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Nero: teoria
2. Verde: esercizi
3. Rosso: correzione
4. Azzurro: richiami
Su ognuno dei sette gradi della tonalità possiamo costruire una triade
usiamo il modo maggiore e il modo minore armonico (appunto perché realizziamo
armonie).
Su ogni grado la triade può essere maggiore, minore, diminuita o eccedente, a
seconda dei casi
triade maggiore 3M e 5G
triade minore 3m e 5G
diminuita 3m 5d
eccedente 3M 5E
SPIEGAZIONE
vediamo se si tratta di una difficoltà di linguaggio (comunicazione fra noi) o è un
problema concettuale
scrivere i 7 accordi delle tonalità di DO maggiore ognuno nei suoi tre stati (s.f., 1° e
2° rivolto)
21/06/2018
Perfetto.
In questo esercizio ha anche realizzato il raddoppio giusto:
la fondamentale negli accordi in s.f. e 1° rivolto
la 5^ negli accordi in 2° rivolto
Naturalmente tra quegli accordi non c'è nessun tipo di relazione, sono degli esempi
messi lì singolarmente.
21/06/18
Tra gli accordi esiste un rapporto che si espleta tramite il cosiddetto legame
armonico
che consiste nel mantenere le note comuni nella stessa "voce"
per voce (o parte) intendiamo la linearità di ognuno dei suoni che compone
l'accordo
possiamo chiamarle basso tenore contralto e soprano
oppure semplicemente il basso e se scriviamo le tre parti in chiave di violino le
indichiamo ad esempio come superiore, mediana e inferiore
basta intendersi
Quindi se due accordi hanno una nota in comune quella si mantiene nella stessa
voce (e si lega scolasticamente per evidenziarne la continuità)
Se non ci sono note comuni solitamente si usa il moto contrario delle parti superiori
rispetto al basso (questo anche per evitare degli errori di successioni di quinte e
ottave che successivamente tratteremo)
per quanto riguarda gli altri casi, non utilizzando le settime ci limitiamo a:
II che procede di grado 2° rivolto
IV che va al V 1° rivolto
22/06/18
settima di dominante
Correzione 21-06-18-B
ok
3.1 c'è il raddoppio della 3^ che solitamente non si applica; essendo in 1° rivolto
raddoppiamo solitamente la fondamentale, anche negli accordi allo stato
fondamentale
invece nel 2° rivolto la 5^ (come ben fatto a 1.2)
a 3.1 in particoalre si vengono a create ottave col successivo, mi mi > re re,
conosce la questione?
6.2 questa scelta ha fatto abbassare la posizione rispetto alla posizione di partenza
sol sol re sarebbe stato più opportuno (indico le note dell'accordo sempre in ordine
ascendente)
oppure re sol re, con raddoppio della 5^, ma non è un peccato "mortale", è una
situazione in cui tale raddoppio renderebbe l'accordo più ricco evitando l'unisono,
che comunque va benissimo; per questo uso parole come "solitamente", perché a
seconda dei casi potrebbe servire un raddoppio diverso, per eccezione.
allego basso
qui ci siamo?
23/06/18
ACCORDO DI SETTIMA DEL II GRADO
si inserisce se il II va al V
oppure nei rivolti
se il IV va al V
se il VI va al V
se il I (ma attenzione, solo se è preparato) va al VII
23/06/18
Scala armonizzata
Sì, sul fatto che la 7^ scende di grado non ci sono mai eccezioni di sorta.
Ecco i criteri
a risentirci
25/06/18
ci tengo a precisare che nel passaggio VII - VI si creano delle quinte sol re > fa# do,
successione ammessa per eccezione perché la seconda quinta è diminuita;
comunque si potrebbe raddoppiare sul VII la fondamentale (anziché la 3^) e le
quinte non si formerebbero
in molti schemi è realizzato così
Tutte le volte che c'è un grado congiunto al basso si applica una porzione di scala
armonizzata.
Se invece il basso salta ci sono le situazioni "normali":
gradi pari in s.f.
I e V s.f.
III e VII 1° rivolto
25/06/2018
Correzione bassi – napoli N^1
CORREZIONI
è tutto chiaro?
