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ITALIA

elle it

Weekly

STEFFI COOK

ol en O
50 ANNI
N. 48 - 15/01/2022 SETTIMANALE
SOMMARIO

15 gennaio 2022

[ 24 EDITORIALE
. 8 ]
28 ELLE WORLD
30 ELLE ADVISOR
32 ELLE NOTEBOOK
36 ELLE WEEK
Cos’è accaduto,
cosa accadrà
42 SETTE SU SETTE
46 COOLTURA
Rassegna di arti varie
per nutrire il tempo libero
90 ELLE BUZZ
La moda raccontata
da chi la fa

OPINIONISTI
41 PUNTO CRITICO
di Corrado Formigli
44 SERENDIPITY
di Serena La Rosa
52 LA LUNGA VITA
di Lidia Ravera

ATTUALITÀ
NOIR DÉSIR

54 LILY COLLINS
58 RALPH FIENNES
62 RACHEL ZEGLER
67 ALI MAHERSHALA
72 TENDENZA PIUME
74 RENI EDDO-LODGE
79 ITALIANI DI RITORNO
I figli di emigrati che
chiedono la cittadinanza
85 MAMMA A 50 ANNI
Partorire è solo l'inizio
88 MALATI DI NOSTALGIA
Innamorarsi del passato

ELLE 19
SOMMARIO
15 gennaio 2022

MODA
99 ELLE MODA
100 EASY RIDER
122 NOIR DÈSIR
130 SHOPPING In copertina
136 CONFIDENTIAL Dolcevita di cashmere ultrasoft,
Falconeri; orecchini d’oro giallo con

BELLEZZA
diamanti e choker True d’oro giallo della
collezione Tiffany T, tutto di Tiffany&Co.,
140 ELLE BEAUTY come gli anelli d’oro giallo con diamanti
e bracciale en pendant della collezione
Riti (cosmetici) di rinascita Tiffany T1 e la collana a catena d’oro
146 BELLA COME giallo, collezione Tiffany City HardWear.
UNA DIVA Incarnato effetto naturale con HD Liquid
Coverage Fondotinta di Catrice.
150 BEAUTY TREND
Foto Xavi Gordo. Styling Laura Seganti.
152 ELLE BEAUTY AWARDS Ha collaborato Cecilia Gioetti.
156 BEST OF THE WEEK Pettinature Leon Gorman @ Blend Mgmt
using LeonGormanhaircare.

SALUTE Trucco Sergio Corvacho.


Modella Steffi Cook/Monster
158 COSE BELLE
CHE FANNO BENE

LIFESTYLE
100 NATALE DI MODA
5 fashion designer
raccontano le loro tavole
natalizie
164 LA CACCIATRICE
DI SPEZIE
168 ELLE FOOD
170 OROSCOPO

20ELLE
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NON PERDERE Massimo Russo


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n. 8927 del 5/5/2021


ISSN 1120-4397

ELLE è il giornale di moda più diffuso nel mondo 45 edizioni internazionali


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Germania - Giappone - Gran Bretagna - Grecia - Hong Kong - India - Indonesia - Italia - Kazakistan - Malesia - Messico - Norvegia - Olanda
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EDITORIALE

Non credo di essere una passatista. Non idealizzo il passato né il tempo


perduto, anche perché in generale ne ho perso poco. Certo, anche io ho qual-
“ TikTok è
ironico, divertito,
che nostalgia. Per esempio, sotto le feste e in epoche non entusiasmanti come e racconta di cose
queste, mi capita di pensare ai miei: in particolare ai supplì natalizi di mio pa-
dre, o ai balletti classici alla Scala e ai film d’essai visti con mia madre (e poco anche serie
importa di quella volta, avrò avuto sì e no 8 anni, che mi portò al cinema De
Amicis per Dersu Uzala di Kurosawa, un mattone insormontabile per l’età, poi
con leggerezza,
ampiamente rivalutato). Stop, il mio passatismo termina più o meno qui, e non un po' come
è il rimpianto a oltranza di alcuni come ben racconta l’articolo a pag. 88. La
facciamo a Elle.
Le celebs e
curiosità, invece, mi spinge a stare sul presente. In tema di social network, per
esempio, sono diventata una convinta fan di TikTok. Perché è ironico, divertito,
e racconta di cose anche serie con leggerezza, un po’ come facciamo a Elle. Fa-
cebook e Instagram hanno un linguaggio passatista - appunto - o autoreferen- gli sconosciuti
ziale. Anche TikTok è egoriferito come ogni buon social che si rispetti, ma con che improvvisano
balletti sono
levità. Da quando c’è la pandemia, capita che passi le mie serate non su Netflix,
non su Sky e nemmeno sulla tv generalista, ma scrollando tra le sue pagine in
cerca di altre realtà. Sono follower di tanti, e non di celebs o perfetti sconosciuti
diventati
solo una fetta
che improvvisano maldestri balletti, quella è diventata solo una fetta della torta.
Tra i vari, a parte stand-up comedian e buontemponi da ogni parte del mondo
che strappano sempre una risata, segnalo @notoriouscree, che condivide dan-
ze e scenografici costumi pennuti dei nativi americani e @shinanova, stupenda
ragazza inuit in bilico tra le sue tradizioni indigene e la modernità; @sejsejlija,
svedese che vive nel buio artico delle isole Svalbard o @joespin-
della torta ”
stheglobe, contractor che per mesi ha raccontato la vita in una base
Usa a tenuta stagna in Antartide. E, visto che siamo in un periodo
un po’ fuori dalla realtà, @cecilthefaun è un’eccentrica signorina
che vive 365 giorni l’anno vestita di tutto punto da fauno, zoccoli
da capra al posto dei piedi inclusi, mentre il traceur @simon.no-
gueira, grazie alle spericolate riprese in soggettiva, ti fa volteggia-
re con lui sui tetti zincati della Ville Lumière. In un palcoscenico
rarefatto che più che acrobazia da parkour sembra volo di semi
angelo, o balzo felino del supereroe parigino dei bambini Adrien
Agreste, alias Chat Noir. |

ADRIANA DI LELLO VICEDIRETTORE MODA

SCRIVETE PARERI, COMMENTI, CONSIGLI A direttoreelle@hearst.it

24ELLE
WORLD IL MEGLIO DA ELLE IN TUTTO IL MONDO

Vestirsi
di luce
Oro, argento e sparkling.
Le parole chiave dei look
per le feste di fine anno
parlano chiaro:
Leggete ragazze!
Da Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf fino all’osannato elle.it l’obiettivo? Brillare di
luce propria. #ElleModa
Dovremmo essere tutti femministi di Chimamanda Ngozi Adichie, 10 libri
da leggere almeno una volta nella vita per capire, conoscere e fare proprio
il femminismo. Da commentare assieme su @Elle.Italia
✒ DITELOAELLE
diteloaelle@hearst.it
Vivere
meglio LA STRATEGIA DEL NARCISO
Un approccio positivo e Uscita da poco da una relazione tossica, leggo il
responsabile alla realtà vostro articolo "Narciso, L’uomo sbagliato" (Elle
moltiplica le energie, stimola 44), ho la pelle d’oca! Primo periodo stupendo,
un’attitudine al benessere, pensavo fosse l’uomo perfetto per me. Poi iniziano le
migliora la società e aiuta le sparizioni, le chiamate perse, i pianti di notte,
persone a essere serene e in i sabato sera con cene perfette a lume di candela e
equilibrio. Diversity, inclusione, musica... Alti e bassi come essere sulle montagne
resilienza, body confidence ma
russe. Ho detto basta, ho rispetto di me stessa e sono
anche ecologia e finanza
scappata nonostante l’amassi. A fatica, ma sto
consapevole sono i temi che ci
stanno più a cuore e di cui
cercando di non pensarci più. Mi cerca ancora, mi
parliamo ogni giorno nel scrive che mi ama più di prima. Non rispondo più.
canale tematico elle.com/it/ Roberta
hearst-vivere-meglio/
RISPONDE RAFFAELLA SILVESTRI
Cara Roberta, ti scriverà per sempre, di tanto in
Elle around tanto, per testare il terreno, per assicurarsi che tu sia
ancora lì, in suo potere. Sii certa di non farti trovare.
the world
Due star internazionali e una
coppia di cuori per tre
copertine di Elle: Penélope
Cruz in Spagna, Kaia Gerber
elle.it E di disinnescare quella cosa dentro di te che ti ha
fatto credere che questo strapazzo fosse amore.
Auguri!

negli Usa e la modella ERRATA CORRIGE


Coco Rocha con la figlia Ioni Nel servizio moda Oh Happy Day, a pag.132 di Elle
pronte a festeggiare l’anno 46/47, pettinature Luigi Morino @blendmangament
che verrà. Divine! using Ring Light TECNI.ART di L'Oréal Professionnel e
trucco Martina Bolis using Mac Cosmetics.

28ELLE
ELLEADVISOR

FORMA E SOSTANZA
Difficile cogliere la sottile linea rossa che
separa i volumi geometrici e setosi degli abiti
di Roberto Capucci dalle più ardite sculture
d'arte contemporanea. Non a caso, l'ormai
novantenne genio romano della Couture
si è misurato con entrambi, e i risultati si
ammirano in una splendida mostra, Metafore,
alla Triennale di Milano fino al 9/1.
Curata da Gianluca Bauzano, vede la
collaborazione dalla Fondazione Cologni.

SACRO FUOCO
Un nome evocativo, Silver Spirit, per la sofisticata
candela di Millefiori Milano che unisce le note
frizzanti di agrumi, gelsomino e mughetto a quelle
del muschio e del legno. Ed è subito festa...

LETTERE MODERNE

LA POESIA DELLE
Per strenne last minute, due ottimi libri:
Dizionario irresistibile di storie

PICCOLE COSE
di cucina, di Paola Trifirò Siniramed
(Cairo) e Terre. Artigianato
artistico italiano nella ceramica
Visitare una mostra, donare alla casa un nuovo contemporanea di Ugo La Pietra (qui
sotto una foto, Marsilio). Buona lettura!
profumo, leggere e scoprire, sempre meglio, il valore
della sostenibilità. Buone idee per i giorni di festa
di FEDERICA FIORI

NATURA AMICA 387.000 alberi piantati fra Guatemala, Perù e Italia.


Un bel traguardo per la startup italiana zeroCO2, che lancia ora un mazzo di carte
CHIAMAMI atipico per esortare alla gentilezza verso il pianeta. Eco-logico.
COL TUO
NOME
Identità segrete (o quasi):
ogni borsa Le Nom è
personalizzata dipingendo
a mano iniziali, nomi,
parole o intere frasi in una
varietà infinita di colori e
caratteri. Fra i modelli
più versatili c'è Catherine,
un secchiello
über stylish da portare
a spalla o a braccio.

30ELLE
ELLENOTEBOOK APPUNTI DI STILE E SOSTENIBILITÀ
EVA GERALDINE
FONTANELLI
ELLE AMBASSADOR

Buon f s IN GIRO PER IL MONDO


CONSULENTE CREATIVA
E GIORNALISTA
È UN NATALE CHE REGALA EMOZIONI DI MODA, È ANCHE
QUELLO DELLA NOSTRA AMBASSADOR. TRA ECO IMPRENDITRICE
CON IL LIFESTYLE
ADDOBBI RICICLATI, SHOPPING ETICO CONCEPT GOOODERS.
LA SUA MISSIONE:
E INIZIATIVE SOLIDALI. HAPPY GOOOD YEAR PORTARE IL BELLO
E IL BUONO IN
OGNI PROGETTO.
FONDAZIONE AT KENTA

IL SUO MANTR A :
“IF YOU DO GOOOD
YOU LOOK GOOOD”.
GOOODERS

GOOODERS

1 . Lo spirito giusto «Le mie Goood Vibes non sono solo le nuove EVA CON LOOK RALPH LAUREN E STIVALI CASADEI

felpe porte-bonheur, ma anche il nostro Christmas is Goood at Fondazione


Kenta, in un ex stabilimento industriale nel cuore di Milano (via Sassetti
31), che verrà animato da talk per favorire la parità di genere e la lotta alla

MARIKA INNOCENTE
SAMMONTANA

povertà educativa, da iniziative di Fridays for future e dall'immancabile


albero addobbato con barattolini Sammontana al gusto Spirito Natalizio».

2 . Xmas' week «Ogni festa ha il suo rituale, che per me si


traduce quest'anno in una specie di calendario dell'Avvento sostenibile e
sociale. Nel nostro Christmas Market, infatti, si possono scoprire piccoli
gioielli artigianali, come gli abiti reworked di Diletta Cancellato, le
borsine di Malaga4, i kaftani di Mul Olga, la veg beauty di Eloì o i cuscini
da yoga di Selvaggia Alazraki. Shopping di cuore, ma con la testa».
ELOÌ

MILANO IS GOOOD
GOOODERS CLUB GILRS

MALAGA4

3. L'albero del riciclo «Più che di rosso, il Natale di


Goooders si tinge di verde, mettendo al bando gli sprechi con gli
VOLANTS VOLANT

ecotips di Milano is Goood per riciclare i regali o ingegnarsi a fare


SELVAGGIA ALAZRAKI ghirlande upcycled. Ci sono anche le nostre nuovi uniformi
(felpa e joggers) da GooodClubGirls: un circolo virtuoso,
visto che parte del ricavato va alla fondazione DonnexStrada».
[ week] COSA È ACCADUTO, COSA ACCADRÀ
GLI SCHERZI
IMPUNITI,
I CONSIGLI
DI FELLINI, LA
PASSIONE PER
IL POMODORO,
IL VARIETÀ CON
GARINEI &
GIOVANNINI...
UN RICORDO
AFFETTUOSO
DELLA LEGGENDA
VIVENTE
SCOMPARSA
SETTIMANA
SCORSA. PRIMA
REGISTA DONNA
A ESSERE
CANDIDATA
AGLI OSCAR

Lina Wertmüller

E poi c’era Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spañol von Brau-
eich, oggi si direbbe un avatar, che ho sempre pensato servisse unicamente
a incutere soggezione e riverenza, uno dei suoi soliti scherzi in contropiede,
inaspettati e impuniti, perché di Lina, nome da zia, francamente proprio
non se ne sarebbero potuti avere.
L’ho conosciuta da bambino, e mi accorgo adesso di aver sempre inconscia-
mente protetto con nostalgia quella sensazione, anche perché poi la prima
cosa che mi ripeteva ad ogni rimpatriata era un fintamente stupefatto «ma
ti sei fatto grande, non hai più i pantaloni corti...». E anche i suoi occhiali
ridevano contenti della battuta... La prima volta dovevo avere 5 o 6 anni e
lei aveva appena cominciato la sua collaborazione al Teatro Sistina gestito
da Garinei & Giovannini, mio padre Sandro e il suo partner Pietro Garinei,
che stavano traghettando il varietà dalla rivista alla commedia musicale, e
io, semplicemente, facevo parte del territorio...
Gli era stata raccomandata dalla sua amica Andreina Pagnani, diva del
teatro di prosa, che si preparava a esordire in La padrona di raggio di luna,
Lina Wertmüller in un ritratto del 1999, con i perché conosceva la sua maniera nel teatro “leggero”, e avrebbe potuto pro-
famosi occhiali bianchi. Nata a Roma nel 1928,
è morta nella sua città il 9 dicembre scorso. Prima
teggerla in quel mondo un po’ misterioso e forse anche pericoloso. Fu battez-
regista donna candidata all'Oscar per zata la “pagnanologa”, e per 8 anni diventò una presenza fissa della banda
GETTY IMAGES

Pasqualino Settebellezze (1977), ha ricevuto con progressive mansioni. Ultimi appuntamenti la popolare Canzonissima
l'Oscar alla carriera nel 2020, a 91 anni.
televisiva del 1959 e poi il musical Rinaldo in campo, 1961. Poi, nel 1963, fir-

36ELLE
mò il suo primo film da regista, I basilischi, inizio di una brillante carriera in
solitaria, che nel 1977 le valse tre candidature all’Oscar per Pasqualino Set-
tebellezze. miglior film in lingua straniera, miglior sceneggiatura originale,
e soprattutto miglior regia, prima donna di tutti i tempi, trasformandola in
una leggenda vivente. In realtà aveva un’estrazione teatrale, non cinemato-
grafica. Finita la guerra, si ritrovò perfino burattinaia con la grande Maria
Signorelli. Lavorò con Romolo Valli, Giorgio de Lullo, Alberto Bonucci.
Un vero mentore fu Federico Fellini. La sua migliore amica, Flora Carabel-
la, era la moglie di Marcello Mastroianni e convinsero Fellini, a farle fare Dall'alto. Lina Wertmüller
con Sophia Loren in costume
l’assistente alla regia di 8 ½. Finito il film, Fellini la aiutò a convincere il di-
di scena sul set del film
rettore della fotografia Gianni Di Venanzo a farle da babysitter per I basili- Sabato, domenica e lunedì
schi. Si portò l’intera troupe di Fellini, e lavorarono praticamente gratis, per (1990). Con Gina
simpatia... La musica era di un altro esordiente, Ennio Morricone. Prima Lollobrigida, presidente
della giuria al festival di
di cominciare era così preoccupata che Fellini le regalò anche un consiglio: Berlino del 1986. Dietro la
«Sono sicuro che ti arrovelli su questioni tecniche, non lo fare... Racconta macchina da presa a Napoli
la storia, come faresti al bar, a un’amico. Se hai talento di narratore, andrà (1975) e con Giancarlo
Giannini durante la
bene. Se no, nessuna tecnica ti potrà salvare». Da allora fece sempre così. lavorazione di La fine del
Nemica delle etichette, un giorno le offrirono il ministero della condizione mondo nel nostro solito letto
femminile, ma lasciò perdere quando durante un congresso si rese conto che in una notte piena di pioggia
(1978). In barca a Capri
nessuna delle donne presenti conosceva il suo secondo film, Questa volta
(1975). Su un tronco con
parliamo di uomini. Commentò scandalizzata: «Ma come, una regista fa il marito Enrico Job,
un film sugli uomini, e le femministe neanche lo vedono?». scomparso nel 2008.
Alcune delle sue scene hanno ricevuto critiche soprattutto femminili: le bot- Con l'attore Harvey Keitel
nel 1986.
te fra Giannini e Melato in Travolti da un insolito destino nell’azzurro
mare di agosto, o la rappresentazione “degradante” delle sue famose
“culone”, riprese in primissimo piano. Rifiutò un milione di dollari per
il film Caligola scritto da Gore Vidal: voleva crearlo lei, non avallare la
visione di un altro. E rifiutò due milioni di dollari per Caterina di tutte
le Russie, sentendosi eroica, ma anche una vera imbecille. Fu espulsa
da 11 scuole, l’ ultima per aver chiesto di andare a fare pupù alla viglia-
trice: al suo rifiuto, si calò le mutandine e la fece sul pavimento...
Woody Allen voleva affidarle un cameo nella fila del pubblico che esce
da un cinema in Io e Annie: lei gli spedì una copia dei suoi occhiali,
invitandolo a farli indossare a una comparsa. Allen non la prese bene.
Specialista in titoli chilometrici, è entrata nel Guinness dei primati per
un film del 1978: Un fatto di sangue nel comune di Siculiana fra due
uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici. Amo-
re-Morte-Shimmy. Lugano belle. Tarantelle. Tarallucci e vino.
Il suo colore preferito è il rosso, quello dei gerani, unici fiori del ter-
razzo su Piazza del Popolo e dei pomodori, la sua passione. È sempre
stata convinta di non avere sangue nelle vene, bensì pomodoro e che
avrebbe potuto vivere solo di quello, perché è allegro, colorato, sapo-
rito, generoso, sensuale, classico pur nella sua semplicità, e possiede la
nostalgia dell’infanzia. Gli ha dedicato una serenata musicata da Nino
Rota, W la pappa col pomodoro.
Se vi sembra enorme la sua produzione di 23 film, 8 fra serie e film te-
levisivi, 7 sceneggiature per altri registi, 4 romanzi, 2 autobiografie, 18
spettacoli teatrali, 3 opere liriche, circa 200 canzoni, è solo perché non
siete mai riusciti a sbirciare nei suoi cassetti, pieni di progetti non ancora
realizzati tra cui un musical su Caligola e Il sesso di Hitler, sulla visita
del Führer a Roma e gli incontri erotici che Mussolini gli aveva prepa-
rato, quasi un bunga bunga di 80 anni fa… Scommettiamo che, per for-
tuna, sentiremo ancora parlare, e molto, di lei? | MARCO GIOVANNINI

ELLE 37
[ week]

GIORNATA DEI MIGRANTI

In significativa coincidenza con la scoperta di DONNA, INDIANA, tecento. Almeno però qui pagano». Infatti c’è
una rete di caporalato nelle aziende agricole
del Foggiano (con il coinvolgimento della mo-
BRACCIANTE: anche chi ti frega, spiega. «In un’altra azienda,
ho raccolto prugne da maggio a settembre. Mi
glie di un funzionario del ministero degli Inter- SECONDO hanno dato 300 euro, dicendo: il resto, il mese
ni) e con la Giornata mondiale per i diritti dei IL RAPPORTO prossimo. Sono due anni e il mese giusto non
migranti, il 18 dicembre, WeWorld onlus pub- DI WE WORLD, È è ancora arrivato». Racconta che dove lavora
blica uno studio sulle condizioni delle lavora-
L'IDENTIKIT DI CHI non c’è violenza, insulti sì, però, quotidiani.
trici indiane dell'Agro Pontino. Scopriamo così «Ogni giorno la responsabile mi dice che gli in-
che, anche nella generale abitudine allo sfrutta- STA ALL'ULTIMO diani non hanno cervello, che lo hanno lasciato
mento c'è una gerarchia. Prima gli italiani, cioè POSTO NELLA SCALA tutti in India. E fino a qualche anno fa, chi par-
i braccianti uomini e, un gradino sotto, le don- DEI DIRITTI lava nella nostra lingua era punito con multe di
ne. Poi tocca agli europei, i maschi prima, le di FEDERICA FURINO
10 o 20 euro. Così abbiamo imparato a stare
femmine dopo. Sotto, al grado zero nella scala zitte, come in prigione». I posti a sedere miglio-
dei diritti, la massa dolente degli immigrati extraeuropei tra cui, ri sono per gli uomini. «Facciamo due pause di un quarto d’ora:
dicono i dati, il 65 per cento non lavora in regola. E anche qui a una al mattino, l’altra a mezzogiorno. Al pomeriggio non ci fer-
perdere sono le donne. Le “ultime della fila”, per lo più indiane, miamo. Ci danno una bottiglia d’acqua: se la finiamo, stiamo
pagate fino al 30 per cento in meno dei connazionali maschi, senza. E le mascherine dobbiamo comprarcele noi». Ma, dice,
e vittime di una catena infinita di discriminazioni di genere da questo non è il peggio che possa capitare. «Ho sentito di un’a-
parte dei datori di lavoro, dei caporali, degli uomini delle loro zienda che sfrutta le donne: una grande azienda di coltivazioni
stesse comunità. Donne come Akhila, arrivata dal Punjab nel biologiche. Il padrone è cattivo, se sei bella ci prova. Se non vai
2009, che vive raccogliendo funghi. Racconta in un italiano tra- con lui, ti licenzia. Se ci vai, non ti lascia più in pace. Le donne
ballante: «All’inizio la paga era di 6 euro, ma adesso non arrivo non ne parlano per non perdere il lavoro. E anche se non hanno
a 4». Dice che le italiane hanno un contratto fisso e guadagnano fatto nulla, tacciono per paura di quello che potrebbero dire le
meglio. «Noi straniere per mettere insieme uno stipendio de- famiglie». Akhila ha una figlia di 12 anni che sogna di diventare
cente siamo costrette a lavorare anche 14 ore. Qualcuna arriva carabiniere. La madre dice: «Il carabiniere o altro, faccia quello
a mille euro, ma la maggior parte ne guadagna al massimo set- che vuole. Purché non finisca anche lei nei campi».

