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ISO 9001 ED 2015

specifica i requisiti necessari per i sistemi di gestione della qualità da applicare quando la
capacità di un’organizzazione di fornire prodotti o servizi conformi dev’essere dimostrata.
Non è obbligatoria ma può essere adottata per scelta strategica, contrattuale: chi adotta la 9001 lo fa
per dimostrare l’effetiva qualità (in termini di conformità) dei suoi prodotti.

Obiettivi principlai della norma:


• raggiungere maggiore efficacia e redditività, o una migliore qualità dei prodotti/setvizi
offerti.
• Incrrementare la soddisfazione del cliente.
• Aumentare le quote di mercato.
• Migliorare comunicazione e morale dell’organizzazione.
• Diminuire i costi dati da scarti e resi.
• Rispetto di un requisito contrattuale.
• Necessità legate ad aspetti di responsabilità legate a prodotti difettosi.
• Valorizzazione del know-how aziendale.
• Trasparenza dell’azione di business o del servizio di pubblica utilità.
• Dimostrazione del proprio livello di responsabilità nei confronti delle parti interessate

novità dell’edizione 2015 rispetto alla versione 2008:


La struttura è la stessa di tutte le norme di gestione di un sistema:
HLS → High Level Structure.
Variazioni di alcune denominazioni:
• Responsabilità della direzione (5) → Leadership (5)
• product realization (7) → attività operative (8)
• (5.4) → introduzione al contesto di un’organizzazione (4) e pianificazione (6)
• (8) → introduzione a valutazione delle prestazioni (9)
• approvvigionamenti (7.4) → controllo dei prodotti, servizi e processi forniti dall’esterno
(8.4)
• viene dedicato un capitolo (10) al miglioramento con un’ntroduzione al concetto di azione
correttiva legata alla non conformità.
• Introduzione al risk based thinking
Variazioni di contenuto:
• viene introdotta la necessità di considerare la soddisfazione di tutte le PI all’azienda e non
solo quella del cliente finale
• introduzione ai concetti di rischio ed opportunità → risk base thinking
• no procedure obbligatorie
• azioni preventive sostituite dal concetto di richio
• leadership dell’alta direzione e delle altre posizioni di management
• maggior risalto alla pianificazione operativa e alla comunicazione
• introduzione al concetto di conscenza organizzativa → importanza del know how
logica della novità → meno burocrazia, più libertà.
La norma non dice come fare, ma cosa fare.

Introduzione (0)
ORGANIZZAZIONE → sistema strutturato di persone, risorse e attività orientato a fini
stabiliti.
SISTEMA DI GESTIONE → insieme di elementi correlati ed interagenti di
un’organizzazione finalizzato a stabilire politiche, obiettivi e processi per conseguire tali
obiettivi.
La norma si riferrisce alla qualità del sistema, che si riflette nella qualità dei prodotti/servizi offerti
→ indicatroe = soddisfazione del cliente.
La progettazione e l’attuazione di un SGQ è influenzata da:
• contesto in cui l’organizzazione opera → cambiamenti e rischi del contesto.
Contesto esterno → clienti, fornitori, concorrenti, caratteristiche sociali, politiche e
tecnologiche.
Contesto interno → personale, tecnologia, management, cultura.
• Dimensione e struttura organizzativa
• prodotti e servizi forniti dall’organizzazione
• obiettivi e processi apportati
la norma prevede un approccio per processi per pianificare, attuare e migliorare un SGQ.
La Gestione dei processi e del sitema di gestione piò essere realizzata tramite PDCA, con un
orientamento al risk based thinking.
La ISO9001 considera come PROCESSI SPECIALI tutti quei processi che diretamente (proc.
Operativi) o indirettamente (managment, di supporto) influenzano la soddisfazione del cliente, e
viene quindi a loro applicato il ciclo PDCA.
Per i processi di primo livello occorre fare una mappatura → deployement processi di livello
inferiore fino a poter applicare il PDCA di processo operativo in maniera diretta.