Oltre a queste cose da sistemare può passare al basso n. 2 che è in modo minore;
da usare sempre la scala minore ARMONICA, appunto perché costruiamo armonie;
il basso invece utilizza la scala minore melodica, perché segue un suo movimento
lineare orizzontale
le regole cmq sono le stesse
26/06/18
BASSO 2
bt 7
7.1 questo accordo fa scendere la posizione rispetto a ciò che precede
è un caso che questo abbassamento di posizione va a correggere l'errore di 3.2
per cui vediamo come ci si dovrebbe comportare per mantenere la posizione:
mettendo a confronto 6.3 con 7.3 si vede l'accordo di tonica in due posizioni diverse
se l'obiettivo è il mantenimento della posizione bisogna realizzare 7.1 in uno dei seguenti modi:
- triade sol# si mi (scrivo sempre le note degli accordi in ordine ascendente);
oppure
- settima incompleta sol# re mi
In quest'ultimo caso si avrebbe una forzatura del legame armonico col precedente per via del re in
voci diverse, forzatura giustificabile per necessità, possibile perché la settima di dominante (7.1)
non ha obbligo di preparazione
Tutte queste considerazioni non saranno da applicare, in quanto la correzione di 3.2 manterrà la
posizione più bassa, ma per correttezza di procedimento è giusto spiegarla adesso nei particolari.
Bene.
6.3-4 non c'è legame armonico, la nota comune (la) non è nella stessa voce (passa dal contralto al
tenore)
quindi 6.4 va costruito mantenendo il la come nota centrale delle tre (contralto), ovvero inserendo
le altre due note una sotto e una sopra
il la è la 7^ e a maggior ragione va legato perché ha obbligo di preparazione
10.4 è errato
allo stato attuale ci sono quinte col precedente (mi si > re la)
questa soluzione fa abbassare la posizione, come si vede a bt 11
sul VI, in base allo schema della scala armonizzata, le parti devono tutte salire
29/06/18
Correzione basso N° 3
Tutto giusto
fino a
12.1 do, non re (semplice distrazione)
Oltre a queste correzioni dando un'occhiata al n. 4 c'è anche l'utilizzo degli accordi
di settima del II grado che va al V.
30/06/18
Correzione basso 4
8.2 è una successione in cui si può utilizzare la settima; considerando l'ambito didattico diciamo
che si "deve" utilizzare la settima
11.2 dovremmo essere nella posizione iniziale (1^ posizione, col re al soprano)
12.2 IV che va al V si armonizza col 1° rivolto, va bene, ma accordo di settima (non triade), come
dagli schemi che abbiamo visto.
L'accordo sarà in posizione ottimale in base alla correzione degli errori precedenti.
15.1 accordo di settima, da realizzare con gli accorgimenti visti a bt 10
15.2 settima (facendo correttamente ciò che precede questo accordo deve essere nella forma
incompleta)
17.1 settima
Correzione basso N° 5
19.2 idem
I modelli sono tre perché a seconda della posizione c'è una diversa soluzione sul VI
ascendente (raddoppio della fondamentale o della 5^, disposizione delle note).
Nel caso della nostra bt 13 bisogna vedere il segmento discendente I VII VI V,
ovviamente a seconda della posizione che abbiamo sul I
Sul VI grado è vero che il sol forma una 5^ diminuita, essendo qui modo minore, ma
si realizza comunque l'accordo do# mi# sol si come accordo alterato di prima specie
senza obbligo di preparazione della 7^.
E' un accordo del modo frigio, della scala napoletana, con il II grado abbassato, che
è presente nella nostra armonia.
Mi spiego. Nel nostro caso inserendo il mi# moduliamo momentaneamente in FA#
minore; sol naturale è il II grado abbassato di FA# minore. L'accordo sulla
dominante è un accordo alterato di prima specie, ovvero un accordo di prima specie
con la 5^ abbassata.
Spero sia chiaro.
16.1 non ci sono ottave nascoste, anche se la parte superiore non procede per
semitono ma per tono (come alcuni trattati di armonia richiedono) va benissimo lo
stesso.
SCALA NAPOLETANA
Prendendo come riferimento la tonalità di Am, la scala minore napoletana sarà formata dalle note
di
A, Bb, C, D, E, F, G#.