SOLIDARIETÀ

A sinistra, alcuni pezzi della collezione


Nudo di Pomellato. Lavoro, dunque sono (libera)
Sotto, da sinistra. Marie-Claire Daveu, «L’autonomia economica è un passaggio insostituibile per permettere
Manuela Ulivi e Sabina Belli. alle donne vittime di violenza domestica di affrancarsi dai loro aguzzini
e tornare alla vita», spiega con un sorriso radioso Marie-Claire Daveu,
Chief Sustainability e Institutional Affairs Officer di Kering, che al teatro
Manzoni di Milano ha appena annunciato un’importante partnership
di tre anni con l’organizzazione non profit Cadmi (Casa di accoglienza
delle donne maltrattate) a sostegno del progetto Lavoro e libertà. «Un
progetto appoggiato anche da Pomellato», aggiunge Sabina Belli, Ceo
del brand di oreficeria milanese acquisito dalla holding francese del lusso
nel 2013. L’obiettivo è ambizioso: «Garantire lo sviluppo professionale
GETTY IMAGES

e l’inserimento lavorativo di 1000 donne sostenute dal nostro centro


antiviolenza», chiude soddisfatta Manuela Ulivi, Presidentessa di Cadmi.
Un lavoro di gruppo, sulle ali della libertà. F.F.
38ELLE
ON THE ROAD

L'anno delle camminatrici


Avevamo iniziato a raccontarvelo nel nostro Elle speciale
Viaggio on the road di giugno scorso: alle donne piace
mettersi in cammino, da sole o in compagnia, per
ripercorrere con altri occhi e altro passo una vecchia via o
esplorarne una nuova. Sempre più spesso e sempre di più.
E adesso una nuova ricerca lo fotografa con precisione:
la pandemia ha ridisegnato non solo i percorsi, ma anche
le abitudini e, soprattutto, il profilo del viaggiatore a
piedi che, in quest’ultimo anno (dati Enit) è praticamente
raddoppiato. È donna il camminatore tipo secondo
l’analisi condotta dalla Compagnia dei Cammini (cammini.
eu), associazione non profit di promozione della cultura
e degli itinerari passo dopo passo, con una prevalenza
del ben 67,5 per cento. E quando si parla di cammini
a piedi, spiega il coordinatore Luca Giannotti, «non si
parla di escursione di un giorno, ma di un viaggio di oltre
tre giorni che diventa una vera e propria “esperienza”,
IN RETE
più impegnativa ma anche molto più soddisfacente,
riscoprendo il ritmo lento, cercando la condivisione, lo Me l'ha detto Google
spirito di gruppo e il contatto con la natura». Come in un supermercato virtuale, osservare quali sono
Non si pensi solo alla montagna: dall’indagine, a salire di le parole che gli italiani hanno cercato con più frequenza su
quota, è appena il 21,5 per cento, la maggior parte (68,5 Google nel corso del 2021, ne rivela gusti, consumi, preoc-
per cento) ha invece scelto il dislivello tranquillo delle cupazioni, curiosità e umori. Come se da quell’enorme car-
colline o lineare del mare e, anzi, proprio le isole Creta, rello della spesa in cui quotidianamente clicchiamo “invia”
Sicilia e Sardegna sono state tra le destinazioni più uscisse a fine anno uno scontrino con l’elettrocardiogramma
richieste. Dalla Lombardia proviene il 22,6 per cento dei della nostra salute fisica, emotiva e mentale. Alcune ricerche
camminatori), dal Veneto il 15,8 per cento, dal Piemonte gettonatissime fanno sorridere (“Come fare un curriculum”,
il 10,7. Le regioni più "pigre" sono invece il Molise e per esempio, sopravanza di poco “Come fare la lavatrice”),
l’Umbria, con lo 0,15 per cento. L’entusiasmo o l’energia altre sono più scontate ma non per questo banali: abbiamo
non dipendono dall’età: la fascia più attiva e in crescita molte curiosità per lo sport (il tennis se la contende con il
costante è proprio quella tra i 50 e i 65 anni (55 per cento), calcio), per i personaggi scomparsi come Raffaella Carrà
a cui si aggiunge il 13,5 dei “veterani” che arrivano fino (foto sopra) e Battiato, e per tutto ciò che riguarda il mondo
a 85 anni, mentre gli under radunano il 31, 5. Come dire covid. Cercando tra le macro tendenze Google 2021 non
che, più che l’età o l’allenamento, conta fare quel (gioioso) passano inosservate due categorie molto gettonate: Il “cosa
primo passo. ALESSANDRA PON significa?” e il “perché?”, cioè due domande secondo la
migliore tradizione maieutica. Tra i “cosa significa” ricercatis-
simo “zona rossa rafforzata”, uno di quei mostri linguistici che
la pandemia ha partorito. Tra i “perché?” sul podio troviamo
“Perché Conte si dimette”?, “Perché non funziona What-
sApp?” (ricordo momenti di panico collettivo) e “Perché gli
inglesi hanno tolto la medaglia?” quando l'Italia aveva vinto
gli europei e non ci si capacitava di quel gesto così antispor-
tivo. Un mix & match sorprendente tra sacro e profano tra
Eros e Thanatos, proprio com’è la vita, un bizzarro crocevia
tra Mario Draghi e Orietta Berti (rispettivamente al terzo e al
nono posto dei personaggi più cercati nel 2021). La parola
che merita l’incoronazione con l’alloro è però “resilienza”
(terzo posto nella sua categoria), quella capacità di far fronte
alle avversità senza contrapporvi la forza. ANNA BOGONI

ELLE 39
[ week]
NUOVI MESTIERI

CERTO, IL MOTORE to, da sempre; le prestazioni tecniche sono tuale altissima di plastica riciclata. Il risultato
È IMPORTANTE, MA POI importanti, ma colori e materiali suggerisco- è una trama melange molto robusta e allo
C'È L'EMOZIONE CHE TI no sfumature, offrono emozioni». stesso tempo confortevole, che non richiede
Qual è il primo step di questo processo? tinture. Per una sport car elettrica è perfet-
DANNO I TESSUTI E LA «In Germania guido un team di 23 per- to. Anche la provenienza dei materiali sarà
GIUSTA SFUMATURA sone di diverse nazionalità. Ci occupiamo sempre più importante: ogni dettaglio deve
DELLA CARROZZERIA... di cercare global trend sui diversi mercati. raccontare una storia, non basta che sia
PARLA LA DONNA Portiamo idee ed emozioni che si applicano “bello” o premium».
Finiture, colori e scelte di stile vengono per-
CHE "VESTE" LE AUDI a un progetto di automobile, una sorta di
scultura, dove l’esterno e l’interno, la car- sonalizzati secondo i diversi mercati?
Ricerca in team sulle tendenze e sui nuovi rozzeria e i rivestimenti, il colore e il design «No, in realtà il mercato è sempre più glo-
materiali, passione per la sperimentazione, si definiscono di pari passo». bale, qualità e attenzione al dettaglio sono
traduzione delle idee in prototipi, costante E sul colore, in particolare, come lavorate? trasversali».
riferimento ai valori etici e morali che co- «Oggi vanno i colori desaturati, meno vi- C’è un’attenzione di genere rispetto al
stituiscono il patrimonio identitario della vidi di una volta: per ottenere questo effet- cliente?
casa, in primis la sostenibilità. Il tutto fina- to c’è una ricerca meticolosa sui pigmenti. «Per noi il colore è pura emozione e non è il
lizzato alla produzione di modelli in cui il Abbiamo un sistema digitale che ci aiuta gender che lo stabilisce: le nostre auto sono
cliente possa sempre riconoscere la forza e a visualizzare le nostre idee, tra cui anche unisex. Il linguaggio del design è universale
il carattere del marchio. Non stiamo par- il colore che vorremmo ottenere. Poi lo ap- e per noi deve esprimere la nostra identità:
lando di un’azienda che opera nel campo plichiamo direttamente sulla carrozzeria. E auto sportive, innovative e progressive».
della moda, bensì di Audi, casa automo- continuiamo a testare fino a quando non Che caratteristiche ha l'auto dei suoi sogni?
bilistica tedesca. Qui lavora da 11 anni troviamo il risultato giusto». «La immagino giorno per giorno, con una
Tiziana Mauri, 39 anni, responsabile del- E per gli interni? simbiosi perfetta tra esterno e interno, sempre
la divisione Colour & Trim, dipartimento «Bilanciando alla perfezione materiali e co- più in grado di trasmettere sensazione di si-
strategico all’interno del Centro stile Audi, lori cerchiamo di trasmettere vibrazioni ed curezza e di qualità percepita, con un effetto
che fa parte del Design Center (nelle foto emozioni: i nostri clienti devono riconosce- superconfortevole».
qui sotto). È della provincia di Como, lau- re la qualità del marchio e allo stesso tempo Ci dica la verità, il mondo dell’auto è anco-
reata al Politecnico di Milano in Design del sentirsi sempre a casa loro». ra in mano agli uomini?
prodotto industriale e si occupa di tessuti e Su quali novità state lavorando? «No, davvero, questo ormai è uno stereoti-
colori per l’automotive da 18 anni. «Abbiamo sviluppato un tessuto leather free po: la percentuale della presenza delle don-
Perché colori e tessuti sono così importanti? sempre più sostenibile, un materiale tessile ne sta aumentando sempre di più».
«Perché danno un carattere diverso all’au- molto innovativo che contiene una percen- ANNA BOGONI
MEMORIA

All'eroe della "rivoluzione


di velluto" scomparso dieci
anni fa, il drammaturgo
ceco Václav Havel,
è dedicata la pubblicazione
curata dal giovane
JUREK KRALKOWSKI, GETTY IMAGES

ricercatore
italiano Amedeo
Gasparini per la
rivista Progetto
Repubblica Ceca.
40ELLE
[PUNTO cr t co]
di Corrado Formigli*

Di che cosa
hanno paura
i no vax
«Sono in un reparto di terapia intensiva di Piacenza. Non che, in un ospedale di Bolzano, dice che preferisce morire
pensavo di arrivare fino a qui. Non ho il vaccino, e come che immunizzarsi. C’è il no vax naturista che prende le
me altri in questo reparto. Vaccinatevi, non fate come me». vie dei boschi portando i propri figli nelle scuole parentali
L’uomo ha 41 anni, ma dietro il casco Cpap che gli som- alternative. C’è il no vax giurista, quello che tira in ballo
ministra l’ossigeno per vivere ne dimostra molti, molti di a sproposito Stefano Rodotà (che si sarebbe vaccinato ec-
più. Sembra provenire da un’altra dimensione, il riflesso come) e cita il secondo comma dell’articolo 32 della Co-
sfregiato di quello che era, la voce così flebile da sentirsi stituzione per legittimare la propria scelta: «Nessuno può
appena: «Vaccinatevi, ho sbagliato io...». Ecco, dietro lo essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se
schermo appannato di una macchina per respirare, l’im- non per disposizione di legge. La legge non può in nessun
magine simbolo di questo 2021. Non conosciamo il suo caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona uma-
nome né la sua storia. È un no vax. Uno dei sei milioni di na». Dimenticando che il green pass non è un trattamento
non vaccinati italiani che magari fino a qualche giorno fa sanitario e non è neppure obbligatorio. Ma soprattutto fin-
occupava le piazze del sabato contro la dittatura sanitaria. gendo di non aver letto il primo comma di quello stesso ar-
C’è chi lo fa per paura, chi per ignoranza, chi per ideolo- ticolo: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale
gia. No vax. Ci domandiamo da dove sia saltato fuori con diritto dell’individuo e della collettività, e garantisce cure
la sua dura determinazione, pronto a rinunciare a una vita gratuite agli indigenti». Quelle stesse cure che, in presenza
normale e decente pur di evitare Pfizer o Moderna. Maga- di terapie intensive e corsie d’ospedale intasate da malati
ri si imbottisce di antidolorifici, fuma tre pacchetti di Mar- covid, non possono essere usate per curare altre urgenze.
lboro al giorno e ha il colesterolo a 300. Ma la puntura al In tanta follia e negazionismo ultrà, il flebile appello di un
braccio non la farà mai. Perché «questo non è un vaccino» no vax pentito che arriva da un ospedale di Piacenza ci
oppure «ti iniettano il grafene e ti controllano col 5G». C’è richiama al “qui e ora”, alla verità cruda della malattia. E
il no vax irriducibile, come quel pilota militare in pensione al primato indiscutibile della scienza.

*CORRADO FORMIGLI GIORNALISTA, CONDUCE SU LA7 PIAZZAPULITA.

Lavorare da (molto) remoto STALKING DIGITALE


Delle connessioni non preoccupatevi: ci pensa Lenovo,
multinazionale di computer e tecnologia. Voi, se siete maggiorenni, Occhio al telefono
vaccinati, anglofoni, occupati in una mansione che può essere svolta da L’Italia è il secondo Paese in Europa
remoto e avete voglia di esplorare a fondo le nuove frontiere del lavoro (dopo la Germania) per numero di vittime di
a distanza, potete candidarvi entro il 30 dicembre per trasferirvi stalkerware, le app di tracciamento usate per
un mese (più i tempi di quarantena), nella primavera 2022, in un’isola
spiare la partner tramite smartphone o computer,
appositamente attrezzata a 700 km dalla costa del Cile. L'esperimento
da parte di uomini violenti e prevaricatori, di solito
(e il divertimento) consiste nel continuare la vostra vita professionale da lì,
assicurando nel contempo 20 ore settimanali di volontariato a sostegno
mariti o ex. È uno dei dati emersi dall’indagine Digi-
della comunità locale. Il progetto si chiama Work for humankind e prevede tal stalking in relationships presentata di recente in
la copertura dei costi di viaggio e di alloggio. https://lenovowfh.com Senato dalla società di cyber security Kaspersky su
questa nuova forma di violenza tecnologica contro
le donne, ma non il più impressionante. Il 6 per
cento degli intervistati, infatti, ha ammesso di aver
installato un software di monitoraggio sul dispositivo
del partner e ben il 26 per cento ritiene tale com-
portamento “del tutto normale in certe circostanze”.
AD.BAR.

ELLE 41
ELLE [setteSUsette] USCIRE, FARE, GUARDARE... IDEE DA SEGNARE IN AGENDA

SABATO 18
VENERDÌ 31

DOMENICA 26
DOMENICA 19

dal 16 DICEMBRE
al 13 GENNAIO a cura di ISABELLA LECHI

Festival
Televisione Una vera sfida alla forza
Due appuntamenti da non di gravità, attraverso
perdere: il 16 dicembre inizia complesse evoluzioni
Masterchef Italia; giudici scenografiche:
per questa 11a stagione Circumnavigando porta in
Giorgio Locatelli, Antonino scena i migliori spettacoli
LUNEDÌ 20

Cannavacciuolo e Bruno circensi internazionali, con


Barbieri. Il 20, sempre su Sky, performance sparse per
la nuova serie di Gabriele tutta Genova, Fino al 30
Muccino, A casa tutti bene dicembre (nella foto Yokaï
(a destra, Euridice Axen). Kemame). sarabanda-
GIOVEDÌ 16 Fotografia associazione.it
Davanti al suo obiettivo DOMENICA 26
Charity sono passati tutti, da
La Fondazione Veronesi ha Arte Barack Obama a Roberto Musica Teatro
allestito un mercatino Warhol e Banksy (nella foto Bolle. E fino al 13 marzo, Una puntata a Parigi Per festeggiare
in via Solferino 19 a Milano a sinistra Happy choppers) la Triennale di Milano durante le feste? Al Théâtre Capodanno, uno
dove è possibile acquistare hanno in comune la capacità dedicherà due mostre al del Champs-Elysées va in spettacolo con incredibili
doni finanziando di trasformare la loro opere grande fotografo Giovanni scena La vie parisienne, acrobazie: quello proposto
PIERRE MOREL, TOMMASO GESUATO

la ricerca scientifica. in un evento pop. Il Palazzo Gastel (in alto, in un ritratto opera buffa di Offenbach dai Black Blues Brothers
Ma si possono fare della cultura di Catania li di Tommaso Gesuato), realizzata dal Palazzetto (foto in alto a sinistra)
acquisti anche online. ha riuniti in un’unica mostra, per ricordare il primo Bru Zane di Venezia. Regia, al Teatro Carcano di
Fino al 23 dicembre. aperta fino al 2 giugno. anniversario della sua scene e costumi di Christian Milano. Fino al 2 gennaio.
fondazioneveronesi.it liveticket.it/warholbanksy. scomparsa. triennale.org Lacroix. Dal 21/12 al 9/1. teatrocarcano.com
VENERDÌ 17 DOMENICA 19 SABATO 18 LUNEDÌ 27 VENERDÌ 31

42ELLE
SEREN IL LATO B DELLE COSE: BELLO, BUONO, BIS
SERENA LA ROSA*

Su giudizioso

le buonenotizie
consiglio di
Amal, George Clooney
ha rifiutato 35 milioni di dollari

Il metodo Conrad per girare la pubblicità di una


compagnia aerea «associata

per vincere la stanchezza a un paese discutibile» perché


«se una cosa mi toglie anche
Non sono stata mai più stanca di così. Sarà versione migliore di se stessi. un minuto di sonno,
il freddo, sarà il buio, sarà tutto il resto [indi- Gli altri, i serial killer, sono molto più profondi: non vale la pena». Che sollievo
ca la situazione mondiale con ampio gesto del- oltre che nell’omicidio, credono nella letteratura e essere ricchi e saggi.
la mano]. Che poi io di mestiere scrivo, mica nel giardinaggio: vivono dalla parte giusta dei so-
estraggo carbone dalla miniera. Che poi a casa cial fuori ed è impossibile non riconoscersi nel
mia tutti bene, ho anche trovato una baby-sit- senso di superiorità con cui liquidano Sherry, Cary
Secondo una
ter per il giovedì. Però non sono sola: secondo e tutta quella #wellness condivisa nella lingua dei
ricerca dell’Institut
national de la santé et
Google Trends, il sito che fotografa l’umanità manuali di auto-aiuto. Eppure nello scontro finale de la recherche médicale
sotto forma di tendenze di ricerca, l’argomento sono i Conrad a prevalere: a forza di esercizietti e di Parigi, per ottimizzare
"stanchezza" è stato di vivace si fa per dire at- lunghe chiacchierate hanno costruito un sistema di la creatività occorre farsi
tualità fino a settembre: poi è subentrato "crollo coppia resistente a ogni imprevisto. Perché quando svegliare durante il primissimo
mentale". Non mi pare un buon segno. il resto vacilla [indica ancora la situazione mondia- sonno, nella fase detta di
C’è un libro di una dottoressa inglese che si in- le con ampio gesto della mano] quello che rimane “stato ipnagogico“, e mettersi
titola Sacred Rest: Recover Your Life, Renew Your sono gli automatismi. E perciò per smettere di essere immediatamente a produrre
Energy, Restore Your Sanity suona all’incirca stanca devo trattare il riposo come fosse un lavoro, capolavori: lo faceva anche
come Il riposo sacro: ritrova la tua vita, rinnova anche se mi sento scema. Sono passati altri 25 minu- Salvador Dalì.
la tua energia, ripristina la tua sanità mentale (e sa ti, auguri di buona tregua anche a voi.
hai tempo, dai anche una pulita ai vetri) ma io
non l’ho letto, perché sono troppo stanca. Invece
ho letto un articolo sul Guardian, dal quale ho ap-
preso che la stanchezza può essere di sette tipi: fi- fermo immagine
sica, mentale, emotiva, sociale, sensoriale, creativa FELICITÀ Dopo
e spirituale. Per ognuna c’è un rimedio adeguato:
aver postato le
esercizietti, buone abitudini, playlist di conforto o
foto della sua
lunghe chiacchierate. Un regime rigoroso di truc-
chi anti-esaurimento. Adesso che ho scritto per 25
compagna con
minuti di seguito, per esempio, me ne spettano 10 il pancione, la
di pausa, anche se mi sento scema. Torno subito. cantante Skin degli
La serie che quest’anno mi ha insegnato come Skunk Anansie è
si sta al mondo è You (su Netflix, sto per dirvi come diventata mamma
finisce). Parla di una coppia di serial killer giovani, a 54 anni (a
carini e determinati a risolvere ogni battibecco con destra nella foto).
un omicidio truce, ove possibile. Però non sono Su Instagram ha
loro i miei modelli di riferimento: sono i vicini di scritto:”È nata la
casa, signori Conrad. Sherry Conrad è l’influencer nostra piccola Lev
in capo di Madre Linda, ridente periferia califor- Lylah che pesa
niana fondata sulla monetizzazione dei contenuti
3 kg e ho trascorso
(animale guida: Gwyneth Paltrow). Il marito Cary,
la settimana più
di mestiere, aiuta i maschi a riscoprire il proprio
INSTAGRAM.COM/SKIN_SKUNKANANSIE

guerriero interiore, minimizzando altresì la per-


bella della mia
centuale di grasso corporeo (animale guida: Mat- vita a prendermi
thew McConaughey). Insieme si dedicano alla cura di questa
meticolosa e comunque pubblica costruzione della splendida nuova
anima con la mia
compagna
* SERENA LA ROSA GIORNALISTA. OTTIMISTA
PER SCELTA, OSTINATA PER NECESSITÀ Lady Fag!”.

