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internazionale

INTERIORS 2018
di design e
tendenze
arredamento
e stili di vita
architettura
e arte

English text

+ NEXT IL MEGLIO DEL DESIGN


DEL NUOVO ANNO IN 40 PAGINE
(conv. in L. 27/02/2004 n°46)
Sped. in A.P. - D.L. 353/2003
Mensile Poste Italiane S.p.A.

art.1, comma 1, DCB Milano


Febbraio 2018
Anno 29 n. 2

NAPOLI, MILANO, FRANCOFORTE, DUBAI


Quattro interni per declinare lo stile
che verrà ANVERSA INEDITA Alla riscoperta
In edicola dal 19 gennaio 2018

della città della moda TENDENZA SFERA


Architettura, design, arte: progetti circolari
TALENTI DI IERI E DI OGGI
Achille Castiglioni, Axel Vervoordt, Xavier Lust
SPECIALE TESSUTI Per rivestire, decorare,
ridefinire gli spazi della casa
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PRECISAZIONI

Nella rubrica Inside Design/Notte, pubblicata su Elle Decor 12-1/2017-2018,


a pag. 199 è stato erroneamente segnalato il sito lettihastens.it anziché hastens.com.
Ci scusiamo con i lettori e gli interessati.
n. 2—2018

118
66

56
ATTUALITÀ+CULTURA 177 n.b. 66 Arte e architettura STILE+DECOR
Mostre, fiere, appuntamenti, Ad Anversa, il nuovo complesso
24 Elledecor.it vernissage: gli eventi del mese del creativo Axel Vervoordt 36 Decortrend
Gli extra del mese in Italia e nel mondo 77 Design & craft Lane, velluti, tartan reloaded.
da approfondire online Uno spazio suggestivo per le Le ultime tendenze tessili in
27 Password DESIGN+ARCHITETTURA creazioni raffinate di cc-tapis un racconto fotografico d’autore
Visioni future: immaginare 82 Elle Decor incontra 45 Decorscouting
il nuovo, senza perdere 56 Icone Xavier Lust ci presenta la sua Trend, curiosità, design,
la memoria 100 anni fa nasceva Achille casa-studio di Bruxelles eccellenze artigiane: le novità
28 Crossing Castiglioni. Grcic, Laviani 165 Inside design da scoprire
Sfere, bolle, pois. Viaggio e Starck raccontano il mito Arredi, materiali, progetti
a ruota libera nel nuovo universo kitchen & wellness. E il sapore
della forma rotonda dell’architettura a tavola

21 ELLE DECOR
Febbraio

28
Cover

89
82
FOOD+TRAVEL INTERNI 150 Dubai
Firmato Antonio Citterio Patricia
89 Address 118 Napoli Viel l’ultimo gioiello Bulgari:
Un oriental bistrot Giuliano dell’Uva rilegge i tratti un resort sul Golfo Arabico
sui Navigli l’ultima meta di un palazzo nobiliare
della movida milanese con sensibilità contemporanea 179 English text
94 Itinerario 130 Milano
Alla scoperta Design di oggi e di ieri nella +NEXT 2018
di Anversa, tra van Dyck casa di David Lopez Quincoces 40 pagine
e Zaha Hadid e Fanny Bauer Grung di anteprime: il meglio Servizio a pagina 118.
142 Francoforte del design Di Rosaria Zucconi,
Forme scultoree per gli del nuovo anno foto di Andrea Ferrari
NEXT – L’altra copertina.
interni di una villa ridisegnata Di Elisa Ossino,
da Joseph Dirand foto di Andrea Garuti

22 ELLE DECOR
elledecor.it
Elle Decor Italia è anche sul web con news, video, photo
gallery, case, architettura, design, interior decoration.
In più: reportage in tempo reale e speciali dalle principali
capitali del mondo

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internazionale

INTERIORS 2018
di design e
tendenze
arredamento
e stili di vita
architettura
e arte

English text

+ NEXT IL MEGLIO DEL DESIGN


DEL NUOVO ANNO IN 40 PAGINE

NAPOLI, MILANO, FRANCOFORTE, DUBAI


Quattro interni per declinare lo stile
che verrà ANVERSA INEDITA Alla riscoperta
della città della moda TENDENZA SFERA
(conv. in L. 27/02/2004 n°46)
Sped. in A.P. - D.L. 353/2003
Mensile Poste Italiane S.p.A.

art.1, comma 1, DCB Milano

Architettura, design, arte: progetti circolari


Anno 29 n. 2 € 4,50

TALENTI DI IERI E DI OGGI


Achille Castiglioni, Axel Vervoordt, Xavier Lust
Febbraio 2018

SPECIALE TESSUTI Per rivestire, decorare,


ridefinire gli spazi della casa

Extra su elledecor.it People Design Speciali


Un’apposita grafica Vito Nesta lancia un nuovo Ore Streams, inediti mobili Il 2018 di elledecor.it
segnala i contenuti speciali. brand e parla delle collezioni per ufficio 4.0 disegnati inizia con tre reportage,
Segui il simbolo + andate in scena a Parigi dal duo Formafantasma, online dalla metà del mese
alla fine degli articoli. (p. 173). Il progetto Arena realizzati con scarti elettronici di gennaio, dedicati a tre
Per trovarli basta aprire di Maddalena Selvini, di vecchi computer (NEXT). appuntamenti internazionali
la home page e che rivisita un materiale antico Lo stile SCI-FI degli Anni 80 di rilievo. Sono le fiere
cliccare sulla voce magazine come la pietra ollare, contagia il design di Alessandro imm cologne in Germania,
raccontato in un’intervista alla Zambelli, ispirando la sua Maison&Objet a Parigi
giovane e poliedrica designer nuova collezione di contenitori e Stockholm Furniture
(NEXT). e vasi Macrocosmos (p. 54). & Light Fair in Svezia.

Puoi sfogliare Elle Decor Italia anche su tablet, smartphone e dispositivi kindle fire.
Disponibile su app store, google play e amazon app-shop anche in versione full English

24 ELLE DECOR
PASSWORD

02/18 [Visioni future]

Nuovo anno, nuova avventura per questo primo numero del 2018 che abbiamo
‘disegnato’ con entusiasmo e la voglia di individuare, sottolineare e anticipare progetti
(di design, di interni e di grande architettura), luoghi e personaggi (del nostro
mondo, della moda, dell’arte e del food), in un viaggio verso tutto ciò che sentiamo
vicino e pensiamo sarà protagonista dei prossimi mesi. Un lavoro di scouting
che mixa con disinvoltura semplicità e complessità, tradizione e futuro. Non a caso tra
i servizi di apertura celebriamo Achille Castiglioni, maestro del design italiano
al quale, in occasione dei 100 anni dalla nascita, verrà dedicato un anno di eventi.
Una figura centrale che, ancora oggi, è fondamentale per comprendere il significato
della sintesi tra forma e contenuto, in totale armonia. Un valore che abbiamo
voluto raccontare in tutti i servizi del numero. A partire dalle storie di interior,
ambientate in città molto diverse tra loro, testimoni di modi diversi di progettare la
semplicità: con attenzione alla ricerca, alla memoria e all’innovazione. Senza
opulenza, ma con gusto. Con interesse al dettaglio, ma senza maniera. Con rispetto
per il passato, senza nostalgie, e un’attitudine ecologica che non ammette mimetismi.
Fino a scoprire il meglio del design del nuovo anno, presentato in anteprima
nel NEXT, il nostro speciale nel reverso del magazine. Per monitorare i progetti futuri,
gli eventi e le tendenze di domani, spingendosi sempre un gradino più avanti.
27 ELLE DECOR
CROSSING

A ruota libera
Sfere, pois, bolle... La forma rotonda impazza
in arte e architettura, moda e design. Con tanto
di studi scientifici ed estetici sul tema. Ê la quadratura
del cerchio, tra ironia, filosofia e sperimentazione
di Valentina Raggi e Filippo Romeo

28 ELLE DECOR
Town and concrete — La House Sphere
dell’architetto Cyril Lancelin sorge su un
promontorio della Normandia con un’inedita
sovrapposizione di forme sferiche. Dalle
fondamenta alla partizione interna, fino al tetto.
Alcune sono in cemento, altre in legno, rotanti
per offrire diversi scorci aprendosi o chiudendosi.
townandconcrete.com
CROSSING

Riflessioni filosofiche, progetti creativi e performance


artistiche. La forma sferica è al centro del mondo

MVRDV — Un polo
culturale di oltre 33.000 mq
definito da un già iconico
auditorium sferico, contornato
da una libreria “a cascata”
dal pavimento al soffitto
che crea una sorta
di paesaggio ondulato.
Siamo in Cina, a Tianjin Binhai,
e il nuovo progetto rientra
in un vasto masterplan
di riqualificazione firmato
da altre archistar,
oltre allo studio olandese.
mvrdv.nl

Comme des Garçons — Rei Kawakubo spinge sempre


oltre l’asticella del limite. Così è stato sul tema del cerchio
per la scorsa collezione prêt-à-porter, dove la ricerca
sul corpo va oltre la moda, e la sua presunta fruibilità pratica,
per farsi sperimentazione. comme-des-garcons.com

Paul Smith per


Maharam — Si chiama
Dots la nuova collezione
del brand tessile realizzata
in collaborazione
con lo stilista inglese.
Che mixa un classico
pied-de-poule opaco
a ironici bolli a rilievo
in cotone lucido.
La collezione è disponibile
in 9 colori. Per
rinnovare la tradizione,
©Ossip van Duivenbode

con un twist.
maharam.com

30 ELLE DECOR
ATTUALITÀ

Nick Verstand —
L’opera ‘Anima II’ dell’artista
olandese (in collaborazione
con Anformative di Salvador
Breed, Pufferfish Displays)
è una sfera che stimola
effetti psichici grazie
a videoproiezioni sulla
superficie ispirate alle 5 fasi
della natura nella filosofia
cinese Wu Xing: legno, terra,
acqua, fuoco e metallo.
Ora nella collettiva ‘Minding
the digital’ alla Design Society
di Shenzhen (fino a giugno
2018). nickverstand.com

Tadao Cern — I suoi ‘Black Balloons’ girano il mondo esposti in diverse grandi installazioni.
Il giovane artista di Vilnius (Lituania) lavora sulla ricerca materica passando da tele ‘effetto 3D’
a maxi palloni. “Essendo architetto di formazione m’interessa creare e svelare sempre
un contatto con le persone, le loro abitudini e i loro comportamenti”. La sua arte stimola
e studia l’interazione tra l’oggetto e l’osservatore. tadaocern.com
Noortje Knulst

31 ELLE DECOR
CROSSING

Da Jeff Koons a Nendo, passando per moltissime e variegate


interpretazioni, l’immaginario creativo è a tutto tondo

Kazuhiro Yamanaka — Si chiama Collapsible Moon


la lampada realizzata per Pallucco dal designer giapponese. Insolita,
si può aprire e poi ripiegare su se stessa con una semplice azione,
come un pannello riflettente fotografico. Ha strip Led sul bordo
che illuminano tutta la tela, come una Luna. pallucco.com

Jeff Koons — La serie di lavori intitolati ‘Gazing Ball’


del dissacrante artista statunitense rivisita i dipinti
di grandi maestri, da Rembrandt a Giotto, inserendo una sfera
d’acciaio blu che riflette una visione distorta e pop dell’opera.
In foto ‘Gazing Ball (Turner Ancient Rome)’. jeffkoons.com

Charles Pétillon —
‘Souvenirs de Famille’
è la serie di scatti dell’artista
e fotografo di moda francese
che ritraggono edifici e luoghi
naturali invasi da centinaia
©Jeff Koons - courtesy Danysz Gallery

di palloncini. L’intento?
Far guardare il mondo
attraverso il suo sguardo:
onirico e sorprendente.
charlespetillon.com

32 ELLE DECOR
Nendo — Si chiama CoFuFun
il progetto della piazza della stazione
di Tenri, Giappone. Con negozi,
libreria, bar, spazi eventi, chiosco
informazioni e area relax outdoor.
Le scalinate fanno da seduta, copertura
e area gioco. Sia gli edifici sia le aree
verdi riprendono le forme di antiche
tombe locali (“cofun”), ma sono versatili
e ludici (“fun”). nendo.jp

We+ — Il duo di designer giapponesi ha presentato i vasi Disguise allo


scorso Fuorisalone di Milano. Si tratta di contenitori sferici dalla texture insolita
perché realizzati modellando vari strati di resina semitrasparente
con una tecnica simile al tornio, per creare forme quasi perfette ma con piccole
imperfezioni che danno vita a giochi di riflessi luminosi. weplus.jp
Masayuki Hayashi
CROSSING

Che sia un exploit ironico, un’ossessione estetica


o una trovata decorativa, il cerchio attraversa ogni disciplina

Rolling workspace —
Minimalisti ma anche qui
rotondi, sono gli arredi
e complementi da ufficio firmati
Oki Sato per l’azienda Kokuyo.
Particolarità, i pannelli
fonoassorbenti che
si incastrano nei mobili
per creare configurazioni
sempre diverse.
kokuyo.com, nendo.jp

Che sia un cerchio bidimensionale o una sfera 3D, E non è un caso che il nuovo libro del portoghese Manuel
queste forme stanno plasmando ogni settore della creatività Lima, emerito docente ed esperto di analisi digitali presso
contemporanea. La realtà parla chiaro: cerchi, sfere, pois & co Google, sia una corposa summa sulla preponderante figura
ci attraggono. Il giovane architetto e artista di Lione del cerchio nella storia dell’uomo, dai manufatti dei Sumeri
Cyril Lancelin, studio Town and Concrete, fa di questa forma all’infografica. Così, anche se ci sono buone probabilità
quasi un’ossessione. Tra i suoi vari progetti, una villa che molti designer, artisti e architetti non abbiano consultato
in Normandia tutta giocata sulle sfere: “Il layout è ottenuto i sopracitati libri, di certo il fenomeno oggi è al culmine
dalla giustapposizione di questo elemento così semplice. della sua fioritura. Addirittura anche nella moda.
Ci sono tre livelli di solidi circolari, posizionati sul pavimento Tra i vari decori a cerchi, bolli e polka dots, si staglia sopra
interno per creare delle cabine private, sul solaio come copertura tutti la stilista Rei Kawakubo di Comme des Garçons,
e sul suolo come fondamenta visibili”, ci dice. L’artista lituano che porta all’estremo il disegno tondo proponendo outfit
Tadao Cern, anch’egli architetto di formazione, porta in giro al limite dell’immettibile ma molto eloquenti. Anche il re
nel mondo i suoi Black Balloons, grandi palloni neri composti del design minimalista, Nendo, ha pensato al cerchio
in diverse e spettacolari maxi-installazioni: “La forma nell’ideare il layout dell’ambiente di lavoro ideale, con pannelli
del cerchio e il colore nero sono basici, riconoscibili fonoassorbenti mobili che si incastrano negli arredi, e che
da chiunque. E dato che con la mia opera desidero parlare verrebbe voglia di portarsi anche in metro o dentro casa.
dei comportamenti umani, credo che questo sia il modo migliore Semplicità, ma anche complessità, sono le parole che più
per farlo”, ci spiega. L’aveva intuito bene Li Edelkoort, la nota ricorrono nell’affrontare il discorso su questa geometria,
trend forecaster che per il 2017 prevedeva il boom di forme una forma semplice, ma affascinante, basta pensare all’invasione
rotonde nei settori casa e lifestyle, con il volume ‘Turning di bolle immaginata dall’obiettivo del fotografo e artista
in circles’, in cui racconta: “Quando il nostro team si è Charles Pétillon, che ne mette fisicamente a centinaia dentro
confrontato sui trend forti dell’ultima decade ci siamo accorti architetture, su litorali, ovunque, trasformando paesaggi
che molti sono ancora freschi e validi. Qualsiasi nuova direzione consueti in surreali scenografie. Complice un arcaico rimando
considerassimo ci sembrava sempre di ripetere tendenze già alla maternità, alle secolari filosofie della vita, il cerchio
analizzate. Ho avuto la sensazione che stessimo girando è una forma di comunicazione universale. Si presta a essere
in tondo! E così ho realizzato che questo era il nostro nuovo una lettera, un numero, un luogo, una geometria, un insieme,
maggior focus nello sviluppo del design e dei materiali”. un perimetro. Ed è, forse, la forma migliore di ogni cosa. —

34 ELLE DECOR
Textile stories
Sette scatti d’autore catturano in
un clic le ultime tendenze tessili. Rubate dalla
moda si declinano anche negli interior.
In scena: tartan reloaded, lana, rosso totale, velluto...
di Tamara Bianchini, Murielle Bortolotto, Candida Zanelli — foto di Federico Cedrone

VIBRAZIONI ETNO
Arriva direttamente dal
continente nero il tessuto
Guro della nuova collezione
Dominique Kieffer, distribuito
da Rubelli. Ispirato ai costumi
delle tribù indigene africane,
sulla sua superficie, in
un’alternanza di intrecci
e sovrapposizioni, due trame
di rafia creano un effetto
dinamico. Qui nella nuance
001, è disponibile anche
in altre quattro varianti colore
di tendenza (dominiquekieffer.
com). Sopra lo jacquard
Geisha di Christian Lacroix per
Designers Guild, in un’unica
tonalità (designersguild.com).
DECORTREND

MOVING UP
...’Gira tutto intorno la stanza
mentre si danza, danza’...
Da sinistra, abito in seta
realizzato con Linus mélange
di C&C Milano (cec-milano.
com). Nel centro, decoro
irregolare per il velluto Stripes
by India Mahdavi, Pierre Frey
(pierrefrey.com), a destra
Silhouette, tessuto in lana
di Sahco (sahco.com). Come
un tappeto e da scegliere
tra ventiquattro colori, Scott
di Zimmer + Rohde (zimmer-
rohde.com). Calze di
Maria La Rosa (marialarosa.it)
e slippers in velluto blu notte
di Gallo (theartofgallo.it).

37 ELLE DECOR
CAMPING PLAID
Ispirazione Wes Anderson e sul lettino, il tessuto matelassé
per la tenda da campeggio. Velours Tresse di Dominique
Struttura dipinta con Arsenic Kieffer, cuscini con nappe Gucci
di Farrow & Ball (farrow-ball. Décor (gucci.com), occhiali Fendi
com), tetto rivestito, da sinistra, (fendi.com) e, appeso, specchio
con Allister maxi quadrettato Funky Table Milano (funkytable.it).
di Jab Anstoetz (jab.de), accanto In oro la sedia Primo di Konstantin
e a destra, in lana Nestor di Grcic per Mattiazzi (mattiazzi.
Boussac (pierrefrey.com). Per eu), luce Portofino di Servomuto
il centro e i lati, il velluto effetto (servomuto.com), daybed in legno
acquerello Balla di Designers e pelle di Ole Wanscher per
Guild (designersguild.com). Carl Hansen (carlhansen.com).
A pavimento, barré cardato Oz
di Dedar Milano (dedar.com) e
sopra, in verde, bianco e nero,
il tartan Emblème di Elitis
(elitis.fr). Per separarsi dal caos
della natura, arrotolato a terra
DECORTREND

39 ELLE DECOR
COCO MOOD
Una selezione di tessuti
che sembrano rubati
alla Maison Chanel. Per il
cappotto, tessuto Sonatina di
Ulf Moritz per Sahco decorato
da paillettes scintillanti, ideato
da Raffaella Spampanato/
Lamula shop, e stivali glitter
Chanel (chanel.com). Nelle
varianti ocean e graphite
(a terra e drappeggiato)
il velluto Reticello di Designers
Guild. A parete, Bonheur
bouclé di Zinc, distribuito
da Romo (zinctextile.com).
Sedia Leggera di Gio Ponti
per Cassina (cassina.com)
e scrittoio di Claesson Koivisto
Rune per Arflex (arflex.it).
DECORTREND

VELVET UNDERGROUND
Come nelle illustrazioni della
francese Léa Maupetit,
il mondo in un angolo.
Le pareti vestono le cromie
del cielo, dal blu all’azzurro
con il lucente Vitus di Christian
Fischbacher (fischbacher.com).
La cornice della finestra
è in velluto di cotone Opus
(45 i colori disponibili), mentre
il rosa è Alter Ego, entrambi
di Elitis (elitis.fr). Un soffio
di vento muove il prezioso
jacquard Butterflies Revival
di Dedar (dedar.com).
Vaso bianco in velluto di Elitis,
righe nere con Desir di Zimmer
+ Rohde e piano verde
del tavolo di Elitis. Occhiali
con Vitus di C. Fischbacher.

41 ELLE DECOR
PERCUSSIONI AFRO
Fa da cornice alla pagina
il geometrico Pachisi,
nella variante Oslo. Riveste
la parete e il pavimento,
lo jacquard metallico Tessere,
in nuance lemon grey entrambi
creati da Dedar Milano
(dedar.com). Una carrellata
di pouf vestiti da sinistra
con tessuti, a macro foglie
Palma di Lelièvre Paris
(lelievreparis.com), a stampa
digitale Delizioso di Elitis,
in arancio con pois Beau
Rivage di Nina Campbell,
accanto bambù su lino
per Giardino di Elitis
e infine Loulou di Nina
Campbell per Osborne
& Little (osborneandlittle.
com). Sopra, cuscini con
motivi africani di Funky
Table e con frange in pelle le
ceramiche Masai disegnate
da Serena Confalonieri
(serenaconfalonieri.com).
Sulla parete ruggisce Soft Lion
di Softheads (softheads.net).
DECORTREND

PROFONDO ROSSO
Un manifesto per Valentino
Garavani ma anche il colore
del mantello di Cappuccetto
Rosso e delle scarpe di
Dorothy nel Mago di Oz,
red is back! Sulla parete,
raso Vermeer con mini pattern,
scelto in rubino, per terra
velluto cangiante Spritz
ed effetto plissé per il taffetà
Shogun che riveste il tavolo,
tutti di Rubelli (rubelli.com).
Appeso, il vassoio di Ron
Gilad per Danese Milano
(danesemilano.com)
e riflessa la mitica Valentine
di Ettore Sottsass, in vendita
da ModernariatoMilano
(modernariatomilano.it), sedia
Don Giovanni di Fornasetti
(fornasetti.com). Luce laser
Linea di Selab + Alessandro
Zambelli per Seletti
(seletti.it) e zoccolino tinto
in rosso pompeiano di Wilson
& Morris (wilsonmorris.it).

43 ELLE DECOR
Viva la decorazione! Su tessuti, wallpaper
e tappeti. E poi, il valore creativo dell’artigianalità
a cura di Murielle Bortolotto

Twist and shout. A febbraio


doppio appuntamento con
i fratelli d’oltralpe del design,
i Bouroullec. L’occasione
è per l’apertura del nuovo
flagship di Kvadrat a Stoccolma,
dove verranno presentate
le loro ultime creazioni tessili.
Belle, eleganti, un disegno
grafico di righe diagonali
e verticali che corrono e
si interrompono su tessuto e
creano un gioco di luci e ombre.
In foto Rennes, ma da vedere
Studio Bouroullec

anche Chainette, impreziosita


da delicati ricami. kvadrat.dk

45 ELLE DECOR
DECORSCOUTING

California drink
Diciotto cocktail sono
la formula vincente
di Bibo Ergo Sum, il nuovo
place to be situato
a Robertson Plaza,
Los Angeles. Gli interni
progettati da Home Studios
si ispirano per le forme
ai lavori di Alvar Aalto
mentre le simmetrie
e la palette colori sono
omaggi a celebri pellicole.
biboergosumla.com
+elledecor.it

Buon compleanno!
Il 2018 è un anno importante
per Osborne & Little, che
festeggia 50 anni di attività.
Texture geometriche, cotoni
stampati e motivi floreali
per la nuova collezione
che è un tributo all’Italia. Da
Venezia alla Riviera ligure.
Accanto, il velluto Velatura.
osborneandlittle.com

Intergalactic planetary. Arrivano dallo spazio e atterrano


Mattia Maestri

da noi i piccoli marziani ideati da Alessandro Zambelli Edizioni.


