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ANNO XLII • MARZO-APRILE 2007

70/07
Spedizione in a. p. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1,
comma 1.DCB - Roma.
In caso di mancato recapito rinviare a
Ufficio Poste Romanina per la restituzione
al mittente previo addebito.

BIMESTRALE DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI ROMA E PROVINCIA

MANFREDI
NICOLETTI
ARCHITETTO

• RISCHIO SISMICO DEL PATRIMONIO CULTURALE: LA PAROLA A ROBERTO CECCHI • CONCORSO PER IL MONUMENTO
AI CADUTI DI NASSIRIYA • ARCHITETTURA DELLA LUCE ALL’ARA PACIS • INDICI PER AUTORI E PER ARGOMENTI 2006
Consiglio dell’Ordine degli Architetti, ANNO XLII
Pianificatori, Paesaggisti e MARZO-APRILE 2007
Conservatori di Roma e Provincia
(In carica per il quadriennio 2005-2009)

Presidente
Amedeo Schiattarella
Segretario
Fabrizio Pistolesi
Tesoriere
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Alessandro Ridolfi BIMESTRALE DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI ROMA E PROVINCIA
Consiglieri
Piero Albisinni
Agostino Bureca
Orazio Campo
Patrizia Colletta
Spiridione Alessandro Curuni
Rolando De Stefanis
Luisa Mutti
Aldo Olivo
Francesco Orofino A R C H I T E T T U R A
Virginia Rossini
Arturo Livio Sacchi
Luciano Spera
P R O TA G O N I S T I R O M A N I
Manfredi Nicoletti architetto 7
Direttore
Lucio Carbonara
Massimo Locci
Vice Direttore
Massimo Locci
a cura di Giorgio Peguiron - N U O V E T E C N O L O G I E
Direttore Responsabile
Amedeo Schiattarella Nuovi materiali per l’edilizia 16
Hanno collaborato Alessandra Battisti
a questo numero i redattori:
Mariateresa Aprile, Luisa Chiumenti,
Silvia D’Astoli, Loredana Di Lucchio,
Cristina Imbroglini, Massimo Locci,
EVENTI
Claudia Mattogno, Tonino Paris,
Giorgio Peguiron, Alessandro Pergoli Culver City: città del futuro 19
Campanelli, Carlo Platone, Luisa Chiumenti
Luca Scalvedi, Monica Sgandurra,
Segreteria di redazione
e consulenza editoriale
Franca Aprosio a cura di Carlo Platone - I M P I A N T I
Edizione La luce: materia d’architettura 22
Ordine degli Architetti di Roma e Provincia
Servizio grafico editoriale: Ruggero Donati
Prospettive Edizioni
Direttore: Claudio Presta
www.edpr.it - info@edpr.it
CONCORSI
Direzione e redazione
Acquario Romano
Piazza Manfredo Fanti, 47 - 00185 Roma
Monumento ai caduti di Nassiriya 26
Tel. 06 97604560 Fax 06 97604561 Mariateresa Aprile
http://www.rm.archiworld.it
architettiroma@archiworld.it
consiglio.roma@archiworld.it
Progetto grafico e impaginazione
Artefatto/
Manuela Sodani, Mauro Fanti a cura di Giovanni Carbonara e Alessandro Pergoli Campanelli - R E S TA U R O
Tel. 06 61699191 Fax 06 61697247
Stampa Beni culturali: tutela e prevenzione 30
Ditta Grafiche Chicca s.n.c.
Villa Greci - 00019 Tivoli Alessandro Pergoli Campanelli
Distribuzione agli Architetti
iscritti all’Albo di Roma e Provincia,
ai Consigli degli Ordini provinciali
degli Architetti e degli Ingegneri
d’Italia, ai Consigli Nazionali
degli Ingegneri e degli Architetti,
agli Enti e Amministrazioni interessati.
a cura di Tonino Paris - I N D U S T R I A L D E S I G N
Gli articoli e le note firmate esprimono
solo l’opinione dell’autore e non London’s calling! 35
impegnano l’Ordine né la
Redazione del periodico.
Lorenzo Imbesi
Spediz. in abb. postale D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1
comma 1.DCB - Roma
Aut. Trib. Civ. Roma
n. 11592 del 26 maggio 1967
In copertina:
Manfredi Nicoletti, Palazzetto
dello Sport di Palermo
Tiratura: 16.000 copie
Chiuso in tipografia il 2 maggio 2007 segue
U R B A N I S T I C A - a cura di Claudia Mattogno

39 Da egopolis a ecopolis
Maria Cristina Marchetti

C I T T À I N C O N T R O L U C E - a cura di Claudia Mattogno

44 My personal beautiful laundrette


Mariateresa Aprile

O R D I N E
47 Costruzioni: Formazione Permanente on line
Maria Letizia Mancuso

R U B R I C H E

49 LIBRI

52 ARCHINFO - a cura di Luisa Chiumenti


MOSTRE
1978-2007: da Carlo Scarpa a Guido Pietropoli.
CONVEGNI
A Ferrara “La via Francigena e la Romea”.

57 INDICI PER AUTORI E PER ARGOMENTI 2006


P R O T A G O N I S T I R O M A N I

A R C H I T E T T U R A
MANFREDI
NICOLETTI
ARCHITETTO
Dall’analisi dei grandi temi
all’origine della sua
architettura, formazione e
ispirazione progettuale, fino
al ruolo del progettista oggi.
Massimo Locci

L’
influenza della tecnologia sul fa- D. Iniziamo con la tua formazione: dopo
re architettura, il ruolo della sto- esserti laureato a Roma hai conseguito il
ria per un progettista contempo- Master al MIT di Boston e poi hai segui-
raneo, il significato del disegno to i mitici corsi Fullbright. Quanto è sta-
nella vita creativa e come si integra con ta significativa questa frequentazione
quello digitalizzato di cui Nicoletti è stato dell’università statunitense e l’apertura
tra i fautori fin dall’avvento del CAD, alla cultura internazionale, cui ha fatto
un’opinione sulle architetture milanesi seguito, nei primi anni di attività profes-
nell’area dell’Ex Fiera, sionale, la collaborazione con Nervi,
Attorno a questi temi si è svolta l’intervi- Gropius e Yamasaki? Cosa consiglieresti
sta a Manfredi Nicoletti che ci ricorda co- ad un giovane neo laureato.
me “…quello che non cambia è il processo R. Nel periodo dei miei studi a Roma,
ideativo, che deriva sempre e unicamente da l’influsso più incisivo l’ho ricevuto da due
una nostra interpretazione del contesto fisi- straordinarie personalità: Pier Luigi Nervi
co e immateriale: memoria, speranze, il mi- e Giacomo Balla. Da entrambi ho assorbi-
sterioso farsi della vita”. to una maniera inedita di vedere la realtà.
In chiusura ad una piccola provocazione Da Nervi ho appreso a capire le strutture
sull’aver realizzato così poco nella sua cit- materiali, come vivendole dal loro inter-
tà ha risposto con la sua abituale fran- no e non attraverso formule esterne, par-
chezza “Il talento architettonico nulla può tecipando anche emotivamente al loro
contro il “talento” politico. In Italia e a Ro- deformarsi sotto sforzo. Per Balla l’opera
ma in particolare, il merito è inesistente nel- d’arte doveva esprimere simultaneamente
la scala dei valori. Questo non ci trattiene una serie di molteplici eventi contestuali
dal continuare a divertirci moltissimo con il voluti o aleatori, visibili o invisibili e non
nostro mestiere”. l’apparenza statica di un unico oggetto.

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Balla mi accolse nel suo Studio dal tempo e particolarmente con Walter Gropius, lettoni, tedeschi, messicani, libanesi, cana-
del liceo sino alla laurea avvenuta all’inizio Minoru Yamasaki e Sigfried Giedion. Ma desi e naturalmente americani di diversi
del 1953. Poi ho vinto due borse di studio, anche con Bukmeister Fuller, Eero Saari- Stati. Mi sono aperto ad una visione e ad
tra cui la Fullbright, e sono stato ammesso nen, John Johansen, Felix Candela, Giorgy una fattività generosa, rapida e pratica do-
al MIT. Negli Stati Uniti ho avuto le espe- Kepes, Kevin Linch, Pietro Belleschi, Phi- ve conta unicamente la lealtà e il merito.
rienze più importanti e formative della lip Johnson, Paul Randolph. Avere fami- Ho fatto miei questi aspetti e ciò mi ha
mia vita d’architetto. Sono stato a contat- liarità con i grandi aiuta a pensare in gran- spesso nociuto in Italia dove i valori del
to, ho studiato e lavorato con alcuni dei de. I miei compagni di studi e di lavoro merito sono all’ultimo posto.
personaggi più importanti di quel periodo provenivano da tutto il mondo: indiani, A un giovane laureato consiglio di uscire

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A pagina 7, dall’alto:
• Palermo Bagheria - Moncada house
• Le foglie di Punta Rossa
• New York - helicoidal skyscraper

Pagina a fianco, dall’alto e da sinsitra:


• Roma, Palazzo di Giustizia
• Udine, città universitaria
• Campobasso, Palazzo di Giustizia

In questa pagina, dall’alto:


• Egitto - Biblioteca Alessandrina
• Roma, G8 Conference center

dall’Italia per conoscere il mondo e quin- dalla medesima spinta: capire un’architet- deva a trovare le componenti fondamenta-
di riconoscere anche l’Italia stessa. Non tura profondamente diversa, fatta per sot- li, ma sino ad allora trascurate nella conce-
solo i difetti ma anche la ricchezza. trazione e non per addizione: poteva svela- zione dell’architettura delle città. Volevo
D. Tra le tue molteplici attività proget- re le radici prime della nostra invenzione scoprire le molteplici cause, interferenze e
tuali e didattiche è significativa la ricerca dell’architettura. Ma non sono stati sol- metamorfosi nella forma urbana. Quando
storica sul Movimento Moderno, sul Li- tanto gli studi storici a fornire la base per parlavo di Liberty e caverne in realtà vole-
berty e in particolare quella, memorabile inventare le mie architetture. Anche il mio vo parlare dell’architettura dell’oggi. Una
per documentazione e profondità di ana- libro pionieristico del ’79 “L’ecosistema storia non compilativa ma concettuale.
lisi, sull’architettura delle caverne. urbano” (di cui ho coniato il termine) ten- Anche la cultura buddista di Yamasaki e la
Quanto ha influito sul tuo percorso la
Storia e i diversi linguaggi espressivi;
quale ruolo può ancora rivestire per un
progettista contemporaneo?
R. L’analisi critica del passato è fonda-
mentale per l’invenzione dell’oggi. Per
Denis Diderot “il n’y a pas d’imagination
sans mémoire”.
Ho assistito alle lezioni di Giedion a Har-
vard e sono stato anche suo assistente.
Giedion parlava dell’“Eterno Presente”
analizzando l’Arte Primitiva, le caverne
preistoriche, l’architettura dell’antico
Egitto e quella Romana. Ho capito come
cogliere l’oggi nel passato senza imitarlo
ma comprendendone i valori non trans-
itori. Anche quando ero studente a Roma
avevo in mente di scavalcare il transitorio
e di scoprire l’origine delle forme in archi-
tettura. Volevo mantenermi al di fuori dei
linguaggi correnti e della moda.
I miei studi sul Liberty avevano questa fi-
nalità. Il Liberty era “diverso”. Scoprii l’ar-
chitettura di D’Aronco sfogliando per ca-
so una vecchia rivista alla biblioteca di San
Luca. Feci una tesi su D’Aronco per il cor-
so di Saverio Muratori che poi Ernesto Ro-
gers pubblicò in un libro. Poi viaggiai in
automobile nel Messico alla scoperta dei
resti pre-colombiani. L’idea del libro
“L’Architettura delle caverne”, cioè dell’ar-
chitettura intagliata nella roccia, deriva

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Dall’alto:
• Tropical butterflies greenhouse
Università di Catania
• Venezia - Tronchetto parking terminal

“contesto” la volontà di futuro. E quello


che è stato progettato per Milano è certa-
mente nelle ambizioni dei milanesi. An-
ch’io mi sono rammaricato di non aver po-
tuto partecipare a quel concorso. Ma ho
apprezzato molto il coraggio dei vincitori
per aver provocato quella stupefazione che
il tema pretendeva.
D. Cosa pensi delle nuove architetture
fortemente legate alla carica espressiva e
iper-iconica? Può un’architettura essere
solo autoreferenziata e non, viceversa,
costruirsi in relazione al proprio conte-
sto, urbano o paesaggistico?
R. Con questa domanda si ritorna alla no-
zione di contesto che per me è anche e so-
prattutto la componente invisibile del qui
e ora. Sono autoreferenziali quelle archi-
tetture e in genere tutti quegli atteggia-
menti che discendono da un’ideologia,
cioè da schemi di pensiero che precedono
il progetto, la sua esperienza concreta, le
idee che non nascono da una dialettica con
sua sensibilità mi ha dischiuso all’osserva- Cosa pensi di una certa “disattenzione” al il contesto intellettuale. Le architetture
zione della natura come fonte d’invenzione disegno della città veicolata da molti pro- che ne derivano sono morte alla loro nasci-
architettonica. Non “imitazione” ma getti contemporanei? Cosa pensi di que- ta. Ciò si applica a tutti i manierismi con-
“emulazione” creativa. Così pensavano i sta polemica sulle nuove architetture mi- formisti, a tutto ciò che è idea preconcetta,
grandi del Rinascimento. Addentrarsi in lanesi, da alcuni ritenute solo esercitazio- luogo comune politico o formale, cioè
questo campo è molto insidioso. Chi ripro- ni formali avulse dal contesto? quello che Flaubert, maestro della tragedia
duce banalmente le forme storiche o quelle R. La polemica sulle architetture milanesi della stupidità, chiamava “les ideés reçues”.
della natura è destinato al fallimento, al ri- nell’area dell’Ex Fiera nasce da un senti- D. Per un progettista che ha fortemente
dicolo. Occorre cogliere l’eterno presente mento negativo di invidia. Hadid, Isozaki e creduto nella innovazione scientifica e
ed emulare, concettualizzandolo, il farsi Liebeskind hanno avuto la chance di espri- ambientale, di conseguenza nell’archi-
creativo dell’Arte e della Natura. Occorre mersi sul quel tema. E hanno prodotto una tettura bioclimatica ed ecocompatibile,
anche diffidare dalle nostre stesse esperien- forma simbolica. Come si può parlare così quanto incide l’informazione sulle nuo-
ze. Il vero architetto sa dimenticare le pro- superficialmente di architetture “avulse dal ve frontiere tecnologiche e sui materiali.
prie esperienze. Queste condizioni sono contesto”? Ma di quale contesto si parla? E R. La tecnologia ha trasformato profon-
ineludibili per l’architetto contemporaneo. a quale mai “contesto” dovremmo confor- damente la nostra maniera di fare archi-
D. Lo spazio urbano ed interno agli edifi- marci? Il contesto non è soltanto la realtà tettura, perché ha reso possibili cose im-
ci è da sempre al centro dei tuoi interessi. visibile ma soprattutto quella invisibile. È possibili in un recente passato. E questo

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• Palermo, palazzetto dello sport

ha teso l’espressività architettonica verso


una sfida ancora più ardua. Tutto oggi è
possibile. Cosa è possibile allora? La tec-
nologia riguarda non solo le materie, ma
anche i processi progettuali, arricchiti dal-
l’informatica. Ma quello che non cambia
è il processo ideativo, che deriva sempre e
unicamente da una nostra interpretazione
del contesto fisico e immateriale: memo-
ria, speranze, il misterioso farsi della vita.
D. I tuoi disegni sono molto belli, mi rife-
risco a quelli di paesaggio e non solo quelli
architettonici (i celebri taccuini di viaggio
ricchi di annotazioni e suggestioni). Quale
significato riveste il disegno nella tua vita
creativa, come si integra con quello più
specificamente tecnico e, in particolare, di-
gitalizzato di cui sei stato tra i fautori fin
dall’avvento del CAD? Quanto la Natura e
le sue geometrie non euclidee ispira la defi-
nizione morfologica dei tuoi edifici?
Il disegno è una maniera per capire. I miei
studi sugli oggetti della natura, come quel-
li dei paesaggi naturali e urbani hanno Ma tutto questo resta un puro esercizio stupisce. Non ho la tessera giusta, e mai
sempre avuto il ruolo di stimolare una grafico se non si supera la realtà formale l’avrò. Il pensiero che le mie realizzazioni
scintilla creativa, un’emulazione dei prin- della materia e non si scopre il concetto e dipendano da favoritismi politici mi fa-
cipi formativi delle cose non un’imitazio- lo scopo del processo formativo, cioè la sua rebbe vergognare di me stesso. Non avrei
ne delle forme. Il largo uso di superfici teleonomia, la spinta “finalistica” del suo mai saputo chi sono. Del resto il Comune
svergolate tridimensionali (dal Grattacielo farsi in definite condizioni contestuali. di Roma, malgrado gli ottimi sindaci re-
Elicoidale al Palazzo di Giustizia di Arez- D. Un’ultima nota lievemente polemica; centi che ho votato, ha affossato altri due
zo) discende dall’osservazione dei fragili quanto ti dispiace aver realizzato così po- miei progetti: uno nella zona dei Gazo-
tessuti biologici del mondo vivente che as- co sulla tua città e segnatamente l’ulti- metri, l’altro nella “centralità” della Ro-
sumono una grande resistenza grazie a mo impegno, il Centro Civico di Piazza manina preferendo in un caso il non fare e
questa organizzazione formale. Lo stesso si dei Navigatori? nel secondo un fare conformista, privo di
dica dei sistemi di accrescimento. Gli R. Mi dispiace moltissimo di non aver gioia di vivere. Il talento architettonico
aspetti fluidodinamici o l’organizzazione realizzato il progetto di concorso, da me nulla può contro il “talento” politico.
spiraloide dei loro tessuti che incantarono vinto, per il Centro Civico di Piazza dei In Italia e a Roma in particolare, il merito
Goethe e D’Arcy Thompson celano in sé Navigatori a Roma. Al suo posto è stato è inesistente nella scala dei valori. Questo
grandiose verità alla pari dell’organizzazio- scelto un progetto bolso, indegno di que- non ci trattiene dal continuare a divertirci
ne spontanea dei tessuti abitativi umani. sta città. La cosa mi addolora, ma non mi moltissimo con il nostro mestiere.

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NICOLETTI:
OPERE RECENTI

T
ra le opere di Manfredi Nicoletti in riazioni geometriche e da composizioni au-
corso di realizzazione tre mi sembra- togenerate per effetto di rotazioni, trasla-
no più rilevanti: il Palazzo di Giu- zioni, piegature, raggiunge effetti di note-
stizia di Arezzo, per la sensibilità poetica vole complessità espressiva e tecnologica.
con cui muove le superfici, l’Auditorium Per Nicoletti l’oggetto architettonico deve
di Astana nel Kazakhstan, per la dimen- relazionarsi con il contesto urbano e pae-
sione e la complessità dell’intervento, il saggistico per diversità e forza iconica; im-
Millennium Park e Centro Culturale di magina landmark territoriali (ready-made
Abuja in Nigeria, per la capacità metafori- giganti ed eventi nel tessuto edilizio) che
ca di collegare la cultura occidentale con esaltano la valenza icastica ed evocativa,
quella africana. motivo di riconoscibilità della comunità
I tre lavori, rigorosamente architetture nei suoi monumenti. Sfruttando tutte le
bioclimatiche ed ecocompatibili, sono ge- potenzialità totemiche ed enigmatiche
neticamente relazionati nei principi inse- delle forme nello spazio, propone soluzio-
diativi e indirettamente nella morfologia ni dal design elegante e con combinazioni
gestaltica, ora come forme di aggregazio- materiche in contrapposizione (freddo-
ne di rocce e cristalli, ora come superfici caldo, trasparente-opaco). Attraverso la ri-
ondulate e spiraliformi. Soluzioni da sem- cerca morfogenetica si interroga sui duali-
pre presenti nella ricerca di Nicoletti, co- smi apparentemente inconciliabili (“cerco
minciando dal grattacielo elicoidale per di penetrare gli irraggiungibili”) e nella
New York (1968) e che, a partire dal pro- consapevolezza del rischio di ambiguità
getto per Cardiff Bay Opera House
(1994), rappresentano la cifra distintiva
del suo linguaggio. Le composizioni da
sempre articolate e geometricamente
complesse, hanno ora acquisito la flessuo-
sità delle forme ‘svergolate’ e la forza del
contrasto tra tessuti molli e nervature, do-
ve il vortice geometrico dei fluidi deforma
gli elementi fragili. Manfredi Nicoletti in-
tende l’architettura come metafora di ar-
tificio e di natura, con un’adesione ro-
mantica ad un naturalismo elegiaco in cui
sono rintracciabili etimi liberty, futuristi,
costruttivisti, espressionisti, organici che
si combinano con sconfinamenti utopisti-
ci e valenze hight-tech. Partendo dalle va-

In questa pagina:
• Palazzo di Giustizia di Arezzo

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semantica, prospetta un universo riconci- lezza che l’artificio è sempre antinaturale, to all’aleatorio, alle tipologie aperte. Ad
liato e magico che coniuga la ricerca tec- rappresentano la chiave interpretativa del Abuja dopo aver realizzato il Parco Presi-
nologica con la Natura e con l’Arte. Millennium Park e del Centro Culturale denziale di 32 ettari, inaugurato dalla Re-
Nel nuovo Palazzo di Giustizia di Arezzo, di Abuja in Nigeria, approcci critici per gina Elisabetta, al centro della città, lo stu-
così come nella Sede della Provincia di spiegare il futuro di un continente e di una dio Nicoletti sta ora costruendo la Piazza
Siena e nel Palazzetto dello sport di Paler- nazione, di cui le suggestive immagini del Nazionale con la Torre della Nigeria alta
mo, il dinamismo delle superfici piegate e progetto non sono che un modo di parteci- 170 m e il Centro Culturale con il Museo
“svergolate” rappresentano un tema for- pare alla sua rinascita mettendo in discus- dell’Arte Nigeriana.
male ma anche l’adesione ai principi na- sione le certezze della cultura occidentale. Il grande Auditorium di Astana, la nuova
turali ed ecologici, una morfologia aperta L’architettura sconfina nei territori dell’ar- capitale del Kazakhstan progettata da Kis-
che svolge, dunque, anche funzione bio- te, dell’antropologia e della scienza, dila- ho Kurokawa, è inserito nell’ambito dire-
climatica. I frangisole flessuosi o la selva tando il recinto del significante alla massi- zionale da un sistema di tre piazze; l’asse
di colonne cave in acciaio, che infletten- ma apertura comunicativa, negando ogni inizia con quella del Palazzo Presidenziale
dosi definiscono un singolare volume formalismo o calligrafismo estetizzante. e si conclude, alle estremità opposte, con
sghembo e topologico sono l’equivalente Innovazione, informazione e sperimenta- la Corte Suprema a Nord e l’Auditorium.
di un panneggio berniniano a scala urba- lismo diventano materiale di progettazio- L’ambito di intervento ravvicinato è uno
na. La simbologia espressiva del dinami- ne e tecniche di comunicazione, visive e spazio di circa 500 x 800 m aperto sul fiu-
smo metaforicamente rappresenta il flus- sensoriali: all’architetto non resta che farsi me Išim e i parchi circostanti, un’immen-
so, inteso come scorrere del tempo, come coinvolgere in questo laboratorio perma- sità che evoca quella della steppa. Come
deformazione per effetto degli elementi nente della contaminazione, melting pot un grande fiore della steppa è stato pensa-
atmosferici, come variazione e movimen- di culture, costumi e modi di vita, un invi- to l’involucro dell’Auditorium con dina-
to, come trasformazione continua. “Le
due forme di cui si compone il suo Guscio
esterno – spiega Manfredi Nicoletti – l’u-
na interpreta la geometria svergolata dei
viventi e l’altra la geometria astratta dei
solidi di rotazione. Entrambe si realizzano
discretizzando questa loro diversa matrice
con elementi piani e rettilinei. Ciò deter-
mina effetti inaspettati. La ragione pro-
gettuale di tali diverse geometrie deriva
dalla naturalità del grande parco urbano
in cui è immersa quest’opera e dal rigido
edificio neoclassico cui si collega”.
Multiculturalismo, ovvero il valore della
molteplicità, ed Ecologia, intesa qui come
dialogo con l’ambiente nella consapevo-