44ELLE
[Cool]tura RASSEGNA DI ARTI VARIE PER NUTRIRE IL TEMPO LIBERO

La cantante
Angèle, 26 anni, ha
pubblicato il secondo
album, Nonante-cinq
(Universal). Il primo,
autoprodotto
in casa sua, ha
venduto un milione e
mezzo di copie.

MUSICA

Noi ragazzi del 1995


Femminista, spassosa e a tratti sarcastica, bisex, fatalmente cial dalla ex baby sitter, promossa ora a manager. Tra le hit,
bella e di talento insolito: a 26 anni celebrati il 3 dicembre in Balance ton quoi, inno delle adolescenti francesi scese in piaz-
quarantena (sì, ha il covid), Angèle porta in dote il suo secon- za durante l’affaire Weinstein urlando #BalanceTonPorc, (cioè
do disco, Nonante-Cinq, da 1995, il suo anno di nascita. Primo "denuncialo"), e Fever, duetto con Dua Lipa da 75 milioni di
singolo, Bruxelles je t’aime, perché è belga l’ultima superstar del- views su YouTube. Genialmente ironica, se ne va in giro sen-
la musica francofona e durante il lockdown parigino ha sco- za un filo di trucco, coda di cavallo e felpa oversize, posta vi-
perto quanto le mancassero la sua città e i suoi (papà Serge deo su Instagram mentre balla (anche con la nonna), canta al
Van Laeken, in arte Marka, canta; maman Laurence Bibot re- piano o fa boccacce da 300.000 like. Tanto è bastato a Cha-
cita, il fratello Roméo Elvis fa il rapper). Nel frattempo, però, nel per reclutarla come testimonial e a Netflix per dedicarle
GETTY IMAGES

vendeva un milione e mezzo di copie di Brol, il cd di debutto un suggestivo documentario pop (La story d’Angèle). Oui, è nata
scritto e auto-prodotto nella sua cameretta e lanciato sui so- una stella. ILARIA BELLANTONI

46ELLE
TV

I Grandi Vecchi
visti dai giovani
18 storie da tutto il mondo di over 70, famosi e non, che si lasciano scoprire
dall'obiettivo di registi under 30. E che, forse, hanno qualcosa da insegnare
sull'amore, i sogni, le lotte, il lavoro. La docu-serie Netflix Stories of a genera-
tion con Papa Francesco (dal 25 dicembre) è ispirata al libro di Bergoglio La
saggezza del tempo (Marsilio). Quattro episodi, con Papa Bergoglio che fa
da fil rouge, si abbandona a ricordi privati e riflette sui quattro grandi temi. C’è
Martin Scorsese che confessa i suoi rimpianti alla figlia Francesca, il gelataio
Dall'alto. Montserrat
di Lampedusa che non è mai stato capace di baciare i suoi figli ma è riuscito Mechò, 88 anni, durante
a farlo coi ragazzi naufraghi salvati a pochi metri dalla Spiaggia dei Conigli. un lancio con il paracadute.
L'ottantottenne che si lancia col paracadute e, lassù, si sente vicina al figlio che L'antropologa Jane
Goodall, 87. Il regista
non c'è più, la prima studentessa afroamericana della Virginia in viaggio per
Martin Scorsese, 79, con
conoscere la discendente della famiglia che teneva in schiavitù i suoi avi. L'e- la figlia Francesca, 22.
tologa Jane Goodall e quello che ha imparato sull’amore dagli scimpanzè, la Papa Francesco, autore di
partera messicana che aiuta le donne a partorire in condizioni estreme. Storie La saggezza del tempo,
il libro che ha ispirato la
cucite insieme dai pensieri di Jorge Mario Bergoglio («C'è qualcosa di sacro serie Netflix. La messicana
nel mestiere della levatrice»). Sull’importanza dei sogni: «Quando l’anziano so- Dona Natalia, 73, levatrice.
gna può portarvi verso orizzonti che non potete immaginare.
Ecco perché deve essere incoraggiato a sognare. Dai giova-
ni». Sul lavoro: «Quando crei qualcosa sei un poeta e non
c’è dignità senza creatività». Sull’essere genitori: «Ai giovani
faccio sempre una domanda: tu giochi con tuo figlio?».
Produce Simona Ercolani, che ha un talento speciale nel
raccontare gli eroi del quotidiano. S.L.

IN LIBRERIA

Tutto quello che avete sempre voluto sapere


sul vostro magazine preferito... lo trovate nel libro
della giornalista Maura Madeddu, "Elle in
Italia. Il sogno della moda e il racconto della vita
delle donne dal 1987" (Silvana, pp. 152).
Ordinabile anche sul sito silvanaeditoriale.it.
ELLE 47
[Cool]tura
IL LIBRO

Il fascino
antico
dell'amore
tradito
SENSIBILE POETA L’amato autore di Chiamami col è; prima l’avevo chiamato Raffaele, ma era troppo dolce».
DEI SENTIMENTI, tuo nome torna a parlare di senti- Ancora una volta ha scelto di ambientare in Italia una storia che
menti nel suo ultimo romanzo, Ma- potrebbe accadere ovunque…
ANDRÈ ACIMAN riana (edito da Guanda come tutti i «L’Italia mi piace molto: amo proiettarmi dentro il suo paesag-
SI ISPIRA A UN suoi libri), dando voce a un io nar- gio. Però non lo descrivo mai: mi limito a poche sfumature.
CLASSICO DEL rante femminile, una ragazza ame- Mariana studia in una città di mare, ma non dico qual è».
'600 PER PARLARE ricana in Italia per studiare arte. Lei ha anche vissuto a Roma da ragazzo.

DI EROS E Sedotta e abbandonata da Itamar,


giovane pittore affascinante e anti-
«Sì, ma non è un posto di cui mi interessa scrivere. Mi capita
spesso anche di restare deluso dai luoghi, quando li visito: pre-
ABBANDONO AI conformista, Mariana non riesce a ferisco immaginarli. La Liguria (dove è ambientato Chiamami col
GIORNI NOSTRI smettere di amarlo, rivivendo la lo- tuo nome, ndr) che amo di più è quella che ho in testa».
ro fugace storia tra il rimpianto e il L’amore non corrisposto dal punto di vista narrativo è più inte-
disincanto. Un romanzo-confessione calato nella contempora- ressante di quello ricambiato?
neità, che si rifà in modo sorprendente alla Mariana protago- «Ovviamente. Pensi solo alle canzoni: non ne esiste una in cui
nista del libro scandalo Lettere di una monaca portoghese, pubblicato l’uomo è soddisfatto del suo amore, che non sia nell’attesa di
alla fine del Seicento, cui André Aciman si è ispirato. rivedere lei. Gli amanti sono sempre separati o abbandonati».
Come mai ha deciso di riscrivere un antico classico? La sofferenza di Mariana è universale?
«Tutti i miei libri si ispirano ad altri romanzi, per esempio die- «Sì, tutti vi si possono riconoscere, uomini, donne, giovani, vec-
tro Chiamami col tuo nome c’è La principessa di Clèves, anche se pochi chi. Nessuno cambia: io sono chi ero all’età di 7 anni. Oggi ne
lo sanno. Da tempo, ero affascinato dalla psicologia di Mariana ho 70, ma la personalità, i sentimenti, le paure sono gli stessi. Il
in Lettere di una monaca portoghese e dai dubbi che tormentano chi lavoro dello scrittore non è raccontare qualcosa di nuovo, ma
desidera, o ha desiderato, ed è stato abbandonato». ciò che tutti hanno vissuto senza averci fatto caso».
Il modo in cui si vive l’amore, dunque, non cambia mai. È que- Per Itamar, più che un amore sembra nutrire un’ossessione.
sto ad averla intrigata? «È così. Lui ha acceso in lei una passione che l’ha fatta sentire
«L’esperienza stessa dell’amore non mi colpisce quanto la sua viva. Da brava ragazza di buona famiglia, era diventata sfron-
aspettativa e poi la memoria. Il presente è solo una piccola par- tata, spregiudicata, svergognata, e le era piaciuto. Del resto, o-
te della nostra vita, è il condizionale a fare la differenza: ciò che gnuno ha una sua ossessione, che può essere anche una forma
avrebbe potuto succedere se... È tutto così fluido che spesso non di presenza dell’altro. Non amiamo mai una persona per come
sappiamo più cosa è vero e cosa non lo è. A me succede perfino è, ma attraverso l’immagine che ci siamo creati».
di non ricordare il nome dei miei personaggi, perché li cambio Dopo l’enorme successo di Chiamami col tuo nome, che rap-
anche tre o quattro volte». porto ha oggi con Elio e Oliver?
Come mai cambia così spesso i nomi? «Non li ho mai abbandonati e in futuro vorrei tornare alla loro
«Perché non sempre trovo subito quello giusto. Itamar, per e- storia. Sappiamo che Elio ha amato Oliver, ma ci manca il suo
sempio, è un nome brutale, perfetto per il ragazzo spavaldo che punto di vista, e questo mi interessa». ADELAIDE BARIGOZZI

ANIMAZIONE

TRE MINUTI PER EMOZIONARSI. UNA FAMIGLIA


CHE (RI)NASCE, UN LIBRO SPECIALE, E LA HIT
LOVE RUNS DEEPER CANTATA DA GREGORY PORTER.
È UN NUOVO PAPÀ, CORTO DI NATALE
BY DISNEY (SU DISNEY+), A SUPPORTO DI MAKE-A-
WISH, CHARITY CHE REALIZZA I SOGNI DEI BAMBINI:
COME QUELLO DI DYLAN, FUTURO DISEGNATORE
E AUTORE DEL GHEPARDO QUI ACCANTO. D.C.
48ELLE
4

1
PODCAST
7
I magnifici 10
1. Eclissi di Pietro Turano (Cross
Productions). Podcast a tema lgbtq+
dell’attore di Skam Italia e attivista.
2. Le guerre di Anna di L. Micheli,
secondo D. Campanella, P. Trincia (Audible). Una
donna fa i conti con il passato.
BELLE SCOPERTE/CINEMA 3. Tell me mama, di Igiaba Scego,
Esther Elisha (Storytel). I ritratti di nove
«Disonesto e venduto, un completo arrivista, forte fumatore di hashish, men- donne afrodiscendenti.
tore inaffidabile», Vincent Lacoste, 28 anni e quasi altrettanti film, promessa 4. Le mani sul mondo di Roberto
mantenuta del cinema francese, non fa sconti ai suoi personaggi: in Illusioni Saviano (Audible). Storie di eroi contro la
perdute, fastoso film in costume di Xavier Giannoli ambientato nella Francia criminalità.
della Restaurazione come il romanzo di Balzac a cui è ispirato, è l’istrionico 5. Per antiche strade di Matteo
Étienne Lousteau, giornalista spregiudicato che scorta l’ascesa e la caduta so- Caccia (Iperborea). Racconto ispirato
ciale dell’ambizioso Lucien (Benjamin Voisin), provinciale innamorato di una all'omonimo libro di Mathijs Deen.
nobildonna (Cécile De France, radiosa e ispirata), ebbro di fiducia nei propri 6. Kobane Calling di Zerocalcare
(Storytel). Letta dall'autore con Emanuela
talenti letterari. Sotto i riflettori del film, in concorso alla scorsa Biennale ci-
Fanelli e Stefano Fresi.
nema di Venezia e nelle sale dal 30 dicembre (in anteprima dal 23 dicembre
7. Ikaros (Spotify). I geni della musica
a Roma, Milano, Torino, Bologna), distribuito da I Wonder Pictures e Uni- morti giovani, raccontati da Morgan.
pol Biografilm Collection, «c’è la nascita del capitalismo», spiega Lacoste. «È 8. Biscottis di The Jackal (Spotify).
un adattamento che evoca il nostro presente, un sistema in cui il denaro do- Il collettivo comico spiega Internet.
mina ogni settore, compreso quello dei media. In controluce c’è tutto: la cor- 9. Il mondo come meditazione
sa all’informazione, ma anche le fake news e la pubblicità». con Chandra Candiani (Voci). Invito
È un film di denuncia? all'ascolto interiore di una poetessa.
«È fondamentalmente un racconto di formazione, tratto da un romanzo im- 10. Rumore di Emanuela Valentini
portante della letteratura francese: insegue un promettente coming-of-age che (Storytel). Serie thriller. Ad.Bar. 10
si interrompe con una sonora caduta. Ma è innegabile che la messa in scena 5
di Giannoli, coi suoi dialoghi così moderni, guardi a questo nostro mondo
duro e violento, che, specie se si parla di lavoro, impone le più cocenti disil-
lusioni a chi vi si avvicina con candore e speranze, a chi coltiva ambizioni ar-
tistiche».
È successo anche a lei?
«Ho poco meno di trent’anni e ho iniziato a quattordici, quasi per caso: da 9
allora ho girato un film dietro l’altro, non ho avuto il tempo di crearmi delle
aspettative e per il momento va bene così, ma chissà che cosa mi aspetta, le
suggerirei di rifarmi la stessa domanda a quarant’anni».
La stampa, in genere i media, sono ancora così pericolosi per la reputa-
zione di un artista?
«La comunicazione è un prezzo da pagare se vuoi fare questo mestiere, è e-
vidente che chi ci mette la faccia si espone anche alle critiche. All’inizio leg-
gevo tutte le recensioni, quelle buone e quelle negative, ma chissà come, mi 8
6
rimanevano impresse solo le ultime. È qui che entra in gioco la personalità,
GETTY IMAGES

la capacità di prendere le distanze e concentrarsi sul lavoro: serve parecchia


3
fiducia in se stessi per stare davanti a una telecamera». ILARIA SOLARI

2
[Cool]tura

BACKSTAGE
FOTOGRAFIA
Io, maestra
di inglese
"broccolino"
Nelle sale a partire dal 16 dicembre, ma
sui giornali da settimane, House of Gucci di
Ridley Scott è pronto a registrare record di
pubblico e di incassi. Sotto i riflettori è
soprattutto Stefani Germanotta alias Lady
Gaga, nel ruolo di Patrizia Reggiani,
condannata a 26 anni come mandante per
l’omicidio del marito. Ruolo complesso su
cui la star ha lavorato per sei mesi prima e
durante le riprese, con l’aiuto di Beatrice
Pelliccia (nella foto sotto), acting coach, 28
AMERICAN GIRL IN ITALY È IL TITOLO DI QUESTO anni, originaria della provincia di Chieti,
CELEBRE SCATTO DI RUTH ORKIN (É IL che abbiamo raggiunto al telefono.
SECONDO POSTER PIÙ VENDUTO AL MONDO), In cosa consiste il suo lavoro?
FOTOGRAFA E CINEASTA AMERICANA «Aiuto l’attore ad appropriarsi del suo
A CUI I MUSEI CIVICI DI BASSANO DEL GRAPPA personaggio seguendo una vera e propria
DEDICANO LA PRIMA RETROSPETTIVA ITALIANA. tecnica, il metodo Susan Baston, autrice e
DAL 18 DICEMBRE AL 2 MAGGIO 2022. insegnante con cui ho studiato. Per
accogliere dentro di sè un’altra persona
prima si fanno ricerche approfondite, poi
si scava in se stessi, facendo i conti anche
con il proprio vissuto».
Come è stato lavorare con Stefani
Germanotta?
«Non voleva limitarsi a imparare delle
battute, sentiva la responsabilità di
interpretare una storia vera. Poi ho curato
anche il suo accento italiano, ma quella

©RUTH ORKIN, AMERICAN GIRL IN ITALY, IN MOSTRA AI MUSEI CIVICI DI BASSANO DEL GRAPPA; MATTEO CARASSALE
nuova voce esce solo se prima hai costruito
quel personaggio dentro di te».
Che allieva è stata la signora Germanotta?
«Non mi sono mai sentita a disagio, è una
persona molto umile. Ascolta e si fida».
Un momento che non dimenticherà?
«Certamente l’ultimo giorno, dopo la
LIBRI
registrazione della scena finale, io e Stefani
La filosofia del salmone ci siamo cercate con gli occhi a distanza
Come da tradizione, le favole per grandi e piccoli poi ci siamo messe a piangere a dirotto
rivisitano lo zoo: da Il maialino di Natale di J.K. Rowling insieme». ANNA BOGONI
(Salani), autrice amata-odiata ma sempre in testa alle
classifiche, alla fiaba ironica dell'olandese Linda
Groeneveld su una principessina annoiata e il suo
impegnativo pet (Un elefante all'ora del tè, La Nuova
Frontiera). In chiave più meditativa L'eccellente
avventura di Marta e Jason, di Beppe Tosco e Armando
Quazzo (Bompiani), dove si confrontano le ragioni di
una coppia di salmoni e di una coppia di pescatori.

50ELLE
CHE FARÀ

Sorprese
di Natale
SUPEREROI DI COPPIA Una grande domanda sembra turba-
re il cinema di oggi, o forse siamo solo più sensibili al tema:
come far resistere una coppia e sopravvivere alle separazioni,
ritrovandosi sempre? Le festività non sono indenni dal dub-
bio, perché la nuova resistenza è stare insieme. Ne parla con
* PIERA DETASSIS
brio e inventiva Lasciarsi un giorno a Roma, di e con Edoardo SANTA CLAUS E BEFANE Potevano mancare? No, ed ecco
Leo, che nel film è autore di una rubrica di posta per cuo- infatti Christian De Sica e Alessandro Siani protagonisti di Chi
ri solitari. Bella Roma, molta inclusione e nuovo maschio in ha incastrato Babbo Natale? (16 dicembre). Pronta risposta gender
pieno pentimento, destinato a far discutere amanti fidanzati e equality, La befana vien di notte 2 – Le origini, e stavolta sulla scopa
coniugi (da Capodanno su Sky). Lo farà, con maggior piglio c’è Monica Bellucci.
filosofico e acrobazie di tempo e luogo, l’avventura sentimen-
tale raccontata da Paolo Genovese in Supereroi (“Servono i su- TI PIACE 'O PRESEPE? Ci piace. Per chi ama il teatro di
perpoteri per amarsi tutta una vita”), con Alessandro Borghi Eduardo, dal 13 dicembre in sala (e il 29 su RaiUno) il film di
e Jasmine Trinca, in sala il 23 dicembre. Sergio Rubini I fratelli De Filippo, vivida ricostruzione d’epoca e
d’arte, mentre il regista Edoardo De Angelis porta su RaiUno
SUPEREROI DA COMICS Attesissimi il nuovo Spiderman: No le riuscite versioni di Sabato domenica e lunedì e Non ti pago con
way home con Tom Holland, Zendaya e Benedict Cumber- Sergio Castellitto.
batch (anche in Il potere del cane di Jane Campion su Netflix),
e il vintage raffinato di Diabolik dei Manetti Bros, con il trio MUSICAL TIME Non mancate, dal 23 dicembre, West Side
galattico Luca Marinelli, Miriam Leone, Valerio Mastandrea, Story, il remake del grande capolavoro stavolta firmato da Ste-
la canzone bellissima di Manuel Agnelli, arguti costumi e ar- ven Spielberg che, grazie al ritmo portoricano riambientato a
chitetture in notturno onirico, sottofondo crime virato al pop. New York, lancia tra le stelle Rachel Zegler. Gli fa da contral-
Quasi in tema, per i più cinefili si consiglia Oscar Micheaux Il tare, il cartoon musical per famiglie Sing 2. Imperdibile per gli
supereroe del cinema americano su Sky Arte dal 5 dicembre, storia appassionati, il 30 sera in prima serata su RaiTre il magnifico
del primo filmmaker black. film-opera Rigoletto al Circo Massimo e a seguire il documen-
tario sul dietro le quinte dello spettacolo.
MILANO DA BERE Chissà perché, è improvvisamente tor-
mentone. Il celebre “milanese imbruttito” dà vita in sala al GRANDI FIRME Molte le proposte tra sala e piattaforme. Da
successone Mollo tutto e apro un chiringuito, fanno da antidoto recuperare subito al cinema Sull’isola di Bergman di Mia Han-
Pio e Amedeo, che in Belli ciao (1° gennaio) s’inventano un sen-Love, nonché l’ironia irresistibile e la pienezza affascinan-
rehab per «meridionali che han lavorato a Milano». te dei francesi Il discorso perfetto e Illusioni perdute. Da scoprire,
sempre su Prime, La crociata, con il duo in amore Louis Garrel
e Laetitia Casta, ma la vera curiosità, dal 21 dicembre, è Being
the Ricardos, con Nicole Kidman e Javier Bardem nei panni di
Lucille Ball e Desi Arnaz, coppia leggenda nella vita e nell’i-
conica serie tv anni Cinquanta I love Lucy.

SIGNORE E… SIGNORE Dal 28 dicembre in sala il cortome-


traggio cult La notte brucia, diretto e prodotto dalle trentenni
Angelica Gallo e Guendalina Folador, una storia forte di gang
tutta maschile, perché le donne, sì, sanno fare anche questo. E
sanno orchestrare adeguata e piccante cattiveria, come dimo-
stra 7 donne e un mistero, con supercast femminile, Margherita
Buy, Diana Del Bufalo, Micaela Ramazzotti, Benedetta Por-
caroli, Luisa Ranieri, Ornella Vanoni, Sabrina Impacciatore.
Domenico Pinelli, Anna Ferraioli Ravel e Mario Autore nel film I fratelli De Filippo. Appuntamento il 25 dicembre. Buon Natale!

