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ISSN 2039-6680
RINASCIMENTO MERIDIONALE
MERIDIONALE
Rivista annuale dell’Istituto Nazionale
di Studi sul Rinascimento Meridionale
direttore
MARCO SANTORO
VII
2016
VII · 2016
PAOLOLOFFREDO
€ 45,00 INIZIATIVE EDITORIALI
RINASCIMENTO
MERIDIONALE
Segreteria di redazione:
Renata d’Agostino
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VII · 2016
PAOLOLOFFREDO
INIZIATIVE EDITORIALI
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CONTRIBUTI
SEGNALAZIONI
«Rinascimento meridionale»
referaggio 2014/2015
1
Al 13 settembre 1490 sono datati due atti di cessione in enfiteusi a Giovanni
Pontano di una cantina, il primo, e di un locale terraneo e un portico diruto di tre
arcate il secondo (Riccardo Filangieri di Candida, Il tempietto di Gioviano Ponta-
no in Napoli, «Atti dell’Accademia Pontaniana», vol. LVI, 1926, pp. (5-41), 7).
2
Data indicata nelle epigrafi dedicatorie sulle due porte di accesso alla cap-
pella.
3
Tema su cui insiste Christoph Liutpold Frommel, Il tempio e la chiesa: Bac-
cio Pontelli e Giuliano della Rovere nella Chiesa di S. Aurea a Ostia, in Architettura e com
mittenza da Alberti a Bramante, Firenze, L.S. Olschki, 2006, pp. 367-393.
4
Nell’accezione congiunta di mausoleo e poema per il defunto, rimarcata da
Bianca de Divitiis, Pontano and his Idea of Patronage, in Some Degree of Happiness,
Studi di storia dell’architettura in onore di Howard Burns, a cura di Maria Beltramini e
Caroline Elam, Pisa, Edizioni della Normale, 2010, pp. (107-131), 125, n. 63.
5
L’originalità dell’edificio e la stratificazione di riferimenti e significati sono
sottolineate da Paola Modesti, Le delizie ritrovate. Poggioreale e la villa del Rinasci-
mento nella Napoli aragonese, Firenze, L.S. Olschki, 2014, p. 173.
36 Maria Teresa Como
6
R. Filangieri, Il tempietto …, cit., pp. 5-41.
7
Per la donazione nel 1469 di Ferrante I a Pontano della casa con torre che
diverrà la sua residenza, cfr. Francesco Colangelo, Vita di Antonio Beccadelli so-
prannominato il Panormita, Napoli, Angelo Trani, 1820, p. XVII e Bartolomeo
Capasso, La torre d’Arco e la Casa del Pontano in Napoli, in La Strenna della R. Tipogra-
fia Giannini, Napoli, Giannini, 1982, pp. (97-104), 103; mentre per l’acquisto dei
beni su cui fu edificata la cappella, cfr. Francesco Colangelo, Vita di Gioviano
Pontano, Napoli, Angelo Trani, 1826, p. 112.
8
R. Filangieri, Il tempietto … cit., p. 22, che riporta in nota il dispaccio. Indi-
cazione dei documenti associati alla causa è in Archivio Storico Diocesano di Na-
poli (d’ora in poi ASDNa), Fondo Collegiata di Santa Maria Maggiore, F.75 Secoli XVI
-XIX. Cappella Pontano, f.lo Scritture per li Complatearj della Ottina di S. Maria Maggiore
di questa città colli Padri di detta Chiesa di S.a M.a Maggiore per la Cappella del Pontano.
Copia di memoria presentata al Tribunale Misto nell’anno 1759, intorno alla pertinenza
del dominio della d.a Cappella, alla sua restaurazione e all’adempimento delle pie opere dei
maritaggi ed altri pesi di Messe e di anniversarii.
9
Roberto Pane, Architettura del Rinascimento in Napoli, Milano, Editrice Poli-
tecnica, 1937, pp. 105-113.
10
Giancarlo Alisio, La cappella Pontano, «Napoli Nobilissima», III (1963-
1964), 1, pp. 29-35.
11
Stella Casiello, Restauri dell’Ottocento nella Cappella Pontano, in Architetture
e territorio nell’Italia meridionale tra XVI e XX secolo: scritti in onore di Giancarlo Alisio, a
cura di Maria Raffaela Pessolano e Alfredo Buccaro, Napoli, Electa Napoli, 2004,
pp. 200-209.