Macrocosmos (si chiama così) è una linea di vasi e contenitori
impreziosita da dettagli colorati e in ottone, in vendita da Luisaviaroma.
alessandrozambelli.it, luisaviaroma.com +elledecor.it

46 ELLE DECOR
DECORSCOUTING

Vibrazioni soft
Ricorda il movimento
sinuoso delle meduse la
Da collezione. È un’opera d’arte luce Light volumes creata
il DC1733 desk di Vincenzo De Cotiis. da Mischer’Traxler
per Victor Hunt Designart.
Un pezzo unico in fiberglass Tre teli in seta fluttuano
e metallo prezioso che fa parte della nello spazio e creano
un’illuminazione rarefatta.
collezione Baroquisme. decotiis.it mischertraxler.com

Collaborazioni
fashioniste. In fatto
di savoir-faire Giorgetti
e Agnona mantengono alto
il profilo. Dal loro incontro
nasce Progetti Fashion.
Una serie di sedute che
mixano ebanisteria e tessile
Macro plaid
superlativo. Come per la
Il più classico dei pattern scozzesi
poltrona Katori in montone
è riportato in versione attuale e over
e in tre diverse combinazioni
su Parlour, il tappeto in lana
di manto. Da scegliere
disegnato da Baldwin & Bagnall
in total look: taupe, nude
per Nodi. Tre le varianti colore per
o blu denim con struttura
un effetto intersection. nodirugs.com
in faggio. giorgetti.eu

48 ELLE DECOR
DECORSCOUTING

Baby boom — Poco più alti di un metro, i pezzi di design


si riducono. Pensati per i più piccoli ma contesi anche dai grandi

[1]
[2]

1. Una volpe da
parete, Mask. Un’idea
di Benedetta Mori Ubaldini
per Magis. magisdesign.com
2. Capanne stilizzate sulla
carta da parati Les Cabanes [3]
Carrousel di Nigel Peake per
Hermès. homefabricshermes.
dedar.com 3. In rosa, Villa
di Fabio Novembre per
Kartell. Ancora un prototipo
ma presto nelle stanze delle
piccole design addict.
kartell.com 4. La mitica
Vanity Fair in versione mini.
Un progetto che sostiene
il Farm Children’s Museum
di Favara. poltronafrau.com
5. In legno di ciliegio
l’Elephant Eames di Vitra.
vitra.com 6. Si chiama
Mushroom il tappeto di Nidi,
diam. cm 130. nidi.it

[6]

[4]

[5]

50 ELLE DECOR
DECORSCOUTING

Electric shock
Si frammenta sulle pareti
il pattern della wallpaper
Ambrosia di Christian
Benini per Wall & Decò.
Una figura stilizzata si
scompone attraverso ritmi
di colore che variano dal
viola al blu: l’ispirazione
arriva dal mondo della
musica e da quello digitale.
wallanddeco.com

Lorenzo Pennati

52 ELLE DECOR
DECORSCOUTING

Exploit di Ferruccio Laviani, è la prima


wallpaper firmata dall’architetto e designer per Londonart.
Il disegno su carta di pietre preziose, prende spunto
dal brano dei Pink Floyd ‘Shine On You Crazy Diamond’,
uno dei suoi preferiti. londonart.it

Una luce che va a zig zag


È Piega, la lampada da tavolo
di Giorgio De Ferrari progettata
nel 1984, editata oggi da Stilnovo.
In tre nuovi colori: nero, bianco o giallo
che ne accentuano ancora di più
la silhouette grafica. Misura cm 23x38h.
stilnovoitalia.it

Valore insuperabile. Sono passati quattro anni da quando Monica Förster


Karl Nordlund

è diventata l’art director di Zanat, brand bosniaco di arredi in legno decorati


con intagli preziosi. Sono talmente bravi nella manifattura che l’UNESCO li ha inseriti
nella Intangible Cultural Heritage of Humanity List. zanat.org, monicaforster.se

54 ELLE DECOR
ICONE

Una delle stanze


dello studio-museo di
Achille Castiglioni dove
ha sede la Fondazione.
Protagonisti, la luce Arco
Giorgio Possenti

per Flos e lo sgabello


Allunaggio per Zanotta.
Nella pagina accanto
un ritratto del maestro.
Achille forever
Per i 100 anni dalla sua nascita siamo entrati
negli archivi della Fondazione Achille Castiglioni.
Tra i ricordi, foto inedite del maestro con i giovani Grcic,
Laviani e Starck. Che oggi ce lo raccontano, svelando
gli ‘oggetti anonimi’ scelti da loro per celebrarlo
di Paola Carimati e Filippo Romeo
Uli Weber/Contour/Getty images

57 ELLE DECOR
ICONE

“Il tagliere è un oggetto che


rappresenta la condivisione. Mi ricorda
l’ospitalità di Cicci, quando
ci accoglieva seduti attorno al tavolo”
Ferruccio Laviani

Parlare di Achille Castiglioni per il centenario della sua


nascita vuol dire svelare, con calviniana leggerezza, le
ossessioni maturate e coltivate dai designer nei confronti di tutto
ciò che ha fatto. Come accade a certi innamorati così è capitato
a Fabio Calvi, per esempio. L’architetto, che con Paolo Brambilla
firmerà l’allestimento della mostra ‘100x100 Achille’ curata da
Chiara Alessi e Domitilla Dardi alla Fondazione, confida che sin
da studente colleziona i suoi oggetti: “Ho passato ore al telefono
con i rivenditori Alessi di tutta Italia per trovare tra i fondi di
magazzino il suo portatovaglioli Amici”, ricorda il creativo che
voleva progettare con lui. E poi ci è riuscito, in qualche modo.
“Ho visto Achille al lavoro quando ancora collaboravo con
Ferruccio Laviani”, ricorda, “e assistito alla nascita della poltrona
40/80 per Moroso da lui disegnata con Ferro. Seduti immobili
attorno al tavolo Bramante, dopo averci offerto un bel bicchiere
di whisky (la sua passione), Achille iniziò a muoversi frenetico
all’interno del suo armadio pieno di oggetti (anonimi), in cerca di
qualcosa che lo potesse ispirare. Improvvisamente l’urlo: ‘Eccola
“La graffetta è geniale come qui la sedia!’ E ci mostra una ciabatta in neoprene per piscina.
Achille perché con la sua semplicità Per dirla alla Beppe Finessi ‘Un gigante!’”. In questo racconto,
in sintesi, i protagonisti di ciò che accadrà per festeggiare un
è utile tanto quanto un computer” secolo del padre del design: un uomo che amava, riamato,
Philippe Starck i giovani di allora, oggi star internazionali. A molti di loro è stato
chiesto di portare il proprio contributo per ricordare colui che,
nonostante l’età, continua a fare breccia nel cuore degli
emergenti. Elle Decor Italia ha scelto di omaggiarlo attraverso
le foto (inedite) e le parole (in esclusiva) di Ferruccio Laviani,
Philippe Starck e Konstantin Grcic, testimoni di un rapporto unico.
Se è ancora tutto da definire per la mostra in Triennale (da
ottobre a febbraio 2019), due gli appuntamenti alla Fondazione
Achille Castiglioni: il già citato tributo della coppia Alessi-Dardi
“Il peso da 1 kg (19 febbraio-30 aprile) e Dimensione Domestica - Atto III a cura
è un oggetto efficace, di Beppe Finessi (25 maggio-21 dicembre). Non si tratta di
operazioni nostalgiche, ma “della volontà di tenere vivo
che svolge la sua l’insegnamento di Castiglioni ovvero: prendersi cura di un’idea
Getty Images, courtesy Archivio Fondazione Achille Castiglioni

funzione in maniera con allegria, divertendosi”, affermano Dardi e Alessi, che hanno
chiesto a 100 progettisti di regalare al maestro un oggetto
semplice, senza sforzi” anonimo. “Ciascuno di loro lo ha scelto come avrebbe fatto lui,
Konstantin Grcic che gli oggetti li faceva parlare e ai quali voleva bene. Umili
e semplici, riconosceva in loro la sua prima fonte di ispirazione”.
Intelligente e generoso, Achille era un uomo gentile e attento.
Lo si intuisce osservando la ricostruzione di Finessi della sala da
pranzo allestita nel 1984 dal maestro per una esposizione a
Tokyo. “Nove sedute disposte a cerchio attorno al vuoto mettono
I tre oggetti anonimi scelti da Ferruccio in scena la convivialità orientale che secondo Castiglioni ruota
Laviani, Philippe Starck e Konstantin Grcic attorno all’individualità. Colpisce la disposizione di ciascun
e in mostra alla Fondazione Achille
Castiglioni sono parte di una collezione che elemento, che ha un significato inequivocabile. Gli oggetti, come
diventerà itinerante. I tre designer le parole, non si devono mai usare a caso”. Oggi più che mai.
sono testimoni di un rapporto unico. Grazie Achille. — fondazioneachillecastiglioni.it

58 ELLE DECOR
ICONE

Ferruccio Laviani
e il maestro italiano ritratti
nel 1999 in occasione
della presentazione
della poltrona 40/80
disegnata insieme
per Moroso: un momento
di grande condivisione.

Ferruccio Laviani — “Il suo modo di progettare riusciva


a coniugare uno spirito creativo libero, al di fuori di schemi prefissati,
e una coerenza funzionale e tecnologica corretta e innovativa”

Quando e come hai conosciuto Achille? Come lui sono curioso e trovo nella mia curiosità lo spunto
Era il 1974 o forse il ’75, avevo 15 anni, e sono rimasto principale per nuove sfide, cercando di non avere preclusioni.
ipnotizzato nel guardarlo presentare i suoi progetti… Quale dei suoi progetti di design è il tuo preferito?
Courtesy Archivio Fondazione Achille Castiglioni

Chi lo avrebbe mai detto che vent’anni dopo saremmo diventati L’Arco di Flos, uno di quegli oggetti che ha cambiato i codici di
amici e avremmo fatto progetti insieme? funzione ed estetica, e la lampada Toio che ha inventato il ‘ready
Qual era, dal tuo punto di vista, il tratto unico, eccezionale made’ e un modo nuovo di intendere il progetto industriale.
del design di Achille Castiglioni? In un mondo di design firmato che valore ha ancora
La curiosità: ogni cosa, anche la più banale, per lui aveva un lato oggi l’oggetto anonimo?
intrigante che bisognava esplorare. È utile per capire che per fare qualcosa di bello e funzionale
A quale ricordo personale associ questa immagine? non serve un gran che.
Alla poltrona 40/80 per Moroso. Indimenticabile da tutto lo studio Qual è il tuo oggetto anonimo preferito e perché dal tuo
la scena in cui, tornato da Monaco, Achille, mostrando punto di vista piacerebbe a Castiglioni?
una ciabattina di plastica esclamò: “Ecco come dobbiamo farla!”. Il tagliere perché mi ricorda il vassoio di bicchieri di whisky
Quale dei suoi insegnamenti hai messo in pratica? (torbato) e ghiaccio che Achille offriva ai collaboratori.

60 ELLE DECOR
ICONE

Philippe Starck — “Un mago capace di dare forma


all’inimitabile. Il pezzo che preferisco? Lo sgabello
basculante Sella: impossibile fare meglio con meno”

Uno scatto del giovane


Philippe Starck con
Achille Castiglioni.
Era il 1975 quando
i due si fanno fotografare
insieme. Il loro primo
incontro? Nella magica
cornice di Capri.

Quando e come hai conosciuto Achille? Niente lusso, solo libertà.


Sulla terrazza di Villa Malaparte a Capri. Me lo ricordo Quale dei suoi progetti di design è il tuo preferito
come un momento magico. e perché?
Courtesy Archivio Fondazione Achille Castiglioni

Qual era, dal tuo punto di vista, il tratto unico, Sella, lo sgabello basculante con il sellino della bicicletta
eccezionale del design di Achille Castiglioni? disegnato per Zanotta: meno di così è quasi impossibile.
L’indiscussa eleganza nel dare il massimo riducendo al minimo In un mondo di design firmato che valore ha ancora oggi
la materia. Era il dio dell’hardware. l’oggetto anonimo?
A quale ricordo personale associ questa immagine? Ci ricorda con umiltà di guardarci attorno perché solo così si può
Era il 1975. Non dimenticherò mai quel giorno perché Castiglioni intercettare ovunque la molta intelligenza diffusa.
è stato davvero molto gentile ed educato: mi disse che mi Qual è il tuo oggetto anonimo preferito e perché dal tuo
considerava come il suo figlio spirituale. Per me è stato uno choc punto di vista piacerebbe a Castiglioni?
e al tempo stesso il più grande onore della mia vita. Ce ne sono così tanti, ma la graffetta è un buon esempio.
Quale dei suoi insegnamenti hai messo in pratica È pratica da usare e utile per organizzare la scrivania:
nel tuo modo di progettare? è quasi come un computer. Ed è figlia di Achille e Duchamp.

62 ELLE DECOR
ICONE

Grcic visita lo studio,


ora sede della
Fondazione, in un’estate
del ’99 o 2000.
Lo scatto del fotografo
Ramak Fazel fissa
l’emozione del designer
di Monaco.

Konstantin Grcic — “Aveva un modo di progettare


ineguagliabile, una particolarissima capacità di pensare e rendere
i progetti suoi, in maniera libera e aperta: mai prevedibile”

Quando e come hai conosciuto Achille? con simpatia il mondo in cui viviamo, problemi inclusi.
Era il 1997, in occasione del premio ‘Designer of the Year’ di Quale dei suoi progetti è il tuo preferito e perché?
Architektur & Wohnen, dovendo nominare un designer di talento Tra tutti Allunaggio del 1966, lo sgabello a tre gambe, omaggio
Courtesy Archivio Fondazione Achille Castiglioni

scelse me. Mi parlava con un forte accento milanese, non capivo al primo passo sulla Luna del ‘69. La scelta del colore verde,
una parola, ma percepivo il suo affetto e l’incredibile charme. genere ‘marziano’, spiega molto della libertà e del suo umorismo.
A quale ricordo personale associ questa immagine? Che valore ha oggi l’oggetto anonimo?
A un caldo giorno d’estate tra il ‘99 e il 2000. Castiglioni, mi La sola differenza con un oggetto di design è che non ne
mostrava lo studio pieno di prototipi, modellini, oggetti. E per conosciamo l’origine. Ma se fossimo capaci di ripercorrerne
ognuno di questi aveva una piccola storia (spesso spiritosa) da la nascita potremmo scoprire che sicuramente qualcuno l’avrà
raccontare, fondamentale per svelare la sua visione del mondo. progettato, esattamente come accade per quelli di noi designer.
Quale dei suoi insegnamenti hai messo in pratica? Qual è il tuo oggetto anonimo preferito
Era un designer appassionato, con una continua curiosità per le e perché dal tuo punto di vista piacerebbe a Castiglioni?
cose che lo circondavano e gli oggetti quotidiani. Ovviamente Ho scelto un peso da 1 kg. Un oggetto efficace, che svolge la sua
non posso avere lo stesso occhio, ma anche io provo a guardare funzione in maniera semplice e senza sforzi!

64 ELLE DECOR
ARTE E ARCHITETTURA

Kanaal Grande
Poco distante dal centro di Anversa, il nuovo quartier
generale del creativo Axel Vervoordt. Un complesso che fonde
arte, architettura e una passione smodata per Venezia
di Filippo Romeo — foto di Frederik Vercruysse, Laziz Hamani, Jan Liégeois

Frederik Vercruysse / MILK decoration

66 ELLE DECOR
Frederik Vercruysse / MILK decoration

Le maxi colonne di cemento degli


ex silos caratterizzano lo spazio
espositivo dedicato alle
opere d’arte antica di Karnak.
Pagina accanto, Vervoordt nella
galleria d’arte contemporanea.
ARTE E ARCHITETTURA

Wijnegem. A venti minuti di bicicletta dal centro Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, Rudolf Nureyev e Hubert de
di Anversa, nella periferia verde della città fiamminga scopriamo Givenchy”. Il resto è storia. Una storia che lega a uno stile unico,
una vecchia distilleria riconvertita in un micro quartiere personalissimo, la capacità di trasmettere un’incontenibile
che fonde edifici industriali e nuova architettura, una corte verde, passione per il bello: un’estetica che non è apparenza,
uffici, residenze, laboratori artigianali, studi di progettazione, ma profondità, anima e talento. Fondendo forza e calma, pieni
gallerie d’alto antiquariato e spazi per l’arte contemporanea. e vuoti, forma e contenuto, colore e bianco e nero. “Non
L’idea, tanto ambiziosa quanto eterogenea, si concretizza in un gioco di opposti, ma in un dialogo armonico tra le cose”,
in un tutt’uno inscindibile grazie al tocco del suo artefice, il sottolinea. Ed è proprio l’armonia che caretterizza Kanaal,
collezionista, gallerista e interior designer belga Axel Vervoordt. un intervento in cui vecchi edifici e nuove costruzioni si legano
È lui che ci guida nel cuore di Kanaal, appena inaugurato e già tra loro attraverso percorsi verdi e specchi d’acqua. In una
punto di riferimento per gli appassionati dell’arte attratti dagli sequenza architettonica che sembra citare le facciate ad archi
eventi organizzati a ciclo continuo. “Da poco abbiamo tenuto acuti dei palazzi veneziani e i giochi di riflessi della Laguna.
proprio qui un mini concerto e a breve inaugureremo anche “Si tratta di un legame inscindibile”, conferma Vervoordt che
l’auditorium per spettacoli più importanti”, ci spiega Vervoordt da anni celebra, con le sue mostre a Palazzo Fortuny, un amore
sotto la strepitosa volta color porpora che costituisce ‘At the Edge smisurato per Venezia. Ce ne parla nel suo studio privato, una
of the World’, installazione site specific firmata Anish Kapoor. sala circolare completamente rivestita di libri. “Siamo all’interno
“Sono stato tra i primi estimatori di questo artista”, svela con di uno dei silos per lo stoccaggio del malto”. Nei sotterranei,
un pizzico di soddisfazione. “Ho voluto collocare quest’opera tra enormi colonne di cemento, che sembrano di epoca classica,
al centro del quartiere. Ê il cuore di tutto il complesso scopriamo i reperti più antichi della collezione e, ambientate
ed è accessibile a tutti, perché l’arte va condivisa”. Poche parole in ulteriori spazi circolari, installazioni di Marina Abramovich,
che fanno emergere l’animo colto e generoso di un uomo Tatsuo Miyajima, Takis e Otto Boll: capolavori d’arte
che si è fatto da sé, iniziando giovanissimo a collezionare contemporanea che contribuiscono a dare spessore a questo
pezzi inestimabili scovati in tutto il mondo, fino a conoscere sorprendente lavoro di stratificazione tra presente e passato,
precocemente il successo internazionale. “Ho partecipato alla attenzione alla memoria e spinta verso il futuro. Intorno, oltre
Biennale des Antiquaires nel 1982 al Grand Palais di Parigi. il canale della Schelda che delimita il complesso, si intravede
Non mi piacevano gli allestimenti pomposi degli altri galleristi il paesaggio pallido e silenzioso della campagna e, più in là,
così ho preferito presentare i miei pezzi in uno stand nudo, le guglie della cattedrale di Anversa. — axel-vervoordt.com
Jan Liégeois

lasciando a vista il pavimento industriale e le pareti disadorne.


Fu un successo reso possibile dal consenso di nomi come

68 ELLE DECOR
La facciata stratificata di uno degli
edifici residenziali. Pagina accanto,
vista di Kanaal dal ramo della
Jan Liégeois

Schelda che delimita il quartiere


costituito dalla ex distilleria con
i silos convertiti in residenze e uffici.
ARTE E ARCHITETTURA

“La grande opera di Anish Kapoor e i lavori


di Kazuo Shiraga sono collocati in ambienti separati
tra loro, legati da un fil rouge immaginario”
Axel Vervoordt

Laziz Hamani

70 ELLE DECOR
Il cuore di Kanaal è rappresentato
dall’installazione permanente
‘At the Edge of the World’ di Anish
Jan Liégeois

Kapoor, 1998. Pagina accanto, sotto


il lucernario, ‘Suiju’, opera
dell’artista Kazuo Shiraga, 1985.
La sala riunioni dello studio
privato di Axel Vervoordt,
ricavata in uno dei cilindri dei
Jan Liégeois

silos. Pagina accanto, un dettaglio


dell’esterno contraddistinto dalle
nuove aperture delle residenze.
Frederik Vercruysse / MILK decoration

73
ELLE DECOR
ARTE E ARCHITETTURA
DESIGN&CRAFT

Carpet Fever
Una passione sconfinata trasforma l’antica arte
tessile in un nuovo codice estetico. Senza nostalgia con
un pizzico di fantasia. Entriamo nel mondo di cc-tapis
di Rosaria Zucconi — testo di Murielle Bortolotto
foto di Alberto Strada

Nello spazio di piazza Santo Stefano


vicino all’Università Statale di Milano
sorride la designer Elena Salmistraro
davanti alle sue ultime creazioni,
Cartesio Outline e Cartesio. In total
black anche il tavolo di Desalto.

77 ELLE DECOR
DESIGN&CRAFT

In alto, da sinistra in bilico


tra artwork e arazzo, Lanolin di
Daniele Lora. A destra, sofisticate
variazioni cromatiche per Bliss,
firmato dalla designer olandese
Mae Engelgeer, in lana himalayana
e seta. Accanto, Steve crea nuovi
moodboard. Il grigio delle pareti
e del pavimento, realizzato
con Kerakoll Design House, fanno
da cornice alle collezioni.

78 ELLE DECOR
Lo spazio espositivo si sviluppa su due livelli.
A due passi dalla milanese Università Statale,
una scatola neutra con soffitto originale a cassettoni.
Una scelta estetica che fa risaltare le cromie e le texture
di tappeti esposti come arazzi contemporanei

79 ELLE DECOR
DESIGN&CRAFT

La loro filosofia sposa tradizione e innovazione. Appuntamento


nel cuore di Milano per ammirare le creazioni d’autore
interamente annodate a mano da esperti artigiani tibetani

Italiano, Fabrizio Cantoni, mezza francese e mezza


persiana, la moglie Nelcya. Sono gli ideatori di cc-tapis,
una storia, la loro, che arriva da lontano. Coup de foudre
durante gli studi nella scuola alberghiera, dove si sono conosciuti
per poi trasferirsi a Strasburgo, vicino al negozio di tappeti
persiani paterno. Da qui parte la svolta. Apprese le tecniche
di lavorazione e la qualità dei pregiati filati tessili, nasce
l’impulso di trasferire sulle superfici nuovi motivi più in sintonia
con la loro visione. Si torna in Italia. Affiancati da Daniele Lora,
art director e socio, decidono di coinvolgere progettisti del
calibro di Patricia Urquiola, Ludovica + Roberto Palomba, Garth
Roberts, Faye Toogood, Martino Gamper, Christophe Delcourt.
Nasce una produzione instancabile che cresce nell’arco degli
ultimi anni e che comprende, per il momento, sei collezioni:
Signature, Contemporary, Oldie, Traces de memoire, Dipped,
Architectural, oltre all’ultima nata Metroquadro firmata, tra gli
altri, da Eligo Studio e Leonardo Talarico. Il successo è
assicurato. Ma non è solo design, le loro creazioni tessili sono
interamente annodate a mano da esperti artigiani tibetani, in
Nepal. Con grande rispetto per i materiali e la cultura che si
riflette nell’approccio eco-friendly di ogni fase produttiva. “Nel
2015 abbiamo fondato la onlus cc-for education, con lo scopo
primario di garantire l’istruzione ai figli degli annodatori che
ogni giorno mettono a disposizione abilità e know-how per
ideare tappeti unici nella factory di Kathmandu”, ci raccontano
Un ritratto dei tre fondatori
di cc-tapis, cuori pulsanti del giovane con orgoglio. Alle fiere imm cologne e Maison&Objet di Parigi
brand. Da sinistra Fabrizio Cantoni, hanno appena presentato due nuove proposte disegnate dalle
sua moglie Nelcya e Daniele Lora, giovani designer Elena Salmistraro e Federica Biasi. “La prima ha
socio e art director. Alle loro spalle, preso spunto da ‘Flatlandia’, il racconto fantastico scritto dal
Eyes in Chains, il tappeto teologo britannico Edwin A. Abbott nel 1884. Un gioco di
di Federico Pepe disegnato
per Spazio Pontaccio collection. tessiture fatto di triangoli, linee, cerchi e quadrati che sovrapposti
danno vita a volti di famosi matematici, da Cartesio a Pitagora”,
spiegano. “La seconda, invece, ha disegnato Óm, tappeto che
racchiude sulla superficie i colori magici del deserto notturno
marocchino”. I progetti per il Salone del Mobile 2018? “Per il
momento non ci vogliamo sbilanciare”, ridono. Ma aspettiamoci
una collezione, realizzata in lana himalayana abbinata alla seta,
fatta di cromatismi sofisticati, texture materiche,
pattern inediti e tonalità strabilianti. —

cc-tapis, piazza Santo Stefano 10, Milano,


tel. 02 89093884, cc-tapis.com

80 ELLE DECOR
La corte interna dell’edificio
modernista, progettato da
Homez nel 1927 e rinnovato
da Xavier Lust nel suo
quartier generale. Pagina
accanto, il designer, sul
divano-scultura Volupté.

