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Per SGI si intende un sistema unico progettato per gestire più aspetti delle operazioni di
un’organizzazione in linea con più standard internazionali (normative ISO) quali quelli per la
qualità, la sicurezza e salute e l’ambiente.
Un SGI rappresenta la coesistenza operativa di due o più sistemi di gestione (es. qualità, ambiente,
etc) che vengono considerati contemporaneamente anziché singolarmente. Uno SGI di fatto è
l’amministrazione unica delle normative ISO ad esempio in materia di qualità, ambiente e
sicurezza.
Disporre di un SGI in azienda comporta più vantaggi, quali ad esempio:
1. Evitare duplicazioni delle procedure
2. Prevenire eventuali conflitti tra normative indipendenti
3. Creare sinergie tra diverse fasi gestionali trasversali in azienda
Il D.Lgs. 81/2008 è una norma cogente dello stato italiano, che perciò ha validità solo sul territorio
italiano, che le aziende sono obbligate a rispettare. Tale norma non è certificabile, vale a dire che
nessun organismo certificatore internazionale ne può attestare la conformità.
L’ OHSAS 18001:2007 è un documento normativo, riconosciuto nel tempo in sede internazionale,
per il quale i principali organismi certificatori hanno concordato degli schemi di certificazione.
Oltre a questa differenza macroscopica ci sono altri aspetti che la OHSAS affronta in mdo più
‘strutturato’ rispetto al D.Lgs. 81/2008, quali ad esempio:
1. Migliormanto continuo
2. Valutazione dei rischi
3. Adozione misure di prevenzione
4. Formazione ed addestramento
5. Valutazione misure di protezione
6. Documentazione, in modo particolare per quanto concerne le procedure di registrazione,
analisi e rilevamento incidenti
7. Audit interni (il D.Lgs. parla di riunioni periodiche)
03. Quali sono i requisiti per implementare un sistema di gestione della SSL?
NB: cerca di ricordarti come è fatto l’indice dello schema della norma ISO 45001…
0. Commitment e sponsorship del vertice
1. Politica della SSL appropriata al contesto operativo aziendale
2. Individuazione e valutazione dei rischi legati alla SSL e relativi aspetti legali
3. Obiettivi, finalità e programmi che assicurino il miglioramento continuo della SSL
4. Attività di gestione del controllo dei rischi di SSL
5. Monitoraggio prestazioni sistema SSL
6. Riesame, valutazione e miglioramento del sistema
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3. Maggiore controllo dei rischi e riduzione dei pericoli
4. Controllo della conformità legislativa
5. Miglioramento immagine aziendale
6. Riduzione costi assicurativi e migliore manutenzione impianti
7. Dimostrazione di impegno nella protezione delle persone, beni e strutture
8. Comunicazione efficace interna ed esterna
9. Possibilità di acquisire nuovi clienti e fornitori
06. Descrivere il significato dell'approccio per processi promosso dalla norma ISO 9001.
Affinchè una organizzazione funzioni efficacemente, essa deve determinare e gestire delle attività
collegate tra loro.
Una attività, o più attività collegate tra di loro, che adopera risorse per gestire la trasformazione di
elementi di ingresso in elementi di uscita, si chiama ‘processo’.
L’applicazione di un sistema di processi aziendali e la loro gestione per conseguire il risultato
desiderato, si può denominare ‘approccio per processi’.
07. Se doveste implementare un Sistema di Gestione Qualità in un’azienda, quali sono le fasi
che svolgereste (esempio: checkup up inziale, …….. ) ? Elencante in
ordine sequenziale tali fasi o step nello spazio sotto riportato.