12
Roberto Pane, Il Rinascimento nell’Italia meridionale, II, Milano, Edizioni di
Comunità, 1977, pp. 199-202.
13
Ibidem; C.L. Frommel Il tempio e la chiesa …, cit.; Francesco Benelli, Baccio
Pontelli e Francesco di Giorgio. Alcuni confronti fra rocche, chiese, cappelle e palazzi, in
Francesco di Giorgio alla corte di Federico da Montefeltro, Atti del Convegno internazio-
Nuove acquisizioni sulla Cappella Pontano 37
nale di studi, Urbino 11-13 ottobre 2001, a cura di Francesco Paolo Fiore, Firenze,
L.S. Olschki, 2004, pp. (517-556), 553-554.
14
Simonetta Valtieri, I linguaggi e i modelli, in Storia della Calabria nel Rinasci-
mento. Le arti nella storia, a cura di Id., Roma, Gangemi, 2002, pp. (193-209), 202-
203; F. Benelli, Baccio Pontelli e Francesco di Giorgio …, cit., p. 554; Francesco
Paolo Di Teodoro, Architetture calabresi del Rinascimento. Un cannocchiale verso Na-
poli e Roma, «ArcHistoR», II (2015), 3, pp. (5-39), 12.
15
F. Benelli, Baccio Pontelli e Francesco di Giorgio …, cit.
16
C.L. Frommel, Il tempio e la chiesa …, cit.
17
B. de Divitiis, Pontano and his Idea of Patronage …, cit.; Id., Pontanvs Fecit:
Inscriptions and Artistic Authorship in the Pontano Chapel, «California Italian Studies»,
III (2012), 1, pp. 1-36.
18
Le incertezze più rimarcate (cfr. R. Pane, Il Rinascimento …, cit., p. 202) ri-
guardano la configurazione dell’attico e il carattere dell’interno.
19
Andreas Beyer, Napoli, in Storia dell’Architettura Italiana, Il Quattrocento, a
cura di Francesco Paolo Fiore, Milano, Electa, 1998, pp. (434-459), 457.
20
La costruzione delle Cliniche Universitarie sulle aree dei conventi della
38 Maria Teresa Como
Croce di Lucca e della Sapienza e dell’Istituto Tecnico Diaz (cfr. Giancarlo Ali-
sio, Alfredo Buccaro, Napoli Millenovecento. Dai catasti del XIX secolo ad oggi, Na-
poli, Electa Napoli, 1999, p. 40 e p. 48; Piero Craveri, Alessandra De Martini,
introduzione, Napoli. Le grandi opere del 1925-1930, presentazione di Rosario Ru-
sciano, Rist. anast. dell’ed. Giannini 1930, Napoli, Grimaldi & C, 2006).
21
Cfr. Giuseppe Beneduce, Origini e vicende storiche della chiesa di S. Maria Mag-
giore detta Pietrasanta in Napoli, Napoli, Gioventù italiana, 1931; Giancarlo Alisio,
La chiesa e il campanile della Pietrasanta in Napoli, «Napoli Nobilissima», 3-4 (1964),
VI, I, pp. 228-236 e pp. 42-52; Pasquale Guida, Il restauro della chiesa e l’isolamento
del Campanile del complesso monumentale di S. Maria Maggiore alla Pietrasanta in Napo-
li, Napoli, Giannini, 1969; Cesare Cundari, Problemi di restauro nella chiesa della
Pietrasanta, «Napoli Nobilissima», 3 (1971), X, pp. 60-76; Gaetana Cantone, Na-
poli Barocca e Cosimo Fanzago, Napoli, Banco di Napoli, 1984, pp. 138-142.
22
Italo Ferraro, Napoli: Atlante della città storica. Il Centro Antico, Napoli, Cle-
an, 2002, pp. 198-199; Franco Strazzullo, Edilizia e Urbanistica A Napoli dal ’500
al ’700, Napoli, A. Berisio, 1968, pp. 90-96.
23
R. Filangieri, Il tempietto …, cit., p. 21.
24
ASDNa, Santa Visita del Cardinale Annibale di Capua (1580-81), vol. III, ff.
219r-386r.
25
Alcuni brevi stralci sono in G. Beneduce, Origini e vicende …, cit., e P. Guida,
Il restauro …, cit.
