con cui i manager a vari livelli si accertano che la gestione aziendale si stia svolgendo in condizioni di efficienza e di efficacia tali da permettere il raggiungimento degli obiettivi di fondo della gestione stessa stabiliti in sede di pianificazione strategica.
Sistema direzionale
Legato al ruolo della direzione aziendale
• È un insieme di principi, di regole, di strumenti messi a disposizione della direzione
aziendale per consentirle di prendere decisioni corrette, in rapporto agli obiettivi da raggiungere o, meglio, più corrette di quelle che prenderebbe in assenza di un vero e proprio sistema di monitoraggio.
• È articolabile in due componenti:
• una componente “strutturale”; • una componente di “processo” riguarda il funzionamento. • La componente strutturale a sua volta si distingue in: • sub - sistemi aziendali che sono oggetto di monitoraggio continuo (centri di responsabilità, rami aziendali, processi aziendali, funzioni aziendali); • insieme di metodologie di misurazione contabile ed extra-contabile con i relativi supporti tecnico-informatici (sistema informativo aziendale) mediante i quali vengono quantificati i risultati dei relativi sub-sistemi. • La componente processo, invece, riguarda l’attività manageriale (ciò che fanno i manager e come lo fanno) nelle varie fasi del controllo di gestione legate ad esempio ai modi ed ai tempi per la costruzione di un budget (budgeting), alla utilizzazione dei report (reporting). Io posso avere il piu sofisticato sistema d misurazione ma se poi non ho la persona che lo fa funzionare e che lo sa leggere è tt vano.
LA DIREZIONE AZIENDALE
È l’attore fondamentale del processo di controllo di gestione;
va intesa in senso ampio, nel senso che incorpora i manager dotati di potere decisionale e di responsabilità necessarie per gestire risorse operanti a diversi livelli della struttura organizzativa; vi rientrano tutti manager (non solo l’Alta direzione): responsabili di Divisione, di Processo, di Funzione, di Ufficio; • l’Alta Direzione (amministratore delegato, direttore generale) è comunque il primo e principale protagonista del controllo di gestione; • gli specialisti del controllo di gestione (i cosiddetti controller) esercitano un ruolo fondamentale nella progettazione del sistema, nel suo funzionamento tecnico e nella sua manutenzione, nell’assistenza e consulenza specialistica ai manager; tuttavia non sono loro a controllare la gestione ma i manager.
Il monitoraggio dell’efficienza e dell’efficacia
• Deve monitorare continuamente i risultati della gestione in modo da verificare l’esistenza di due condizioni, efficienza ed efficacia, che devono generare un effetto combinato in termini di perfomance aziendali (redditività aziendale, solidità patrimoniale, solvibilità finanziaria, creazione di valore economico e di valore aggiunto, ecc..);
• l’efficienza : minimizzo le risorse raggiungendo un output. ( es azienda che usa rifiuti
e li recicla>strategia di ledersi di costo ,minimizza costi produttivi xke ha gia materie prime.) è l’attitudine dell’azienda o di un solo sub-sitema ad ottimizzare la quantità di risorse (input) occorrenti per ottenere un determinato volume di output (o di produzione in senso ampio). Essere efficienti significa evitare e ridurre gli sprechi. Monitorare i costi in altri termini. Il modo più diffuso è quello di considerare il costo unitario di prodotto (somma di tt le fazioni di costo di un prodotto) Ciò è possibile allorché è possibile preventivamente conoscere quante quantità di input necessitano per realizzare una unità di output. Non è però sempre possibile.
-l’efficacia è l’attitudine ad ottimizzare i risultati riguardanti gli output della gestione.
Variabile più discrezionale rispetto all’efficienza perché riguarda aspetti come: la quantità di produzione, la qualità della stessa, la tempestività di consegna, il livello del servizio al cliente, ecc.. Più difficile da misurare rispetto all’efficienza perché non richiede misurazioni univoche e di tipo contabile (costi e ricavi) ma richiede misurazioni fisiche (numero di metri cubi prodotti, numero giorni per la consegna, ecc.) se non addirittura pseudo - quantificazioni per misurare ad esempio la qualità, la flessibilità, il livello del servizio.
Gli obiettivi di fondo
• Gli obiettivi di fondo vengono esplicitati nell’ambito della pianificazione
strategica (processo direzionale) che sta a monte del controllo di gestione e con quest’ultimo forma un sistema unitario più ampio definito “Pianificazione e Controllo”. Cosa prevede la Pianificazione strategica: • strategie di business e di portafoglio • formulazione dei piani di azione con cui dare attuazione alle strategie (quali e quante risorse occorrono, quali sono i tempi di attuazione dei singoli progetti di investimento); • in modo univoco a quali obiettivi di fondo le strategie e i piani operativi mirano e in quali tempi essi andranno realizzati (redditività del capitale, creazione di valore economico, ritorno dell’investimento per gli investitori in un’azienda quotata, il livello di salute o il livello di istruzione di una comunità se trattasi di aziende pubbliche no-profit che operano in settori sociali). • Per monitorare i risultati è opportuno che accanto ad obiettivi di fondo vengano indicati sub-obiettivi e relativi vincoli. • obiettivo di fondo: creazione di valore economico del capitale azionario • più sub-obiettivi: creazione di valore per i clienti, qualità e capacità di innovazione • vincoli: aspettative di diverse categorie di soggetti (dipendenti, fornitori esterni, • Gli obiettivi di fondo vengono esplicitati nell’ambito della pianificazione strategica (processo direzionale) che sta a monte del controllo di gestione e con quest’ultimo forma un sistema unitario più ampio definito “Pianificazione e Controllo”. Cosa prevede la Pianificazione strategica: • strategie di business e di portafoglio • formulazione dei piani di azione con cui dare attuazione alle strategie (quali e quante risorse occorrono, quali sono i tempi di attuazione dei singoli progetti di investimento); • in modo univoco a quali obiettivi di fondo le strategie e i piani operativi mirano e in quali tempi essi andranno realizzati (redditività del capitale, creazione di valore economico, ritorno dell’investimento per gli investitori in un’azienda quotata, il livello di salute o il livello di istruzione di una comunità se trattasi di aziende pubbliche no-profit che operano in settori sociali). • Per monitorare i risultati è opportuno che accanto ad obiettivi di fondo vengano indicati sub-obiettivi e relativi vincoli. • obiettivo di fondo: creazione di valore economico del capitale azionario • più sub-obiettivi: creazione di valore per i clienti, qualità e capacità di innovazione • vincoli: aspettative di diverse categorie di soggetti (dipendenti, fornitori esterni, collettività).