RISK BASED THINKING


Un’organizzazioe deve pianificare e attuare azioni che afffontino rischi e opportunità.
Rischio → potenzialità che un’azione/attività scelta mi porti a una perdita/scostamenti dai risultati
attesi. I rischi possono essere sia positivi che negativi.
INDICE DI PRIORITà DEL RISCHIO → RPN=P*G*R
Dove:
• P=probabilità di accadimento
• G=gravità dell’effetto
• R=possibilità di rilevamento tramite controlli
un’organizzazione, quando mette i pratica il PDCA, deve:
• analizzare e gerarchizzare rischi ed opportunità
• pianificare azioni per affrontare i rischi
• attuare il piano delle azioni
• verificare efficacia delle azioni
• apprendere dall’esperienza in un’ottica di miglioramento.
La 9001 lascia la libertà di ignorare i rischi, tuttavia ciò potrebbe ripercuotersi sulla soddisfazione
del cliente finale.
FMEA: → Metodologia utilizzata per analizzare le modalità di guasto di un processo, prodotto o
sistema. Generalmente l’analisi è preventiva.
FMECA → Estensione della FMEA, alla quale viene aggiunta un’analisi della criticità, usata per
valutare la gravità delle conseguenze di un guasto correlata alla probabilità con cui si può
manifestare.
Questi due metodi permettono di vedere i punti deboli di un processo in modo da poter intevenire.
L’indice di probabilità del rischio incide sul metodo: sulla frequenza con cui vado ad analizzare
l’indicatore di processo e sulle 4M che utilizzo.

CONTESTO DELL’ORGANIZZAZIONE (4)


Management (pianificare, organizzare, guidare, controllare)
• identifica i soggetti che esercitano attività di controllo, guida e governo
• identifica l’attività mediante cui gli individui che hanno la responsabilità della direzione
dell’azienda svolgono il proprio lavoro
i manager sono gli individui che stabiliscono le regole da seguire per il raggiungimento degli
obiettivi prefissati.
Sistema aziendale → sistema di forze e operazioni coordinate in funzione della produzione di
beni o della erogazione di sevizi caratterizzato da una molteplicità e mutevolezza di legami e
interconnessioni con l’ambiente in cui opera e finalizzato al raggiungimento di determinati
obiettivi, in una prospettiva di equilibrio dinamico.

Organizzazione + sistema di gestione = sistema aziendale.


Organizzazione → sistema di persone fisiche: ha un comportamento intelligente basato sulle
capacità del management, i punti di forza sono rappresentati dalla cooperazione e l’interdipendenza
tra le persone ed è caratterizzata da una molteplicità e una mutevolezza dell’ambiente in cui opera.
Due tipi di ambiente:
1. macroambiente → l’organizzazione non ha potere su di esso
2. ambiente operativo → riguarda clienti, fornitori ecc
Rapporto impresa-Ambiente → la combinazione di fattori interni ed esterni che possono influenzare
il conseguimento degli obiettivi di un’organizzazione ed il suo comportamento nei confronti delle
parti interessate
parte interessata → persona od organizzazione che può influenzare, essere influenzata, o percepire
se stessa come influenzata da una decisione o attività dell’azienda.
Spetta all’organizzazione decidere quali siano le parti interessate, la ISO9001 non da requisiti
specifici a riguardo.
Contesto (4.1) e parti interessate (4.2) sono due input al sistema di gestione per la qualità.
Tramite il ciclo PDCA l’impresa monitora continuamente il contesto e vede come esso cambia nel
tempo.
Campo di applicazione (4.3) → a quali prodotti posso applicare il SGQ e a quali aree devo
applicare la norma (quali processi?). Per le aree non interessate dalla norma è necessario specificare
il motivo e dimostrare che non vengano intaccati i requisiti specificati ai punti 4.1 e 4.2.
SGQ e relativi processi (4.4) → esigenza di determinare i requisiti processi necessari per il SGQ e
la loro applicazione nell’ambito di tutta l’organizzazione e alla prescrizione che sia mantenuta una
documentazione sia del campo di applicazione sia di quanto necessario a supportare il
funzionamento dei propri processi (documentazione del SGQ).

Sviluppare un SGQ:
1. determinare gli obiettivi del SGQ
2. identificare i macroprocessi, input, output, risorse, vincoli e relazioni
3. scomporre i macroproc fino ad arrivare alle attività individuando metodi e responsabilità
(PDCA)
4. verificare l’efficacia delle modalità di svolgimento dei processi, confrontando i risultati
ottenuti con i risultati attesi e con la norma, e se necessario riprogettare le attività
5. redigere un nuovo documento o modificare quello vecchio che descriva le attività/processi.
6. Documentare SGQ nel complesso: mappa dei processi, politiche, attività, obiettivi,
specifiche, documenti di pianificazione.
7. Addestrare personale
8. monitorare l’efficacia e intraprendere azioni di feedback, riesame e miglioramento.