In questa pagina:
• Centro culturale di Abuja (Nigeria)

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A R C H I T E T T U R A
L’AUDITORIUM DI STATO PER 3500 POSTI
DI ASTANA (NUOVA CAPITALE DEL KAZAKHSTAN)
Project
Arch. Manfredi Nicoletti
Partner in charge
Arch. Luca Nicoletti
Coordination
Arch. Luisa Campagna, Arch. Arianna
Della Morgia, Arch. Pasquale Leone
Project Team
Arch. Daniela De Santis, Arch. Alfio Faro,
Arch. Luca Maugeri, Arch. Alessandra
Scardaoni
Consultants
Acoustics: Yaying Xu – Xu Acoustique, Paris
Structures: Mario Salabè - Ingegneri
Associati, Roma
Services: Renato Tito – Enetec, Roma
Scenographies: Changment-à-Vue, Paris;
Theatre Project Consultants, Londra
Lighting: Alessandro Grassia, Roma
Research and Traslations: Dott. Neonila Siles
Computer Graphics: Studio Nicoletti
Associati e Res Fictae, Roma

mici petali che si stagliano su questo scon- similitudine le parole di Zevi “coagula il comunitario, come una cattedrale gotica,
finato orizzonte. L’edificio consiste in volto urbano, lo radica qui, nello stretto sia per il ruolo di monumentalità laica,
una unità plasticamente espansa, una fi- promontorio, l’agglutina ed esplode”. sia per la valenza tecnologico-strutturale,
gura scultorea composta da una serie di la- Al contempo non è difficile ipotizzare che che coniuga fondamenti scientifici ed em-
stre a doppia curvatura, che si sovrappon- Nicoletti abbia voluto immaginarlo co- pito creativo nella forma aperta. L’adesio-
gono, divergono e s’inclinano senza toc- me un gigantesco strumento musicale, ne ai principi della topologia e della iden-
carsi. Al centro, protette dai rumori ester- così come aveva fatto Scharoun per la Fi- tità organico-espressionista rendono pos-
ni e dal rigido clima del luogo, sono con- larmonica di Berlino. Una cassa armonica sibili ulteriori parallelismi con il lavoro di
tenute tutte le funzioni del complesso: la pulsante e posta in risonanza per veicolare Frank O. Gehry, in particolare nel rifiuto
grande sala da 3.500 posti, altre più pic- nuove esperienze culturali. La nuova uni- del mimetismo ambientale e nel modo
cole da 400 e 200 posti, ristoranti, caffè, tà totemica conferisce valore al luogo tra- con cui la prospettiva gestaltica trasforma
negozi e una piazza-foyer che si collega al sformando l’anonimo panorama della cit- l’intero skyline urbano. M.L.
sistema delle piazze urbane, pensata come tà, caratterizzato da monotoni edifici clas-
uno dei fulcri sociali della nuova Capitale. sicheggianti, in un sito eletto. Come nel-
La sala ha una geometria variabile per ac- l’intervento berlinese lo spazio interno è
cogliere diversi spettacoli: concerti sinfo- organicamente connesso con l’immagine
nici, opera, musica rock, da camera, bal- esterna: dall’ambito specialistico per l’or-
letti, convegni. L’adattamento è affidato chestra si costruiscono in sequenza la sala,
soprattutto al controsoffitto, costituito da il foyer, l’involucro. Una unità inscindibi-
foglie lignee che, in un punto, vengono ri- le tra dentro e fuori, che definisce un biva-
succhiate verso l’alto formando una sorta lente paesaggio artificiale di forte tensione
di cratere capovolto. comunicativa. Essa ha un carattere civico-
L’auditorium di Astana dialoga a distanza
con i suoi diretti antecedenti: con le sue
Vele metalliche conquista lo spazio aperto
della grande piazza Presidenziale, proiet-
tandosi verso orizzonti lontani come
quelle cementizie lanciate da Utzon nel
panorama del porto di Sidney. Riemerge
una medesima relazione tra sito in cerca di
identità e architettura che utilizzando per

In queste pagine:
• Auditorium di Astana (Kazakhstan)

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A R C H I T E T T U R A N U O V E T E C N O L O G I E a cura di Giorgio Peguiron

NUOVI MATERIALI
PER L’EDILIZIA
L’uso delle particolari caratteristiche dei materiali
a comportamento massivo si presenta come un
interessante potenziale nell’incremento di energia
solare, fonti rinnovabili e impiego di materiali
riciclabili o riciclati. Alessandra Battisti

C
osa vuol dire al momento sono in grado di mantenere il calore
attuale parlare di materiali immagazzinato passivamente da un edifi-
innovativi a comportamento cio durante il giorno fino a notte inoltra-
massivo? In questo contesto ci ta con un dispendio minimo di energia.
si apre un ampio panorama teorico speri- Il processo di funzionamento dei Phase
mentale che attiene a quei materiali, Change Materials è basato sulla loro atti-
accumulatori di calore latente, sviluppati tudine ad essere presenti in natura sotto
in alternativa a materiali come la pietra, il forma di diversi stati fisici – gassoso,
laterizio e il calcestruzzo tradizionalmen- liquido o solido – e a cambiare di stato a
te impiegati come masse di accumulo causa di un cambiamento di pressione o
termico nell’edilizia (materiali in cui la di temperatura, da qui la dizione mate-
massa è normalmente direttamente pro- riale a cambiamento di fase (phase chan-
porzionale all’energia accumulata). ge). Per ottenere un cambiamento di
Materiali come il PCM (Phase Change stato da solido a liquido o da liquido ad
Material), un materiale con elevata capa- aeriforme e viceversa occorre una tempe-
cità di accumulo, permeabilità alla luce e ratura precisa differente da materiale a
un limitato carico in facciata, o i V.I.P. materiale e strettamente legata alla com-
(vacuum insulated panels) pannelli che posizione chimica del materiale. Nel caso
grazie alle qualità del sottovuoto riescono dell’acqua, il PCM universalmente più
ad ottenere prestazioni di isolamento ter- diffuso, il funzionamento del processo è
mico estremamente elevate, particolar- immediato: un cubetto di ghiaccio in un
mente indicati per coperture e facciate, bicchiere di liquido mantiene la propria

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N U O V E T E C N O L O G I E

A R C H I T E T T U R A
Pagina a fianco, dall’alto:
• Paraffina allo stato solido
• Capsule di pcm all'interno dello strato di intonaco
• Modalità di incapsulamento dei PCM
• Sezione funzionamento

In questa pagina:
• Scheda tecnica, elaborata
dall’Arch. Laura Pedata sotto il
coordinamento della Prof.ssa Battisti

temperatura a livello del punto di fusio-


ne, continuando ad accumulare calore
(calore latente inteso come la quantità di
energia che deve essere assunta o ceduta
quando un elemento cambia stato (da
solido a liquido: fusione/da liquido a
solido: cristallizzazione) fin tanto che il
materiale non abbia modificato comple-
tamente lo stato di aggregazione da soli-
do a liquido (in altri casi il cambiamento
può avvenire da liquido a gassoso).
Questi processi sono totalmente reversi-
bili e i PCM possono compiere un nume-
ro illimitato di cambiamenti di stato
senza che ci sia un processo degenerativo
del materiale. Relativamente all’uso che
se ne può fare in edilizia l’acqua però non
è indicata, specialmente quando si tratta
il raffrescamento degli ambienti, a questo
scopo sono necessari invece quei materiali
con una temperatura di fusione vicina a
quella che deve essere mantenuta costan-
te nell’ambiente nonostante l’incremento
di temperatura esterna. I sali idrati, la
paraffina e gli acidi grassi con punto di
fusione circa da 20 a 28° sono all’uopo i
materiali più diffusi nella pratica corren-
te. (Gli acidi grassi sono sostanze organi- di temperature di fusione varia tra 0- riali hanno una densità maggiore e di
che con dei valori di fusione simili a quelli 120°C. Hanno però creato vari problemi conseguenza un capacità di accumulo
della paraffina, che però comprende nella fase di sperimentazione presentando maggiore, dilatazione piuttosto contenu-
pochi casi che si collocano fra i 20-30°C occasionalmente una fusione disomoge- ta ed inoltre sono difficilmente infiam-
limitando quindi la possibilità di scelta. I nea e una decomposizione durante il mabili, ma la corrosività da contatto di
costi sono 2-2,5 volte superiori a quelli cambiamento di fase). questo specifico materiale con alcuni
della paraffina, si sono inoltre riscontrati All’inizio la paraffina e gli acidi grassi metalli, rende necessario l’impiego di
problemi dovuti ad un’eventuale emana- venivano incorporati direttamente nel contenitori in acciaio inox o plastica. La
zione di cattivi odori. Gli idrati di sale - in sistema di facciata attraverso immersione paraffina, invece, non è corrosiva, è bio-
genere sale di Glauber sono sostanze inor- diretta, in un secondo momento sigillati degradabile, ma la dilatazione del mate-
ganiche, che hanno una maggiore capaci- all’interno di contenitori plastici o per riale nello stato liquido è notevole, tale
tà di accumulo termico rispetto alla paraf- microincapsulamento in pellicole di acri- da rendere necessario uno spazio di com-
fina dovuta alla maggiore densità, la scala lato. I sali idrati rispetto agli altri mate- pensazione all’interno dei contenitori.

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A R C H I T E T T U R A

• Facciata in PCM realizzata con idrati di sale


posti all’interno di lastre nervate realizzate in
policarbonato a Domat- Ems , Svizzera,
dall’architetto Dietrich Schwarz nel 2004

I requisiti per i PCM da impiegare in mentazione mirata di energia supple- accumulato durante il giorno nel cam-
edilizia si potrebbero così schematizzare: mentare, ad esempio per il raffrescamen- biamento di fase; in estate, la facciata
- sostenibilità del processo di produzio- to si possono usare piccoli condotti di rimane termicamente neutra grazie ad
ne, ed elevato grado di riciclabilità; acqua annegati nella materia di accumu- una schermatura solare prismatica posta
- temperatura di fusione intorno ai 20- lo oppure piccoli ventilatori. all’interno del doppio vetro che riflette le
28°C, alta conduttività termica, alta Oltre che nei pannelli di facciata i PCM radiazioni solari.
capacità termica; possono essere integrati nelle soluzioni di Nella Casa di riposo a Domat-Ems rea-
- variazione di volume piccola durante il solaio e nelle pavimentazioni, sistemi che lizzata nel 2004 lo stesso architetto ha
cambiamento di fase; però al momento attuale sono solo oggetto sviluppato in collaborazione con la ditta
- costo contenuto, elevato grado di com- di ricerca e non ancora commercializzati. svizzera GLASSX un componente di
merciabilità del prodotto; Uno degli esempi più famosi di integra- facciata applicato a 20 unità residenziali
- assenza di tossicità, assenza di corrosivi- zione di PCM in una facciata è sicura- per anziani che soddisfacessero lo stan-
tà, compatibilità con gli altri materiali mente la casa unifamiliare Ebnat Kappel dard energetico svizzero minergie.
usati, - assenza di igroscopicità e di realizzata in Svizzera dall’architetto In questo caso la paraffina è sostituita
infiammabilità. Dietrich Schwarz, progetto vincitore del dall’idrato di sale (per ragioni di sicurezza
Nella prassi consolidata i PCM vengono premio solare europeo per l’anno 2001. antincendio), inserito all’ interno di una
catalogati secondo due categorie: quella La facciata sud è un prototipo di una fac- lastra nervata di policarbonato chiusa
dei sistemi passivi e quella degli attivi. ciata traslucida in PCM realizzata in ermeticamente su tutti i lati ed inserita
Nei sistemi passivi, dopo il cambiamento paraffina racchiusa all’interno di conte- all’interno di due vetri accoppiati, colo-
di stato che ha portato a fusione il mate- nitori di plastica integrati nella doppia rata di grigio per aumentarne la capacità
riale, la cessione dell’accumulo termico, facciata. Durante l’inverno la paraffina di assorbimento degli infrarossi compo-
avviene automaticamente attraverso l’ae- contenuta dentro elementi di plastica nente con un valore U inferiore a 0,5
razione e il naturale raffreddamento; nei fonde sotto l’azione delle radiazioni sola- W/mqK.
sistemi attivi, il momento e la velocità ri, mentre solidifica raffreddandosi L’uso delle particolari caratteristiche dei
del processo può essere regolata con l’ali- durante la notte, cedendo così il calore PCM si presenta come un interessante
potenziale nell’ambito dell’incremento
dell’uso dell’energia solare, fonti rinnova-
bili, e impiego di materiali riciclabili o
riciclati. È stato monitorato che un PCM
impiegato come sistema di isolamento
termico in un attico è stato in grado di
risparmiare fino a 20% dei costi dovuti al
condizionamento dell’ambiente, il calore
totale è stato ridotto del 22% e il picco di
calore massimo trasmesso dal sistema è
stato di 42% in meno rispetto a quello di
un normale vetro ad isolamento termico.

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E V E N T I

A R C H I T E T T U R A
CULVER CITY:
CITTÀ DEL
FUTURO
Al centro dell’intervista a Eric Owen Moss
il grande progetto di trasformazione
urbana di questo sobborgo di Los
Angeles, fino a pochi anni fa periferia
fra le più degradate. Luisa Chiumenti

C
ulver City, sobborgo di Los va ricerca nord-americana, in una posi-
Angeles, fino a pochi anni fa zione “atipica” rispetto agli architetti della
periferia fra le più degradate, è sua generazione (successiva a quella F.O.
oggi un quartiere completa- Gehry), pur nell’ambito della cosiddetta
mente rinnovato: Frederick Samitaur e “Los Angeles School”.
Laurie Smith, hanno promosso il cambia- Moss ha comunque individuato, nel suo
mento di quest’area, abbinando il proprio percorso progettuale (peraltro sempre im-
impegno basato sul binomio “architettura prevedibile), una sua personalissima filo-
ed etica sociale”, a quello dello Studio Eric sofia della città.
Owen Moss Architects nella esplorazione Pur consapevole di lavorare in un contesto
di nuove tecnologie mirate a conferire ad mutevole e disancorato da punti di riferi-
un agglomerato privo di identità, non so- mento, con forti elementi di indetermina-
lo il carattere di città moderna, ma le li-
Dall’alto e da sinistra:
nee guide per una ipotesi di “città futura”.
• KODAK Company Headquarters
Gli interventi attuati a Culver City da
• Office Building and Conference Center
Moss sono stati infatti una lunga serie di • The City of the Future - model
“esperimenti di costruzione per fram- • National Boulevard conference
menti della città contemporanea” (v. P. • Parking Garage
Giaconia, “Eric Owen Moss. L’incertezza • Conjunctive Points Theater Complex
del fare”, ed. Skira, Milano 2006) ponen- • The Supper Club
do Moss, architetto “di punta” della nuo- • The box

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A R C H I T E T T U R A E V E N T I

zione, egli applica con grande fantasia ed Il trasferimento di aziende di tale livello a
anche una sorta di temerarietà, la sua ca- Conjunctive Points ha creato oltre 4.000
pacità di soluzione dei problemi posti da nuovi posti di lavoro a Culver City au-
un ambiente urbano che di per sé non può mentandone il valore immobiliare di oltre
muoversi che in un contesto in continua il 200%.
trasformazione. Moss accetta questa sfida, Ecco ad esempio un intervento nell’ex di-
accoglie l’imprevisto e l’incertezza e su stretto manifatturiero di Culver City, do-
questi elementi imposta un lavoro di ricer- ve è sorto il Supper Club, un luogo desti-
ca e sperimentazione architettonica, anche nato ad accogliere operatori nel campo
sovvertendo ogni regola e adattandosi alla dei servizi e della creatività; il progetto si
mutevolezza del contesto. organizza attorno a tre piani che ruotano
Ed è stato grazie alla committenza illumi- attorno alle colonne esistenti, in legno co-
nata di Frederick Samitaur e Laurie Smith, me le travi (sostituite peraltro, per motivi
che Eric Owen Moss, nel corso degli anni, statici, con elementi strutturali in ac-
ha potuto realizzare questo grande proget- ciaio), dividendo l’ambiente in modo
to di trasformazione urbana dell’informe flessibile e variabile. Lucernari ricavati
territorio post-industriale di Culver City. nella copertura a shed dell’edificio, assicu-
Sia la Samitaur Construction, che lo Stu- rano un’ottima illuminazione naturale, un postulato pre o post-storico che sugge-
dio Eric Owen Moss Architects (EOM), mentre di sera, pannelli divisori in vetro risca che la forma di per sé non è statica”
hanno stabilito fin dall’inizio del loro lavo- diventano essi stessi fonti di luce. (“Buildings and Projects” Rizzoli 2002).
ro, la sede a Culver City - Los Angeles, pro- Ricordiamo come, nell’ambito del Pre- Mi sembra infine interessante, dopo aver
gettando e realizzando edifici che, in una mio Internazionale Dedalo Minosse alla intervistato l’architetto Moss nel suo stu-
costante intesa fra architetto, committente committenza (V edizione 2003/2004), dio, presentare uno degli ultimi edifici,
e maestranze e in un continuo scambio di l’intervento a Culver City abbia ottenuto attualmente in costruzione, per la parti-
personali esperienze sui materiali ed i me- il Premio Speciale Provincia di Vicenza. colarità delle tecniche adottate ed il valore
todi costruttivi, hanno ottenuto diversi ri- Ma si può cogliere così subito il suo rap- estetico dei risultati.
conoscimenti per l’accurata ricerca proget- porto con la storia, senza dubbio stimolan- L’edificio a due piani esistente è stato ridi-
tuale ed oculata selezione di materiali nel te e propositivo apprezzando quanto mensionato strutturalmente e per riparti-
campo di una avanzata tecnologia. espresso da T. S. Eliot (in “Burnt Norton”, re il carico della nuova, complessa geome-
Ma la trasformazione dell’area avvenne Four Quartets”),: “…il tempo presente e il tria, è stato previsto che una serie di co-
effettivamente sfruttando all’inizio la for- tempo passato /Son forse presenti entram- lonne in acciaio e legno si innalzassero so-
za stimolante della cultura, cominciando bi nel tempo futuro/ E il tempo futuro è pra la copertura esistente, per sopperire
con il trasformare i vuoti contenitori dei contenuto nel tempo passato …”, mentre alle esigenze statiche create dal carico del-
vari locali dismessi in una serie di spazi di- Moss afferma dal canto suo (“Gnostic Ar- la nuova copertura ondulata, sostenuta da
namici (con scuole di danza, studi cine- chitecture”, Monacelli, New York 1999, una sorta di “fondazione” di travi d’ac-
matografici, spazi pubblicitari e di digital p.15) che “…la storia corre in entrambe le ciaio, disposta tutto attorno al perimetro
media e di altri settori creativi), cataliz- direzioni…” ( v. anche P. Giaconia, op.cit.). della nuova costruzione.
zando la creazione di strutture innovative Poiché egli stesso asserisce: “mi interessa La struttura in legno (visibile anche all’in-
che oggi ospitano società come Ogilvy indagare il rapporto tra […] ciò che è ri- terno), realizzata per la copertura è stata
and Mather, Sony, Kodak e AOL. conoscibile, storicamente, come tipo, e pensata come un pacchetto isolante, “a

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E V E N T I

In queste pagine:
• Uno degli ultimi edifici, attualmente in
costruzione

sandwich”, con un diaframma interno, in pera di un imperatore che si sovrappone a


legno compensato, una guaina esterna in quella del precedente. Nel caso del mio
cemento ignifugo ed un materiale isolan- progetto si tratta però di una sovrapposi-
te rigido al centro. L’impermeabilizzazio- zione pressoché “organica”, dell’edificio
ne generale è stata ottenuta da un sistema superiore che in certo modo penetra con
innovativo costituito da uno spray appli- la sua struttura in quello sottoposto. È l’i-
cato su un materiale in lana di vetro, stu- dea della stratificazione-sovrapposizione,
diata appositamente per questo progetto, che nel caso di “Trajan over Nero” è nel
che dà una particolare conformazione al- tempo (quasi un potere che schiaccia l’al-
la copertura curva ed offre una estetica ca- tro), ma per me è lo sviluppo di vari orga-
ratteristica per l’effetto traslucido della nismi architettonici con diverse funzioni,
sua natura vetrosa. ma con un rapporto organico fra loro.
Fra le diverse domande che ho posto all’ar- D. Ma esiste qualche differenza fonda-
chitetto Eric Owen Moss, in una recente mentale tra le due civiltà architettoniche,
intervista nel suo studio di Culver City romana (ma non solo) ed americana?
(Los Angeles, California), è da cogliere in R. Proprio in ragione di quest’idea pro-
particolare il suo pensiero sulla città. gettuale ho pensato ad una differenza fon-
damentale fra l’architettura romana e voli per il loro aspetto esterno, sono oggi
D. La sua idea di città? quella americana. Mentre la prima è molto più deteriorabili e proiettati quindi
R. Se pensiamo a Los Angeles, vediamo co- espressione di potere, la seconda offre per in un tempo assai limitato.
me sia la città più estesa al mondo ma pro- lo più progetti di natura privata e rara- Ed ecco in sintesi il progetto di Eric Owen
prio questa sua orizzontalità sconfinata fa sì mente edifici pubblici. La grande mag- Moss su Los Angeles: “la città come istinto” ,
che non se ne possa determinare un centro gioranza degli edifici più significativi è “la città come metodo”, “la città come super-
che le dia la sua connotazione specifica (a appunto di natura privata, ma soprattutto fluo” e infine “Los Angeles: la città come in-
meno che non si consideri tale proprio la non è espressione di potere, come si vede frastruttura”.
sua assenza di un centro). E se Vienna o Pa- molto spesso in Europa, in cui c’è una no- Questa la sua formulazione di intenti: “Noi
rigi hanno il centro con cui si possono iden- tevole committenza pubblica. intendiamo costruire sopra, sotto, attorno e at-
tificare, un riferimento è comunque indi- D. E per quanto riguarda l’importanza e traverso le autostrade, i fiumi, le ferrovie, le re-
spensabile per ogni città e forse anche Los la durata nel tempo del “segno” lasciato ti” …per utilizzare tutto ciò “come fondazio-
Angeles lo vedrà formarsi downtown, nella dall’architettura? ne” per una serie di nuove concezioni e forme di
stessa funzionalità dei suoi edifici. R. C’è anche qui una grande differenza: edifici pubblici e privati con lo scopo di ridefi-
D. E qual è il suo rapporto con l’architet- nella classicità l’architettura doveva sfidare nire Los Angeles attraverso un riassetto strate-
tura e più in generale con il mondo classi- i secoli (si pensi alle piramidi, come segno gico delle abitudini sociali, degli usi e di tutto
co, a proposito di un suo attuale progetto che doveva durare per sempre), ma un “se- quell’apparato e quel senso civico che fino ad
“Trajan over Nero”? Di che si tratta? gno permanente” proprio non si addice al- oggi è stato disatteso nel costruire la città.
R. Non certo di un “omaggio all’antichi- l’architettura americana che tende invece Ecco dunque che cosa intende Moss con
tà”, in una suggestione di carattere stori- ad essere effimera. E se il Colosseo esiste “Trajan over Nero”.
co-sociale, ma piuttosto di una consape- ancora e resisterà per sempre, fra 200 anni,
volezza del concetto di stratificazione che non rimarrà che lo scheletro delle mie ar- Per approfondimenti:
il mondo classico romano ci indica nell’o- chitetture, anche perché i materiali, note- www.ericowenmoss.com