0. Committment e sponsorship del Vertice
1. Individuare con chiarezza cosa si vuole fare (politica qualità) e cosa ci si aspetta dalla
implementazione della qualità
2. Identificare le reali esigenze e aspettative del cliente
3. Verificare la disponibilità di risorse adeguate e conferma impegno del Vertice
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4. Pianificare al meglio il progetto definendo anche gli obiettivi intermedi (formalizzando
requisiti, obiettivi, scadenze, deliverable, responsabilità, per ogni fase del progetto)
5. Pubblicizzare il progetto all’interno dell’azienda
6. Attuare quanto pianificato ovvero applicazione delle procedure e controllo dell’esecuzione
di quanto applicato
7. Valutare se i risultati ottenuti sono coerenti con quanto programmato
8. Valutare la soddisfazione dei clienti
9. Riesaminare i risultati ed eventualmente intraprendere azioni correttive al fine di risolvere
eventuali problematiche riscontrate
08. Dare la definizione di approccio per processi così come viene riportato nella descrizione
degli 8 principi della qualità totale.
Un risultato si ottiene più facilmente quando le attività e le risorse necessarie per il suo
raggiungimento sono governate tramite un processo programmato, condotto con efficacia ed in
condizioni controllate in modo da prevederne gli effetti.
Una organizzazione adotta un approccio per processi quando considera la gestione aziendale come
la gestione di un sistema costituito da un insieme di processi interagenti tra loro.
Perché ciò sia possibile è necessario che:
1. i processi vengano identificati, con le loro caratteristiche e reciproche interazioni
2. gli obiettivi dei singoli processi devono essere coerenti e coordianti rispetto agli obiettivi
generali dell’azienda
3. le azioni di miglioramento vengano gestite in modo sistemico e distribuite all’interno dei
vari processi
09. Uno dei principi della qualità totale è quello denominato "decisioni basate sui dati di
fatto". Date una descrizione di tale concetto.
Questo principio della qualità riguarda il processo decisionale e cerca di sottolineare l’importanza di
un approccio oggettivo contrapposto all’approccio soggettivo. Secondo questo principio, le
decisioni efficaci e razionali si basano sulla attenta analisi dei dati e delle informazioni reali. Tali
informazioni dovrebero essere raccolte da ogni fase del ciclo lavorativo: analisi requisiti,
progettazione, sviluppo, valutazione output e non conformità, azioni correttive, audit interni,
reclami del cliente.
11. Quali sono le fasi per progettare un Sistema di Gestione per la Qualità.
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0. Committment e sponsorship del Vertice
1. Individuare con chiarezza cosa si vuole fare (politica qualità) e cosa ci si aspetta dalla
implementazione della qualità e pianificarlo
2. identificare le reali esigenze e aspettative del cliente
3. Verifica del committment aziendale
4. Pianificare al meglio il progetto definendo anche gli obiettivi intermedi (formalizzando requisiti,
obiettivi, scadenze, deliverable, responsabilità, per ogni fase del progetto)
5. Pubblicizzare il progetto all’interno dell’azienda
6. Coinvolgimento personale competente, buona comunicazione, clima di rispetto reciproco
7. Fornire i materiali necessari
8. RACI – definire ruoli e responsabilità per ogni fase del progetto
9. Formazione
10. KPI
11. Raccolta informazioni sul funzionamento del sistema
12. Portare a regime i processi
13. Documentazione
14. Attuare quanto pianificato
15. registrare quanto effettuato sul sistema e comunicare stato avanzamento e aree di miglioramento
16. Verificare i processi
17. Gap analisi rispetto alla normativa di riferimento
18. Feedback dal cliente
19. Decisioni basate su dati di fatto
20. Concorrenza
21. Scelta organismo di certificazione per supporto nel percorso della qualità
22. Sottoporre il nostro SGQ alla verifica documentale dell’ente e intraprendereazioni correttive se
vengono segnalate incongruenze
23. Pianificare con l’ente la visita ispettiva sul campo e sottoporsi ad essa
24. Colmare eventuali gap rilevati una volta ottenuto il certificato
25. Effettuare periodiche visite di sorveglianza
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Punti di forza:
1. facilita le economie di scala all’interno delle unità funzionali
2. permette lo sviluppo di consocenze e capacità approfondite
3. permette all’organizzazione di conseguire risultati funzionali
4. Preferibile in presenza di pochi prodotti/servizi
Punti di debolezza:
