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MEDITERRANEA
QUADERNI ANNUALI DELL’ISTITUTO DI STUDI SUL MEDITERRANEO ANTICO
XII-XIII
2015-2016
ROMA
EDIZIONI QUASAR
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MEDITERRANEA
QUADERNI ANNUALI DELL’ISTITUTO DI STUDI SUL MEDITERRANEO ANTICO
tra
è una rivista dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISMA-CNR)
tto
Direttore responsabile
Vincenzo BELLELLI
*
Comitato scientifico
Ágnes BENCZE (Budapest), Martin BENTZ (Bonn), Luca CERCHIAI (Salerno),
Francesco DE ANGELIS (New York), Cécile EVERS (Bruxelles), Françoise GAULTIER (Paris),
Alessandro NASO (Napoli), Dimitris PALEOTHODOROS (Volos), Nigel J. SPIVEY (Cambridge),
Chiara Elisa PORTALE (Palermo), Gianluca TAGLIAMONTE (Lecce),
José-Ángel ZAMORA LÓPEZ (Madrid).
*
Comitato di redazione
Laura AMBROSINI, Marco ARIZZA, Rocco MITRO, Carla SFAMENI
Segretaria di Redazione
Giorgia RUBERA
*
Sede della Redazione
Redazione Mediterranea
CNR – ISMA, Area della Ricerca di Roma 1
Via Salaria km 29,300, Casella postale 10
00015 Monterotondo Stazione (Roma)
Posta elettronica: mediterranea@isma.cnr.it
Sito internet: www.mediterranea.isma.cnr.it
*
Stampa e distribuzione
Edizioni Quasar di Severino Tognon s.r.l.
Via Ajaccio 41-43 – 00198 Roma
Tel. +39 0685358444, Fax + 39 0685833591
email: info@edizioniquasar.it
www.edizioniquasar.it
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ISSN 1827-0506
ISBN 978-88-7140-745-6
Finito di stampare nel mese di novembre 2016 da LitografTodi - Todi (PG)
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Indice
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Editoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
Saggi
Isabelle Martelli
New Proposals on Some Iron Age Contexts from Vulci and Pontecagnano with Pyxides and Tablet-Weaving Belts 9
Giulio Paolucci
La Galérie Étrusque del Conte Des Varannes e le riproduzioni delle tombe di Chiusi . . . . . . . . . . . . . 117
Note e discussioni
Rita Cosentino
Raniero Mengarelli a Cerveteri. Appunti dal carteggio inedito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177
Recensioni
Davide Angileri
Recensione a: M.-L. Haack (ed.), La construction de l’Étruscologie au début du XXe siècle. Actes des journées
d’études internationales des 2 et 3 décembre 2013 (Amiens), Ausonius Scripta Receptoria 3,
Bordeaux 2015. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 199
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Abstract
In this article some unknown aspects of Raniero Mengarelli’s activity at Cerveteri shall be disclosed. The analysis of
some unpublished documents preserved in the historical archives of the Soprintendenza of Villa Giulia (Rome), includ-
ing an assiduous correspondence kept by Mengarelli with the Institutions of the time and some collaborators described
by him as “poorly collaborative” shows very clearly a versatile personality of a man gruff by nature, who nontheless
knew very well how to combine the predominant and known mission of the “digger” and scholar to that of the manager
(ante litteram), without neglecting a brilliant and modern vision of territorial policy.
Keywords: Raniero Mengarelli, Banditaccia necropolis, Goffredo Ricci, “l’autostrada”, excavations at Caere.
* Questo contributo sviluppa l’argomento da me trattato lia presso l’archivio storico della Soprintendenza. Tra queste,
in un precedente articolo, risalente ormai a 10 anni fa: Co- una indirizzata allo stesso Raniero Mengarelli 15/02/1939,
sentino 2006. XVIII, prot. nr. 29 e l’altra al Ministero dell’Educazione Na-
1
Nota datata 13/02/1939 senza protocollo, conservata pres- zionale (Dir. Gen. Antichità e BB.AA. del 19 febbraio 1939
so gli Uffici della Necropoli della Banditaccia. Molte altre prot. nr. 30).
sono le note a firma del direttore (Massimo Pallottino) nelle 2
L’avversione di Pallottino verso Mengarelli risalta chiara-
quali si dispone che non sia consentito l’accesso a Raniero mente anche dalla recensione al volume sugli scavi di Caere:
Mengarelli né agli scavi di Cerveteri né al Museo di Villa Giu- Pallottino 1957.
178 Rita Cosentino
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Fig. 1. Schizzo planimetrico dei depositi di Palazzo Ruspoli, Cerveteri (Archivio SBAEM)
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tela e alla valorizzazione dei siti che andava esplo- A tale proposito, nutrito è il carteggio tra Ranie-
rando, quello – infine – del burocrate. ro Mengarelli e Goffredo Ricci, ritenuto una “vipera
L’espletamento delle funeste quotidianità velenosa”: contro di lui Mengarelli ricorre al Mini-
sono affidate alla redazione di lunghe ed esaustive stero dell’Educazione Nazionale perché sia trasferito
relazioni di Mengarelli al Ministero dell’Educa- immediatamente (ma ciò avverrà dopo molti anni).
zione Nazionale, e per la precisione alla Direzione Severe sono le disposizioni impartite ai giovani
Generale delle Antichità e Belle Arti, Divisione 1a, stagisti, per usare una espressione moderna, quali
che lo costringono a mettere in campo ogni astuzia Mario Moretti, destinato al riordino dei magazzini
ed abilità per sopravvivere ad una cronica (e volu- fantasiosamente denominati “Paradiso”, “Purgato-
ta?) mancanza di finanziamenti adeguati. rio”, “Limbo” ed “Inferno”, dei quali rimangono
I rapporti con il personale che noi moderni defi- schizzi planimetrici realizzati a matita (Figg.1-2;
niremmo decisamente antisindacali non sono sempre Tav. 7a-b). Il giovane Moretti “neo salariato”, no-
pacifici, per colpa, a quanto emerge dai documenti, dei nostante la buona volontà mostrata e le garbate re-
collaboratori, talora scarsamente riconoscenti. lazioni conseguenti “le disposizioni impartite”, si
Raniero Mengarelli a Cerveteri 179
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Fig. 2. Schizzo planimetrico dei depositi di Palazzo Ruspoli, Cerveteri (Archivio SBAEM)
sarebbe dovuto applicare di più, come attesta una zionale, una sorta di Servizio Civile ante litteram,
reprimenda al padre Giuseppe Moretti, che a sua in quanto affermava in una sua nota che non si è
volta aveva sollecitato Mengarelli a consegnare la utili al Paese soltanto al fronte.