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ARCHITETTURA I M P I A N T I a cura di Carlo Platone

LA LUCE: MATERIA
D’ARCHITETTURA
Nell’intervista a Caprotti architetto della
luce, vengono analizzate le scelte di
Meier per l’Ara Pacis e i modi con cui
sono state realizzate rispettando lo
spirito del progetto. Ruggero Donati

A
ffrontare il tema dell’illumi- Questi sono i problemi di fondo che un grazie all’utilizzo di filtri ad evidenziare il
nazione artificiale in un edifi- architetto della luce deve analizzare per ri- candore delle parti architettoniche bian-
cio permeato dalla luce solare, spettare lo spirito del progetto. che e filtri differenti per patinare con toni
non è facile. Il tema del con- Il lavoro dell’architetto Caprotti, certa- più caldi le pareti in travertino dell’edifi-
fronto tra luce diurna ed artificiale in un mente fedele ai dettami dell’architettura cio. La compresenza dei due colori è una
manufatto in cui la definizione di ester- di Meier, ha dato alla struttura un caratte- caratteristica dell’architettura razionalista
no/interno è così labile è di difficile solu- re più forte, più incisivo di quello che la della piazza, anche se oramai appannata
zione: inseguire l’effetto della luce diurna stessa luce naturale possa attribuirgli, rico- dal tempo e dagli agenti atmosferici. Nel
o ri-scolpire l’altare? Differenziare l’invo- noscendogli un ruolo predominante nella caso della nuova costruzione il contrasto
lucro dal contenuto? E in che modo? Co- geografia urbana. La professionalità del- di colore/intensità fa maggiormente spic-
me creare ombre, effetti, gerarchie? Quali l’intervento si legge dall’attenta calibratu- care il bianco della struttura: l’elemento
colori utilizzare? ra delle tonalità di colore realizzata anche architettonico si staglia in modo molto

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I M P I A N T I

A R C H I T E T T U R A
“La luce è molto importante per me, è
qualcosa di cui mi preoccupo
costantemente. Quello che è interessante
della luce è che, per quanto tu la
conosca, ti sorprende sempre, assume
aspetti che non sono mai prevedibili o
anticipabili. Penso che parte
dell’emozione del fare architettura sta
proprio nelle sorprese che scuotono questo
nostro credere di sapere quello che si sta
facendo. E penso che la più grande
sorpresa sia vedere i giochi che la luce
crea dentro le forme in modi che
neanche immaginavi possibili e che sono
determinati dal periodo del giorno,
dell’anno, dalla diversa qualità della
luce che cambia durante l’arco del forte e determinato nel contesto un po’ pa- mento di incassi a pavimento crea spesso
giorno. È qualcosa che mi dà sempre un tinato e degradato che la circonda. problemi ed è spesso inviso a molti proget-
grande piacere e che a volte si può anche Quanto all’illuminazione dell’Ara, questa tisti. Questo tipo di illuminazione “traccia”
tentare di cogliere su una pellicola, ma è stata ottenuta splendidamente allog- la pavimentazione creando segni indeside-
non ci si riesce mai veramente, perché la giando gli apparecchi all’interno della co- rati oltre ad essere visibile e spesso fastidio-
luce ti mostra sempre un unico aspetto, pertura, quindi in posizione zenitale ri- sa per il visitatore che si avvicina al manu-
che cambia così repentinamente che solo spetto alle superfici. fatto o incompatibile per vincoli struttura-
in quel preciso istante puoi esclamare Forse il posizionamento di altri proiettori li (guaine, spessori, alimentazione).
“Ma guarda che cosa incredibile!” incassati a pavimento, avrebbe annullato L’Ara ha attorno a sé un area di rispetto, con
la linea d’ombra offerta dalla grande cor- luce fioca, a dar maggior risalto al reperto
(intervista rilasciata da Meier a nice di completamento. augusteo. Forse in alcuni punti i valori di il-
Floornature) Non possiamo però ignorare che il colloca- luminamento potrebbero essere più elevati

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A R C H I T E T T U R A

soprattutto in contrasto con l’esterno, ma D. Una grande soddisfazione ed una renderli meno visibili ed invasivi. Abbia-
l’architettura di Meier è un’architettura di grande responsabilità lavorare con Ri- mo cercato quindi di inserire gli apparec-
grandi linee, che sembra non attardarsi sui chard Meier: da sempre molto attento al chi nelle profondità dei lucernari, nelle
gradini, sugli angoli secondari e che corre tema della luce. gole, nei recessi, laddove era possibile, oc-
verso l’oggetto principale, il focus. R. Possiamo dire che per lui la luce costi- cultandoli all’osservatore soprattutto
Intervistando l’arch. Caprotti (1), che ha tuisca davvero una materia con cui mo- quando non utilizzati. In generale la sua
curato l’architettura della luce per conto dellare le sue architetture. principale preoccupazione è stata sempre
dell’azienda produttrice, abbiamo cercato D. Quali le principali richieste avanzate? quella di poter garantire ai visitatori un
di analizzare le scelte che riguardano l’illu- R. L’ arch.Meier ha chiesto che tutti i cor- elevato comfort visivo.
minazione dell’Ara Pacis, definite lavo- pi illuminanti fossero, per quanto possibi- D. Il tema del comfort visivo è molto
rando a stretto contatto con Meier. le, integrati nell’architettura, in modo da ampio. In teoria si riferisce alla necessità
di non affaticare, disturbare o abbagliare
l’osservatore. Oggi tale concetto va am-
pliato a garantire una buona resa croma-
tica, evitare gli sbalzi di luminosità così
come l’illuminazione sgradevole di per-
sone e cose. Nel caso specifico, su quali
punti ha posto l’accento Richard Meier?
R. Una delle sue specifiche richieste è sta-
ta quella di poter regolare l’intensità di
tutte le sorgenti luminose, in modo da po-
terle variare in base all’illuminazione na-
turale in relazione alle diverse esigenze ed
utilizzi della struttura.
Nel complesso è stato molto attento al-
l’armonizzazione delle temperature di co-
lore ed al posizionamento degli apparec-
chi ed al loro angolo di proiezione.
D. Le chiederò più avanti di ritornare sul
tema del colore e sul suo trattamento, ar-
gomento sempre interessante per chi si

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A R C H I T E T T U R A
DATI TECNICI sonda esterna che permette di ottimizzare zione del monumento e l’illuminazione
Le sorgenti utilizzate sono lampade alogene i livelli di accensione dell’illuminazione dell’involucro.
(potenza max 500W), alogene a bassa artificiale in base alla quantità di luce na- D. Ecco che ritorna prepotentemente il
tensione (potenza max 100W) e alogenuri
metallici (potenza max 70W) Temperatura
turale che penetra nell’edificio. Negli altri tema del colore. È evidente che il modo
di colore 3000K. locali il sistema consente una gestione in cui vengono trattate le superfici risul-
Lightcast Downlight con cut-off di 40° o 50° programmata di diverse situazioni lumi- ti fondamentale per una loro differenzia-
e Faretti Parscan, con riflettori Spot, Flood e nose richiamabili in base alle necessità ed zione.
Wallwashers. alle attività. Gli operatori, infatti, avran- R. Infatti abbiamo utilizzato filtri che
Filtri daylight ad esaltare i bianchi con una
no la possibilità di scegliere in base alle di- modificano la temperatura di colore, per
temperatura di 4000°K e filtri skintone per
patinare le superfici in travertino - 2700°K . verse funzioni che gli spazi si troveranno esaltarne le caratteristiche cromatiche.
Gli apparecchi utilizzati sono prodotti dalla ad ospitare. D. Quali sono state le sorgenti e le tipo-
ERCO, azienda presso la quale l’arch. D. Quale lettura ha voluto dare del reper- logie di apparecchi prescelti e quali le ra-
Caprotti svolge la sua attività. to, l’Ara Pacis, e come, invece, ha voluto gioni di queste scelte?
valorizzare l’involucro, l’architettura? R. Si sono utilizzate sostanzialmente tre
R. Il concept è stato sviluppato pensando tipologie di corpi illuminanti: apparecchi
occupa di architettura della luce. Per di differenziare l’illuminazione del monu- da incasso, ove possibile, faretti per binari
quanto riguarda invece il tema del rap- mento rispetto a quella dell’edificio. Lo elettrificati nelle zone espositive, e corpi
porto tra illuminazione naturale ed arti- spazio del museo ove è collocato l’Ara Pa- illuminanti ad incasso a soffitto o a pavi-
ficiale quali sono state le linee principali cis è completamente attraversato dalla lu- mento per esterni.
seguite? ce avendo le due pareti laterali completa- Le scelte sono state dettate dall’architettu-
R. L’illuminazione artificiale viene gestita mente vetrate ed i lucernari sul soffitto. Il ra, dalle ottiche necessarie e dalle richieste
da un sistema di programmazione e ge- monumento quindi è illuminato dalla lu- dell’architetto Meier che desiderava corpi
stione che consente di programmare e ce naturale durante le ore diurne. illuminanti dal design pulito e neutro.
memorizzare diverse scenografie lumino- L’idea è stata quella di integrare l’illumi- D. Si ritiene soddisfatto del risultato ot-
se. In questo modo è possibile riproporre nazione naturale artificiale gradualmente tenuto?
con un semplice comando situazioni pre- ad illuminare il monumento creando un R. Nonostante le numerose difficoltà ed i
cedentemente registrate o memorizzarne effetto “chiaro di Luna”, in modo che an- condizionamenti che il tema specifico ha
di nuove. Questo sistema è stato previsto che l’illuminazione artificiale nelle ore se- imposto, lavorare in un tale contesto co-
per poter integrare gradualmente la luce rali e notturne appaia naturale come quel- stituisce un esperienza davvero unica.
artificiale a quella naturale nella sala del- la diurna. Per esaltare maggiormente que- (1) L’intervista all’arch. Caprotti risale alla primave-
l’Ara Pacis, controllata da un sensore con sto effetto si sono differenziate l’illumina- ra/estate 2006

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ARCHITETTURA C O N C O R S I

MONUMENTO
AI CADUTI
DI NASSIRIYA
A Roma, un concorso per
commemorare le vittime
dell’attentato facendo interagire
arte e architettura con la
quotidianità del quartiere, la
percezione e l’uso dello spazio
pubblico. Mariateresa Aprile

L’
arte e l’architettura, nella loro venta “strumento utile alla riqualificazio-
valenza formale, la forza comu- ne del territorio ed elemento attivatore di
nicatrice e la carica significante, processi di riconfigurazione delle identi-
sono spesso demandate, si sa, a tà 1”. Ancora troppo raramente accade,
dare forma ai desideri della società, ad in- poi, che il compito arduo di realizzare un
terpretarne la storia e fornirne i simboli. simbolo, sia commissionato e aggiudicato
Spesso, infatti, è un monumento, un edi- tramite concorso pubblico, come recente-
ficio o un luogo a ricordare, commemora- mente avvenuto a Roma.
re, raccontare un evento o simbolizzare i Nel 2005, il Ministero per i Beni e le atti-
valori della comunità, con intenti celebra- vità culturali, la Regione Lazio, la Provin-
tivi, rappresentativi, di esaltazione, pro- cia di Roma e il Comune di Roma, in at-
paganda o memoria collettiva. E quando tuazione del protocollo di intesa del 16
una costruzione è eretta per dar voce alla febbraio 2005, promuovono il Concorso
memoria collettiva, essa si carica di signi- per l’ideazione e la realizzazione di un Mo-
ficati ancora più profondi e simbolici. numento ai caduti di Nassiriya, da realiz-
Ogni tanto capita che arte e architettura zarsi a Roma. Le Istituzioni coinvolte e la
In questa pagina: insieme, nel realizzare un segno dei tempi cifra a disposizione (per l’organizzazione
• I progetti esposti al Vittoriano per il tempo, siano chiamate a interagire del concorso e la realizzazione dell’opera è
• Il ministro Parisi alla cerimonia (oltre che con la storia, l’archeologia, la stanziato complessivamente un milione di
Nelle pagine successive: forma, l’estetica, i materiali, i significati) euro, ripartito tra gli enti promotori), con-
• Immagini del progetto vincitore anche con la sociologia, la psicologia ur- fermano l’importanza dell’intervento.
bana, la quotidianità del quartiere, la per- Al Concorso a procedura aperta in due fa-
cezione e l’uso dello spazio pubblico. Po- si (e rivolto a singoli artisti e gruppi di
che volte e perlopiù negli ultimi anni, l’ar- progettazione con competenze diverse in
te assume “una dimensione ambientale di cui vi sia almeno un artista visivo, con
inserimento nel contesto urbano” e di- ruolo di capogruppo, e un architetto abi-

26
70/07
litato) partecipano oltre 150 gruppi di
progettazione, di cui 15 passano alla se-
conda fase conclusasi nel maggio 2006. Il
22 dicembre 2006, gli esiti del concorso
sono esposti nel Complesso Monumenta-
le del Vittoriano (lo stesso luogo dove era-
no stati esposti i feretri dei caduti) e pre-
sentati, in una sontuosa cerimonia2.
Il concorso e la futura realizzazione dell’o-
pera rispondono al sentimento comune di
condanna per l’attentato terroristico del
12 novembre 20033 alla base militare ita-
liana nella città di Nassiriya in Iraq e alla
volontà di commemorazione delle vitti-
me dell’attentato. Il monumento è inteso
quale simbolo della memoria collettiva e
dell’impegno degli italiani in Iraq, e quin-
di come massima espressione dell’insieme
di commemorazioni che, a seguito dell’at-
tentato, hanno attraversato l’Italia. Roma
avrà un Monumento ai Caduti di Nassiri-
ya (come già grandi e piccole città quali
Pomezia, Novara, Elba, Triora, Blassono,
La Maddalena, Arezzo, solo per citarne al-
cune), tributo dell’Italia ai suoi cittadini.
Il sito individuato per la collocazione del
C O N C O R S I
A R C H I T E T T U R A

CONCORSO
PER L’IDEAZIONE PROGETTUALE
E LA REALIZZAZIONE DEL
MONUMENTO AI CADUTI
DI NASSIRIYA

Enti promotori
Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
Regione Lazio, Provincia di Roma,
Comune di Roma
Giuria
DANIELA FONTI (presidente, Università degli
Studi di Roma “La Sapienza”),
FLAMINIA SANTARELLI (Dirigente Area
valorizzazione del Territorio e del
Patrimonio Culturale della Regione Lazio),
ROBERTO DEL SIGNORE (Conservatore del
Patrimonio Storico, artistico e archeologico
della Provincia di Roma),
Eugenio La Rocca (Sovrintendente ai Beni
Culturali del Comune di Roma),
ROSSELLA VODRET (Soprintendente per il monumento è l’estremità nord di un’area Monumento, che non può superare l’al-
Patrimonio storico, artistico ed triangolare, nota oggi come Parco Schu- tezza complessiva di 5 metri, deve avere,
etnoantropologico del Lazio del Ministero
ster, ubicata tra Via Ostiense, l’ansa del oltre alle valenze simboliche, anche la ca-
per i Beni e le Attività Culturali)
Tevere e la Basilica di San Paolo Fuori le pacità di inserirsi in un sistema urbano
Premi
rimborso di 6.000,00 euro ai finalisti, Mura, e dove nel 2003 hanno avuto luogo consolidato e organizzare l’area dell’inter-
premio di 20.000,00 euro al vincitore i funerali di Stato per i caduti a Nassiriya. vento in coerenza con il contesto, i per-
Importo stanziato Il sito prescelto è quindi una piccola area corsi pedonali e il patrimonio vegetale esi-
L’importo è suddiviso in 800000,00 euro già pregna di valori simbolici, storici e ar- stenti, la realtà archeologica, architettoni-
per la progettazione esecutiva e la cheologici (con la presenza del Sepolcrato ca, urbanistica e ambientale cui deve in-
realizzazione, 110.000,00 euro rimborso
del II-III secolo d.C.) e già sottoposto, in fondere nuovo vigore. Il Bando richiede
spese ei finalisti e premio vincitore,
90.000,00 euro spese del concorso e
occasione delle riqualificazioni giubilari, chiaramente che il Monumento risponda
pubblicazioni. ad una completa riorganizzazione che ha alle esigenze funzionali, prestazionali, di
Elaborati richiesti avuto il merito di inserire il parco nel si- sicurezza, aspetto, manutenzione e sia mu-
Una tavola A0 ed una relazione (prima stema della Basilica, e tra i servizi del quar- nito di illuminazione notturna. Il tema del
fase), progetto definitivo (seconda fase) tiere. Di conseguenza il progetto per il concorso, già di per sé attraente per la
C O N C O R S I

A R C H I T E T T U R A
UNA FORESTA D’ACCIAIO
GRUPPO VINCITORE
Lo scultore GIUSEPPE SPAGNULO (opere d’arte),
l’architetto LUCIO AGAZZI (progettazione),
l’architetto MAURIZIO COSTACURTA (stesura
delle documentazioni, grafica e public
relation),
il prof. GABRIELE AMADORI (progetto
dell’illuminazione),
l’arch. ENRICO POCOPAGNI (strutture di
fondazione),
il geom. PAOLO PITTALUGA (preventivi e stime),
NICOLA AGAZZI (CAD e plastico).

I 15 Gruppi Finalisti (in ordine alfabetico):


1. Claudio Ballestracci (capogruppo),
Frederic Barogi;
2. Federico Brook (capogruppo), Andrea
Bruschi, Lorenzo Iacchia, Laura Iermano,
Luca Scalvedi, Luigi Malerba, Giacomo
commistione di arte e architettura si arric- ri metaforici in un’architettura semplice e Tiberio Sepe, Alessandra Reggiani,
Alessandra Di Giuseppe;
chisce e meglio definisce nelle molteplici non enfatica, che accetta più la funzione
3. Nino Caruso (capogruppo), Carlo
indicazioni fornite, in base alle quali è sta- di supporto che di protagonista e, forse Aymonino, Valeria Paganini;
to poi selezionato il progetto vincitore. proprio per questo, sembra aver in parte 4. Ettore Consolazione (capogruppo), Labics
Il Monumento romano sarà realizzato su rinunciato al collegamento con l’urbano (Maria Claudia Clemente, Francesco
progetto del gruppo guidato dallo sculto- circostante o al valore paesaggistico del Isidori);
re milanese Giuseppe Spagnulo, con gli “parco”. Solo la realizzazione potrà rende- 5. Bruno Conte (capogruppo), Lucio
architetti Lucio Agazzi e Nicola Agazzi di re concrete le promesse del progetto e di- Passarelli, Maria Passarelli, Tullio Passarelli,
Tullio Leonori;
Bergamo, Maurizio Costacurta, Enrico mostrare, o meno, la sua forza.
6. Giovanna De Sanctis Ricciardone
Pocopagni, Paolo Pittaluga di Genova, e Arte/architettura, monumento/luogo: (capogruppo), Valentino Anselmi;
Gabriele Amadori di Milano. Nelle inten- un’insieme attraente dalle molte poten- 7. Davide Orlandi Dormino (capogruppo),
zioni del progetto, “Una foresta d’acciaio” zialità, in cui il valore simbolico e formale Embrio.net (Monica Bruni, Stanislao
(questo il nome) oscilla tra orrore della è affidato a volte all’una a volte all’altra, a Cantono Di Ceva), Federico Caramadre,
morte e valore della vita, tra rimandi spiri- volte ad entrambe, in un equilibrio che va Francesco Coppari, Fabrizio Mambro,
tuali e percezioni spaziali, e in questo pro- ogni volta nuovamente definito. Mario Marrocchi, Clemente Pediconi,
Veronica Potenza, Alessandro Pozzi, Paolo
mette una grande carica evocativa. 19
Maria Tarquini, Giovanni Troisi;
menhir di acciaio pieno protesi verso il 8. Ruggero Lenci (capogruppo), Nilda
cielo sono collocati lungo un ideale per- Valentin, Stefano Catalano, Fulco Pratesi;
corso spirituale (la cui percorrenza tra- 9. Carlo Lorenzetti (capogruppo), Massimo
sforma la memoria della morte - enfatiz- Domenicucci, Franco Papale, Francesco
zata dalla pavimentazione di marmo Nero 1
Dal Bando di Concorso per l’ideazione progettua- Bianchi, Giulio Savio, Gabriele Farre, Eva
Africa - in rigenerazione della vita) e, co- le e la realizzazione del “Monumento ai caduti di Zanzotti;
Nassiriya”. 10. Elisa Montessori (capogruppo), Paolo
me elementi lasciati al suolo da una forza 2
I progetti sono presentati dal Vicepresidente del Monesi;
superiore, ricordano le 19 vittime. Un’el- Consiglio e Ministro per i Beni e le Attività cultura-
11. Claudio Palmieri (capogruppo), Paolo
lisse in travertino con sedute (dal valore li, Francesco Rutelli. Alla sontuosa cerimonia di pre-
miazione hanno partecipato il Ministro della Difesa Galli, Federico Scerrato, Francesco Pezzini,
simbolico della perfezione, insito nella fi- Arturo Parisi, il Presidente della Regione Lazio, Pie- Cesare Augusto Sarsini;
gura geometrica) delimita un manto er- ro Marrazzo, il Presidente della Provincia di Roma, 12. Luigi Piacentini (capogruppo), Idit Adler,
Enrico Gasbarra, il Sindaco di Roma, Walter Veltro- Mirko Tamburi, Emilia Di Pippo;
boso mentre il sistema di illuminazione ni, autorità militari, i familiari delle vittime oltre i
notturna (con luci calde e fredde) esalta la partecipanti al concorso e la giuria del concorso. 13. Sandro Sanna (capogruppo), Roberto
3
Nel luglio 2003 inizia la missione italiana in Iraq, Grimaldi, Giacomo Sanna;
fruibilità visuale e l’efficace disposizione
con compiti di peace keeping, ovvero garantire la si- 14. Niny Santoro (capogruppo), Giovanni
dei menhir che tende produrre una sensa- curezza, ripristinare i servizi e le infrastrutture, adde- Martinelli, Alessandro Martini;
zione di movimento. strare la polizia locale. Il 12 novembre 2003 un ca- 15. Giuseppe Spagnulo (capogruppo), Lucio
Gli elementi scultorei, semplici ma molto mion cisterna carburante forza il posto di blocco al-
l’entrata della base italiana e l’autobomba che segui- Agazzi, Enrico Pocopagni, Gabriele
forti e ben articolati nello spazio, assumo- va il camion si è fatta esplodere contro la base milita- Amadori, Maurizio Costacurta, Paolo
no (nelle parole degli autori) grandi valo- re, provocando l’esplosione del deposito munizioni. Pittalunga, Nicola Agazzi.