* PIERA DETASSIS GIORNALISTA E CRITICA CINEMATOGRAFICA. RISPONDE A piera.detassis@hearst.it


ELLE 51
LAlungaVITA GIOVANI SI DIVENTA *
LIDIA RAVERA

Cose che voglio


per l'anno che verrà
A Capodanno vengo colta da una furia infantile: qualcosa finisce, qualcosa sta per
Ho letto un piccolo

terzotempo
incominciare. Devo criticare i trascorsi mesi, dire a me stessa dove ho sbagliato, tutto
quello che non ho realizzato e perché non sono stata mai, neppure per un minuto, né saggio che vi
coraggiosa né felice. Devo rilanciare perché ho dodici mesi nuovi nuovi davanti a me consiglio: Elena Loewenthal,
e saranno mesi esemplari, nitidi, efficaci, allegri e avventurosi. Mi metto al lavoro con Libertà vigilata. Sottotitolo: Perché
carta e penna e affronto l’infastidito disinteresse degli altri ospiti. Che cosa volete le donne sono diverse (La Nave
davvero, che cosa vi augurate per l’anno che sta per nascere, chiedo. Ormai infatti di Teseo). Parte dalla Bibbia e ci
non mi invitano più, perché gli sciupo la sbronza con i proponimenti. racconta, fra molto altro, che «Adamo
Perciò mi permetto di usare questa pagina come se fosse mia e chiedere a voi, care vuole qualcuno che gli stia di fronte
lettrici, che cosa volete veramente dal 2022. Comincio io: il silenzio covid. Questo è e gli faccia compagnia... Per questo
il mio più grande desiderio. Che non si parli più di vaccini, di renitenti al vaccino, di Dio si trova costretto a far calare
marche di vaccini, di varianti, di terapie intensive, di regioni a colori. Vorrei non su di lui un sonno profondo, prelevare
sentire più la frase: non abbassiamo la guardia. una parte di fianco dal suo corpo e
con quello farci la donna». Dunque


Vorrei, secondo desiderio, per l’appunto “abbassa-
Il mio più grande re la guardia”. Vorrei muovermi di nuovo per il la donna è l’unico personaggio nato
desiderio è mondo senza escludere abbracci e baci (c’è già l’età da un desiderio e non dall’astratta
necessità di popolare il mondo.
il silenzio covid. che me li rende improbabili), vorrei stringere mani,
Dunque la donna è l’ultima arrivata:
ballare sudando. Vorrei non essere costretta a pen-
Che non si parli sare così spesso alla morte (c’è già l’età che inserisce «giunge al mondo al crepuscolo
più di vaccini, l’argomento, con una certa indiscreta frequenza). della creazione». Dunque la donna
di varianti, di Vorrei innamorarmi, non importa di chi, anche del è inferiore «in quanto funzionale
ai bisogni dell’uomo» o in quanto
terapie intensive. mio vecchio imprudente marito (legarsi per la vita a
«ultima arrivata»? E che cosa
una come me, un vero pazzo), vorrei che tutte ci in-
Vorrei non sentire namorassimo un pochino, nel 2022, perché quando c’entra la Bibbia con i capelli troppo
più la frase “ ci si innamora si pensa a qualcun altro/a. Vorrei che spettinati di Frances McDormand
'non abbassiamo non pensassimo a tempo pieno a noi stesse/i: come alla ceriminia degli Oscar e un posto
la guardia' stiamo e come non stiamo, se abbiamo ricevuto o no in poltrona per Ursula von der Leyen
quel riconoscimento, quell’aumento, quell’applauso. a casa di Erdogan, presidente della
Vorrei una equa generalizzata distribuzione di quel- Turchia? Leggere per capire. E capire
la forma sublime di idiozia che conosce chiunque si sia presa almeno una cotta in vita per contrattaccare.
sua. Quando pensi che l’oggetto della tua passione è la somma di tutte le perfezioni
possibili e sei paga di stare fra le sue braccia e nient’altro ha più importanza per te.
Vorrei questo, che tutti fossero un po’ smemorati, come gli innamorati.
Vorrei pensare il Pianeta come una terra da ammirare e non come un Grande Ma-
lato che, da un momento all’altro, può affogarci nel fango. Vorrei che il prossimo
Presidente del mio torturato Paese (siamo alla vigilia della sua elezione) fosse una
donna. E non una uoma cooptata dal club maschile della politica grazie alla sua ca-
pacità di parlare, in modo fluente, una lingua che non è la sua. Vorrei una vera
donna. Una che ha lottato con le donne e per se stessa. Una che conosce la discrimi-
nazione e le diseguaglianze. E ha una gran voglia di imporre al mondo un altro modo
di fare politica. Altre priorità, per esempio impedire il genocidio di genere che sta
privando della libertà le donne afghane. Vorrei una Presidenta a rappresentare il mio
Paese nel mondo. Una tipa tosta. Intelligente. Bella arrabbiata. Che arriva al Quiri-
nale spinta dall’onda del movimento di tutte le altre. Non da sola.
È troppo? Lo so, ma i desideri sono così. Esagerati. |
STEPHANIE GENGOTTI

* LIDIA RAVERA SCRITTRICE. IL SUO ULTIMO LIBRO È "AVANTI, PARLA" (BOMPIANI).


52ELLE
ELLEintervista

Nuove
avventure Con Emily in Paris - che
torna su Netflix a fine mese
- ma anche nella sua vita.
Lily Collins ha capito che
la perfezione è noiosa
Il cielo di Soho è grigio e piovoso la e ha smesso di inseguirla. città era deserta quando sono arriva-
mattina in cui io e Lily Collins ci incon- Si è sposata e desidera una ta», dice. «L'unico accento che si sen-
triamo per fare colazione insieme. famiglia. Adora suo padre tiva erano quello francese, era bellis-
Lei è arrivata da Los Angeles la sera simo». Se non altro, trovarsi sul set
prima: l’aereo ha fatto ritardo: ha as-
ma vuole scrivere la sua durante una pandemia le ha permes-
solutamente bisogno di caffeina per storia. Eccola so di immergersi completamente nel-
affrontare l’intervista e il servizio fo- di ALICE WIGNALL - foto DANNY KASIRYE la vita parigina. «Sono riuscita a e-
tografico. Per fortuna Charlie (Mc- styling AURELIA DONALDSON splorarla meglio questa volta, soprat-
Dowell, suo marito) ci ha suggerito un tutto perché non prendevo molti
bar non lontano dall’hotel: è lì che andiamo affrontando il freddo mezzi pubblici per questioni di sicurezza, quindi camminavo di
londinese. più. Mio marito Charlie è bravissimo con gli itinerari e abbiamo
Nonostante la stanchezza, Lily è contenta di essere a casa. «Sono esplorato un sacco. La troupe poi è interamente francese e anche
passati quasi due anni», dice. «Di solito torno più spesso. E anche la maggior parte del cast. Con loro ho avuto la possibilità di cono-
Charlie, prima ancora che ci conoscessimo (è figlio dell’attore britan- scere un'altra Parigi».
nico Malcolm McDowell, ndr). Venivamo entrambi durante le vacan- Ha preferito vivere in un appartamento piuttosto che in hotel e
ze... Siamo felici di essere tornati». aveva «vicini dolcissimi»; ha fatto amicizia con altri padroni di
Nonostante viva a Los Angeles ormai da tempo, Lily ha trascorso cani (il suo cane, Redford, ha viaggiato con lei). «La cosa strana è
i primi anni della sua vita nelle campagne del Surrey (sua madre, che ci sono tantissimi cani, ma in molti parchi non sono ammessi.
Jill Tavelman, è americana; suo padre, il musicista Phil Collins, Uno dei pochi luoghi nelle vicinanze in cui potevamo lasciarlo
inglese) e lei ribadisce che è proprio nel suo Paese natale che si sente senza guinzaglio era davanti al Louvre. Gli dicevamo: sei fortuna-
più a casa. «Quando interpreto un ruolo usando l’accento britan- to, stai facendo i bisogni in uno dei posti più chic del mondo».
nico lo sento naturale, anche se non è automatico». Si prende in Lily non può svelare dettagli sulla seconda stagione, dice solo che
giro, pienamente consapevole di parlare in tutto e per tutto come ci saranno nuovi personaggi e che verrà approfondito il tema del
un’americana, ma ogni volta che atterra in Inghilterra «provo un «cameratismo femminile». Come questo possa conciliarsi con il
grande senso di familiarità». fatto che alla fine della scorsa stagione Emily sia andata a letto con
Con i suoi lineamenti delicati, l’espressione seria e le sopracciglia Gabriel, il ragazzo della sua amica Camille, resta da vedere.
eleganti, ha più l’aria di un personaggio di un film d’epoca che di Emily in Paris aveva totalizzato 58 milioni di spettatori nel primo
una ragazza delle spiagge del Pacifico. E poi, ormai è di casa anche mese dopo il debutto. Non erano mancate le critiche, soprattutto
a Parigi, dove ha girato Emily in Paris, serie su una ragazza ameri- da parte dei francesi (quelle surprise!) che denunciavano una rappre-
cana che si trasferisce nella Ville Lumière (la seconda stagione sentazione “irrealistica” della vita parigina. In realtà il punto è
arriva su Netflix il 22 dicembre). L'estate scorsa ha vissuto lì quattro proprio questo: si ironizza molto più su Emily e sul modo in cui,
mesi per le riprese, che sono cominciate durante il lockdown. «La da tipica influencer americana, idealizza l'esperienza in Francia.

54ELLE
L'attrice Lily Collins è
testimonial Lancôme.
Tra i suoi film, commedie
romantiche come
Biancaneve e film
acclamati dalla
critica come Mank di
David Fincher. Dal 22
dicembre è su Netflix
con la nuova stagione
di Emily in Paris.
Cappuccio Eudon Choi,
abito Erdem.
“Bisogna dedicare
In ogni caso, assicura Lily Collins, nella seconda
stagione sono stati fatti dei cambiamenti. «Per

molta attenzione me, anche in quanto produttrice della serie, è

alla salute mentale,


importante conoscere i pensieri della gente. Al-
cune delle questioni sollevate riflettono l’epoca in

fare meditazione cui viviamo e io volevo davvero che ci concen-


trassimo sulla diversità e sull’inclusione sia da-
e terapia. Anche tenere vanti che dietro la macchina da presa. Ci sono

un diario aiuta ”
nuovi attori e nuove storyline».
Lily Collins dà l'impressione di essere una per-
sona la cui mente lavora sempre al massimo.
Basti pensare al modo in cui ha reagito al lock-
down: «È stato un periodo prezioso da trascorrere con quello che
ora è mio marito e con il nostro cane, ho dedicato tempo a me
stessa. Sono una convinta sostenitrice dell’attenzione nei con-
fronti della salute mentale, della terapia, della meditazione,
dell’abitudine di tenere un diario e di qualsiasi cosa possa contri-
buire al processo di scoperta di sé, di miglioramento ed espan-
sione della mente e del cuore. Quindi ho usato quel periodo per
dedicarmi a riflessioni profonde, a volte anche scomode, perché
siamo stati costretti a fermarci e a guardarci intorno. Ho lavorato
su me stessa come persona, come parte di una coppia, come la-
voratrice, come amica, come figlia, sotto tutti questi aspetti di-
versi, senza distrazioni». Oltre a essere introspettiva, Lily Collins
è anche incredibilmente comunicativa: la risposta completa
all’ultima domanda durava cinque minuti. Una volta ingranato
il ritmo è difficile fermarla: tutta la sua vita sembra alimentata
da un’energia inesauribile.
«Sono sempre stata una persona appassionata e motivata», con-
corda, «a scuola, ma anche nelle amicizie. Faccio tutto quello che
posso e anche di più per esserci». Prima del suo debutto cinema-
tografico (in The Blind Side, al fianco di Sandra Bullock, nel 2009),
lavorava già da anni: faceva la modella, partecipava ad audizioni,
scriveva, presentava programmi televisivi. «Ho sempre voluto a-
vere una voce. Non nel senso di essere “la voce di una generazio-
ne”, volevo entrare in contatto con la gente. Presentavo talk show
circondata da dirigenti che mi credevano pazza, perché sembravo
una bambina». Fa una breve pausa. «Beh, tecnicamente lo ero».
Ha conosciuto anche le difficoltà. Nel suo libro Senza filtri, non
nasconde i problemi che ha dovuto affrontare a causa del perfe-
zionismo che nel corso della sua vita l’ha sia motivata che demo-
ralizzata, manifestandosi attraverso un disturbo alimentare du-
rante l’adolescenza.
Le chiedo come si concilino nella sua testa queste due cose: la
paura di non riuscire a soddisfare quello che considerava uno stan-
dard accettabile e il desiderio di lavorare in un settore dove rag-
giungere quello standard è impossibile. Non importa quanto una
persona sia brava, ci sarà sempre qualcuno pronto a demolirla.
Lily Collins si Per un attimo sembra senza parole. Poi riflette: «Credo di dare il
è sposata il 4
meglio nelle situazioni difficili, quando sono sotto pressione. Trovo
settembre con
Charlie McDowell
dentro di me la forza, anche se sono nervosa, ansiosa, impaurita.
TAIS BEAN

(fgilio di Malcolm). Ma c’è stato qualcosa che mi ha spinto a puntare alla perfezione
Abito Chanel. quando ero più giovane, e a cercare di farlo in un ambiente dove

56ELLE
ELLEintervista

è semplicemente impossibile riuscirci. Probabilmente qualcosa in

"PER SYLVIE MI SONO


me voleva trionfare in una situazione estremamente complicata».
Come tutti i figli d’arte si è anche trovata a gestire contemporanea-
mente due diversi tipi di notorietà: la sua crescente popolarità e la
fama globale di suo padre. Leggendo altre interviste appare chiaro ISPIRATA A MAMMA"
che per quanto sia felice di parlare di Phil spontaneamente, non è Philippine Leroy-Beaulieu (in basso) è nata in Francia, è cresciuta
così entusiasta di rispondere alle domande poste da altri. Le chiedo a Roma e parla cinque lingue: un affascinante amalgama di culture
se abbia a che fare con il bisogno di controllo sulla propria storia e europee e creatività diverse assorbite anche dal papà, il grande
sul modo in cui viene raccontata... «Ho sempre voluto parlare con attore Philippe Leroy, e dalla mamma Françoise, che disegnava
la mia voce», dice «ed essere padrona della mia verità e della mia gioielli per Dior. In Emily in Paris, fasciata in tubini neri e verde oliva,
storia. Mi piace riflettere a lungo prima di esprimermi perché so con la sigaretta tra le dita e issata con nonchalance su tacchi
che nella mia testa ci sono tanti pensieri, tante emozioni e sensazioni vertiginosi, incarna il prototipo perfetto della “femme parisienne”: la
e non voglio, in mancanza di parole migliori, vomitarle fuori prima sua Sylvie, capo di Emily/Lily Collions nell'agenzia di marketing
di comprenderle appieno. Quindi se qualcuno parla a nome mio, si Savoir, è una donna elegante per natura, spietata in carriera ma
possono perdere dei significati o stravolgerli». maestra nel godersi la vita. «La serie è una commedia, gioca con gli
Inoltre, per un’attrice giovane ed emergente non deve essere stato stereotipi, ma fondati su una verità», dice Philippine. «Per Sylvie mi
facile vedere il proprio nome costantemente associato a quello di un sono ispirata a mia madre: certi gioielli che indosso li ha disegnati lei.
musicista degli anni Ottanta, anche se si tratta del suo adorato papà. Sono cresciuta nella moda e da bambina ho conosciuto molte
«Non potrei essere più fiera e devota, come figlia. È mio padre. Lo donne simili a Sylvie: vedevo in loro tutte le fragilità che cercavano di
amo e lo ammiro, lo rispetto e mi è di grande ispirazione. Ma ho nascondere mettendosi in scena con eleganza».
sempre voluto essere me stessa, avere un mio percorso, i miei successi Ha lavorato anche con Silvio Soldini e Michele Placido: come
e i miei fallimenti, come qualsiasi altra persona. E all’inizio, quando convivono in lei la cultura italiana e quella francese?
non ero ancora riuscita in nessuna di queste cose, mi aspettavo che «Vivo a Parigi ma torno spesso a Roma, dove abitano mio padre e
alla gente interessasse solo la mia famiglia. Naturalmente, è così che mia sorella: quando sono qui mi sento abbastanza italiana, lì più
funziona il mondo, ma per me era frustrante». francese. Mi piacerebbe lavorare di più in Italia. Però, in quanto a
La storia sta cambiando. Non solo perché ora potrebbe essere Phil godersi la vita, gli europei sono simili: il contrasto è con gli americani
il padre della più famosa Lily, ma perché la sua vita non è più la workaholic. Sylvie è seria sul lavoro ma prende la vita con senso
stessa. E racconta come non sia più spinta dal desiderio di soddisfare dell’umorismo».
obiettivi impossibili. «A quale prezzo? A un certo punto capisci che Che influenza ha avuto suo padre sulla sua carriera di attrice?
puoi essere perfettamente te stessa, che ogni versione della perfezio- «A Roma, tra gli anni ’60 e ’70, casa nostra era piena di gente che
ne è diversa e che perfetto significa noioso. Credo che si debbano faceva cinema, pittori o cantanti: diventare attrice per me era ovvio.
stabilire dei limiti: quanto si dà agli altri, quanto si tiene per sé, Di mio padre mi ha influenzato soprattutto la sua umanità: pur
quanto tempo passiamo a preoccuparci di cose che sono del tutto avendo carisma è stato tutta la vita vicino alla gente. Mi ha sempre
fuori dal nostro controllo. Temiamo di non raggiungere la perfezio- detto: “Devi sentirti bene a tavola con i principi e con i contadini”».
ne ma poi arrivi alla conclusione che ciò che pensavi di desiderare Qual è il suo rapporto con la moda?
non è quel che desideri davvero. Io non voglio essere perfetta». «Sono più rilassata di Sylvie. Quando diventa consumo e ti fa
Forse la pandemia ha aiutato: «Voglio una famiglia e non voglio che cambiare giacca ogni stagione perché il collo non va più, non mi
la mia vita personale sia condizionata dal troppo lavoro. È stato piace. Amo le cose belle che durano, ma non porto i tacchi o vestiti
tempo ben speso, perché mi ha permesso di concentrarmi davvero attillati tutti i giorni. Mi piace indossare jeans e scarpe confortevoli,
su tutti gli altri aspetti di me stessa che non fossero il personaggio magari con una bella giacca di qualità». ELISA GRANDO
pubblico». Forse ha aiutato anche sposarsi. È evidente il modo in
cui si illumina quando Charlie si avvicina al nostro tavolo. Gli sus-
surra «I love you» e parla con gioia del recente matrimonio: «Non ho
mai organizzato feste di compleanno per paura che la gente non si
divertisse, ma ho deciso di occuparmi personalmente del nostro
matrimonio». La cerimonia si è svolta sulle montagne del Colorado,
e il vestito, firmato Ralph Lauren, era ispirato alla sua bacheca
Pinterest “America western & Inghilterra vittoriana”.
Certo, non è tutto rose e fiori ma ora si tratta di creare la vita
che vuole davvero. Perciò, questo non è un lieto fine, ma un
promettente nuovo capitolo; un capitolo scritto dalla protago-
nista. Forse non sa cosa succederà, ma va bene così. Per le
questioni importanti, Lily Collins ha tutto sotto controllo. |
ELLEintervista

Un EROE
all’INGLESE
NIENTE SUPERPOTERI, MOLTA FLEMMA,
L'IMPROBABILE CHE DIVENTA TRANQUILLAMENTE
POSSIBILE GRAZIE ALLA MAGIA DEL CINEMA.
NEL PROSSIMO FILM, RALPH FIENNES
È IL DUCA DI OXFORD. E GLI VIENE BENISSIMO
di ROBERTO CROCI

due capitoli di Kingsman, ma prima di accettare li ho studiati a


fondo e mi è piaciuto molto il suo stile. Ha una sua visione, ma
soprattutto non ha paura di opporsi al controllo dei capi della
produzione. Lavorare con lui è stata un’avventura, come salire
su una barca e sfidare le onde: avremmo anche potuto schian-
Elegante e statuario, l'eloquio fluido e imperturba- tarci contro gli scogli, ma non è mai successo».
bile che irradia flemma british, Ralph Fiennes possiede Cosa l’ha divertita di più?
la grazia di un divo che non ha bisogno di ostentazione. Il suo «La possibilità di vivere momenti storici importanti: ho avuto
volto è scolpito nella memoria di milioni di fan attraverso pel- modo di interagire con Rasputin e con lo zar in Russia, con il
licole indimenticabili fra tutte, Il paziente inglese (una nomina- re d’Inghilterra, con l’imperatore tedesco. Anche il training per
tion all’Oscar), Schindler’s list (un premio Oscar e un Bafta) e questo film mi ha fatto bene, ho dovuto perdere un po' di pan-
Harry Potter ma anche grandi prove d’attore a teatro, dove ha cia, ero ingrassato parecchio per Nureyev-The White Crow, il terzo
vinto il prestigioso Tony Award per Amleto nel 1995. Lo rive- film da me diretto (una biografia di Nureyev, ndr). Trovo molto
TOBY ZERNA /NEWSPIX/HEADPRESS/PHOTOMOVIE

dremo al cinema a inizio gennaio 2022, in The King’s man - Le divertente creare questi mondi fantastici assolutamente irreali,
origini, terzo capitolo della saga di spionaggio Kingsman (dopo ma questa è la magia del cinema, il piacere di vedere cose im-
Secret service e Il cerchio d’oro), diretta da Matthew Vaughn, dove probabili che sembrano del tutto possibili, soprattutto quando
interpreta il Duca di Oxford. il protagonista è eroico senza essere un supereroe, un po’ come
Cosa l’ha convinta ad accettare questo ruolo? Spencer Tracy in Giorno maledetto, uno che fa cose che non ti
«La passione di Matthew per il cinema, che traspare nella sce- aspetteresti mai».
neggiatura: si è ispirato a classici come Lawrence d’Arabia e L’uomo Che cosa cerca nei personaggi che interpreta?
che volle farsi re di John Huston. Non conoscevo il suo lavoro, non «Un punto di identificazione. Mi intriga cercare di capire cosa
avevo mai visto i film della serie Kick-Ass, e nemmeno i primi pensa quel personaggio, come si muove. Immaginare ed entra-

58ELLE
Ralph Fiennes, 58 anni,
sarà al cinema
dal 5 gennaio nel film
The King's man
– Le origini, diretto
da Matthew Vaughn.
ELLE 59
ELLEintervista
Ralph Fiennes in una scena di
The King's man - Le origini, una spy
story ispirata a un famoso fumetto,
ambientata durante la Grande Guerra.

Il miglior regista con cui ha lavorato?


«Senza dubbio Steven Spielberg, che diri-
ge in modo istintivo, si ciba della tua reci-
tazione e lavora costruendo il tuo ruolo in
una sorta di simbiosi. È molto diretto, non
ha filtri, e questo per me è estremamente
interessante. Mi diceva sempre di ripetere
la scena più veloce, metteva di continuo
alla prova i miei limiti. E poi Anthony
Minghella, l’uomo più amabile che abbia
mai incontrato, rassicurante e paterno.