pubblicazione sugli scavi di Cerveteri. Una serie di comunicazioni a/da Raniero
La lettura degli atti e del carteggio che lo ri- Mengarelli documentano inoltre l’avvento del fa-
guardano, mescolati ad altri documenti conservati scismo, con le visite dell’allora capo del Governo
presso i nostri archivi, rappresentano anche una Benito Mussolini, ritratto tra i Tumuli della Ban-
preziosa e diretta testimonianza delle condizioni ditaccia, come testimonia una fotografia, conserva-
politiche e sociali dell’Italia entro cui s’inseriscono ta presso gli Uffici della Necropoli ceretana, dove
le questioni ceretane. compare con bombetta e ghette vestito da ufficiale
Lo scoppio della prima guerra mondiale con di Marina (Fig. 3). Un’altra illustre visita è quella
il richiamo alle armi viene evocato dalla parten- della regina d’Italia Maria Josè, che s’intrattiene al-
za dell’assistente Collina per il fronte, per il quale cune ore con Raniero Mengarelli e gli fa promet-
Mengarelli aveva già proposto, in occasione del tere di invitarla in occasione dell’apertura di una
servizio di leva, al Ministero dell’Educazione Na- nuova tomba3.
3
Nota 6 aprile 1934, prot. nr. 30 “…Inoltre S.A.R. espresse non potè visitare, e, possibilmente per assistere alla esplorazio-
il suo proposito di ritornare presto per vedere dello scavo che ne di una tomba non ancora rimessa in vista..”.
180 Rita Cosentino
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Ed ancora:
“Le tombe XVI e XVII a destra della Via princi-
tra
pale (zona recintata) sono state occupate per l’im-
pianto del centralino telefonico. I soldati tedeschi
hanno in gran parte alterato e distrutto, senza
alcun scopo, quelle piccole tombette a fossa o a
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cassa che erano lì vicine. Altre tombe sono pure
già approntate per essere occupate dalle truppe
tedesche. Pure tutte le altre zone archeologiche
sono state occupate dalle truppe tedesche, specie
dov’è il Tumulo del Colonnello il quale è stato in
gran parte sterrato nel suo culmine gettando la
Fig. 3. Benito Mussolini in visita a Cerveteri (coll. privata).
terra nella prima tomba dello stesso”.
4
L’aggressione fisica del custode Antonio Crocetta nei con- ottobre 1918, prot. nr. 1359. Per un errore di battitura é indi-
fronti di Raniero Mengarelli (nota 15 giugno 1918, prot. nr. cata la data 1913. Inviata al Ministro) “….È stata presentata
1308 ) – “..e afferrandomi per un braccio, cominciò a me- la relazione sull’inchiesta iniziatasi dapprima contro il custode
nar pugni, dai quali mi difesi, mentre chiamavo ajuto..Per un Antonio Crocetta, che mi aveva aggredito e calunniato, ed
pugno che mi sfiorò la testa, perché riuscì a deviarlo, il mio estatasi poi inopinatamente, con insolita procedura pubblica,
cappello cadde a terra durante questa aggressione..” - portò il all’opera del Direttore…”. Nella nota 15 ottobre 1918, prot.
Ministero alla decisione di sopprimere la Direzione degli Scavi nr. 1365, Raniero Mengarelli giustifica il ritardo di consegna
di Civitavecchia e Tolfa e al trasferimento di Raniero Men- dei materiali cartacei e degli stessi depositi archeologici di
garelli alla Soprintendenza dei Monumenti di Roma (nota 2 Cerveteri con problemi di salute.
Raniero Mengarelli a Cerveteri 181
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È l’anno 1919 che lo vede ritornare ai vecchi grandi famiglie, che inducevano gli sprovveduti a
incarichi, che proseguono sino al 1934, sebbene credere che i terreni in questione fossero liberi da
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nel 1933 venga collocato a riposo. qualsiasi prescrizione grazie ad “un intervento mi-
Nel 1934, infatti, in qualità d’Ispettore Ono- rato” da parte delle suddette famiglie sul Ministero
rario5, incarico che rivestì sino alla morte avvenuta dell’Economia Nazionale, intervento, a sua volta
il 31 dicembre 1945, gli fu concesso dal Ministro sul Ministero dell’Istruzione, che avrebbe annulla-
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la creazione di un ufficio speciale per la pubblica- to tali provvedimenti.
zione delle scoperte di Caere, presso il Museo etru- La questione investe molte aree archeologiche
sco di Villa Giulia, ufficio che venne poi smantel- oltre la Banditaccia (“Vigna della Casa”, “Poggio del
lato nel 1938, con la disposizione di consegnare Fico”, “Cornacchiola”, “Zambra”, “Monte Abeto-
tutta la documentazione rappresentata da taccuini, ne” e “Macchia della Signora”) e Raniero Mengarel-
elenchi, disegni, schizzi ed appunti vari alla Com- li propone, come mediazione, di ridurre il vincolo
missione ministeriale creata all’uopo. laddove si presentasse molto esteso, politica perse-
guita sino agli anni Ottanta del Novecento.
I problemi di tutela archeologica sono affronta-
Gli scavi della necropoli della Banditaccia: ti in prima persona da Raniero Mengarelli, in quan-
un problema di tutela to il Consorzio Agrario, il Comune di Cerveteri ed
Sin dall’inizio – ma il problema diventa pressante ovviamente i grandi latifondisti fanno “orecchie da
nel corso degli anni Venti del Novecento – l’esplo- mercante” (ed aprirei anche una parentesi: in quegli
razione della Necropoli della Banditaccia (e di altri stessi anni s’intraprende un intensa attività di cava-
siti) costringe Raniero Mengarelli a dover affronta- tura del tufo per opere pubbliche quali per esem-
re e risolvere una serie di questioni, questioni direi pio l’aeroporto di Furbara); la situazione lo porta a
molto attuali, legate alla tutela dei siti archeologici proporre, in più sedi istituzionali, l’indifferibile ne-
e alla conservazione ed integrità dei monumenti cessità di acquisire le aree archeologiche al demanio
esplorati. statale, a cominciare da quelle della Banditaccia.