1. tempo di risposta lento rispetto ai cambiamenti
2. collo di bottiglia per il vertice
3. scarso coordinamento orizzontale tra le unità organizzative
4. minore innovazione
5. visione ristretta degli obiettivi organizzativi
13. Fate degli esempi di obiettivi caratteristici del Sistema di gestione OHSAS 18001.
Gli obiettivi dovrebbero migliorare una situazione specifica bene definita per esempio:
1. Qualificare due nuovi operatori sulla gestione delle sostanze chimiche
2. ridurre gli infortuni alle mani
3. eliminare l’uso di PCB
Ridurre la concentrazione di vapori di colla nel reparto incollaggio
14. Supponiate di trovarvi in una azienda che svolge l'attività di riparazione e manutenzione
di autovetture e veicoli commerciali nei settori carrozzeria,meccanico elettrauto e pneumatici.
Erogazione di servizi di soccorso stradale e di autonoleggio. Indicate quali sono i principali
rischi della mansione aziendale chiamata ?Meccanico? che svolge tutte le attività prima
elencate. Indicate anche quali sono gli impatti ambientali della stessa.
Per individuare i rischi dell’attività di meccanico in una azienda di questo tipo bisogna individuare
dove si svolge esattamente la propria prestazione. Un meccanico che svolge attività su un mezzo di
soccorso sarà oggetto di maggiori rischi di un meccanico che svolge l’attività nel contesto
aziendale. Per quanto concerne i rischi legati strettamente alla figura di meccanico si possono
individuare i seguenti rischi:
1. quello legato al contatto con liquidi pericolosi (es: oli motore, olio dei freni, etc)
2. quello legato alla respirazione dei gas di scarico
3. quello legato al contatto componenti elettriche della vettura
4. quello legato al contatto con eventuali componenti taglienti della vettura
5. la vicinanza a carichi sospesi (es. la vettura sui ponti)
6. i rischi a lungo termine legati alla posizione o al trasporto di carichi pesanti
7. il rumore
Per quanto concerne gli impatti ambientali, facendo riferimento al testo unico ambientale D. Lgs.
152/2006, bisogna considerare i rifiuti e le emissioni in atmosfera.
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Di norma, la presenza del comparto carrozzeria, comporta l’installazione di una camera di
verniciatura, e quindi bisogna fare la richiesta alle autorità competenti per le emissioni in atmosfera
con il mantenimento dei limiti previsti dalla normativa.
Inoltre bisogna considerare i rifiuti, spesso anche pericolosi (es. olii esausti ed accumulatori) la cui
gestione è rigorosamente disciplinata. Un ulteriore impatto ambientale è legato all’inquinamento
acustico.
15. Se doveste implementare un Sistema di Gestione Ambientale in un'azienda, quali sono le
fasi che svolgereste (esempio: checkup up inziale, ??.. ) ? Elencante
in ordine sequenziale tali fasi o step nello spazio sotto riportato.
0. Committment e sponsorship del Vertice
1. Analisi iniziale e pianificazione
2. Valutazione gli aspetti ambientali rispetto al contesto aziendale
3. Verificare la disponibilità di risorse adeguate e conferma impegno del Vertice
4. Pianificare al meglio il progetto definendo anche gli obiettivi intermedi (formalizzando
requisiti, obiettivi, scadenze, deliverable, responsabilità, per ogni fase del progetto)
5. Pubblicizzare il progetto all’interno dell’azienda
6. Attuare quanto pianificato ovvero applicazione delle procedure e controllo dell’esecuzione
di quanto, inclusa la verifica della conformità legislativa
7. Valutare se i risultati ottenuti sono coerenti con quanto programmato
8. Riesaminare i risultati ed eventualmente intraprendere azioni correttive al fine di risolvere
eventuali problematiche riscontrate. Periodicamente la Direzione prende atto dello stato del
sistema effettuando il riesame: dal riesame possono risultare nuovi elementi che comportano
modifiche nel programma, riavviando così il ciclo.