82 ELLE DECOR
ELLE DECOR INCONTRA

Xavier Lust
A Bruxelles, la casa-studio-showroom del
designer belga. Dove tutto, progetto, arredi
e atmosfera, rispecchia il suo carattere.
Un biglietto da visita in versione blow up
testo di Francesca Molteni — foto di Giorgio Possenti

83 ELLE DECOR
Nella sala da pranzo, S-Table
Bronze e sedia T-chair
in alluminio, sospensione
Fireworks per Driade.
A parete, specchio Blob IV
e opera di Philippe Pasqua.
Pagina accanto, la facciata
su strada dello studio-atelier.

84 ELLE DECOR
ELLE DECOR INCONTRA

Xavier Lust cercava proprio questo, a Bruxelles. Una casa


che fosse anche studio, atelier, galleria. Un quartier generale
nel comune di Ixelles, cuore della vita culturale a sud della città,
dove artisti, studenti e liberi pensatori trovano rifugio, come Karl
Marx, che nella sua casa di rue d’Orléans ha redatto il
‘Manifesto del Partito Comunista’ nel 1847-48. Quasi un destino
per il designer belga, le cui iniziali, XL, si pronunciano in francese
come Ixelles, il quartiere. “Dovevo vivere qui”, racconta,
“è più interessante del centro e dei quartieri residenziali. La casa
è eccezionale per Bruxelles, con la sua facciata lunga 11 metri
e mezzo”. L’edificio modernista, progettato nel 1927, era una
stamperia, anzi una ‘Imprimerie des Sciences’, come è scritto
con lettere in bronzo sulla porta. E il nonno di Xavier era,
curiosamente, uno stampatore. Il destino, ancora. Ci sono voluti
due anni di lavori per terminare i restauri, et voilà, la maison XL!
“L’illuminazione è vitale e qui arriva dall’alto, zenitale, inonda gli
spazi”, dice. “Abbiamo modificato i lucernari a cupola e adesso
si può finalmente camminare e utilizzare la terrazza, i giochi di
luce cambiano a seconda della stagione, sono molto contento
di questo intervento”. Tutto è organizzato secondo un percorso,
fluido e continuo, tra il luogo di lavoro e gli ambienti privati. Il
piano inferiore è multifunzionale, accoglie lo studio, lo spazio
espositivo e la sala posa. La casa si estende dal piano terra al
secondo, ed è organizzata secondo un impianto tradizionale,
con stanze dedicate alla vita della famiglia. Gli arredi sono tutti
disegnati da Xavier, che in 25 anni di carriera ha collaborato
con tante aziende, molte italiane – De Padova, Cerruti Baleri e
Driade, per citarne alcune –, ma ha anche realizzato pezzi unici
ed edizioni limitate per gallerie come Carpenters Workshop,
Galerie du Passage, Nilufar e Ralph Pucci. “Sono autodidatta, in
un certo senso”, continua, “ho la mia filosofia e il mio metodo di
lavoro, conosco la storia del design, ovviamente, ma non guardo
molto quello che succede nel nostro mondo”. Nel 2000 il suo Due anni di lavori per terminare
lavoro viene notato al SaloneSatellite ed è l’occasione per la maison XL, quartier generale
cominciare a collaborare con l’industria italiana. Da lì nasce uno
dei suoi pezzi più iconici, la panca in alluminio curvato Le Banc, nel quale Xavier Lust ha scelto di vivere,
prodotta da MDF Italia. “Con macchine semplici, si può avere la a stretto contatto con il suo studio
(de)formazione in 3D. Non è stata una rivoluzione tecnologica,
ho inventato un modo nuovo di usare la tecnica”. Questa linea e l’atelier-galleria di design
metallica lo ha ispirato nei progetti successivi, presentati nella ex
stamperia, come S-Table, in bronzo, un’edizione limitata di 12.
oggetti che attraversano il tempo, forme assolute che nascono
dal movimento e si ritrovano anche qui, in un racconto di sé che
attira da altri Paesi e continenti collezionisti e galleristi curiosi,
ma è anche la casa degli affetti, della compagna e del loro
bimbo Noè, un anno appena compiuto. Perché, da designer,
ha sempre lavorato dove ha vissuto, senza soluzione di continuità
tra la famiglia e lo studio, l’esporsi e il ritrarsi. Tutto sembra
semplice, in fondo, in questi spazi, ma niente è lasciato al caso.
Poche opere d’arte, ben scelte, come la litografia di Josef Albers
che lo accompagna da tanti anni, nelle case della sua vita,
o il disegno dell’artista francese Philippe Pasqua. Vuoti e pieni,
pareti e finestre, dentro e fuori giocano in un sottile equilibrio che
nasce dai contrasti. Come raccontano gli occhi di Xavier,
in perenne tensione tra movimento e quiete. — xavierlust.com

85 ELLE DECOR
ELLE DECOR INCONTRA

86 ELLE DECOR
Nello spazio espositivo,
libreria Oxymore per
De Castelli, tappeto berbero,
console Continents per
Nilufar, sedia Archiduchaise,
sgabelli XST e Floral Stool
di cuoio. Pagina accanto, la
corte che dà sullo showroom.

87 ELLE DECOR
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Total fusion
Affacciato sul Naviglio Grande apre
Huan. Atmosfera elegante e conviviale per
un bistrot milanese dove Oriente e Occidente
si incontrano all’insegna del melting pot
di Francesca Benedetto — foto di Nathalie Krag

L’oriental bistrot Huan animato da


un mix multicolor di poltroncine
vintage che creano piccoli angoli
di conversazione. Il pavimento
è stato dipinto a mano
dall’artmaker Silvia Moro.

89 ELLE DECOR
Dall’alto, in senso orario, un
angolo Anni 50 con poltroncine
nei toni del verde e del
melanzana. Il tavolo conviviale
in legno grezzo con base
in metallo è su disegno. Sedie
Cargo, vetrina di recupero
e lampade da terra di Davide
Groppi. Il piatto ‘Giardino Zen’,
esplosione di colore e sapori.
Pagina accanto, il cocktail bar
e la cucina a vista, con lo chef
alla preparazione dei piatti.

90 ELLE DECOR
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ADDRESS
ATTUALITÀ
ADDRESS

Da sinistra, la parete
in vetroresina illuminata
del bar riprende la scansione
dei mattoni, lasciati a vista
in tutto lo spazio e dipinti
in blu pavone. L’architetto
Antonio Brizzi, dello studio
Brizzi + Riefenstahl,
che ha firmato il progetto
del bistrot Huan. L’illuminazione
è curata da Ambra Milione
e Monica Patroni.

L’ideogramma ‘Huan’ in cinese significa miraggio, sogno con disinvoltura ai tavolini bassi in ottone. Ai due angoli opposti
a cui si tende, illusione concreta. E riassume lo spirito del nuovo dello spazio scopriamo gli unici due tavoli conviviali, più ampi
oriental bistrot, appena aperto sui Navigli, centro della movida e tondi. Le lampade Sampei di Davide Groppi, flessuose
milanese. All’ora dell’aperitivo la clèr si alza e inaspettatamente e leggere come canne di bambù, diffondono una luce
svela ai passanti la cucina, con un giovane chef intento a d’atmosfera. Un mood complementare all’esperienza del cibo,
realizzare piatti creativi simili a piccole opere d’arte. Il cocktail che parte dalla tradizione per trasformarsi in qualcosa di diverso,
bar, con la parete in vetroresina retroilluminata e la linea dorata fatto di tanti piccoli assaggi e di altrettante piccole emozioni:
del bancone, invita al drink e alla scoperta di una selezione intimità, condivisione, internazionalità. Nel menù, che segue
di inediti ‘Dim Sum’, i tradizionali piccoli assaggi cinesi rivisitati l’alternanza delle stagioni, tante proposte dai nomi accattivanti
in versione by night. Ma è lo spazio che si sviluppa oltre come ‘Let’s tango’ o ‘Perle del mio orto’, esprimono l’incontro tra
l’ingresso scenografico il vero cuore del locale, magnetico, la cucina cinese e le materie prime italiane. Così il tradizionale
quasi onirico. Attratti dall’atmosfera avvolgente viene voglia petto d’anatra è servito con salsa di cachi e soia, cipolle
di proseguire l’esperienza e di fermarsi per la cena. Il progetto, borettane, okra e sesamo. E la crema di riso, decorata con
firmato da Antonio Brizzi con Mihaela Stoica, dello studio Brizzi verdure di stagione e scaglie di tartufo nero, prende le
+ Riefenstahl, si presenta come un volume profondo, a pianta sembianze e il nome di ‘Giardino Zen’. Come i piatti, anche la
rettangolare, ritmato da archi e colonne e animato da piccoli squadra di Huan nasce dalla sintesi di storie e culture diverse.
salottini Anni 50. “Raccontare un contenuto orientale in un Lily Liu, imprenditrice cinese cosmopolita, e Riccardo Capua,
contenitore occidentale è stata una sfida interessante”, ci spiega proprietario di una tenuta vitivinicola vicino a Saturnia, sono i
Brizzi. “Ma anche l’occasione per esprimere il nostro linguaggio soci fondatori. La manager di sala Giada Wang, cinese,
progettuale attraverso il tema dei contrasti: il pieno collabora con lo chef Giorgio Bresciani, di origini campane, per
e il vuoto, il finito e l’imperfetto, il lucido e l’opaco, la materia la scelta dei piatti. Al cocktail bar, Federico Briarava propone
e il sogno. Con l’aggiunta di un tocco di esuberanza”. drink dall’insolito twist asiatico. Un team giovane ma esperto, che
Le pareti in mattoni a vista, dipinte in blu pavone, creano l’effetto conosce bene Milano e porta in città un entusiasmo prezioso
di una scatola avvolgente e materica. Protagonista assoluto proveniente da latitudini diverse. E recupera antiche tradizioni di
è il pavimento, una vera opera d’arte realizzata a mano dalla famiglia per inventare una nuova formula di accoglienza e
decoratrice Silvia Moro che ha ripreso i motivi floreali delle sete ristorazione. Sofisticata ma informale, eclettica e flessibile. –
cinesi. Su questo ‘tappeto’ prezioso, protetto da una resina
trasparente, una selezione di poltroncine vintage, scelte nei toni Huan, via Ripa di Porta Ticinese 69, Milano
del verde salvia, melanzana e arancio carico e accostate huanmilano.com +elledecor.it

92 ELLE DECOR
ITINERARIO

Anversa
Musei dei maestri fiamminghi e progetti di big
come Zaha Hadid e Vincent Van Duysen, ma anche concept
store di culto e stilisti di fama mondiale, chef stellati
e locali trendy. La meta ideale del prossimo weekend
di Kristina Raderschad — testo di Laura Maggi — foto di Christian Schaulin

città in vista

94 ELLE DECOR
Anversa si rivela da uno
dei livelli più alti del
Museum aan de Stroom,
progettato da Neutelings
Riedijk Architects. Da qui
si dominano il centro della
città, la cattedrale e il porto.
(mas.be/nl).

95 ELLE DECOR
ITINERARIO

Sopra, da sinistra, il MAS, Museum aan de Stroom, completato nel 2010, è il più grande della città
di cui racconta la storia nelle sue sale. Alto 60 m, è situato lungo il fiume Schelda. Le aree aperte
al pubblico sono usate anche per eventi musicali e kermesse (mas.be/nl). Il St. Vincents, concept store
con galleria d’arte e spazio gourmet in un’ex tipografia (stvincents.co). Sotto, da sinistra, una camera
dell’Hotel Pilar, edificio total white con 17 camere super colorate nel quartiere Het Zuid
(hotelpilar.be); Henri Delbarre e Geraldine Jackman, i proprietari del St. Vincents; la nuova Port House,
firmata da Zaha Hadid Architects, sede dell’autorità portuale di Anversa (portofantwerp.com/en).

“Una città piccola con molte cose. La bellezza sta proprio nella
sua dimensione che ti rende parte di essa con molta facilità”
Geraldine Jackman, imprenditrice

96 ELLE DECOR
ITINERARIO

“Un flusso palpabile di design e cultura attraversa Anversa


che rimane amichevole e semplice. Con l’allure cosmopolita”
Vincent Van Duysen, architetto

Sopra, da sinistra, l’architetto Vincent Van Duysen ritratto nel suo studio (vincentvanduysen.com);
il living dell’appartamento annesso al concept store Graanmarkt 13. Progettato da Van Duysen
per i proprietari Tim Van Geloven e Ilse Cornelissens, si può ora affittare per brevi o più lunghi periodi
(graanmarkt13.com). Sotto, da sinistra, la libreria Copyright nata 25 anni fa e specializzata in arte
e architettura. Anche qui, l’interior design è di Vincent Van Duysen (copyrightbookshop.be/nl);
Lies Vangeel di VonYellow, P.R. del Graanmarkt 13 e uno scorcio dello store che accoglie sotto lo stesso
tetto di un edificio di inizio Novecento brand di design e beauty, un ristorante e l’appartamento.

98 ELLE DECOR
ITINERARIO

La sala da tè che Sophie


Verbeke e Julien Burlat
hanno aperto al piano
superiore della loro
Cuisinette Domestic di Lange
Gasthuisstraat 5, nel centro
città. Il British High Tea with
a Twist è servito nelle due
sale, una rosa, l’altra gialla.

100 ELLE DECOR


ITINERARIO

Sopra, da sinistra, uno dei landmark urbani, il Palazzo di Giustizia realizzato dallo studio Rogers Stirk
Harbour + Partners e concepito sia come nuovo ingresso alla città, sia come collegamento attraverso
l’autostrada tra il centro di Anversa e il fiume Schelda; il bed&breakfast Yellow Submarine con solo
tre camere ma top di gamma (yellowsubmarine.be/bedandbreakfast.html). Sotto, da sinistra, la boutique
di moda Coccodrillo, con un progetto di interior design di Glenn Sestig, occupa 250 mq distribuiti
su due piani (coccodrillo.com); Maarten Van Gool e Stijn Geeraets, della direzione dello spazio
di coworking Fosbury and Sons, con la figlia Blanche; la boutique di Dries van Noten, un membro del
famoso gruppo di stilisti Antwerp Six degli Anni 80 (driesvannoten.be).

“Anversa è un gioiello nascosto nel cuore dell’Europa. Con una


vivace scena culturale e intellettuale e un grande potenziale”
Stijn Geeraets, direttore Fosbury & Sons

102 ELLE DECOR


ITINERARIO

Sopra, da sinistra, lo chef Frédéric Chabbert del ristorante Dôme, alta gastronomia in un interno
Art Nouveau (domeweb.be); la stazione ferroviaria e la sua architettura Jugendstil; la Tim Van Laere Gallery,
spazio di punta per l’arte contemporanea (timvanlaeregallery.com).

Tagliata in due dallo Schelda, Anversa è la seconda città di Anversa accoglie il Fashion Department della Hogeschool
del Belgio per grandezza, il porto fluviale più importante del Antwerpen, il Flanders Fashion Institute e il MoMu Fashion
Paese e la capitale cool grazie alla vibrante scena della moda, Museum, oltre alla libreria Copyright firmata da Van Duysen.
che ogni weekend attira folle di fashion victim dalle vicine Parigi, Dalla Royal Academy of Fine Art, invece, sono usciti grandi
Londra e Bruxelles per fare shopping sfrenato. Protagonisti nomi della moda tra cui Martin Margiela e Kriss Van Assche.
L’architetto Vincent Van Duysen è nato in città, qui ha lo studio Poco lontano, su Nationalestraat, Bruno Pieters ha aperto
ed è onnipresente con i suoi progetti. Ha firmato l’Hotel Julien, il flagship store del marchio Honest By, progettato
aperto nel 2004, e ancora oggi il miglior posto dove alloggiare con l’architetto Erik Ronge. Concept store Geraldine Jackman
ad Anversa, e anche il Graanmarkt 13 che ospita sotto lo stesso e Henri Delbarre, rispettivamente economista e avvocato, hanno
tetto negozio, ristorante gestito dallo chef Seppe Nobels inaugurato St.Vincents, un ibrido tra negozio, spazio gourmet
e un appartamento-showroom-foresteria in origine residenza e galleria d’arte in un’ex tipografia vicina a Kleine Markt,
dei proprietari. Arte e architettura Famosa per aver dato con una selezione attenta di “oggetti raffinati, onesti e genuini
i natali ai grandi maestri della pittura fiamminga, uno su tutti con il potenziale di resistere al tempo, sia nella qualità che
Antoon van Dyck, Anversa ospita istituzioni artistiche di livello nel design”, spiegano. Coworking Nel 2017 nel Groen Kwartier
come la casa-atelier di Rubens e il MAS, Museum aan (accanto al ristorante a due stelle The Jane dello chef Sergio
de Stroom, progettato dalle star olandesi Neutelings Riedijk Herman, nella cappella di un ex ospedale militare) ha aperto
Architects. Il ricco portfolio di landmark architettonici della città il PAKT, con uffici, spazi comuni, bar e ristorante, giardini
vanta dai tesori Art Nouveau di Zurenborg a esempi classici pensili e orti botanici dove si coltivano erbe e verdure.
del Modernismo come la Torre della Polizia Oudaan degli Anche la torre modernista Watt di Léon Stynen del 1958 è stata
Anni 60 di Renaat Braem, alle icone di oggi come l’estensione trasformata in un enorme coworking a opera di Maarten
della Port House, nota come The Diamond di Zaha Hadid. Van Gool, Stijn Geeraets e Serge Hannecart, con galleria d’arte,
Quartieri trendy La riqualificazione dell’area portuale biblioteca e ristorante firmati dallo studio di interior design
di Het Eilandje ha dato vita a una zona vivace, costellata di bar Going East di Anaïs Torfs e Michiel Mertens. Food Quindici anni
e ristoranti come il Paniek a Kattendijkdok-Oostkaai. I quartieri fa l’ex stilista di Dries Van Noten, Sophie Verbeke e il marito
di Sint-Andries e Zuid attraggono con boutique e gallerie d’arte chef Julien Burlat hanno aperto il ristorante Dôme e trasformato
quali la Tim Van Laere Gallery e concept store come Graanmarkt uno degli edifici più suggestivi del quartiere Liberty
13 o St.Vincents, che offrono un mix di creazioni made in Belgio di Zurenborg in una meta gastronomica di fama internazionale.
e moda internazionale, oltre a pezzi di design difficilmente Oggi è diretto da Evangeline e Frédéric Chabbert con
reperibili altrove. Moda e shopping Negli Anni 80 l’affermarsi un delizioso menù che cambia a seconda della stagione
sulla scena internazionale del gruppo di stilisti Antwerp Six, e dell’umore. Verbeke e Burlat hanno invece appena aperto
tra cui Ann Demeulemeester e Dries Van Noten, ha collocato il primo salone da tè di Anversa, al piano superiore
di diritto la città nella mappa della moda d’avanguardia della loro Cuisinette Domestic su Lange Gasthuisstraat, dove
e ha portato alla creazione del ModeNatie, che nel cuore viene servito l’ormai celebre British High Tea with a Twist. —

104 ELLE DECOR


VIEW [Febbraio 2018]

118 L’ORO DI NAPOLI. La passione per l’arte, la musica, la letteratura


e il teatro si respira in un interno dai tratti nobiliari ridisegnato con sensibilità
contemporanea dall’architetto Giuliano dell’Uva. 130 SFIDA TRA IL DESIGN
DI OGGI E DI IERI. Ambienti aulici riletti tra luce e ombra nell’abitazione milanese
di David Lopez Quincoces e Fanny Bauer Grung. 142 LO SPAZIO SCOLPITO.
Forme autorevoli e geometrie essenziali esaltano i volumi liberi di una villa con
giardino a Francoforte. Nell’interpretazione dell’interior designer Joseph Dirand.
150 DUBAI DELUXE. Firmato dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel, l’ultimo
gioiello della collezione di hotel Bulgari: un resort concepito come un villaggio
mediterraneo, destinato a diventare una meta irrinunciabile del Golfo Arabico.

117 ELLE DECOR


L’ORO DI NAPOLI
La passione per l’arte, la musica, il teatro
e la letteratura si respira in questi interni dai tratti
nobiliari ridisegnati con sensibilità contemporanea
di Rosaria Zucconi — foto di Andrea Ferrari

118 ELLE DECOR


Nel vestibolo d’ingresso,
pavimento finto marmo,
inizi ’800. Pagina accanto,
Emmanuela Spedaliere
nella veranda dello storico
Palazzo Oneto Maglione.
Direttore delle relazioni
istituzionali e del marketing
del Teatro San Carlo,
ama ricevere a casa.
Visibile dalla vetrata, la
cucina mimetizza la funzione
grazie alla sottile libreria
in ferro a tutta parete, su
progetto dell’architetto
Giuliano dell’Uva. Tavolo
di Borsani per Tecno, sedie
di Carlo De Carlo. Isola
in granito, su disegno, con
lampada di Viabizzuno.
121 ELLE DECOR
Nella sala da pranzo, una
nuova base scultorea per
il grande piano in marmo
recuperato da un tavolo
’800. Sedie vintage, design
Afra e Tobia Scarpa per
Gavina. A parete, una
importante opera di Michele
Guido, courtesy Galleria
Lia Rumma, Napoli.
123 ELLE DECOR
124 ELLE DECOR
In camera da letto, opera
di Kenta Nakamura. Tavolini
Anni 60, design Edoardo
Gellner per il Villaggio Eni
a Borca di Cadore. Pagina
accanto, la facciata interna
di Palazzo Oneto Maglione,
nell’800 teatro di un
importante circolo culturale.