Nuove acquisizioni sulla Cappella Pontano 39
menti sulle vicende della Cappella e dei beni a essa legati, tra cui gli immo-
bili un tempo relativi al Palazzo del Pontano, sicché, raccolte le indicazio-
ni metriche, di forma e ubicazione, è stato possibile ricostruire l’origina-
rio contesto dell’edificio26. Di tale analisi si espongono in sintesi i princi-
pali risultati27, allegando, a sostegno della descrizione, una planimetria
schematica del complesso di S. Maria Maggiore in cui è inserita la Cappel-
la Pontano, e dell’immediato intorno, che contempla anche i luoghi del
Palazzo del Pontano. La pianta è stata realizzata intrecciando i dati della
Santa Visita e le informazioni ricavabili dalla cartografia storica e dalla let-
teratura con la planimetria attuale, con riferimento alle architetture pre-
senti sia nella descrizione antica che oggi: la Cappella Pontano, la Cappel-
la del SS. Salvatore e il campanile della Pietrasanta.
26
Maria Teresa Como, Il Contesto invisibile della Cappella Pontano, in VisibileIn-
visibile: percepire la città tra descrizioni e omissioni. II. Visibilità dell’antico: patrimonio e
istituzioni culturali, Atti del VI Congresso AISU, Catania, 12-14 settembre 2013, a
cura di Salvatore Adorno, Giovanni Cristina, Arianna Rotondo, Catania, Scrimm,
2014, vol. II, pp. 329-341.
27
Una più estesa trattazione troverà spazio in altra sede.
40 Maria Teresa Como
Domenico Maggiore (cfr. Yoni Ascher, The Church and the Piazza: Reflections on the
South Side of the Church of S. Domenico Maggiore in Naples, «Architectural History», 45
(2002), pp. 92-112).
29
Paul Arthur, Naples, from Roman town to city-state: an archaeological perspective,
Lecce, The British school at Rome, 2002, pp. 50-51, 65, 80 e 156.
30
[…] Atrium supradictum cohopertum ante platheam tribis marmoreis colu-
mnis sustentatur, et ex eisdem ad aliud atrium sub dio intratur per portam quae
habet parastate sine corona ex marmoreis lapidis et duas alias marmoreas colum-
nas retro se. […], ASDNa, Santa Visita …, cit., vol. III, f. 308v.
31
P. Arthur, Naples …, cit., p. 50, Fig. 3.13.
32
[…] Ante predictam ecclesiam est atrium sub dio cum alio atrio ante se
cohoperto iuxta plathea longhum a plathea predicta iusq. ad portam ecc.e incluse
pariete ante plathea sito palmos sexaginta quinq. cum dimidio. Latum palmos
quatroginta octo et duos tertios alteriis palmi. […], ASDNa, Santa Visita …, cit.,
vol. III, f. 308v.
33
Giovanni Vitolo, Culto della croce e identità cittadina, «Napoli Nobilissima»,
5 (2000) I, pp. 81-96.
34
Ivi, p. 82.
35
[…] Iuxta supradictum atrium quod sub dio a sinistris intrantis et iuxta sup.
tam capp.am S.ti Salvatoris est alia capp.a sub invocatione sancti Ioannis evangeli-
ste dello pontano longha palmos quatraginta unum et unu sextium alterius palmi
Nuove acquisizioni sulla Cappella Pontano 41
to. Come oggi, nello spiazzo una soglia dinanzi alla porta profonda circa 1
metro e 60 conduceva dal piano della strada a quello della cappella, ed
una soglia più piccola era disposta dinanzi al fronte minore. Alla destra di
quest’ultimo fronte e dinanzi alla cappella del SS. Salvatore, che si compo-
neva della sola campata più interna, insisteva un alto porticato a volta so-
stenuto da due colonne36, in linea con la Cappella Pontano e che ne sco-
priva parte del fianco destro; in adiacenza si apriva la porta di ingresso
principale che immetteva nella basilica.
La prosecuzione del porticato dinanzi all’atrio della chiesa e lungo il
decumano si legava, mediante un sistema di portici che proseguivano an-
che a cavallo della strada, alla residenza del Pontano la quale, composta di
diversi corpi edilizi intrecciati alla trama del tessuto urbano, si configurava
come un quartiere urbano esteso su uno snodo nevralgico della città: due
distinti blocchi edilizi, lungo il decumano e l’uno di fronte all’altro sul
cardine, collegati da un’alta torre al quadrivio.