Si può partire dalla scala di Am Armonico, A, B, C, D, E, F, G# e ripensarla con la seconda, il B,
minore:
A, Bb, C, D, E, F, G#.
Oppure partendo da una scala di A Frigio, A, Bb, C, D, E, F, G ripensandola con la settima
maggiore.
A, Bb, C, D, E, F, G#.
Vedo che è molto ordinato nell'indicare gradi del basso e gradi armonici,
nell'evidenziare la parte errata e le correzioni, bene.
06/07/18
CORREZIONE BASSO 6
per il basso 7 invece dovrà mandarmi solo i gradi in base alle modulazioni da
individuare, senza armonizzarli, per evitare che armonizzi su gradi errati
Le ho inviato lo schema della scala armonizzata? E' quello che bisogna applicare
per non fare errori e non scendere di posizione.
Lo allego nuovamente qui.
Ci sono tre modelli, che hanno una variazione sostanziale sul VI che sale in quanto
ci sono diverse scelte di raddoppio e di movimento delle parti a seconda della
posizione.
Prenda il modello che si adatta alla posizione corrente e lo applichi
"pedissequamente", ovviamente nella tonalità corrente.
Se non è ancora chiaro posso spiegarlo con maggiore dovizia di particolari.
Sì, gli esercizi devono terminare con la stessa posizione iniziale; questo perché
didatticamente bisogna essere in grado di gestire il movimento delle parti e non
essere portati in altre posizioni senza volerlo.
07/07/18
2.1 pur non essendo un errore è "un'opportunità persa", cioè l'utilizzo dell'accordo di
settima in 1° rivolto invece che della triade in s.f.
7.3 quando si volesse usare la triade raddoppio della fondamentale, non della 5^ (mi
sol do)
ma nei nostri schemi (scala armonizzata) usiamo il 1° rivolto della settima
09/07/18
Basso Napoli, N°8
11.1-2 non c'è legame armonico, vedi la nota comune in voci diverse
in questi casi si raddoppia la 3^ sul II grado
16.1-2 successione di quinte do sol > re la, occhio all'utilizzo della scala
armonizzata
17.2 alterare la 3^ per rendere l'accordo di prima specie, vedi anche qui scala
armonizzata
21 si può realizzare una cadenza doppia: s.f., 2° riv., s.f. (della settima, due
movimenti)
Sì
la posizione finale diversa è dovuta alle modulazioni che "portano" in automatico a
scendere per la maniera in cui si susseguono.
Quando l'abbassamento o innalzamento di posizione è dovuto a situazioni
indipendenti dalla volontà di chi armonizza si può effettuare un cambio di posizione,
su triadi "stabili" (I o IV o V) di almeno due movimenti, passando per esempio da do
mi sol a mi sol do
10/07/18
Basso Napoli N° 9
19.1-2 cadenza d'inganno, per non fare errori né scendere di posizione c'è una
soluzione, ne abbiamo già parlato?
bt 9 cadenza d'inganno, V che va al VI che salta
in questo procedimento si corre il rischio di fare successione di quinte e di ottave
per evitarle bisogna far scendere per moto contrario rispetto al basso la 5^ e l'8^
ma se faccio scendere anche la 3^ si abbassa la posizione
allora la 3^ (che tra l'altro è sensibile tonale) sale di semitono, realizzando per
eccezione un raddoppio della 3^
11/07/18
Ok
Nel 10 il libro dà delle indicazioni per individuare le modulazioni, situazioni per il
modo minore.
Io sono un po' restio a riempire la testa di queste nozioni astratte, preferisco far
osservare ciò che avviene al basso.
Escludiamo per il momento le modulazioni senza alterazioni palesi (quelle dal n. 12
in avanti),
dobbiamo solamente osservare quando c'è l'introduzione di un'alterazione.
Essa determina un cambio di tonalità, se si tratta di alterazione "in chiave", non che
viene inserita nella nostra chiave, ma nel senso che fa parte di quelle che avremmo
in chiave.
Faccio un esempio.
Se sono in DO maggiore e trovo il diesis davanti al fa so che sto andando in una
tonalità che ha un diesis in chiave.
A questo punto devo però fare la scelta se si tratta di SOL maggiore o di MI minore.
Un elemento che determina tale scelta in maniera oggettiva è la presenza del re
diesis o re naturale.