Nel carteggio intercorso con i Commissari Mengarelli deve calibrare la richiesta tenendo
Prefettizi del Comune di Cerveteri, con i Com- conto dei vari interlocutori, rendendo economica-
missari ed i Presidenti dei Consorzi Agrari e con i mente appetibile la proposta di acquisizione.
proprietari dei terreni (in realtà rappresentati dalle A questo proposito, di grande interesse, tra la
grandi famiglie quali Torlonia, Ruspoli, Martini numerosa corrispondenza, è la richiesta datata al 30
Marescotti) emerge non solo tutta la preoccupa- novembre 1923 (prot. nr.1591), di un vero business
zione per la mancata osservanza dei provvedimenti plan ante litteram, che sintetizzo brevemente.
di tutela, già previsti dalla legge 364 del 1909, e La nota è inviata a Giacomo Boni, divenuto
notificati per le aree archeologiche sin allora esplo- nel frattempo senatore. Al brevissimo incipit sto-
rate, ma si sottolinea con viva preoccupazione che rico archeologico che motiva l’azione di esproprio,
“nell’interesse della salvaguardia del patrimonio Mengarelli assicura che non sarà l’espropriazione
storico nazionale” non vengano distribuiti ad igna- tout court ad evitare oneri economici molto forti.
ri agricoltori, per la miglior coltura, terreni vinco- Le aree proposte per l’acquisizione sarebbero pari
lati e quel che peggio con tumuli sovrastanti. ad una superficie di 251,45 ettari: da qui prende
Nei documenti è anche molto evidente tutta avvio il piano industriale.
la disapprovazione verso un atteggiamento che eu- La determinazione economica calcola-
femisticamente definirei “disinvolto” da parte delle ta dall’Ufficio Tecnico di Finanza è pari a Lire
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416.900. Lo stesso Ufficio (naturalmente atten- nelle quali vengono stigmatizzati i comportamenti
to a ritorni economici), fa presente Mengarelli in piuttosto “singolari” da parte dei grandi proprieta-
tra
questa nota, calcola che se le aree espropriate sono ri terrieri, tra i quali Alessandro Ruspoli. Proprio
affittate per il solo pascolo, se ne trarranno benefici in occasione dell’esproprio delle famose strisce di
pari a 39.860 lire, somma alla quale dovranno esse- terreno per la realizzazione della cosiddetta Au-
re tolte passività per imposte, sorveglianza, ammi- tostrada, la strada di accesso alla Necropoli, Don
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nistrazione, pari ad un massimo di lire 14.846 indi Alessandro Ruspoli richiese, benché fosse stata ul-
con un reddito annuo di 25.044, corrispondente timata da parte dei LLPP la procedura di esproprio
ad un interesse netto del 6 per cento su un capitale per pubblica utilità, un’ulteriore integrazione alla
impiegato di lire 416.900. somma pattuita, in quanto non si poteva più rite-
Mengarelli aggiunge, inoltre, che se l’Ufficio nere l’area espropriata da pascolo ma archeologica,
tecnico dell’Intendenza di Finanza, per riportare le grazie alle innumerevoli sepolture portate alla luce
sue previsioni nei limiti di una sicurezza assoluta, nel corso degli scavi.
dovesse erogare per le pretese dei proprietari anche La pretesa di rivalutazione economica da parte
Lire 500.000, ipotesi surreale, si avrebbe un capita- della Proprietà non rappresenta un caso isolato nel
le impiegato all’interesse del 5 per cento. corso delle acquisizioni, in quanto venivano calco-
L’Ufficio dell’Intendenza di Finanza, però, non lati nella stima di monumenti funerari new entry
calcola altri elementi che renderebbero il bilancio o di fresco restauro, azioni in ogni caso successive
finanziario ancora più attivo, ovvero 1) il mancato alle procedure di espropriazione.
pagamento dell’affitto ai proprietari, che nel caso In una nota del 14 luglio 1938 (prot. 3568),
specifico della Banditaccia sarebbe pari a 1500 lire inviata alla Direzione Generale delle Antichità e
annue, 2) la soppressione del pagamento della quar- Belle Arti - Divisione II, si legge ancora:
ta parte del valore dei materiali archeologici che
“Il Principe D. Alessandro Ruspoli è sempre riu-
“sebbene in questi ultimi 10 anni le esplora- scito, nonostante l’opera di vigilanza da me spie-
zioni archeologiche siano state molto limitate, gata, a fare il danno dell’Amministrazione delle
tuttavia il valore degli oggetti raccolti raggiunge Antichità…. Adesso che il Principe, che aveva
100.000 mila lire ed equivale in media a Lire accettato l’espropriazione di una zona tra la vec-
10.000 all’anno. Il valore dovuto dallo Stato nel chia via di accesso alla necropoli di Caere e la
caso che le esplorazioni avessero una cadenza nuova autostrada per il prezzo fissato dal Genio
non frequente sarebbero per ogni anno di Lire Civile, chiede al Ministero dei Lavori Pubblici
2500 si avrà quindi una minor spesa annua di che quella zona gli sia restituita, rinunciando,
Lire 4000 il beneficio netto sarà di 29.014 deri- naturalmente alla indennità relativa. Questa ri-
vanti dalla somma di 25,014 + 4000 lire.” chiesta del Principe è causata dal fatto che io,
sul terreno divenuto demaniale per l’espropria-
zione, ho compiuto una serie di notevoli lavori
Dovendo affrontate anche l’ipotesi più sfavorevo-
e costosi di sistemazione, di restauro di monu-
le, ovvero che l’importo per l’espropriazione sia di
menti e di esplorazione con risultati cospicui, e
Lire 500.000 “questa somma resterà impiegata al con la raccolta di molteplici e pregevoli corredi
5,9 - 6 per cento”. funebri. Con poche migliaia di lire (circa l. sette-
Prescindendo dai fondi, le attività di espro- mila) il Principe, se può riavere il terreno, conta
prio non andarono tutte de plano e su questa atti- di ricavarne moltissime di più come avente dirit-
vità abbiamo numerosissime relazioni e comunica- to alla quarta parte delle cose scoperte, restando
zioni al Ministero da parte di Raniero Mengarelli proprietario del terreno stesso!”6
6
La completa acquisizione della Necropoli della Banditaccia denza dei vari settori del complesso monumentale compreso il
risale agli inizi degli anni Ottanta e la consegna alla Soprinten- Piazzale antistante la Necropoli della Banditaccia ora Piazzale
Raniero Mengarelli a Cerveteri 183
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I finanziamenti furono sempre scarsisissimi e le mol- “mala sorte” cominciò a piagnucolare davanti al giu-
teplici e reiterate richieste finalizzate al prosieguo dice. Quei famosi alberi di ulivo furono poi tagliati
tra
degli scavi, alla conduzione decorosa del sito, agli in- in modo improvvido da un incaricato del Comune
terventi di restauro, non ebbero mai i riscontri desi- ed il legname destinato ai camini7.