29
70/07
a cura di Giovanni Carbonara e Alessandro Pergoli Campanelli
R E S T A U R O

BENI CULTURALI:
TUTELA E PREVENZIONE
Intervista a Roberto Cecchi sulle nuove Linee Guida per
la valutazione e riduzione del rischio sismico del
patrimonio culturale che indicano i requisiti di
sicurezza ritenuti adeguati per i beni architettonici di
valore storico-artistico. Alessandro Pergoli Campanelli

C
on il parere favorevole del Con- In tal modo diventa possibile affrontare i D. Il nuovo “Codice dei Beni Culturali e
siglio Superiore dei Lavori Pub- complessi problemi della sicurezza strut- del Paesaggio” stabilisce che per i beni
blici (n. 66 Ass. Gen. 21 luglio turale di monumenti e opere d’arte situa- immobili, situati nelle zone dichiarate a
2006) si conclude l’iter tecnico ti nelle zone del nostro paese classificate a rischio sismico in base alla normativa vi-
di approvazione delle Linee Guida per la rischio sismico (in pratica la maggior par- gente, il restauro comprenda l’interven-
valutazione e riduzione del rischio sismico te del territorio nazionale) attraverso una to di miglioramento strutturale, e dispo-
del patrimonio culturale con riferimento metodologia omogenea che libera i beni ne che il ministero definisca, anche con il
alle norme tecniche per le costruzioni .1 culturali da un poco chiaro regime di de- concorso delle regioni e con la collabora-
Il documento trae origine da un’intesa roga; allo stesso modo è auspicabile che zione delle università e degli istituti di ri-
istituzionale tra il dipartimento della Pro- tale metodo possa estendersi a tutti gli cerca competenti, linee di indirizzo, nor-
tezione Civile e il ministero per i Beni e le edifici e gli ambiti territoriali ritenuti di me tecniche, criteri e modelli di inter-
Attività Culturali e, al suo interno, la dire- valore storico o artistico, anche se non vento in materia di conservazione dei be-
zione generale per i Beni Architettonici e vincolati ex lege (e magari anche a quelle ni culturali4. Le attuali Linee Guida na-
Paesaggistici 2. Le Linee Guida sono state, opere moderne ritenute già meritevoli di scono quindi in coerenza con il nuovo as-
infatti, elaborate da un’autorevole com- tutela per la loro qualità architettonica, se setto voluto per la normativa inerente i
missione mista fra il dipartimento della non addirittura a tutte le preesistenze). cosiddetti beni culturali? Quali sviluppi
Protezione Civile e la direzione generale Il documento finale risulta l’esito di un’ap- sono previsti?
per i Beni Architettonici e Paesaggistici 3 e profondita riflessione scientifica e tecnica, R. Già la precedente disciplina di tutela, il
poi trasmesse al ministero delle Infra- ricondotta nell’ambito disciplinare del re- decreto legislativo 490/99, prevedeva per
strutture e dei Trasporti per il parere del stauro e della conservazione, proponendo i beni culturali il solo miglioramento e
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, in sintesi il principio di un meditato e mi- non l’adeguamento strutturale. Il Codice
che vi ha apportato alcune modifiche. rato ‘miglioramento’ strutturale in con- ha ribadito questo indirizzo che discende
Si tratta di un’importante assunzione di trapposizione al precedente asettico con- da un dibattito durato tantissimi anni e
responsabilità con la quale due ministeri, cetto di ‘adeguamento’ normativo. che, dalla parte di chi si occupa di ‘monu-
quello per i Beni e le Attività Culturali e Ne abbiamo parlato con Roberto Cecchi, menti’, pretendeva di avere per il restauro
quello delle Infrastrutture e dei Trasporti direttore generale per i Beni Architettoni- dei beni culturali una normativa che te-
(una volta LLPP), per la prima volta si im- ci e Paesaggistici del ministero per i Beni nesse conto delle esigenze di conservazio-
pegnano nella definizione di una norma- e le Attività Culturali che, in qualità di co- ne oltre a quelle per la sicurezza. Ciò che la
tiva comune per la prevenzione del rischio ordinatore del gruppo di lavoro, è stato normativa antisismica precedente preve-
sismico. uno dei principali artefici del testo. deva per i beni culturali era una sostanzia-

30
70/07
R E S T A U R O
le deroga alle norme di carattere più gene-
rale, lasciando il sistema della tutela in
una sorta di limbo, come si trattasse di
una gentile concessione che non ha mai
risolto alcun problema se non lasciare il
patrimonio indifeso. La soluzione non
può essere la deroga. La questione è trova-
re la maniera migliore per garantire insie-
me prevenzione e tutela. Quanto agli svi-
luppi è difficile dire. In questo momento
stiamo informatizzando un sistema per la
verifica della sicurezza. Poi ci sarà la speri-
mentazione sul campo. Immagino che la
quotidianità dell’esperienza imporrà al-
cune modifiche, già ampiamente preven- va nelle attuali norme di pianificazione dispositivo di tutela paesaggistica, ma
tivate dal sistema delle Linee Guida. urbanistica? non è la stessa cosa. Sono i dispositivi di
D. Le nuove Linee Guida prescrivono un R. La disciplina è modulata per il patri- natura urbanistica che definiscono le zone
“percorso di conoscenza, valutazione monio storico artistico, così come indivi- di centro storico, e la competenza è delle
della sicurezza sismica e progetto degli duato dalla legge di tutela, il Codice, nella amministrazioni regionali. Ovviamente,
eventuali interventi, concettualmente Parte seconda. E dunque ha come obbiet- il sistema delle Linee Guida che abbiamo
analogo a quello previsto per le costru- tivo tutti quei beni immobili formalmen- messo a punto può essere applicato a
zioni non tutelate, ma opportunamente te riconosciuti d’interesse e che in passato qualsiasi edificio in muratura e comun-
adattato alle esigenze e peculiarità del erano ricompresi in quella categoria che que prevede una analisi non solo del sin-
patrimonio culturale”.5 A quali beni si fino a qualche tempo andava sotto il no- golo edificio ma anche degli eventuali
applicherà tale disciplina? È possibile de- me di “monumenti”. Non esiste oggi una manufatti contermini con un chiaro rife-
finire meglio l’ambito del patrimonio legge di tutela che possa dichiarare un rimento alla necessità di valutare i rappor-
culturale: ad esempio, esso include inte- centro storico bene culturale. Si possono ti edilizi, fondamentali per una corretta
gralmente i cosiddetti centri storici o si fare tanti vincoli quanti sono gli edifici individuazione del livello di sicurezza.
riferisce ai soli beni vincolati? È prevista che compongono quel centro storico, ma D. Le nuove Linee Guida si riferiscono
una futura integrazione di tale normati- non un vincolo d’insieme. Si può fare un “alle sole costruzioni in muratura” e par-

31
70/07
R E S T A U R O

ze. A ciò va aggiunta la ricerca che in que-


sto campo dovrebbe essere promossa. Ma
si tratta di un’evenienza alla cui realizza-
zione credo molto meno.
D. Un’importante novità è costituita dal-
la chiara distinzione fra principi (che gui-
dano l’azione di consolidamento e che in
parte richiamano criteri propri della di-
sciplina del restauro quali il minimo in-
tervento, la compatibilità chimico fisica
ecc.) e strumenti operativi che “devono
essere intesi a carattere non vincolante”.
Le possibili tecniche di intervento “ven-
gono esaminate criticamente in relazione
alla loro efficacia, al loro impatto sulla
conservazione (non invasività, reversibi-
lità e durabilità) ed ai costi”6. È un note-
vole passo avanti per ricondurre la pro-
gettazione del consolidamento degli edi-
fici storici in muratura all’interno di una
consapevole e meditata azione critica, ba-
sata sulla conoscenza approfondita dei
singoli casi, ovvero all’interno della me-
todologia tipica della disciplina del re-
stauro. Una disciplina che dovrebbe esse-
re di esclusiva competenza degli architet-
lano di un “giudizio finale sulla sicurezza Nella pratica, con che mezzi si prevede di ti, almeno a livello di coordinamento. Ri-
e sulla conservazione garantite dall’in- conseguire tale adeguamento? tiene che possa essere così anche quando
tervento di miglioramento sismico”. R. Il sistema delle Linee Guida è un siste- l’intervento si riferisca unicamente a ope-
Quali sono le principali differenze ri- ma aperto. Consente d’intervenire in razioni di miglioramento strutturale?
spetto alla precedente normativa? qualsiasi momento perché non ha un ca- R. Come accennato, le Linee Guida rap-
R. Sinteticamente si può dire che per la pri- rattere prescrittivo, ma prestazionale. presentano per la prima volta la sintesi di
ma volta il giudizio non è puramente quali- Quello che si vuole raggiungere rimane istanze ingegneristiche con gli obiettivi
tativo e si ha l’obbligo di valutare non solo un obiettivo sostanzialmente costante nel specifici del restauro e della conservazione,
il coefficiente di sicurezza ma anche il mi- tempo. Il modo in cui lo si raggiunge è che trovano una comunione di intenti sen-
glioramento ottenuto, nel caso di interven- frutto dell’esperienza, della possibilità di za che una disciplina prevarichi l’altra, con
to, in termini di accelerazione del suolo. misurarsi con questa nuova possibilità; uguale dignità, nel nome della salvaguardia
D. Il testo fa riferimento a “una continua per cui la calibrazione del sistema è fun- dell’edificato storico anche nella sua decli-
evoluzione” affinché le Linee Guida sia- zione del tempo e della capacità di leggere nazione strutturale. È implicito, pertanto,
no “tenute costantemente aggiornate”. criticamente lo stratificarsi delle esperien- che il raggiungimento di questo obiettivo

32
70/07
R E S T A U R O
sia possibile solo attingendo alle compe-
tenze migliori di ogni ambito disciplinare.
D. Le Linee Guida individuano due diver-
si livelli di approfondimento, applicabili a
due diverse scale: quella territoriale e
quella sul singolo manufatto. A livello ter-
ritoriale si propone un ulteriore affina-
mento, definito microzonazione. “La sud-
divisione del territorio italiano in zone,
attribuendo a ciascuna un prefissato valo-
re dell’azione sismica, rappresenta uno
schema semplice ed efficace per la proget-
tazione di nuove strutture ma può con-
durre a sovrastime, che possono risultare
critiche per la conservazione di un manu-
fatto esistente. L’azione sismica di riferi-
mento viene quindi valutata beneficiando
degli studi già disponibili che definiscono
la pericolosità sismica del territorio italia-
no ed effettuando, eventualmente, appro-
fondimenti sulle caratteristiche locali del
sito”. È previsto, in futuro, di redigere una
mappatura del territorio italiano per zone
più ‘ravvicinate’ o tale operazione è rivol-
ta solo a particolari casi di studio?
R. Anche alla luce di quanto detto po-
c’anzi mi permetto di puntualizzare che i delle valutazioni che sottintende il massi- bilire priorità per i futuri interventi”. Ri-
livelli di valutazione sono tre (LV1, LV2 e mo affinamento dei parametri di input. tiene che l’applicazione di tale metodolo-
LV3) e che il primo è quello definito di ca- D. La salvaguardia del patrimonio cultura- gia possa divenire anche un importante
rattere territoriale, mentre il secondo di le dal rischio sismico in Italia rappresenta strumento di salvaguardia (e quindi vada
verifica locale e il terzo di valutazione glo- quantitativamente un impegno assai one- integrato con altre valutazioni) e di pro-
bale. Questa strutturazione è in funzione roso, per la grande estensione dei beni da grammazione della spesa? È inoltre previ-
anche della flessibilità e gestibilità di que- tutelare. Le Linee Guida prevedono di “va- sta una cadenza con la quale tali verifiche
sta metodologia che, a regime, dovrebbe lutare l’accelerazione di collasso e rappor- saranno aggiornate e monitorate?
consentire per ogni edificio il livello di co- tarla a quella attesa nel sito in un prefissato R. Il sistema messo a punto rappresenta
noscenza massimo e una valutazione intervallo di tempo e con una prefissata certamente uno strumento per la program-
estremamente affinata corrispondente al probabilità di superamento (accelerazione mazione della spesa per la salvaguardia del
livello LV3. Pertanto l’obiettivo è quello attesa nel sito): questo parametro”, defini- patrimonio culturale. La verifica sismica, la
di raggiungere in tempi ragionevolmente to “indice di sicurezza sismica, è utile per conoscenza delle criticità dovrà orientare
brevi il massimo livello di attendibilità evidenziare le situazioni più critiche e sta- verso un elenco di priorità oggettive, consi-

33
70/07
R E S T A U R O

derando che la prevenzione dal rischio rap- no a più riprese che il percorso della sicu- le opere d’arte causati da altre calamità
presenta indubbiamente uno degli obbiet- rezza è un percorso di conoscenza. Tanto naturali (alluvioni, smottamenti ecc.)?
tivi da perseguire in un paese come il nostro più si conosce della natura di un bene, R. Ovviamente sì, se ne parla chiaramente
dove gran parte del territorio è considerato tanto più si sarà in grado di mettere a pun- nella nostra scheda quando si definisce il ri-
a rischio sismico. Quanto alla periodicità to un progetto mirato che abbia i caratte- schio che, come obiettivo, deve essere valu-
delle verifiche, il sistema della verifica scat- ri del minimo intervento e che dia le più tato nella sua globalità, anche con la possi-
ta, quantomeno, ogni qual volta s’intende ampie garanzie sotto il profilo della sicu- bilità di attingere agli strumenti già esisten-
metter mano al patrimonio culturale. L’a- rezza e della tutela. Per questo, tutto ciò ti di valutazione del rischio territoriale.
pertura di una porta, il consolidamento di che è stato fatto in passato diventa un rife-
un solaio, il restauro di una copertura ecc. rimento prezioso. Non solo le raffinate ri- 1
Consultabile in rete all’indirizzo: http://www.bap.be-
niculturali.it/news/documenti/linee_guida_finale_ll
non sono irrilevanti nel computo della si- cerche di storia dell’arte, ma anche la trac- pp.pdf e pubblicate come “Linee Guida per la valu-
curezza totale. Sarà ovviamente cura del cia di una semplice lesione, magari rileva- tazione e riduzione del rischio sismico del patrimo-
progettista trovare la soluzione ottimale an- ta un decina d’anni prima e adesso coper- nio culturale” da Gangemi editore, Roma 2006.
2
Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Mi-
che in termini di verifiche da effettuare. ta da un velo d’intonaco senza essere stata nistri n. 3274 del 20 marzo 2003.
D. “Nell’intento di acquisire in tempi risarcita. Avere un documento che ci indi- 3
Il decreto di costituzione del gruppo di lavoro del 5
maggio 2005 è a firma di Guido Bertolaso e Rober-
brevi una conoscenza omogenea e accura- ca che in quel punto esiste un elemento di to Cecchi. Il gruppo di lavoro è costituito da Miche-
ta del rischio del patrimonio culturale, la discontinuità, significa conoscere un dato le Calvi, Ordinario di Tecnica delle costruzioni,
direzione generale per i Beni Architetto- importante se riflettiamo sul fatto che il Università degli Studi di Pavia (coordinatore); Ro-
berto Cecchi, Direttore generale per i Beni Architet-
nici e Paesaggistici del ministero per i Be- sistema di analisi proposto dalle Linee tonici e Paesaggistici (coordinatore); ing. Agostino
ni e le Attività Culturali ha elaborato un Guida si basa sul principio dei meccani- Goretti, Dipartimento Protezione Civile (redazione
programma per il monitoraggio dello sta- smi locali, il che significa analizzare la fab- documento e segreteria); prof. Sergio Lagomarsino,
Ordinario di Tecnica delle costruzioni, Università
to di conservazione dei beni architettoni- brica non solo per tipologie e modalità co- degli Studi di Genova (redazione documento); prof.
ci tutelati. Esso consiste nella costruzione struttive, ma anche per macroelementi di Paolo Faccio, docente di restauro architettonico
IUAV di Venezia (redazione documento); prof. An-
di una banca dati, contenente per ciascun cui si compone a causa delle azioni stati- tonio Borri, Ordinario di Scienza delle costruzioni,
manufatto una serie di dati, strutturati at- che e sismiche. Tali macroelementi sono Università degli Studi di Perugia; prof. Giovanni
traverso schede, relativi alla conoscenza caratterizzati dalla loro monoliticità in- Carbonara, direttore della Scuola di specializzazione
in Restauro dei monumenti, Università degli Studi
della costruzione e dello stato di conserva- terna e circoscritti proprio da quelle fessu- “La Sapienza” di Roma; prof. Giorgio Croci, Ordi-
zione, alla valutazione della vulnerabilità razioni. nario di Tecnica delle costruzioni, Università degli
e del rischio e all’eventuale progetto di in- D. Le nuove Linee Guida suggeriscono “i Studi “La Sapienza” di Roma; prof. Michele Jamiol-
kowsky, Ordinario di Geotecnica, Politecnico di To-
terventi per la prevenzione” 7. Lo scopo è requisiti di sicurezza ritenuti adeguati rino; prof. Gaetano Manfredi, Ordinario di Tecnica
conoscere lo stato di conservazione del- per i beni architettonici di valore storico- delle costruzioni, Università degli Studi di Napoli
“Federico II”; ing. Luciano Marchetti, Direttore re-
l’intero patrimonio culturale per pro- artistico. Sono opportunamente ridefi- gionale per i beni Culturali e Paesaggistici del Lazio;
grammare consapevolmente i futuri in- niti gli stati limite di riferimento, che prof. Claudio Modena, Ordinario di Tecnica delle
terventi. In che modo questa ‘schedatura’ non si riferiscono solo a esigenze di sal- costruzioni, Università degli Studi di Padova; Paolo
Rocchi, Ordinario di Restauro architettonico, Uni-
si può integrare con la cosiddetta “Carta vaguardia dell’incolumità delle persone versità degli Studi “La Sapienza” di Roma; Prof. Car-
del Rischio” e in più in generale con quan- (stato limite ultimo) e di funzionalità lo Viggiani, Ordinario di Geotecnica, Università de-
gli Studi di Napoli “Federico II”.
to già fatto in materia di catalogazione? (stato limite di danno), ma anche alla 4
Cfr. art. 29, D. L.gvo n. 42 del 22 gennaio 2004.
R. Uno degli scopi dichiarati delle Linee perdita del manufatto ed ai danni ai beni 5
Art. 1, comma 1.1 Finalità e criteri.
Guida è costruire un impianto a rete, al fi- di valore artistico in esso contenuti”. È
6
Art. 1, comma 1.2 Contenuti delle Linee Guida
7
Art. 2 Requisiti di sicurezza e conservazione, par. 2.1
ne di mettere a disposizione il sistema del- prevista un’integrazione di tali previsioni Strumenti per la valutazione della sicurezza sismica a
le conoscenze. Le Linee Guida chiarisco- con quelle relative ai possibili danni sul- scala territoriale.

34
70/07
a cura di Tonino Paris

I N D U S T R I A L
LONDON’S
CALLING!

Il 100% design tra great exhibition


ed evento informale.

D E S I G N
La manifestazione più importante
in Inghilterra contiene anche due
nuove importanti sezioni: 100%
Light e 100% Detail, dedicati
rispettivamente all’illuminazione e
ai componenti per l’architettura.
1 Lorenzo Imbesi

I
1
grandi eventi fieristici globali possono bisogno di forme di spettacolarizzazione in
a pieno titolo ormai essere considerati grado di comunicare e promuovere attra-
i motori su cui si canalizza la promo- verso una messa in scena le estetiche e i va-
zione e la diffusione del design, così lori delle merci. Così dalle Grandi Esposi-
come la scoperta dei loro protagonisti e zioni che hanno consacrato l’industria co-
dei nuovi talenti della creatività. Nell’al- me protagonista assoluta del progresso a ca-
ternarsi ritualmente di edizione in edizio- vallo del secolo passato, alle grandi fiere del
ne, come un calendario perpetuo, i saloni Design della contemporaneità che si pro-
e le fiere che celebrano la produzione del pongono come appuntamenti fissi e osser-
design sono diventati la vetrina per le gio- vatori del panorama della produzione e del-
vani sperimentazioni e gli appuntamenti la sperimentazione internazionale, l’evento
fissi a cui non mancare per emergere ed os- effimero è lo strumento mediatico che met-
servare il panorama internazionale. Qui, i te in relazione il pubblico, sia specialistico
grandi dello star system, come anche i più che massificato, con la carica simbolica e
piccini emergenti, si confrontano sulle culturale delle merci intorno alle quali si
prospettive future del progetto disegnan- creano appositamente attraverso gli allesti-
do i contorni del dibattito, sostengono la menti, vere narrazioni immaginifiche.
visibilità della propria creatività mettendo La rappresentazione del prodotto ne legit-
in mostra il proprio lavoro al grande pub- tima così l’affermazione: partecipare ad
blico e soprattutto alle aziende per la pro- una delle grandi manifestazioni dislocate
duzione, ai giornalisti per la stampa, ai cri- nelle grandi città globali, Londra, Tokyo o
tici per l’interpretazione.
La produzione industriale ha sempre avuto 1. 100% Design: lightbulbs, prototipi

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70/07
D E S I G N
I N D U S T R I A L

2
traverso installazioni, conferenze, mostre, 100% DESIGN
openings. Oltre alle zone ovest della città Earls Court, Warwick Rd
che ospitano il 100% Design, e quelle cen- (www.100percentdesign.co.uk)
trali con molti showrooms che dedicano 100% è l’evento leader in Gran Bretagna
eccezionali installazioni per l’occasione, la per il design, l’interior e l’industria ed esi-
zona est, the east side, in particolare, si pre- bisce una selezione valutata da un panel di
senta come un nido enzimatico in conti- esperti dal mondo dell’industria. La fiera,
nuo fermento contenendo il design con- epicentro di tutti gli eventi del design week,
temporaneo più giovane e in movimento. tra i 600 stands esibisce oltre ad una molti-
Berlino, ratifica una forma di successo in Le attività si concentrano intorno ad una tudine di designer internazionali, una rac-
cui l’organizzazione funge da istituzione serie di edifici di archeologia industriale, colta della produzione britannica: insom-
garante e lo spazio espositivo ne fornisce nella vecchia Truman Brewery tra Brick ma un’enorme fiera in cui si mescolano, tra
l’evidenza. La metropoli stessa di riflesso Lane e le aree circostanti di Shoreditch e di gli stands, designers in veste di autopromo-
partecipa alla rappresentazione in senso Spitalfields. Una menzione particolare al zione e aziende, come anche la pubblicisti-
attivo attraverso un indotto di mostre ed “Designers Block” da cui è partito nel ca internazionale di settore e i cosiddetti
eventi che ne costellano lo spazio urbano 1998, su iniziativa di Piers Robert e Rory design brands, ovvero le organizzazioni di
e mobilitano occasioni per guardare, par- Dodd, questa sorta di “fuori salone” lon- promozione del design che connettono
lare, esibire, intrattenere, ascoltare, dif- dinese e che sembra oggi forse godere, nel- contemporaneamente produzione, pro-
fondere cultura del design. la sua veste informale, di uno spessore tra getto e comunicazione, scoprendo nuovi
Il 100% Design, ormai trascorso il suo 12° attività, interessi e stimoli, se non superio- talenti (Hidden art; Design-Nation; De-
compleanno, è l’evento di design più im- re, sicuramente pari al salone fieristico sign Factory). Tra le curiosità, da notare
portante in Inghilterra ed ormai è da iscri- stesso. Insomma, il collettivo della creati- ACID, una specie di sindacato contro il fe-
vere tra le più autorevoli vetrine interna- vità si mobilita nel creare occasioni per nomeno della contraffazione nel design
zionali. Allestito solitamente a settembre guardare, parlare, esibire, intrattenere, (www.acid.uk.com)
in una grande struttura nella zona di Earls ascoltare, diffondendo cultura del design
Court di Londra, dall’edizione 2006 la in tutta la città inventando mostre e in- 100% EAST
manifestazione fieristica contiene anche stallazioni o rinnovando le collezioni mu- Truman Brewery, 91 Brick Lane
due nuove importanti sezioni: 100% seali esistenti, producendo un cartellone (www.100percenteast.co.uk)
Light e 100% Detail, dedicati rispettiva- fitto di iniziative e di location da coprire il Talenti emergenti e neolaureati per la ma-
mente all’illuminazione e ai componenti tessuto urbano, all’aperto come al coper- nifestazione del 100% nell’east side. Alla se-
per l’architettura. to. Design come possibilità: creativa nel conda edizione, la mostra è divisa in due
Contemporaneamente e diffusamente progetto, partecipativa nell’organizzazio- aree: la grande hall dei giovani designers e
nel tessuto urbano per la durata di 15 ne, esperienziale nel consumo attivo. delle aziende con una selezione dal Salone
giorni, il London Design Festival, invece A zonzo nella Londra più movimentista e del Mobile, dal DesignMai di Berlino e dal
alla sua quarta edizione, cerca di rispec- postindustriale, non si può non notare 100% di Tokyo, e Talented Zone con 150
chiare la scena della creatività inglese at- che tutti sono coinvolti a partecipare nel- tra i più brillanti neolaureati delle scuole di
lo sforzo di raccogliere e mostrare soluzio- design di Londra selezionati da una giuria
2. 100% east: prototipi ni progettuali, nel produrre ed esprimere apposita. Una nota sui progetti qui presen-
3. 100% Light: prototipi forme artificiali, nell’essere partecipe allo tati tratti dal concorso candlelight indetto
4. DesignersBlock: installazione spettacolo del grande evento. Anche ri- da Mathmos e la bella la sedia di Tom Di-
5. Exposed: Faceless adattando i luoghi più incredibili. xon in polistirene ad arredare le aree ristoro.

