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Obiettivi didattici
► Comuni sotto-punti
Vocabolario comune
Paragrafo 0 INTRODUZIONE
0.1 Generalità
0.2 principi di gestione per la qualità
0.3 Approccio per processi (PDCA E RBS)
0.4 Relazione con le altre norme di sistemi di gestione
4 Contesto dell’organizzazione
4.1 Comprendere l’organizzazione e il suo contesto
(requisito nuovo)
…e in sanità?
•Le strategie di contenimento dei costi e di miglioramento dei servizi.
• Il cambiamento delle priorità di programmazione in materia sanitaria, socio-sanitaria e socio-assistenziale.
• I meccanismi competitivi all’interno del sistema sanitario pubblico/privato sul versante dell’erogazione dei
servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali.
•La libertà di scelta del paziente che può decidere di farsi curare dove desidera e da chi desidera nell’ambito
del panel degli erogatori pubblici e privati a disposizione (medici, ospedali o altre tipologie di erogatori).
•Le modalità di finanziamento degli erogatori.
•Le economie e le diseconomie di scala (le dimensioni ottimali per l’efficienza di un’organizzazione variano
enormemente da un ambito all’altro).
•Il cambiamento tecnologico (leva motrice dell’aumento della spesa sanitaria).
•L’invecchiamento della società.
•Governance, struttura organizzativa, ruoli e responsabilità.
•Dimensione etica
•Norme, linee guida e modelli adottati dall’organizzazione.
•Capacità (in termini di risorse e conoscenza (tempo, persone, processi).
•I livelli di performance della struttura (outcome).
…e in sanità?
…Quali parti? Pazienti, personale, finanziatori, enti regolatori, fornitori, contesto sociale, etc.
Esclusioni:
Tutti i punti della norma, ove applicabili nel campo di applicazione, devono essere
attuati. Devono essere giustificate le eventuali esclusioni.
4.4.1 L’organizzazione deve adottare un approccio per processi per il proprio sistema di
gestione per la qualità.
L’organizzazione deve determinare i processi necessari per il sistema di gestione per la
qualità e la loro applicazione nell’ambito dell’intera organizzazione e deve:
a)Determinare gli input necessari e gli output attesi, per ciascuno di tali processi.
b)Determinare la sequenza e l’interazione fra i processi.
c)Determinare le modalità attraverso le quali assicurare il funzionamento ed il controllo dei
processi.
d)Definire le risorse coinvolte, verificare la loro disponibilità e determinare le responsabilità.
e)Affrontare rischi ed opportunità individuati (rif. Par. 6.1).
f)Valutare i processi, modificarli ove necessario e migliorarli.
4.4.2 L’organizzazione deve mantenere INFORMAZIONI DOCUMENTATE per sostenere il
funzionamento dei processi e conservare INFORMAZIONI DOCUMENTATE per dimostrare
che i processi sono attuati come pianificato.
Paragrafo 5 LEADERSHIP
5.2 Politica
5.2.1 Stabilire la politica per la qualità
5.2.2 Comunicare la politica per la qualità
L’alta direzione deve mostrare leadership e impegno nei confronti del cliente/paziente/utente.
Deve fare in modo che:
bas
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su
L’alta direzione deve stabilire, attuare e mantenere la
uri, in
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La politica:
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a)Dev’essere appropriata;
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degli obiettivi;
c)Includa l’impegno a soddisfare i requisiti e per il
miglioramento continuo del SGQ.
Le responsabilità ed autorità per i ruoli pertinenti devono essere definite, comunicate e capite
all’interno dell’organizzazione (Organigramma, Mansionario, Job Description).
Comunicare
Definire Definire Capire ruoli e
? responsabilità autorità
responsabilità
responsabilità ?
e autorità
6 Pianificazione
6.1 Azioni per affrontare rischi ed opportunità ((rif. 8.5.3 ISO
9001:2008)
6.1.1 L’alta direzione, nel pianificare il SGQ deve tenere in considerazione quanto specificato nei
punti 4.1 e 4.2 e definire rischi ed opportunità per assicurare che vengano conseguiti i risultati
attesi; incrementare gli effetti desiderati; ridurre o prevenire quelli indesiderati; ottenere il
miglioramento.
6.1.2 l’organizzazione deve predisporre tutte le azioni volte ad affrontare i rischi e le opportunità.