derati. Fu proprio l’idea di mettere a profitto alcune
potenzialità agricole della Banditaccia in cambio di
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legname per le scaffalature del magazzino, della bia- La valorizzazione della necropoli della
da per i cavalli, dei legumi scambiati con filo spinato Banditaccia
con l’esercito di stanza a Bracciano a creare serissimi Il tema della valorizzazione e fruizione del com-
problemi a Raniero Mengarelli, che gli valsero nel plesso monumentale rappresentò uno dei tanti
1919 un rimprovero formale per “profitti privati sul interessi di Raniero Mengarelli (Figg. 4-5), che
terreno degli scavi con colture varie”. individuò nell’illuminazione delle tombe il primo
Corre l’obbligo, a questo proposito, di precisa- passo in questa direzione.
zione che si trattò di un esposto inviato al Ministero Nel carteggio, oltre le solite richieste di finan-
da parte di un locale, un certo Pietro Di Berardino, ziamenti per l’illuminazione dei complessi monu-
che lo accusava di essersi appropriato del raccolto mentali più importanti, quali le tomba dell’Alcova,
degli olivi che erano alla Necropoli della Banditac- della Nave, dei Capitelli, di Marce Ursus, della Cor-
cia: dalla lettura dei documenti presso il nostro ar- nice, dei Rilievi, dei Tarquini (le richieste coprono
chivio risulta che l’accusa nasceva per vendicarsi del un arco che va dal 1922 al 1937) sono allegati anche
mancato pagamento del premio di rinvenimento dei disegni con la progettazione degli impianti ed i
di una testa di marmo non meglio precisata. Dai materiali da impiegare. Qualcosa sembra muoversi
documenti risulta, inoltre, che Raniero Mengarelli nel 1926 per la visita dei partecipanti al Congresso
trascinò in tribunale il Di Berardino, il quale vista la degli “Americanisti” per un importo di Lire 17.300.
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I materiali elettrici vengono forniti dalla Ditta AEG
e a quanto sembra le fatture per un complessivo
tra
di Lire 2.260 non vengono onorate dal Ministero
per la mancata erogazione di finanziamenti; da tale
mancata ottemperanza la ditta AEG chiede a Ranie-
ro Mengarelli di provvedere personalmente!
tto
Vista la situazione, essendo necessario proce-
dere ad un risparmio energetico in termini soprat-
tutto economici, Mengarelli chiede alla Società
Volsinia che proceda a fatturazione, tenendo con-
to delle fasce orarie, in quanto le Tombe saranno
illuminate soltanto di giorno e non contempora-
Fig. 4. Cerveteri, Raniero Mengarelli (a sinistra nella foto)
neamente, ma in successione, per una potenza di
presso un tumulo (Archivio SBAEM).
non più di 300 watt per volta. La richiesta è molto
articolata e rappresenta un secondo modello di bu-
siness plan, in quanto la realizzazione del progetto tomba delle Cinque Sedie fu eseguito un “carotag-
da lui stesso redatto tiene conto di costi e benefici, gio” che intercettò una tomba sottostante interes-
tagliando ogni spreco o, quanto meno, riducendo- sata da un lungo cunicolo finalizzato a far defluire
lo al minimo (nota 26/06/1926, prot. nr. 1810). all’esterno le acque piovane della soprastante tom-
Il secondo punto programmatico dell’azione ba delle Cinque Sedie8.
di Mengarelli è il restauro e la manutenzione ordi- Qualche notizia (ma quel che più interessa
naria e straordinaria. Non abbiamo nessuna infor- è il criterio informatore dell’azione di restauro)
mazione tra i documenti visionati, ma percorren- la desumiamo, insieme a molte altre notizie utili
do la necropoli della Banditaccia, anche nel settore dalla sua relazione “Sulla evoluzione delle forme
esterno dei Grandi Tumuli, sono presenti targhette architettoniche nelle tombe etrusche di Caere”
in metallo che attestano le operazioni di restauro a in occasione del III Convegno Nazionale di Sto-
cura di Raniero Mengarelli entro il primo trenten- ria dell’Architettura del 1938, nella quale Raniero
nio del Novecento. Mengarelli prima riassume tutta l’opera compiuta
Nel carteggio inedito numerosissime e reitera- a Cerveteri fornendo una serie di dati molto inte-
te sono le richieste di finanziamento finalizzate al ressanti. L’articolo del quale ho stralciato qualche
restauro dei tumuli esplorati e alla risoluzione del passo recita come segue:
problema degli allegamenti interni in molti di que-
sti, criticità che viene superata con la realizzazione “Tombe a pozzetto e a fossa esplorate in due se-
polcreti pre-etruschi nelle zone del Sorbo e cava
di fognature. Per la realizzazione di queste opere,
della Pozzolana: 808; Tumuli sepolcrali esplorati
in una nota alla Direzione Generale si precisa che
nella zona detta Banditaccia: nr. 248; Gruppi
i lavori per le fognature dovranno essere divisi in di Tombe a camera esplorate nella stessa zona:
due lotti (non vengono precisati i lotti) in quanto nr. 439. Numero totale delle camere sepolcrali
procedere al “prosciugamento” con pompe è un si- comprese nei detti tumuli e tombe della Bandi-
stema fastidioso per il visitatore, oltre che costoso. taccia: n.1118. Tombe minori: 352 per un tota-
E proprio a proposito di questo ingegnoso ma le di: 1118. Superficie totale della parte etrusca
ormai non praticabile sistema di manutenzione, della necropoli rimessa in luce e restaurata: ettari
quasi ottanta anni dopo abbiamo avuto una ina- 15. Superficie esplorata dei sepolcreti pre – etru-
spettata sorpresa: per impedire l’allagamento della schi: ettari 2. Superficie esplorata: 17 ettari 2”.
8
Cosentino 2014, pp. 17-22.
Raniero Mengarelli a Cerveteri 185
es
tra
tto
Fig. 5. Cerveteri, planimetria delle tombe della cosiddetta Autostrada realizzata dal Genio Civile (Archivio SBAEM).
Poi Mengarelli passa alla trattazione dei criteri quantità troppo esigua, non si deve effettuare il
dell’azione del restauro e alle fasi operative che restauro stesso, il quale ci darebbe un monumen-
adottò per ripristinare “dei monumenti più o to quasi nuovo. Le parti restaurate, pur essendo
meno deperiti”: fatte in modo che si accordino con quelle conser-
vate, devono essere sempre riconoscibili”9.