Attraverso la riconfigurazione del contesto originario della cappella
trovano dunque ragione i due fronti monumentali, e il confronto tra l’a-
rea di sedime della cappella e i luoghi del complesso di S. Maria Maggiore
che Pontano aveva acquistato per la sua realizzazione (un cellaio, una ca-
mera terranea e un portico diruto di tre arcate37, in prosecuzione con il
portico lungo il decumano), mette in luce l’intenzionale arretramento
della cappella dal bordo della strada per configurare una piccola piazza di
sua pertinenza, raggiunta attraverso il lungo porticato dalla residenza del
Pontano. Pertanto, il disegno architettonico della Cappella è anche il ri-
sultato di un progetto urbano connesso al tradizionale uso e alla figura del
porticus, che identificava tanto l’atrio/quadriportico della basilica di S. Ma-
latam vero palmos vigi.ti tres exclusis parietibus ad quam per unam portam ingre-
ditur a sup.to atrio et per aliam portam ab alio atrio quod est ante p.tam capp.am
et iuxta platheam. Murus vero p.te capp.e qualis est iuxta atrium ecc.e est latus
palmos quor cum dimidio. Alius murus qualis est ante capp.am secus viam est la-
tus palmorum sex. Atrium quod est ante capp.am p.am et est similiter sub dio est
latum a capp.a iusque ad viam palmos decem longhum vero iuxta longitudinem
eiusdem Cappelle. […], ASDNa, Santa Visita …, cit., vol. III, f. 309v.
36
[…]Et intra atrium p.tum quid est sub dio iuxta portam ecc.e a sinistris in-
tratis ante vero portam capp.e sup.te confraternitatis s.ti salvatoris est parvum
atriolum tecto cohopertum duabis marmoreis columnis sustentato […], ASDNa,
Santa Visita … cit., vol. III, f. 308v. Nella cappella del SS. Salvatore si sono rinvenu-
ti agli angoli e in appoggio della volta a crociera della prima campata due capitel-
li in marmo parzialmente murati nella controfacciata, che sono stati ricondotti
alle colonne marmoree del piccolo atrio descritto.
37
R. Filangieri, Il tempietto …, cit., p. 7.
42 Maria Teresa Como
38
Pieter Vlaming, Arcadia van Sannazarius, Amsterdam, Adriaen Wor en de
erven G. Onder de Linden, 1730, tra p. 260 e p. 261, e tra p. 264 e p. 265; su P.
Vlaming cfr. Margaretha Sara J. Cox-Andrau, De dichter Pieter Vlaming (1686-
1734), Bussum, Van Holkema & Warendorf, 1976.
39
M. S. J. Cox-Andrau, De dichter …, cit., p. 198; Anton J. E. Harmsen, Sanna-
zaro nella letteratura nederlandese, in Acta conventus Neo-Latini Bariensis, Binghamton,
New York, Schoeck, 1996, pp. (391-399), 97-398.
40
Jacques Philippe d’Orville, Sicula, quibus siciliae veteris rudera additis anti-
quitatum tabulis illustrantur, Amsterdam, Gerardum Tielemburg, 1764.
41
Come dalla firma nell’incisione.
42
Roberto De Sarno, Joannis Joviani Pontani Vita, Napoli, Fratres Simonii,
1761, pp. 100-105.
43
Ivi, pp. 92-94. Le tavole di progetto (qui in Fig. 2) riportano il nome del
tecnico, il regio architetto Antonio De Sio, e dell’incisore, Francesco La Marra.
44 Maria Teresa Como
sulle epigrafi44, e, interposto tra i due saggi, il citato carme latino di d’Or-
ville. L’intervento di restauro del 1759 fu sollecitato dalla condizione di
degrado, cui già la Santa Visita di Giuseppe Spinelli del 1743 aveva chiesto
di porre rimedio45, ma soprattutto fu innescato dalla causa portata in Tri-
bunale nel 1757 contro i Chierici Regolari caracciolini di S. Maria Maggio-
re per l’uso improprio della cappella, e per i mancati obblighi pendenti46.
Figura 3. Prospetto della Cappella Pontano lungo via dei Tribunali, disegno di
Carmine Perretti (da Vlaming 1730, © Erfgoedbibliotheek H. Conscience, An-
twerpen, C 42606).