“diceva
Mia madre mi
re nella vita di un altro, la sua connessione Quando voleva che mi spostassi in un’altra
con il mondo, stimola il mio processo cre- area del set, mi guidava con gentilezza,
ativo. Non sono solo le azioni a incuriosir-
mi, anche le parole sono importanti: il sempre: quasi tenendomi per mano».
Una persona che l’ha ispirata?
dialogo e il confronto con gli altri, a volte,
quando fai «Mia madre, che mi diceva sempre:

qualcosa mettici
producono idee geniali e sorprendenti». “Quando fai qualcosa, mettici tutta l’ani-
Famoso grazie al cinema, idolatrato a te- ma che hai, anche se nel processo rischi di
atro. Se dovesse scegliere tra questi due
tutta l'anima, danneggiarla”. Era una donna dal tempe-

anche se nel
mondi, cosa preferirebbe? ramento drammatico, la prima attrice che
«Il teatro. Colpa del più grande attore che ho conosciuto. Ed era anche una persona
abbia mai conosciuto: Paul Scofield, pre-
processo rischi di determinata: viveva intensamente tutto


mio Oscar per il suo ruolo in Un uomo per quello che faceva. Le piaceva dipingere,
tutte le stagioni, un interprete teatrale unico
e straordinario. Mi piacciono le cose sem-
danneggiarla ma credo che sarebbe stata anche un’otti-
ma performer».
plici, e non c’è niente di più essenziale di Una cosa che porta sempre con sé?
un monologo sul palco. A teatro questa semplicità è immediata, «Un libro: non posso uscire di casa senza, anche quando vado
e anche molto profonda. Il cinema crea mondi affascinanti, ha a fare la spesa. Insieme alla musica lirica e classica: ultimamen-
un grosso potenziale di intrattenimento e costituisce un’espe- te mi alzo sempre con Bach».
rienza più completa per lo spettatore, ma non è un lavoro che Il suo romanzo preferito?
gratifica l’attore. Ti dà la possibilità di affinare il tuo ruolo, «Il complotto contro l’America di Philip Roth, un libro premonitore
mentre a teatro ogni performance è soggettiva, però l’atmosfera di fantapolitica. È incredibile come Roth avesse previsto quasi
che si crea con il pubblico in sala, le dimamiche innescate dalla vent’anni fa il clima assurdo e xenofobo che gli Stati Uniti stan-
reazione delle persone mentre reciti, sono tutti elementi incom- no vivendo ancora oggi».
parabili. Decisamente, mi sento più a casa sul palcoscenico». Come vive questa situazione?
Nella sua carriera ha interpretato ruoli molto diversi. Quali «È preoccupante. Sono molto turbato dalla direzione in cui sta
sono i suoi preferiti? andando il mondo. Siamo circondati da una forza ignorante,
«Quelli più complessi come Voldemort in Harry Potter, perché da un’energia maligna che si nasconde ovunque, nell’estremi-
era un malvagio puro: sapeva essere esclusivamente cattivo e smo religioso, nelle animosità nazionalistiche, nella sfacciata
non aveva conflitti interiori su cui potessi lavorare per renderlo avidità delle multinazionali. Ci stiamo distruggendo con le no-
umano. Ma mi è piaciuto parecchio anche interpretare il Duca stre stesse mani».
di Oxford: un uomo sensibile, dal talento rinascimentale, un Un progetto in cui la vedremo prossimamente?
aristocratico reazionario, ma allo stesso tempo proattivo. Nel «The menu, una commedia horror diretta da Mark Mylod. In-
film pronuncia una battuta che mi ricorda una frase di Charlie terpreto uno chef, professione che avrei senz’altro intrapreso, se
Chaplin: “La tua coscienza è quello che sei tu, la tua reputazio- non fossi diventato attore: per esempio, sono bravissimo a fare
ne è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano le uova strapazzate. Non c’è niente da ridere: farle bene non è
di te è un problema loro”». affatto semplice». |

60ELLE
ELLEintervista

È LEI MARIA NEL NUOVO WEST SIDE STORY. STEVEN SPIELBERG


L'HA SCELTA FRA 30.000 CANDIDATE, DOPO UN ANNO
DI PROVINI IN TUTTO IL MONDO. E RACHEL ZEGLER ANCORA
SI CHIEDE: MA PERCHÉ IO? di SILVIA LOCATELLI

Quanta pressione poteva esserci sulle giovani spalle delle


30.000 aspiranti al ruolo di Maria per il nuovo West Side Story di
Steven Spielberg (dal 23 dicembre nelle sale), scritto dal premio
Pulitzer Tony Kushner, con a bordo gente come il direttore d’or-
chestra Gustavo Dudamel, il compositore David Newman e Rita Quante volte ha provato il discorso di ringraziamento per
Moreno che torna nel ruolo di attrice e produttrice (nella versione un Tony Award?
del ’61 era Anita e vinse un Oscar come non protagonista)? «Mille volte, sotto la doccia, con la bottiglia dello shampoo come
Requisito inderogabile per le candidate, la tripletta: canto, ballo microfono, ringraziavo mamma, papà e Barack Obama».
e recitazione. Last, ma tutt’altro che scontato, la macchina da Perché Obama?
presa doveva amarle... Era un open casting, sono stati distribuiti «Perché quand’ero piccola volevo che in qualche modo lui sapesse
volantini in tutto il mondo, una ricerca capillare, soprattutto nelle della mia esistenza, sentivo di doverlo ringraziare... Poi l’ho incon-
Americhe. Dopo un anno di provini, è rimasta lei: Rachel Zegler, trato davvero. Lui e Michelle sono venuti alla registrazione di un
20 anni, del New Jersey, mamma di origine colombiana e papà pezzo orchestrale che Gustavo Dudamel ha fatto per il film (ha
di origine polacca. Scrive canzoni da sempre, recita nei musical riarrangiato la colonna sonora di Bernstein e diretto l’orchestra su alcuni pezzi
dai tempi del liceo, ha un canale YouTube con 200.000 iscritti ma iconici, ndr). Un paio di noi hanno avuto la possibilità di incontrar-
se non fosse per la sua amica Makena starebbe ancora a Clifton li: è stato uno dei momenti più belli della mia vita, ho pianto, mi
a registrare video nella sua stanzetta, la stessa da dove oggi fa è colato il mascara e devo avergli anche sporcato la camicia».
fatica a contenere l’entusiasmo via Zoom. Chi è il suo mentore?
Dopo due anni di attesa, ci siamo... «Sicuramente Steven Spielberg. Non solo perché mi ha scelto e
«Non sto più nella pelle. Questo momento si è caricato di aspet- guidato creativamente ma anche perché mi ha dato ottimi con-
tative sempre più grandi, nel tempo, perché sentiamo che il film sigli dopo: che direzione prendere dopo il primo film (Rachel ha
è davvero speciale. Ed è così strano che ora sia arrivato il momen- girato Shazam 2 e sarà Biancaneve nel live-action Disney, ndr), le persone
to di lasciarlo andare...». da cui farmi rappresentare... Anche Jeanine Tesori è stata una
E cos’ha lei di speciale per essere stata scelta? mia mentore, lei che è la mia eroina da quand’ero piccola e ha
«Me lo chiedo di continuo, 30.000 è un numero enorme... Non composto alcuni tra i miei musical preferiti, come Fun Home, ha
mi sono ancora data una grande risposta ma dopo averne parlato coordinato la parte vocale in West Side Story».
con Steven (Spielberg) e con Tony (Kushner), ho capito che questo Qual è stato il giorno in cui tutto è cambiato?
processo di selezione è stato un puzzle e io ero il tassello che man- «Il 9 gennaio 2019. Dieci giorni prima mi avevano chiesto di
cava, quello che si incastrava perfettamente. Ringrazio il cielo vederci un’ultima volta. Facevo audizioni da quasi un anno e non
ogni giorno per questo». li sentivo da un paio di mesi. L’appuntamento era in uno studio
© 2021 JOHN RUSSO

di danza non lontano dal Lincoln Center a Manhattan. Ho pro-


vato una scena con Ansel (Elgort, che interpreta Tony ndr), poi ci
hanno chiesto di uscire e a mia madre di entrare. L’ho trovato

62ELLE
Rachel Zegler,
20 anni,
mamma colombiana
e papà polacco,
è protagonista
del remake del musical
West Side Story
(dal 23 dicembre
nei cinema).
ELLEintervista

molto strano... Quando mi hanno richiamato dentro erano tutti


seduti a semicerchio, sembravano professori sul punto di sospen-
dermi... Poi Steven è venuto verso di me e mi ha detto: “Vorrem-
” UN AMORE CONTRASTATO,
BANDE RIVALI, BIANCHI
E PORTORICANI, IL RAZZISMO...
mo che tu fossi Maria”. Ho imprecato, l’ho abbracciato e gli ho
BISOGNA CERCARE


detto che era stato l’anno piu lungo della mia vita... Si è scusato
ma voleva essere sicuro e finalmente lo era». L'APPROCCIO GIUSTO ALLA VITA
Sembra molto protettivo Spielberg con lei...
«Oh mamma, è l’anima più protettiva e generosa al mondo».
Dopo l’attacco degli hater (i fan di Elgort non hanno apprez- chiamo di crescere troppo in fretta, c'è tempo».
zato un suo post affettuoso nei confronti dell’attore a fine riprese: È stato il suo primo film: cosa l’ha colpita particolarmente
Ansel è fidanzato da anni), è cambiato il suo atteggiamento nei della magia del cinema?
confronti dei social? Si è sentita aggredita in quanto donna? «Janusz Kaminski, il nostro direttore della fotografia, mi ha ro-
«Assolutamente sì e sono decisamente meno spontanea e più ri- vinato per sempre la visione dei film (ride). Ora ogni volta mi
servata adesso. Nell’anno e mezzo chiusi in casa ci siamo attaccati chiedo “Chissà come l’hanno illuminato?”. È un visionario, con
ai social e ci siamo dimenticati cosa significa essere umani, avere una conoscenza incredibile. Gli bastava un’occhiata allo schermo
idee e pensieri propri. Lì dentro ci sono anche persone molto di- e sapeva esattamente cosa cambiare: “Passiamo da 47 a 56”. E
verse da me che non hanno le migliori intenzioni. E soprattutto otteneva l’effetto che cercava. Un milione di lampadine e una
che non mi conoscono. Lezione imparata. Nel modo più duro». macchina da presa. Eppure quando guardi un film non percepi-
A proposito di odio, West Side Story è ispirato a Romeo e sci nulla di tutto quel lavoro e quello studio sulla luce».
Giulietta, un amore contrastato, bande rivali, bianchi e portori- E Rita Moreno?
cani, il razzismo, la diversità... Sono temi ancora contemporanei «È un mito. È stata la prima persona sullo schermo che somiglia-
purtroppo. Si è mai sentita discriminata? va un po’ a me, ricordo la mia buelita che mi raccontava dell’E-
«Come latina di carnagione chiara godo di privilegi, la gente non got (Rita Moreno è una delle sedici persone ad aver vinto Emmy, Gram-
mi etichetta appena mi vede per strada ma è successo che senten- my, Oscar e Tony, ndr), io non capivo cosa fosse ma pensavo “ne
domi parlare spagnolo qualcuno mi abbia detto “Torna nel tuo voglio uno anch’io”. È un peperino che fa morir dal ridere: la
Paese”. Il mio Paese è questo ma, anche se non lo fosse, non va adoro. Quando mi ha visto mi ha detto: “Rachel, canti così
bene. Tutti noi del cast abbiamo provato cosa significa quando bene che me la son fatta addosso”. Me lo sarei tatuato in fronte
qualcuno ti fa sentire diverso, per il colore della pelle, la lingua, “when I heard you sing I shit a brick”».
l’identità di genere o l'orientamento sessuale: la storia è raccontata Momenti imbarazzanti sul set?
da una prospettiva che risuonerà nei ragazzi del 2021». «Era il mio ultimo giorno di riprese. Mi sono affacciata alla
E la sua Maria? Sempre innocente e ingenua? finestra di quella che nel film era la mia stanza, l’avevo fatto
«Ha più risorse e tiene testa a Bernardo. Si porta dietro la sua i- mille altre volte ed era andato tutto bene. Invece, nel rientrare
dentità ma non le permette di definirla come persona. Ci insegna ho picchiato la testa così forte che il fermaglio nei capelli si è
che puoi muoverti come ti pare in questo mondo ma è meglio se rotto ed è caduto. Stavano guardando tutti, ho pianto per l’im-
lo fai con amore e gentilezza: è questo l'approccio giusto alla vita. barazzo e per il male».
Abbiamo ancora così tanto da imparare noi giovani... Non cer- Makena è ancora sua amica?
«(ride) Certo! È una persona incredibile, quando ho
Sotto e a destra. Due scene firmato per il mio secondo film, nessuno era più fe-
di West Side Story. In basso. lice di lei. Mi ha dato quel volantino perché sapeva
Rachel alla première
che ce l'avrei potuta fare... Ha creduto in me così
con un abito Dior Haute Couture
by Maria Grazia Chiuri. tanto che le sarò grata in eterno. Appena ho una
novità mi assicuro che lei sia nel loop, voglio che
sappia che penso sempre a lei come lei ha pensato a
me quel giorno di tre anni fa».
Come è cambiata da allora la sua vita
quotidiana?
«Ho lo stesso numero di telefono, lo stesso indirizzo email,
vado sempre negli stessi posti, ho solo qualche foto in più, di
nuovi amici, sulla parete. Ero proprio in questa stanza quando
ho registrato il video per West Side Story. Quel video ha cam-
biato tutto ma io sono sempre la stessa. Ho così tanto da im-
parare e così tanta vita da vivere». |

64ELLE
ELLEintervista

Mahershala Ali
ha 47 anni.
È sposato con l'attrice
e produttrice
Amatus Sami Karim,
insieme hanno
una figlia di 4 anni,
Bari Najma.

E adesso
MI CLONO
Due Oscar in tre anni è un'impresa
sovrumana. E infatti nel Canto Vero cognome: Gilmore; nome integrale di battesimo: Maher-
del cigno, l'attore di Moonlight si shalalhashbaz, uno scioglilingua di 12 consonanti, e solo 6

sdoppia. Mahershala Ali è elegante, vocali, portato con orgoglio nella Bibbia dal figlio del profeta
Isaia, che in ebraico significa “pronta preda, rapido bottino”;
cool e sexy. Per lui, il passo quasi uno degli aforismi da una sola riga alla Clint Eastwood
dal primo film con cast all-black per dare il benvenuto alla sua prossima carriera di star di film
all'universo Marvel è stato breve d’azione, nel premiato Mcu, l’universo cinematografico Mar-
vel, alias Multiverso (sarà il protagonista di Blade).
di MARCO GIOVANNINI
Un metro e 88 di altezza, 47 anni portati alla grande, fisico
GETTY IMAGES

scattante che non poteva sfuggire all’occhio lungo degli stilisti


Dolce & Gabbana. Perché lui, ha effettivamente il mix di mu-
scoli, aplomb e coolness oggi richiesto. Come un rapace, in tre ➺
ELLE 67
ELLEintervista

anni si è portato a casa due statuette come


miglior attore non protagonista per due
film che hanno anche vinto l’Oscar, Mo-
onlight e Green book, e solo a poche leggende
come Marlon Brando, Dustin Hoffman e
Gene Hackman, era riuscito tanto.
Nel Canto del cigno, per la prima volta ha
l’onore e l’onere del protagonista, e forse
per questo ha deciso di strafare: non solo
interpreta il suo personaggio ma anche il
suo personale clone e, visto che c’era, occu-
pa anche la casella di produttore. Ma pre-
ferisce giocare di understatament: «Sono
abbastanza vecchio del mestiere per sapere Mahershala Ali in una scena di Il canto del cigno, dal 17 dicembre su Apple tv+.
che il cinema è un’opera collettiva, non in-
dividuale. Per buona parte della mia car-
riera ho accettato le parti anche piccole che mi offrivano, in una maniera che non mi ha mai confuso. Jack cercava
dovevo pur vivere. Quando nel 2016 abbandonai la serie una sorta di affinità e complicità in modo che potessero
House of cards dopo la quarta stagione, mi presero per matto lavorare insieme verso l’obiettivo. Cameron non si fidava,
ma avevo bisogno di crescere e convincere gli altri, non me. non gli sembrava che Jack fosse così simile a lui, e che fosse
Io sapevo di potere essere un protagonista, e l’anno dopo una copia pari al suo livello, aveva una specie di sindrome
cominciai a contare gli Oscar...». di difesa dall’usurpatore... Direi che avevano un classico
Il canto del cigno (su Apple tv+ dal 17 dicembre) è un dram- rapporto da fratello maggiore a fratello più piccolo».
ma di fantascienza distopica ambientato in una società non Sul set, insieme a lei, c’era Glenn Close, che malgrado
troppo distante, che ha perfezionato il processo della clo- le 8 nomination non ha mai vinto l'Oscar. Con le sue due
nazione umana. Quando a Cameron Turner viene dia- statuette in appena 3 anni, si è mai sentito in imbarazzo?
gnosticata una malattia senza speranze, nella frenetica «Messa così, non c’è niente che io possa dire a mia discol-
ricerca di un'impossibile scappatoia gli prospettano una pa... (ride) Glenn Close è un’attrice straordinaria, che a-
incredibile soluzione sperimentale: farsi clonare, per salva- vrebbe meritato tantissimi Oscar, e probabilmente avrà
guardare non se stesso, ma la vita di chi resta. Unico pro- occasione di vincerne vari».
blema: va fatto a insasputa della moglie Poppy. Un sofisti- Una volta c’era una netta distinzione fra attori di film
cato e lacerante dramma esistenziale, un triangolo amore- seri, impegnati e quelli dei film d’azione. Oggi sembra che
vole e crudele, dalle imprevedibili conseguenze emotive. l’Oscar sia accompagnato da un contratto per indossare
Mahershala, che è anche musicista, ha una voce profonda, la tutina di un nuovo supereroe Marvel. Perché?
e parla lentamente, soppesando le parole. «Perché i generi si sono avvicinati, i supereroi non sono più
Come ha reagito alla prima lettura della sceneggiatura? per bambini, ma gli eredi della mitologia greca. Personal-
«Come se avesse colpito contemporaneamente tutti i miei mente non vedo l’ora di cominciare il mio lavoro su Blade,
sensi, risvegliandoli all’unisono. Una storia che tratta di lo sterminavampiri, che ha già conosciuto un suo grande
una vicenda così universale come la successo con l’interpretazione di
morte, ma con un'originale angola- Wesley Snipes, che è stato così gen-
zione mai vista prima. Mi ha messo
voglia di cominciarlo subito, ma
anche una grossa paura. Ho impa-
“Quando
abbandonai 'House
tile da mandarmi qualche
consiglio».
Due parole su Naomi Harris,

of Cards' mi
rato che la paura è una grande ami- che nel film è sua moglie Poppy?
ca di noi attori, perché ti tiene «L’ho conosciuta in Moonlight. Sen-
vigile».
Qual è la relazione fra Cameron presero per matto, za prove, senza trucco, si è calata
nel ruolo di una tossica per tre gior-
e il clone Jack, che all’apparenza so- mi dissero che non ni, il suo unico tempo disponibile.
no la stessa persona, ma in realtà so-
no invece due, e molto ben distinte? si molla mai la Magica. Si è creata un'alchimia che
qui è proseguita naturale. Abbiamo
«Tutto il merito è dell’abilità lette-
sicurezza di una improvvisato la maggior parte del-

serie di successo ”
raria del regista. Me li ha presentati le nostre scene». |

68ELLE
ELLEtendenze

MAGDA BUTRYM

Bird watching. Fatevi solleticare la fantasia


con svolazzanti party dress, dettagli aigrette
e boa di struzzo. Leggere come piume
di MARTA SALADINO – ricerca immagini MANUELA TROLETTI

SAINT LAURENT BY ANTHONY


VACCARELLO

BLACK SWAN Sindrome da


BOTTEGA VENETA

cigno nero? Niente paura... Questo


inverno, specialmente a Capodanno,
potete "spiumacciarvi" il look con una
generosa dose intinta nell'inchiostro.
L'effetto è decisamente da grande
soirée, soprattutto se puntate su pigiama
suit bordati di black marabù o basici
ROGER VIVIER

bustier orlati da decori frou-frou votati

72ELLE
THE ARCHIVIA
PIGIAMA PARTY
Segni particolari: diva. Ascendente cuspide,
a metà strada "astrale" tra Marilyn Monroe e
Marlene Dietrich. Per chi si sente vezzosa ma
con fare naïf le piume restano squisitamente un
affare privato pronte a librarsi su mise di stampo
casalingo. Ben inteso, con il suadente afflato
alimentato da kimono con polsini sbuffanti e
slipdress con corpetti arrufati, senza tralasciare
uno stormo di accessori "amici di penna",
quali mini pouch di raso con corolla piumata
e ciabattine con pennacchi immacolati da far
oscillare con la maliziosa gestualità dei ventagli

GUCCI
di struzzo. Flappers di ritorno...

LOUBOUTIN X
THE ATTICO

MYTHERESA

16ARLINGTON
CHRISTIAN
HALITE

NERVI

FLAPPER
LA DOUBLEJ

Folies Bergère e
THE ATTICO
OLIVIA VON HALLE

SLEEPER

BOTTEGA VENETA
Se pensate che
la discriminazione
razziale non sia
un problema delle
società europee,
avete molto
da imparare su voi
stessi e il mondo
che vi circonda.
Reni Eddo-Lodge
lo spiega in un libro
molto agguerrito.
Che è già
un bestseller
di GABRIELLA GRASSO

Reni Eddo-Lodge,
32 anni, inglese di

Sì,
origini nigeriane, è
stata di recente ospite
di Più libri più liberi,
la fiera della piccola e
media editoria a Roma.