Queste devono essere parte integrante dei processi dell’organizzazione.
L’organizzazione deve valutare l’efficacia di tali azioni.
Ogni azione intrapresa per affrontare i rischi e opportunità deve essere proporzionata all’effetto
potenziale sulla conformità dei beni e dei servizi e sulla soddisfazione del
cliente/paziente/utente.
•Nota: Le opzioni per affrontare i rischi possono comprendere: evitare il rischio, assumersi il
rischio (opportunità), rimuovere la fonte del rischio, mitigare il rischio o accettare il rischio.
► RISCHIO
- "effetto dell'incertezza sugli obiettivi" (ISO 31000; 2.1)
- "effetto dell'incertezza" (Annex SL; 3.09)
Definire il contesto
Creare valore Mandato ed (5.3)
impegno (4.2)
Parte integrante dei processi
organizzativi
Valutazione del rischio
(5.4)
Parte del processo decisionale
Progettazione Identificazione del
Tratta esplicitamente della struttura di rischio (5.4.2)
l’incertezza riferimento per
gestire il
Sistematico strutturato e rischio(4.3) Analisi del rischio
tempestivo (5.4.3)
Basarsi sulle migliori Migliora
informazioni disponibili mento Attuare
continuo la
Su misura della gestione Ponderazione del
struttura del rischio (5.4.4)
Tiene conto dei fattori umani e di rischio
culturali riferimen (4.4)
to (4.6)
Trasparente ed inclusivo
Trattamento del rischio
Dinamico, iterativo e reattivo (5.5)
Monitoraggio e
al cambiamento.
riesame della
Favorisce il miglioramento struttura di
continuo e il consolidamento riferimento(4.5)
dell'organizzazione.
► IL RISCHIO IN SANITA’
Possibilità che un paziente/utente subisca un «danno o disagio imputabile, anche se in
modo involontario, alle cure sanitarie, che causa un prolungamento del periodo di
degenza, un peggioramento delle condizioni di salute o la morte», ma anche
«esposizione a inefficienze, disattenzioni, incidenti, imprevisti, errori … durante il
processo assistenziale, che possono determinare un danno più o meno severo
(allungamento della degenza, peggioramento delle condizioni di salute, invalidità
transitoria o permanente, morte)». DANNO:
EVENTO AVVERSO:
Le declinazioni del rischio: Danno o lesione non Evento avverso evitabile,
ERRORE: intenzionale determinata dalla determinato da un reale errore,
prestazione medica o dal incidente, insufficienza del
Azioni od omissioni con processo assistenziale che sistema.
potenziali conseguenze porta a morte, complicanza
negative per il pz.. E’ una situazione non
grave, prolungamento prevedibile, ma prevenibile
degenza non correlata alla (es. eventi avversi da farmaci
Evento possibile, atteso, se il
situazione clinica del paziente dovuti a loro erroneo uso;
sistema non attua strategie di
(es. caduta del paziente). malfunzionamento di un
controllo.
defibrillatore in una
Azione pianificata che fallisce il rianimazione).
suo obiettivo (es. EVENTO SENTINELLA:
somministrazione di un Alterazione dello stato psico
farmaco non idoneo). fisico del paziente (inclusa NEAR MISS:
Pianificazione errata per il malattia o morte) che non
dovrebbe verificarsi in base Evento avverso che non si concretizza per
raggiungimento di un obiettivo. l’intervento di cause favorevoli che ne
alle attuali conoscenze
medico-scientifiche. impediscono l’evoluzione verso il danno.
► Stabilire il contesto
Contesto interno ed esterno (rif. 4.1 ISO 9001:2015)
(5.3)
►
comportamenti relativi a regole già definite e ritenute idonee;
►
errore e conseguenze.
Monitoraggio e riesame
Confronto fra il livello di rischio trovato in occasione dell’analisi dello
► Ponderazione del stesso e i criteri di rischio definiti in occasione dell’esame del
rischio (5.4.4) contesto al fine di definire i processi decisionali da mettere in atto per
la gestione e trattamento del rischio.
Scelta di una o più opzioni (rif. Par. 6.1.2 nota 1 ISO 9001:2015) per
modificare il rischio e l’attuazione di queste opzioni (nella scelta delle
opzioni l’organizzazione deve tenere in considerazione vari fattori:
►
costi, modalità di attuazione e benefici derivanti, requisiti cogenti,
portatori di interesse, etc.).
