può scoprire un Paese lontano come il
Cile, tra le top destination del 2018, anche
attraverso la lente dell’ingrandimento della
sua cucina. A guidarci è Rodolfo Guzmán, chef,
forager, ricercatore e fondatore sia del Boragó,
ristorante di Santiago del Cile da lui inaugurato
nel 2006 che costituisce l’eccezione alla
tradizione gastronomica coloniale del luogo,
sia del Boragó 2.0, in apertura ai piedi delle
montagne, ma a due passi dal centro della
capitale. Il racconto si snoda nelle pagine
del suo libro ‘Boragó. Coming from the South’,
fresco di stampa per i tipi di Phaidon.
La sua passione per la cucina ha radici lontane,
che datano all’infanzia, all’esempio della
madre splendida cuoca, alle estati trascorse
in campagna dalla nonna, a contatto diretto
con i prodotti della terra, e la sua attività di
forager, ossia l’andare a scovare e utilizzare
ingredienti naturali raccolti in tutto il Cile, ne è
stata la conseguenza successiva. “Tra il 2003
e il 2004 ho lavorato in tre ristoranti in Spagna
con una full immersion in un mondo culinario
per me nuovo. Allora ho iniziato a realizzare
il potenziale gastronomico del mio Paese, che
nessuno aveva percepito fino a quel momento”,
racconta Guzmán. “Con il mio ristorante
Boragó (uno dei World’s 50 Best Restaurants,
ndr) ho voluto sperimentare una cucina fatta di
prodotti radicati nella cultura e nel paesaggio,
lavorando con ingredienti endemici che gli
antichi cileni, i Mapuche, avevano usato per
migliaia di anni, per riconnettere la
popolazione con la sua eredità culinaria”,
aggiunge. Ma molte delle piante endemiche
come frutta selvatica, alghe, alofite (quelle
succulente che nascono vicino alla costa)
che aveva incontrato nei suoi viaggi in patria
crescevano nel Sud e nel Nord, non certo
a Santiago. È iniziata così una lunga ricerca per
creare un network di fornitori in un Paese
ove i trasporti sono difficili, a causa della sua
conformazione lunga e stretta, con una linea
costiera di 4 .200 km. “Nessun altro ristorante
aveva mai tentato di far arrivare materie prime
dalla Patagonia, dal deserto dell’Atacama,
dall’isola di Chiloé o dall’Araucanía, ho cercato
di lavorare direttamente con i pescatori per
trovare pesci locali, invece di impiegare
prodotti surgelati”, continua lo chef. I risultati
sono eccezionali e i suoi piatti si possono
gustare anche nelle belle fotografie di
Cristóbal Palma. phaidon.com; borago.cl L.M.
Cristóbal Palma
Rodolfo Guzmán
08. Day Dream
Forme, materiali e colori che sembrano
emergere da memorie ancestrali, un ritorno
al principio. Come il divano componibile
Floe Insel di Cassina che Patricia Urquiola
ha disegnato ispirandosi a forme sinuose
e monolitiche (cassina.com). Accanto, da
destra, una cornice in poliuretano soft simile
a una frattura nella crosta terrestre per Broken
Mirror progettato da Snarkitecture per Gufram
(gufram.it), geometrie precise per il tavolino
Mini Clay firmato da Marc Krusin per Desalto,
con top in mdf spatolato (desalto.it). In primo
piano, in ceramica e dall’effetto lava, il vaso
Maket di RSW per Pulpo (pulpoproducts.com),
in alluminio con finitura ruvida la lampada da
tavolo 607 di Astep, design Gino Sarfatti 1971,
oggi rieditata in versione Led per la collezione
Flos with Sarfatti (astep.design). Con base
in bronzo patina nera, specchio antico e profilo
in ottone bagno oro, il Table Mirror della
collezione Fuoco di Roberto Sironi con Gallery
S. Bensimon e Fonderia Artistica Battaglia
(robertosironi.it). P.B.