125 ELLE DECOR


In salotto, di Antidiva,
divano da centro stanza
ispirato agli arredi dei foyer.
Sul tavolino vintage, una
scultura di Melina Pignatelli.
Sulla mensola in ottone e
acciaio Anni 70, vaso di Isi e
disegno di William
Kentridge. Lampada vintage,
design di Vico Magistretti
per Artemide, 1968.
L’antica tradizione napoletana dei concerti in casa
ha fatto incontrare gli attori di questo progetto. Emmanuela
Spedaliere conosce Giuliano dell’Uva in occasione di un
evento musicale da lei organizzato nella terrazza sul mare dei
genitori di Giuliano. Colpita dalla personalità del giovanissimo
architetto lo invita, per consigli, nella sua nuova abitazione
in via Nicotera, nel cuore di Napoli. Nell’Ottocento, in questi
appartamenti nobili, Teresa Oneto e Benedetto Maglione
avevano creato uno dei cenacoli culturali più frequentati
d’Europa, attorno alla ricca biblioteca e ai concerti organizzati
nella loro casa. Racconta Emmanuela: “La passione per
la musica da camera ha accompagnato le tante rassegne
musicali da me ideate e organizzate in tutta Italia, guidandomi
in maniera naturale verso il teatro più bello del mondo,
il San Carlo, nel ruolo di direttore delle relazioni istituzionali
e del marketing. L’intenso lavoro, fianco a fianco con la
sovrintendente Rosanna Purchia, una donna intelligente e
di grande esperienza teatrale, mi riempie la vita. Malgrado le
forti responsabilità, la magia del teatro e la bellezza del luogo
mi danno ogni giorno la giusta carica e la consapevolezza
che nessun altro lavoro sarebbe stato più gratificante. In questo
percorso una breve parentesi della mia vita, altrettanto
entusiasmante, è legata a Firenze e a Palazzo Vecchio dove
ho curato il Cerimoniale e le relazioni internazionali. Con mio
marito Salvino Sorrentino, avvocato, amiamo condividere
i nostri spazi con tanti ospiti del mondo della cultura, nelle
serate dopo spettacolo al San Carlo. Incontri stimolanti
in un’atmosfera rilassata e conviviale”. Il nuovo progetto di
ristrutturazione di Giuliano dell’Uva, dopo il primo intervento
fatto di semplici correzioni, non poteva che partire dallo stile
di vita dei padroni di casa. Spiega l’architetto: “L’ingresso
all’abitazione conserva una forte connotazione storica grazie
alla scoperta di un soffitto ligneo ricoperto da carte policrome,
risalente a fine XVII sec. e sapientemente restaurato
da Paola Castellano. Il vestibolo comprende la veranda
ottocentesca affacciata sul giardino e si collega alla cucina
che, in una casa così grande, appare in maniera inconsueta
ancor prima degli spazi di rappresentanza inondati di luce.
Se nella stanza adiacente un tempo c’era la biblioteca, oggi
questa viene anticipata da una libreria a tutta parete che
campeggia all’interno della cucina. E, osservata dalla grande
vetrata, mimetizza la sua funzione, perfetta sintesi tra presente
e passato. ll pavimento, una scacchiera a finto marmo inizi
Ottocento, smorza la sua forza decorativa nell’incontro con la
resina bianca della zona cottura, ampliata con altri spazi
funzionali e meno alla vista. Spostando un armadio Anni 30
— con l’idea di creare un’apertura con l’attuale sala da pranzo
per dare più luce — abbiamo scoperto un interessante lambris
che riproduce un finto marmo. Restaurato, e inquadrato da un
pannello dipinto di verde, il gesto decorativo sopravvissuto
negli anni testimonia un frammento della storia di questa casa.
Pannelli, fogli in gesso dalle leggere scanalature, si vanno a
sovrapporre alla struttura antica. Come segni del presente”. —

127 ELLE DECOR


Nella zona notte padronale,
che comprende anche una
biblioteca con caminetto, sono
evidenti i segni del presente
introdotti dal progetto
dell’architetto dell’Uva: fogli
in gesso e pannelli che si
sovrappongono alla struttura
antica. Poltrona di Borsani per
Tecno, pavimento di Rezina.

129 ELLE DECOR


SFIDA TRA
IL DESIGN
DI OGGI
E DI IERI.
AMBIENTI
AULICI
RILETTI
TRA LUCE
E OMBRA
di Rosaria Zucconi — foto di Alberto Strada

Coppia glamour del mondo del design e dell’architettura milanese, Fanny Bauer Grung, norvegese nata
a Parigi e cresciuta a Roma, con David Lopez Quincoces, spagnolo di Madrid, nello studio della casa
di Milano. Pagina accanto, perfettamente inserito nel bow window, il tavolino Elliptical, design
Charles & Ray Eames per Vitra, con la lampada Taccia, design Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Flos.

130 ELLE DECOR


Nello studio, una coppia di poltroncine PK22 in midollino di Fritz Hansen, tavolini su disegno
di Gio Ponti provenienti dalla SG Gallery Milano di Sharon Goldreich. Mensole in ferro su progetto,
a parete opera ‘Untitled Views’, delle artiste Goldschmied & Chiari, immagini in vitro integrate
su una superficie specchiante. Di Altai il tappeto Kilim, Anatolia Orientale, in lana di pecora.
133 ELLE DECOR
“IN CITTÀ VIVERE
IN UN PALAZZO
D’EPOCA HA UN SAPORE
SPECIALE. I VOLUMI
IMPORTANTI, LA LUCE
GENEROSA, I SEGNI DEL
PASSATO DANNO UN
SENSO DI PROTEZIONE”
David Lopez Quincoces

Nel soggiorno davanti al vecchio banco da falegname, due poltrone vintage, design Peter Hvidt
della galleria Be Modern. Pagina accanto, tavolo Ferro, design Piero Lissoni per Porro, accostato a sedie
Anni 60 di Giuseppe Gibelli. Sulla parete un’applique vintage di Ingo Maurer, di Six Gallery.

134 ELLE DECOR


136 ELLE DECOR
Nello spazio aulico e importante del soggiorno spicca la libreria disegnata da Pietro Russo, alta più
di quattro metri. Davanti, una coppia di Fauteuil de Salon design Jean Prouvé per Vitra.
Oltre i due archi, il corridoio verso la zona notte che si affaccia sulla corte, sottolineata dal colore grigio
scuro; a sinistra, lampada Parentesi di Castiglioni per Flos. Di Altai il tappeto berbero Reamna in lana.
“DAVID CORRE
VELOCE. IO LO SEGUO
CON IL PASSO DA
Il colpo di fulmine tra Fanny Bauer Grung e David Lopez Quincoces, coppia
vincente nel mondo del design e dell’architettura, non è scattato nello studio
MARATONETA. UNITI
dell’architetto Piero Lissoni dove entambi lavoravano, totalmente immersi in progetti DALLA STESSA VISIONE
diversi. Ma qualche anno più tardi, durante un evento del Fuorisalone, ESTETICA E DALLA
quando scoprono di sentirsi stranieri a Milano, di aver condiviso lo stesso percorso
di studi, prima in arte e poi in architettura, di voler vivere e fare esperienze STESSA CAPACITÀ
in Italia. La conferma che davvero sono fatti l’uno per l’altra avviene durante LAVORATIVA, SIAMO
la visita in questo elegante palazzo d’epoca milanese, proposto da Fanny in vista MAGICAMENTE
del trasloco dal loft, ristrutturato da David con piglio rigoroso.
David: “Mi ha messo in trappola”, ricorda con ironia e tenerezza, “non potevo dire di COMPLEMENTARI”
no. Era la casa perfetta per noi. In quel momento, insieme, abbiamo respirato Fanny Bauer Grung
la sua bellezza, la luce, l’affaccio sul verde del Parco Sempione, i volumi importanti,
aulici. In città è un privilegio abitare in una casa d’epoca, perché ha un sapore
speciale. Questo appartamento aveva già una doppia atmosfera, la parte giorno è un
susseguirsi di stanze molto luminose su strada, la parte notte, più in ombra, si affaccia
sul cortile. Da qui la scelta di sottolineare gli ambienti in piena luce con il tutto bianco,
mentre il corridoio, la cucina e la camera da letto sono scatole dipinte di grigio scuro,
calde e avvolgenti. In questo magnifico involucro architettonico, abbiamo aperto un
serrato dialogo tra il design attuale e tanti mobili e oggetti che sono entrati in
relazione con la nostra vita, hanno viaggiato con noi, conservano preziosi ricordi.
Per me il lavoro è una scelta di vita, totalizzante. Sin dal primo momento nello studio
Lissoni mi sono sentito molto motivato. Ogni progetto trasmette una sollecitazione
extra che ti porta a crescere per raggiungere un limite oltre il quale pensi, sbagliando,
che non ci sia margine di miglioramento. Accanto a Piero Lissoni ci si abitua a
mantenere un livello di sfida altissimo. Devi continuamente superare te stesso per
raggiungere quella maturità che consente una visione completa del progetto sin dalla
prima fase. L’architettura esige tempi lunghi, dopo 10/15 anni di impegno si può
pensare di essere maturi. Nel design, a cadenza annuale, bisogna evitare le insidie
del fattore moda, puntando su una qualità durevole”.
Fanny: “David corre veloce, da un progetto all’altro, instancabile, entusiasta.
Io lo affianco e proseguo il percorso, con tenacia e attenzione, prendendomi cura
del rapporto con i committenti. Siamo complementari in tutto, ci unisce la stessa
capacità lavorativa e la stessa visione estetica. Abbiamo iniziato, da casa,
a progettare insieme, poi in un piccolo studio e oggi, finalmente, in un bellissimo
spazio dedicato alla nostra crescita. Nascosto in un silenzioso cortile milanese,
il nostro studio Quincoces-Dragò & Partners, ci permette di intrecciare più facilmente
vita privata e lavoro in un pensiero unico che ci tiene legati. È uno studio-incubatore di
idee che comprende la SixGallery, una vetrina di pezzi vintage scelti per la bellezza
del design, non necessariamente firmato, e per quella patina di vissuto che rende
personale e unico l’arredo di una casa. Accanto a queste proposte anche arredi di
design su progetto dello studio, prodotti in modo libero e autonomo, frutto delle nostre
lunghe relazioni ed esperimenti con fabbri, falegnami e artigiani diversi.
Un progetto che ha come obiettivo un design atemporale, essenziale, dalle forme
pure, non troppo protagonista né aggressivo. Equilibrato”. —

Pagina accanto, nell’ampio soggiorno il comodo e avvolgente divano Chemise XL, design Piero Lissoni
per Living Divani. Lampada Arco, un’icona del design italiano progettata nel 1962 da Achille e Pier Giacomo
Castiglioni per Flos. Tavolino Alanda con piano in cristallo, vintage, disegnato negli Anni 80
da Paolo Piva per B&B, ora B&B Italia. Sulla parete un’opera del giovane artista romano Gianni Politi.

138 ELLE DECOR


140 ELLE DECOR
Atmosfera cocoon in camera da letto. Coperta color senape e biancheria di Emporio Roma.
Lampada da terra di Arne Jacobsen, Louis Poulsen, e sul tavolino una lampada vintage nera, design Louis
Kalff. Pagina accanto, l’ingresso visto dal corridoio della zona notte. Panca Track e tavolini Starsky
design David Lopez Quincoces per Living Divani. Sulla parete, opera di Andrew Iacobucci.
LO SPAZIO
Forme autorevoli e geometrie
essenziali esaltano i volumi
liberi di una villa a Francoforte.
Nell’interpretazione di Joseph Dirand
di Ana Cardinale — foto di Adrien Dirand

142 ELLE DECOR


SCOLPITO

Imponente e scultoreo,
il camino in bronzo scandisce
lo spazio al centro del living,
in dialogo con le chauffeuse
di Oscar Niemeyer. Tavolino
in limited edition dei fratelli
Bouroullec, lampada di Pierre
Guariche. A sinistra, console
in pietra di Joseph Dirand.
La luce innanzitutto. Un chiarore diffuso che
inonda l’ampio corridoio d’ingresso, tra due ali
di porte simmetriche, bianche contro pareti bianche.
Questo l’incipit di un progetto che Joseph Dirand,
interior designer parigino, ha curato in un quartiere
residenziale primi ‘900 a Francoforte, ripensando
gli interni di una villa con giardino come sequenza di
spazi aperti. E dove al flusso di luce che irrompe
dalle finestre, ai giochi di riflessi su forme e superfici,
è dedicata l’attenzione del fratello fotografo. Joseph
è vissuto tra due generazioni di maestri dell’obiettivo:
il padre Jacques (grande firma di ‘The World of
Interiors’) e ora il fratello Adrien (autore di questi
scatti). Da architetto, qui ha voluto esplorare un lessico
modernista ispirato al movimento cubista ceco. Nella
sua attenzione per i particolari, ha preso spunto anche
dall’Art Deco. E fedele al proprio mood, ha scelto
l’ascetismo del non colore, affidando il messaggio
cromatico ai materiali. A questi si intona l’armonia
della casa: materie potenti come il bronzo e il marmo,
sensuali come il raso e il velluto, complici come
lo specchio. Per preparare il loro ingresso in scena,
il progettista ha aperto il layout degli ambienti.
“Le stanze in fila una accanto all’altra, i salottini
angusti, gli stretti corridoi che ostacolano
il passaggio... Ho fatto esplodere tutto per allargare §i
volumi, creare nuove prospettive e ripristinare
l’omogeneità dell’insieme“, racconta. “Simmetria e
geometria hanno avuto un ruolo di rilievo nella
creazione della nuova sequenza degli spazi”, precisa.
Parquet in rovere, pavimenti in pietra e marmo dai
motivi geometrici offrono continuità visiva agli
ambienti. Superfici ondulate in gesso rivestono alcune
pareti o sovrastano, come dettagli, porte e finestre.
Un’eleganza che ama Ma il motivo a canne, nella variante materica del

rigore e spazi vuoti,


bronzo, definisce anche l’estetica del camino, che si
innalza fino al soffitto come l’organo di una cattedrale.
per esprimersi con la potenza Il gusto dell’opera ben eseguita si nota nella
realizzazione della scala che collega i due livelli
dei materiali e il contrasto dell’abitazione: blocchi di marmo posati uno sull’altro
a secco, cinquantacinque tonnellate in tutto di pietre
deciso del bianco e nero provenienti da una cava della Savoia. Tra questi volumi
strutturati ad arte l’arredamento è raro, di qualità.
Una bella collezione di mobili firmati da icone del
design scolpisce lo spazio. Maestri degli Anni 60 e 70,
come Warren Platner e Oscar Niemeyer, dialogano
con designer contemporanei, dai Bouroullec a
Eric Schmitt. Cultore di un minimalismo al servizio
della precisione scenografica, Dirand sa esprimere uno
stile senza tempo. Dove l’esprit de géométrie non
dimentica l’esprit de finesse. —

144 ELLE DECOR


Marmo per i piani di lavoro
e le nicchie, stucchi sopra
le finestre che riecheggiano
il tema del camino, disegnano
l’eleganza di una cucina
dove si pranza su poltroncine
e panca rivestite in velluto.
Tavolo su disegno di Dirand,
lampada di Michel Boyer per
Ozone. A sinistra, l’ingresso:
protagonista il pavimento
in marmo ispirato ai motivi
ornamentali dei portali in
ferro Art Deco. Lampadari
Grand Anneau di Eric Schmitt.
Sul fronte opposto del camino
la sala da pranzo ha come
baricentro un grande tavolo
ovale disegnato da Joseph
Dirand. Il legno scuro
si illumina nel contrasto
con le poltroncine in metallo
firmate da Warren Platner,
Knoll International. Riflessi
di luce anche sulle lampade
in ottone di Paavo Tynell per
il brand finlandese Taito Oy.
Contro la parete a sinistra
una console di Liaigre.

147 ELLE DECOR


Un mosaico in marmo con
effetto tridimensionale rende
prezioso il bagno, dove
si impone la presenza
della vasca ovale disegnata
dall’architetto. Pagina accanto,
la dressing room; lo specchio
sul fondo inganna lo sguardo
e trasforma la cabina
armadio in un corridoio senza
fine, dove porte e soffitti
in ebano tinto, e scolpito
con tagli obliqui, acquistano
spessore e rendono omaggio
allo stile cubista ceco.
149 ELLE DECOR
150 ELLE DECOR
FIRMATO DALLO STUDIO ANTONIO CITTERIO
PATRICIA VIEL, L’ULTIMO GIOIELLO DELLA COLLEZIONE
BULGARI: UN RESORT CONCEPITO COME UN VILLAGGIO
MEDITERRANEO, DESTINATO A DIVENTARE
UNA META IRRINUNCIABILE DEL GOLFO ARABICO
testo di Laura Maggi — foto di Max Zambelli

Il progetto del Bulgari Resort Dubai trae dal mare il proprio imprinting. Il tema del corallo, declinato
sapientemente dagli architetti nel pattern decorativo dei brise soleil dell’hotel, ne è diventato la cifra distintiva.
“PER IL NOSTRO STUDIO QUESTO INTERVENTO
HA RAPPRESENTATO UN PROGETTO CERNIERA DOVE
ABBIAMO FATTO CONFLUIRE LE DIVERSE
COMPETENZE, MATURATE NEL CORSO DEGLI ANNI,
CON UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE”
Patricia Viel

L’edificio dell’hotel
si articola in due corpi
collegati da uno specchio
d’acqua. Pagina accanto,
la lounge con arredi di
Flexform, Maxalto, B&B
Italia e tappeti in seta
selvaggia di Altai che
conferiscono un sapore
e un comfort residenziali.
Sono occorsi due anni per passare dal concept aderente alla realtà, con uno skyline allungato in verticale, dove
all’esecutivo e altri trenta mesi di lavori serrati, anche con il rapporto tra l’uomo e il suolo è ridotto a un ricordo lontano.
maestranze italiane, perché lo studio Antonio Citterio Patricia Nel progetto abbiamo sviluppato una scala architettonica
Viel potesse consegnare il progetto chiavi in mano al padrone diversa: chi abita o percorre il resort percepisce la presenza
di casa, Bulgari Hotels & Resorts. Pur con una vasta esperienza costante dell’acqua. Vede e sente il mare e poter provare questa
nell’hôtellerie internazionale, gli architetti hanno operato in una sensazione a Dubai è un’eccezione”. Non solo. “La città è
situazione eccezionale, dovendo elaborare un vero e proprio famosa per le sue isole artificiali di Palm Jumeirah, Jebel Ali
masterplan per il Bulgari Resort Dubai, concepito come e Deira, che rappresentano uno degli aspetti visivamente più noti
un villaggio d’impronta mediterranea. La struttura comprende della costa di Dubai”, prosegue Viel. “Tutte queste esperienze
20 ville, 15 mansion, 173 appartamenti, una Spa di 1.700 mq precedenti rivelano un aspetto un po’ letterale rispetto
con piscina di 25 metri, un Beach Club, un concept store con libri all’immagine che volevano evocare: risultano relativamente
e oggetti d’arte, un negozio di gioielli Bulgari, una boutique poco interessanti dal punto di vista ambientale e naturalistico.
e una Marina con lo Yacht Club. Con un progetto del verde Il progetto del profilo costiero che ha generato Jumeirah Bay
affidato allo studio paesaggistico Cracknell e il disegno della Island, l’isola artificiale dove sorge il resort, è stato invece
passeggiata lungo il mare, tradizionale nelle località delle coste disegnato molto bene, contiene quell’attenzione al rapporto
dell’Europa meridionale, ma inedito per il Golfo Arabico, fra la spiaggia, la baia e il mare, con le sue correnti, i suoi
il resort offre agli ospiti emozioni quasi sconosciute in questa movimenti, la sua natura che gli altri progetti simili di Dubai
zona, come il poter recarsi da un luogo all’altro a piedi, non hanno: siamo partiti molto avvantaggiati. Da parte nostra,
grazie a un progetto al 100% pedonale. “Dubai è veramente ci siamo presi in carico la superficie destinata all’hotel, la più
una città nuova, e si continua a ricostruire su se stessa”, racconta vicina al collegamento via ponte con il continente, e l’abbiamo
Patricia Viel, “è improntata a un concetto di contemporaneità considerata come uno spazio da ripensare totalmente rispetto al

153 ELLE DECOR


La Private Dining Room,
con candelabro Bulgari
in argento, sedie e tavolo
di Maxalto. Pagina
accanto, nella lounge,
una parete in breccia
medicea dalle cave
di Carrara, con foto
di Monica Vitti che
indossa gioielli Bulgari.
155 ELLE DECOR
Ogni camera dell’hotel
si apre su una loggia
privata da cui si può
godere di una vista
fiabesca su tutto il resort,
con la sua spiaggia di
sabbia bianca e
l’inconfondibile skyline
di Dubai che fa da
corona in lontananza.

156 ELLE DECOR


Le logge delle camere
si affacciano sul mare
aperto. Arredi di
B&B Italia Outdoor,
illuminazione Flos.
Pagina accanto,
la spiaggia con, sulla
riva, le cabane private
dotate di ogni comfort.

158 ELLE DECOR


masterplan d’origine. In particolare, abbiamo collocato l’hotel progetto abbiamo esplicato competenze maturate dallo studio
in posizione preminente, su quello che nella formazione dell’isola nel corso degli anni, con una gestione a 360° gradi, dal disegno
era un pennacchio per la protezione della Marina, in una zona del paesaggio a quello degli arredi semi-fissi o dei grandi
dove non erano previsti edifici. É stata un’idea vincente perché lampadari del ristorante per arrivare alle maniglie”, sottolinea
ha trasformato l’architettura in un luogo dove si generano viste poi Viel. “La scelta della location è stata fondamentale”, spiega
sempre diverse e interessanti, spettacolare per la caratteristica Ursini. “Così come l’idea di un villaggio mediterraneo indica
di trasparenza tra il complesso e la Marina. Sviluppata in la volontà di realizzare un piccolo porto turistico di approccio
orizzontale, si presenta in una forma scomposta di profili perché italiano, un linguaggio architettonico privo di retorica e di cliché.
abbiamo volutamente cercato di realizzare l’idea di un La presenza di una Marina con Yacht Club ha un valore di
promontorio abitato. L’aver collocato l’hotel in una posizione unicità nella nostra collezione che, oltre a hotel urbani, vanta
prominente della Marina ha anche creato un canale per le acque un altro piccolo resort a Bali. Il Bulgari Resort Dubai è un gioiello
del mare che ha rigenerato il difficile ambiente naturale. con incastonata una pietra di molti carati. È il nostro progetto
L’affluenza di nuove correnti ha favorito l’arrivo di uccelli e pesci, di hospitality più ambizioso”. Anche sotto il profilo gourmet,
come le razze. Per il progetto complessivo, abbiamo potuto affidato alla cura dello chef Niko Romito, “ci si aspetta che
(e dovuto) disegnare le quote del suolo, pensare a una macchia diventi un vero e proprio quartiere della città, frequentato da
mediterranea e un agrumeto, migliorare la qualità della spiaggia abitanti e turisti, aperto a tutti sette giorni su sette. Perché Dubai
con una sabbia bianca impalpabile, seguendo le linee guida di è una città sul mare ma con una scarsissima cultura del mare.
Silvio Ursini, Executive Vice President di Bulgari Group”, continua Superata la fase eroica di città verticale, ora potrebbe
l’architetto. Un intervento forzatamente artificiale si è dunque apprezzare una bellezza e una qualità della vita diverse”,
rivelato motore di una rigenerazione della natura. “In un unico conclude Patricia Viel. —

160 ELLE DECOR


La Vitality Pool della Spa
ispirata alle Terme di
Caracalla, con mosaico
in oro realizzato in
esclusiva da Bisazza.
Sotto, una delle camere,
con coperta in cashmere
di Enzo degli Angiuoni,
tappeto di Altai, lampade
su disegno ispirate ai
candelabri di Bulgari.
Pagina accanto, una
delle 20 ville del resort,
con piscina, giardino
e butler privati.
Fronte mare, la Spa,
su una superficie
di 1.700 mq, è dotata
di una piscina di 25 metri
interamente rivestita
in mosaico verde.
La cabane in teak
è su disegno degli
architetti Antonio Citterio
Patricia Viel.
“IL BULGARI RESORT DUBAI È UN GIOIELLO
CON INCASTONATA UNA PIETRA DI MOLTI CARATI.
È IL NOSTRO PROGETTO DI HOSPITALITY PIÙ AMBIZIOSO,
IL PRIMO E UNICO CON MARINA E YACHT CLUB”
Silvio Ursini

163 ELLE DECOR


Progetti light: quinte cinetiche, landscape
su porcellana e arredi minimal-industrial
a cura di Tamara Bianchini e Murielle Bortolotto — testi di Piera Belloni

Movimento fluido. Purezza


formale per la porta Graphis
plus disegnata da Giuseppe
Bavuso, per Rimadesio. Profilo
strutturale in alluminio, spessore
minimo, pannelli in vetro e
maniglia integrata, si realizza
su misura. Un volume leggero
anche in versione maxi,
che si inserisce in ogni tipo
di ambiente anche grazie
all’ampia disponibilità
delle finiture. rimadesio.it

165 ELLE DECOR


INSIDE DESIGN/KITCHEN

Alta tecnologia e atmosfera. Tra funzioni hi-tech e dettagli


floreali, per una cucina funzionale e creativa

Iconico inglese. Tema floreale per


i tovaglioli della Morris Collection
di Milou Milano, eleganti da abbinare
a tovaglie in tinta unita. In 4 colori
diversi, hanno come protagonista
la peonia, uno dei motivi cult dell’artista
britannico. Il set di 4 costa € 35. milou.it

Ispirato a una forma folk, ma con una superficie brillante,


lo shaker Matrioska è disegnato da Lara Caffi per la
Experimental Cocktail Collection di knIndustrie. In alluminio
nelle finiture Bronze, Gold o Black. knindustrie.it
Big e smart il forno
Multifunzione serie Avant
NV70K2340RS di Samsung
con capacità 70 litri.
Ideato per cucinare più
pietanze insieme, o una
di grandi dimensioni,
ha un ripiano scorrevole
interno per girare o condire
gli alimenti senza rischi,
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Mixa una doppia qualità la cucina


Chronos di L’Ottocento, ricercata nei
dettagli e innovativa nelle soluzioni
tecnologiche. Qui la composizione
con isola dalle inedite ante bombate
in legno con finitura metallizzata,
attrezzata con lavello, fuochi
e sistema di aspirazione. lottocento.it

167 ELLE DECOR


INSIDE DESIGN/PROGETTI

Da moduli nati per l’ufficio a sistemi multifunzione.