“di ogni momento io ho eseguito alcune nor-
me molto rigorose che riassumo... Di ogni mo-
numento da restaurare si deve fare uno studio e Un comodo accesso: l’Autostrada
un rilevamento scrupoloso di quel che rimane. Fruizione e valorizzazione non possono prescindere
Quindi si deve compilare un progetto particola- da accessi comodi e sicuri. Per consentire un accesso
reggiato dal quale ben risulti che l’esattezza del
più comodo al sito, nel corso degli anni Trenta – e
restauro è documentata pienamente dalle parti
per la precisione nel 1930 – si avviarono i lavori per
che rimangono della costruzione antica. Il restau-
ro, la cui sicura rispondenza all’antico non risulti la cosiddetta “Autostrada (Fig. 5, Tav. VIII)”, che
evidente, non si deve fare. Aggiungo che per me avrebbe collegato il centro di Cerveteri con la Ne-
quando il progetto di restauro di un monumento cropoli. Nella nota del 21 agosto 1931, anno IX,
sia sicuro, ma dei materiali antichi rimanga una si legge:
9
Le attività di restauro da parte di Raniero Mengarelli a Cer- dini, Osservatorio dei restauri della Necropoli della Banditaccia
veteri sono state oggetto di una tesi di Laurea in Architettura (1908-2007), Rel. Prof. Elisabetta Pallottino.
discussa presso l’Università di Roma Tre nel 2012: F. Gagliar-
186 Rita Cosentino
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Raniero Mengarelli è il primo (e purtroppo
non l’ultimo) a porsi il problema dei danni arrecati
tra
alla nuova strada da carri, macchine e veicoli agri-
coli e suggerisce di utilizzare la vecchia carrareccia
con le sue diramazioni: l’una verso Centocorvi e
Castel Giuliano e l’altra verso Gricciano e Vigna
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della Casa. Suggerisce, infatti, il mantenimento
della vecchia carrareccia, uso che avrebbe avuto
due vantaggi non trascurabili: quello di non usura-
re la nuova strada e quello di mantenere a spese del
Comune di Cerveteri, in realtà con pochi oneri, la
carrareccia esistente.
Fig. 6. Cerveteri, Raniero Mengarelli (a destra nella foto) pres-
La dovuta cura della strada di accesso è que-
so un tumulo (Archivio SBAEM).
stione che preoccupa anche il Ministro dell’Edu-
cazione Nazionale, che in una lettera indirizzata al
“Il Capo del Governo e Duce del fascismo ha vo-
Prefetto denuncia la scarsa sensibilità del Comune
luto che si esegue rapidamente la strada fra Cer-
di Cerveteri, che non ha provveduto ad inibire i
veteri e la necropoli cerite: ma ha ordinato che il
lavoro sia spinto innanzi con 50 operai terrazzieri
traini locali, il cui passaggio compromette i lavori
mantovani, in aggiunta ad una ventina locali; e in fase di ultimazione; contestualmente il Ministro
del progresso dei lavori egli s’informa continua- deplora che le numerose proposte di Raniero Men-
mente. Jeri è tornato sul posto, ed ha visitato tan- garelli in merito siano rimaste inascoltate.
to i lavori stradali, quanto quelli di esplorazione
archeologica che io vengo sollecitamente eseguen- Un occhio ai mass-media:
do lungo la strada medesima” (Fig. 5). l’Istituto Luce
I costi dei lavori sono orientativamente di Lire La conoscenza di un sito, al di fuori della cerchia ri-
300.000 con l’impiego di circa 70 operai, per i lavo- stretta degli addetti ai lavori, per essere efficace deve
ri preventivi di scavo archeologico vengono richieste servirsi dei mezzi di comunicazione ad ampia diffu-
Lire 32.000 a fronte delle 20.000 date in dotazione sione e questo lo capisce anche Raniero Mengarelli,
dal Ministero, che risponde sempre con la formula che si rivolge all’Istituto Luce perchè documenti gli
fissa e direi sempre molto attuale “Il Ministero non ha scavi da lui sino ad allora condotti a Cerveteri.
modo di accogliere la proposta formulata dalla V.S.” Il filmato, proiettato in pubblico nel 2013 a
Le altre Lire 12.000 necessarie per le indagini di Roma, nella sede centrale del CNR, in occasione
scavo nelle quali far confluire anche le spese di un to- di un convegno dedicato allo scavatore e organizza-
pografo disegnatore per i rilievi e le indennità di mis- to dall’ISCIMA (ora ISMA) del CNR, può essere
sione per tutto il personale non vengono concesse. considerato l’antesignano – direi quasi il “prototi-
Come arredo urbano alla strada, la cui realiz- po” – di tutte le produzioni audiovisive successive,
zazione “verrà certamente a moltiplicare il numero quali, ad esempio, quelle a grande diffusione, a
già notevole dei visitatori italiani e stranieri” – per cura di Piero ed Alberto Angela.
dirla alla Raniero Mengarelli – vi è necessità di “un Con le modalità adottate dagli attuali docu-
importante accessorio decorativo a rendere più bel- mentari divulgativi si arriva ad un interessante strata-
la tale strada di accesso agli scavi” e con questo sco- gemma. Si ricollocano in molte tombe e tumuli, ad
po vengono richiesti al Ministero dell’Agricoltura e esempio nel Tumulo II, i reperti ormai custoditi nei
delle Foreste 250 piante di cipresso e 250 piante di depositi, e si finge di effettuare la scoperta in quell’i-
pino “che siano della maggiore altezza possibile fra stante (Fig. 7) per creare, avvalendosi di questa inno-
quelle che sono nei vivai delle Foreste Nazionali”. cente finzione, interesse ed emozioni negli spettatori
Raniero Mengarelli a Cerveteri 187
es
e forse per convincere l’allora Direzione Generale ad
essere più prodiga verso un sito che in termini econo-
tra
mici meritava “le stesse attenzioni rivolte a Pompei”.
L’esempio di Raniero Mengarelli fu seguito
anche dai successori, come attesta una richiesta alla
Società cinematografica Fortuna, nella persona del re-
tto
sponsabile dr. Attilio Riccio, al quale l’allora Soprin-
tendente Gioacchino Mancini, oltre a richiedere il
versamento forfettario di Lire. 5.600, come rimborso
per le spese elettriche e per gli eventuali danneggia-
menti che si fossero verificati alle strutture nel corso
delle riprese, sollecita la consegna del filmato.10
Ritorniamo a Raniero Mengarelli, pioniere
dell’impiego del mezzo cinematografico in campo
archeologico. In una delle note (26/12/1933, anno
XII, prot. nr. 17) inviata all’Istituto Nazionale
“Luce” si legge:
“Rivolgo preghiera a codesto Onorevole Istitu-
to, affinché voglia compiacersi e concedermi il
film eseguito per illustrare gli importanti scavi
della necropoli etrusca di Cerveteri (Caere) da
me eseguiti per conto dello Stato, onde io possa
presentarlo in tre conferenze archeologiche che
ho preso impegno di fare a Civitavecchia, a Tar-
quinia e a Cerveteri.