Se abbiamo un re diesis esso è la sensibile di MI minore.
Se abbiamo un re naturale significa che non siamo in MI minore e quindi siamo in
SOL maggiore.
Se il basso non presenta nell'immediato nessun re allora dobbiamo osservare il
movimento del basso, ipotizzare l'uno e l'altro dei due modi ed osservare in quale
dei due modi i gradi al basso abbiano un senso logico tonale, ovvero risultino poco
sensati.
20.3 do bequadro
14/07/18
Correzione basso 11
3.1 il do è inizialmente del contralto e tale deve rimanere per un mantenimento della
posizione
10.2 la scala prevede che la parti salgano per il mantenimento della posizione; qui
c'è anche successione di quinte col precedente
28.2>3 quinte
per evitarle in 28.2 raddoppiamo la 3^, forzando il legame col precedente
16/07/18
INDICAZIONI BASSO 12
il resto va bene
18/07/18
CORREZIONE BASSO 12
13.2 no settima
19/07/18
CORREZIONE BASSO 13
6.1 triade
la settima dà il problema della falsa relazione col precedente, il mi# a contatto col mi
naturale
infatti a 10.3 ha usato la triade
14 idem
21/07/18
CORREZIONE 14
2.3-4 quinte
occhio alla scala armonizzata
non le do altre indicazioni specifiche volutamente
11.2 non so se non avevo corretto il grado, ma non può essere V in quanto, come
può vedere, l'accordo che si costruisce non ingloba la seconda croma che è di salto
e che pertanto deve appartenere all'accordo
pertanto la modulazione la facciamo iniziare a 11.3 e qui è III di RE
22/07/18
CORREZIONE 15
26/07/18
Spiegazione N° 17
bt 1 unico accordo, consideriamo il do di passaggio tra due note reali, così abbiamo
bt 1 tonica e bt 2 dominante
6 andiamo in FA
7 come 1
11 idem
14 ok è in FA e ci rimane fino a 18
l'ipotesi di 15.2 V non è sostenibile perché l'accordo di Fa non comprende il re
27/07/18
Correzione basso 17
9 - 10 non si possono mettere a contatto due note uguali ma con diversa alterazione
in voci diverse, si chiama falsa relazione
quindi 10.1 non si può inserire la settima
15 in situazione come questa non c'è bisogno di non raddoppiare la 3^, che tra
l'altro manca nell'ultima suddivisione, si può quindi lasciare l'accordo fermo
23 NO settima, ovviamente
Nel basso 18
se il basso legato scende e risale di semitono è I - VII - I
se dopo essere sceso non risale allora è IV - III e modula
28/07/18
Indicazioni basso 18
2.1-2 considerando solo I grado avrei la e sol doppia nota di passaggio, ma non
consideriamo questa possibilità in questa fase di armonia accademica
bt 8 ha inserito il VI
12.1 - 12.2 questa modulazione mette a contatto i due accordi di tonica: non c'è
forza di coesione tra i due, è come mettere a contatto due poli magnetici uguali
12.2-3 siamo in un'altra tonalità
12.4 ok da qui MIb
il I preparato che scende al VII si armonizza in 3° rivolto, come settima del II grado
che ha la 7^ al basso
quindi ad esempio 1.3 è così
15.3 settima
ne consegue un accordo diversamente disposto in 15.4 e 16.1
18.3 manca la 3^
quindi da rifare tutti i bassi legati
la prima delle due note s.f.
la seconda in 3° rivolto
qualora si formassero quinte tra i due accordi allora nel secondo di essi si raddoppia
la 3^ e si omette la 5^
30/07/18
Correzione 18
15.4 c'è l'unisono la la non utile che va sull'unisono si si
15.4 accordo completo 16.1 idem
non si creano problemi
18.3 manca la 3^
01/08/18
Correzione 19
17.2>3 ottave re re > mi mi, l'8^ deve scendere; tra l'altro l'accordo che ha scritto sul
VI non ha la 5^
02/08/18
sì... ma ancora no
obiettivo: concludere con la stessa posizione di partenza
a che serve tutto ciò? a decidere da sé come condurre le parti e non farsi "portare"
da esse
dei due sol unisoni di 17.3 quale è nella sua posizione standard e quale ci arriva per
eccezione?