Così versatili da conquistare ogni spazio degli interior

Classico del design, il sistema USM Haller è un progetto così


perfetto da non aver subito quasi modifiche dall’anno in cui
è entrato in produzione (1969). Oggi Modular Furniture
si evolve al passo con i tempi, integrando nella struttura
luce ed energia con un sistema di conduzione wireless: USM
Haller E. Si possono creare combinazioni inedite e funzionali,
illuminando gli scaffali o l’interno delle vetrine e
posizionando caricabatterie USB. Tutto senza fili. usm.com

169 ELLE DECOR


INSIDE DESIGN/MATERIALI

Creative concept: superfici con effetti speciali,


focolare a tutto colore, videocitofono top di gamma

Texture luminosa e d’effetto per Dega®Art


Decorato. La superficie di Gobbetto della linea
Resine Speciali è realizzata con tecniche miste
e inserimento di materiali decor. gobbetto.com

Linea essenziale e prestazioni


super. I videocitofoni TAB 7S
di Vimar, con tecnologia IP,
permettono di gestire da
smartphone e tablet funzioni
molteplici: chiamate
con i ricevitori collegati
all’impianto, attivazione
del sistema di irrigazione,
videocamere di sorveglianza.
vimar.com

A seconda del mood


Scelte inedite o volutamente
casuali, con Piano di
Mutina, nuova collezione
firmata dai fratelli
Bouroullec. Piastrelle in
due formati e sei delicate
miscele di colore, per
regalare un nuovo ritmo
a pareti e pavimenti,
indoor e outdoor. mutina.it
Studio Bouroullec, illustrazione di Damien Florébert Cuypers

Ecologico e facile da installare,


il focolare BB a bioetanolo di
Andrea Crosetta per Antrax si
distingue per le morbide geometrie
delle linee e la versatilità. Da
scegliere fra 3 differenti aperture e
200 colori, funziona anche come
riscaldamento integrativo. antrax.it

171 ELLE DECOR


INSIDE DESIGN/PROGETTI

Nuovi punti di vista fra cielo e terra in tre collezioni architettoniche.


Per disegnare una tavola scenografica

[1] [2]

Landscape orientale
per Topkapi (n. 1
e 7), ideati da Vito Nesta
per Les-Ottomans.
Una collezione di sei
palazzi immaginari,
per un dinner alla corte
del sultano, € 91 cad.
les-ottomans.com
+elledecor.it

[3] [4] [5]

[6]

Sei soggetti noti


Massimiliano Arnone
(n. 2, 3 e 5) con Italian
Skies alza lo sguardo
per mostrare tratti
di cielo inquadrati
da altrettante architetture:
la Galleria Vittorio
Emanuele a Milano,
il Pantheon a Roma,
Scorci naturalistici Palazzo Farnese
sono il tema di Paesaggi di Caprarola.
(n. 4 e 6) che Elisa Ossino massimilianoarnone.com
firma per Schönhuber
Franchi. Una rivisitazione
della mise en place
grazie anche agli
abbinamenti tra
vedute panoramiche [7]
e motivi grafici.
schoenhuberfranchi.com

173 ELLE DECOR


Magazine
internazionale

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FEDERAZIONE ITALIANA ACCERTAMENTI


EDITORI GIORNALI DIFFUSIONE STAMPA
CERTIFICATO 7513
ISSN 1120-4400 DEL 10/12/2012
n.b.
Jim Dine, ‘Nancy and
I at Ithaca’ 1966-69

Febbraio — Mostre, fiere,


appuntamenti, vernissage
a cura di Piera Belloni

Donazioni straordinarie a Parigi — Dal 14/2 al 23/4, il Centre


Pompidou mette in mostra 28 fra pitture e sculture di Jim Dine (foto)
datate fra il 1961 e il 2016, che l’artista americano ha donato
1998 Adagp Paris 2017 – Courtesy Francesco Vezzoli, foto Alessandro Ciampi – Foto Abigail Enzaldo and Emilio Bernabé García, courtesy Museo Jumex, Mexico City - © Arquitectonica

al museo in una sorta di restituzione di un debito culturale


e personale verso la Francia. centrepompidou.fr Fra antico
e moderno a Bergamo — S’intitola ‘Raffaello e l’eco del Mito’
Francesco Vezzoli,
la mostra alla GAMeC, su progetto di Accademia Carrara, che ‘Self-Portrait as a
mette in dialogo il maestro di Urbino con autori che in lui hanno Self-Portrait (After
trovato un punto di riferimento, come Pablo Picasso, Francesco Raffaello Sanzio)’,
Vezzoli (nella foto), Christo. Allestimento di DE8 e Tobia Scarpa, 2013
catalogo Marsilio/Electa, fino al 6/5. raffaellesco.it +elledecor.it
Arte contemporanea a New York — Dal 9/2 ‘Danh Vo: Take my
Breath Away’ invade le rampe della rotonda del Guggenheim
Museum per una full immersion nella creatività dell’artista danese.
Con foto, lavori su carta e installazioni degli ultimi 15 anni, fino al
9/5. guggenheim.org Architettura a Hyères — Le piscine come
territorio di sperimentazione architettonica: alla Villa Noailles apre
il 10/2 ‘Domestic Pools’, incentrata sui diversi aspetti di Danh Vo, vista
un settore progettuale particolare, che ha visto fra i protagonisti dell’installazione
Aalto, Bofill, il team Arquitectonica (foto) e OMA. Fino al 18/3. ‘River running
villanoailles-hyeres.com In fiera a Bologna — 42ª edizione per through rocks’
Arte Fiera, dal 2 al 5/2 a BolognaFiere, divisa in Main Section + al Museo Jumex
di Mexico City,
Modernity, con gallerie quali Il Ponte di Firenze, Niccoli di Parma 2014-2015
(in foto), Contini UK di Londra, e le sezioni Solo show, Fotografia
e Nueva Vista dedicata agli emergenti. artefiera.it

Felice Levini, ‘Farmacia’, 1996, Rassegna


Martiri e Santi, presentato da Galleria Niccoli

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In the bedroom of
Emmanuela Spedaliere
and Salvino Sorrentino,
work by Kenta Nakamura.
1960s tables designed
by Edoardo Gellner
for the Eni Village
in Borca di Cadore.

English text
56 Achille forever. 66 The Grand Kanaal. 82 Xavier Lust.
94 Antwerp: a city in the limelight. 118 Golden Naples.
130 Icons of old and new design reborn in light and shade.
142 Sculpted space. 150 Dubai deluxe. NEXT 2018
179 ELLE DECOR
CONTENTS OF THE ISSUE

p. 28 p. 56 p. 77 and world-famous designers,


ROUND AND ROUND ACHILLE FOREVER CARPET FEVER Michelin chefs and trendy
by Valentina Raggi by Paola Carimati by Rosaria Zucconi clubs. The perfect destination
and Filippo Romeo and Filippo Romeo text by Murielle Bortolotto for the weekend
photos by Alberto Strada
Spheres, dots, bubbles… To mark the centenary p. 118
Art and architecture, of his birth, A boundless passion GOLDEN NAPLES
fashion and design we delved into the turns the ancient art by Rosaria Zucconi
are today all crazy archives of the of weaving into photos by Andrea Ferrari
about round shapes. Achille Castiglioni a new aesthetic style.
They are even the subject Foundation, uncovering With no nostalgia, A passion for art, music,
of scientific and photos of the Master just a pinch of imagination. the theatre and literature
aesthetic study. Squaring with the young people Welcome to the world is breathed in these
of the circle with irony, back then. Today of cc-tapis noble spaces, gilded with
philosophy Konstantin Grcic, contemporary sensitivity
and experimentation Ferruccio Laviani and p. 82
Philippe Starck XAVIER LUST p. 130
p. 36 describe their encounters text by Francesca Molteni ICONS OF OLD
TEXTILE STORIES photos by Giorgio Possenti AND NEW DESIGN REBORN
by Tamara Bianchini, p. 66 IN LIGHT AND SHADE
Murielle Bortolotto, THE GRAND KANAAL The Brussels home-studio- by Rosaria Zucconi
Candida Zanelli by Filippo Romeo showroom of the photos by Alberto Strada
photos by Federico Cedrone photos by Frederik Vercruysse, Belgian designer.
Laziz Hamani, Jan Liégeois Where the design, p. 142
Seven original shots decor and atmosphere SCULPTED SPACE
that capture Not far from the centre reflect his personality. by Ana Cardinale
the latest textile trends of Antwerp is A blow-up visiting card photos by Adrien Dirand
in one click. the new headquarters
Stolen from fashion, of creative p. 89 Bold shapes and minimal
to make their Axel Vervoordt. TOTAL FUSION decorative geometries
appearance in interiors A complex combining art, by Francesca Benedetto enhance the open spaces
too. Featuring: architecture and photos by Nathalie Krag of a villa in Frankfurt.
tartan reloaded, wool, an inordinate passion Seen through the eyes
all-red, velvet for Venice Huan opens, overlooking of Joseph Dirand
and more the Naviglio Grande.
An elegant, convivial p. 150
atmosphere for a Milanese DUBAI DELUXE
bistro when East and West text by Laura Maggi
meet and become photos by Max Zambelli
a melting pot
Designed by partners
p. 94 Antonio Citterio and
ANTWERP: A CITY Patricia Viel, the latest jewel
IN THE LIMELIGHT in the Bulgari collection: a
by Kristina Raderschad resort in the style of a
photos by Christian Schaulin mediterranean retreat,
words by Laura Maggi destined to become a crucial
stopover on any tour of the
Museums of the great Arabian Gulf
Flemish artists and designs
by big names such as NEXT 2018
Zaha Hadid and
Vincent van Duysen, as well
Round and round – p. 28 as cult concept stores

180 ELLE DECOR


ENGLISH TEXT

And it is that harmony that defines Kanaal, where old and new
Achille forever — p. 56 buildings are linked to each other through green pathways and
by Paola Carimati and Filippo Romeo pools of water, in an architectural sequence that seems to echo the
facades of Venetian palazzi. “It’s an unbreakable bond”, confirms
To mark the centenary of his birth, we delved into the archives Vervoordt, who has celebrated his love for Venice for many years
of the Achille Castiglioni Foundation, uncovering photos of the through his exhibitions at Palazzo Fortuny. axel-vervoordt.com
Master with the young people back then. Today Konstantin
Grcic, Ferruccio Laviani, Philippe Starck describe their encounters
Xavier Lust — p. 82
The obsessions developed by designer Achille Castiglioni for text by Francesca Molteni — photos by Giorgio Possenti
everything he did are one of his characterising traits. Fabio Calvi, the
architect who teamed up with Paolo Brambilla to create the The Brussels home-studio-showroom of the Belgian designer.
exhibition layout of ‘100x100 Achille’, confesses that he has been Where the design, decor and atmosphere
collecting the Master’s objects since he was a student: “I saw Achille reflect his personality. A blow-up visiting card
at work”, he remembers, “and the 40/80 armchair he designed for
Moroso with Ferro come to life. Achille began to dash about in his Xavier Lust found exactly what he was looking for right here,
wardrobe full of objects, looking for something to inspire him. in Brussels. A house that was also a studio, atelier, gallery. The
Suddenly he yelled: ‘Here it is! Here’s the chair!‘ And he showed us modernist building, designed in 1927, used to be a printing house.
a neoprene pool shoe”. There are two dates scheduled in his honour “Lighting is essential, and here it is zenith lighting that floods into
at the Foundation. For the Alessi-Dardi tribute, 100 designers were the spaces from above”, he says. Everything is laid out along a
asked to choose an anonymous object for the master. And Elle Decor continuous, fluid pathway, from his workplace to his private
Italia is paying tribute to the designer with those chosen by Ferruccio quarters. The furniture is all designed by Xavier. In 2000 his work
Laviani, Philippe Starck and Konstantin Grcic. “He was someone was noted at SaloneSatellite and this led him to create one of his
who made objects talk and loved them dearly. Humble and simple, most iconic pieces, the curved aluminium Le Banc bench.
they were his prime source of inspiration”. In Dimensione Domestica “Materials can be (mis)shapen to form 3D objects using simple
- Atto III, Beppe Finessi reconstructs the dining room set up by the machinery. It wasn’t so much a technological revolution. I just
Master in 1984 for an exhibition in Tokyo, showcasing Achille’s invented a new way of using the technique”. This metal line
intelligence, generosity, kindness and accuracy. Here, the position of inspired his later designs, objects that can also be found here.
every element has an unquestionable meaning. Objects, like words, Everything seems simple in these spaces but nothing is left to
should never be used randomly”. Now more than ever. Thanks Achille. chance. Empty and full spaces, volumes, walls and windows, inside
fondazioneachillecastiglioni.it and out all combine to form a delicate balance built on contrasts.
The same balance visible in Xavier’s eyes, always on edge, darting
between movement and calmness.
The Grand Kanaal — p. 66
by Filippo Romeo — photos by Frederik Vercruysse,
Laziz Hamani, Jan Liégeois Antwerp: a city in the limelight —
Not far from the centre of Antwerp is the new headquarters p. 94
of creative Axel Vervoordt. A complex combining by Kristina Raderschad — photos by Christian Schaulin
art, architecture and an inordinate passion for Venice words by Laura Maggi

Wijnegem. Not far from the centre of Antwerp, we discover an old Museums of the great Flemish artists and designs by big names
brewery converted into a micro-district combining industrial buildings such as Zaha Hadid and Vincent Van Duysen, as well as cult
with new architecture, a green courtyard, offices, homes, artisan concept stores and world-famous designers, Michelin chefs and
workshops, design studios, fine antiques galleries and spaces for trendy clubs. The perfect destination for the weekend
contemporary art. The creator is the Belgian art collector, gallery
owner and interior designer Axel Vervoordt. He acts as our guide Antwerp is Belgium’s second biggest city, the country’s most
through the heart of Kanaal, which boasts at its centre the important river port and the capital of cool thanks to its vibrant
sensational site-specific installation designed by Anish Kapoor: ‘At fashion scene. Key people Architect Vincent Van Duysen was
the Edge of the World’. “It’s the heart of the whole complex and it’s born in the city and his work can be seen everywhere. He
accessible to everyone, because art should be shared”, Vervoordt designed the Hotel Julien and Graanmarkt 13 with its shop,
explains. These few words reveal the cultured and generous spirit of restaurant run by chef Sebbe Nobels and apartment-showroom
a self-made man who started collecting pieces of inestimable value that can be rented. Art and architecture Famous as the
while still a very young man, before he met with international birthplace of some of the great Flemish artists, Antwerp is home to
success. “I took part in the Biennale des Antiquaires at the Grand several high-level artistic institutions such as Rubens’s house-
Palais in Paris in 1982. My success was made possible through the workshop and the MAS (Museum aan de Stroom). In addition to
approval of names such as Yves Saint Laurent and Pierre Bergé”. The the Art Nouveau jewels in Zurenborg and some classic examples
rest is history. A history that links a unique and highly personal style of Modernism, the city also boasts some present-day icons such
with the ability to transmit an irrepressible passion for the beautiful. as the extension to the Port House by Zaha Hadid, known as

181 ELLE DECOR


The Diamond. Trendy districts The redevelopment of the port enthusiasm” continues Fanny. “ We started designing together at
area of Het Eilandje has created a lively district packed with bars home, then in a small studio until today when we finally work in
and restaurants. The Sint-Andries and Zuid districts are a popular a beautiful space, the Quincoces-Dragò & Partners studio. It is an
draw with boutiques, art galleries and concept stores. Fashion ideas-incubator that includes Six Gallery, a selection of vintage
and shopping The ModeNatie is home to the Fashion Department pieces chosen for the beauty of their design. A project that seeks
of the Hogeschool Antwerpen, the Flanders Fashion Institute and to create a timeless, minimal kind of design with pure shapes, not
the MoMu Fashion Museum, as well as the Copyright bookshop too ostentatious or aggressive but instead balanced and smooth”.
designed by Van Duysen. Big names in the world of fashion have
graduated from Antwerp’s Royal Academy of Fine Arts (Martin
Margiela, Kriss Van Assche). Concept stores Henri Delbarre and Sculpted space — p. 142
Geraldine Jackmann have opened St. Vincents, a combination of by Ana Cardinale — photos by Adrien Dirand
shop, gourmet space and art gallery. Food The Dôme restaurant
offers a delicious menu that changes with the season. Bold shapes and minimal geometries
enhance the open spaces of a villa in Frankfurt.
Seen through the eyes of Joseph Dirand
Golden Naples — p. 118
by Rosaria Zucconi — photos by Andrea Ferrari In the beginning there was light. The founding element of the
project completed by Parisian interior designer Joseph Dirand
A passion for art, music, the theatre in an early 20th century residential district in Frankfurt, which
and literature is breathed in these noble spaces, rethinks the interior of a villa, presenting it as a sequence of open
gilded with contemporary sensitivity spaces. Painstakingly attentive to details, his work is also inspired
by Art Deco. And staying loyal to his own mood, he has chosen
Emmanuela Spedaliere met young architect Giuliano dell’Uva the asceticism of non-colour, entrusting the task of communicating
during a concert and she invited him to her new home in the centre of shade to the materials. These reflect the harmony of the house:
Naples. Emmanuela tells us: “My passion for chamber music took materials such as bronze and marble, combined with satin
me all over Italy, as I designed and organised musical events, and velvet to create the desired effect. “I exploded everything
naturally leading me towards the most beautiful theatre in the world, to open up the spaces, create new perspectives and restore
the San Carlo, where I became director of institutional relations and the homogeneity of the overall design“, Dirand tells us. Wooden
marketing. My husband and I adore sharing our home with flooring in oak, floors in marble with geometric patterns bring
international guests from the world of culture”. Giuliano dell’Uva’s visual continuity to the environments. And the furniture in these
new renovation design had to start from the kitchen and meet the perfectly structured volumes is rare and of fine quality.
requirements of the grand yet lively life led by the owners of the
house. “The entrance to the home preserves its strong historical
identity thanks to the wooden ceiling we discovered hidden under Dubai deluxe — p. 150
multi-coloured paper coverings. Then there is a large French-style text by Laura Maggi — photos by Max Zambelli
veranda which overlooks the garden. Seen from outside, through the
large window, the space is a perfect synthesis of past and present. Designed by partners Antonio Citterio and Patricia Viel,
When moving an old 1930s wardrobe, we came across some the latest jewel in the Bulgari collection: a resort
interesting panelling that reproduces the effect of imitation marble. in the style of a mediterranean retreat,
Panels, sheets with slight grooves, like a new skin, cover the ancient destined to become a crucial stopover on any tour
structure, signs of the present”. of the Arabian Gulf

The firm Antonio Citterio Patricia Viel was the creative genius
Icons of old and new design behind the design of the Bulgari Resort Dubai.
The building, conceived as a Mediterranean resort, includes
reborn in light and shade — p. 130 villas, mansions, apartments, a Spa and Beach Club. It is also
by Rosaria Zucconi— photos by Alberto Strada home to the concept store, the Bulgari jeweller’s shop,
the boutique, a Marina with Yacht Club and an esplanade along
That Fanny Bauer Grung and David Lopez Quincoces were made the sea, a first in the Arabian Gulf. “We decided to create
for one another is confirmed when I visit their home, an elegant a Mediterranean scrubland environment, adding a citrus grove
period building in Milan renovated by David with meticulous, and enhancing the beach with fine white sand, in line
masculine acumen. “She trapped me”, remembers David “and I with the guidelines of Silvio Ursini, Executive Vice President
couldn’t say no. It already had a dual atmosphere: the living of Bulgari Group” the architect explains.
area is composed of a string of very bright rooms overlooking the “The choice of the location was pivotal”, adds Ursini.
road, whereas the sleeping area, located more in the shade, “The presence of a Marina with a Yacht Club is a unique
looks on to the courtyard. This made us decide to emphasise feature in our collection which includes city hotels and
several areas bathed in light with an all-white look, while others another small resort in Bali. This was a very ambitious project,
became warm, welcoming boxes painted in dark grey”. “David which one might compare to a piece of jewellery designed
races on, from one project to the next, powered by energy and round a high carat stone”.