Le conferenze saranno date gratuitamente, e nulla
dovrà essere pagato da coloro che vi interverran-
no. Affinché codesto on. Istituto possa facilmente
ritrovare detto film, il cui svolgimento richiede Fig. 7. Cerveteri, Raniero Mengarelli mentre esce dalla “came-
ra degli Alari” (Archivio SBAEM).
da 20 a 25 minuti, mi pregio dare le seguenti
indicazioni: il 18 febbraio 1929, per incarico del
Comm. Fontana, si recò sul posto, insieme a me, Non molto tempo poi, sempre nel 1929, io ebbi
per conoscere i luoghi da cinematografare e per la concessione del film per una mia conferen-
avere mie indicazioni, l’operatore Rufini. za sugli scavi di Cerveteri presso l’Associazione
Il 5 marzo telegrafai al Sig. Michetti che i prepa- Archeologica Romana, ove fui assistito da uno
rativi i quali mi erano stati indicati erano pronti. degli operatori che erano stati sugli scavi. Con-
Il 15 marzo, si recò sugli scavi, con me, l’opera- fido che codesto Istituto vorrà accogliere la mia
tore Martelli, che iniziò la prese cinematografi- preghiera, la quale ha per iscopo la diffusione
che, le quali continuarono il 16 e il 18 successi- della conoscenza dei monumenti archeologici
vi. Pochi giorni dopo, mi pare verso la fine del fatte a spese dello Stato. Anticipo ringraziamenti
marzo, il film fu proiettato al cinema Moderno. sempre vivissimi e ossequi”11.
10
Con la nota del 1948, prot. nr. 395, Giocchino Mancini sugli scavi di Cerveteri. In quella occasione M. Pandolfini ha
richiede che siano anche consegnati i fotogrammi delle riprese proceduto al riconoscimento delle tombe e dei corredi ripresi
che interessarono non solo Cerveteri ma anche Tarquinia ed il nel filmato. Oltre alla nota trascritta per intero, sono agli atti
Museo di Villa Giulia. una serie di lettere tra Raniero Mengarelli e l’Istituto Luce
11
Nel corso del Convegno su Raniero Mengarelli organizzato nelle quali viene fatta menzione anche di un operatore di sup-
dal CNR ISCIMA ora ISMA nel 2013, fu proiettato il filmato porto e di un “apparecchio cinematografico” (nota 9/06/1934
188 Rita Cosentino
es
E per concludere “Il Dott. Ricci, dopo un lungo periodo nel quale
ha tenuto verso di me un contegno riguardoso e
Come è noto, numerosissime ed ancora attuali sul
tra
corretto, ha cominciato da poco a disobbedire alle
piano scientifico sono le pubblicazioni di Raniero mie disposizioni, ad assentarsi senza mio permes-
Mengarelli12. Di queste rimangono le bozze (ma- so, e a mostrarsi pretenzioso ed indisciplinato.
noscritte e dattiloscritte) presso il nostro archivio, L’11 genn. scorso mi scrive così: “Se intende che
tto
insieme ai famosi “taccuini” con le foderine di pel- io rimanga ancora a Cerveteri, vorrei poter arre-
le marrone e rosso cupo, dove sono riportati sol- dare convenientemente una camera”.
tanto gli elenchi dei materiali archeologici, talora Siccome il Dott. Ricci, per mia concessione, ha
in triplice copia, dei corredi che di volta in volta avuto una camera nella casetta degli scavi, con
venivano restituiti dagli scavi. tutto l’arredamento, sia pur modesto, con letto
e perfino coperte, biancheria, asciugamani ecc.
Molte furono le richieste di finanziamenti
appartenente agli Scavi, fin da quando egli fu
inoltrate al Ministero dell’Educazione naziona-
assunto come avventizio, io gli risposi che arre-
le “per garantire che i monumenti e i materiali dasse pure a suo modo la stanza concessagli; ma
scoperti con gli Scavi di Caere siano degnamente a sue spese, avrebbe potuto anche, se lo avesse
conservati e pubblicati” e per la predisposizione di preferito, trovare alloggi in Cerveteri. In propo-
guide brevi ed agili “a tenersi” per i visitatori. Ri- sito aggiunsi che soltanto per poter controllare
chieste purtroppo inascoltate. sempre all’improvviso il personale e mantenere
La monografia sugli Scavi di Caere vide la luce meglio in esso la disciplina, io non mi sono valso
nel 195513 e le vicissitudini che portarono alla pub- mai, fino a pochi mesi fa, della casetta ed ho abi-
blicazione sono riassunte nella premessa da Pace14. tato a Cerveteri, sostenendo una spesa che in 22
Si trattò di una questione complessa e di una anni, cogl’interessi, ascende a circa L. 20.000. La
vicenda umana molto dolorosa anche per chi, camera dove io dormo le poche notti che passo
sugli scavi è arredata a mie spese.
dopo oltre ottanta anni, si accinga alla lettura del
Il Dott. Ricci mi rispose così il 13 gennaio: “Sta
nutrito carteggio sull’argomento intercorso tra
bene quanto mi dice. Solo volevo farle osservare
Raniero Mengarelli e l’allora Ministero dell’Edu- che se non ho l’obbligo di risiedere nella casetta,
cazione Nazionale (Direzione Generale delle Anti- non ho nemmeno quello di stare a Cerveteri sen-
chità e Belle Arti, Div. Ia: cfr. Appendice). Venuti za nessun indennizzo. Il suo confronto è puerile.”
a mancare i protagonisti di fatti ormai lontani e Io presentai quest’insolente lettera, non ufficial-
nell’impossibilità di accertare come si siano real- mente, a codesto On. Ministero ma, pur sen-
mente svolti i fatti, considerata la discrepanza fra le tendomi offeso come superiore e come persona
“fonti” in merito, non posso che concludere come rispettabile, non diedi seguito alla cosa, illuden-
Erodoto (I, 5): “non di questo intendo io parlare: domi che il Ricci avesse avuto dei momenti d’ir-
se così o diversamente si siano svolti i fatti”. responsabilità.