a 17.1 il sol è al tenore
quindi noi dobbiamo considerare questo sol, il sol del tenore
quindi a 17.4 manteniamo il sol del tenore e ovviamente dislochiamo nelle voci
superiori le altre due note ( la e mi)
Basso 22
14 unico accordo di dominante, per cui si segna VII mentre fa# e si sono note
dell'accordo
17 e 18 come 13 e 14
11/08/18
Correzione basso 22
6>7 quinte
7.1 raddoppio 3^
19 è opportuna una cadenza doppia: s.f., 2° riv., s.f. della settima con ritardo
20/08/18
CORREZIONE 24
7 e 8 mancano i bemolli ai mi
sul penultimo accordo ci sta bene il ritardo della 3^ (della sensibile), molto meno
sull'accordo conclusivo, in ogni caso se è in semibreve si fa con due minime
23/08/18
Indicazioni basso 26
quindi ciò che il libro introduce qui è il ritardo della 3^ negli accordi in secondo rivolto
ecc. ecc.
anche dove non indicato dalla numerica sarà lei a individuare i punti in cui tale
ritardo è praticabile
resta la possibilità di realizzare anche i ritardi della tipologia precedente, negli
accordi in stato fondamentale
in ogni caso stiamo continuando a ritardare solo la 3^ degli accordi
26/08/18
Correzione 26
21.3-4 c'è il ritardo della fondamentale che non stiamo ancora praticando
va tutto bene
cadenza inganno
18.2 no settima
31/08/18
Correzione 29
ritorno in posizione last minute... meglio farlo prima, quando la posizione è già
scesa, per esempio bt 12 o 13
02/01/18
Correzione 30
04/09/18
Correzione 31
7.3 mi bemolle
idem 6.3-4
SPIEGAZIONE ESERCIZIO 34
così come il basso legato si armonizza in 3° rivolto che risolve sul 1° rivolto (sia nel
caso I - VII che IV - III) analogamente avviene nella progressione.
La progressione è un procedimento in cui un determinato modulo di due accordi
viene reiterato a una certa distanza intervallare in maniera continua, traslandolo
"così com'è";
cioè per esempio
3.3 terzo rivolto 3.4 primo rivolto
questo modello viene ripetuto identico, una seconda sotto a 4.1 e 4.2
La differenza sta nel fatto che durante la progressione il senso tonale viene
sospeso, ovvero le note al basso non vengono armonizzate secondo la loro
funzione tonale, quindi come determinati gradi, ma unicamente seguendo le
necessità della progressione
Quindi durante la progressione non scriviamo i gradi, tranne alla fine, quando si
torna in una tonalità (che può essere quella di partenza o un'altra.
Inoltre anche negli accordi in 1° rivolto usiamo la settima, che ovviamente risulterà
preparata e con risoluzione una seconda sotto.
A bt 9 c'è una progressione di tre moduli; potrebbero essere 4, 5, 6, ecc...
SEMPRE 34
Buongiorno.
Perché il secondo accordo non è in legame col primo?
cmq poi a bt 3 non ci sarà bisogno di risalire
progressione di bt 3 ok
5.4 no settima
bt 7 deve essere allo stesso modo
quindi 7.2 accordo di settima mi si re
poi 7.3-4 imita il precedente 7.1-2, con le stesse posizioni, una seconda sotto
9.1-2 va benissimo, ma 9.3-4 deve imitare il modello precedente
11.4 no settima
14.3 non siamo in SIb ma in SOL minore, questo perché la progressione parte in
stato fondamentale e anche perché la conferma del SOL minore arriva con la
progressione stessa
15.4 settima
17.3-4 è utile il ritardo della sensibile
RISPOSTA AL DUBBIO
17/09/18
Correzione 35
18 re bemolle
21 e 22 tutte settime
32.2 deve essere mi fa do, infatti dei due mi precedenti quello che ha il "posto
effettivo" è il tenore (vedi 31.1) mentre il fa è al contralto (vedi 31.2)
19/09/18
Correzione 36
9.1 si bemolle
10.1 si bemolle
13.2 potrebbe anche essere così, di solito si mette il primo accordo di settima nella
nota legata, quindi mettendo qui la triade re la re avremmo in 13.3 una posizione più
alta andando a legare il re del soprano
22/09/2018
Correzione 37
10 e 11 settime
20 settime
28 manca la 3^
inoltre non essendoci cadenza sul I direi di non mettere settima
29 settime
31.2 manca la 3^
24/09/18
Indicazioni esercizio 38
1.3-4 è un semplicissimo V grado che si armonizza in s.f., triade perché non va sul I
2.1 inizia la progressione di bassi legati già vista
RIFLESSIONI BASSO 38
tutto ok
però una piccola riflessione
6.3>7.1 ci sono quinte re la > mi si
l'accordo di 6.4 non le evita in quanto non si tratta di altra armonia
in un caso come questi la soluzione potrebbe essere
7.1 sol# si mi
7.2 mi la mi
7.3 mi si re
01/10/18
CORREZIONE BASSO 39
04/10/18
CORREZIONE BASSO 40
16.3>4 quinte
per evitarle 16.3 raddoppio della 3^
tutto qui
05/10/18
DELUCIDAZIONI BASSO 41
6.3 non può essere considerato VI RE (modo maggiore che diventa minore?