ILRAZZISMO
VI RIGUARDA
ELLEintervista

«Dopo una vita passata a incarnare la diversità non ho nes-


sun desiderio di essere uguale. Voglio decostruire il potere
strutturale che mi ha marchiata come diversa. Non sono io
che devo cambiare. È il mondo intorno a me». Questa frase, gomento razza con le persone bianche. Non con tutte, solo
contenuta nel libro Perché non parlo più di razzismo con le persone con la stragrande maggioranza che rifiuta di ammettere
bianche (e/o, 16,50 euro), racchiude il nucleo del pensiero l’esistenza del razzismo strutturale e dei suoi sintomi”. Non
dell’autrice, la 32enne giornalista britannica di origini nige- ho mai messo in discussione la possibilità di parlare con i
riane Reni Eddo-Lodge. Tradotto con grande cura da Silvia bianchi, ma solo con coloro che negano il razzismo struttu-
Montis, è un saggio-manifesto che affronta e spiega molte rale, quello cioè che non riguarda soltanto i pregiudizi per-
delle questioni di cui, dopo l’esplosione globale del movimen- sonali, ma le loro ripercussioni sociali, che ha un impatto
to Black Lives Matter, si dibatte anche in Italia. Questioni – e sulla vita della gente perché fa sì che i neri affrontino con un
definizioni come privilegio bianco, handicap di partenza ogni tappa im-

“Nonsolosiditratta
color-blindness, razzismo strutturale, portante della vita, dalla scuola al
femminismo intersezionale. Prende il mondo del lavoro. Devo dire, però,
titolo da un post che Eddo-Lodge che questa maggioranza è sempre più
scrisse nel 2014 sul suo blog, in cui e- ristretta: forse il mio libro, uscito in
sprimeva la frustrazione nel trovarsi a
discutere con bianchi che, regolar- pregiudizi Gran Bretagna nel 2017, sta svolgen-
do il suo compito».
mente, sminuivano o negavano la di-
personali Chi aveva in mente mentre scriveva:

ma delle loro
scriminazione a cui le persone razzia- lettori bianchi, neri o nessuno in
lizzate (ovvero chi non è classificato particolare?
come bianco) vengono sottoposte nella
ripercussioni «Me lo chiedono spesso, ma io ho

sociali
vita pubblica e privata, che si tratti di semplicemente scritto il libro che avrei
essere ammessi a una scuola, affronta- voluto leggere. Sono cresciuta consul-
re un colloquio di lavoro, raggiungere
posizioni di potere. Invitata a Più libri e dell'handicap tando saggi femministi: quando vole-
vo capire cosa significava essere don-
più liberi, la fiera nazionale della piccola
che provocano na oggi, sapevo a quali autrici rivol-

in ogni tappa
e media editoria che si è tenuta a Ro- germi. Al contrario, non c’erano auto-


ma agli inizi di dicembre, ne ha discus- ri che raccontassero le implicazioni
so con Nadeesha Uyangoda, autrice
italiana originaria dello Sri-Lanka,
della vita dell’essere neri nel mio Paese. Nei
primi capitoli faccio riferimento a fatti
che in L’unica persona nera nella stanza della storia inglese recente (come l’omi-
(66th and 2nd, 15 euro), a partire dalla propria esperienza cidio nel 1993 del diciottenne nero Stephen Lawrence i cui assassini,
personale fa il punto sulla situazione italiana. Perché non parlo bianchi, furono condannati solamente nel 2021, ndr), di cui si è
più di razzismo con le persone bianche è un libro al contempo certamente parlato quando sono avvenuti, ma che la nazio-
profondamente britannico (l’autrice delinea come il passato ne non riconosce come parte della propria identità. Gli unici
schiavista e coloniale della Gran Bretagna sia alla radice del libri che affrontavano la questione del razzismo venivano
suo attuale razzismo strutturale) e universale: l’edizione in dagli Usa, così era facile per i bianchi inglesi affermare: qui
inglese ha venduto un milione di copie. da noi è diverso. Ecco, adesso il mio testo documenta tutto.
Considerato che dall’uscita del suo libro ha dovuto farlo Perché non si può cambiare il presente se non si esamina il
SUKI DHANDA/CAMERA PRESS/CONTRASTO

spesso, ha cambiato idea circa l’intenzione espressa nel ti- passato».


tolo, ovvero di non parlare di razzismo con le persone Oggi parlare di diversity e di inclusione, nei media e nelle
bianche? grandi aziende, sembra quasi una moda, un obbligo socia-
«Nel post del 2014 scrivevo: “Ho smesso di affrontare l’ar- le: questo interesse di convenienza serve davvero?
«I posti di comando continuano a essere occupati da perso-
ne bianche che, quindi, si impegnano su certi temi non per-
ché ci credono, ma perché conviene alla loro immagine. ➺
ELLE 75
ELLEintervista

Questo è un problema, perché se oggi la causa da sposare è


questa, tra cinque anni potrebbe essere un’altra. E noi non
possiamo dipendere da questa volubilità. Occorre un ricam-
bio: si può parlare quanto si vuole di diversity, ma se l’identità
razziale e le priorità di chi decide non mutano, non si andrà
da nessuna parte. Devo essere sincera: non ho fiducia nei e da questo, a volte, nasce l’ostilità dei neri: troppo spesso
bianchi che siedono nei posti di potere. Sono più interessata siamo stati rappresentati in maniera distorta».
all’autodeterminazione, alla possibilità di stabilire i termini Lei affronta il tema della color-blindess (ovvero la posizione
della discussione. Mentre lavoravo al libro ho messo in chia- di chi dice “Io non guardo il colore della pelle, siamo tutti
ro con il mio agente che gli eventuali editori avrebbero do- uguali”) nelle relazioni interpersonali, per esempio nelle
vuto prenderlo così com’era. Non avevo intenzione di pie- famiglie miste. Racconta il disagio di Jessica, padre nero e
garmi ad alcuna richiesta: volevo concentrarmi con passio- madre bianca, nel crescere in una casa in cui le tematiche
ne sul mio lavoro, in modo che parlasse da sé. Quando lo razziali venivano ignorate. Mi viene da dire che la co-
abbiamo proposto, solo due editori erano disposti a pubbli- lor-blindness, per quanto problematica, a volte sia dettata
carlo. Ora che l’edizione inglese ha dall’amore...

“diChi
venduto un milione di copie, all’im- «Nel nord globale esiste una narrazio-
provviso tutti sono interessati. Vorrei
parla ne e un modo di essere che sono domi-

razzismo
dare un consiglio agli autori neri o nanti: ci si aspetta che le seconde gene-
appartenenti ad altre minoranza sot- razioni, i Black British, gli afroitaliani,
to-rappresentate: se volete essere presi
in considerazione, pubblicati, restate senza per rientrare in quei canoni reprimano
parti di sé. Io, per esempio, sono appas-
fedeli alla vostra visione, fatevi guidare
documentarsi sionata di musica afrobeats, ma ci sono

provoca spesso
dalla passione, senza farvi confondere ambienti dove ascoltarla non sarebbe
da opportunità commerciali». appropriato, così come non lo sarebbe
A volte si ha l’impressione che certe
l'ostilità seguire certe tradizioni delle mie origi-

dei neri: troppe


comunità black cerchino il confronto ni. Da una parte, dunque, dobbiamo
prevalentemente al loro interno, un imparare intimamente ogni sfumatu-
po’ come in alcuni ambiti femministi gli
uomini non sono graditi. Ma per cam- volte siamo stati ra della cultura dominante per unifor-
marci, dall’altra dobbiamo reprimere
biare la mentalità non dovremmo lavo- rappresentati parti di noi: tutto questo alla lunga,

in modo
rare tutti insieme? rischia di farci impazzire. Quando la


«Se le persone nere hanno bisogno di madre di Jessica affermava di non ve-
luoghi di confronto sicuri, di safe space
dove parlare di ciò che provano, è per-
distorto dere la differenza tra lei e gli altri bam-
bini, il messaggio che lei recepiva era:
ché sentono addosso un grande stress, “Non vedo la discriminazione a cui sei
un peso. Forse i bianchi che vogliono aiutarli non dovrebbe- sottoposta, e quindi non posso entrare in empatia”. Avrebbe
ro tanto puntare a entrare nei loro spazi, quanto contribuire potuto, invece, dirle: “Non ne faccio esperienza, ma sento il
ad alleggerire quel peso. Come? Per esempio facendosi ca- tuo dolore con te e odio che la discriminazione ti faccia
rico di parlare a quei bianchi che ignorano e non compren- soffrire”. Spesso la negazione della realtà nasce da una vi-
dono certe tematiche e che sono più inclini ad ascoltare una sione idealistica del mondo, ma rischia di aumentare il disa-
persona come loro, piuttosto che un nero. E poi, informan- gio di chi, trovandosi in relazione intima con una persona
dosi. Molti bianchi parlano di razzismo senza documentarsi bianca, non si sente riconosciuto».
Dopo il successo di questo libro, a cosa sta lavorando?
«Ho impiegato buona parte dei miei vent’anni a scriverlo e
Perché non parlo più di razzismo
con le persone bianche ho dedicato tantissimo tempo a parlare di antirazzismo, sa-
(e/o, 16,50 euro), libro nato da crificando aspetti importanti della mia vita come la sicurez-
un dibattito sul blog dell'autrice za economica e abitativa. A causa delle discriminazioni
(renieddolodge.co.uk)
e pubblicato in Gran Bretagna
strutturali il nostro punto di partenza è sempre più precario,
nel 2017, è diventato una sorta e io voglio lavorare al prossimo libro in condizioni di mag-
di manifesto dei nuovi studi sulla giore sicurezza. Questo l’ho scritto in sette anni, ora mi pren-
discriminazione "sistemica".
do il mio tempo». |

76ELLE
ELLEstorie

IL FASCINO
DEL BELPAESE
Tra i 20 luoghi più colorati
e attraenti del mondo
ci sono tre località italiane:
Burano, Procida
e le Cinque Terre.
A rivelarlo il Colourful
places Report realizzata
da Uswitch.com
(un sito inglese che
consente ai consumatori
di confrontare i prezzi
su un'ampia gamma
di servizi),
che ha incrociato
le tavolozze
dei colori, i volumi
di ricerca globali
e i luoghi che ottengono
il maggior numero
di hashtag su Instagram.

BASTA!
In questa e nelle
pagine successive
scorci delle tre località
vincitrici.

VADOA
VIVERE
Dall'alto e in senso orario. Michelle
Petrazzuolo vive con il marito
e i figli nel New Jersey; Pete Cianchi risiede
con la moglie Anne in Gran Bretagna; Luis
Carlos De Lima abita con la moglie e la
figlia in Brasile.
in ITALIA
Sono sempre più numerosi gli stranieri discendenti di emigrati italiani
che sfruttano la possibilità di richiedere la cittadinanza e si trasferiscono nel nostro
GETTY IMAGES

Paese. Che cosa li attira? Lo raccontano tre famiglie sul piede di partenza
di RAFFAELLA SERINI

ELLE 79
ELLEstorie

Italia che vai, Italia che torni. Se da un lato continua incessante


l’esodo di chi parte dall’Italia alla ricerca di fortuna in altri Paesi,
dall’altro si registra un nuovo fenomeno: molti stranieri discen-
denti dagli emigrati italiani dei secoli scorsi scelgono di tornare
a vivere nel nostro Paese e ne diventano cittadini a tutti gli effetti. DAGLI STATI UNITI
Mentre quella sullo ius soli resta ancora un miraggio, la legge Michelle Petrazzuolo (40 anni) con il marito Bill (39) e
dello ius sanguinis permette a chiunque sia nato all’estero e abbia i figli Katie (7) e Charlie (4)
un antenato emigrato dall’Italia di richiedere la cittadinanza i- «La prima volta che ho pensato di diventare italiana è stato a
taliana per sé e, a seguire, per i propri congiunti, a patto che dicembre 2020. Un collega mi ha raccontato che stava prenden-
l’antenato non si sia mai naturalizzato in terra straniera prima do la doppia cittadinanza grazie a un antenato italiano e io per
della nascita del figlio a cui deriva la discendenza. Solo negli Stati la prima volta ho scoperto che c’era questa possibilità. Quando
Uniti, complice la pandemia e il desiderio di una vita più a mi- sono tornata a casa ho detto: "Bill, perché non lo facciamo anche
sura d’uomo, nel 2020 si è registrato un incremento del 400 per noi e andiamo a vivere in Italia?". Lui mi ha risposto subito di
cento di richieste rispetto all’anno precedente, come ha rivelato sì, non l’ho neanche dovuto convincere.
Italian Citizenship Assistance, una delle (numerose) compagnie Il mio cognome da nubile è Maturo e la mia famiglia, originaria
che aiutano gli stranieri a districarsi per completare l’iter. E il della provincia di Potenza, si è trasferita in New Jersey alla fine
fenomeno non riguarda solo gli Usa, come dimostrano le storie del 1800. Quella di mio marito, di Guardia Lombardi, in pro-
che abbiamo raccolto qui. vincia di Avellino, è arrivata poco dopo. In Italia non sappiamo
se abbiamo parenti, ma quando ho chiamato l’ufficio del comu-
ne in Basilicata per chiedere dei documenti ho scoperto che

“Siamo più legati ai valori


l’impiegato aveva il mio stesso cognome: per me era incredibile,
negli Stati Uniti non capita mai! L’uomo però non era sorpreso,

italiani che a quelli allora ho capito che in Italia deve essere una cosa normale.

americani. E poi la qualità


Se tutto va bene, la pratica per la cittadinanza la chiuderemo
l’anno prossimo e nel 2023 ci trasferiremo a Cernusco sul Navi-

del cibo da voi è migliore ”


glio. L’abbiamo scelta perché è una località tranquilla, ma vici-
na a una grande città e a un aeroporto internazionale. Io con-
MICHELLE PETRAZZUOLO tinuerò a lavorare a distanza per la mia azienda americana
(prima del covid sarebbe stato impensabile), mentre Bill, che è
un commerciale, cercherà lavoro in Italia. La cosa incredibile è
che io sono stata un paio di volte in Italia, lui mai! Ci concede-
remo una lunga vacanza quando verremo a cercare casa. Desi-
deriamo trasferirci perché ci sentiamo più legati ai valori italiani
che a quelli americani, e anche perché la qualità del cibo è
migliore in Italia. Può sembrare banale ma quando viaggiamo
in Europa ci sentiamo sempre carichi di energia perché l’ali-
mentazione è più sana. L’aspetto che ci spaventa maggiormente
è l’inserimento dei bambini a scuola e il non voler essere consi-
derati “americani in Italia” ma italiani a tutti gli effetti. I nostri
figli, Katie e Charlie, sono felici all’idea, l’unica cosa che ci han-
no chiesto è stata: i giocattoli ci sono anche in Italia?».

Uno scorcio
di Procida. A sinistra.
Le case colorate
di Burano, una delle
isole di Venezia.
GETTY IMAGES

80ELLE
ELLEstorie

L'antico borgo di
Manarola, una delle
famose Cinque Terre
liguri riconosciute
dall'Unesco patrimonio
mondiale dell'umanità.

DAL REGNO UNITO


“ Quando è nata
mia figlia, dopo la morte
Pete Cianchi (62 anni) con la moglie Anne (58) di mia madre, ho capito
di voler aprire un nuovo
«Mio nonno era di Firenze e si trasferì in Gran Bretagna nel


1927, poco dopo aver conosciuto mia nonna, un’artista austra-
liana che viveva in Toscana. Lui era ingegnere elettronico e
aveva collaborato anche con Guglielmo Marconi: appena ar-
ciclo. In Italia
rivato in Inghilterra mise in piedi un’azienda che ha avuto LUIS CARLOS DE LIMA
molta fortuna. È morto quando io avevo dieci anni, ma lo ri-
cordo sempre molto legato all’Italia. Ci tornava almeno una
volta l’anno, e una delle mie zie è addirittura nata lì. DAL BRASILE
Anche io ho ereditato questo amore per il vostro Paese e l’ho Luis Carlos De Lima (53 anni) con la moglie
trasmesso ai miei figli e a mia moglie Anne, al punto che oggi Rosangela (48) e la figlia Rafaela (5)
abbiamo scelto l’Italia come nostra seconda patria. Oggi che «Trasferirmi in Italia è sempre stato il mio sogno. La mia fa-
i nostri figli sono indipendenti e noi, in seguito anche alla miglia è emigrata da Acquaviva delle Fonti (Bari) nel 1800 e
pandemia, abbiamo la possibilità di lavorare a distanza, ci ha contribuito allo sviluppo dell’industria del caffè in una pic-
siamo detti: perché no? Il clima è migliore, il cibo è migliore, cola città dello Stato di San Paolo, Jaú. La storia della mia
e dopo la Brexit la vita in Italia è sicuramente più facile. famiglia mi ha sempre incuriosito e sono cresciuto con la voglia
Ancora non abbiamo finalizzato l’iter per la cittadinanza, ma di tornare a vivere là dove tutto ebbe inizio, ma per alcune
almeno io conto di chiudere tutto entro sei mesi. Purtroppo, vicissitudini familiari non è mai stato possibile. Cinque anni
la burocrazia italiana è un inferno! Quando l’anno scorso ci fa però, dopo la morte di mia madre, è nata mia figlia Rafaela,
siamo trasferiti in Italia per i primi sei mesi, non riuscivamo a e quel giorno ho capito che dovevo chiudere un ciclo e comin-
trovare neppure una casa in affitto perché nessuno poteva fare ciarne un altro... in Italia.
un contratto per un periodo così breve. Così abbiamo com- D’accordo con mia moglie ho iniziato quindi la pratica per
prato una barca e siamo andati ad abitare “sull’acqua”, presso la cittadinanza, prima per me e poi per mia figlia, e l’anno
la Marina di Bari. Il lockdown lo abbiamo passato lì, mentre scorso abbiamo ricevuto entrambi i passaporti italiani: per
oggi siamo a Trani, che è un’altra bellissima città della Puglia. noi è stata una bellissima conquista! Nel frattempo, la situa-
Anche se abbiamo parenti in Toscana preferiamo vivere al zione sociopolitica in Brasile ha cominciato a deteriorarsi: al
Sud perché la qualità della vita è alta ma costa tutto molto momento questo Paese non offre alcuna sicurezza ai suoi
meno, dal cibo ai trasporti. In Puglia gli autobus sono fanta- cittadini e, soprattutto, non dà prospettive per il futuro. Di
stici, dove abitiamo in Inghilterra ne passa uno alla settimana! conseguenza, il desiderio di trasferirci in Italia è diventato
Alcuni dei nostri amici inglesi ci hanno detto che siamo pazzi, più forte. Vorremmo trasferirci in città dove la qualità della
ma secondo me sono solo molto invidiosi». vita ci sembra molto alta: Parma, Udine o Treviso, ma anche
Bologna o Brescia. Non ho ancora rintracciato parenti ita-

“ Preferiamo
cercare casa al Sud perché
liani, ma prima del covid viaggiavo spesso in Italia e la co-
nosco bene. Negli ultimi mesi ho iniziato a cercare lavoro in
maniera attiva, anche se mi sembra molto difficile: nonostan-

la qualità della vita è alta


te lavori da 35 anni come professionista della finanza, vedo
che c’è un grande rifiuto per le persone della mia età, così

e tutto costa molto meno ” come capita in Brasile. Tuttavia, ogni volta che guardo mia
GETTY IMAGES

figlia capisco che devo continuare a cercare e sperare: la vo-


PETE CIANCHI glia di vederla crescere in Italia è più forte di tutto». |

82ELLE
ELLEin prima persona

MAMMA
a 50 ANNI
ePOI...

L'attrice Emanuela
Grimalda, 57 anni,
mamma di
un bambino di sei.

Com'è davvero vivere la maternità a un'età che, fino a non molto tempo fa,
era quella delle nonne? Ecco un aspetto della new longevity che
ancora non conosciamo bene. La protagonista di questa storia, invece, sì
testimonianza di Emanuela Grimalda raccolta da ELISA GRANDO