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70/07
4
DESIGNERSBLOCK
The Nicholls and Clarke Buildings, 3-10
Shoreditch High Street
(www.designersblock.org.uk)
Interiors, furniture, prodotti, lighting, da
oltre 60 designers più o meno emergenti
ed emersi, appare tra le mostre più inte-
ressanti e maggiormente curate nell’east
side. Dominano soprattutto autoprodu-
zione/autopromozione e creatività diffu-
si. Divertenti e anticonformisti gli eventi
serali organizzati in una parte degli am-
bienti delle mostre, contemporaneamen-
te con concerti e disco nelle diverse sale.

100% NORWAY
Old Truman Brewery, Brick Lane
(www.norway.org.uk)
La nuova generazione del design norvege-
se si rivela in una mostra di prodotti in-
3 torno alla Lovetann house di Snøhetta,
una casa modulare con infinite variazioni,
PURE AUSTRIAN presentata per la prima volta in Gran Bre-
DESIGN LANDING tagna.
Truman Brewery, 91 Brick Lane
(www.pureaustriandesign.com) DES+GN MAIS
Interessante selezione del design e della Old Truman Brewery, Brick Lane
produzione contemporanea austriaca al- (www.cpd.pt)
lestita in una sezione del 100% east. Il Portugese Design Centre racconta il me-
5
glio del design nazionale sviluppato per il
mercato britannico. Obiettivo della mo-
stra, mostrando prodotti divisi tra i temi
chiave della Persona, della Casa e della
Città, è di incoraggiare lo scambio di idee
tra designers e produttori.

DESIGN SINGAPORE Mostra on the road allestita all’interno di


COUNCIL_20/20 due autobus double deck parcheggiati nel
movement design tour cuore dell’area di Brick Lane. Il design di
Elys Yard, Old Truman Brewery, 15 Han- Singapore in mostra con un’attenzione al
bury Street (www.designsingapore.org) fashion e al fumetto.

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D E S I G N

6. Tom Dixon Polystyrene Chair Project


7. [re]design exhibition
I N D U S T R I A L

[RE]DESIGN 06_good & gorgeous REJECTED


the Boiler House, Old Truman Brewery Brick Lane (www.w10k.com)
(www.redesigndesign.org) Lavori di studenti che mostrano, in un mix
Il design della e per la sostenibilità in mo- di ludico e frivolo, più che l’oggetto finito,
stra attraverso progetti, prodotti, materiali, il processo, in un allestimento informale
concept con lo scopo di fare il punto della che si avvicina allo spazio di un laboratorio.
situazione dell’innovazione environmen-
tally friendly per quanto riguarda il proget- DESIGN EMBASSY
to, la produzione e la commercializzazione. ICA, 12 Carlton House Terrace
Emerge una forma di sostenibilità che non (www.londondesignfestival.com)
rifiuta valori come colore, decorazione, tat- Serate organizzate dalla rivista ICON (me-
tilità delle forme, good & gorgeous. diapartner del design festival) negli spazi
dell’ICA, Institute of Contemporary Arts.
OPENSPACE 06
Atlantis Ground Gallery, DESIGN MUSEUM_design mart 2006
the Truman Brewery, Brick Lane Shad Thames (www.designmuseum.org)
(www.openspaceinfo.com) In attesa della gestione Sudjic, il museo è
Organizzazione che coordina piccole ormai diventato una vetrina per i talenti
aziende e designers in un network per la del design emergente. Oltre la collezione
vendita a retailers, architetti, interior desi- permanente che contiene alcuni pezzi del
gners, curatori di gallerie, collezionisti e design storico (abbastanza esigua), una
stampa, attraverso l’organizzazione di mostra temporanea racconta le tendenze
un’iniziativa annuale che coincide con i del contemporaneo selezionate tra i gio-
maggiori eventi di design. vani made in Britain.
7

lorenzo.imbesi@uniroma1.it

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70/07
a cura di Claudia Mattogno

U R B A N I S T I C A
DA EGOPOLIS
A ECOPOLIS
L’attività di trasformazione
dell’ambiente dovrà passare da
una coscienza egoica - che fa
l’interesse di pochi - ad una
coscienza ecologica, che lavori
per la sopravvivenza del tutto.
Maria Cristina Marchetti

È
del 1975 il testo di Fritjof Capra volta erano costituiti da particelle che intera- percepii il suo ritmo e ne ‘sentii’ la musica”.
“The Tao of Physics”1, best seller givano tra loro creando e distruggendo altre Con queste parole l’autore descrive l’espe-
mondiale nel quale il fisico ame- particelle. Sapevo che l’atmosfera della terra rienza di un’intuizione che gli fa com-
ricano esprime il concetto della era continuamente bombardata da una prendere in maniera profonda l’intima
sostanziale armonia esistente tra lo spirito pioggia di ‘raggi cosmici’, particelle ad alta connessione dell’uomo all’universo, una
della saggezza orientale e le concezioni energia sottoposte a urti molteplici quando connessione fatta di relazioni dinamiche
della scienza più moderna. penetrano nell’atmosfera. Tutto questo mi che la fisica moderna sta continuando a
“In un pomeriggio di fine estate, seduto in ri- era noto dalle mie ricerche nella fisica delle verificare sperimentalmente, modifican-
va all’oceano, osservavo il moto delle onde e alte energie, ma fino a quel momento ne ave- do completamente il concetto di materia
sentivo il ritmo del mio respiro, quando al- vo avuto esperienza solo attraverso grafici, proprio della fisica classica.
l’improvviso ebbi la consapevolezza che tutto diagrammi, e teorie matematiche. […] ‘Vi- Da allora Capra ha scritto diversi altri li-
intorno a me prendeva parte ad una gigante- di’ scendere dallo spazio esterno cascate di bri, tradotti in tutto il mondo, e dirige a
sca danza cosmica. Essendo un fisico, sapevo energia, nelle quali si creavano e si distrugge- Berkeley il Center for Ecoliteracy. Nella
che l’acqua, le rocce la sabbia e l’aria che mi vano particelle a ritmi pulsanti, ‘vidi’ gli ato- home page del sito web del Centro si leg-
circondavano erano composte da molecole e mi degli elementi e quelli del mio corpo par- ge: “Non abbiamo bisogno di inventare
da atomi in vibrazione, e che questi a loro tecipare a questa danza cosmica di energia; delle comunità umane sostenibili. Possia-

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70/07
U R B A N I S T I C A

mo, piuttosto, apprendere dalle società Nelle civiltà antiche, sia occidentali che
che hanno vissuto in maniera sostenibile orientali, l’atto di edificare aveva un carat-
per secoli. Possiamo anche formare delle tere sacro. Vi era profonda consapevolez-
comunità secondo il modello degli ecosi- za riguardo al fatto che il risultato di gesti
stemi naturali, quali le comunità sosteni- tecnici e simbolici fosse una trasformazio-
bili di piante, animali e microrganismi. ne di risorse materiali e di energie natura-
Poiché una caratteristica spiccata della li e che i manufatti prodotti, inserendosi
biosfera è la sua intrinseca capacità di so- nell’ambiente, lo modificavano e lo in-
stenere la vita, una comunità umana so- fluenzavano. Era una profonda coscienza
stenibile dev’essere progettata in modo ta- di come tutto ciò che fa parte del cosmo
le che le sue istituzioni tecnologiche e so- non possa che rispettare le regole sottili
ciali rispettino, sostengano e cooperino che ne garantiscono l’equilibrio.
con le capacità intrinseche della natura di All’interno della nostra disciplina, attual-
sostenere la vita. mente si è diffuso il concetto di “impatto
I processi e i modelli grazie ai quali gli eco- ambientale” relativo ad opere di corpose
sistemi sostengono se stessi si sono evoluti dimensioni, ma non ci si rende conto che
nell’arco di miliardi di anni. Progettare co- bisognerebbe parlare piuttosto di impatto
munità umane compatibili con i processi sull’ “ecohabitat”, intendendo con ciò un
della natura richiede delle conoscenze eco- più vasto campo di relazioni complesse tra
logiche di base, che sono uno dei compo- clima, paesaggio, risorse e caratteristiche
nenti chiave dell’alfabetismo ecologico”2. dei luoghi e specie viventi abitanti, ivi
Nonostante voci scientifiche di tutto il compreso l’uomo. Con l’urbanistica si
mondo proclamino che stiamo percor- continua a razionalizzare situazioni in ge-
rendo una via che porterà al collasso del nere già di fatto esistenti, senza porsi il
“sistema terra”, non si può ancora dire che problema di un reale risanamento dei
la coscienza di ciò sia realmente diffusa a danni all’habitat derivati da interventi ba-
livello generale. sati solo su interessi economici di pochi.

In queste pagine e nella precedente:


• Quartiere Vauban a Friburgo. I nuovi edifici
osservano standard energetici di basso consumo.
Le prime case sono state realizzate nel 1998. La
tipologia prevalente è quella della casa a schiera.
Fasce verdi di trenta metri separano gli edifici;
una serie di spazi verdi sono attrezzati per il
gioco e le attività sportive. L’orientamento degli
edifici è studiato in modo da non ostacolare il
passaggio dell’aria fresca dalle colline

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70/07
U R B A N I S T I C A
Le costruzioni bioecologiche costano più scontriamo il crescente inquinamento di
di altre che a volte sono realmente malsa- aria, acqua e prodotti alimentari, il dif-
ne per gli abitanti ed inquinanti per l’am- fondersi della desertificazione, rilevanti
biente. La nocività di alcuni ambienti è cambiamenti di clima.
ancora purtroppo difficilmente dimostra- Alcuni di questi cambiamenti climatici
bile in modo “scientifico”, mentre una possono ritenersi insiti nell’evoluzione del
disinformazione generale porta al perpe- pianeta, che noi non possiamo certo preve-
tuarsi di quei danni alla specie umana ed nire, ma altri sono invece conseguenza di
al pianeta di cui cominciamo tardivamen- cieche azioni egocentriche da parte di in-
te a renderci conto: per quanto riguarda dustrie, società pubbliche e private. Anco-
gli abitanti, abbiamo un aumento di inci- ra oggi si spende di più per gli armamenti
denza delle allergie e di altre patologie più che per aiutare le popolazioni a vivere al
gravi; per quanto riguarda l’ambiente, ri- meglio, in armonia con la natura. Una cie-
ca fiducia nel progresso tecnologico, pur
fondamentale, nei modi dell’habitat uma-
no attuale, spinge ad andare nella direzione
della creazione di bisogni, piuttosto che
dell’investimento nella ricerca per trovare
soluzioni concrete ai problemi esistenti.
Lo sviluppo della cultura occidentale ha
portato a considerare l’uomo talmente di-
verso dagli animali, da divenire quasi
estraneo al mondo animale e da assegnar-
gli una apparente supremazia sulla natura
intera. L’intervento dell’uomo in tutti i
campi ha profondamente modificato le

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U R B A N I S T I C A

Planimetria del quartiere


Vauban a Friburgo. Il
progetto, in corso di
realizzazione, prevede il
recupero urbano e
ambientale di un’area
militare dismessa. Sono
previste 2000 unità
residenziali, uffici, servizi
pubblici e attività
economiche. Le vie di
collegamento interne sono
strade residenziali (il
passaggio e la sosta delle
auto sono permessi solo per
il carico e scarico); la via
principale, che attraversa il
quartiere collegandolo alla
città, è affiancata da
percorsi pedonali e ciclabili.
Gli edifici esistenti sono stati
recuperati e adibiti a
residenze per studenti

condizioni dell’ambiente in cui viviamo, Non c’è nulla da “inventare”, bisogna so- dello stato del sottosuolo, una rinnovata
ma tutto ciò è avvenuto senza l’antica co- lo riscoprire e sostenere una sensibilità attenzione alla cura degli spazi collettivi,
scienza di appartenere in prima persona che tutti abbiamo, ma che oggi tende a al verde, e così via – e, dall’altra, nuovi in-
ad un tutto. Nelle moderne definizioni di passare in secondo piano rispetto ai pro- terventi volti a trasformare l’ambiente nel
habitat, adottate in biologia o in botanica, blemi creati dai ritmi della vita moderna: massimo rispetto per l’habitat esistente,
con questo termine s’intende un ampio l’uomo ha bisogno della natura – e la na- con soluzioni tendenti al minimo consu-
complesso di situazioni ed elementi che tura va rispettata. mo delle energie e delle risorse naturali.
rendono possibile la sopravvivenza di una Uno degli argomenti che occorrerebbe Sappiamo che la Comunità Europea, ade-
specie animale o vegetale, ma a questo porre all’ordine del giorno per il prossimo rendo al protocollo di Kyoto, si è impegna-
proposito l’uomo non viene citato. È re- congresso dell’Uia, l’Unione Internaziona- ta a ridurre l’emissioni di anidride carboni-
cente la notizia apparsa su diversi quoti- le degli Architetti dal titolo “Trasmitting ca (CO2) nell’atmosfera dell’ 8% dal 1990
diani secondo cui “il cambiamento clima- Architecture”, che si terrà a Genova nel al 2012. La direttiva 2002/91/CE aveva
tico è la massima sfida che il mondo dovrà af- 2008, è il compito che gli architetti do- come obiettivo la promozione di un mi-
frontare nei prossimi anni”. L’allarme è sta- vrebbero assumersi nel divulgare una visio- glioramento del rendimento energetico de-
to lanciato in maniera molto articolata da ne del mondo che aiuti ognuno a sentirsi gli edifici nella Comunità. Ogni stato
un rapporto commissionato dal Governo realmente parte di un tutto più vasto. L’at- membro dovrebbe dotarsi di appositi rego-
inglese a Sir Nicholas Stern, ex capo eco- tività di trasformazione dell’ambiente che lamenti per conseguire l’obiettivo di limi-
nomista presso la Banca Mondiale. Il lavo- caratterizza il nostro campo d’azione – con tare le emissioni di gas ad effetto serra. Il go-
ro di Stern giunge alla conclusione che si è le relative scelte di ricerca e sviluppo tecno- verno italiano ha provveduto con il decreto
ancora in tempo per evitare il peggio, ma logico – dovrà essere indirizzata in una di- legislativo n.192 dell’agosto 2005 a recepi-
che i Governi devono agire al più presto a rezione evolutiva che conduca da una co- re tale direttiva, stabilendo criteri, condizio-
tale riguardo. Se continueremo a non voler scienza egoica – che (per)segue cioè l’inte- ni e modalità per migliorare le prestazioni
vedere la responsabilità delle azioni umane resse di pochi – ad una coscienza globale e energetiche degli edifici, per favorire lo svi-
dietro ad inondazioni, siccità, ondate di realmente ecologica, che lavori cioè per l’e- luppo, la valorizzazione e l’integrazione del-
calore, uragani, epidemie – spesso presen- quilibrio e la sopravvivenza del tutto. le fonti rinnovabili, come pure la diversifi-
tate come mere “catastrofi” naturali – non In questa ottica, anche nel campo dell’ur- cazione energetica. Il decreto demanda le
vi è possibilità di un cambiamento di dire- banistica, il nostro lavoro andrebbe indi- modalità di attuazione alle regioni e alle
zione. Eppure, oggi abbiamo una capacità rizzato ad una politica che preveda, da province autonome di Trento e di Bolzano.
di pensare in termini di “reti” e di “inter- una parte, azioni di recupero dell’habitat Esiste quindi un’occasione concreta da non
connessioni”, che fino a qualche decennio – in modo da riequilibrare il clima ed i perdere, per diffondere una coscienza più
fa sarebbe stata del tutto impensabile. Non paesaggi urbani già esistenti attraverso il ampia sull’abitare, ma vi è anche, al tempo
dovrebbe quindi essere troppo complesso reinserimento della vegetazione, eventua- stesso, il rischio che tutto ciò produca sol-
riuscire a diffondere una filosofia dell’abi- li demolizioni necessarie ad una migliore tanto un aumento da una parte di certifica-
tare meno “antropocentrica”. circolazione dei venti, riqualificazione zioni burocratiche e, dall’altra, di produzio-

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In questa pagina, dall’alto:
• Quartiere Vauban a Friburgo. Alcuni edifici,
adibiti ad abitazioni ed uffici, sono stati
realizzati come “Case passive”. Hanno una
struttura compatta, per ottimizzare il guadagno
solare si estendono lungo l’asse est-ovest, il
50% delle superfici vetrate è a sud. Strutture,
materiali e impianti sono studiati in modo da
contenere il consumo energetico per il
riscaldamento a 13.2kWh/mq/anno e il
consumo totale a 36,2 kWh/mq/anno
• Il Center for Ecoliteracy si dedica
all’educazione ad uno stile di vita sostenibile. Il
centro è una fondazione pubblica voluta da
Fritjof Capra, Peter Buckley e Zenobia Barlow
nel 1995, sostiene un programma di
sovvenzioni per organizzazioni educative e
comunità scolastiche, sponsorizza progetti
attinenti alla propria missione, principalmente
nell’area della baia di San Francisco. Gestisce
un’impresa editoriale denominata “Learning in
the Real World®” (L’apprendimento in un
mondo reale)

ne di materiali nocivi (come ad esempio nel scaldamento (65 kWh/mq). Sono stati muovere l’uso di mezzi di trasporto alter-
caso della maggior parte degli attuali isolan- realizzati sistemi di recupero dell’acqua nativi alle auto private.
ti più economici in commercio). piovana per l’innaffiamento del verde col- Fondamentale per il buon funzionamen-
Non si può dire che l’Italia sia al primo lettivo, mentre alcuni tratti delle vie di co- to di case e quartiere sarà del resto proprio
posto nelle sperimentazioni, anche se sin- municazione utilizzate dai mezzi pubblici la futura, crescente capacità degli abitanti
gole realtà provinciali, come Bolzano, è stata lasciata a verde. Negli edifici sono di adeguarsi ad abitudini diverse, tanto
stanno attivando serie iniziative in funzio- stati installati collettori solari e moduli fo- importanti nel percorso verso la sostenibi-
ne del risparmio energetico degli edifici. tovoltaici, per la produzione di acqua cal- lità ma ancora un po’ inconsuete, che van-
A livello urbanistico negli altri paesi euro- da ed energia. Le acque grigie provenien- no da un’attenta raccolta differenziata dei
pei le sperimentazioni sono molto più nu- ti da cucine e bagni sono utilizzate per ir- rifiuti, fino all’utilizzo di sistemi di loco-
merose3: in Olanda già nel 1988 è stato rigare i giardini e per lo scarico dei water, mozione collettivi non inquinanti.
promosso un progetto sperimentale per mentre le acque nere vengono convoglia- Solo una condivisa visione del mondo più
un intero quartiere residenziale a basso te in appositi impianti per la produzione ampia, che abbia come obiettivo l’armo-
consumo (“Ecolonia”, su progetto di L. di biogas, utilizzato per la cottura dei cibi. nia dell’uomo con se stesso, con gli altri e
Kroll ad Alphen aan den Rujn) dove nella Dal punto di vista strutturale sono stati con l’ambiente, potrà infatti portarci a so-
progettazione sono stati seguiti criteri utilizzati materiali diversi (calcestruzzo, luzioni concrete in funzione di un reale
ambientali; mentre in Germania, a Fri- mattone, blocchi di silicato di calcio, le- equilibrio tra habitat naturale e costruito,
burgo, è in corso di realizzazione il quar- gno, terra cruda) per ottenere il miglior partecipando tutti all’elaborazione di un
tiere di Vauban, un progetto di recupero isolamento termo-acustico, e per le fini- nuovo modello sociale e di una nuova
urbano e ambientale di un’area militare ture sono stati scelti materiali semplici e concezione del concetto di “benessere”.
dismessa di circa 34 ettari. naturali. Nella progettazione e realizza-
In questo secondo caso, alcuni edifici so- zione del quartiere è stata data grande at- 1
Fritjof Capra, Il Tao delle fisica. Adelphi, Milano
no stati realizzati come “edifici passivi”, tenzione alla partecipazione del pubblico 1982. Prefazione (traduzione di G.Salio)
ovvero come edifici progettati in modo da e degli utenti, al fine di promuovere una 2
Cfr. http://www.ecoliteracy.org
consumare meno di 15 kWh/mq, gli altri campagna di informazione sull’architet-
3
Nel testo “Architettura Sostenibile” di Dominique
Gauzin-Muller, ediz. Ambiente, Milano 2002, so-
soddisfano invece uno standard annuo di tura ecologica, di fornire consulenze pra- no descritti 29 esempi europei di edifici e insedia-
basso consumo energetico ai fini del ri- tiche sul risparmio energetico, e di pro- menti ad alta qualità ambientale

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a cura di Claudia Mattogno
C O N T R O L U C E

MY PERSONAL LEGGERE LA CITTÀ ATTRAVERSO


TESTI LETTERARI, FOTOGRAFIE,

BEAUTIFUL FILMATI, CON LO SCOPO DI


“DISVELARE ASPETTI INCONSUETI,

LAUNDRETTE CONTRADDIZIONI E INEDITA


BELLEZZA, CAPOVOLGERE I LUOGHI
COMUNI, FAR EMERGERE IL
SKETCHES FROM SIGNIFICATO DELLO SPAZIO FISICO
LONDON-BACK E DEGLI USI”, RIPRODURRE UNA
VISIONE, UNA SENSAZIONE.
I N

Mariateresa Aprile

Q
ualche giorno a Londra è
C I T T À

sufficiente per avvertire


quella profonda sensazione
di aver toccato, sia pure per
poche ore, il centro della propagazione
culturale e la meta della trasgressione gio-
vanile, tra cielo grigio e periferia cupa,
musica pop e glamour, da cui ogni edifi-
cio sembra essere pervaso.
Roma-Londra, poche ore e sembra di an-
dare molto, molto lontano. Il volo delle
6:30, se da un lato toglie tempo al sonno,
dall’altro dona la possibilità di farsi un’i-
dea della città, lentamente, mentre il bus
porta da Stanstead a Liverpool Street. Un
percorso di lento avvicinamento, che at-
traversa periferie anonime e WhiteCha-
pel, lasciando intravedere, della città, la
sua anima distesa e diffusa tra case basse,
tetti a doppia falda e strade larghe, e che
produce una spaesante sensazione di
schiacciamento al suolo, in contrasto con
la “Funny city” degli alti edifici e le strette
strade del centro, di cui un recente edifi-
cio di Foster ne è ulteriore simbolo. Final-
mente il bus parcheggia in quella città che
tutti conoscono col nome di Londra. Ma

Questa pagina, dall’alto:


• Lavanderia automatica in Goldborne Road
• Una comune strada principale in periferia

Pagina a fianco, dall’alto e da sinistra:


• The Economist Place in St. James St.
• Sottopasso ferroviario a Bethnal Green
• Le case a schiera a Fulham

44
70/07
allora, quella di prima, quella schiacciata
al suolo, quella di edifici lontani e bassi,
quella deserta, quale città era?
Hans Christian Andersen, la sua prima
volta a Londra, la descrisse come “the city
of all cities” (la città di tutte le città), come
la città che, nel suo essere, raccoglieva tut-
te le altre possibili, non, come spesso nel-
le metropoli attuali, nella sommatoria di
realtà urbane diverse, ma nel potenziale di
essere qualunque città. Potenziale che ap-
pare ovunque, nella lentezza delle passeg-
giate tra centro e periferia, tra le folle fe-
stanti e i paradisi nascosti, tra l’esteriorità
rumorosa e l’interiorità silente.
Qualche giorno a Londra è sufficiente per
mischiarsi ai turisti tra Camden Town,
Oxford Street, e St.James (dove da una
panchina si può ammirare, in silenzio e
solitudine, la piccola piazza e la sede del-
l’Economist, realizzata nel 1964 dagli
Smithsons), ma anche per intravedere,
quasi come un viaggio nel viaggio, un’al-
tra Londra nei quartieri residenziali, in
quelle zone, forse migliori, lontane dalla
miriade di italiani in missione acquisti.
Un viaggio nei luoghi dell’atmosfera:
contraddittoria ed occupata a Bethnal

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70/07
C O N T R O L U C E

Dall’alto:
• Trellick Tower
• Brunswick Estate
• Scorcio della “Funny City”
I N
C I T T À

Green (dove le indicazioni si accompa-


gnano a un non meglio augurante Good
luck e take care); da case delle bambole
nella perfetta e tranquilla Fulham; da
tempio degli hamish a Golders Green; o
ancora a Chalkfarm, dove strade veicolari
confuse dalla vitalità di molte piccole atti-
vità nascondono quartieri residenziali
sempre più spesso recintati, dove sembra
che non vi abiti nessuno. Un viaggio in
cui la pluralità di città possibili emerge in
successione casuale, come quando, inse-
guendo Mr. Darcy nei bei quartieri resi-
denziali di Notting Hill ci si perde tra le
chincaglierie di Portobello road per ritro-
varsi nell’avveniristico Trellick Estate pro-
gettato da Goldfinger nei ’50, dove lo
sguardo insegue i piani della torre e la
confusione delle finestre tutte uguali,
mentre la mente si trasforma in James
Bond in lotta con la Spectra. Dal glamour
al cupo, dai Beatles a Bermondsday, dalla
Reggia alle sorprese incontrate per caso
dietro l’angolo, gli Smithsons, l’ultima
Tate, i Lloyd’s, la ruota panoramica e la
profonda fermata metro di Lancaster Ga-
te, il Millennium Village e una piccola mi-
nuscola camera ai Sussex Gardens; più una
marea di facciate, dettagli, vetrine, merca-
tini, volti, voci ed odori che trasmettono
piccoli e grandi contrastanti aspetti che a
Londra, come in una grande meravigliosa
Lavanderia automatica, ognuno può cen-
trifugare insieme per ottenerne un’imma-
gine in perfetto equilibrio tra il diverti-
mento, la ribellione, l’abitazione a schiera,
Brunswick Estate, il galateo, lo humour, il
Millennium Bridge e la City Hall, …, co-
me dire tra miss Marple e Jack lo squarta-
tore insieme per un the, in una sera d’esta-
te ad Hyde Park, con il sole che sembra
non tramontare mai.