improbabile)
quindi 6.3 è VII, 1° rivolto
6.4 è VI
ragioniamo un attimo
4.3-4 la conclusione della progressione porta al I grado, con quale cadenza? II - I?
se così fosse ci vorrebbe in 4.3 il 2° rivolto invece da progressione c'è il 3° rivolto
la progressione utilizza la successione 3° 1° rivolto come nel caso di IV - III (o I - VII)
quindi qui è IV - III e siamo in FA# minore
3.3 l'alterazione modulante ci può stare; si può fare la progressione nella tonalità di
partenza e modulare alla fine o come in questo caso modulare sin dall'inizio
è però necessario mantenere il sol diesis anche a bt 4
20.3-4 il ritardo della 3^ è più efficace qui, in fase cadenzale, che dopo sul I
buona correzione
SPIEGAZIONE BASSO 43
da 5.4
do la si sol ecc.
deriva da
do fa si mi
quindi do con accordo di Do in s.f.
la con accordo di Fa in 1° riv
ecc.
detto ciò
negli accordi in 1° rivolto si può mettere la settima
in quelli in s.f. non è possibile, non per principio ma semplicemente perché la 7^ non
è preparabile, visto che la nota con cui prepararla è al basso
per esempio l'accordo di Si7 avrebbe bisogno del la che nell'accordo precedente si
trova al bas
CORREZIONE 43
la progressione 6 7 è giustissima
10 11 perfetta anche
21 22 va bene anche
però 23.2 si torna in tonalità e quindi re# (durante le progressioni minori si usa la
scala naturale, questo perché non essendoci senso di attrazione tonale non c'è
funzione di sensibile del VII grado)
23.3 no settima
24.1 nulla vieta fa la do
tutto sommato mi sembra che sia andata bene
basso 44 attenzione che è in 2/2
CORREZIONE 44
26 come bt 2
è da preferire il ritardo della 3^, soprattutto in fase precadenzale (cioè quando si
ritarda la sensibile)
30 re diesis
39 la diesis
SPIEGAZIONE BASSO 45
SULLE IMITAZIONI
IMITAZIONI
quindi in 9.3-4 ci sarà una voce superiore che imiterà il basso, posticipata di un
movimento, col disegno melodico la sol fa#,
disegno che appunto collega la fondamentale dell'accordo di La (la) con la 3^
dell'accordo di Re (fa#) passando per il sol (7^ di passaggio)
per dare risalto a questa voce facciamo in modo che sia il soprano; se ciò non
avviene automaticamente prepariamo la posizione con un cambio di posizione in
9.1-2
all'inizio sol si la sol unico accordo ci tonica, abbiamo già trovato in altri bassi questa
situazione
4 idem
8.1 re diesis
è tutto
CORREZIONE BASSO 46
10.4 c'è raddoppio della sensibile (manca la 5^) e successione di unisoni col
successivo
11.4 settima
4.1 fa la re
6 no settima
11.1 la do fa#
16 do diesis
18 si bemolle
qualche particolare
bt 8 il disegno della progressione è quello di bt 9, non 8
il disegno di bt 8 è diverso dagli altri solo per la necessità di salire d'ottava
pertanto bt 9 non avendo tale necessità utilizza il disegno di tutta la progressione
non è la prima volta che facciamo le progressioni e il fatto che ci siano le imitazioni
non sposta una virgola da ciò che abbiamo realizzato finora
durante le progressioni non c'è senso tonale, riguardo alle dinamiche di attrazione,
per cui i gradi non esistono, nel senso che essi non hanno le funzioni normali in
base alle quali vengono armonizzati nel percorso tonale;
qui l'unica priorità rimane la ripetizione dello schema armonico in progressione
una volta realizzati i primi due accordi, che potremmo anche indicare con I e VI