►
► Trattamento del rischio Predisposizione ed attuazione di piani di trattamento del rischio che
(5.5) dovrebbero includere: motivazioni della scelta delle diverse opzioni,
benefici attesi, risorse coinvolte, tempistica, azioni proposte, modalità
di reporting e monitoraggio, etc.
METODI DI ANALISI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO - Root Cause Analysis – RCA
Analisi delle Cause Profonde settembre 2009 – vol. 1
(http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_pubblicazioni_1103_allegato.pdf)
SICUREZZA DEI PAZIENTI E GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO: MANUALE PER LA FORMAZIONE DEGLI
OPERATORI SANITARI (http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_pubblicazioni_640_allegato.pdf)
GUIDE PER UN'ASSISTENZA SANITARIA PIÙ SICURA (rivolte a tutti coloro che sono coinvolti, a vari livelli, nella
promozione della sicurezza dei pazienti)
http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_3_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=dossier&p=dadossier&id=5&tab=3
6.2.2 Nel pianificare come raggiungere i propri obiettivi per la qualità l’organizzazione deve determinare:
Cosa sarà fatto
Quali risorse occorreranno
Chi saranno i responsabili
Quando sarà completato
Come saranno valutati i risultati
•COMUNICATI •AGGIORNATI
0%
10% 50%
40% 79%
49%
Paragrafo 7 SUPPORTO
7.1 Risorse
7.1.1 Generalità
7.1.2 Persone
7.1.3 Infrastruttura
7.1.4 Ambiente per il funzionamento dei
processi
7.1.5 Risorse per il monitoraggio e la
misurazione
7.1.5.1 Generalità
7.1.5.2 Riferibilità delle misurazioni
7.1.6 Conoscenza organizzativa
7.2 Competenza
7.3 Consapevolezza
7.4 Comunicazione
7.5 Informazione documentata
7.5.1 Generalità
7.5.2 Creazione e aggiornamento
7.5.3 Controllo delle informazioni documentate
7.1 Risorse
7.1.1Generalità (rif. 6.1 SO 9001:2008)
L’organizzazione deve individuare e possedere risorse per istruzione, attuazione,
mantenimento e miglioramento del SGQ, considerando le capacità delle risorse
interne e che cosa ottenere dai fornitori esterni.
7.1.2 Persone (rif. 6.1 SO 9001:2008)
…e in sanità?
a) risorse interne: risultati di audit clinici, condivisione di conoscenze od esperienze non documentate,
risultati di miglioramenti ottenuti nei processi, monitoraggio di determinati fenomeni, etc..
b) Risorse esterne: normative, LG, protocolli, ECM, confronto con best practice, fornitori, etc..
► Appendice A.6
8 ATTIVITA’ OPERATIVE
8.1 Pianificazione e controllo operativi (rif. 7.1 e 4.1 ISO 9001:2008)
L’organizzazione deve pianificare, determinare e controllare le attività relative all’erogazione dei servizi
incluse le azioni definite nel punto 6:
a)Definendone i requisiti per i servizi (valutazione e selezione fornitori in base alla loro capacità di fornire
prodotti/servizi conformi);
b)Definendo i criteri per processi, accettazione dei prodotti e servizi (informazioni per i prodotti/servizi come
requisiti per l’approvazione, procedure, processi, apparecchiature, requisiti del SGQ, etc.).
c)Definendo le risorse necessarie per la conformità ai requisiti (requisiti delle risorse);
d)Effettuando il controllo delle attività conformemente ai requisiti (stabilendo ed effettuando i controlli o altre
attività necessarie per assicurare che il prodotto/servizio acquistato soddisfino i requisiti);
e)Determinando, mantenendo e conservando INFORMAZIONI DOCUMENTATE:
1. per dare evidenza che i processi siano stati attuati come pianificato;
2. per dare evidenza della conformità di prodotti e servizi.
È necessario tenere sotto controllo le eventuali modifiche che sono state pianificate e riesaminare le
conseguenze dei cambiamenti involontari con azioni volte ad attenuare gli effetti negativi.
Inoltre l’organizzazione deve tenere sotto controllo i processi affidati all’esterno (rif. 8.4).
…e in sanità?
Informazioni di ritorno dal cliente ⇒ gradimento servizio, reclami
…e in sanità?