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70/07
L’ O R D I N E
Costruzioni:
ma anche agli Ingegneri ed ai Collegi dei
geometri.
Attraverso il Protocollo i protagonisti

Formazione hanno convenuto di promuovere un servi-


zio formativo on line a favore dei professio-
nisti e di coloro che nella filiera delle
Permanente costruzioni svolgono un ruolo decisionale
(come professionisti, imprenditori, tecnici,

on line responsabili di cantiere) e di sviluppare in


tutte le sue potenzialità la modalità on line

I
l nostro Ordine ha fatto sua l’esigenza di per la diffusione dei contenuti formativi.
istituire uno stretto legame tra la cittadi- Tale sistema favorisce il risparmio di tempo
nanza, la professione e tutti quei soggetti e la personalizzazione dei metodi di fruizio-
ed istituzioni che sono parte attiva del pro- ne da parte dell’utente, incrementando la
cesso di una più attenta e completa infor- quantità e la qualità dei contenuti, la loro
mazione e formazione sul costruito, sull’ar- comprensibilità e l’efficacia didattica. Inol-
chitettura e sull’ambiente tre la fruizione dei servizi on line, al fine di
Maria Letizia Mancuso Da qui i numerosi protocolli di intesa sti- rendere la metodologia didattica coerente
pulati con ministeri - si ricordano quelli con il tipo di utenza, sarà personalizzata
con il Ministero della Pubblica Istruzione, grazie ad iniziative ed eventi, come visite ad
Firmato il Protocollo d'Intesa impianti, incontri specialistici, casi di stu-
con il Ministero dei Beni e delle Attività
Ordine, AFM-Ance e F.IN.CO. Culturali, con il Ministero della Giustizia - dio e best practices.
con lo scopo di promuovere un ma anche con organizzazioni e associazioni In queste pagine è riportata l’intervista al
private al fine di attivare tutte le possibili Presidente Amedeo Schiattarella con una
servizio formativo on line a sinergie con il mondo del lavoro per otti- breve introduzione che sintetizza gli inter-
favore dei professionisti e di mizzare gli standard qualitativi degli inter- venti nella giornata della firma del proto-
coloro che nella filiera delle venti formativi ed effettuare programmi collo.
comuni per la ricerca e la diffusione di Ma quali sono i passi successivi alla firma
costruzioni svolgono un ruolo metodologie didattiche, adeguate ai recenti del protocollo?
decisionale. sviluppi scientifici e tecnologici nel campo Per la realizzazione del Protocollo d’Intesa
dell’ ambiente, del territorio, dell’architet- sono stati istituiti un Comitato Tecnico
tura e della sicurezza. Scientifico, composto da due delegati in
rappresentanza di ciascuna delle organizza-
Il protocollo (consultabile sul sito zioni sottoscrittrici che sarà integrato in iti-
www.architettiroma.it) firmato il 18 gen- nere dai rappresentanti delle altre organiz-
naio 2007 a Roma, nelle sede di Confindu- zazioni che potranno successivamente ade-
stria, tra l’Ordine, l’AFM (Associazione per rire, per la validazione della domanda di
la Formazione Manageriale costituita da formazione, cui il progetto formativo offri-
Ance) e la F.IN.CO. (Federazione Industrie rà risposta, ed un Comitato Tecnico Ope-
Prodotti Impianti e Servizi per le Costruzio- rativo.
ni) è sicuramente uno strumento essenziale Quest’ultimo cura la realizzazione del
per proseguire nella direzione desiderata. piano dal punto di vista organizzativo
I firmatari del Protocollo sono l’Avv. gestendo il servizio didattico, ovvero la
Marco Menichetti (Amministratore Dele- progettazione didattica secondo le metodo-
gato dell’AFM), la Dr.ssa Rossella Rodelli logie richieste dalla formazione on line, il
Giavarini (Presidente di F.IN.CO.) e raccordo con gli esperti dei contenuti spe-
l’Arch. Amedeo Schiattarella (Presidente cifici, l’organizzazione della segreteria
dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma didattica ed il rapporto con i curatori della
e Provincia). piattaforma informatica da una parte e con
l’utenza dall’altra.
Il progetto delineato investe la sfera della
didattica, ma è soprattutto un’iniziativa E nella fase di avvio, le principali azioni
culturale, che lambisce ogni comparto riguardano:
della filiera delle costruzioni - la progetta- - la definizione degli assetti organizzativi;
zione, i materiali, la posa in opera - e coin- - la definizione del piano di comunicazione
volge tutti i soggetti attivi attraverso stru- per la promozione degli obiettivi e delle
menti che superano le strategie individuali attività sottoscritti, presso le organizzazio-
e valorizzano i punti di convergenza degli ni di rappresentanza già individuate;
obiettivi comuni. Il Protocollo è infatti un - la descrizione del processo produttivo
documento aperto, sottoscrivibile da altri dell’intero ciclo di erogazione del servizio;
organismi che si pongano gli stessi obietti- - la messa in opera di un piano di attività
vi. L’Ordine di Roma proporrà l’adesione per la fase di start up identificato con il
agli altri Ordini provinciali degli Architetti primo semestre 2007.

47
70/07
L’ O R D I N E

LA FORMAZIONE
VIAGGIA IN RETE
INTERVISTA AD
AMEDEO SCHIATTARELLA

di Sergio Ferraris • La firma del Protocollo: Rossella Rodelli


Giavardini con il Presidente Schiattarella

Lil senso
a formazione degli architetti della Pro-
vincia di Roma sfida il futuro. Questo
della nuova iniziativa realizzata da
una sensibilità elevata, già in tempi non
sospetti, fin da quando abbiamo editato,
quattro anni fa, il Libro bianco sull’effi-
dire che in base alla mia esperienza, per
quanto riguarda la progettazione (ma
penso che questa riflessione possa essere
Finco, Afm e dall’Ordine degli Architetti cienza energetica. In ultima analisi questo estesa a tutto il settore dell’edilizia) si devo-
di Roma e Provincia, per offrire ai profes- progetto di formazione on line permetterà no abbandonare le logiche che mirino al
sionisti della Capitale e dintorni forma- di coinvolgere in maniera proficua tutti gli mercato quantitativo per approdare a un
zione on line al passo con i tempi e con le attori della filiera per innovare il settore». concetto di organizzazione che punti piut-
sfide che il settore della progettazione Abbiamo rivolto alcune domante al Presi- tosto sulla qualità. Dico questo perché le
richiede. La fase di start up del progetto è dente dell’Ordine, Amedeo Schiattarella. grandi organizzazioni della progettazione e
decollata il 18 gennaio 2007 nella sede D. Per voi architetti che valore possiede della costruzione hanno ormai occupato
nazionale di Confindustria a Roma con la questo protocollo d’intesa? molti spazi del mercato e per questa ragio-
firma di un protocollo d’intesa per pro- R. Questo accordo ha una doppia valenza: ne dobbiamo riservarci ambiti che sappia-
muovere un servizio di formazione on una politica generale, ossia quella di fare mo occupare: la produzione di architettura
line per i professionisti e per tutti coloro alleanze strategiche con soggetti che si di qualità. In questo quadro la progettazio-
che nella filiera delle costruzioni svolgono occupano di produzione e di formazione, ne può assumere un ruolo centrale nelle
un ruolo decisionale. «L’idea di fondo ricollegando il mondo della costruzione e strategie economico produttive del nostro
dell’iniziativa è quella di superare l’ag- quello della progettazione; l’altra quella di Paese nei prossimi anni. La progettazione
giornamento singolo e svolto solo da costruire una scuola di alta formazione tec- di qualità è di fondamentale importanza
un’organizzazione sia essa di categoria o nica per i nostri professionisti. per ciò che riguarda il sistema economico
dei produttori di materiali. – ha afferma- Si tratta di un obiettivo che consideriamo del nostro Paese divenendo, per i soggetti
to l’Architetto Maria Letizia Mancuso, strategico per il futuro. Pensiamo che il coinvolti, lo strumento formativo per
segretario della struttura formativa del- professionista che resisterà alle sfide dei penetrare nei mercati internazionali.
l’Ordine degli Architetti di Roma, intro- prossimi anni sarà quello che vorrà consi- D. Con questi strumenti che state met-
ducendo l’accordo – Desideriamo dare derare l’aggiornamento una sua necessità. tendo a punto che percentuale di profes-
continuità alla formazione su tecniche e Siamo convinti che i professionisti che rap- sionisti volete raggiungere?
materiali, fornendo un iter completo e presentiamo potranno in questo modo R. Non ci sono precedenti statistici a cui
aggiornando tutta la filiera delle costru- avere le carte in regola per essere competiti- fare riferimento. Ciò che possiamo fare è
zioni, in maniera che tutti i partecipanti vi a livello internazionale. misurare la nostra capacità di crescita in
possano avere la stessa base conoscitiva. Il D. Qual è l’obiettivo che vi proponete con questi anni nel dare informazioni on-line ai
nostro fine ultimo è quello di migliorare questa iniziativa? nostri iscritti. Il nostro sito è partito cinque
il livello qualitativo dell’architettura nel R. Vogliamo aiutare il Sistema Italia ad anni fa e oggi siamo a oltre due milioni di
nostro Paese». Inoltre l’utilizzo dello stru- essere più competitivo nel mercato interna- visite l’anno con un trend di crescita del
mento on line si pone l’obiettivo di offrire zionale: abbiamo dei ritardi che devono 40% l’anno. Ciò significa che il mondo
ai professionisti uno strumento flessibile essere colmati in tempi brevi e per questo è professionale sta utilizzando in percentuale
che permetta di aggiornarsi senza dover necessario ricompattare le forze produttive sempre più alta gli strumenti on line e si sta
sacrificare del tempo dedicato alla profes- sane di questo Paese e creare le condizioni abituando a privilegiare le metodologie
sione. «Abbiamo trovato questo progetto per farle lavorare insieme. In poche parole della comunicazione a distanza, rispetto a
molto interessante e in linea con l’indu- bisogna fare sistema, riavvicinando il quella della fisicità. Si tratta di un muta-
stria delle costruzioni che rappresentano mondo della professione al sistema econo- mento di atteggiamento in evoluzione di
l’altra metà del cielo del settore – ha affer- mico, facendolo entrare a pieno titolo nel cui non possiamo prevedere gli esiti futuri
mato Rossella Rodelli Giavardini, Presi- circuito produttivo e creando punti di con- ma il trend è incoraggiare in questa direzio-
dente di Finco – Sono tre le cose impor- vergenza su obiettivi comuni. La formazio- ne soprattutto le nuove generazioni che si
tanti contenute nel protocollo. L’attenzio- ne permanente è un punto chiave di questa formano quasi esclusivamente con i sistemi
ne verso il Made in Italy, il focus sulla qua- strategia. informatici.
lità dei materiali e l’interesse sul lato este- D. Con questa iniziativa desiderate dun- D. Dal punto di vista dei contenuti usere-
tico della costruzione. Questi tre fattori que difendere il mercato? te sistemi innovativi?
sono determinanti ed essenziali per com- R. Premetto che l’atteggiamento difensivo R. Potremmo utilizzare sistemi innovativi
porre un nuovo quadro che come Finco non mi piace molto. In realtà preferisco come quelli che stiamo sperimentando con
riteniamo fondamentale: quello fondato analizzare scenari più ampi per capire quale l’Università, con la quale stiamo in tele-
sulla qualità. La qualità del costruito è per può essere la nostra situazione specifica. La contiguità. Si tratta di un esperimento che
noi un obiettivo strategico anche sotto al grande scommessa è quella di comprendere consente rapporti one to one tarati in manie-
profilo delle nuove esigenze legate all’effi- bene quale può essere la nostra identità e ra tale che si abbia la sensazione di essere in
cienza energetica, tematica sulla quale quindi lo spazio che possiamo occupare per copresenza con gli altri interlocutori. Con
l’industria delle costruzioni ha sviluppato aumentare la nostra fetta di mercato. Devo l’uso di questa strumentazione aumenta la

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si attestano sulla necessità di un
profondo reciproco dialogo che
tale elemento-cardine
dell’architettura potenzialmente
favorisce e comunque per
antonomasia incarna: la
questione della ecoefficienza e
sostenibilità ambientale e delle

LIBRI
sue possibili linee strategiche di
sviluppo; e la questione
capacità di lavorare insieme riuscendo addi- dell'innovazione tecnologica
rittura ad interagire ed adoperare sugli stessi quale strumento principale per
disegni. In questa maniera è possibile creare dare voce ed attuazione a tali
un rapporto diretto e utile per i progettisti. obiettivi strategici che - per dirla
Siamo comunque attenti e pronti a recepire col titolo del testo di Fabrizio
le evoluzioni continue degli strumenti di Tucci che volutamente richiama il
comunicazione on line. Lo strumento senso della famosa definizione di
informatico ci consente di essere nella rete e Fabrizio Tucci well tempered architecture di
cioè contemporaneamente di avere rapporti Involucro ben temperato. Reyner Banham - trovano
individuali e di essere in contatto con ogni Efficienza energetica ed l’equilibrio di una misurata
parte del mondo; in questo senso gli svilup- ecologica in architettura convivenza attraverso l’azione-
pi possibili sono praticamente infiniti. attraverso la pelle degli edifici filtro dinamica e selettiva di un
D. Quali saranno i focus specifici in que- Alinea Editrice, Firenze 2006 involucro ben temperato.
st’iniziativa? pp. 432 Dal punto di vista più complessivo
R. Ci saranno una serie di informazioni su dell'elaborazione concettuale, il
settori nuovi che si aprono ora. Faremo for- Il libro di Fabrizio Tucci “Involucro progresso della cultura
mazione su tematiche di stretta attualità ben temperato” costituisce un ambientale, che anima il primo
come quelle relative alle novità tecniche e nuovo punto di riferimento per la punto della questione, è
normative, formando e informando quasi presa di conoscenza e coscienza indubbiamente andato
in tempo reale. Questa è la peculiarità dello da parte di ricercatori e consolidandosi in maniera
strumento on line che permette di diffon- professionisti dell’ampio quadro consistente da almeno tre
dere un sapere dinamico e al passo con l’e- delle tecnologie innovative che si decenni, fondato com'è su una
volversi del settore. Si tratta di azioni che offrono oggi a supporto di una critica radicale dello sviluppo che
consideriamo importati anche alla luce progettazione tesa alla è venuta costituendo, in
della strategia di cui parlavo precedente- ottimizzazione degli aspetti di particolare negli ultimi quindici
mente. efficienza energetica ed ecologica anni - esattamente il periodo nel
D. Può farci un esempio concreto? in architettura. Il testo infatti quale l’autore è andato
R. Si. Per esempio quello di costruire for- rappresenta un significativo e impostando, maturando e
mazione nel settore dell’efficienza energeti- approfondito contributo sviluppando le sue ricerche - la
ca degli edifici. La questione energetica sperimentale, maturato nei corrente ideale più innovativa in
deve diventare un fatto fondante del lin- numerosi anni di ricerca condotta un panorama generale di caduta
guaggio architettonico e non ne rappresen- dall’autore, chiarificatorio delle dei grandi riferimenti ideologici.
ta solo un aspetto del progetto dal lato tec- enormi potenzialità dei percorsi Ma se questo processo è dovuto
nico. Non si può più pensare oggi a un’ar- progettuali che oggi dal punto di alla scienza ed al corpo sociale
chitettura che non abbia in sé la consape- vista tecnologico e prestazionale dalle forze della produzione in
volezza che il tema della sostenibilità è cen- si possono e si devono termini di progettualità, in
trale per il futuro dell’umanità. Per questo intraprendere nel concepire e parallelo a tutte queste
motivo l’architettura sta cambiando il pro- realizzare la pelle edilizia, considerazioni torna con forza,
prio modo di essere, sia nella concezione elemento-cardine della oggi più che mai, nell'ambito più
spaziale, sia nelle modalità di costruzione progettazione bioclimatica e specifico della cultura
del volume, inserendo all’interno della pro- fondamentale nel controllo di architettonica e
gettazione contenuti sempre più importan- quell’ampio e articolato quadro di dell'organizzazione territoriale e
ti sulla sostenibilità. Per questo penso che fattori innovativi tesi a configurare urbana, il secondo termine della
sotto al profilo formativo le tematiche ine- un’architettura che, nella sua questione, quello tecnologico, che
renti la compatibilità ambientale non deb- ritrovata consapevolezza peraltro è oggetto e protagonista
bano essere affrontate con corsi specifici, ambientale, si possa oggi del libro di Fabrizio Tucci: quale
ma è necessario che siano inserite, a pieno finalmente conquistare il diritto progetto, quali tecnologie e quali
titolo, all’interno dei processi della compo- all’aggettivazione di ecoefficiente requisiti prestazionali per gli
sizione architettonica. Si tratta di temati- e - come sottende il titolo del libro elementi sistemici e i fattori
che che devono diventare le fondamenta - “ben temperata”. componentistici di un termine
del progetto, così come già accade per gli Il nucleo centrale di una riflessione della questione così complesso e
aspetti strutturali dell’architettura. sul ruolo ambientale dell’involucro delicato quale è oggi l’involucro
architettonico è costituito architettonico?
essenzialmente da due termini che La capacità d’interazione

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dinamica della pelle edilizia, - la diffrazione e diffusione individua in Gino Valle, Vittorio De-architetturizzazione era una
intesa non più solo come dell’irradiazione solare con il suo Gregotti, Giancarlo De Carlo, sorta di esplorazione filosofica, un
significazione univoca del suo impiego in termini di Rafael Moneo e Alvaro Siza, sondaggio sull’ambiente visivo
oggetto, vale dunque in termini di illuminazione naturale; giungendo alla conclusione che la della città. I primi lavori per la
misura della molteplicità, della - e la schermatura nuova fase dell’architettura catena Best - edifici ruderizzati,
varietà di configurazioni, idee, dall’irraggiamento solare per la appartiene al mondo globalizzato semi crollati per effetto di
segni, immagini, ritmi, produzione di ombreggiamento e e ai suoi innovatori, attraverso un’azione tellurica o con le
presentandosi come il caposaldo dunque di sostanziale uno sguardo all’Europa, agli facciate sospese, come se li avesse
LIBRI

a cui fa riferimento una contenimento delle due forme di esempi statunitensi, giapponesi e investiti un uragano -
conoscenza molto più vasta e energia, termica e luminosa, su alle nuove frontiere asiatiche. rappresentavano l’iconografia del
complessa, così come la pelle nominate. Un capitolo è dedicato alla disastro, una forma di de-
umana e animale o la membrana In tutti e tre i casi protagonista pianificazione territoriale e sacralizzazione, in chiave pop e
involucrante gli organismi vegetali assoluta è l’evoluzione tecnologica urbana con alcuni degli esempi neo dadaista, dell’immaginario
fa ruotare intorno a sè tutti i più e prestazionale dei materiali che che maggiormente hanno rivestito urbano, una modalità auto-ironica
significativi fattori di conoscenza e ha sempre rappresentato, per le un ruolo trainante negli ultimi di fare critica sull’opera e sul ruolo
consapevolezza varie epoche, un carattere anni, come Berlino, Londra, Roma dell’architetto stesso.
comportamentale-ambientale nel significativo non solo dal punto di e Parigi. In verità nel rintracciare
mondo della natura. vista puramente costruttivo, ma Di grande aiuto e stimolo sono le nell’architettura e nel design i
E allora vi è un’altra domanda, anche culturale ed ideologico. numerose fotografie e le valori della dis-identità, ovvero il
ancora più ampia, che sembra Il risultato di trent’anni di analisi, riproduzioni planimetriche. processo di frammentazione e
guidare il libro di Tucci nella sua studi, sperimentazioni, ricerche, Silvia B. D’Astoli ricomposizione degli etimi
strutturazione: cosa significa oggi, elaborazioni, applicazioni nei tre lessicali, la contrapposizione colto-
di fondo, il progetto ambientale differenti ambiti, sembra oggi banale, l’utilizzo sistematico delle
dell’involucro architettonico e poter condurre senza soluzione di citazioni spiazzanti e delle icone
quali i comportamenti del continuità alla formulazione di emblematiche e decontestualizzate
progettista e del tecnologo, in un una nuova architettura, ove sono sono solo apparentemente
quadro simile radicalmente l’intelligenza e le straordinarie un’operazione giocosa e artistica.
deregolamentato, costituito da capacità prestazionali I temi che, da sempre,
modelli complessi, dominato dell’involucro ad essere accompagnano la ricerca dei SITE,
dall'eventuale, caratterizzato dalla protagoniste. infatti, appartengono alla cultura
continua concatenazione dei Giorgio Peguiron dell’aleatorio, del frammentario,
processi, connotato, soprattutto, dell’antiaccademico, non a caso
dalla difficoltà di attingere ad una citano Duchamp, Venturi, Restany.
legge metodologica univoca? La loro cifra espressiva e
I quadri applicativi testimoniano Leonardo Benevolo concettuale si sviluppava in
di centinaia di casi di studio nel L’architettura nel nuovo millennio parallelo con la speculazione
mondo estremamente significativi Editori Laterza, Roma 2006 Mario Pisani filosofica più avanzata e raffinata
nell’ottica di una well-tempereted SITE degli anni ‘70, il pensiero eretico
architecture perchè tutti, nelle loro Leonardo Benevolo, uno dei più Edilstampa 2006 dei nouveaux philosophes ed in
sostanziali differenze, hanno un noti studiosi italiani di Storia particolare la teoria della
leit-motiv comune: il superamento dell’architettura, con questo Il libro di Mario Pisani colma una Catastrofi di René Thom.
del concetto di edificio come una volume delinea un quadro grave lacuna della pubblicistica Nel corso degli anni ai trasgressivi
scatola dotata di una serie di personale e critico sulle ultime italiana. Tranne l’intervista di concetti di “arch-art”, espressività
apparecchiature tecniche esperienze architettoniche Fabrizio Cirillo per la Clean, la “radicale” e “situazionista” si è
energivore, per lasciar posto a mondiali, invitando il lettore a Site Agenda per l’Archivolto e aggiunta la più strutturata
quello di un edificio totalmente riflettere sull’attualità e pochissimi articoli sulle riviste, su componente ambientale, quale
integrato ove tutte le soluzioni l’importanza dell’architettura. uno dei più grandi gruppi diversa prospettiva dell’intervento
formali e tecnologiche sono Per Benevolo, oggi come allora, sperimentali contemporanei nulla antropico nel contesto naturale
improntate a renderlo un vero e ritorna al centro del dibattito la è stato stampato dal 1979, anno e/o quale presenza di Natura
proprio “strumento di regolazione ricerca dello “snodo tra necessità del saggio De- nell’Artificio.
climatica naturale”. e libertà” in architettura. L’autore Architetturizzazione: Teorie e Appartengono alla logica di una
Il libro incentra con grande utilizza, per questo suo libro, la Progetti edito dalla Dedalo libri. riappropriazione dei valori
efficacia la sua attenzione, tra gli stessa veste editoriale da lui usata Non a caso quel fortunato collettivi dell’habitat le modalità
altri fattori, sul complesso per “Storia dell’architettura libretto, curato direttamente da d’intervento esperite nelle ben note
rapporto tra edificio ben moderna” con il chiaro intento di James Wines, era uscito nella istallazioni per l’Expo di
temperato e irraggiamento solare, contrapporla alla divulgazione collana Universale di Architettura Vancouver (un nastro stradale con
e in particolare su tre tipologie di dell’architettura contemporanea diretta da Bruno Zevi, che tra i relativo corteo di veicoli che,
interfaccia che tale architettura attraverso le riviste e la primi aveva intravisto nella loro sollevandosi dal suolo ed
può sviluppare con questo fattore sovrabbondanza di immagini. raffinata e spiazzante inflettendosi, diventa un’opera
ambientale principale: Dei dieci capitoli che elaborazione concettuale una scultorea per un happening ludico)
- la captazione e trasmissione compongono il volume, la prima interessante strada interpretativa e per Siviglia (labirinti bioclimatici
solare con la sua trasformazione parte è dedicata all’Europa e alla per l’habitat contemporaneo e di e spazi abitabili con muri di verde
energetica prevalentemente ricerca degli eredi della tradizione innovazione per i linguaggi e d’acqua), o il modo rovesciato
termica passiva; moderna europea, che l’autore espressivi. del giardino di Yokohama,