Esiste una foto di me, sul set, mentre allatto Giaime con Ora Giaime ha sei anni, fa la prima elementare e anch’io
un'inverosimile parrucca rosso fuoco. Stavo girando il film sono entrata nel girone dantesco delle chat scolastiche.
Assolo di Laura Morante e Giaime era nato tre settimane Turbe infernali di mamme che si fanno domande su tutto,
prima. Ero appena diventata mamma, a 51 anni. Quanto dal colore delle copertine dei quaderni al senso della vita.
di più improbabile: la parrucca rossa e l’età della puerpera. E io sono una condannata come tutte le altre. È piuttosto
Eppure mi sento una mamma molto normale. Le scelte surreale considerato che ho fatto le elementari il secolo
sono personali, non sono bandiere: per me realizzarmi, è scorso. Le mie reminiscenze scolastiche sono un po’ come
stato talmente importante che non avrei potuto avere un le poesie di Gozzano, piene di pappagalli impagliati.
figlio prima, non ne sarei stata capace. Già faccio fatica Quest’estate ho fatto vedere a Giaime la mia scuola ele-
adesso: non sono multitasking, non sono la mamma che fa mentare, vicino Trieste. Quando ero bambina io, nell’in-
cento cose contemporaneamente, non riesco ad avere una gresso c’era un bellissimo busto di marmo bianco dell’ir-
grande agenda scolpita nella mente, che poi è l’unica cosa redentista Guglielmo Oberdan, condannato all’impicca-
FABIO LOVINO

che ti fa sopravvivere. Le donne di solito sono brave in gione dagli austriaci, con una corda appoggiata sul collo.
questo, io invece no, sempre stata negata. Oggi sarebbe impossibile trovare un busto simile in un a- ➺
ELLE 85
ELLEin prima persona

trio scolastico, ci sarebbero già decine di querele da parte giorno sul set sono morta: Laura mi diceva “quando devi
dei genitori. Infatti l’hanno tolto. Io invece ne ho un ricor- allattare, smettiamo” e la ringrazio di questo, ma il set è una
do quasi erotico. Vivendo la scuola insieme a Giaime, da macchina che non si ferma con la bacchetta magica.
un lato mi sembra di aver fatto un salto nel tempo, un ri- Quando Giaime aveva due anni mi hanno proposto la
torno al futuro, dall’altro sono intrisa della normalità fati- tournée teatrale di Queste pazze donne, con Paola Quattrini
cosa di tutte le mamme che lavorano. e Vanessa Gravina. Ho detto a mio marito Elio: se non ci
Come tutte le pigre, non sto mai ferma. Dieci anni fa, ho sei tu, non accetto. Lui, ha preso il congedo parentale e
scritto un monologo comico dove Dio è una donna. Non per siamo partiti tutti e tre insieme, in macchina. È stata un’av-
parlare di onnipotenza, quanto delle nostre fragilità, cam- ventura meravigliosa: l’idea della famiglia viaggiante è
biando il punto di vista dall’alto. Come sarebbe il mondo se sempre stato un mio sogno di bambina. Giaime ha dormi-
Dio fosse una donna? Poi mi sono autoprodotta un monolo- to in decine di alberghi, di giorno viaggiavamo e facevamo
go tratto dal bellissimo romanzo Le difettose di Eleonora i turisti, la sera li lasciavo in hotel e andavo in teatro a la-
Mazzoni, con la regia di Serena Sinigaglia, che affronta vorare. Essere una mamma attrice ha i suoi vantaggi e le
temi ancora molto attuali attorno al desiderio di maternità. sue pene: posso gestire il tempo, non devo timbrare il car-
Curiosamente, quando sono rimasta tellino, ma spesso devo lasciare mio


incinta, avevo appena interpretato figlio e devo fare i conti con una
una nonna nella serie Rai Un medico
Quando è grande precarietà. Quando giravo

nato mio figlio,


in famiglia: Ave Battiston, un perso- la serie Volevo fare la rockstar a Gori-
naggio molto popolare e amato dal zia ci siamo inventati una gestione
pubblico, ma che mi ha connotata in
maniera fortissima. Tant’è vero che ho sentito una mista: un po’ ho portato con me
mio figlio lì vicino, dai miei genitori
non si trovano foto mie di attrice gio- tenerezza e a Trieste, un po’ è rimasto a Roma.
vane. A volte mi sembra di essere
una specie di Angela Lansbury: ce la una compassione Le donne lavoratrici hanno più o
meno le stesse difficoltà. Eppure
ricorderemo mai da giovane?
per gli esseri noi donne tendiamo a minimizza-

umani mai
Quest’anno, nella serie Netflix Guida re, a farci piacere tutto per paura
astrologica per cuori infranti invece ho che ci tolgano anche quel poco.
interpretato Marlin, una starlette di
provincia piena di paillettes e di so-
gni. Io invece sono proprio rocchet-
tara dentro, ho trascorsi bohémien
provata prima ” Appena rivendichi un tuo diritto,
tutti a dire “ecco il solito vittimi-
smo!”. Però la soluzione non è dire
“sono capace di fare tutto, va bene
al Dams di Bologna nella seconda metà degli anni Ottanta così, sono brava”, ma capire che è la società che deve cam-
mentre studiavo arte e cinema tra una fauna di artisti e biare, che deve essere anche un po’ di più a mia misura.
mezzi matti. Quando non lavoro, vado a prendere Giaime a scuola, lo
Quando sono diventata mamma, è stato come cambiare accompagno a calcio, in piscina, alle feste di compleanno,
status nell’umanità: ho sentito una tenerezza e una compas- mi diverto molto. Anche ad imparare le sue filastrocche.
sione per gli esseri umani mai provate prima. Però sono ri- Ho un discreto amore per l’ozio, ma la mia vita è molto più
masta anche me stessa. Certo, cambia la vita, la sera non piena e più chiara rispetto a tempo fa.
esco più. Tirarmi fuori di casa è dura. Adoro leggere le fiabe Certo, diventare madri a cinquant’anni ha un risvolto della
a Giaime prima di dormire. Esco solo per andare a teatro o medaglia: pensi che la vita ha una durata. Nella migliore
al cinema, gli amici li invito a casa. Vivo la socialità di mio delle ipotesi, potrò accompagnare mio figlio fino a un certo
figlio, quindi ho la socialità di un bimbo di sei anni. Diven- punto, molto meno di quanto sia stata accompagnata io co-
tare madre è molto diverso da quello che ti raccontano, so- me figlia. Anagraficamente, è un fatto. Adesso è un bambi-
prattutto dopo tanta vita trascorsa in un altro modo: all’ini- no, poi ci sarà l’adolescenza. Adora i graffiti e ha già chiesto
zio ho avuto paura di quel terremoto. Ma ad aiutarmi è stato al padre se lo accompagnerà a fare i graffiti di notte, almeno
proprio quel film di Laura Morante che ha tenuto un filo la prima volta! Aiuto, pensi, non ce la posso fare. La mater-
con l’Emanuela che sono, che non sarebbe cambiata, anche nità ti mette di fronte a questioni enormi, ma io la vivo anche
se in quel momento mi sentivo completamente smontata. con allegria e leggerezza. E spero di dare a Giaime tutti gli
Laura mi ha chiamata mentre ero incinta, e mi ha aspettata: strumenti di cui ha bisogno, di farne una persona attrezzata
sono andata a fare la prova costumi all’ottavo mese. Il primo per affrontare la vita. Anche senza di me. |

86ELLE
Vivere nella costante nostalgia di un'epoca passata, di uno stile che non è più
di moda, di un amore finito, significa quasi sempre rimpiangere noi stessi,
come eravamo e non siamo più. Un abbaglio che può diventare paralizzante
di ELETTRA ALDANI – illustrazione di SARA NOT

QUANDOERAVAMO
DAVVERO
88ELLE
ELLEpsico

Quelli che "i Måneskin non sono vero rock, perché l’unico
e autentico si è visto solo nei gloriosi anni ’70". Quelli che "c’è
stato un crash della Rete, ed è stato bellissimo!" Niente Internet,
niente social, niente WhatsApp e loro lì, a godersi il tuffo verti-


ginoso nel passato aureo, quando l’infer-
nale smartphone non aveva ancora colo-
nizzato le nostre vite. Eccoli, in una paro- I passatisti bilità di provare altre sensazioni, di entra-
re in capitoli nuovi della nostra esistenza»,
la, i passatisti. Gente con lo sguardo rivol-
hanno lo sguardo aggiunge Suppa.

rivolto all'indietro,
to perennemente indietro, là dove tutto I passatisti non riescono a voltare pa-
era più bello e più vero, mica la fuffa che gina. Stanno da un’altra parte. E in questo
tocca sorbirci oggi. Poco importa se la ve-
là dove tutto era modo si tengono al riparo. Carlo (fidanza-

più bello e più


rità è che il giorno del crash di Internet in to in carica) nulla ci potrà fare di male,
molti abbiamo sbattuto la testa al muro, perché tanto abbiamo già dato tutto, in
pensando a come diavolo avessimo fatto
solo pochi anni fa a lavorare (e vivere) vero. Il presente termini di felicità e anche di sofferenza,
con il mitologico Francesco. Tutto a posto.
senza. Del tutto ininfluente, poi, l’innega- è scadente Riconoscete il meccanismo? «La paura di

per definizione ”
bile constatazione di quanto, negli sfavil- vivere il presente, di rinnovarci e di gettar-
lanti anni ’80, fossimo tutti abbastanza ci nel futuro ci fa restare ancorati a ciò che
bruttini, pettinati da upupa e con le spalle è noto, alle certezze del passato. Non im-
da corazziere. O che i Måneskin siano parecchio bravi, e pure porta se allora, in realtà, abbiamo anche sofferto. Si resta at-
dei gran fighi. Niente vale: per un passatista il presente sarà taccati a qualcosa perché ci ha segnati, e il dolore lascia un
sempre, per definizione, scadente. segno potente. Inoltre tenderemo a tenere in considerazione e
Altrove, laggiù, lontano, si colloca la visione di un tempo ricordarci solo la parte positiva, idealizzandola», spiega Sup-
mitologico nel quale la felicità era perfetta. Retrotopia, direb- pa. Svilire il Carlo di turno è un giochino che pare tenerci al
be Zygmunt Bauman. Una specie di utopia rivolta all’indietro. calduccio, ma ci fa sbagliare bersaglio. È semplice, chiarisce
Lo spazio nel quale tutto è già accaduto, al meglio. Dove ogni Suppa: «Se guardi indietro stai cercando qualcosa di te. Ma
cosa è ferma, cristallizzata, e le speranze non possono essere tu non sei più quella persona, ed è con questo che devi fare i
screditate. Viene da pensare che sia una faccenda da boomer, in conti. La scommessa è scoprire chi sei diventato. Cosa vuoi
realtà è un atteggiamento più complesso, trasversale. C’entra ora, quali sono i desideri attuali, quanto possono essere diversi
l’età uno insegue sempre la propria giovinezza ma non solo. da quelli di allora».
E si declina su più piani. Se dunque oggi una persona del ge- E se Carlo sei tu? Neanche al peggior nemico si può au-
nere è fidanzata con Carlo, in cuor suo penserà sempre con gurare di stare con qualcuno che non ti vede. Che ti confronta
struggente nostalgia a Francesco. Quello sì che era un grande con l’ex perfetta, con la sola donna mai amata, con un fanta-
amore. Quello sì che era rock, non questa copia tarocca. sma fatto tutto di sole lettere maiuscole. «Scappare!», è il laco-
«Idealizziamo il passato e ne proviamo una nostalgia nico consiglio dell’esperta. Che aggiunge: «Se si subisce una
terribile. Idealizziamo una persona, e il tempo perduto nel tale situazione la domanda da farsi è una sola: perché rimango
quale stavamo insieme. È una cosa molto frequente», spiega in una relazione dove l’altro mi svilisce ed è girato da un’altra
Nicoletta Suppa, psicoterapeuta. «Quello che dovremmo sa- parte?». In questo gioco di specchi, perché lascio che mi venga
pere è che, in realtà, stiamo rimpiangendo noi stessi. Come noi fatto del male? La prigionia del passato è una catena che lega
ci sentivamo allora. La persona che eravamo e che non siamo a doppio nodo. E che, spesso, riguarda anche le coppie di
più». Una specie di abbaglio, insomma. La nostalgia di qual- lungo corso. In questo caso i passatisti rimpiangeranno senza
cosa che sentiamo perduta e mancante in noi stessi. E che sosta la stagione magica degli inizi, unica pietra di paragone
colleghiamo indissolubilmente alla persona-detonatore di davanti alla quale il presente sbiadisce, e il futuro scompare.
quell’esperienza, al comprimario di quella stagione. Risultato: Leitmotiv di sottofondo: non è più come prima. Ma rimanere
«Questo meccanismo ci rende fermi. Non potendo assoluta- appiccicati lì, ancora una volta, non è una buona idea. «La
mente recuperare ciò che è perduto, rimaniamo bloccati. Non coppia di partenza sta dentro di noi, ma evolve, muta. La
investiamo nel presente, né nel futuro. Non ci diamo la possi- domanda da farsi è sempre la stessa: cosa siamo oggi? Cosa,
insieme, possiamo diventare?», conclude Suppa. «Tutto passa
dal riconoscimento di sé e dell’altro, dei cambiamenti che han-
no coinvolto entrambi e la coppia. Stare qui e ora. È la cosa
più difficile, la sfida più entusiasmante». |

ELLE 89
[ ELLEbuzz]

Supriya Lele

O ario flessibile
LA TEORIA DEI COLORI DI MUMBAI, L'ALCHIMIA ECCENTRICA DI LONDRA
E LA MECCANICA SVIZZERA DI SWATCH. UN MELTING POT CREATIVO CHE UNA
GIOVANE DESIGNER HA SAPUTO SINCRONIZZARE AL MEGLIO. ECCO COME
di VALENTINA MARIANI
90ELLE

LO SWATCH
SKIN CLASSIC
È STATO UNA TELA
PERFETTA, PERCHÉ
VESTE QUASI COME
UNA SECONDA
PELLE. SOMIGLIA
MOLTO ALLA MIA
VISIONE CREATIVA

Figlia di medici indiani naturaliz-
zati britannici, Supriya Lele è cre-
sciuta in un piccolo paesino della
campagna inglese e, una volta deciso Dopo la laurea ha iniziato subito a di-
che da grande avrebbe voluto diventare segnare, il concept store Dover Street Mar-
una designer, ha studiato moda al Royal ket l'ha notata e ha cominciato a vendere le
College of Art. Poi, ha iniziato a realizza- Sopra, nel tondo. Supriya Lele, sue collezioni. Perché, secondo lei, il succes-
re abiti che parlassero del rapporto tra la la designer anglo-indiana che so è arrivato così presto?
tradizione indiana e l'identità culturale in- ha disegnato i modelli Skin «Di certo mi hanno aiutato la visibilità che
glese. La sua tenacia, mista all'audacia delle Classic di Swatch x Supriya Lele ho ricevuto dalla stampa e il supporto del
(in alto, la gamma completa).
creazioni, le ha fatto ottenere una sponsor- British Fashion Council, che mi ha pro-
In queste pagine. Modelli
ship del British Fashion Council per i gio- P/E 2022 del suo brand posta attraverso i suoi contenitori Fashion
vani talenti e, l'anno scorso, una parte dei eponimo. Nella pagina East e NewGen. Ma non dimentichiamo,
fondi messi a disposizione dall’LVMH accanto, al centro. Un orologio ovviamente, il premio LVMH».
Prize per gli astri nascenti della moda. Skin Classic a stampe madras. Il suo contributo in materia di sosteni-
Quando la incontriamo, ha appena finito bilità?
di lavorare alla collezione di orologi Skin tiene tanto quanto l'Inghilterra». «Produciamo tutto nel Regno Unito, local-
Classic di Swatch x Supriya Lele, un calei- Cosa l'ha ispirata nel disegnare questa mente e in piccola scala. Siamo un piccolo
doscopio di ispirazioni e di colori in vendita collezione? team che lavora in un unico studio, e cerca
anche sull'e-commerce del brand svizzero. «Le mie creazioni minimaliste, i sari tradi- di ridurre al massimo gli sprechi».
Lo Swatch è un'icona della cultura zionali che si dispiegano in strati e strati di Oltre alla moda, cosa l'appassiona?
pop contemporanea. Cos'ha provato stoffa tinta di seppia, blu pavone, giallo oro «La fotografia, specie quella di Hannah
quando l'hanno chiamata? e madras. Lo Swatch Skin Classic ha rap- Starkey, e l'arte. Leggo molti libri a tema».
COURTESY OF SWATCH - COURTESY OF SUPRIYA LELE

«Conosco gli Swatch fin da bambina. Sia presentato per me una tela perfetta, perché Come descriverebbe gli abiti della sua
io che le mie amiche li avevamo, tutti di- veste quasi come una seconda pelle: il suo ultima sfilata in tre parole?
versi. Così, quando mi hanno chiesto di stile leggero e minimal ha molte affinità «Sensuali, potenti, di carattere».
collaborare, non ci ho pensato due volte». con la mia visione creativa». Cosa vede nel futuro della moda?
Alcuni orologi hanno i numeri scritti in Parlando invece dei suoi capi, chi li in- «Meno barriere, meno limiti, meno bian-
hindi. Le sue origini indiane emergono spes- dossa? chi e neri, più fluidità. E tanto spazio la-
so nel suo lavoro? «Persone determinate e sofisticate, che sciato all'interpretazione».
«Sì, ma è difficile razionalizzare. Disegno hanno bisogno di raccontarsi anche attra- I suoi designer preferiti?
seguendo il mio istinto, e l'India mi appar- verso un guardaroba di carattere». «Margiela, Prada, Helmut Lang».|

ELLE 91
[ ELLEbuzz] CULT
A sinistra. La cover del libro

Louis Vuitton
Louis Vuitton, l’audacieux
di Caroline Bongrand
(ed. Gallimard), biografia
scritta per i 200 anni dalla
nascita del fondatore della

Il coraggio Maison. Sotto. Foto d'epoca e


tre iconiche borse Capucines:

di osare il nome deriva dalla via


della prima boutique di Louis
Vuitton, aperta nel 1854.
Tutto ebbe inizio quando il giovane Louis a-
veva solo 14 anni. Fu allora che, armato di
singolare determinazione (oltreché di un
cognome premonitore, Vuitton, che nel dia-
letto francese dello Jura significa appunto
"caparbio"), decise di lasciare il mulino di
famiglia per andare a Parigi. Ci vollero due
anni di cammino ai piedi aveva solo un
paio di zoccoli ma da allora in poi la buona
sorte non avrebbe mai smesso di accompa-
gnare il suo viaggio. È uno degli aneddoti


PIÙ CHE UN
che rendono umano il genio di Louis Vuitton, e che si
possono assaporare nel primo romanzo biografico a
lui dedicato, Louis Vuitton, l’audacieux (Hors-Série Lit- MÉMOIRE È IL
térature, ed. Gallimard), scritto da Caroline Bon- RACCONTO DI UNA
grand in occasione del progetto Louis 200, una serie di VITA EPICA E AUDACE.
iniziative creative e tecnologiche per celebrare il bi- COMINCIATA A 14
centenario dalla nascita del visionario designer. Il
mémoire (disponibile in inglese e francese, in vendita
ANNI SCAPPANDO
online e in boutique) ripercorre la rocambolesca vita DI CASA CON UN PAIO
e l'ascesa di questo virtuoso artigiano, partito come DI ZOCCOLI AI PIEDI,
apprendista presso il noto produttore di bauli Romain PER CONQUISTARE


PARIGI
Maréchal prima di diventarne egli stesso un formida-
bile creatore. Tra le pagine rivivono i fulgori del Se-
condo Impero nella Ville Lumière, scanditi da aned-
doti privati, peripezie di inventiva nonché amicizie blasonate, una
su tutte quella con l'Imperatrice Eugenia de Montijo, consorte di
Napoleone III. «Mi ha molto commossa il loro legame. In un certo
senso lei lo proteggeva, fu la sua mentore. Come diceva Pasteur:
"La fortuna arriva a chi è ben preparato". E Louis ha lavorato sodo,
e ha avuto fortuna», racconta la scrittrice. Con un tale endorse-
ment, nel 1854 il giovane Louis aprì i battenti della sua prima
boutique, nell'ormai celebre Rue Neuve-des-Capucines, che a di-
stanza di secoli ha dato i natali e il nome ad un'iconica borsa della
Maison. Vuitton era un audace, ma restava ancorato a valori gra-
nitici: «La moglie Émilie lo ha incoraggiato molto, ed è stata per-
sino sua musa. Era una storia d'amore genuina, insolita in un'epoca
di matrimoni combinati. Dopo la nascita del figlio Georges, si rese
conto che tutto ciò che stava costruendo poteva essere trasmesso
alla generazione successiva», spiega ancora Bongrand. Nel libro
non mancano i ricordi legati alla casa di Asnières, dove il piatto
COURTESY OF LOUIS VUITTON

preferito della domenica era il bollito pot-au-feu, e approfondimenti


sulla sua visione della moda. Era nota anche la sua attenzione al
risparmio, quella di un uomo nato povero ma capace di donare
ricchezza. La storia gli ha dato ragione.| MARTA SALADINO

92ELLE
[ ELLEbuzz] BELLE STORIE

Marco Bicego
Un giorno per caso
“La bellezza è negli occhi di chi guarda”. La celebre citazione di
Oscar Wilde ben si addice a raccontare la storia di Marco Bicego,
fondatore e creativo del brand omonimo. Sì, perché la sua prima
intuizione nacque dall’inaspettata forma a spirale di una catena d’o-
ro giallo: un errore di macchina che ha fatto la sua fortuna. Succe-
deva poco più di vent’anni fa, all’inizio della sua carriera, quando
ancora lavorava nell’azienda del padre: Marco decise di non fondere
nuovamente quel filo prezioso, ma di elaborare piuttosto una nuova
tecnica che ne riproducesse volutamente la linea a spirale. La lavo-
razione Coil prese vita così, dando forma alla sua prima e iconica
collezione, Marrakech: gioielli rigorosamente d’oro giallo e diamanti,
a più fili e dal design irregolare. Fondare un nuovo brand fu, per
Marco, un momento decisivo: «Ho agito d’istinto grazie al mio en-

”CONSIDERO tusiasmo e ai miei sogni», spiega; «quando scelsi di dare una svolta
all’azienda di famiglia sapevo che stavo facendo un grande passo.
LA NOSTRA Lasciavo qualcosa di sicuro per l’incertezza. Sin da piccolo sono stato
Dall’alto, in senso orario.
Orecchini Marrakech
NUOVA SEDE attratto dall’oro giallo, ma solo più avanti ho capito che quella era la Onde con ovali
COME UNA mia strada». Negli anni la lavorazione Coil è stata rivisitata più volte, concentrici e diamanti.
Bracciale
CASA, ABITATA e ha dato vita ad altre collezioni come la Marrakech Onde, evoluzione
della precedente ma con ovali irregolari impreziositi da pavé di dia-
Lunaria d’oro giallo

DA ARTIGIANI manti, e alle due linee Cairo e Masai. «Tutte le nostre creazioni sono
a doppia fascia.
Bracciale Marrakech
ESPERTI ED Made in Italy. Abbiamo sempre prodotto nello stabilimento di Tris- d’oro giallo
a cinque fili con diamanti.
ESTREMAMENTE sino, in provincia di Vicenza, e non abbiamo mai pensato di andare Girocollo Marrakech a

QUALIFICATI

altrove per realizzare i nostri gioielli. Nel 2010 ci siamo trasferiti però tre fili d’oro giallo.
in una sede più grande, che io considero una casa abitata da artigiani Un ritratto di Marco
Bicego, Ceo e designer
esperti ed estremamente qualificati. Sono dell’omonimo brand.
loro i veri protagonisti dei tour che organiz- Orecchini Paradise
ziamo dal vivo, per raccontare al mondo d’oro giallo con gemme
multicolore dal taglio
come si crea qualcosa di così bello».| a cuore e diamanti
GIOVANNI BATTISTA SPARACIO a taglio brillante.
COURTESY OF MARCO BICEGO

94ELLE
[ ELLEbuzz] COSE BELLE
CHIAMAMI AURORA

PUZZLE PARTY
Luci del Nord. Canada Goose lancia la seconda capsule
The Icons Northern Lights, con colori non scontati che riprendono
i toni delle aurore boreali e delle vedute artiche (sotto, i parka
Snow Mantra in color "Acqua sciolta"). Per ribadire il concetto,
Tessere scomposte dei giorni di festa. l'adv ha sfondi di casette dipinte tipiche dei villaggi polari.
Suits e parka sullo sfondo di paesaggi

2
fiabeschi, più esperimenti arty e dettagli
natalizi. Nuovi cult di moda e dintorni
a cura di ADRIANA DI LELLO

OGNI COSA È
ILLUMINATA. UGG
CELEBRA LE FESTE COI SUOI
PEZZI PIÙ COCOON RIVISTI
BONJOUR madame
IN CHIAVE SHINY. COME
Trompe-l'oeil. A un occhio distratto la tizia chinata nell'atto
di sistemare il passeggino parrebbe una madre in giro per la
città. Nulla di più lontano dal vero. Trattasi invece di una
scultura iperrealista dell'artista berlinese Anna Uddenberg,
che celebra l'ultima collaborazione di Balenciaga con Crocs.
Le Crocs Madame verde semaforo con tacco a spillo
(sopra) sono indossate da un'umanoide vestita con tessuti e
materiali Balenciaga upcycled che si muove tra dimensione
3 IL CLASSIC ULTRA MINI
BOOT DI MONTONE
GRIGIO, CON TALLONE
ARGENTATO. SUPER COZY

quotidiana ed extratterestre, e che sarà in mostra in alcuni


selezionati store del brand disegnato da Demna Gvasalia.