La progettazione del SGQ deve sempre tenere presente la soddisfazione del cliente.

Gestione della documentazione (4.4.2 , 7.5)


documento → dati, fatti significativi riguardanti un servizio/processo/prodotto e il mezzo in
cui sono contenuti.
Informazioni documentate (ID) → dati/fatti significativi che devono essere tenuti sotto
controllo e devono essere oggetto da manutenzione da parte dell’organizzazione.
Ci sono vari tipi di ID:
• descrizione di un processo, scopo o responsabilità in un SGQ
• guida all’applicazione del SGQ
• procedure
• documenti di registrazione

obiettivi della gestione delle ID:


• comunicare all’interno o all’esterno di una organizzazione
• ottenere o migliorare la qualità di un prodotto
• fornire addestramento adeguato
• assicurare ripetitibilità
• fornire evidenza oggettiva
• valutare efficacia del sistema
• espandere la conoscenza organizzativa del sistema
L’organizzazione deve decidere quali ID conservare (anche quelle vecchie che magari non usa
più)
ID (vive) → composta da documentazione di lavoro, tecnica e gestionale, necessaria per assicurare
l’efficace pianificazione, funzionamento e controllo dei processi (soggette a revisioni)
ID conservate (morte) → documentazione rivolta ad attività già svolte che l’organizzazione decide
di conservare, o atta a fornire evidenza della conformità ai requisiti e dell’efficace funzionamento
del SGQ.
Definizioni per creazione, controllo e aggiornamento delle ID:
• Identificazione: modalità con cui si distinguono due oggetti
• approvazione: atto attraverso cui si rendono utilizzabili i documenti o i risultati di un
processo/attività
• interfaccia: collegamento fra due oggetti qualitativamente diversi
• modifica: variazione significativa di un’informazione. Se documentata comporta la
revisione, ovvero l’emissione di una nuova versione caratterizzata dall’indice di revisione
Interfacce interne → relazioni tra diverse persone o gruppi di progettazione appartenenti alla
stessa organizzazione.
Interfacce esterne → relazioni tra diverse persone o gruppi di progettazione appartenenti a
organizzazioni diverse.

Gestione dei documenti obsoleti:


• preparazione della lista di distribuzione → tutti i nomi a cui viene consegnato il documento
• preparazione lista dei documenti validi → periodicamente aggiornata e distribuita insieme
ad ogni nuova emissione/revisione del documento
• restituzione della copia superata al momento della consegna della nuova copia
questo permette al progettista di lavorare con un documento aggiornato.
Uno dei documenti più importanti è il manuale della qualità → stabilisce i requisiti dell’SGQ.
La procedura (metodo) è un elenco di istruzioni per svolgere un’attività, può essere documentata o
non documentata.
La gestione dei documenti può essere svolta da PRODUCT DATA MANAGEMENT, una
piattaforma che permette di creare, identificare e modificare i documenti relativi ad un progetto.

LEADERSHIP (5)
Leadership e impegno (5.1)
il management identifica il campo di studio delle modalità e delle scelte per conseguire gli
obiettivi stabiliti.
Il livelli di management sono:
1. CEO (presidente)
2. alta direzione
3. direzione di medio livello
4. manager di primo livello
5. personale non manageriale
Leadership → capacità di influenzare, orientare, guidare le attività individuali e di gruppo
verso un’autonoma definizione di obiettivi e il loro conseguimento.
Il manager organizza, pianifica, controlla e può essere visto come leader se pensa in termini di
lungo periodo, guarda oltre la sua unità, ma influenza oltre la sua sfera di competenza e riesce a
conciliare esigenze tra loro contrapposte.
Il leader deve:
• essere un punto di riferimento
• riuscire a trasmettere i propri valori
• assicurare che gli obiettivi siano chiari
• sviluppare potenzialità dei collaboratori
• motivare le persone
• stimolare il lavoro di gruppo
• stimolare il miglioramento
• monitorare il contesto per capire le esigenze delle PI e dei clienti
Sistema di pianificazione e controllo → insieme delle variabili che mettono in relazione gli obiettivi
dell’azienda con le risorse di cui dispone e con la struttura organizzativa che deve realizzarli in
condizioni di efficienza.