Getty Images
11. La ricerca della felicità
“L’ONU ha decretato che la felicità sia al
cuore delle politiche di sviluppo e a tale scopo
è stato creato un osservatorio internazionale
con il compito di definire in modo più preciso
il concetto di felicità sociale”. Così esordisce
l’antropologo ed etnologo Marc Augé nel suo
ultimo libro ‘Momenti di felicità’ (Raffaello
Cortina Editore), rivelando la comparsa nelle
grandi aziende di un nuovo ruolo: il Chief
Happiness Officer. Al World Happiness Report
dell’ONU fa da contraltare il valore del FIL,
Felicità Interna Lorda, che, parallelamente a
quello del PIL, Prodotto Interno Lordo, viene
sempre più considerato quando si valuta il livello
di sviluppo e di ricchezza di un Paese. E può
diventare anche un parametro di valutazione
della politica culturale cittadina e della
programmazione artistica delle istituzioni
pubbliche. È un movimento, quello del FIL, che
ha fatto proseliti anche tra scrittori-filosofi come
Alain de Botton, autore del bestseller ‘Architettura
e felicità’ (Guanda) sul rapporto tra bellezza
degli edifici e felicità dei loro abitanti. L.M.
fil — (felicità-interna-lorda)
La felicità interna lorda o FIL
(in lingua inglese gross national happiness - GNH)
è il tentativo di definire - con un evidente ammiccamento ironico,
ma con altrettanto evidenti intenti sociologici - uno standard
di vita sulla falsariga del prodotto interno lordo (PIL).
Paolo Riolzi
16. Accessori alla mano
Vassoi, centrotavola ad alto tasso di
decorazione con l’ambizione di accompagnare
gesti quotidiani. In primo piano Surface +
Border No. 1 di Ron Gilad per Danese,
portafrutta in metallo lucido e verniciato
(danesemilano.com), l’uccellino in carta è Blue
Tit, un’opera di Lisa Lloyd Paper (lisalloyd.net).
Parete rifinita con idropittura opaca MATmotion
nella tonalità azzurro chiaro di Novacolor
(novacolor.it) e appeso, a sinistra, Tarsia di
Maria Gabriella Zecca per Tacchini Edizioni
(tacchini.it). A destra, il vassoio rotondo Serving
Tray Rainbow di Hay, in acciaio inox
iridescente, da acquistare su designrepublic.
com, e rettangolare Tray di Peter Raacke per
Pulpo, in sottile lamiera stampata e verniciata
(pulpoproducts.com). Appoggiato sul pannello
verniciato bianco con MATmotion di Novacolor,
Prism Marble Crystal Tray di Tomàs Alonso
per Atelier Swarovski, in cristallo e marmo
di Carrara (atelierswarovski.com). Per il piano
pittura color crema Premium Style Colors
di Wall&Decò (wallanddeco.com). P.B.
Styling Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto/Studiopepe – foto di Federico Cedrone
17. Mai più taglie sbagliate
L’e-commerce ci ha fatto passare l’ansia
da coda alle casse ma ci blocca per il panico
da acquisto sbagliato? Ora non più, è arrivato
il camerino virtuale. Comodamente seduti
in poltrona si potranno comprare capi
d’abbigliamento sapendo che ci staranno
benissimo, senza più brutte sorprese. Il colosso
giapponese dell’e-commerce Start Today Co.
ha appena lanciato ZozoSuit, una tuta elastica
da indossare e connettere via Bluetooth allo
smartphone, che rileva ben 15.000 misure del
nostro corpo dal collo alle caviglie. Collegandosi
al sito tramite un’app, permette di selezionare
solo gli abiti ideali e anche di ricevere consigli
e suggerimenti di shopping, ‘ritagliati’ su di noi.
I capi sono quelli della Zozo Collection, una
linea di abbigliamento uomo e donna con denim,
maglieria e capispalla. Volete provare la prima
esperienza di shopping online ‘size-free’ al
mondo? La tuta è già in prevendita sui siti
nipponico e americano, con consegne previste
a partire da questa primavera. E seguirà a breve
il lancio europeo. zozosuit.com V.R.
18. La moda è sacra
‘Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic
Imagination’ sarà la principale mostra del
Metropolitan Museum of Art di New York
ospitata eccezionalmente in tre location:
il MET, l’Anna Wintour Costume Center e i MET
Cloisters. “La moda e la religione sono state
a lungo intrecciate, mutuamente ispirate.
Sebbene questa relazione sia stata complessa
e talvolta contestata, ha prodotto alcune delle
creazioni più originali e innovative nella storia
del costume”, ci spiega l’head curator del museo,
Andrew Bolton. Che ha attinto agli archivi delle
maison e scomodato anche la Santa Sede.
“Ci siamo fatti mandare oltre 50 capolavori
ecclesiastici che stanno arrivando dalla sacrestia
della Cappella Sistina”. Inoltre saranno in mostra
più di150 creazioni dai primi del XX secolo a
oggi, accanto alle opere che li hanno ispirati.
In foto, l’abito da sera di Maria Grazia Chiuri e
Pierpaolo Piccioli per Valentino (Alta Moda P/E
2014), ispirato alla copertina del libro ‘1600
Bible and Book of Common Prayer’. Dal 10/5
all’8/10 . metmuseum.org V.M.