La proprietà del cliente include: la persona stessa e i suoi materiali biologici; i dati forniti; i documenti forniti (indagini
diagnostiche, tessera sanitaria, etc.); oggetti personali.
8.2.3 Riesame dei requisiti relativi ai prodotti e servizi (rif. 7.2.1 e 7.2.2 ISO
9001:2008)
8.2.3.1 L’organizzazione deve dare garanzia dell’avere le capacità per soddisfare i requisiti da dare ai clienti.
Prima di fornirli deve effettuare un riesame che includa:
a) Requisiti specificati dal cliente/utente/paziente;
b) Requisiti non precisati dal cliente/utente/paziente però necessari per l’uso specificato o atteso, dove
conosciuto;
c) Requisiti stabiliti dall’organizzazione;
d) Requisiti cogenti relativi ai servizi;
e) Requisiti relativi al contratto o ordine diversi dai precedenti.
…
Auditor interni 9001:2015-19011:2018 _ 65
La nuova Norma ISO 9001:2015 - Sanità
…
L’organizzazione deve dare garanzia che siano risolte eventuali differenze fra i questi requisiti e quelli definiti nel
contratto/ordine.
Se il cliente non fornisce una dichiarazione documentata circa i propri requisiti, questi devono essere confermati
dall’organizzazione prima di essere accettati.
…e in sanità?
-requisiti delle prestazioni (es. impegnativa, richiesta di esame, etc.);
-eventuali standard di qualità (es. registro degli indicatori di Struttura, Carta dei Servizi);
-le modalità di erogazione delle prestazioni (es. procedure e/o istruzioni operative);
-le modalità di accesso al servizio (es. guida ai servizi, Carta dei Servizi);
-i documenti e la modulistica di supporto (es. mod. di consenso trattamento dati sensibili, mod. consenso informato, cartella
clinica);
-le modalità di pagamento (es. ticket).
-Informazioni relative al servizio: Carta dei Servizi, CUP, sito internet, accoglienza in reparto, accettazione ambulatoriale.
8.2.4 Modifiche ai requisiti per prodotti e servizi (rif. 7.2.2 ISO 9001:2008)
Quando i requisiti vengono modificati, l’organizzazione deve assicurare che le idonee INFORMAZIONI
DOCUEMENTATE siano aggiornate e le risorse relative messe a conoscenza di ciò.
L’organizzazione deve determinare che processi, prodotti e servizi forniti dall’esterno siano conformi ai
requisiti.
L’organizzazione deve definire i controlli da attuare quando questi:
a)Devono essere incorporati nei servizi dell’organizzazione;
b)Sono direttamente forniti ai pazienti/utenti per conto dell’organizzazione;
c)Un processo o una sua parte vengono forniti da fornitore esterno per conto dell’organizzazione;
d)Un processo o una sua parte viene fornita da fornitore esterno come esito di una decisione
dell’organizzazione.
L’organizzazione deve definire e attuare i criteri per la valutazione, selezione, monitoraggio delle prestazioni e
rivalutazione dei fornitori esterni…
Devono essere conservate INFORMAZIONI DOCUMENTATE di queste attività ed ogni azione che origina
dalle valutazioni.
…e in sanità?
-Farmaci, apparecchiature, professionisti (medici, infermieri, OSS, fisioterapisti, etc.), laboratori «service», etc..
8.4.2 Tipo ed estensione del controllo (rif. 7.4.1, 7.4.3 ISO 9001:2008)
L’organizzazione deve fare in modo che processi, prodotti e servizi forniti dall’esterno non influenzino in maniera
negativa la capacità dell’organizzazione di erogare servizi conformi per clienti/pazienti/utenti. Per questo:
a) I processi, prodotti e servizi forniti dall’esterno devono essere sotto il controllo del SGQ dell’organizzazione;
b) Definire sia controlli che l’organizzazione intende effettuare al fornitore esterno, sia quelli che intende applicare agli
output risultanti.
c) l’organizzazione deve tenere in considerazione:
1. l’impatto potenziale dei processi, prodotti e servizi forniti dall’esterno hanno sulla capacità
dell’organizzazione di erogare servizi conformi per clienti/pazienti/utenti.
2. l’efficacia dei controlli applicati dal fornitore esterno.
d) Definire verifiche e altre attività atte a garantire che processi, prodotti e servizi forniti dall’esterno siano conformi ai
requisiti.