POLITICA(5.2)
definizioni importanti:
• vision → ciò che l’azienda aspira ad essere: il suo sogno, la sua massima aspirazione
• mission → percorso ideale a cui aspira l’azienda per garantirsi la sopravvivenza del mercato
nel tempo
• politica → obiettivi, indirizzi e comportamenti tenti, che orientano il management nelle loro
attività
• strategia → insieme delle scelte deliberate seguendo logiche decisionali alternative che
consentono di definire la azioni per il conseguimento degli obiettivi.
Ovvero, è l’attività con cui le aziende decidono di conseguire i loro obiettivi.
• Pianificazione strategica → attività decisionale con la quale, sulla base di una vision, si
definiscono la mission e gli obiettivi di LP ad essa collegati, definendo le strategie adatte
la politica aziendale contiene diversi tipi di sottopolitiche (di prodotto, di vendita, della qualità ecc
ecc).
Una volta definite queste sottopolitiche, l’azienda stabilisce una strategia per raggiungere i suoi
obiettivi.

POLITICA PER LA QUALITà


• sviluppare e mantenere un SGQ COME STRUMENTO PER REALIZZARE GLI
OBIETTIVI, PROMUOVERE IL MIGLIORAMENTO CONTINUO E IL RISPETTO DEI
REQUISITI COGENTI PER I PRODOTTI E SERVIZI CORRELATI
• adottare un sistema integrato di gestione del rischio allo scopo di minimizzare il rischio
residuo
• impegnare tutte le energie nell’ascoltare i requisiti/desideri dei clienti
• consolidare il rapporto con i partner per massimizzare la conformità dei prodotti e quindi la
soddisfazione del cliente
• diffondere nell’organizzazione cultura e metodologie in modo da erogare il miglior servizio
atteso
• incoraggiare il management affinché sviluppi le proprie competenze tecniche ed
organizzative

RUOLI, RESPONSABILITà E AUTORITà NELL’ORGANIZZAZIONE (5.3)


per far funzionare l’organizzazione e per assicurare la qualità è necessario sapere chi fa che cosa,
ovvero definire ruoli e responsabilità:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA → articolazione di responsabilità, autorità e interrelazioni
fra persone.
Tale struttura organizzativa è generalmente riportata nel manuale della qualità e può presentare le
interfacce con organizzazioni esterne.
ORGANIGRAMMA → sistema o diagramma che riporta le principali posizioni di direzione e di
esecuzione delle attività di un’organizzazione e le relative linee di dipendenza e di relazione,
compiti e responsabilità di ogni posizione.
La ISO9001 mi impone di definire chi fa cosa per le attività che influenzano direttamente la qualità
del prodotto, stabilire le linee di autorità e di comunicazione interne ed esterne ed individuare una
posizione di supporto, indirizzo e controllo per dare adeguate garanzie alla direzione dell’attuazione
dell’SGQ.
Nella ISO9001 inoltre, non esiste più la differenza tra chi fa e chi controlla:
la qualità è controllata dallo stesso operatore → è compito di tutti.
È doveroso assegnare a persone qualificate compiti di supporto e di supervisione generale per la
gestione della qualità in azienda, senza eliminare le attività di controllo qualità.
Può essere presente un responsabile della qualità, che insieme all’alta direzione si occupa
dell’applicazione della norma e può essere a capo di una struttura funzionale.
I suoi compiti sono:
• fornire alla direzione quanto necessario per i riesami
• effettuare monitoraggio e coordinamento a livello di sistema, e programmare ed effettuare
interni e sui fornitori (AUDIT: strumenti di check per ciò che è interno al sistema, ovvero
non misurabile)
• fornire supporto e assistenza per il controllo dei processi alle varie unità
• attività di controllo sui prodotti nei punti critici
• attività di misurazione, prove e collaudi a supporto delle linee operative
• effettuare valutazioni preventive
• effettuare analisi di rischio a supporto dei processi
• costituire un riferimento per gli aspetti di controllo e gestione dei processi, qualifica dei
processi, persone e progetti, e diffusione della conoscenza aziendale
• sensibilizzare e addestrare allo sviluppo e al miglioramento

PIANIFICAZIONE OPERATIVA (6)


Pianificazione operativa → attività decisionale con l quale si determina in che modo gli
obiettivi strategici saranno raggiunti. Essa parte dalla definizione di obiettivi intermedi e
individuazione del percorso per ottenerli
Pianificazione della qualità → parte dalla gestione della qualità mirata a stabilire gli obiettivi per la
qualità ed a specificare i processi operativi e le relative risorse necessarie per conseguire tali
obiettivi.