182 ELLE DECOR


ENGLISH TEXT

Quindici chaise-longue from Mattiazzi, designed by Ronan


NEXT 2018 & Erwan Bouroullec, in natural ash(mattiazzi.eu); an Alpi wood
01. PLAYABLE/ The mantra is to pursue serenity while having fun. This veneer top for the Armada side table designed by Doshi Levien
is the belief of Joe Blanco, the young designer who graduated from for Moroso (moroso.it). P.B.
the Design Academy in Eindhoven and has been experimenting with 05. TECHNO REUSES/ What should we do with computers,
a new form of edutainment (educational entertainment). And indeed printers and devices when they no longer work or have simply
the result, Super Lekker Super Mooi, is an enormous donut-shaped gone out of fashion? The answer lies in the ethical creativity of
cushion on which to throw yourself and laugh. Because it is by playing Formafantasma, whose collection of Ore Steam critical objects
that we enter into a relationship with others in our environment, free inspires reflection above all about aware production. At the NGV
our creativity and develop awareness. Another firm believer in this is Triennial exhibition curated by Ewan Mc Eoin at the National
Fabio Viola, game designer, who has launched the Playable Museum Gallery of Victoria in Melbourne (until the 15th April), the Italian
Award international call for entries (open until 31 March) duo in Amsterdam is showcasing a series of tables, chaises longues
for the Marino Marini Museum in Florence. “To foster loyalty and sideboards made from technological waste. Work by Simone
in its relationship with the visitor, a museum must cultivate emotion and Farresin and Andrea Trimarchi, together with 99 more artists
warmth”, he emphasises. “This is why we are trying out a less virtual, and designers from 32 countries is an example of the effects of
realer way of engaging people, which uses technologies from a more spreading globalisation. ngv.vic.gov.au P.C.
human perspective.” And signals a return to the hands-on approach. 06. PALERMO CAPUT MUNDI/ ‘The planetary garden.
joelblanco.com - museomarinomarini.it P.C. Cultivating coexistence’ is the title of Manifesta 12, the travelling
02. DECOR DANCE/ He walks the tightrope of creativity. We biennial of art and culture coming to Palermo (from 16/6 to 4/11).
refer to Adam Nathaniel Furman, the English designer who moves This year it focuses on the pressing theme of exodus. The curators
nonchalantly through the world of design and architecture, and include Ippolito Pestellini Laparelli, from the firm OMA, with which
through fashion and decoration, lending shape to interiors consisting he created ‘Palermo Atlas’, a multimedia study of this city’s historic-
of rich surfaces, not just in terms of texture but, above all, in terms of social-geographical structure, symbolically described by the
meanings. Despite him being referred to as an artist, because some ‘Veduta di Palermo’ by Francesco Lojacono (1875, in the photo)
of his work seems to come into this category (his recent collaboration which highlights the origins of some species in the city’s botanical
with the Milan-based Camp Design Gallery is proof of this), gardens. “Manifesta 12 collaborates with Palermo to mobilise
he is actually a 100% designer in love with decor. “I like the idea those who live there and leave the city a long-lasting legacy,”
that people feel the need to touch my work, to consume it with explains the architect. Meanwhile, ‘Aspettando Manifesta’
their eyes as if it were a moment of celebration. Decoration for me is already on at the Teatro Garibaldi, with a preview of the event
is everything that goes beyond a minimal, bare shelter. ”Because and an exchange of ideas for the future. manifesta.org V.R.
decoration is anything that warms, that creates sensual effects, that tells 07. THE FORAGER CHEF/ Rodolfo Guzmán takes the cuisine
of transcontinental and transcultural relationships and connections. and products of Chile into the Who’s Who of the world of food. He’s
In a dance that is vibrant vitality. adamnathanielfurman.com P.C. chef, forager, researcher and founder of both the Boragó restaurant
03. REGENERATION/ The kind of regeneration championed in Santiago de Chile which he opened in 2006 and Boragó 2.0,
by Maddalena Selvini is a natural transformation that oozes with soon to be opened just a short stroll from the centre of the capital.
magic. Arena is the name of her design, an experiment carried His story unwinds in the pages of his book ‘Boragó. Coming from
out on the soapstone which is fruit of her love and passion the South’ by Phaidon. “Between 2003 and 2004 I worked in three
for this ancient material. But what exactly did the young designer restaurants in Spain, immersing myself in a culinary word that
discover? That indeed, because earthenware is composed was new to me. It was then that I began to realise the potential
of talc, magnesium and a high percentage of iron, if it is subjected that the cuisine of my own country had to offer and that no-one
to temperatures of over 800°, it begins to crumble, then reforms had been capable of showcasing it until then”, Guzmán tells us.
and turns into sandstone. Maddalena also focuses on the porous “When I opened my restaurant Boragó I wanted to experiment
characteristics of this substance: any liquids that touch it, even very with food that was made of ingredients deep-rooted in my culture
lightly, instantly disappear, due to its amazing absorption rate. and landscape, by using endemic ingredients that the ancient
This means that when it comes into contact with a flame, it becomes Chileans, the Mapuche, had used for thousands of years”. This
an ideal container for plants but also a perfect aromatherapy spawned his long quest to find a network of suppliers. ”No other
diffuser. So, dust turns to dust and any production waste returns to restaurant had ever attempted to have ingredients delivered from
its grass roots. maddalenaselvini.com P.C. Patagonia, the Acatama Desert, the island of Chiloé or Araucanìa
04. HIGH PROFILE WOOD/ Creativity applied to natural wood before. I tried to work directly with the fishermen to find local fish
creates fresh new interpretations with hand-crafted workmanship. instead of using frozen products”. And the proof is in the pudding.
With particular attention to the eco-friendly value of surfaces phaidon.com; borago.cl L.M.
in re-assembled wood that eliminates waste, using even the tiniest 08. DAY DREAM/ Shapes, materials and colours that seem to
fragment of scrap. With walls and floor clad in Alpi Sottsass emerge from ancestral memories, a dip back in time to our origins.
by the great designer himself, with four colours to choose from Like the modular sofa Floe Insel from Cassina, by Patricia Urquiola
(alpiwood.com). Left, Teorema by Ron Gilad for Molteni &C: a with inspiration from sinuous and monolithic shapes (cassina.com).
series of drawers or open containers stacked in a spiral, in walnut From right, a soft polyurethane frame like a fracture in the earth’s
or eucalyptus finish (molteni.it); a tweed-effect look for the Fusion crust for the Broken Mirror by Snarkitecture for Gufram (gufram.
table by Cairoli & Donzelli for Twils Lounge with a top made it); precise geometric shapes for the Mini Clay side table by Marc
of solid assembled wood and a metal frame (twils.it). Right, the Krusin for Desalto, with a spatula finish MDF top (desalto.it). In the

183 ELLE DECOR


foreground, the lava-effect ceramic Maket vase by RSW for Pulpo to the problem of urban pollution. The first work under construction
(pulpoproducts.com), the table lamp 607 in rough finish aluminium is Nanjing Green Towers, and it features terraced façades that
from Astep, design by Gino Sarfatti 1971, re-issued in an LED version will support a real vertical forest to help regenerate the local
for the Flos with Sarfatti collection (astep.design); Fuoco Table mirror biodiversity. Close on its tail will be the works to build the Liuzhou
with base in black patina bronze, by Roberto Sironi with Galery S. Forest City, along the Liujiang river. The new city will host more
Bensimon and Fonderia Artistica Battaglia (robertosironi.it). P.B. than 100 species, each year capable of absorbing about 10,000
09. EVER HIGHER/ Eight years have passed since the Burj Khalifa, tonnes of CO2 and 57 tonnes of atmospheric particulates and
the skyscraper designed by legendary American studio Skidmore, producing approximately 900 tonnes of oxygen. “The Forest City
Owings & Merril, reached the extraordinary height of 828 m to highlights the urgency with which we need to extend forest areas
become the tallest structure ever built in human history. It wasn’t an throughout the Chinese city: not just in the parks and gardens
easy record to match, despite the surge in new skyscrapers that are but also on the roofs and courtyards, or along the continuous
literally springing up in front of our eyes, especially in the Chinese infrastructural systems”, continues the designer. “Thanks to Slow
and Middle Eastern cities. But in 2020, the Jeddah Tower will Food China, we are studying a number of pilot projects for the
actually break through the one kilometre mark in height. Designed redevelopment of the agricultural villages. And it is a challenge
by Americans Adrian Smith and Gordon Gill, and built almost that not only affects China”. stefanoboeriarchitetti.net M.G.
entirely from reinforced concrete, this new symbol of Saudi Arabia 13. 100 YEARS OF ACTUALITY/ Between 1890 and 1918,
will house offices, hotels, apartments and the highest helipad Vienna, which had two million inhabitants in 1910, more than
terrace in the world. In third place, at 729 m, comes the Suzhou it has today, became a European centre of intellectualism and
Zhongnan Center, designed by the Gensler agency, which is also art. The literati were busy debating with intellectuals and artists
to be inaugurated in 2020 and will be the highest skyscraper at the Café Museum, the Central, and the Griensteidl. Architects
in China. burjkhalifa.ae M.G. including Adolf Loos, Josef Hoffmann and Joseph Maria Olbrich
10. FOREVER POP/ Do we really need an anniversary to talk were designing buildings whose style had nothing to do with
about Andy Warhol? You wouldn’t say so, given the volume the traditional Ringstrasse look, and were innovative even in the
of retrospective and themed exhibitions of his work always being materials used. In 2018, Vienna celebrates Modernism and four
staged round the world, thanks also to the tireless activity of the of its greatest exponents, the painters Gustav Klimt and Egon
Warhol Foundation for the Visual Arts which promotes the artist’s Schiele, the architect Otto Wagner and the multi-talented creative
legacy. The Calvin Klein 205W39NYC line designed by Raf Koloman Moser and countless collections and exhibitions will be
Simons will arrive in the stores in January, featuring garments showing how artists, scientists and architects here marked the start
decorated with a selection of his screen-printed works. 2018 is of contemporaneity. viennesemodernism2018.info L.M.
definitely an anniversary to be celebrated, marking 90 years since 14. EMERGING YOUNGSTERS/ If it is true that designing is an
the master of Pop Art was born: in fact, the Whitney Museum experience that accompanies us, inspires us every day and tells us a
in New York in November for the occasion is opening a large story, listen to that told by Federica Biasi and Astrid Luglio. The world
monographic exhibition. With a dual objective: of two young designers, not yet thirty years in age, with degrees from
to reveal the complexity of the ‘most American of artists’ the IED and the Naba respectively, and a growth path that has taken
and present the Warhol of the 21st century (whitney.org). P.B. them travelling from Milan to Amsterdam, from Melbourne to Ho Chi
11. THE PURSUIT OF HAPPINESS/ “The UN has decreed Minh and then back to Milan, the undisputed capital of design. With
that happiness be at the heart of policies for development and to this Ilario mirror for Mingardo and Philtrum freestanding lamp (resulting
end an international observatory has been set up, tasked with more from collaboration with the Turin-based company Tonatto Profumi),
precise definition of the concept of social happiness”. both of these creative designers highlight their own idea of vain
This is how anthropologist and ethnologist Marc Augé starts his femininity. The atmosphere is warm and romantic, enhanced by the
latest book ‘Momenti di felicità’ (Moments of happiness, published use of brass, and also by the essences diffused by the lampshade
in Italy by Raffaello Cortina Editore), revealing the appearance heated by the weak light of the bulb. And the glints reflected
of a new role in the organisational chart of big companies, that in the round mirror, perfect for looking at your own face,
of the Chief Happiness Officer. The UN World Happiness Report better if you’re smiling. federicabiasi.com; astridluglio.com P.C
is counterbalanced by the importance of the Gross National 15. THE TOWER OF WONDERS/ Long awaited, it is finally about
Happiness value, which, in parallel with that of the Gross Domestic to open. We are talking about the Fondazione Prada Tower in
Product, has always been taken into account when assessing Milan, the last step in the plan to redevelop and transform an old
the level of development and wealth of a country. The happiness distillery into the label’s cultural hub by Rem Koolhaas’ firm, OMA.
movement also finds converts among philosophical authors who It will house exhibition spaces on different floors for the company’s
write about daily life, such as Alain de Botton, author of the contemporary art collection, in a semi-permanent exhibition.
bestseller ‘The Architecture of Happiness’ (Pantheon) on the subject The fifth and sixth floors will be dedicated to the restaurant, one
of the relationship between the beauty of buildings and the for the kitchen and one for diners, and there will be a panoramic
happiness of their inhabitants. L.M. bar on the rooftop. Rumour has it that opening will take place
12. GARDEN CITIES OF TOMORROW/ After the Vertical Forest during Milan Design Week. The tower will join the seven
in Milan, Stefano Boeri Architetti conquers China. The principle existing buildings and the two new ones: the central exhibition
of ‘metropolitan reforestation’, which became reality with the Podium and the multimedia auditorium Cinema. It is destined to
Vertical Forest project, the tower blocks built in the Porta Nuova become a new shape on the skyline of this rapidly morphing city.
area of Milan, has now been transformed into new designs, this fondazioneprada.org V.R.
time developed in China: a model that offers innovative solutions 16. HANDY ACCESSORIES/ Highly decorative trays and

184 ELLE DECOR


ENGLISH TEXT

centrepieces to accompany every day activities. In the foreground dance look for the Set Tables, too, designed by Marc Thorpe for
Surface + Border No. 1 by Ron Gilad for Danese, a tray/fruit bowl Moroso, in painted steel (moroso.it) and for the two-tone Chair
in polished painted metal (danesemilano.com); the Blue Tit paper 2 from Cappellini, designed by Bakery Studio, combining matt
bird, by Lisa Lloyd Paper (lisalloyd.net). Wall finished in light blue tubular metal and solid ash (cappellini.it). P.B.
MATmotion matt water-based paint from Novacolor (novacolor.it) 20. THE ZEBRAS ARE COMING!/ The zebra that gallops
and left, suspended, Tarsia by Maria Gabriella Zecca for Tacchini through the savannah with its unmistakeable coat is invading our
Edizioni, a re-interpretation of the ancient art of cabinetry (tacchini.it). 2018 interiors, too. The poster designed by artist Kustaa Saki
Right, the round Serving Tray Rainbow by Hay, in iridescent stainless (1) in printed silk is to celebrate the 75th anniversary of Finnish
steel, available from designrepubblic.com and the rectangular brand Artek, 100x140 cm (artek.fi). Tableware wants to join in
Tray by Peter Raacke for Pulpo, in slim-line painted stamped the fun too, and the pattern returns in the porcelain Zebra dishes
steel (pulpoproducts.com). Resting on the panel finished in white by Roberto Cavalli (2), with four classic dinner plate formats to
MATmotion paint from Novacolor, the Prism Marble Crystal Tray by choose from (arnolfodicambio.robertocavalli.com). Handmade
Tomàs Alonso for Atelier Swarovski, in crystal and Carrara marble with fabrics from African countries, the Softheads animal heads, in
(atelierswarovski.com). Cream coloured Premium Style Colors paint a collaboration with the Barraquer Fondation (3), is an exclusive
from Wall & Decò for the surface (wallanddeco.com). P.B. collection with a charitable spirit (softheads.net). The Zebra rug
17. NO MORE WRONG SIZES/ Has e-commerce done away with (4) makes its way through the urban jungle, in New Zealand wool,
till queue anxiety only to replace it with wrong purchase panic? Fear designed by Les Graphiquants for Danish company Eo, to add a
no more… we bring you the virtual changing room. The Japanese touch of humour to your rooms (eo.dk). M.B.
e-commerce giant Start Today Co has just launched Zozo Suit, an 21. TRICK OR TREAT/ The Guardian has recently, speaking
elastic suit you put on and connect to your smartphone via Bluetooth of global power, commented that “France shows us the way”,
that takes an amazing 15,000 measurements of your body from attributing high symbolic value to the Louvre Abu Dhabi in the Gulf.
neck to ankle. If you then link via an app to the site, you can choose The wind is changing in favour of France, which is quietly affirming
just those garments that fit and even receive ‘tailor-made’ shopping its supremacy also on the easier battleground of patisserie. After
advice and tips. The clothes are from the Zozo collection, a line of the macaron tsunami, now we are seeing the rise of mono-portions
men and womenswear with denim, knits and outerwear. Want to try cut like jewels or with a design addict appearance. Milan is the
the world’s first ‘size-free’ online shopping experience? The suit standard bearer, with openings by the Pâtisserie des Rêves, L’Île
is already available for presales on Japanese and American sites, Douce, L’Atelier du Pain, and L’Eclair de Génie in one year alone.
with deliveries scheduled from the spring. zozosuit.com V.R. In the photo, Asana chair by Mario Milana (The Webster Edition,
18. FASHION IS SACRED/ ‘Heavenly Bodies: Fashion and the in collaboration with Les Ateliers Courbet) featuring copper
Catholic Imagination’ is the main annual exhibition of the Metropolitan structure, base in natural tulip tree wood and upholstery
Museum of Art in New York. The event is staged in three locations: in Pierre Frey bouclé fabric. Its cushions look like airy macarons.
the Anna Wintour Costume Center, the main museums site in 1000 Soft, sweet power. lapatisseriedesreves.com, iledoucemilano.it,
Fifth Avenue, and the MET Cloisters.“For a long time, fashion and atelierdupain.it, leclairdegenie.it L.M.
religion have been intertwined, each one inspiring and conditioning 22. DE CHIRICO 3D/ Metaphysical inspirations confirm the
the other. And although this relationship has been a complicated one, fascinating appeal of architecture in interiors too. Left, the
at times even criticized, it has generated some of the most original Portico modular bookcase by Ferruccio Laviani for Emmemobili
and innovative creations in the history of costume”, explains Andrew (emmemobili.it); right, a post-modern spirit for the tapestry on
Bolton, head curator of the museum. Bolton not only sourced pieces the floor, Bliss Wall Red by Mae Engelgeer for cc-tapis (cc-tapis.
from the archives of the largest fashion houses but also bothered the com); the total white EUR pouf/side table by Fabio Novembre
Holy See. On stage, also over 150 haute couture and prêt-à-porter for Kartell is a thermoplastic technopolymer cube reproduction
creations that have graced the runways of the fashion world since of the Palazzo delle Civiltà in Rome (kartell.com); and for a
the beginning of the 20th century. These will be accompanied centrepiece, the Colosseum I by Jaime Hayon for Paola C, made
by the objects and works that inspired them, such as the evening dress of copper (paolac.it). The minimalist Pudica chair, inspired by the
designed by Maria Grazia Chiuri and Pierpaolo Piccioli characteristic arches of Portugal, is by Pedro Paulo Venzon for
for the Valentino S/S 2014 haute couture collection, inspired by the Matter Made, on sale at Spotti (spotti.com). On the walls, Arcade
cover of the ‘1600 Bible and Book of Common Prayer’, B wallpaper by Elisa Ossino for Texturae (texturae.it). P.B.
pictured here. The exhibition will be open to visitors from 10 May 23, 24, 25, 26, 27. NEWS/ 401 E’ Amatrice parfum, Snøhetta,
to 8 October 2018. metmuseum.org V.M. Emotional design, Donghwan Kam , Dominique Perrault.
19. POLE DANCE DESIGN/ Linear structures and complex 28. HOMO FABER/ In September, the Giorgio Cini Foundation
design for furniture that makes lightness its strong point. From in San Giorgio, Venice, hosts ‘Homo Faber. Crafting a more human
left, a seamless metal tube forms the structure of the Angui bench future’, from 14 to 30. Dedicated to the artistic trades of Europe, it
from AYTM, with a velvet seat (aytm.dk); a maxi back made from features various activities including rare ones, with live demonstrations.
braided ropes for the Nef chair in aluminium, by Patrick Nourguet The exhibition has been staged by the Michelangelo Foundation
for Emu (emu.it); the enfolding shapes of the Fil Noir armchair by for Creativity and Craftsmanship. And the board of curators stars
Christophe Delcourt for Minotti, with tubular frame in black metal a string of top class members, such as Michele De Lucchi, India
with gold details, fabric-upholstered body and removable inner Mahdavi, Silvana Annichiarico, Jean Blanchaert and Judith Clark.
back in nubuck (minotti.com). On the floor, the red Bell lamp from The title “evokes the extraordinary ability of man to transform matter”
the Fontana Amorosa collection by Michael Anastassiades in brass explains Alberto Cavalli, Executive Director of the Michelangelo F..
with opaline glass shade (michaelanastassiades.com). A pole But, in the age of the digital revolution, don’t we risk wallowing in

185 ELLE DECOR


ENGLISH TEXT

nostalgia? “Quite the opposite. Every object on show will ooze inside the car, exploiting the square metres on four wheels for profit.
with contemporary flair. Leading us to discover the true source The whole idea was spawned by a statistic showing that the vehicles
of the competitive edge in Europe, the savoir-faire associated used in the Chinese megalopolises are parked for 90% of the time.
with creativity and the ability of the grand masters to be the truest Hence the concept of concentrating a new type of design into a 2.97
exponents of the desire for beauty”. In the photo, one of the ancient metre-long electric city car. Made not only to be driven but also to
trades still practised, on show in the exhibition: wool processing be lived in, a source of fun when standing still and on the go. Inside,
in Carloway Mill, Scotland, which produces Harris Tweed no less than five adults, with cabin-sized luggage in tow, can work in
(michelangelofoundation.org/homofaber). P.B. the comfort of an office, watch a film with friends on a 17” screen and
29. FUR MAGIC/ Furniture in sub-zero style, combining wildness organise a meeting or presentation. And even change a baby’s nappy
and luxury to enhance the comfort zone of the home. if the need arises! chrisbangleassociates.com P.C.
Wrapped in the magical relaxing power of fur. Left Nordkapp, 33. VIRTUAL ART/ Admired in the engaging installations
designed by Paola Navone for Baxter, with a metal frame with by Doug Aitken, Pipilotti Rist or Bill Viola, video art is brought into
stove-enamelled finish and natural Kidassia skin cover (baxter. collectors’ homes thanks to flat screens that are as slim as
it); and right, Mad from Poliform designed by Marcel Wanders, a painting and require no particular technological skills. We are
in solid wood with seat and back covered in lambskin (poliform. seeing an exponential increase in the number of digital works of art
it). On the floor the Leon rug from Ivano Redaelli in Mongolian in large international collections - from Frieze and PAD in London
goatskin (ivanoredaelli.it) and the Velum light (hanging) by Marco to Art Basel via Artissima in Turin (the photo shows works by
Costanzi for Fendi Casa, in bronze finish metal with fur and nappa the British artist Dominic Harris, ‘Bloomed’, 2016, Priveekollektie
leather shade (luxurylivinggroup.com). And to create the total look, Contemporary Art | Design). The unstoppable digital process also
Baloo bear-cub effect eco-fur fabric for the walls and floor, involves quintessential analogic locations, like museums, that have
from Sahco Studio, also in black (sacho.com). P.B. always been linked to direct, almost physical use, of their exhibits:
30. ANNIVERSARY WITH LEGO/ This famous Danish company Sweden has recently seen inauguration of the Virtual Design
celebrates the sixtieth anniversary of the legendary building brick, Museum, which only exists online and is accessible worldwide.
born in 1958, with a special set called ’60 Years of the LEGO Brick’. priveekollektie.com, swedishdesignmuseum.com L.M.
The LEGO House, designed by BIG (Bjarke Ingels Group) and 34. RADICAL 70 RELOADED/ 40 years have passed since the
brilliantly incorporating the iconic plastic brick in its architecture, has hit ‘Disco Inferno’ and the film Saturday Night Fever, and Elle
been inaugurated in Billund, home to the company and to the first of Decor has interpreted the mood in this photo shoot. Plug & play
the eight Legoland theme parks around the world (the photo shows with the Luna cabinet, right, designed by Patricia Urquiola for
a reconstruction of Mount Rushmore). The building consists of 21 Coedition, in orange lacquered MDF with two open compartments
white brick-shaped forms stacked on top of one another and capped and two with sliding doors (coedition.fr). The Lands coffee table
with a large 2X4 LEGO brick, known as a Keystone. These oversized by Studio Klass for Fiam Italia (fiamitalia.it) has a stoneware top
bricks house indoor spaces for activities, a covered public area and with a copper finish strip and amber glass base; arranged on it is a
also countless interconnected outdoor terraces and play areas. An collection of pop-style objects: the tray and mirror from the Hands
exhibition gallery traces the history of the brand, and various ‘Home Up collection in porcelain and metal by Jakub Berdych Karpelis
of the Brick’ sections are reserved for experiences, picked out in for Qubus (qubus.cz) and the C-shaped vase by Noleggiocose
different colours. lego.com L.M. (noleggiocose.it). Fairy Suspension light in decorated glass by
31. COLORAMA 2018/ Intensity is key for the new colours of the Toso, Massari & Associates with G. Toso for Leucos (leucos.
year, inspired by the elements of nature. Dusty tones that speak of com) and Elda armchair from Longhi, designed by Joe Colombo
the earth and the sky, or strong and vibrant like the Renaissance in 1963, with swivel structure in fibreglass and nubuck cushions
works by Raphael, who is the star of the big exhibition being held in (longhi.it); on the floor, the Numbers rug in wool and silk by
Bergamo this year, ‘Raphael and the echo of the myth’, in a dynamic Illulian beats time (illulian.com). P.B.
juxtaposition alongside modern and contemporary artists who have 35. NEAR FUTURE/ Robotics, biotechnologies, ultra-fast
been inspired by his work. Alphamat from Sikkens offers all the colours connections, personalised satellites: tomorrow is here.
of the palette: a collection of washable matt water-based paints With the digital revolution in full swing, ‘The Future starts here’,
for interiors (sikkens.it), used here to cover blocks of raw material the exhibition on from 12/5 at the V&A Museum in London,
reminiscent of the totem sculptures of Ugo Rondinone. From top, takes stock of the situation so far. With a special perspective
W0.3030, a version of ultra violet (which is also Pantone’s colour of focusing on how design can shape the world, the exhibition
the year for 2018); F2.60.60, which combines a mix of shades from displays objects and designs that could be relevant for our
ochre to Terra di Siena and, right, V0.47.19, an intense shade of sky body, the home, politics, cities and the planet. The exhibits come
blue; D2.3040 a textured red shading towards brick. P.B. from both the private and collective sphere, illustrating mega
32. HUTONG ON FOUR WHEELS/ Today, reinventing the programmes such as the HAPS system, the high altitude drones
space inside a vehicle is a feasible challenge. One accepted and developed by Facebook to offer low cost connection worldwide,
successfully completed by master of car design Chris Bangle, the first the latest home automation solutions and the interventions
American to manage the Department of Design in BMW for more in our cities designed to help us tackle the challenges
than 15 years. Making emotion into something strategic just round the corner: such as Masdar City, the zero impact city
is still his mission today, accomplished with the presentation of Reds, designed by Foster & Partners. Not to mention the many
the concept for a new generation car. Developed by the American proposals made by independent researchers, such as
designer, who was born in Ravenna (Ohio), and his team, for CHTC the open-source, crewless robot-boat by Cesar Jung-Harada
(China Hi-Tech Group Corporation), the city car transforms the space (pictured here), which sails out to clean up oil leaks (vam.ac.uk). P.B.