Courtesy of Valentino S.p.A., image courtesy of The Metropolitan Museum of Art, Digital Composite Scan by Katerina Jebb
19. Pole Dance Design
Strutture lineari e complessità progettuale
per arredi che fanno della leggerezza
la loro forza. Da sinistra, un tubo metallico
senza soluzione di continuità crea la struttura
della panca Angui firmata Aytm, con seduta
in velluto (aytm.dk); schienale maxi con corde
intrecciate per la poltroncina Nef disegnata
da Patrick Norguet per Emu, in alluminio
(emu.it); forme avvolgenti per la poltrona
Fil Noir ideata da Christophe Delcourt per
Minotti, con struttura tubolare in metallo nero
dai dettagli oro, scocca rivestita in tessuto
e schienale interno rimovibile in nabuk
(minotti.com). A terra, in rosso la lampada
Bell della collezione Fontana Amorosa di
Michael Anastassiades, in ottone con diffusore
in vetro opalino (michaelanastassiades.com).
Pole dance anche per i Set Table creati
da Marc Thorpe per Moroso, in acciaio
verniciato (moroso.it) e sedia bicolore Chair 2
di Cappellini, progettata da Bakery Studio,
che accosta il tubo metallico mat e il massello
di frassino (cappellini.it). P.B.
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[3]
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21. Dolcetto o scherzetto
Se nel 2007 la copertina del ‘Time’
decretava “The Death of French Culture”,
di recente ‘The Guardian’, parlando di global
power, commentava che “France shows us the
way” a proposito del Louvre Abu Dhabi di Jean
Nouvel nel Golfo; a dimostrazione dell’abilità
francese di conquistare (culturalmente) Paesi che
fin dal XIX secolo hanno mantenuto forti legami
con il Regno Unito. Ma la Francia, con dolcezza,
afferma la sua egemonia anche in un territorio
di più facili conquiste, quello della patisserie.
Dopo il boom dei macaron, imperano le
monoporzioni cesellate come gioielli.
Ne è portabandiera Milano: nel giro di un anno
hanno aperto la Pâtisserie des Rêves, L’Atelier du
Pain, L’ile Douce e L’Éclair de Génie. Nella foto,
ricorda un pasticcino la seduta Asana di Mario
Milana (The Webster Edition, in collaborazione
con Les Ateliers Courbet) con struttura in rame,
base in legno e rivestimento in tessuto bouclé di
Pierre Frey. I cuscini ricordano soffici macaron.
lapatisseriedesreves.com, iledoucemilano.
it,atelierdupain.it, leclairdegenie.it L.M.
22. De Chirico in 3D
Forme archetipiche, citazioni classiche
e ispirazioni alla metafisica confermano
il fascino dell’architettura anche in interni.
A sinistra, la libreria modulare Portico di
Ferruccio Laviani per Emmemobili, con elementi
a giorno o chiusi da ante (emmemobili.it);
accanto, spirito post-moderno per l’arazzo,
a terra, Bliss Wall Red di Mae Engelgeer
per cc-tapis in lana e seta annodate a mano
(cc-tapis.com); in total white il pouf/tavolino
Eur firmato da Fabio Novembre per Kartell,
parallelepipedo in tecnopolimero termoplastico
che riproduce il Palazzo delle Civiltà di Roma
(kartell.com) e per il centrotavola Colosseum
disegnato da Jaime Hayon per Paola C, in
rame, della collezione New Roman (paolac.it).
Minimalista, ispirata agli archi tipici del
Portogallo la sedia Pudica di Pedro Paulo
Venzon per Matter Made, in vendita da Spotti
(spotti.com). Alle pareti, wallpaper Arcade B
di Elisa Ossino per Texturae, disponibile
in cellulosa, vinilico o fibra di vetro, realizzata
su richiesta (texturae.it). P.B.
Styling di Elisa Ossino Studio – foto di Andrea Garuti
23. Solidarietà
Dalla polvere delle macerie nasce 401
È Amatrice, la fragranza frutto della
collaborazione tra Marina e Roberto Serafini,
titolari della profumeria più antica del paese
andata distrutta, il ‘naso’ Lorenzo Dante
Ferro, Silvana Angeletti e Daniele Ruzza,
designer, Giovanni Gastel, fotografo, e Anna
Maria Sacconi, artista. Un progetto corale
che invita a non arrendersi. Da 10 Corso
Como a Milano e sul sito riflessi88.it P.C.