Per una pianificazione del sistema di gestione per la qualità è necessario un deployment degli
obiettivi verticale (azienda → divisione → stabilimento → reparto) e orizzontale.
quest’ultimo è importante per i processi operativi, cioè l’ultimo livello in verticale nella
scomposizione dei processi.
Il controllo di processo è applicato a tutto il SGQ e a tutti i processi.

Obiettivo: qualcosa a cui aspiro o a cui miro, relativo ad un determinato scopo. Gli obiettivi sono
generalmente specificati per i pertinenti livelli e funzioni dell’organizzazione.

Gli obiettivi devono essere espressi in modo che siano valutabili, ex ante per il loro livello
qualitativo ed ex post per il grado in cui sono effettivamente raggiunti.
Un obiettivo, inoltre, deve essere specifico, misurabile, affrontabile, realistico e programmato a
tempo.
Controllo di risultati a livello di sistema di gestione per la qualità:
il management controlla periodicamente i risultati economici, finanziari e tecnici tramite gli
indicatori per verificare l’efficacia dell’azione di controllo del sistema a fronte degli obiettivi
stabiliti e della concorrenza.
Indicatori:
• indicatori di risultato (ex post)
grandezza che consente di valutare sinteticamente l’output di un processo o dii una serie di
processi e elementi fra loro connessi (sistema).
Può essere rappresentata da un attributo qualitativo o da una forma frazionaria rispetto a un
valore preso a riferimento. La sua valutazione deve essere fatta rispetto all’obiettivo.
• Indicatori di processo (in process)
grandezza espressa in forma quantitativa o qualitativa che permette di tenere sotto controllo
attraverso un’azione di monitoraggio e/o misurazione un processo per mantenerlo entro i
limiti di variabilità stabiliti

un indicatore di risultato può essere un indicatore di processo per un processo di livello superiore.

SUPPORTO (7)
Risorse (7.1)
le risorse di cui parliamo nella 9001 sono le persone, infrastrutture, ambiente di lavoro, le
risorse per il monitoraggio, la conoscenza e le informazioni.
Nella 9001 non si parla di tecnologie e risorse immateriali, e soprattutto di risorse economiche e
finanziare (tutte cose trattate nella 9004).

PERSONE(7.1.1) COMPETENZA(7.2) CONSAPEVOLEZZA(7.3)


Competenza → capacità di applicare conoscenze e abilità per conseguire i risultati attesi, e si basa
su stabiliti livelli di istruzione, formazione ed esperienza
istruzione → rappresenta l’insieme delle conoscenze di base, sia a livello teorico che pratico
abilità → mette in relazione le prestazioni di un individuo con la soddisfazione di certi requisiti
qualifica → verifica e documentazione del possesso da parte della persona, delle caratteristiche e
della abilità richieste per lo svolgimento del compito che le viene assegnato

per la 9001 non è obbligatorio che il personale sia qualificato ma può esserlo per richiesta
contrattuale del cliente, per legge o come scelta aziendale.
Una persona che ottiene una qualifica deve mantenerla nel tempo.

ADDESTRAMENTO
obiettivo → sviluppare conoscenza e capacità relativi a una certa mansione.
comprende anche le informazioni che permettono di svolgere una tale attività
L’addestramento richiede la definizione delle abilità necessarie dei contenuti teorici e
dell’esperienza con lo scopo di fornire capacità tecniche, abilità, metodi, informazioni,
consapevolezza, le esigenze del cliente e delle norme da applicare.
Verifica addestramento:
• modo diretto → osservazione sul campo di conoscenze e abilità apprese
• modo indiretto → test per verificare il grado di miglioramento di conoscenze e abilità

FORMAZIONE → comprende l’addestramento. Non agisce solamente sulle conoscenze, ma anche


sui comportamenti e sugli atteggiamenti dei singoli: ha lo scopo di creare occasioni di crescita
individuale.