186 ELLE DECOR


Magazine
internazionale
di design e
tendenze
arredamento
e stili di vita
architettura
e arte

English text

NEXT

LIFESTYLE/ DESIGN/ DECORAZIONE/


ARTE/ ARCHITETTURA/ EVENTI/ PROTAGONISTI
NEXT 2018
01. Playable

IL DESIGN 02.
03.
Decor Dance
Rigenerare

DELL’ANNO 04.
05.
06.
Essenza hi-profile
Tecno riusi
Palermo caput mundi

IN 40 PAGINE 07.
08.
09.
Sì chef!
Day Dream
Sempre più in alto
I progetti futuri e gli eventi 10. Forever Pop
da non perdere, i talenti da tenere 11. La ricerca della felicità
d’occhio e le tendenze di domani. 12. Garden City di domani
Spingendoci sempre un po’ più avanti. 13. 100 anni di attualità
Per raccontare gli esperimenti 14. Giovani emergenti
creativi e le evoluzioni del lifestyle, 15. La torre delle meraviglie
le mostre dell’anno e le architetture 16. Accessori alla mano
in fase di inaugurazione. E ancora 17. Mai più taglie sbagliate
i nuovi linguaggi che vengono 18. La moda è sacra
da lontano o che sono espressione del 19. Pole Dance Design
made in Italy: nella moda e nel food, 20. Zebre alla riscossa
nell’arte e nella decorazione, 21. Dolcetto o scherzetto
nella piccola scala e nella grande 22. De Chirico in 3D
dimensione. 36 temi, dalla voglia 23. Solidarietà
24. Città del libro
di gioco al progetto urbano
25. Questione di feeling
aperto alla socialità, che raccontano 26. Giornalismo 4.0
cosa ci dobbiamo aspettare 27. Capitale futura
nei prossimi 12 mesi: sfide future, 28. Homo Faber
tra recupero dell’artigianato e scenari 29. Magic Fur
digitali, più attenzione all’ambiente 30. Anniversario con Lego
e nuovi materiali. Gli obiettivi? 31. Colorama 2018
Maggior dialogo e voglia 32. Hutong a quattro ruote
di andare oltre le apparenze. 33. Arte virtuale
34. Radical 70 Reloaded
English text a pag. 179 35. Futuro prossimo
Approfondimenti su elledecor.it 36. Love Parade
NEXT

01. Playable
Il mantra è perseguire la serenità
praticando il divertimento. Un’opportunità che
riusciremo a cogliere solo se impareremo a non
prenderci troppo sul serio e a tornare bambini.
Lo sostiene Joel Blanco, giovane designer
diplomato alla Design Academy di Eindhoven,
che ha sperimentato una nuova forma di
edutainment (intrattenimento educativo). Super
Lekker Super Mooi, infatti, è un enorme cuscino
a forma di doughnut dove tuffarsi e ridere.
Perché è giocando che entriamo in relazione
con gli altri nello spazio, liberiamo creatività e
sviluppiamo conoscenza. Ne è convinto anche
Fabio Viola, game designer, che per il Museo
Marino Marini di Firenze ha lanciato la call
internazionale (aperta sino al 31 marzo) per
il Playable Museum Award. “Per fidelizzare il
rapporto con il visitatore è importante coltivare
Femke Rijerman - ©DAE

emozione e calore”, sottolinea il creativo. “Ecco


perché sperimentiamo un coinvolgimento meno
virtuale e più reale che usa le tecnologie in
chiave empatica”. Obiettivo: riscoprire la fisicità.
joelblanco.com, museomarinomarini.it P.C.
2018

02. Decor Dance


Un funambolo della creatività. Ecco chi è
Adam Nathaniel Furman, il progettista inglese
che ha fatto del crossing culturale la sua firma.
Si muove con disinvoltura nel mondo del design
e dell’architettura così come della moda e della
decorazione per dare forma a interni fatti di
superfici ricche, non solo di segni ma soprattutto
di significati. Nonostante a volte si riferiscano
a lui come artista, perché alcuni dei suoi lavori
sembrano rientrare in quella categoria (ne è
testimonianza la sua recente collaborazione
con la milanese Camp Design Gallery), è un
designer al 100% innamorato del decor. “Mi
piacciono gli interni fastosi dove immergersi e
tuffarsi. Ambienti da sfogliare per svelare di
volta in volta i layer di cui si compongono, in
un percorso di stratificazione percettiva. E mi
piace l’idea che le persone sentano il bisogno
di toccare il mio lavoro, di consumarlo con gli
occhi come fosse un momento di festa”. Perché
Mattia Balsamini

la decorazione è tutto ciò che scalda e crea


effetti sensuali. In una danza che è vibrante
vitalità. adamnathanielfurman.com P.C.
03. Rigenerare
Quella di Maddalena Selvini è una
trasformazione naturale che sprigiona
magia. Arena è il nome del progetto, una
sperimentazione condotta sulla pietra ollare
nata dall’amore per questo materiale antico,
usato ancora oggi per la produzione di stufe,
pentole e piastre da cucina. Cosa ha scoperto
la designer? Che proprio perché composta
di talco, magnesio e da un’alta percentuale
di ferro, se sottoposta a temperature
superiori agli 800°, questa sostanza inizia a
sbriciolarsi, per poi compattarsi e trasformarsi
in sabbia arenaria. La storia non finisce qui,
perché Maddalena si concentra anche sulle
caratteristiche di porosità della materia: dotata
di un sorprendente tasso di assorbimento,
i liquidi che l’accarezzano vengono subito
assorbiti. È così che dal contatto con il calore
vivo di una fiamma nascono contenitori per
piante e germogli, ma anche diffusori
di aromi. È così che la polvere torna
alla polvere, e gli scarti di lavorazione alla
natura. maddalenaselvini.com P.C.
04. Essenza hi-profile
La creatività applicata al legno naturale
crea inedite interpretazioni. Con particolare
attenzione ai valori tecnologico ed eco di
superfici in legno ricomposto che eliminano gli
sprechi, utilizzando anche il più piccolo
frammento di scarto. Come le pareti e il
pavimento rivestiti con Alpi Sottsass, firmato dal
maestro del design, da scegliere in 4 varianti
colore (alpiwood.com). A sinistra,
ha un concept dinamico Teorema di Ron Gilad
per Molteni&C, serie di contenitori a cassetti
o a giorno sovrapposti a spirale, con struttura
sfaccettata rivestita in noce o eucalipto, anche
in composizioni lineari (molteni.it); con top
in masselli di legno composti effetto tweed e
struttura in metallo il tavolino Fusion, di Cairoli
& Donzelli per Twils Lounge (twils.it). A destra,
linee asciutte e silhouette ergonomica per
la chaise longue Quindici di Mattiazzi, firmata
da Ronan & Erwan Bouroullec, in frassino
naturale (mattiazzi.eu); top impiallacciato con
legno Alpi per il tavolino Armada, disegnato
da Doshi Levien per Moroso (moroso.it). P.B.
Styling di Elisa Ossino Studio – foto di Andrea Garuti
05. Tecno riusi
Che farsene di computer, stampanti e
device quando non funzioneranno più o
semplicemente non saranno più di moda?
La risposta è nella creatività etica dei
Formafantasma, che con la collezione di
oggetti critici Ore Streams propongono una
riflessione non solo sul riuso dell’elettronica di
consumo, ma soprattutto sulla sua produzione
consapevole. Per chi si interessa di recuperi, lo
studio italiano stanziale ad Amsterdam, per la
mostra NGV Triennial curata da Ewan McEoin
alla National Gallery of Victoria a Melbourne
(sino al 15 aprile), ha realizzato una serie di
tavoli, chaise longue e sideboard composti da
rifiuti tecnologici. Il lavoro di Simone Farresin e
Andrea Trimarchi, insieme a quello di altri 99
artisti e designer provenienti da 32 Paesi, è una
delle testimonianze raccolte sugli effetti della
globalizzazione. Microchip, schermi e tastiere
nelle loro mani diventano piani di scrivanie,
sedute ed elementi decorativi in grado di
declinare una nuova estetica e di promuovere
una nuova pratica eco. ngv.vic.gov.au P.C.
06. Palermo caput mundi
’The Planetary Garden. Cultivating
Coexistence’ è il titolo di Manifesta 12, la
biennale d’arte e cultura nomade che si terrà
a Palermo (dal 16/6 al 4/11). Fondata dalla
storica olandese Hedwig Fijen negli Anni 90,
si concentra quest’anno sul tema dell’esodo,
scegliendo la città simbolo di crocevia di culture
dall’antichità. Tra i curatori, Ippolito Pestellini
Laparelli, dello studio OMA, con cui ha
realizzato ‘Palermo Atlas’, ricerca multimediale
sulla struttura storico-sociale-geografica della
città, descritta simbolicamente dalla ‘Veduta di
Palermo’ di Francesco Lojacono (1875, in foto),
nel quale sono evidenziate le provenienze di
specie dell’orto botanico della città. “Per narrare
la storia del Mediterraneo e dell’Europa e,
assieme, un focus sulla città, realizzato con artisti
ed esperti camminando con dozzine di
palermitani in centinaia di luoghi”, spiega
l’architetto. L’idea è che la biennale crei un
lascito duraturo alla città. Intanto è già partito
‘Aspettando Manifesta 12’, al Teatro Garibaldi,
un hub di nuove idee. manifesta.org V.R.

AUSTRALIA
Eucalyptus

JAPAN
Loquat

SOUTHERN
MEDITERRANEAN
Broom

ASIA
Lemon tree
Courtesy OMA
07. Sì chef!
Rodolfo Guzmán porta la
cucina e i prodotti del Cile
nel gotha dell’universo food.
E un libro lo celebra
Si può scoprire un Paese lontano come il
Cile, tra le top destination del 2018, anche
attraverso la lente dell’ingrandimento della
sua cucina. A guidarci è Rodolfo Guzmán, chef,
forager, ricercatore e fondatore sia del Boragó,
ristorante di Santiago del Cile da lui inaugurato
nel 2006 che costituisce l’eccezione alla
tradizione gastronomica coloniale del luogo,
sia del Boragó 2.0, in apertura ai piedi delle
montagne, ma a due passi dal centro della
capitale. Il racconto si snoda nelle pagine
del suo libro ‘Boragó. Coming from the South’,
fresco di stampa per i tipi di Phaidon.
La sua passione per la cucina ha radici lontane,
che datano all’infanzia, all’esempio della
madre splendida cuoca, alle estati trascorse
in campagna dalla nonna, a contatto diretto
con i prodotti della terra, e la sua attività di
forager, ossia l’andare a scovare e utilizzare
ingredienti naturali raccolti in tutto il Cile, ne è
stata la conseguenza successiva. “Tra il 2003
e il 2004 ho lavorato in tre ristoranti in Spagna
con una full immersion in un mondo culinario
per me nuovo. Allora ho iniziato a realizzare
il potenziale gastronomico del mio Paese, che
nessuno aveva percepito fino a quel momento”,
racconta Guzmán. “Con il mio ristorante
Boragó (uno dei World’s 50 Best Restaurants,
ndr) ho voluto sperimentare una cucina fatta di
prodotti radicati nella cultura e nel paesaggio,
lavorando con ingredienti endemici che gli
antichi cileni, i Mapuche, avevano usato per
migliaia di anni, per riconnettere la
popolazione con la sua eredità culinaria”,
aggiunge. Ma molte delle piante endemiche
come frutta selvatica, alghe, alofite (quelle
succulente che nascono vicino alla costa)
che aveva incontrato nei suoi viaggi in patria
crescevano nel Sud e nel Nord, non certo
a Santiago. È iniziata così una lunga ricerca per
creare un network di fornitori in un Paese
ove i trasporti sono difficili, a causa della sua
conformazione lunga e stretta, con una linea
costiera di 4 .200 km. “Nessun altro ristorante
aveva mai tentato di far arrivare materie prime
dalla Patagonia, dal deserto dell’Atacama,
dall’isola di Chiloé o dall’Araucanía, ho cercato
di lavorare direttamente con i pescatori per
trovare pesci locali, invece di impiegare
prodotti surgelati”, continua lo chef. I risultati
sono eccezionali e i suoi piatti si possono
gustare anche nelle belle fotografie di
Cristóbal Palma. phaidon.com; borago.cl L.M.
Cristóbal Palma
Rodolfo Guzmán
08. Day Dream
Forme, materiali e colori che sembrano
emergere da memorie ancestrali, un ritorno
al principio. Come il divano componibile
Floe Insel di Cassina che Patricia Urquiola
ha disegnato ispirandosi a forme sinuose
e monolitiche (cassina.com). Accanto, da
destra, una cornice in poliuretano soft simile
a una frattura nella crosta terrestre per Broken
Mirror progettato da Snarkitecture per Gufram
(gufram.it), geometrie precise per il tavolino
Mini Clay firmato da Marc Krusin per Desalto,
con top in mdf spatolato (desalto.it). In primo
piano, in ceramica e dall’effetto lava, il vaso
Maket di RSW per Pulpo (pulpoproducts.com),
in alluminio con finitura ruvida la lampada da
tavolo 607 di Astep, design Gino Sarfatti 1971,
oggi rieditata in versione Led per la collezione
Flos with Sarfatti (astep.design). Con base
in bronzo patina nera, specchio antico e profilo
in ottone bagno oro, il Table Mirror della
collezione Fuoco di Roberto Sironi con Gallery
S. Bensimon e Fonderia Artistica Battaglia
(robertosironi.it). P.B.

Styling Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto/Studiopepe – foto di Federico Cedrone


09. Sempre più in alto
Sono passati otto anni da quando il Burj
Khalifa di Dubai, grattacielo firmato dallo studio
Skidmore Owings & Merril, con la quota di 828
metri è diventato la più alta costruzione mai
realizzata dall’uomo. Un record non facile
da eguagliare, nonostante il fiorire di nuovi
grattacieli che stanno crescendo soprattutto
nelle città cinesi e mediorientali. Tra il primo
e il secondo posto, infatti, il distacco è notevole:
la Shanghai Tower, completata nel 2015, si
ferma a 632 m. Ma nel 2020 il primato del Burji
Khalifa è destinato a essere polverizzato:
la Jeddah Tower supererà infatti il chilometro
di altezza. Affacciato sul Mar Rosso e progettato
da Adrian Smith + Gordon Gill è realizzato quasi
interamente in calcestruzzo armato. Questo
nuovo simbolo dell’Arabia Saudita ospiterà
uffici, hotel, residenze e la terrazza eliporto
più alta del mondo. Al terzo posto, con 729 m,
si piazzerà il Suzhou Zhongnan Center,
progettato dall’agenzia Gensler: sarà inaugurato
sempre nel 2020 e sarà il più alto grattacielo
della Cina. burjkhalifa.ae M.G.
Carsten Witte/ The Licensing Project
10. Forever Pop
Abbiamo bisogno di un anniversario per
parlare di Andy Warhol? Verrebbe da dire di
no, visto che retrospettive e mostre a tema sono
sempre in giro per il mondo, anche grazie
all’instancabile attività della Warhol Foundation
for the Visual Arts che ne promuove la legacy.
E che di recente ha stretto una partnership con
Calvin Klein, concedendo alla maison americana
l’accesso alle opere, finora mai esposte,
ottenendo in cambio il supporto alle sue attività.
La linea Calvin Klein 205W39NYC firmata da
Raf Simons (che non sarebbe affatto dispiaciuta
a Warhol, molto attento al mondo fashion) arriva
nei negozi a gennaio con capi decorati da una
scelta di lavori serigrafati (nella foto).
E non è tutto, perché il 2018 è veramente
un anniversario da celebrare. Per i 90 anni dalla
nascita del maestro della Pop Art, in novembre
il Whitney Museum di New York inaugura
un’ampia monografica. Con un doppio obiettivo,
svelare la complessità del ‘most American of
artists’ e presentare il Warhol del 21° secolo.
calvinklein.it, whitney.org P.B.

Getty Images
11. La ricerca della felicità
“L’ONU ha decretato che la felicità sia al
cuore delle politiche di sviluppo e a tale scopo
è stato creato un osservatorio internazionale
con il compito di definire in modo più preciso
il concetto di felicità sociale”. Così esordisce
l’antropologo ed etnologo Marc Augé nel suo
ultimo libro ‘Momenti di felicità’ (Raffaello
Cortina Editore), rivelando la comparsa nelle
grandi aziende di un nuovo ruolo: il Chief
Happiness Officer. Al World Happiness Report
dell’ONU fa da contraltare il valore del FIL,
Felicità Interna Lorda, che, parallelamente a
quello del PIL, Prodotto Interno Lordo, viene
sempre più considerato quando si valuta il livello
di sviluppo e di ricchezza di un Paese. E può
diventare anche un parametro di valutazione
della politica culturale cittadina e della
programmazione artistica delle istituzioni
pubbliche. È un movimento, quello del FIL, che
ha fatto proseliti anche tra scrittori-filosofi come
Alain de Botton, autore del bestseller ‘Architettura
e felicità’ (Guanda) sul rapporto tra bellezza
degli edifici e felicità dei loro abitanti. L.M.

fil — (felicità-interna-lorda)
La felicità interna lorda o FIL
(in lingua inglese gross national happiness - GNH)
è il tentativo di definire - con un evidente ammiccamento ironico,
ma con altrettanto evidenti intenti sociologici - uno standard
di vita sulla falsariga del prodotto interno lordo (PIL).

da Wikipedia, l’enciclopedia libera


12. Garden City di domani
Dopo il milanese Bosco
Verticale il modello green,
firmato Stefano Boeri
Architetti, conquista la Cina
Il 2018 sarà molto intenso per lo studio
capitanato da Stefano Boeri. Il principio di
‘riforestazione metropolitana’, diventato realtà
con il Bosco Verticale, le torri nell’area di Porta
Nuova a Milano, è stato tradotto in nuovi
progetti sviluppati in Cina: un modello che
propone soluzioni innovative per il problema
dell’inquinamento urbano. “Nel 2015 ho
presentato al COP21 (Paris France Sustainable
Innovation Forum) il progetto di una Città
Foresta per Shijiazhuang, la metropoli cinese
con il più alto tasso di inquinamento”,
ci racconta Boeri. “La questione ambientale
è oggi talmente critica da richiedere azioni
con un reale impatto positivo, in tempi
brevissimi, che siano espressioni di una filosofia
progettuale del tutto nuova”. Prima opera
in cantiere, le Nanjing Green Towers, con
facciate a terrazze che supporteranno
una vera foresta verticale per contribuire
a rigenerare la biodiversità locale. Partiranno
a ruota i lavori per la Liuzhou Forest City, in
queste pagine, che sorgerà in un’area di circa
175 ettari lungo il fiume Liujiang. La nuova città
di 30 .000 abitanti ospiterà 40 .000 alberi
e circa 1 milione di piante. Più di 100 specie
in grado di assorbire, ogni anno, circa 10 .000
tonnellate di CO2, 57 tonnellate di polveri sottili
e di produrre circa 900 tonnellate di ossigeno.
“La Città Foresta non solo rappresenta la
‘moltiplicazione’ del concetto di forestazione
urbana sviluppato con il Bosco Verticale di
Milano, ma chiama in causa l’urgenza di
estendere le superfici boschive nell’intera
città cinese: non solo nei parchi e nei giardini,
ma sui tetti e nei cortili, o lungo i sistemi
infrastrutturali continui che diventano veri
corridoi ecologici e aumentano la biodiversità”,
continua il progettista. “Grazie a Slow Food
China, stiamo studiando dei progetti pilota di
rigenerazione dei villaggi agricoli
che sono in continuo abbandono. Forestazione
urbana e rigenerazione della campagna
agricola sono i due pilastri di una grande sfida
urbanistica, sociale e ambientale, che non
riguarda solo la Cina”, conferma Boeri.
Diversi i temi in gioco: l’autosufficienza
energetica, l’incremento della biodiversità,
insieme alla riduzione dell’inquinamento
dell’aria nelle grandi città, ottenuti grazie
alla moltiplicazione delle superfici vegetali
e biologiche urbane. Il futuro è qui.
stefanoboeriarchitetti.net M.G.
Stefano Boeri Architetti
13. 100 anni di attualità
Tra il 1890 e il 1918 Vienna, che nel 1910
conta due milioni di abitanti — più di quanti
ne abbia oggi — diventa un centro intellettuale
europeo. Al Café Museum come al Central
e al Griensteidl, i letterati discutono con
intellettuali e artisti. Architetti tra cui
Adolf Loos (in foto la Brummel House a Pilsen),
Josef Hoffmann e Joseph Maria Olbrich
progettano edifici il cui stile non ha nulla in
comune con quelli ottocenteschi, perché
innovativi anche nei materiali. Nel 2018 Vienna
festeggia il Modernismo e quattro tra i suoi
maggiori esponenti, i pittori Gustav Klimt ed
Egon Schiele, l’architetto Otto Wagner e il
creativo Koloman Moser. I ritratti femminili di
Klimt, gli impietosi autoritratti di Schiele, le idee
di Wagner sulla metropoli moderna, gli oggetti
di design di Moser, la psicanalisi di Freud, la
musica di Schönberg sono state alcune delle più
importanti conquiste dell’epoca. Durante l’anno
eventi e mostre racconteranno come Vienna
abbia segnato l’inizio della contemporaneità.
viennesemodernism2018 .info L.M.
Petr Jehlík
14. Giovani emergenti
Se è vero che progettare è un’esperienza
che ci accompagna, ispira quotidianamente,
e ci racconta una storia, allora ascoltare quella
di Federica Biasi e Astrid Luglio ci apre le porte
di un mondo da favola. Quella di due giovani
designer, neppure trentenni, laureate allo Ied la
prima e alla Naba la seconda, con un percorso
di crescita che le ha portate a viaggiare da
Milano ad Amsterdam, da Melbourne a Ho Chi
Minh per poi tornare nel capoluogo lombardo,
indiscussa capitale del design. Entrambe le
creative, con lo specchio Ilario per Mingardo
e la lampada freestanding Philtrum (nata dalla
collaborazione con la maison torinese Tonatto
Profumi), mettono in scena la propria idea di
vanitosa femminilità. L’atmosfera è calda e
romantica. A tratteggiarla ci pensa l’ottone,
materiale solido dal mood vintage. Ma anche le
essenze profuse dal paralume riscaldato dalla
flebile luce della sorgente. E i bagliori riflessi
dalla tonda lastra specchiante, quella dove
ricercare il proprio viso, meglio con un sorriso.
federicabiasi.com; astridluglio.com P.C.
Giovanni Gastel
15. La torre delle meraviglie
Tanto attesa, sta finalmente per aprire.
Parliamo della Torre della Fondazione Prada di
Milano, ultimo step del piano di riqualificazione
e trasformazione di un’antica distilleria in hub
culturale da parte dello studio OMA di Rem
Koolhaas. Terzo e ultimo edificio di nuova
costruzione nel complesso di largo Isarco,
ospiterà su più livelli spazi espositivi destinati
alla collezione d’arte contemporanea della
Maison, con un allestimento semi-permanente;
il quinto e sesto piano saranno dedicati al
ristorante, mentre il rooftop ospiterà un bar con
vista panoramica. Data probabile di apertura
la Design Week meneghina. L’architettura
è di impronta cubista, un mix tra volumi 3D
e superfici bidimensionali, in quello stile
ibrido caro all’architetto di Rotterdam.
Va ad affiancarsi ai sette edifici preesistenti e
alle due nuove costruzioni, il Podium espositivo
centrale e il Cinema, auditorium multimediale.
È destinata a divenire una nuova forma che
disegna lo skyline della città in rapida
metamorfosi. fondazioneprada.org V.R.

