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to Jazz Harmony
• COME SALVARSI LA VITA IN QUESTO MONDO DI ACCORDI •
(versione 2.0)
Pietro Condorelli
a cura di
Alessandro Rubino
Cenni introduttivi
Com’è noto, nell’ambito di una data tonalità maggiore esiste uno specifico in-
sieme di accordi1 intrinsecamente legati alla tonalità stessa, quelli provenienti
dalla cosiddetta armonizzazione della scala maggiore.
Per esempio, di seguito sono mostrati tali accordi per la suddetta armonizzazio-
ne, limitata a 4 voci, della scala maggiore di C:
1
Con il termine accordo ci si riferisce qui ad un accordo completo, un accordo cioè non limitato soltan-
to ai suoi gradi fondamentali (1, 3, 5, 7) ma ampliato ad includere le cosiddette estensioni (9, 11, 13).
2 THE POOR MAN’S GUIDE TO JAZZ HARMONY
1. Accordi di 7a (Dominante)
Sicuramente tra i tipi di accordo più diffusi in un brano, lo vediamo comparire
spesso sui gradi più disparati a dispetto del fatto che in una tonalità maggiore
l’unico accordo di dominante nasca sul V grado. Possiamo dividere questi accor-
di in tre gruppi mostrati di seguito.
Questi accordi vengono trattati allo stesso modo di quelli visti nel precedente
gruppo B2.
2
Due accordi a distanza di tritono possiedono 3e e 7e speculari in conseguenza della simmetria della
struttura: la 3a dell’uno corrisponde alla 7a dell’altro e viceversa. I due accordi risolvono quindi allo
stesso modo rispetto all’accordo di risoluzione.
4 THE POOR MAN’S GUIDE TO JAZZ HARMONY
2. Accordi diminuiti
Un altro tipo di accordo che è possibile incontrare in un progressione jazz è
l’accordo diminuito. Possiamo dividere questo tipo di accordi in due gruppi.
C#°7 A7♭9
D#°7 B7♭9
G#°7 E7♭9
Da un punto di vista melodico questi accordi possono essere espressi con la sca-
la minore armonica del punto di arrivo con eventuale nota aggiunta.
#IV, con il V grado considerato una avoid note. Quale esempio, nel caso di C°7 si
avrebbe:
Un caso particolare riguarda l’accordo IV-, che compare molto spesso anche in
sigla senza il suffisso “7”. Questo accordo viene in genere interpretato come il I
grado di una scala minore melodica:
Accordi di settima ♭5
Nella figura a seguire possiamo vedere alcuni voicings relativi all’accordo di
G7♭5:
Progressione II-V7-I
Senza dubbio alcuno la II-V7-I è la progressione di accordi più frequente in un
brano, non solo nel jazz. Qui sotto sono mostrate diverse forme in cui questa
progressione può apparire:
PIETRO CONDORELLI 9
e in modo minore:
dove appare chiaro l’uso degli accordi diminuiti in luogo degli equivalenti di
dominante4, lungo una linea di basso ascendente cromaticamente per tutta la
progressione.
Infine una versione del turnaround leggermente più estesa in termini di accor-
di e battute: il turnaround elongato, mostrato di seguito in diverse varianti:
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6. Jazz Voicings
I seguenti voicings sono presentati al fine di migliorare l’orecchio del lettore e
portare a sua conoscenza alcune delle posizioni più utilizzate nella musica mo-
derna, drop 2.
Tali voicings possono essere suonati sulla chitarra, al piano o da una sezione di
strumenti a fiato. Si tratta di strutture molto semplici, che rappresentano però
la base su cui costruire in complessità o con più voci.
Queste formule trovano il loro ideale utilizzo su tempi medium o medium–fast,
meno interessante è invece il loro impiego su tempi lenti dove altre tipologie di
voicings funzionano decisamente meglio.
Tutti i voicings presentati sono riferiti alla tonalità di C, sarà compito del letto-
re la loro trasposizione nelle restanti tonalità. Riguardo l’applicazione e l’esecu-
zione pratica delle progressioni, sarà utile sentirle con un bassista che suona le
toniche oppure cantando le stesse mentre si eseguono i voicings sullo strumen-
to.
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Voicings Moderni
I seguenti voicings sono ottenuti modificando la struttura dell’accordo diminu-
ito relativo o innalzando la 2a voce oppure innalzando la 3a voce del drop 2.
Entrambe le posizioni provengono dall’armonizzazione della scala ottofonica
diminuita.
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