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70/07
rappresentano efficacemente contemporanea: dal calcolo del un valore paesaggistico. o in fase avanzata di
l’idea del ribaltamento del focus e numero degli abitanti (anche con Molto lineare e dalla chiara realizzazione, ed un’appendice
un suggerimento per mettere in previsioni future), al conseguente stesura espositiva, il testo si offre per altre 15 in cantiere vuole
crisi le eccessive certezze della calcolo dello spazio preciso che si ad una lettura piana e discorsiva, fornire un semplice ma efficace
disciplina, della cultura e della renderà necessario per ciascuna dal taglio quasi didattico. strumento di documentazione di
società contemporanea. abitazione, a quello per le Ricordiamo ancora come la quanto sia mutato l’orizzonte della
Il saggio di Mario Pisani botteghe, le piazze e i templi. realizzazione editoriale, conclusa contemporaneità della nostra città.
documenta con precisione i due Al contempo l’Autore predispone nel 2006 a cura di Sergio Vezzali, In gran parte sono opere

LIBRI
momenti della loro ricerca con anche un piano per la rete per le Nuove Edizioni Romane, pubbliche, ma non mancano
analisi attente, schede specifiche fognaria cittadina ed una rete abbia trasposto nella edizione interventi significativi di privati.
su ciascun progetto. Fino viaria, in cui le strade vengono tradotta in lingua italiana, il testo Segno evidente di un mutamento
all’ultimo progetto, la torre progettate analiticamente, fino al originale dal titolo: “City. A story di rotta delle amministrazioni
residenziale di Bombay, illustrata disegno minuto dei marciapiedi. of Roman Planning and pubbliche e di un rilancio della
nella copertina, che si spera Attraverso l’ideale Verbonia construction”, pubblicata da disciplina. Gli autori sono stati
venga presto costruita. l’Autore tende ad indicare il tipo Houghton Miffin Company – attenti a rintracciare opere
Pochi i progetti per l’Italia; l’unico di progetto di città su cui si Boston. interessanti di autori diversi, non
realizzato è il Giardino di sculture sarebbe dovuta basare qualsiasi Luisa Chiumenti solo i soliti noti, ed un buon
a Carate Brianza commissionato progettazione di “città reale”. numero di autori giovani, che fa
dalla Fondazione Rossini. Un Tutto ciò conduce il lettore a ben sperare per il futuro.
parco che sfrutta le caratteristiche riflettere, stimolato appunto Nella mia introduzione alla guida
orografiche del sito per integrare dall’Autore, su uno spontaneo notavo come l’attuale concetto di
architettura, arte, paesaggio. confronto con una serie di progetto diffuso, pur con tante
Non più solo un’opera problematiche evidenti nella città opere dimensionalmente rilevanti,
dissacratoria ma un’integrazione moderna e contemporanea. non avesse dato luogo, come in
di processi metodologici, valori Macaulay infatti, con questo testo, passato, all’invenzione di un
formali e comunicativi. tenuto conto appunto della contesto. Da una fotografia aerea
Massimo Locci feconda esperienza del passato, Maria Rita Censi, Dante Frontero, di Roma degli inizi degli anni ’70,
attraverso la grandiosità Angelo Germani viceversa, è facilmente leggibile il
dell’ingegno dei costruttori RM’06’ Roma-Architettura disegno degli interventi,
romani, si propone di offrire un Contemporanea infrastrutture viarie, servizi
“metro di valutazione” nei Edizioni Kappa territoriali, attrezzature per lo
confronti della città sport, quartieri per l’edilizia
contemporanea. Molte le guide sull’architettura economica e popolare. Ora tra le
In una grande vista contemporanea a Roma uscite in nuove opere solo l’Università di
assonometrica di Verbonia è da questi due anni. Dalle edizioni Tor Vergata o le residenze al
sottolineare come Macaulay aggiornate di quelle ormai Tiburtino realizzano un nuovo
dimostri anche una grande abilità storiche di Irene de Guttry e di riconoscibile disegno della
come disegnatore ed è anche Piero Ostilio Rossi, imprescindibili rispettiva parte di città; i nuovi
interessante come egli, ai fini per una conoscenza analitica e quartieri residenziali,
dell’indagine sulla città da lui critica, alla serie di pubblicazioni prevalentemente di iniziativa
stesso creata, riesca ad esprimere per schede coordinate da Gaia privata, nonostante la grande
la validità di quella Remiddi e Antonella Greco; dalla estensione, sono indistinguibili
progettazione, sottolineando cronachistica ‘Il futuro è in dalle preesistenze. La nuova
come “centoventicinque anni cantiere’ di Diana Alessandrini immagine della periferia si nega
David Macaulay dopo la sua fondazione, alle più strutturate ‘Roma, follie, ad una visione unitaria e
La città romana. Verbonia avesse già raggiunto i deliri, contaminazioni’ di Gabriele territorialmente riconoscibile,
Storia della sua costruzione suoi confini”. E mentre all’epoca De Giorgi, ‘Temi e figure’di rappresenta piuttosto una
Nuove edizioni romane del maggior splendore Alessandra Capuano e ‘Roma stratificazione composita con
dell’impero romano, la cinta prima - Roma dopo Roma’ di alcuni caratteri comuni.
David Macaulay descrive muraria era vista come valida Giuseppe Cappelli, già recensiti su In genere grazie ad un maggior
analiticamente, nel volume una protezione della città dal nemico, AR. A breve inoltre uscirà il confronto con la ricerca
città di sua invenzione: ecco che oggi, le stesse mura ponderoso catalogo della mostra internazionale gli architetti
“Verbonia”, in tutta la sua più continuano a mantenere una ospitata nei mesi scorsi alla Casa romani, specialmente i più
minuta progettazione, con disegni funzione altrettanto importante: dell’Architettura a cura di giovani, hanno imparato a
particolareggiati ed accurate quella di “contenere la città”. G.Ciucci, F.Ghio e P.O.Rossi. prediligere impianti con struttura
relazioni. Viene introdotta in tal modo una RM’o6’ Roma-Architettura morfologica aperta e flessibile, sia
L’originalità dello scritto consiste interessante, significativa Contemporanea che si distingue nell’impostazione planimetrica sia
forse nel fatto che l’elaborazione indicazione sul mutamento che in dalle altre perché è una vera nelle relazioni con il contesto. I
del piano è stata effettuata effetti sta assumendo oggi la guida in italiano ed inglese, linguaggi, tendenzialmente
tenendo conto, con un taglio funzione di quella cerchia di realmente tascabile, pensata per moderni, con un buon livello di
assolutamente moderno, delle mura che ha contrassegnato in incuriosire più che per offrire valenza comunicativa e, in parte,
elaborazioni che si rendono modo così significativo la un’analisi critica. Attraverso 64 di sperimentalità, istituiscono un
necessarie per ogni oculata maggior parte delle città europee, schede ben illustrate, su opere nuovo positivo orientamento.
progettazione urbanistica conferendole più particolarmente costruite negli ultimi quindici anni M.L.

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70/07
a cura di Luisa Chiumenti

M O S T R E dopo quella che Scarpa aveva


allestito nel ’78 e di cui appaiono
i disegni preparatori in mostra),
1978-2007: coordinato da Alessia Vedova, si
da Carlo sviluppa con un criterio
rigorosamente cronologico, che fa
Scarpa a Guido ben comprendere come l’artista
ARCHINFO

abbia conosciuto diverse fasi ed


Pietropoli abbia anche usato materiali
diversi da quelli dei suoi
Cronaca di due allestimenti,
contemporanei.
a Rovigo, per una mostra di
Abbiamo posto alcune domande
Mario Cavaglieri
a Guido Pietropoli, uno dei due
“laureati con lode” (l’altro era
A colloquio con Guido Pietropoli
stato Mario Botta), all’IUAV di
che oggi ha avuto l’incarico di
Venezia (relatore Carlo Scarpa, di
allestire la mostra di Mario
cui poi diverrà assistente), che ha
Cavaglieri, curata da Vittorio
appunto curato oggi la mostra di
Sgarbi, per Palazzo Roverella a
Mario Cavaglieri.
Rovigo, si scopre tutta la passione
che avvolge il lavoro di un
D. Come ha pensato di
architetto, che si appresta ad
evidenziare che Carlo Scarpa si
allestire una mostra di cui, circa
era dedicato trent’anni prima
trent’anni prima, si era occupato
all’allestimento di una mostra di
il suo Maestro.
Cavaglieri?
Il percorso espositivo della mostra
R. Gli allestimenti di Scarpa erano
(la prima così ampia ed esaustiva,
veri e propri saggi di critica d’arte

Dall’alto: studio di Carlo Scarpa per l’allestimento della mostra del 1978
e una immagine della mostra del 1978

52
70/07
visuale; egli non scrisse alcunché
ma le sue mostre e i suoi musei
sono vere e proprie epifanie di
quel dipinto e di quella scultura.
Il 6 dicembre 2007 era stato
inviato da Padova un architetto che
relazionasse sullo stato delle cose e

ARCHINFO
sulle richieste dello studio Pietropoli
per l’allestimento (900 mq di
pannelli in cartongesso e una
nuova illuminazione regolabile nei
puntamenti e nell’intensità delle
singole sorgenti): l’architetto era
stato studente di Carlo Scarpa
quando io ero assistente del
grande architetto veneziano.
Fu Martino poi, mio figlio
architetto, a disporre all’interno
della bacheca i disegni di Carlo
Scarpa che ho potuto salvare dalla
mostra di Cavaglieri di trent’anni
addietro.
Prima di quel maggio del 1978 il
mio maestro mi aveva ricordato
più volte che Mario Cavaglieri
rodigino era uno dei maggiori
pittori del ‘900. Scarpa era una

Immagini della mostra del 2007 a


Palazzo Roverella

53
70/07
della sua forma plissettata.
Le strutture del sottotetto sono poi
rimaste nella semioscurità perché
Dino Rossetto ha previsto delle
sorgenti luminose abbastanza alte
e molto angolate; così l’architettura
antica sarebbe stata come un
ARCHINFO

protettivo cielo notturno per Mario


Cavaglieri, rodigino ritornato nella
sua città.
D. Qual è il punto forte
dell’allestimento, rispetto alla
personalità dell’artista?
R. L’allestimento dovrà lasciare
parlare i quadri; dovrà essere un
buon servitore che si muove
silenzioso in punta di piedi.
D. Sono state fatte trasformazioni
recenti anche al Palazzo, che
sappiamo recentemente
restaurato?
R. Con l’Accademia dei Concordi
Studio di Carlo Scarpa per l’allestimento della mostra del 1978 si è deciso che l’ingresso al
palazzo non avvenisse più dalla
strada, ma direttamente dal cortile;
fonte estremamente attendibile, 2007. Ottenuto l’elenco delle preventivo per circa 900 mq di una nuova scala in ferro e legno è
avendo realizzato le Biennali opere è stato compiuto, già a nuove pannellature in cartongesso stata prevista, semplicemente
veneziane del dopoguerra, settembre, un primo sopralluogo e la relativa illuminazione in una “appoggiata sui modesti scalini
conoscendo di persona i più agli spazi, peraltro piuttosto esecuzione semplice e veloce, ed il esistenti”. Il grande palinsesto del
importanti artisti di tutto il mondo. impegnativi, del sottotetto e del 20 dello stesso mese, la dottoressa Roverella, questo potente edificio
Da uomo profondamente civile e piano nobile di Palazzo Roverella. Alessia Vedova mi comunicava che che impegna quasi la metà del
colto, aveva in dispetto le griffe D. Dopo il sopralluogo quale tipo la data definitiva di apertura della fronte est di piazza Vittorio
culturali, né era interessato a di impegno è stato individuato? mostra era per il 10 febbraio Emanuele è finalmente reso visibile
redigere classifiche dei ‘top ten’ R. Innanzitutto bisognava fare in 2007, con i consueti tempi stretti anche nelle sue parti più antiche: il
della pittura italiana; il livello di modo che l’architettura della per reperire gli esecutori e Palazzo Pio, il coronamento
Cavaglieri era per lui degno della soffitta, con i suoi muri in mattoni realizzare l’allestimento. originale in cotto e l’arcata
iconostasi del tempio laico a vista e le belle capriate in legno D. Come sono poi proseguiti i superstite del porticato che poggia
dell’arte. dialogasse armoniosamente con lavori? sopra una bella colonna in pietra
Come è il lavoro di ogni artista una pittura così raffinata com’è R. Il Presidente Costato e il d’Istria.
vero, il lavoro di Carlo Scarpa era quella delle opere di Cavaglieri. consiglio dell’Accademia dei
profondo, gioioso, semplice e Si è visto così subito che, dato il Concordi (promotrice della mostra) Ricordiamo, rinviando comunque
senza intenzione; bisogna essere numero elevato delle opere, si sono dichiarati perfettamente per approfondimenti, al bel
ancora bambini nell’animo e sarebbero stati necessari almeno d’accordo e sono stati chiamati i Catalogo Allemandi, che la mostra
molto liberi nel cuore e nello trecento metri lineari di pannelli fabbri di Monselice che iniziarono di Cavaglieri è stata organizzata
spirito per capire la sua opera. espositivi e che anche integrando lo smontaggio delle strutture dal Comune di Rovigo, con
D. Quando è iniziato poi il suo quelli già esistenti, con le stesse espositive della mostra precedente. l’Accademia dei Concordi, la
lavoro per la mostra attuale? caratteristiche (supporti in acciaio, Dopo una settimana le sale del Provincia di Rovigo, ed è stata
R. Nel luglio 2006 ho avuto il illuminazione incorporata, sottotetto e del piano nobile erano prodotta da Anonima Talenti s.r.l.,
primo breve incontro con il pannelli in laminato plastico) si pressoché sgombre e pronte ad che si è avvalsa di un prestigioso
curatore (peraltro molto profilava un costo elevatissimo. accogliere i nuovi pannelli in Comitato scientifico, di cui hanno
impegnato per le celebrazioni del Anche l’illuminazione esistente era cartongesso, appoggiati su un fatto parte, oltre al curatore Vittorio
Mantegna) e poco dopo il per quadri di piccole e medie listello di abete a pavimento, senza Sgarbi, eminenti studiosi come S.
Presidente dell’Accademia Prof. dimensioni, mentre le opere di utilizzare alcuna vite o incollare Fugazza, R. Monti, V.Vareilles e A.
Avv. Luigi Costato e la Cavaglieri erano quasi tutte di alcunché: tutto l’allestimento Vedova.
coordinatrice dottoressa Alessia grandi dimensioni. sarebbe stato come un grande L.C
Vedova, promotori dell’evento, mi D. Quando è partito il lavoro nastro continuo pieghettato che,
hanno confermato che la mostra si vero e proprio? dipanandosi nelle varie stanze, Per informazioni:
sarebbe aperta nei primi mesi del R. A novembre, era pronto un sarebbe divenuto portante in virtù 0425 21530 - 26270

54
70/07
C O N V E G N I territorio”. L’incontro si è
presentato come una giusta serie

A Ferrara di riflessioni sulla valorizzazione e


la potenzialità della Via
“La Via Francigena, l’antica via di
pellegrinaggio che conduceva alla
Francigena e Città Santa, ma anche su una

ARCHINFO
la Romea” attenzione particolare data a
quel tratto orientale dell’itinerario
di fede, che era costituito appunto
Nell’ambito della XIV edizione del
dalla Via Romea, al fine di
Salone del Restauro a Ferrara, tra
favorire nuove iniziative di
i numerosi temi trattati, abbiamo
valorizzazione storica, turistica e
colto quello su: “La Via
di sistema anche di questa via.
Francigena e la Romea”.
La Via Francigena infatti non è
Certamente gli approfondimenti
stata la sola via che, passando
ed il vivo interesse, che ha
per la Val d’Aosta, scendeva poi
stimolato una vasta messe di
lungo il versante tirrenico, poiché
studi, sollecitando i restauri di vari
in effetti, le vie più frequentate nel
tratti della Via Francigena, hanno
Medioevo, dai pellegrini diretti a
condotto gli studiosi a considerare
Roma, erano almeno due: la Via
in tutta la sua importanza storica
Francigena occidentale e la Via
ed ambientale anche un’altra via
Francigena orientale. E se i due
di intensi pellegrinaggi: la Via
tragitti presero entrambi il nome
Romea.
di ”Via Francigena” (come
Hanno cominciato così a
provenienti appunto dalla
proliferare non solo gli studi
Francia, in quanto l’Europa
teorici, ma anche una serie di
centrale coincideva con il regno
sopraluoghi e di nuove iniziative
franco di Carlo Magno), la Via
volte alla valorizzazione di tale
Francigena occidentale
via da un punto di vista storico,
corrispondeva all’itinerario che
turistico e “di sistema” che,
andava dal Valico del Gran San
attraverso il percorso religioso,
Bernardo a Vercelli, Pavia,
conducano alla considerazione di
Fidenza, passava gli Appennini al
tutte le immense possibilità di
Passo della Cisa e giungeva
sviluppo del “cammino”, come
attraverso la Toscana alla via
opportunità di scoperta e di
Cassia e quindi alla Città Santa e
valorizzazione di un nuovo
itinerario storico artistico e con
ottime implicazioni sia verso un
rinnovato turismo religioso, ma
anche turismo verso i centri
d’arte, che punteggiano il
percorso della Romea, così come
avviene sulla Francigena.
La Cassa di Risparmio di Ferrara
S.p.A., la Fondazione Cassa di
Risparmio di Ferrara e la
Provincia di Ferrara hanno quindi
pensato che fosse giunto il
momento di promuovere le
tematiche connesse a questo
percorso meno noto, ma
altrettanto importante nell’ambito
della religiosità medievale,
organizzando un Convegno dal
titolo”Via Romea e Via
Francigena”, “Per una nuova
fruizione spirituale e turistica del

55
70/07
della via Popilia, si preferivano in d’Europa (Massimo Tedeschi
molti casi vie acquitrinose situate Presidente Associazione Europea
nell’entroterra: le vie d’acqua delle Vie Francigene); Gianfranco
interne tra Ferrara, Argenta e Imperatori- Segretario Generale
Ravenna che rappresentarono Associazione Civita); “Prospettive
quindi una alternativa concreta socio economiche dell’antica
alla rete viaria di terra e Romea” (Pier Giorgio Dall’Acqua
ARCHINFO

costituirono una rilevante - Presidente della Provincia di


peculiarità della Via Romea. Ferrara); “La valorizzazione
Raggiunte Forlì e Cesena, si economica delle nuove offerte
attraversavano gli Appennini per culturali “ (Pietro Valentino,
entrare quindi in terra toscana Dipartimento di economia
oppure umbra ed infine pubblica Sapienza Università di
raggiungere Roma. Roma); L’antico equilibrio
Non vi era un unico tracciato per terracqueo per la valorizzazione
la Via ma “tracce di strade” in innovativa dell’antica Romea
base alle quali scegliere secondo (Sandro Polci - Esperto di
condizioni climatiche, stagioni e promozione del territorio): questi
motivazioni. Ad esempio, nella gli interessanti argomenti trattati
zona dell’Emilia Romagna, ed in dai vari relatori al Convegno.
particolar modo nel delta del Po, Sono intervenuti inoltre Alfredo
al tratto costiero della via Popilia Bertelli, Sottosegretario alla
si preferivano in molti casi vie Presidenza Regione Emilia
situate nell’entroterra che Romagna; Sergio Lenzi,
attraversavano acquitrini da Presidente Fondazione Cassa di
oltrepassare con modeste ma Risparmio di Ferrara e
efficaci imbarcazioni. Le vie Gianfranco Imperatori Segretario
d’acqua interne tra Ferrara, Generale Associazione Civita,
Argenta e Ravenna mentre il Presidente Cassa di
rappresentarono, in tal modo, Risparmio di Ferrara Alfredo
una alternativa concreta alla rete Santini ha poi concluso il
viaria di terra e costituirono la Convegno.
grande peculiarità della Via È da sottolineare come questa XIV
Romea. edizione della Fiera abbia fatto
Il Convegno realizzato con il particolarmente il punto sulla
Patrocinio della Regione Emilia capacità e tenacia con cui Ferrara
Romagna, è organizzato da sempre ha tenuto alta la
dall’Associazione Civita, già conservazione e valorizzazione
fautrice di un progetto di del territorio, a cominciare dal
valorizzazione della via completamento di quel bellissimo
Francigena nei suoi tratti toscano sistema delle mura, alla
e laziale, presentato lo scorso valorizzazione del Centro Storico
inverno in occasione di due (con la firma dell’accordo con cui
convegni, il primo tenutosi a la città è entrata appunto a far
Roma e il secondo a Firenze. parte della lista Unesco), all’avvio
“Dalla Via Francigena di Sigeric di eventi di respiro mondiale
alla pluralità di percorsi romipeti come la creazione in Castello
nei secoli XII-XIII” (Renato della sede Hermitage in Italia nel
Stopani- Direttore Centro Studi 2008 e la ideazione prevista tra il
Romei di Firenze); “Pellegrini e 2010 e il 2011, del Museo
Pellegrinaggio lungo la Romea Nazionale della Shoah.
invece la Via Francigena orientale Venezia, Ravenna e Classe, oltre Ferrarese (Mons.Antonio L.C.
“adriatica” che, a partire dall’XI a rilevanti centri religiosi e luoghi Samaritani - Studioso di Storia Per informazioni:
secolo, assunse anche il nome di di preghiera come la chiesa di Medievale); Arte e Architettura Associazione Civita
Via Romea - nome San Marco, l’abbazia di Pomposa (Andrea Emiliani- Presidente tel. 06 692050220
etimologicamente legato alla meta e la chiesa di Sant’Apollinare in dell’Accademia Clementina); La www.salonedelrestauro.com
- traversava il Veneto e l’Emilia Classe. Via Francigena: un Grande
Romagna toccando, tra le altre, Nel delta del Po, al tratto costiero Itinerario Culturale del Consiglio