Paolo Riolzi
16. Accessori alla mano
Vassoi, centrotavola ad alto tasso di
decorazione con l’ambizione di accompagnare
gesti quotidiani. In primo piano Surface +
Border No. 1 di Ron Gilad per Danese,
portafrutta in metallo lucido e verniciato
(danesemilano.com), l’uccellino in carta è Blue
Tit, un’opera di Lisa Lloyd Paper (lisalloyd.net).
Parete rifinita con idropittura opaca MATmotion
nella tonalità azzurro chiaro di Novacolor
(novacolor.it) e appeso, a sinistra, Tarsia di
Maria Gabriella Zecca per Tacchini Edizioni
(tacchini.it). A destra, il vassoio rotondo Serving
Tray Rainbow di Hay, in acciaio inox
iridescente, da acquistare su designrepublic.
com, e rettangolare Tray di Peter Raacke per
Pulpo, in sottile lamiera stampata e verniciata
(pulpoproducts.com). Appoggiato sul pannello
verniciato bianco con MATmotion di Novacolor,
Prism Marble Crystal Tray di Tomàs Alonso
per Atelier Swarovski, in cristallo e marmo
di Carrara (atelierswarovski.com). Per il piano
pittura color crema Premium Style Colors
di Wall&Decò (wallanddeco.com). P.B.
Styling Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto/Studiopepe – foto di Federico Cedrone
17. Mai più taglie sbagliate
L’e-commerce ci ha fatto passare l’ansia
da coda alle casse ma ci blocca per il panico
da acquisto sbagliato? Ora non più, è arrivato
il camerino virtuale. Comodamente seduti
in poltrona si potranno comprare capi
d’abbigliamento sapendo che ci staranno
benissimo, senza più brutte sorprese. Il colosso
giapponese dell’e-commerce Start Today Co.
ha appena lanciato ZozoSuit, una tuta elastica
da indossare e connettere via Bluetooth allo
smartphone, che rileva ben 15.000 misure del
nostro corpo dal collo alle caviglie. Collegandosi
al sito tramite un’app, permette di selezionare
solo gli abiti ideali e anche di ricevere consigli
e suggerimenti di shopping, ‘ritagliati’ su di noi.
I capi sono quelli della Zozo Collection, una
linea di abbigliamento uomo e donna con denim,
maglieria e capispalla. Volete provare la prima
esperienza di shopping online ‘size-free’ al
mondo? La tuta è già in prevendita sui siti
nipponico e americano, con consegne previste
a partire da questa primavera. E seguirà a breve
il lancio europeo. zozosuit.com V.R.
18. La moda è sacra
‘Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic
Imagination’ sarà la principale mostra del
Metropolitan Museum of Art di New York
ospitata eccezionalmente in tre location:
il MET, l’Anna Wintour Costume Center e i MET
Cloisters. “La moda e la religione sono state
a lungo intrecciate, mutuamente ispirate.
Sebbene questa relazione sia stata complessa
e talvolta contestata, ha prodotto alcune delle
creazioni più originali e innovative nella storia
del costume”, ci spiega l’head curator del museo,
Andrew Bolton. Che ha attinto agli archivi delle
maison e scomodato anche la Santa Sede.
“Ci siamo fatti mandare oltre 50 capolavori
ecclesiastici che stanno arrivando dalla sacrestia
della Cappella Sistina”. Inoltre saranno in mostra
più di150 creazioni dai primi del XX secolo a
oggi, accanto alle opere che li hanno ispirati.
In foto, l’abito da sera di Maria Grazia Chiuri e
Pierpaolo Piccioli per Valentino (Alta Moda P/E
2014), ispirato alla copertina del libro ‘1600
Bible and Book of Common Prayer’. Dal 10/5
all’8/10 . metmuseum.org V.M.
Courtesy of Valentino S.p.A., image courtesy of The Metropolitan Museum of Art, Digital Composite Scan by Katerina Jebb
19. Pole Dance Design
Strutture lineari e complessità progettuale
per arredi che fanno della leggerezza
la loro forza. Da sinistra, un tubo metallico
senza soluzione di continuità crea la struttura
della panca Angui firmata Aytm, con seduta
in velluto (aytm.dk); schienale maxi con corde
intrecciate per la poltroncina Nef disegnata
da Patrick Norguet per Emu, in alluminio
(emu.it); forme avvolgenti per la poltrona
Fil Noir ideata da Christophe Delcourt per
Minotti, con struttura tubolare in metallo nero
dai dettagli oro, scocca rivestita in tessuto
e schienale interno rimovibile in nabuk
(minotti.com). A terra, in rosso la lampada
Bell della collezione Fontana Amorosa di
Michael Anastassiades, in ottone con diffusore
in vetro opalino (michaelanastassiades.com).
Pole dance anche per i Set Table creati
da Marc Thorpe per Moroso, in acciaio
verniciato (moroso.it) e sedia bicolore Chair 2
di Cappellini, progettata da Bakery Studio,
che accosta il tubo metallico mat e il massello
di frassino (cappellini.it). P.B.

Styling di Elisa Ossino Studio – foto di Andrea Garuti


20. Zebre alla riscossa [1]

Striature verticali, nere o bruno-rossastre:


è la zebra che con il suo manto inconfondibile
corre nella savana e invade anche gli interior
2018 . Il motivo animalier torna in gran voga
e conquista ogni angolo. Viene declinato
sulla seta stampata del poster disegnato
dall’artista Kustaa Saksi (1) per celebrare
i 75 anni del brand finlandese Artek,
cm 100x140 (artek.fi), così come il pattern
ritorna anche sui piatti Zebra in porcellana
di Roberto Cavalli (2), da scegliere in quattro
formati classic dinner (arnolfodicambio.
robertocavalli.com). Handmade,
realizzato con tessuti che arrivano da Paesi
africani, il trofeo a tema di Softheads,
realizzato in collaborazione con la Barraquer
Foundation (3), fa parte di una collezione
esclusiva e dall’esprit charity (softheads.net).
Decoro ideale di un interno della giungla
cittadina è il tappeto Zebra, in lana New
Zealand, firmato da Les Graphiquants per
i danesi Eo (4), per non dimenticare un tocco
di humour nelle stanze (eo.dk). M.B.

[2]

[3]

[4]
21. Dolcetto o scherzetto
Se nel 2007 la copertina del ‘Time’
decretava “The Death of French Culture”,
di recente ‘The Guardian’, parlando di global
power, commentava che “France shows us the
way” a proposito del Louvre Abu Dhabi di Jean
Nouvel nel Golfo; a dimostrazione dell’abilità
francese di conquistare (culturalmente) Paesi che
fin dal XIX secolo hanno mantenuto forti legami
con il Regno Unito. Ma la Francia, con dolcezza,
afferma la sua egemonia anche in un territorio
di più facili conquiste, quello della patisserie.
Dopo il boom dei macaron, imperano le
monoporzioni cesellate come gioielli.
Ne è portabandiera Milano: nel giro di un anno
hanno aperto la Pâtisserie des Rêves, L’Atelier du
Pain, L’ile Douce e L’Éclair de Génie. Nella foto,
ricorda un pasticcino la seduta Asana di Mario
Milana (The Webster Edition, in collaborazione
con Les Ateliers Courbet) con struttura in rame,
base in legno e rivestimento in tessuto bouclé di
Pierre Frey. I cuscini ricordano soffici macaron.
lapatisseriedesreves.com, iledoucemilano.
it,atelierdupain.it, leclairdegenie.it L.M.
22. De Chirico in 3D
Forme archetipiche, citazioni classiche
e ispirazioni alla metafisica confermano
il fascino dell’architettura anche in interni.
A sinistra, la libreria modulare Portico di
Ferruccio Laviani per Emmemobili, con elementi
a giorno o chiusi da ante (emmemobili.it);
accanto, spirito post-moderno per l’arazzo,
a terra, Bliss Wall Red di Mae Engelgeer
per cc-tapis in lana e seta annodate a mano
(cc-tapis.com); in total white il pouf/tavolino
Eur firmato da Fabio Novembre per Kartell,
parallelepipedo in tecnopolimero termoplastico
che riproduce il Palazzo delle Civiltà di Roma
(kartell.com) e per il centrotavola Colosseum
disegnato da Jaime Hayon per Paola C, in
rame, della collezione New Roman (paolac.it).
Minimalista, ispirata agli archi tipici del
Portogallo la sedia Pudica di Pedro Paulo
Venzon per Matter Made, in vendita da Spotti
(spotti.com). Alle pareti, wallpaper Arcade B
di Elisa Ossino per Texturae, disponibile
in cellulosa, vinilico o fibra di vetro, realizzata
su richiesta (texturae.it). P.B.
Styling di Elisa Ossino Studio – foto di Andrea Garuti
23. Solidarietà
Dalla polvere delle macerie nasce 401
È Amatrice, la fragranza frutto della
collaborazione tra Marina e Roberto Serafini,
titolari della profumeria più antica del paese
andata distrutta, il ‘naso’ Lorenzo Dante
Ferro, Silvana Angeletti e Daniele Ruzza,
designer, Giovanni Gastel, fotografo, e Anna
Maria Sacconi, artista. Un progetto corale
che invita a non arrendersi. Da 10 Corso
Como a Milano e sul sito riflessi88.it P.C.

24. Città del libro


Una topografia a terrazze per la
Biblioteca Centrale di Calgary,
Canada, progetto di Snøhetta con
lo studio locale DIALOG. Apre a
novembre 2018, su 22.000 mq con
oltre 600.000 volumi e spazi per
eventi. L’edificio è sollevato
rispetto alla quota stradale,
connettendo l’East Village e il
centro città. L’ingresso è a volte in
legno che ricordano le nuvole ad
arco ‘chinook’ caratteristiche della
regione, mentre la ‘pelle’ coniuga
Giovanni Gastel - ©Snøhetta & MIR

superfici trasparenti e opache per


controllare i livelli di
luce diurna. snohetta.com M.G.
25. Questione di feeling
La London Design Biennale (4-23/9) riunirà oltre 40 Paesi sul
tema ‘Emotional States’. Gli smartphone saranno sempre più
intelligenze artificiali con cui creare un legame. Nick Verstand
mostra, ad arte, questo inedito sentimento tra uomo e oggetti
con Aura (foto), una video-installazione sonora che, grazie a
biosensori sul corpo del visitatore, ne trasforma gli stati d’animo
in dati e, dunque, in proiezioni di luci. nickverstand.com V.R.

26. Giornalismo 4.0


Il fotoreporter Donghwan Kam
usa il suo obiettivo per fissare
la complessità del mondo che
lo circonda. E lo fa grazie ai
sensori che, integrati nella visiera,
lo aiutano a comprendere la
relazione tra reale e virtuale:
muovendosi in modalità aumentata,
entra in una dimensione che gli fa
vedere e raccontare le cose nella
loro complessità. Un metodo scelto
per distinguere il vero dal falso
e combattere il dilagare delle fake
news. donghwankam.com P.C.

27. Capitale futura


Tra i 10 Paesi must-see dell’anno
di Lonely Planet, la Corea del Sud
Noortje Knulst - ©Rayus_Dominique Perrault Architecte_adagp

ospita i XXIII Giochi olimpici


invernali (9-25/2). Nella capitale
Dominique Perrault Architecture
di Parigi, con Junglim Consortium
di Seoul, si è aggiudicato
la realizzazione di The Lightwalk,
Gangnam Intermodal Transit
Center. Inizio lavori 2018, sarà
una nuova enorme stazione di
trasporto pubblico integrata, con
aree verdi e anche un intervento
di land art in dialogo con il fiume
Han e il torrente Tancheon.
perraultarchitecture.com L.M.
28. Homo Faber
La Fondazione Cini di San Giorgio a
Venezia ospita dal 14 al 30 settembre ‘Homo
Faber. Crafting a more human future’, dedicata
ai mestieri d’arte in Europa, anche rari, mostrati
dal vivo. L’evento si deve alla Michelangelo
Foundation for Creativity and Craftsmanship,
nata per valorizzare l’eccellenza artigiana
avvicinandola al design. E d’eccellenza
è il board di curatori: Michele De Lucchi, India
Mahdavi, Silvana Annichiarico, Judith Clark,
Jean Blanchaert. Il titolo “evoca la capacità
straordinaria dell’uomo di trasformare
la materia”, spiega Alberto Cavalli, executive
director della fondazione. Ma, in epoca
di rivoluzione digitale, non si rischia di fare
un’operazione nostalgica? “Al contrario.
Ogni oggetto parlerà della contemporaneità”,
continua Cavalli, “il vantaggio competitivo
in Europa è il saper fare che si lega alla
creatività”. In foto, uno dei mestieri in mostra,
la lavorazione della lana a Carloway Mill
in Scozia, mulino che produce Harris Tweed.
michelangelofoundation.org/homofaber. P.B.

Marco Kesseler, ©Michelangelo Foundation 2017


29. Magic Fur
Arredi in stile sotto zero fra selvaggio
e luxury, per sottolineare la comfort zone
della propria casa. Avvolti dal magico potere
rilassante di una pelliccia. Protagoniste
due poltrone speciali, a sinistra Nordkapp
progettata da Paola Navone per Baxter,
con struttura in metallo rifinita a fuoco
e rivestimento in pelliccia di Kidassia naturale,
misura cm 75x80x84h (baxter.it) e a destra
Mad di Poliform firmata dal designer olandese
Marcel Wanders, in massello di legno con
seduta e schienale in agnellino (poliform.it).
Chiude il cerchio, a terra, il tappeto Leon
proposto da Ivano Redaelli in Mongolia
(ivanoredaelli.it) e appesa la lampada
da parete Velum creata da Marco Costanzi
per Fendi Casa e che fa parte della collezione
Contemporary, in metallo finitura bronzo
con paralume in nappa e pelliccia
(luxurylivinggroup.com). In total look Baloo,
il tessuto di Sahco Studio in eco-fur orsetto
disponibile anche in nero (sahco.com),
le pareti e il pavimento. P.B.
Styling di Elisa Ossino Studio – foto di Andrea Garuti
30. Anniversario con Lego
Con un set speciale chiamato ‘60 Years of
the LEGO Brick’, l’azienda danese celebra il 60°
compleanno del mitico mattoncino nato nel 1958
a Billund. Nella città danese, sede del marchio
e del primo degli otto parchi a tema Legoland
nel mondo (in foto la ricostruzione del Monte
Rushmore), ha inaugurato la LEGO House
firmata dallo studio BIG (Bjarke Ingels Group)
che incorpora nell’architettura l’iconico gioco
con una soluzione geniale. L’edificio, che copre
una superficie di 12 .000 metri quadrati, si
compone di 21 volumi bianchi sovrapposti in
modo sfalsato e coronati da un imponente
mattone 2x4 LEGO, noto come Keystone.
I mattoncini oversize accolgono al loro interno
spazi per attività indoor e si articolano in
numerose terrazze esterne interconnesse e aree
giochi. Mentre una galleria espositiva è dedicata
alla storia del giocattolo, diverse aree della
©Legoland Billund

‘Home of the Brick’ sono riservate alle


esperienze: il rosso è per le abilità creative, il blu
per quelle cognitive, il verde per quelle sociali,
il giallo per quelle emotive. lego.com L.M.
31. Colorama 2018
Styling di Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto/Studiopepe – foto di Federico Cedrone

Puntano sull’intensità i nuovi colori


dell’anno, ispirati agli elementi della natura.
Tonalità polverose che guardano alla terra
e al cielo, forti e vibranti come quelle
delle opere rinascimentali create da Raffaello,
protagonista quest’anno della grande mostra
all’Accademia Carrara a Bergamo ‘Raffaello
e l’eco del mito’, in un dinamico confronto
con gli artisti moderni e contemporanei
che hanno trovato ispirazione dal suo lavoro.
Tutte le cromie della palette sono Alphamat
di Sikkens, collezione di idropitture lavabili
opache per interni (sikkens.it), qui utilizzate
per rivestire blocchi di materia grezza,
che ricordano le sculture totem dell’artista
Ugo Rondinone. Dall’alto, W0.3030,
una versione satura del viola (che è anche
il colore di tendenza 2018 per Pantone); F2.
60.60, che riunisce un mix di tonalità dall’ocra
al Terra di Siena e, a destra, V0.47.19,
declinazione intensa del blu
cielo; D2.3040, un materico rosso virato
al mattone. P.B.
32. Hutong a quattro ruote
Reinventare il volume dell’abitacolo di un
veicolo oggi si può. Ci ha provato con successo
il maestro del car design Chris Bangle, il primo
americano che per più di 15 anni ha diretto
il Dipartimento di Design di BMW. Rendere
strategica l’emozione è ancora oggi la sua
mission, compiuta con la presentazione di Reds,
il concept per un’auto di nuova generazione.
Sviluppata dal designer statunitense nato a
Ravenna (Ohio) insieme al suo team per CHTC
(China Hi-Tech Group Corp.), la city car mette a
reddito i mq su 4 ruote. Tutto ha inizio dalla
constatazione che i veicoli delle megalopoli
cinesi rimangono fermi per il 90% del tempo.
Ecco che in soli 2,97 metri di lunghezza è
concentrato un nuovo linguaggio progettuale in
grado di declinare un’idea di city car elettrica
che nasce per essere abitata e divertire anche
da ferma. Qui dentro, cinque adulti con trolley,
possono lavorare con la comodità di un ufficio,
guardare un film su uno schermo 17 pollici, e
Sara Petrucci

organizzare un meeting. E cambiare i pannolini


al pupo. chrisbangleassociates.com P.C.
33. Arte virtuale
Ammirata nelle coinvolgenti installazioni
firmate da Doug Aitken, Pipilotti Rist o Bill Viola,
la videoarte entra nelle case dei collezionisti
grazie a flat screen che hanno lo spessore di un
quadro e non necessitano di particolari abilità
tecnologiche. L’incremento di opere di arte
digitale presenti nelle grandi rassegne
internazionali — da Frieze e PAD di Londra
a Art Basel, passando per Artissima di Torino —
è esponenziale e sempre più ci confrontiamo
Courtesy Priveekollektie Contemporary Art | Design

con proposte che catturano il fruitore


e il collezionista ammaliati da sculture interattive
e quadri in movimento (nella foto le opere
dell’artista britannico Dominic Harris, ‘Bloomed’,
2016, Priveekollektie Contemporary Art |
Design). L’inarrestabile processo digitale
coinvolge anche luoghi analogici per eccellenza
come i musei da sempre legati a una fruizione
diretta, quasi fisica dei pezzi esposti: in Svezia
ha inaugurato di recente il Virtual Design
Museum che vive solo sul web, accessibile
ovunque nel mondo. priveekollektie.com,
swedishdesignmuseum.com L.M.
34. Radical 70 Reloaded
Una scenografia illuminata da tocchi fluo,
superfici glossy e forme arrotondate per un
mood ‘Disco Inferno’. Sono passati 40 anni
dalla ‘Febbre del sabato sera’ e le stesse
atmosfere ritornano in versione attualizzata.
Plug & play con il cabinet Luna, a destra, di
Patricia Urquiola per Coedition, in mdf laccato
arancio con due vani a giorno e due ante
scorrevoli (coedition.fr); piano in grès con
fascia in finitura rame su base in vetro ambra
per il tavolino Lands di Studio Klass per Fiam
Italia (fiamitalia.it), che ospita una serie di
oggetti pop: il vassoio e lo specchio della
collezione Hands Up in porcellana e metallo di
Jakub Berdych Karpelis per Qubus (qubus.cz)
e il vaso a C di Noleggiocose (noleggiocose.it).
Luce a sospensione Fairy in vetro decorato, di
Toso, Massari & Associates with G. Toso per
Leucos (leucos.com) e poltrona Elda di Longhi,
firmata Joe Colombo,1963, con struttura
girevole in fiberglass e cuscini in nabuk (longhi.
it); a terra scandisce il ritmo il tappeto Numbers
in lana e seta di Illulian (illulian.com). P.B.

Styling di Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto/Studiopepe – foto di Federico Cedrone


35. Futuro prossimo
Robotica, biotecnologie, connessioni
ultrafast, satelliti personalizzati: il domani
è arrivato. A rivoluzione digitale avviata,
fa il punto della situazione ‘The Future starts
here’, mostra dal 12/5 al Victoria & Albert
Museum di Londra. Con un’ottica speciale,
centrata su come il design potrà plasmare
il mondo, sono esposti oggetti e progetti che
potrebbero essere rilevanti per il nostro corpo,
la casa, la politica, la città, il pianeta. Dalla
dimensione privata a quella collettiva, sono
illustrati mega programmi come il sistema HAPS,
i droni ad alta quota sviluppati da Facebook per
offrire connessione a basso costo in ogni parte
del mondo, le ultime soluzioni domotiche e gli
interventi urbanistici mirati ad affrontare le sfide
che ci attendono: come Masdar City, la città a
impatto zero ideata da Foster + Partners. E non
mancano le proposte di ricercatori indipendenti,
come la barca-robot open-source a basso costo
e senza equipaggio di Cesar Jung-Harada
(nella foto), che naviga per ripulire le fuoriuscite
di petrolio (vam.ac.uk). P.B.
©Scoutbots LTD, Cesar Jung-Harada
36. Love Parade
A Gwangju è comparsa ‘I love street’
di MVRDV. Ê un primo tassello degli interventi
che animeranno la Biennale d’arte coreana
intitolata ‘Imagined Borders’ (dal 7/9
all’11/11), sotto l’egida di curatori internazionali.
Come era stato nel 2016 con Bernard Tschumi,
questa volta è lo studio d’architettura olandese
a riqualificare un’area urbana in maniera tanto
artistica quanto sociale. ‘I love street’ (in foto, un
dettaglio) fa parte infatti del progetto ‘Gwangju
Folly III’, una serie di strutture metropolitane
d’autore un po’ “lunatiche e folli”, pensate per
oltrepassare creativamente i limiti di un contesto
urbano. Stavolta, la fondazione della Biennale
collabora con il Netherlands Creative Industries
Fund con interventi di architetti dei due Paesi,
Olanda e Sud Corea. Il progetto di MVRDV è
caratterizzato da una scritta realizzata in diversi
materiali, una fontana, una piscina di sabbia,
un punto panoramico e un prato pensati per
creare aree gioco. Si trova di fronte alla scuola
elementare Seoseok, l’unica area pedonale della
città. gwangjubiennale.org, mvrdv.nl V.R.

©Gwangju Biennale Foundation

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