CONSAPEVOLEZZA → comprensione da parte delle persone circa le loro responsabilità e come le


loro azioni contribuiscano al conseguimento degli obiettivi dell’organizzazione.
Fattori che influiscono sulla consapevolezza:
• leadership del management
• addestramento
• informazione e sensibilizzazione nei confronti delle strategie
• politiche ed obiettivi aziendali
• azioni per affrontare rischi ed opportunità legate alle esigenze del personale

la ISO 9001 non obbliga il fatto che il personale sia soddisfatto, tuttavia lo considera come un PI le
cui esigenze sono da tenere in considerazione (sempre in ottica di soddisfazione del cliente).

Elementi che permettono lo sviluppo del fattore umano:


• capacità di guida del management
il comportamento direzionale è il modo in ci si attengono i manager nella guida dei dipendenti, può
essere autoritario o partecipativo a seconda delle caratteristiche personali del manager stesso, dei
dipendenti o delle attività svolte.

• Responsabilizzazione di tutti gli operatori aziendali (EMPOWERMENT)


porta ad un’organizzazione snella e flessibile, maggiori livelli di autonomia e favorisce la gestione
per processi nell’ottica dell’empowerment, ovvero l’assegnazione ai dipendenti di libertà e
autonomia organizzativa, conferendo addestramento, risorse e autorità al fine di favorire lo spirito
di squadra

MOTIVAZIONE → stato psicologico che determina l’intensità dell’impegno.


• Offrire a ogni membro dell’organizzazione la possibilità di sviluppare al massimo le proprie
potenzialità mediante lavori gradevoli che forniscono l’opportunità di un maggiore
coinvolgimento.
• Assicurare la comprensione e la consapevolezza degli obiettivi e dei compiti assegnati.
• Curare gli aspetti di sviluppo e crescita personale.
• Pianificare azioni di aggiornamento.
Per aumentare la motivazione si ricorre al coinvolgimento e alla partecipazione con lo scopo di
aumentare la comunicazione e il senso di appartenenza all’impresa, in un’ottica di miglioramento
continuo.

GRATIFICAZIONE
• incoraggiare i contributi che accrescono la qualità mediante adeguati riconoscimenti e premi
per i risultati raggiunti.
• Valutare periodicamente i vari fattori che consentono di motivare il personale.
• Gratificazione economica e personale.
• contratti di lavoro in funzione di capacità e funzionalità.

INFRASTRUTTURA (7.1.3)
sono edifici, spazi di lavoro e servizi connessi, apparecchiature di processo (hardware e software) e
servizi di supporto (tarsposrti, sistemi di comunicazione)

L’roganizzazione dovrebbe gestire in modo efficace ed efficiente le proprie infrastrutture,


valutandone periodicamente l’idoneità ai fini del conseguimento degli obiettivi prestabiliti tenedno
in considerazione sicurezza, costo capacità e impatto sull’ambiente di lavoro, senza dimenticare
rischi e azioni per mitigarli.

RISORSE PER MONITORAGGIO E MISURAZIONI (7.1.5)


PRECISIONE → misura la ripetibilità di una misura in termini di variabilità del dato in relazione
agli errori casuali.
Una misura è tanto più precisa quanto più i singoli valori misurati in condizioni di ripetibilità si
concentrano attorno alla medie della serie di misure effettuate.
ACCURATEZZA → esprime l’assenza di errori sistematici nella misura. Una misura è tanto più
accurata quanto più la media delle misura si approssima al vero valore della grandezza.
ROBUSTEZZA → capacità di un’apparecchiatura di misra di non essere influenzata da piccole e
impreviste variazioni nei parametri del metodo di misura e fornisce una indicazione della sua
affidabilità durante l’impiego normale.
RIFERIBILITà → proprietà di una misura di essere rapportata con valori noti a campioni
appropriati
SENSIBILITà → è costituita dalla più piccola grandezza in grado di generare uno spostamento
apprezzabile rispetto all’inizio della scala dello strumento.
Determina il limite inferiore del campo di misura dello strumento, mentre il limite superiore è dato
dal fondo scala: i due determinano l’intervallo di funzionamento.
RISOLUZIONE → rappresenta la minima variazione apprezzabile della grandezza in esame
attraverso tutto il campo di misura → rappresenta il valore dellultima cifra significativa ottenibile.
PRONTEZZA → è legata al tempo necessario affichè ci sia una variazione della grandezza in
esame, ovvero, è la velocità con cui lo strumento fornisce il risultato della misura.

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