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70/07
INDICI AR
INDICI
PER AUTORI
E ARGOMENTI
2006

ELENCO DELLE VOCI

ARCHITETTURA
Focus
Impianti
Nuove Tecnologie
Progetti
Protagonisti romani

ATTIVITÀ DELL’ORDINE

CITTÀ IN CONTROLUCE

CONCORSI

EDITORIALI

FONDI E FINANZIAMENTI

INDUSTRIAL DESIGN

INTERVISTE
MANIFESTAZIONI
Eventi, Convegni e Seminari
Mostre

NORMATIVA

PAESAGGIO

PROFILI

RECENSIONI DI LIBRI E RIVISTE

RESTAURO

URBANISTICA

Legenda dell’Indice
Il primo e il secondo numero tra
parentesi si riferiscono al fascicolo
della rivista e all’anno di uscita, il terzo
al numero di pagina.
INDICI AR INDICI
PER AUTORI
2006

Altarelli Lucio – Profili: Paola D’Ercole disegno (64/06, 59); La Firenze di Leon Bat- Donin Gianpiero – Learn-scape (66/06, 15)
(67/06, 51) tista Alberti (64/06, 60); L’era urbana “eu-
Gatti Raffaella – Il passaggio inquieto
ropea” (65/06, 26): La nuova Biblioteca
Altomonte Sergio – Per una architettura so- (67/06, 38)
d’Alessandria (65/06, 55); Carlo Scar-
stenibile (65/06, 22)
pa:100 anni di architettura (1906-2006) Gatto Matteo – Italy builds (68/06, 35)
Aprile Mariateresa – Case & Città (67/06, (65/06, 58); Città metafisiche (65/06, 60);
Gorio Fiorenza – Protagonisti romani: Fede-
30) Il mito di Dresda (65/06, 61); Premio Inter-
rico Gorio (64/06, 18)
nazionale Dedalo Minosse (87/06, 56);
Balmas Paolo - Profili: Paola D’Ercole
Ascensori al Vittoriano (67/06, 57); Restau- Locci Massimo – Ampliamento dei Musei
(67/06, 53)
rato un tratto delle mura aureliane (67/06, Capitolini (63/06, 8); Nuove centralità: Ro-
Barbera Lucio Valerio – La formazione del- 59); Padova: riapre la Cappella Ovetari manina (64/06, 14); Museo della Shoah
l’architetto del paesaggio nel XXI secolo (68/06, 55); Ferrara. San Cristoforo cantie- (65/06, 12); Paesaggio e/è architettura
(66/06, 10) re aperto (68/06, 57); Il Forte di Bard ad (66/06, 9); Biennale di Venezia – Le città del
Aosta (68/06, 58); Roma di Piranesi (68/06, XXI secolo (67/06, 8); Protagonisti romani:
Battisti Alessandra – Efficienza energetica
58); Cina. Nascita di un Impero (68/06, Lucio Passarelli (67/06,12); Roma Barocca
nello spazio ufficio (64/06, 23)
60); Pio II. La città, le arti (68/06, 61) (67/06, 60); Il tempo dell’intuizione (68/06,
Bertollini Massimo – Ripensare i waterfront 8)
Cinti Daniela – I territori della diffusione in-
(63/06, 36)
sediativa (67/06, 46) Mar tino Carlo – Sotto il vestito nuo-
Calcagno Maniglio Annalisa – L’EFLA e l’Eu- vo…(64/06, 40)
Colasanto Massimo – La porta tra fiume e
ropa (66/06,19)
città (64/06, 46) Marzano Daniela – Fascicolo del Fabbrica-
Capuano Alessandra –Mosaico (63/06, to (63/06, 41)
Colletta Patrizia – Qualità: sfida del futuro
30)
(64/06, 8) Massotti Silvia – Marcello Fabbri, una vita
Carbonara Lucio – Trasformazione del terri- dedicata (64/06, 50)
Congedo Eros – Autostrada: un impatto pae-
torio periurbano (63/06, 24); Nuovo PRG,
saggistico. Colloquio con Lidia Soprani Mauriello Liliana – Il tratto meridionale della
nuove strategie per Roma (64/06, 7); L’ar-
(66/06, 40); L’Australian Garden (68/06, via Francigena (67/06, 33)
chitetto del paesaggio, questo intruso (66/06,
38)
8); Obiettivo: una cultura diffusa del paesag- Monaco Francesco – I Fondi strutturali e le
gio. Colloquio con Flavio Trinca & Emanuele Conte Ginevra – Quale futuro per la conser- quote di cofinanziamento fuori dal patto di
von Normann (66/06, 53); Cave e buongo- vazione dei giardini storici? Colloquio con stabilità (68/06, 52)
verno del territorio (67/06,7);Periferie fuori Massimo de Vico Fallani (66/06, 45)
Monti Stefano – Un convegno, un progetto
controllo? (68/06, 7)
Corsetti Mauro – Mediabuilding (63/06, (65/06,47)
Cecchini Domenico – Le nuove sfide del Pia- 12)
Muntoni Alessandra – Profili: Paola D’Erco-
no Regolatore (65/06, 7)
Di Carlo Fabio – Le professioni del paesag- le (67/06, 52)
Centroni Alessandra – La Villa di Orazio gista (66/06, 11); La complessità dei pae-
Palazzo Anna Laura – Campagne urbane
Flacco (64/06, 27) saggi . Colloquio con Salvatore Dierna
(65/06, 43)
(66/06, 27); Un parco culturale urbano ad
Chiumenti Luisa - Siena-Roma: la via Fran-
Amsterdam (68/06, 43) Paris Tonino – Il designer: formazione e nuo-
cigena (63/06, 46); Venturino Venturi. Im-
ve professioni (63/06, 33)
pronte di materia (63/06, 47); 2000-2006. Di Giovine Mirella – Cresce la domanda di
Architettura recente in Alto Adige (63/06, progettazione paesaggistica (66/06, 23) Pergoli Campanelli Alessandro – Progettare
49); A Salerno “Conflitti” (63/06, 50); Pro- dialogando con la storia, intervista a Marco
Di Giuliomaria Paola – Concorso per il Lun-
getto Museo dei Fori intervista a Lucrezia Petreschi (63/06, 19); La nuova Basilica di
gomare di Fregene (68/06, 16)
Ungaro (64/06, 11); ABC: Arte Benevento S. Francesco di Paola (65/06,30)
Cultura (64/06, 56); Aperto il Casino Nobi- Di Lucchio Loredana – Anno delle “Italie” in
Pierantoni Giorgio – La nuova disciplina del
le di Villa Torlonia (64/06, 57); Un progetto Cina (67/06, 42)
Codice De Lise (64/06, 53)
di paesaggio tra arte e natura (64/06, 58);
D’Olimpio Domenico – Edifici ed energia
Eccellenza del restauro italiano nel mondo Piras Giuseppe – Chi è l’Energy Manager?
(68/06, 21)
(64/06, 58); Ippolito Caffi: l’importanza del (63/06, 16)

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INDICI AR
INDICI
PER ARGOMENTI
2006

Ranucci Pietro – I prossimi quattro, cinque ARCHITETTURA – Quello che conta è l’architettura, intervista
anni (63/06, 7) a Carlo Aymonino, Luca Scalvedi (68/06,
Focus 12)
Ricci Manuela – Pirenei tra insediamenti e
– Qualità: sfida del futuro, Patrizia Colletta
paesaggi (65/06, 49)
(64/06, 8) ATTIVITÀ DELL’ORDINE
Rosponi Cristiano – Eisenman vs Krier – Le nuove sfide del Piano Regolatore, – Fascicolo del Fabbricato, Daniela Marza-
(67/06,26) Domenico Cecchini (65/06, 7) no (63/06, 41)
– L’Ordine di Roma contro il Codice degli
Scalvedi Luca – Nuovi Uffici Giudiziari in
Impianti Appalti, Amedeo Schiattarella (64/06, 52)
Caserma (65/06, 17); Quello che conta è
a cura di Carlo Platone – Italy builds, Matteo Gatto (68/06, 35)
l’architettura, intervista a Carlo Aymonino
– Chi è l’Energy Manager? Giuseppe Piras – Roma dall’alto, Elena Tinacci (68/06, 47)
(68/06, 12)
(63/06, 16)
Schiattarella Amedeo – Professioni: la ri- – Frigoriferi ad assorbimento, Renato Tito CITTÀ IN CONTROLUCE
forma non può attendere (66/06, 7); L’Or- (67/06, 23) a cura di Claudia Mattogno
dine di Roma contro il Codice degli Appal- – Superfici trasparenti innovative, Gian- – Pirenei tra insediamenti e paesaggi,
ti (64/06, 52) franco Schipani (68/06, 26) Manuela Ricci (65/06, 49)

Schipani Gianfranco – Superfici traspa-


Nuove tecnologie CONCORSI
renti innovative (68/06, 26)
a cura di Giorgio Peguiron – Lungomare di Fregene, Paola Di Giulio-
Severati Carlo – Moretti e Roma (68/06, – Mediabuilding, Mauro Corsetti (63/06, maria (68/06, 16)
31) 12)
– Efficienza energetica nello spazio ufficio, EDITORIALI
Sgandurra Monica – Viaggio nei territori
Alessandra Battisti (64/06, 23) – I prossimi quattro, cinque anni, Pietro
del Libano (63/06, 26); High Tech vegeta-
– Per una architettura sostenibile, Sergio Ranucci (63/06, 7)
le (64/06, 34); Un parco senza “pace”
Altomonte (65/06, 22) – Nuovo PRG, nuove strategie per Roma,
(65/06, 39); Professione: architetto del
– La Tecnologia impara dalla Natura, Fabri- Lucio Carbonara (64/06, 7)
paesaggio(numero monografico a cura di,
zio Tucci (67/06,17) – Cave e buongoverno del territorio, Lucio
n. 66/06); Nel paesaggio delle nuove ge-
– Edifici ed energia, Domenico D’Olimpio Carbonara (67/06, 7)
nerazioni. Colloquio con Marco Antonini
(68/06, 21) – Professioni: la riforma non può attendere,
(66/06, 32); Un architetto nel paesaggio.
Amedeo Schiattarella (66/06, 7)
Colloquio con Franco Zagari (66/06, 48);
Progetti
Paesaggi premiati e in mostra (66/06, 58)
a cura di Massimo Locci FONDI E FINANZIAMENTI
Silvani Tiziana – La villa di Orazio Flacco – Ampliamento dei Musei Capitolini, Massi- a cura di Marina Cimato e Andrea Nobili
(64/06, 27) mo Locci (63/06, 8) – La nuova disciplina del Codice De Lise,
– Progetto Museo dei Fori,intervista a Lucre- Giorgio Pierantoni (a cura di) (64/06, 53)
Tinacci Elena – Roma dall’alto (68/06, 47)
zia Ungaro, Luisa Chiumenti (64/06, 11) – I Fondi Strutturali e le quote di cofinanzia-
Tito Renato – Frigoriferi ad assorbimento – Nuove centralità: Romanina, Massimo mento fuori dal patto di stabilità, Francesco
(67/06, 23) Locci (64/06, 15) Monaco (68/06, 52)
– Museo della Shoah, Massimo Locci
Trusiani Elio – Il paesaggio come ipertesto.
(65/06, 12) INDICI ANNO 2005
Colloquio con Elisabetta Cattaruzza e Car-
– Nuovi uffici giudiziari in caserma, Luca – Autori e Argomenti (63/06, 53)
lo Valorani (66/06, 36)
Scalvedi (65/06, 17)
Tucci Fabrizio – La Tecnologia impara dal- – Il tempo dell’intuizione, Massimo Locci INDUSTRIAL DESIGN
la Natura (67/06, 17) (68/06, 8) a cura di Tonino Paris
– Il designer: formazione e nuove professio-
Valdarnini Lucia - Il tratto meridionale del-
Protagonisti romani ni, Tonino Paris (63/06, 33)
la via Francigena (67/06, 33)
– Federico Gorio, Fiorenza Gorio (64/06, – Sotto il vestito nuovo…, Carlo Martino
Wolfswinkel Floor – Il paesaggio e il suo 18) (64/06,40)
progetto (65/06, 35) – Dieci domande a Lucio Passarelli, Massi- – Anno delle “Italie” in Cina, Loredana Di
mo Locci (67/06, 12) Lucchio (67/06, 42)

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70/07
INDICI
INDICI AR PER ARGOMENTI
2006

INTERVISTE – Eisenman vs Krier, Cristiano Rosponi – Fascicolo del Fabbricato, Daniela Marza-
– Progettare dialogando con la storia, inter- (67/06, 26) no (63/06, 41)
vista a Marco Petreschi, Alessandro Pergoli – Case & Città, Mariateresa Aprile (67/06, – I Fondi Strutturali e le quote di cofinanzia-
Campanelli (63/06, 19) 30) mento fuori dal patto di stabilità, Francesco
– Progetto Museo dei Fori,intervista a Lucre- – Premio Internazionale Dedalo Minosse, Monaco (68/06, 52)
zia Ungaro, Luisa Chiumenti (64/06, 11) Luisa Chiumenti (67/06, 56)
– Dieci domande a Lucio Passarelli, Massi- – Ascensori al Vittoriano, Luisa Chiumenti PAESAGGIO
mo Locci (67/06, 12) (67/06, 57) a cura di Lucio Carbonara e Monica Sgan-
– La complessità dei paesaggi, colloquio – Restaurato un tratto delle mura aureliane, durra
con Salvatore Dierna, Fabio Di Carlo Luisa Chiumenti (67/06, 59) – Trasformazione del territorio periurbano,
(66/06, 27) – Roma Barocca, Massimo Locci (67/06, Lucio Carbonara (63/06,24)
– Nel paesaggio delle nuove generazioni, 60) – Viaggio nei territori del Libano, Monica
colloquio con Marco Antonini, Monica – Moretti e Roma, Carlo Severati (68/06, 31) Sgandurra (63/06, 26)
Sgandurra (66/06, 32) – Italy builds, Matteo Gatto (68/06, 35) – Mosaico, Alessandra Capuano (63/06,
– Il paesaggio come ipertesto, colloquio con – Padova. Riapre la Cappella Ovetari, Luisa 30)
Maria Elisabetta Cattaruzza e Carlo Valo- Chiumenti (68/06, 55) – High Tech vegetale, Monica Sgandurra
rani, Elio Trusiani (66/06, 36) – Ferrara. San Cristoforo cantiere aperto, (64/06, 34)
– Autostrada: un impatto paesaggistico, Luisa Chiumenti (68/06, 57) – Il paesaggio e il suo progetto, Floor Wolf-
colloquio con Lidia Soprani, Eros Congedo – Il Forte di Bard ad Aosta, Luisa Chiumenti swinkel (65/06, 35)
(66/06, 40) (68/06, 58) – Un parco senza “pace”, Monica Sgandur-
– Quale futuro per la conservazione dei ra (65/06, 39)
giardini storici? Colloquio con Massimo de Mostre – Professione: architetto del paesaggio -
Vico Fallani, Ginevra Conte (66/06, 45) – Siena-Roma: la via Francigena, Luisa numero monografico a cura di Monica
– Un architetto nel paesaggio, colloquio con Chiumenti (63/06, 46) Sgandurra (66/06)
Franco Zagari, Monica Sgandurra (66/06, – Venturino Venturi. Impronte di materia, – L’architetto del paesaggio, questo intruso,
48) Luisa Chiumenti (63/06, 47) Lucio Carbonara (66/06, 8)
– Obiettivo: una cultura diffusa del paesag- – 2000-2006 Architettura recente in Alto – Paesaggio e/è Architettura, Massimo
gio, colloquio con Flavio Trinca & Emanuele Adige, Luisa Chiumenti (63/06, 49) Locci (66/06, 9)
von Normann , Lucio Carbonara (66/06, – A Salerno “Conflitti”, Luisa Chiumenti – La formazione dell’architetto del paesag-
53) (63/06, 50) gio nel XXI secolo, Lucio Valerio Barbera
– Quello che conta è l’architettura, intervista – Eccellenza del restauro italiano nel (66/06, 9)
a Carlo Aymonino, Luca Scalvedi (68/06, mondo, Luisa Chiumenti (64/06, 58) – Le professioni del paesaggista, Fabio Di
12) – Ippolito Caffi L’importanza del disegno, Carlo (66/06, 11)
Luisa Chiumenti (64/06, 59) – Learn-scape, Gianpiero Donin (66/06, 15)
MANIFESTAZIONI – La Firenze di Leon Battista Alberti, Luisa – L’EFLA e l’Europa, Annalisa Calcagno
Eventi, Convegni, Seminari Chiumenti (64/06, 60) Maniglio (66/06, 19)
– ABC: Arte Benevento Cultura, Luisa Chiu- – Città metafisiche, Luisa Chiumenti – Cresce la domanda di progettazione pae-
menti (64/06, 56) (65/06, 60) saggistica, Mirella Di Giovine (66/06, 23)
– Aperto il Casino Nobile di Villa Torlonia, – Il mito di Dresda, Luisa Chiumenti (65/06, – La complessità dei paesaggi, colloquio
Luisa Chiumenti (64/06, 57) 61) con Salvatore Dierna, Fabio Di Carlo
– Un progetto di paesaggio tra arte e natu- – Roma di Piranesi, Luisa Chiumenti (66/06, 27)
ra, Luisa Chiumenti (64/06, 58) (68/06,58) – Nel paesaggio delle nuove generazioni,
– L’era urbana “europea”, Luisa Chiumenti – Cina. Nascita di un Impero, Luisa Chiu- colloquio con Marco Antonini, Monica
(65/06, 26) menti (68/06, 60) Sgandurra (66/06, 32)
– La nuova Biblioteca di Alessandria, Luisa – Pio II. La città, le arti, Luisa Chiumenti – Il paesaggio come ipertesto, colloquio con
Chiumenti (65/06, 55) (68/06, 61) Maria Elisabetta Cattaruzza e Carlo Valo-
– Carlo Scarpa:100 anni di architettura rani, Elio Trusiani (66/06, 36)
(1906-2006), Luisa Chiumenti (65/06, 58) NORMATIVA – Autostrada: un impatto paesaggistico,
– X Biennale di Venezia. le città del XXI – La nuova disciplina del Codice De Lise, colloquio con Lidia Soprani, Eros Congedo
secolo, Massimo Locci (67/06, 8) Giorgio Pierantoni (a cura di) (64/06, 53) (66/06, 40)

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INDICI

INDICI AR
PER ARGOMENTI
2006

– Quale futuro per la conservazione dei urbano. Il Pigneto fuori Porta Maggiore – Francesca Di Castro, Via Margutta. Cin-
giardini storici? Colloquio con Massimo de (63/06, 44) quecento anni di storia e d’arte, Luisa Chiu-
Vico Fallani, Ginevra Conte (66/06, 45) – Pier Andrea De Rosa- Paolo Emilio Trastulli, menti (68/06, 54)
– Un architetto nel paesaggio, colloquio con Roma perenne, Luisa Chiumenti (63/06, 45)
Franco Zagari, Monica Sgandurra (66/06, – Domitilla Dardi, Alberto Meda. La concre- RESTAURO
48) ta leggerezza, Massimo Locci (64/06, 54) a cura di Giovanni Carbonara e
– Obiettivo: una cultura diffusa del paesag- – Marco Casamonti, La nuova Fiera di Alessandro Pergoli Campanelli
gio, colloquio con Flavio Trinca & Emanuele Milano, Luisa Chiumenti (64/06, 54) – Progettare dialogando con la storia, inter-
von Normann, Lucio Carbonara (66/06, 53) – Federico Bellini, Le cupole del Borromini. vista a Marco Petreschi, Alessandro Pergoli
– Paesaggi premiati e in mostra, Monica La scienza costruttiva in età barocca, Luisa Campanelli (63/06, 19)
Sgandurra (66/06, 58) Chiumenti (64/06, 55) – La Villa di Orazio Flacco , Alessandra
– Il passaggio inquieto , Raffaella Gatti – Franco Panzini, Progettare la natura. Centroni e Tiziana Silvani (64/06, 27)
(67/06, 38) Architettura del paesaggio e dei giardini – La nuova basilica di S. Francesco di Paola,
– L’Australian Garden, Eros Congedo dalle origini all’epoca contemporanea, Alessandro Pergoli Campanelli (65/06, 30)
(68/06,38) Corrado Brunialti (65/06, 53) – Il tratto meridionale della via Francigena,
– Un parco culturale urbano, Fabio Di Carlo – Alessandra Battisti, La qualità ambientale Liliana Mauriello e Lucia Valdarnini
(68/06, 43) delle architetture d’interno, Giorgio Pegui- (67/06,33)
ron (65/06, 53)
PROFILI – Luca Molinari (a cura di), Massimiliano URBANISTICA
– Marcello Fabbri, una vita dedicata, Silvia Fuksas, opere e progetti 1970-2005, Luisa a cura di Claudia Mattogno
Massotti (64/06, 50) Chiumenti (65/06, 53) – Ripensare i waterfront, Massimo Bertollini
– Paola D’Ercole, Lucio Altarelli, Alessandra – Alberta Campitelli (a cura di), Verdi delizie. (63/06, 36)
Muntoni, Paolo Balmas (67/06, 51) Le ville, i giardini, i parchi storici del Comune – La porta tra fiume e città, Massimo Cola-
di Roma, Luisa Chiumenti (65/06, 54) santo (64/06, 46)
RECENSIONI DI LIBRI E RIVISTE – Alessandra Muntoni, L’Architettura nell’e- – Campagne urbane, Anna Laura Palazzo
– Diana Alessandrini, Roma: il futuro è in ra elettronica, Luca Sampò (67/06, 54) (65/06, 43)
cantiere, Luisa Chiumenti (63/06, 44) – Paolo Martegani (a cura di), Digital Habi- – Un convegno, un progetto, Stefano Monti
– Roberto Secchi (a cura di), Il pensiero tat, Massimo Locci (67/06, 55) (65/06, 47)
delle forme tra architettura e scienze della – Paola Giorgioli, Camillo Nucci (a cura di) – I territori della diffusione insediativa,
vita, Claudio De Angelis (63/06, 44) 12 progetti per il Municipio X di Roma, Elio Daniela Cinti (67/06, 46)
– Carmelo G. Severino, Roma mosaico Trusiani (68/06,54) – Roma dall’alto, Elena Tinacci (68/06, 47)

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