La sede di lui fu fissata a Cerveteri quando egli
fu assunto come salariato e codesto On. Mini-
Appendice stero non l’ha cambiata allorché egli è divenuto
ispettore aggiunto, conservando sempre le anti-
Trascrizione della Nota 6 aprile 1934 – A-XII EF in- che funzioni, alle mia dipendenza. D’altra parte
dirizzata al Ministero dell’Educazione Nazionale. Di- è evidente che l’opera del Dott. Ricci non avreb-
rezione Generale delle Antichità e Belle Arti Divisione I be potuto essermi utile che a Cerveteri, e solo
prot. nr. 45). Per la proiezione di alcune diapositive di 80 x tuata anche “per gli archeologi e dotti italiani e stranieri presso
80 e 82 x 82 presso il dopo-lavoro del Corpo insegnante e l’Accademia Americana”).
del “Municipio” di Cerveteri, Mengarelli richiede una “una 12
Mengarelli 1927; 1935; 1936; 1940.
lanterna per projezioni fisse” (nota 27/05/1934 prot. nr. 40, 13
Pace, Vighi, Ricci, Moretti 1955.
dalla quale siamo anche informati che la proiezione fu effet- 14
B. Pace, in Pace, Vighi, Ricci, Moretti 1955, coll. 1-24.
Raniero Mengarelli a Cerveteri 189
es
raramente a Roma. E, in quest’ordine di idee, gli “lasciavo libertà com’egli voleva se ne sarebbe
e per favorire ancor più il Dott. Ricci, ho con- andato via da Cerveteri”.
tra
sentito che egli faccia ogni mese due gite, di due Io gli chiesi se per caso egli non avesse perso la
giorni ciascuna, a Roma, compensandolo d’in- testa, tanto più che in nulla poteva egli lagnarsi
dennità, sebbene in realtà, in tali gite egli faccia di me. Egli rientrò nella sua camera e mi sbattè
ben poco per l’Ufficio. la porta in faccia. Mi venne il dubbio che egli si
tto
Il Dott. Ricci, fin dai primi tempi che presta fosse impazzito.
servizio presso gli Scavi di Caere, mi ha sempre Il 29 marzo però mi giunse una lettera del Dott.
mandato, per mia disposizione, un breve rap- Ricci con questa frase: “Le confesso quanto ebbi
porto sui lavori di scavo e suoi, ogni tre giorni. a dirle, che se non mi dà un respiro e non mi
Avendo egli trascurato ciò, gli ricordai questo tratta come uno che ha la coscienza del proprio
suo dovere nella forma più garbata possibile, con dovere (?), io dovrò lasciarla”.
la mia del 20 febbraio. Io gli risposi che doveva rientrare in sé stesso ri-
Egli cominciò allora a mandarmi rare e brevis- conoscendo le sue gravi mancanze verso di me.
sime letterine con informazioni insufficienti, Tuttavia, a sua richiesta, gli diedi il permesso di
come dispettoso ostruzionismo. venire a Roma il 2 aprile per trovare la sua fidan-
Il Dott. Calza mi pregò di mandare agli scavi di zata, e di recarsi ad Ostia il 3 per una settimana,
Ostia per due giorni il Dott. Ricci per la prima come io avevo stabilito. Gli telegrafai che sareb-
revisione di un certo lavoro ivi iniziato dal Dott. be stato necessario che mi avesse date alcune in-
Ricci stesso alcuni anni or sono, e di rimandarlo formazioni ulteriori circa alcuni trovamenti che
poi per altri 10 a 15 giorni. Io risposi a entrambi si stavano facendo a Cerveteri, prima che egli
partisse per Ostia.
che, per favore avrei lasciato andare il Dott. Ric-
Il Dott. Ricci, in risposta, che “i miei ordini e
ci a Ostia per due giorni una prima volta, e poi
contrordini l’infastidivano non poco”.
per una settimana, ma non più, date le esigenze
Tornato a Roma, egli ha mantenuto verso di me
degli scavi di Caere.
il suo contegno insolente, e ha dichiarato che
Il Dott. Ricci mi rispose: “Gita ad Ostia: una
non intende riconoscere le sue gravi mancanze.
settimana è insufficientissima”.
Io sono rimasto stupefatto dalla perfidia condot-
Il Dott. Calza mi disse che una settimana poteva
ta del Dott. Ricci, e quasi mi pare anche ora di
bastare.
non poter credere alla realtà.
Il Dott. Ricci, senz’attendere di conoscere la data Io ho sempre trattato lui con ogni riguardo, e
da me fissata per la sua gita ad Ostia, venne a non mi sono mai lagnato dell’opera sua, nem-
Roma l’8 marzo, vi si trattenne a Roma per suo meno nel periodo in cui, per la poca conoscenza
conto, e poi andette ad Ostia. Ivi io gli mandai dei materiali archeologici e per la sua completa
poche righe esprimendogli la mia sorpresa per la ignoranza dei metodi razionali di scavo, egli non
sua partenza da Cerveteri senza il mio assenso pre- poteva essermi che di scarsa utilità.
ventivo, e invitandolo a recarsi, al suo ritorno da Io l’ho sempre incoraggiato. E per questo lo
Ostia, al Museo di Villa Giulia per fare un elenco mandai a sorvegliare, nonostante la sua inespe-
dei materiali rinvenuti negli scavi da lui assistiti a rienza gli Scavi di Pizzopiede e Narce presso Cal-
Pizzoprete e a Narce nel territorio falisco. Ma il cata, durante due mesi e mezzo, dandogli anche
Dott. Ricci ritornò direttamente a Cerveteri. occasione di realizzare, col soprassoldo, notevoli
Dissi poi al Dott. Ricci che, per un ulteriore suo economie.
lavoro di una settimana ad Ostia, sarebbe stato Io lo lasciai quasi libero per alcuni mesi, asse-
bene che egli si fosse recato laggiù la Settimana gnandogli poco o niente lavoro, affinché si
Santa; e lo pregai di attenersi a questa mia di- preparasse agli esami di concorso a un posto
sposizione. d’Ispettore Aggiunto. Ma egli deve a me se egli
Ma il lunedì Santo io lo trovai invece sugli Sca- fu nominato ispettore, sebbene fosse stato con
vi di Caere. Io gli espressi la mia sorpresa per difficoltà considerato di merito pari ad altri che
questo fatto. Il Ricci villanamente mi rispose che erano risultati ultimi, ma idonei, nelle gradua-
egli era stanco della mia tirannia, e che se non torie.