perché si armonizzano con s.f. e 1° rivolto, il resto come ben sappiamo viene da sé
ci tengo a precisare che anche quando non ci sono disegno da imitare in realtà
l'imitazione avviene ugualmente, con note che hanno il valore di tutto l'accordo
mettiamo che in questa progressione non ci siano le crome ma solo minime, il
disegno del basso re si do la ecc. viene perfettamente imitato dal soprano sol mi fa
re, ciò a prescindere che questa voce sia data al soprano o al tenore o al contralto,
fa eccezione nel momento in cui decidiamo di utilizzare in progressione anche le
settime (in quel caso sarebbe fa mi mi re)
su 8.3 ancora non ci siamo capiti (o cmq io non sono riuscito a spiegarmi bene)
al soprano 8.3-4 4 crome sol re sol fa
è questo il disegno della progressione che poi il soprano ripeterà successivamente
l'unico punto in cui questo disegno non può essere inserito è inizialmente al basso
per i motivi che abbiamo già detto
CORREZIONE 51
6.3-4 il ritardo non è 7 6 ma 6 5; è un ritardo della 5^; il ritardo della 5^ si usa solo
con gli accordi di settima, qui è triade (sarà settima solo successivamente col do di
passaggio al basso, ma non nel momento in cui c'è l'ipotetica dissonanza del
ritardo)
il motivo per cui nelle triadi non si pratica il ritardo della 5^ è che tale ritardo non
crea una dissonanza ma un rivolto, cioè si viene a determinare un cambio di
accordo
12.2 si può individuare qui la modulazione, considerando il re come III di SI, in tal
modo inserendo la nota si che potrà anche fungere da preparazione per un accordo
di settima sul II a 12.3
dall'ultima bt della pagina inizia una progressione con imitazione, del tipo I - VI
CORREZIONE BASSO 52
3.1-2 la nota ritardata nn deve sentirsi in altra voce prima della risoluzione della
dissonanza
quindi qui non si può fare il ritardo del sol
7.4 la diesis
6 7 8 do diesis
12.4 manca la 3^
16.3 re diesis
17.1 settima
è tutto :)
9.2 per la precisione re mi si, come da progressione
17.2 re diesis
17.3 da modificare in base alla cadenza d'inganno
17.4 posizione diversa in base alla modifica precedente, anche perché attualmente
17.4 non risolverebbe correttamente su 18.1
ESERCIZIO 54
ok
forse non ne avevamo parlato finora
la progressione da bt 9 è modulante
osserviamo il basso
mi bequadro, re# e re bequadro, do# do bequadro
nella cadenza doppia 35 36 deve essere il terzo accordo di due movimenti con
ritardo, non il primo
18.4 la solita questione del cambio di posizione non utile (o non utilizzato, cioè reso
utile)
infatti 19.1 bisogna che salga rispetto al precedente
la conclusione del basso è in posizione inferiore a quella iniziale
CORREZIONE 56
12 fa sol fami, modello da imitare unico per tutta la progressione
28.1 fa si si
infatti il fa era al tenore a 27.1
e poi 28.1 si raddoppia la fondamentale
CORREZIONE 57
11-12 falsa relazione tra mi# e mi, voci diverse, si risolve con triade su 12.1
tutto qui
CORREZIONE 60
6 idem
8 9 10 11 è giusto
la tonalità avrebbe potuto essere SI minore (quindi 8.1 con la diesis e dopo tutto SI
minore naturale), da qui la modulazione a SOL maggiore bt 12 sarebbe stata al tono
vicino
ma va benissimo come l'ha realizzata
anche qui è solo una considerazione per aumentare la consapevolezza
nient'altro