96ELLE
4 ALBA chiara
Nuovo capitolo straniante per la collezione Aria di Gucci. Kai, membro della K-pop band Exo nonché brand
ambassador della Maison, è stato scelto come protagonista di una campagna speciale ambientata in una sorta
di paesaggio invernale incantato. Col suo completo sartoriale corredato da body armor di cuoio e maxi morsetto
(sopra), il ragazzo posa sullo sfondo di un'alba lilla, in compagnia di un docile cavallo bianco. Fiaba surreale.

5
LADY OF THE RINGS.
GLI ORECCHINI DI MANGO
AD ANELLI MULTIPLI SONO
TRA I PEZZI SELEZIONATI
DAL BRAND SPAGNOLO
COME CADEAUX NATALIZI.
NE COMPRI DUE E RICEVI
ANCHE UNA SCATOLA
REGALO PERSONALIZZABILE
GOTHAM CITY
6
La metropoli dai mille volti. Tiffany & Co., jewelry house di Fifth Avenue, si è legata alla
graffiti art di un altro newyorkese, Jean-Michel Basquiat. Il calendario dell'avvento
Tiffany & Co. 2021 è una credenza che riproduce l'opera Equals Pi del 1982 (sopra).
Dentro, 24 Blue Box che contengono gioielli, da aprire tutti i giorni fino a Natale.

ELLE 97
FUGA FELICE. IN MODALITÀ BIKER, TRA BLOUSON,
NAPPA NERA E BOOTIES RUVIDI; O IN DELUXE MODE, TRA
GILLES BENSIMON

PEZZI SCELTI TOTAL BLACK E GIOIELLI DA SOGNO


ELLE 99
Giacca di pelle
con borchie e pantaloni
di pelle a vita
alta, tutto Louis Vuitton;
dolcevita di viscosa
sostenibile,
Stella McCartney
(495 euro).
In queste pagine
e in tutto il servizio, casco
di vetroresina Premier
(299 euro su amazon.it).
.
IL SELVAGGIO
, B O O T S , L A CCI
O M B ER , IM PER A IN
DI STRAD A: B HE R O A D A G
COM PA G N I SUI JE AN S. O N T
U L NERO E SIMON

U ARCI A VISTA S di LAURA S


EGA NT I foto GILLES BEN

E SQ
In queste pagine
Giacca di pelle trapuntata,
reggiseno a triangolo
di jersey spalmato
e leggings a vita alta
in jersey di viscosa, tutto
Dolce&Gabbana; stivali
di pelle See by Chloé
(495 euro su Yoox).
In queste pagine e in tutto
il servizio, orecchini Force
Hoop d’argento sterling
lucido Balenciaga
(495 euro), anelli con
cristalli applicati Miu Miu
e anelli d’argento 925
brunito con teschio
liscio (120 euro) o con
teschio puntinato
(130 euro), tutto Nove25.
GILLES BENSIMON
Bomber di cotone con
patch, ricami e bande
laterali, Polo Ralph Lauren,
come i boyfriend jeans
con applicazioni
patchwork; top brassière
di cotone elasticizzato
a stampa bandana,
Intimissimi (25,90 euro),
cintura di cuoio laserato
Orciani (155 euro).
Nella pagina accanto
Dolcevita di lana merino,
Duno (208 euro),
sunglasses d’acetato
Gucci (330 euro).

GILLES BENSIMON
Gilet doppiopetto in
panno di lana con bottoni
Pegaso (1.695 euro),
camicia militare di cotone
effetto tweed con tasche
applicate (490 euro),
gilet arancione con motivo
a trecce intervallate
da chevron (500 euro)
e jeans di cotone
jacquard con impunture
(590 euro), tutto Etro.
GILLES BENSIMON
In queste pagine
Giacca-camicia con
cintura, A|X Armani
Exchange (150 euro),
camicia con stampa
bicolore vintage,
pantaloni di pelle con
stringhe, Ben Taverniti
Unravel Project
(1.100 euro su Yoox),
cappello di pelle
Dsquared2 (204 euro
su Yoox), stivali
di pelle See by Chloé
(495 euro su Yoox).
GILLES BENSIMON
Cappotto di tela cerata
(2.500 euro), giubbotto
di denim, dolcevita
oversize di lana
(1.190 euro) e pantaloni
di pelle (2.500 euro), tutto
Celine by Hedi Slimane.
Nella pagina accanto
Bomber di tessuto
spalmato, Motivi (139
euro), reggiseno di pizzo
francese (95 euro)
e slip a vita alta di pizzo
francese (75 euro),
tutto Yasmine Eslami;
multi belt di pelle con inserti
di rettile e tasca
removibile Inan Studio
(390 euro).
GILLES BENSIMON
Maglia di lana
con dettagli di tessuto
tecnico (990 euro)
e shorts di cotone con
cintura (460 euro), tutto
Isabel Marant, come
gli stivali di pelle
(980 euro); occhiali
d’acetato Celine by
Hedi Slimane (310 euro).
Nella pagina accanto
Giubbotto di denim
con inserti di cotone
organico, Levi’s Made &
Crafted (160 euro),
jeans di canapa
cotonizzata e cotone,
Levi’s Red Tab (40 euro).
GILLES BENSIMON
Giacca over di lana
(3.200 euro), camicia
di lana (950 euro), canotta
di rete nera (325
euro) e pantaloni di felpa
(595 euro), tutto
Balenciaga, come la maxi
bag Le Cagole di pelle
con finiture d’argento
invecchiato (1.850 euro);
stivali See by Chloé
(495 euro su Yoox).
Nella pagina accanto
Tuta aderente di viscosa
con tagli e cintura,
tutto Saint Laurent
by Anthony Vaccarello.
Fashion coordinator
Charlotte Deffe.
GILLES BENSIMON
Camicia di denim,
Guess Originals
(89,90 euro), dolcevita
di lana merino, Duno
(208 euro), pantaloni
trapuntati con stampa
bandana, Mira Mikati
(495 euro); legate
in testa, sciarpe
di cotone e lana 45R.
Hanno collaborato Cecilia
Gioetti e Marco Pilone
Poli. Pettinature Martyn
Foss Calder@airport
agency. Trucco Sergio
Corvacho. Modella Rosaly
Harnack/Brave Models.
GILLES BENSIMON
Noir
désir
Al cuore dell'eleganza. Con un côté irriverente che ne riscrive i canoni,
e con una pioggia di gioielli iconici per un endorsement deluxe.
Tra pezzi della Resort 2022 e cult di stagione. Black is the new black
di CHARLES VARENNE foto TOM SCHIRMACHER
Tubino di pelle
con tasche profilate
a contrasto, Louis Vuitton,
orecchini d’oro a cerchio
collezione Tiffany T
e bracciali Atlas X d’oro,
entrambi di Tiffany & Co.;
pumps di suède
Gianvito di Gianvito Rossi
(560 euro circa).
Nella pagina accanto
Giacca in crêpe de chine
con profili di passamaneria
a contrasto, Chanel,
pantaloncini di crêpe
sablé, Michael Kors
Collection, orecchini Écrou
d’oro giallo, bracciali
e anello Juste un Clou
d’oro bianco e diamanti,
tutto Cartier; boots
Saint Laurent by Anthony
Vaccarello.
Giacca in grain
de poudre, Miu Miu,
shorts, Dolce&Gabbana,
orecchini Plume Stylisée
d’oro bianco 18 carati
e diamanti, spilla Timeless
d’oro bianco 18 carati
e diamanti, orologio
Matelassé d’oro bianco
18 carati e diamanti,
anello Perles Intemporelles
d’oro bianco 18 carati,
diamanti e perle, tutto
Chanel Haute Joaillerie;
pumps di nappa con
decoro a catena Tom Ford
(850 euro).
Nella pagina accanto
Dolcevita di mohair
spazzolato, Tom Ford
(890 euro), orecchini d’oro
bianco, smeraldi e
diamanti e collana d’oro
bianco, smeraldi e
diamanti, tutto collezione
Bulgari Serpenti
Alta Gioielleria di Bulgari.
TOM SCHIRMACHER
TOM SCHIRMACHER
Completo di tulle
e marabù,
Alexandre Vauthier,
orecchini Diamant
Evanescent d’oro bianco
18 carati e diamanti e
anello Perles Intemporelles
d’oro bianco 18 carati,
diamanti e perle, tutto
Chanel Haute Joaillerie;
pumps Gianvito
di Gianvito Rossi.
Nella pagina accanto
Abito con logo sul dorso,
Saint Laurent
by Anthony Vaccarello,
orecchini Plume Stylisée
d’oro bianco 18 carati
e diamanti, orologio
Matelassé d’oro bianco
18 carati e diamanti
e bracciale Franges
Pampilles d’oro bianco
18 carati e diamanti, tutto
Chanel Haute Joaillerie.
Minidress di pizzo
chantilly,
Dolce&Gabbana, anello
T1 d’oro con diamanti,
collezione Tiffany T
di Tiffany & Co.
Nella pagina accanto
Completo di lana gessata
con giacca monopetto
(2.000 euro) e pantaloni
(750 euro), tutto Celine
by Hedi Slimane; orecchini
Écrou d’oro giallo,
anelli d’oro giallo, granati
tsavorite e onice
e d’oro bianco, smeraldi,
onice e diamanti,
entrambi collezione
Panthère di Cartier.
Fashion coordinator
Charlotte Deffe.
Ha collaborato Amber
Rose Smith. Pettinature
Gavin Harwin@The Wall
Group. Trucco Virginia
Young@The Wall
Group. Modella Kristen
Coffey/IMG.
TOM SCHIRMACHER
SHOPPING

Istinto SELVAGGIO
Black & white con incursioni wildlife. Scialle, pull e cinquetasche bon ton.
Più l'atout graffiante di accessori animalier
di MANUELA TROLETTI

Fringe benefit
MANTELLA di cashmere ultralight
con frange di pelle, Falconeri
(498 euro). CHEVALIER
d’argento con finitura d’oro rosa
più borchie e zirconi,
Stardust Magnetica
di Rue Des Mille. LEGGINGS
di pelle con dettagli di denim,
Polo Ralph Lauren (1.099 euro). Savana urbana
SLIPPER di pelliccia sintetica, ORECCHINO d’oro giallo con fili
Alanui x Suicoke (285 euro). pendenti, Marco Gerbella Orafi
(620 euro). MAGLIA a collo alto
di modal ultralight e cashmere,
Intimissimi (29.90 euro). CINTURA
di pelle a stampa animalier con
fibbia di metallo effetto anticato,
Etro (450 euro). POCHETTE
di velluto chiusa da zip, Sac Luz
di Isabel Marant (420 euro).

130ELLE
Cromoterapia
OCCHIALI di acetato, Riccardo di Kyme
(199 euro). SCIARPA di lana e cashmere,
Swirl di Paul Smith (225 euro).
PENDENTE d'oro giallo, Drug di NESS1.
CATENA dorata rivestita di fettuccia
multicolore, Missoni. SET di matite con
nastro di chiusura iconico, Gucci.

The
PERFECT
WEEKender
Per un fine settimana di relax, micro guida agli essenziali
che staccano dallo stress. Spensieratezza cercasi
di MANUELA TROLETTI

Tech it easy
CUFFIE con suono
amplificato e tecnologia
di cancellazione
del rumore,
Sennheiser (399 euro).
Into BORSA a mano
di velluto
the wild a coste con inserti
CAPPELLO di velluto di pelle, Alifa
a coste stile pescatore, Luisa di Gianni Chiarini
Spagnoli (99 euro). (125 euro).
PORTACARTE
di pelle con Tilly The Tiger,
Tory Burch (150 euro).
CALZINO di cotone
con motivo foresta,
Taiga di Alto Milano
(28 euro).

ELLE 131
SHOPPING

3 6
MIU MIU

Sigillo
9

1 PERSONALE
A ognuna il suo. Nato per imprimere il proprio casato sulla ceralacca, lo chevalier
si trasforma: da simbolo nobiliare a must evergreen. Da indossare a piene mani
di MANUELA TROLETTI
1. Con sigillo d’agata, Boccadamo (78 euro). 2. D’oro giallo, con impronta digitale che si può personalizzare on demand mediante
un calco, Atelier VM (1.200 euro). 3. A solitario, di linea design, Eroine999 (da 150 euro). 4. D’argento riciclato placcato oro con lettera
IMAXTREE.COM

incisa e intarsi, Icon di Opsobjects (49 euro). 5. Argentato, dal design squadrato, Jennifer di Nalì (22 euro). 6. D'oro rosa, con
diamanti all’interno, Pisa Diamanti. 7. Con borchiette, decoro a giglio e logo a vista, Guess Jewellery (39 euro). 8. D’acciaio, con finitura
color oro, Brosway (29 euro). 9. Di metallo anticato, con pietra di vetro e motivi incisi, Alexander McQueen (390 euro).

132ELLE
SHOPPING

3 7
2
PHILOSOPHY DI LORENZO SERAFINI

SCHOOL OF fashion
Dal varsity cardigan ai mocassini da collegiale, dalla divisa con kilt d'ordinanza
al basco da prima della classe. Manuale di buona creanza per allieve di stile
di MANUELA TROLETTI
1. Chelsea boot con suola a carrarmato, Fedra Premium Black di Maimai (300 euro). 2. Borsa a mano di pelle con motivi grafici,
manico di bambù e tracolla di tessuto, Bamboo di Gucci. 3. Kilt corto con dettagli plissettati, Mango (29,99 euro). 4. Camicia con ruches e borchie sul colletto,
IMAXTREE.COM

Moi Mimì (194 euro). 5. Basco di lana con bordo di materiale spalmato, Leontine Vintage (68 euro). 6. Gilet di neoprene con profili sullo scollo e patch
con lettering da campus, Lili Sidonio by Molly Bracken (56 euro). 7. Cardigan di lana con patch applicati, Polo Ralph Lauren (349 euro). 8. Calza di cotone
con motivo a righe, Ant45 (27 euro il paio). 9. Mocassino di vernice con nappine, Valleverde (95 euro).

134ELLE
a cura di ADRIANA DI LELLO
elleconfidential
ORGOGLIO
TRICOLORE.
DIADORA PUNTA
SU EQUIPE ATOMO,
UNA SCARPA
DA RUNNING
STUDIATA,
SVILUPPATA E
PRODOTTA IN ITALIA.
LEGGERISSIMA,
CON TOMAIA
INGEGNERIZZATA
E SUOLA CHE
Think positive RIPRENDE LA NOSTRA
BANDIERA, È UNA
5 domande a... LETTERA D'AMORE
Giorgia Pierro AL BELPAESE
Partenopeo al 100 per cento, da oltre 40 femminile: si può mettere coi jeans, con
anni il brand Camomilla Italia è una delle le gonne e con le sneakers».
realtà più forti del Made in Italy Cosa conta in un look per sentirsi SILK TOUCH
in fatto di abbigliamento e accessori, con a proprio agio? Nuovo capitolo della collezione
più di 3 milioni di capi venduti l'anno. «Innanzitutto bisogna avere l'attitudine Anniversary Love di Recarlo.
«La filosofia del marchio? Gusto e stile giusta, e in questo senso trovo che Il brand ha creato Linea Seta,
locale, ricerca di materiali e tessuti le calzature giochino un ruolo chiave una parure di gioielli avvolgenti
più cura del dettaglio» dice Giorgia Pierro per esprimere un certo mood». e sofisticati. Comune denominatore:
(sopra), creative director del brand. Che cos'è per lei l'eleganza? il castone a cuore che esalta
I punti di forza delle vostre collezioni? «È il perfetto equilibrio tra l'osare troppo i diamanti heart shaped.
«L'energia. Devono parlare delle donne e per niente. Se non vuoi essere banale Come nel choker a doppia fila,
e della loro vita quotidiana, e farle sentire devi avere qualcosa che ti renda diversa un'alternanza di cuori che emanano
belle. Insomma, devono trasmettere dalle altre. Ma senza esagerare». E.S. luce e piccoli brillanti tondi (sotto).
positività». Il tutto realizzato con assoluta
A cosa è ispirata la collezione di questo precisione dagli esperti gemmologi
autunno-inverno? della Maison.
«È un contenitore, un melting pot
di tendenze che parte dal nostro dna
e mette in evidenza il nostro heritage.
È una collezione molto inclusiva, rigorosa,
un po' androgina ma anche femminile
(sopra, tre outfit emblematici)».
Un capo passepartout di stagione?
«Il blazer, simbolo di empowerment

136ELLE
Un cuore d’oro
5 domande a...
Marco Gerbella
È una boutique «Le stesse della prima volta, con
laboratorio il luogo qualche tremore in meno e molto
in cui vengono creati mestiere in più».
i gioielli Marco Il segreto del suo successo?
Gerbella Orafi. Il brand porta nome «Non parlerei di successo. Parlerei
e cognome dell'orafo e fondatore invece di attitudine, di collaboratori
Marco Gerbella (sopra, motivati e di consulenti di valore».
a sinistra), che nel suo atelier Cosa ha ispirato la collezione Piccole
dà vita a preziose opere d'arte. Gioie?
«Questa è la professione che mi sono «Mi ero accorto che mancava
scelto, perché è l’unica a riassumere qualcosa, un’idea che sapesse
emozione, tecnica e sapere», ci dice. emozionare e che colmasse una
Dove cattura i suoi spunti creativi? distanza. Quindi ho creato una linea
«Vivendo si fanno tante cose, di gioielli pieni di sentimento (sopra,
se ne vedono altrettante, si ascolta, anelli e orecchini a forma di cuore),
si studia. E infine, si immagina e si accessibili e fatti solo d'oro».
realizza». Ha un gioiello preferito?
Che emozioni prova ogni volta che «Il numero uno, il primo cuore dalla
HE FOR SHE
Come Victor Victoria comanda.
disegna un gioiello? forma unica e soprattutto mia». E.S.
La collezione invernale di Gaëlle Paris
si ispira in parte al film-culto
di Blake Edwards, e gioca coi generi.
Per esempio, nel completo
tailored di velluto gessato e lurex
SNOOPY dal taglio asciutto, con camicia
SALTELLA FELICE. arricchita da jabot e accessori gioiello
IL BRACCHETTO sparkling (sopra). Un esercizio

DEI PEANUTS
di stile perfetto, per sere conturbanti.

(CHE IN REALTÀ
PER SCHULZ ERA UN
BEAGLE) È FINITO
SULLO SWATCH
HEEHEEHEE. PARTE DI
UNA CAPSULE
DI SEI OROLOGI
IRRESISTIBILI
Ha collaborato LAURA SALSI
elleconfidential

(S)composizioni
creative
GRAZIE AL DESIGN DEGLI STUDENTI DELLA NABA,
DUE CAPSULE RESTITUISCONO NUOVA
VITA AI CAPI SMESSI DEL PROGETTO RECYCLE
YOUR FASHION DI MCARTHURGLEN. ECOLUXURY
Largo all'upcycle. Spin-off del recycle, e ovviamente altrettanto
utile, è però più creativo, più immediato e per certi versi più
affascinante. Questo, almeno, devono aver pensato da
McArthurGlen, agganciando alla già lodevole iniziativa Recycle Your
Fashion un paio di deliziose (e avanguardistiche) capsule create
dagli studenti della NABA Nuova Accademia di Belle Arti
utilizzando gli abiti smessi consegnati negli outlet del gruppo, prima
a Barberino e poi in tutta Italia, a partire dalla scorsa primavera.
I capi sono stati smontati, rivalorizzati e ricomposti con forme e
funzioni diverse, dagli scultorei evening gowns derivati dai piumini
ai look da giorno destrutturati, con un vago approccio alla Martin
Margiela formato avant-garde. Dietro al progetto, un dato
Dall'alto. I bozzetti
di Dylan Lemos, illuminante: dell'abnorme quantità di 2 milioni di tonnellate
Rebecca Bertolasi di rifiuti tessili generati ogni anno dall'industria della moda, ben
e Yuling Jiang. il 95 per cento è riciclabile (ma purtroppo, dicono le statistiche,
A sinistra, quello
di Giulia Brizzolari nemmeno il 2 per cento viene effettivamente riciclato): percentuali
e Carlotta Civolani impressionanti, sulle quali il gruppo ha deciso di lavorare
e, sotto, quello sensibilizzando sempre più i propri clienti. Ecco il perché di queste
di Liang Hongyi.
Aderire al progetto
due capsule: composte da dieci total look ciascuna, sono state
Recycle Your realizzate dagli studenti del triennio in Fashion Design di NABA
Fashion nei Designer nelle sedi di Milano e Roma, e del Biennio Specialistico in Fashion
Outlet italiani
and Textile Design. Agender e aseasonal, saranno in vendita
di McArthurGlen è
sempre possibile. nei Designer Outlet McArthurGlen di Serravalle e Castel Romano
a partire dal 6 dicembre e per due settimane: i proventi andranno a
Ocean Cleanup, una non-profit impegnata a eliminare la plastica
dai fiumi e dagli oceani. A raccontare la genesi dei capi saranno
gli stessi studenti, in due pop-up store allestiti per l'occasione.
Un approccio lento e sostenibile, accompagnato da un percorso
immersivo e visivo, illuminato non a caso dalle fonti di energia
elettrica 100 per cento green a cui attingono tutti gli outlet
McArthurGlen. Per un futuro ecosensibile.| FEDERICA FIORI
E LLE BEAUTY

Dal TRAMONTO
ALL' alba
MAISON MARGIELA/IMAXTREE

SICURI CHE PER I RITI PROPIZIATORI SI DEBBA ASPETTARE CAPODANNO?


IL CIELO INVITA AD AGIRE GIÀ CON IL SOLSTIZIO D'INVERNO E FINO
ALLA LUNA PIENA DI GENNAIO. IL MOMENTO È D'ORO PER RIGENERARE
CORPO E MENTE. E SCEGLIERE PROFUMI, INFUSI E TRUCCHI MISTICI
di MICHELA MOTTA
Bruciare, strappare, lanciare: i riti della notte del 31 dicembre sono tutti le-
gati all'eliminazione del male: si esorcizzano amarezze e sofferenze dei dodici
mesi precedenti per assicurare abbondanza e benessere per l'anno nuovo. Suc-
cede da sempre, in consuetudini che mischiano cultura popolare, religione, agri-
coltura. A qualsiasi latitudine, a qualsiasi livello