190 Rita Cosentino
es
Per la buona volontà che mi pareva egli avesse mai sono stati più scarsi di quelli all’uopo asse-
sempre dimostrato, io lo presentai e lo racco- gnati in questo esercizio; come anche a preparare
tra
mandai come un elemento che, con ulteriore gli elementi per la pubblicazione delle scoperte
pratica e studio, sarebbe divenuto meglio di al- per quel che è possibile senza il parallelo sollecito
tri, di valido sussidio nelle esplorazioni archeo- ripristino dei monumenti rimessi in luce, senza il
logiche. restauro delle copiosissime e pregevoli suppelletti-
tto
Per favorirlo, io concessi al Dott. Ricci, oltre alle li, senza la rapida illustrazione grafica dell’insieme
vacanze normali, una decina di giorni di libertà, della necropoli e dei singoli sepolcri. Nulla, fino-
l’anno scorso. ra, ho avuto di quello che ho richiesto, né di quel-
In ogni occasione io l’ho presentato come un lo che mi è stato promesso da codesto Ministero,
mio buon coadiutore, e l’ho lodato. sicché il mio lavoro, che dovrebbe procedere con
Ho già ricordato che gli ho consentito di fare, ritmo celere, è adesso ancora, più che in passato,
con poco o nessun aggravio di lavoro per l’uffi- reso penoso ed ostacolato.
cio, due gite mensili a Roma, di due giorni cia- Tutto ciò non mi aiuta [quest’ultima parola è
scuna, corrispondendogli l’indennità. aggiunta a penna: N.d.A.] nel mio lavoro, e mi
Ma la vipera velenosa che si nascondeva subdo- procura amarezza.
lamente presso di me si è rivelata. Posso comprendere le difficoltà temporanee di
Per la dignità dell’Ufficio e mia, debbo richiede- ordine economico, ma non le altre. Così il per-
re a codesto On. Ministero la severa punizione sonale strettamente necessario che ho richiesto
del Dott. Ricci; punizione da inscriversi nel suo mi poteva essere concesso. Invece io ho ancora, in
foglio caratteristico. Egli inoltre mi deve presen- prestito temporaneo e irregolare, 1/3 di disegna-
tare formali scuse. tore, e, pure in prestito due soli restauratori, in
Io ritengo che soltanto dopo ciò egli potrebbe parte distratti da altri lavori, e che del resto pro-
riprendere il servizio presso gli scavi di Caere: e ducono forse per uno. Niente altro ho ottenuto
nel caso che commettesse altri atti d’insubordi- col ritmo, col quale il lavoro procede, il restauro
nazione, egli dovrebbe subire un’altra più grave che resta da compiere del materiale più importan-
sanzione; e nel suo luogo dovrebbe essere man- te da pubblicarsi della copiosissima e ricca raccol-
dato un altro Ispettore idoneo. ta, richiederebbe alcuni decenni. Eppure non vi è
Poiché il Dott. Ricci resterà a Ostia fino all’11 nessuna Sopra-Intendenza, né alcun altro Ufficio
corr., e il 12 dovrebbe ritornare agli Scavi di Ca- di Scavi tra i meglio dotati di personale, che abbia
ere, sarà necessaria che io lo esima da qualsiasi da compiere un lavoro preparatorio per la pubbli-
servizio, in attesa della decisione di codesto On. cazione dei risultati di esplorazioni archeologiche
Ministero sulla punizione da infliggersi a lui, il più ingente e più urgente di quello che occorre
suo intervento sui lavori essendo incompatibile per l’illustrazione dei miei scavi!
coll’ordine e con la disciplina. Circa il minimo del personale necessario, dopo
Con ogni ossequio”. precedenti pro–memoria, e dopo la lettera del
Raniero Mengarelli 15 novembre 1933, presentai a codesto on. Mi-
nistero un riassunto con la mia lettera n.10 del
Trascrizione della Nota del 1 febbraio 1934 – XII 11 dicembre 1933.
prot. nr. 2 indirizzata al Ministero dell’Educazione Io perciò mi permetto di insistere e contare sul be-
Nazionale. Direzione Generale delle Antichità e Belle nevolo e integrale accoglimento delle mie proposte.
Arti Divisione I a con oggetto: “Necessaria Risoluzio- Nell’eventualità che le mie dimostrazioni non
ne di alcune Difficoltà” apparissero ancora del tutto evidenti, io sarei
ben lieto se una Commissione di Archeologi e
“Secondo la facoltà conferitami da codesto on. Tecnici, estranei alle misere e larvate invidie e ai
Ministero, io ho continuato e continuo a ultima- contrasti esistenti tra gli Uffici romani dell’Anti-
re l’esplorazione rimasta incompiuta delle tombe chità, esaminasse ogni questione.
della necropoli di Caere già rimesse in luce, ma Io, essendo gli accordi presi con codesto on.
non “espillate”, a fare opere di restauro e conser- Ministero, in questo periodo nel quale la mia
vazione dei tumuli e delle tombe coi fondi che opera si deve svolgere mentre esiste un nuovo ti-
Raniero Mengarelli a Cerveteri 191
es
tolare dell’ufficio, che codesto on. Ministro volle fatiche e sacrifici, un’opera importante attesa dal
affrettarsi a nominare, non ho mancato di dare mondo archeologico e che niun altro avrebbe il
tra
man mano al titolare medesimo, le istruzioni diritto, né potrebbe integralmente portare a fine
circa il complesso svolgersi dei servizi, ond’egli senza rovinare e derubare ciò che è mio, non
si famigliarizzi con essi e d’informarlo delle mie devo sottostare a condizioni umilianti.
iniziative più importanti per l’ufficio e per i la- Per eccesso di riguardi io ho sempre informato
tto
vori: iniziative che soltanto io sono in grado di il Prof. Romanelli di ogni mia proposta o do-
prendere e di illustrare, come appare dalle lettere manda a codesto on. Ministero, Le rispondo
da me illustrate già a codesto on. Ministero. che devono essere dirette a me. Codesto on.
Ma le risposte a tali mie lettere, o non sono ve- Ministero può inviarne, se crede copia al Prof.
nute, o non sono state mandate a me; ma sono Romanelli, che del resto ne avrebbe da me co-
state inviate al Direttore Titolare. Dovrei arguire municazione.
da ciò che codesto on. Ministero non mi vuole Chiedo fiducioso che codesto on. Ministero de-
conoscere, o deve simulare che ogni mia proposta finisca la questione incresciosa in modo confor-
o comunicazione sia stata compilata invece dal me a quanto devo attendere per il mio decoro e
Direttore, da cui mi considera forse dipendente. per la mia dignità.
E il Direttore in carica deve fingere di essere l’au- Inoltre aspetto che intanto siano messi a mia di-
tore di iniziative non sue riguardanti quistioni a sposizione, e non concessi in prestito tempora-
lui e a chiunche altro sconosciuto, e dovrebbe neo, conforme le mie richieste, quattro restaura-
continuare tale finzione nella successiva even- tori, e due disegnatori, oltre l’opera di topografo
tuale trattazione delle quistioni stesse; mentre io per alcuni rilevamenti generali richiedenti un
dovrei far finta di non riconoscere l’opera mia. mese circa di lavoro di campagna.
Ora tutto questo è mortificante per me; e deb- Con ogni ossequio”.
bo dichiarare che, per compiere, senza badare a Raniero Mengarelli
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TAV. VII
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