…
f) La validazione e rivalidazione della capacità di ottenere i risultati definiti per l’erogazione dei servizi nel caso in cui gli output non
possano essere verificati a seguito di successivi monitoraggi e misurazioni.
…e in sanità?
In ambito sanitario possono essere definiti processi soggetti a validazione:
-Processi diagnostico-terapeutici attuati dalle risorse sanitarie (questi sono validati dal Ministero della Salute, Regione, Società
Scientifiche; sono riconosciuti nella letteratura di riferimento; sono definiti es attuati in base ai percorsi e profimi assistenziali
aziendali).
-- Processi di riconsegna di dati diagnostici relativi alle apparecchiature di laboratorio (validazione del processo a seguito dei
CQI con esito positivo).
Identificare Misurare e
? gli output monitorare
Identificare
lo stato ?
SI conservare …e in sanità?
Rintracciabilità? informazioni •persone da assistere;
documentate •Campioni biologici;
•Documenti di registrazione dati;
•Apparecchiature;
•Neonati, coppia madre-figlio;
•Emocomponenti, etc.
L’organizzazione deve avere cura delle proprietà dei clienti/pazienti/utenti e anche dei fornitori esterni, se queste sono sotto il
controllo o vengono utilizzate da questa.
L’organizzazione deve identificare, verificare, proteggere e salvaguardare le proprietà dei clienti/pazienti/utenti e anche dei
fornitori esterni da utilizzare o essere inglobata nei servizi.
Qualsiasi proprietà del cliente/utente/paziente che sia persa, danneggiata o trovata inservibile l’organizzazione deve riferirlo al
cliente/utente/paziente o fornitore esterno e conservare INFORMAZIONI DOCUMENTATE sull’accaduto.
? Identificare
la proprietà Proteggere e
Perduto?
•SI Conservare
informazioni
?
del cliente salvaguardare Danneggiato? documentate
ed informare
•NO
•SI
Verificare
Utilizzare o
la proprietà •Idoneo?
incorporare
del cliente
•SI
•NO
…e in sanità?
La proprietà del cliente include: la persona stessa e i suoi materiali biologici; i dati forniti; i documenti forniti (indagini
diagnostiche, tessera sanitaria, etc.); oggetti personali, etc..
La proprietà del fornitore esterno include: apparecchiature in comodato d’uso, ambienti di lavoro, materiali biologici, etc..
…e in sanità?
Prodotti e materiali (medicinali, dispositivi medici, etc.); Materiale Biologico; Documenti sanitari; etc..
8.7 Controllo degli output non conformi (rif. 8.3 ISO 9001:2008)
8.7.1 L’organizzazione deve garantire che gli output non conformi ai requisiti siano identificati e tenuti sotto controllo al fine di
prevenirne l’uso o la consegna involontaria.
L’organizzazione deve attuare azioni adeguare in base alla natura della non conformità e al suo effetto sulla conformità dei
prodotti/servizi.
Gli output non conformi devono essere trattati con:
a) correzione;
b)Segregazione, contenimento, sospensione, restituzione della fornitura;
c)Informazione al cliente;
d)Accettazione previa autorizzazione;
Quando gli output non conformi vengono corretti, bisogna verificare la conformità ai requisiti.
8.7.2 L’organizzazione deve conservare INFORMAZIONI DOCUMENTATE che:
Descrivano la NC; le azioni adottate; ogni concessione data; individuino l’autorità che decide le azioni in merito alla NC.
L’organizzazione deve:
a) Pianificare, definire, attuare e mantenere il/i programma/i degli audit che devono includere:
frequenza, metodologie, responsabilità, requisiti di pianificazione e reporting. Questi devono tenere
in considerazione l’importanza dei processi, i cambiamenti dell’organizzazione e gli esiti degli audit
precedenti.
b) Definire criteri e ambiti di applicazione dell’audit;
c) Scelta degli auditor per assicurare obiettività e imparzialità.
d) Assicurare che i risultati degli audit siano comunicati ai pertinenti livelli dell’organizzazione;
e) Adottare correzione e azioni correttive;
f) Conservare INFORMAZIONI DOCUMENTATE per dare evidenza dell’attuazione del programma
e dei risultati dell’audit.