Sulla base del rilievo della cappella e della descrizione delle condizioni
di degrado redatti dal regio architetto Antonio De Sio47 nel 1757 e allegati
alla causa, Carlo di Borbone affidò a Giacomo Martorelli, sacerdote e let-
tore di lingua greca presso l’Università di Napoli, la direzione del restau-
ro, e al Tribunale Misto la sua soprintendenza48. Si tratta del primo sostan-
ziale intervento di alterazione della Cappella Pontano per ricostruire il
quale, oltre all’esame diretto, le tavole di progetto e la sintetica legenda
riportate da De Sarno hanno costituito, fino ad oggi, le uniche fonti dispo-
nibili. Pertanto, i due prospetti del 1727 contribuiscono in modo significa-
tivo al riconoscimento delle reintegrazioni e delle ricomposizioni eseguite
con il restauro nei fronti esterni della cappella.
Osservando le due incisioni, gli elementi che meglio denunciano la
condizione della cappella sono il basamento e l’attico. Il basamento man-
ca delle lastre di rivestimento su entrambi i fronti, a meno della modana-
tura superiore in pietra, che si sviluppa nei modi di una base attica. Soltan-
to sul prospetto lungo via dei Tribunali sembrerebbero riconoscersi alcuni
lacerti superstiti delle lastre di rivestimento in prossimità della porta, pre-
sumibilmente salvati dalla spoliazione perché retrostanti il corpo dei gra-
dini. Riguardo all’attico, se ne riconosce innanzitutto la presenza, sebbe-
ne in una condizione di forte deterioramento, provando definitivamente
che esso esisteva fin dall’origine, mentre alcuni dettagli forniscono poi
preziose indicazioni sulla sua fattura. Se sul fronte lungo via dei Tribunali
l’attico manca del tutto, facendo leggere l’estradosso della volta a botte
che emerge dalle pareti verticali, il fronte su Largo Pietrasanta, meno de-
teriorato, conduce al riconoscimento dell’originaria configurazione. Qui
la cornice superiore, in pietra modanata in piccolo listello e gola rovescia,
ne segna l’altezza, pari quasi al doppio di quella della volta a botte emer-
gente sull’altro fronte. Sul limite destro, il disegno delle commessure tra
47
[…] Al Sig. D. Onofrio Giordano d. quindici nota fede a 22 ott.e 1757 e per
esso a D. Antonio de Sio Regio Architetto disse esserno in sotisfazione di sue fati-
che fatte in aver formato tre disegni in carta regale dell’alzata dell’affacciata nobi-
le della chiesa del Pontano fondata dal fu Giovanni Gioviano Pontano e descritta
nello stato in cui si ritrova d’altezza, larghezza ed iscrizioni […] uno delli quali si
è presentato per necessità della causa che verte nel supremo Tribunale misto tra
li complaetari di detta ottina di S. M.a Mag.re Collegio delli R.R. Ebdomadari di
detta chiesa contro li RR PP Cl.ci Regolari minori della Pietra Santa […] (ASDNa,
F. 75 cit., documento di pagamento delle spettanze del Regio architetto Antonio
De Sio datato 9 settembre 1757). I disegni e la relazione mancano. Dalla firma di
De Sio ai disegni di progetto della cappella in R. De Sarno, Joannis …, cit., p. 92,
può desumersi che De Sio fu poi incaricato anche del progetto di restauro.
48
R. Filangieri, Il tempietto …, cit., p. 22, riporta in nota il dispaccio.
46 Maria Teresa Como
Per i rilievi dei fronti minori presenti in Ascione (post 1760), De Cesare
49
(1845) e Bechi (1852), cfr. il saggio di Cettina Lenza in questo stesso numero
della rivista.
Nuove acquisizioni sulla Cappella Pontano 47
50
[…] ho osservato primieramente che sopra la porta che attualmente sta
aperta vi si vede un vacuo ed una cornice attorno che dimostra esserci stata qual-
che lapide con iscrizione […], dalla perizia sullo stato della cappella del 1757
(ASDNa, F.75 cit., f.lo Scritture per li Complatearj …, cit., f. 12r).
51
L’ipotesi, ancora da approfondire, è frutto di riflessioni comuni con Cettina
Lenza.