PUNTO 10 MIGLIORAMENTO
10.1 Generalità
10.2 Non conformità ed azioni correttive
10.3 Miglioramento continuo
10 MIGLIORAMENTO
10.1 Generalità (rif. 8.5.1 9001:2008)
L’organizzazione deve migliorare continuamente l’efficacia del SGQ al fine di soddisfare i requisiti del cliente
ed accrescere la sua soddisfazione attraverso:
a)Il miglioramento dei servizi volto al soddisfacimento dei requisiti e affrontare esigenze ed aspettative
future;
b)Correzione, prevenzione, riduzione effetti indesiderati;
c)Miglioramento delle prestazioni e dell’efficacia del SGQ.
•Progettazione ed Erogazione
del servizio - Processi (ISO 4, 6, •Definizione ruoli, responsabilità e •Direzione (ISO 4, 5, 6, 7, 9,
8, 9, 10): competenze. Formazione ed 10):
aggiornamento professionale - Pianificazione strategica
- Governo Clinico
(ECM) (ISO 7) - Programmazione e
- Risk Management
- Percorsi assistenziali • Controllo
- EBM - Obiettivi di budget
- Audit Clinici - Benchmarking
- Non conformità
- Azioni di miglioramento
•Gestione
tecnologie e
ambiente di
lavoro (Ing.
•Informazioni Clinica,
documentate (Linee ufficio
Guida, Protocolli, tecnico,
etc. e CC, CI, SUT, RSPP) (ISO 7)
PAI, CQI/VEQ, etc.)
(ISO 7)
•Approvvigionamenti e
•Soddisfazione delle gestione fornitori comprese le
parti interessate attività date in outsourcing
(URP) (ISO tutta la (ISO 8)
norma, 9) CERTIFICAZIONE
Auditor interni 9001:2015-19011:2018 _ 87
•FINE prima parte
•Contesto organizzativo
•Organizzazione interna
•Parti interessate
•Punti di Forza/Punti di Debolezza
•
Auditor interni 9001:2015-19011:2018 _ 93
•PARTI INTERESSATE
•I
•Rigidità •Flessibilità
•L’organizzazione dovrà essere in grado di modificare se stessa in base alle necessità. Nuovi
comportamenti organizzativi dovranno comunque essere rigorosamente mantenuti fino a quando
nuove necessità richiederanno nuove modifiche.
•Stabilità •Adattamento
•In una macchina è prioritaria la stabilità dei comportamenti. Invece i comportamenti per un essere
vivente devono adattarsi al mutevole contesto. Per quanto occorre andrà poi assicurata la
necessaria ripetibilità di tali mutuali comportamenti
•Priorità ai risultati, e non alle prescrizioni. Non è sufficiente operare secondo le regole stabilite se
non si tiene presente l’obiettivo finale per cui ciò viene fatto e se non si verifica che le azioni stiano
andando verso tale obiettivo.
•Le procedure predeterminate potrebbero da sole non essere sufficienti ad affrontare qualsiasi
scenario, Nell’organizzazione vengono assunte decisioni a tutti i livelli. Occorre che sia disciplinato il
processo decisionale. Quanto deciso andrà poi applicato con rigore.
•Conservazione •Innovazione
•Un meccanismo inanimato deve mantenere il suo stato originario il più a lungo possibile. Le
organizzazioni come entità organiche devono invece saper concepire e attuare soluzioni innovative
per i processi/prodotti servizi.
•Il continuo affinamento delle prestazioni meccanismo ottenuto attraverso il miglioramento continuo;
ciò potrebbe non bastare nel caso dell’organismo viventi, che deve saper applicare tutte le forme di
miglioramento (es. miglioramenti dirompenti) .
•Da procedure documentate e manuale qualità(inteso come manuale d’uso dei meccanismi) si passa
ad informazione documentata con accento sul termine informazione (come indispensabile per
orientare i comportamenti organizzativi).
•Ad un meccanismo non si associa l’idea di una conoscenza centrale, invece l’organizzazione in
quanto organismo pensante dispone di un proprio patrimonio cognitivo che andrà gestito
(determinato, protetto, utilizzato, sviluppato)nel sistema qualità.
•Per un meccanismo i cambiamenti sono eventi nuovi che potrebbero disturbarne gli equilibri come
tali essi vanno affrontati per preservare l’integrità. In un sistema vivente il cambiamento è vitale: esso
andrà quindi perseguito e gestitocome processo.
•CONTESTO ESTERNO
•Cliente/Fornitori/Partener/Finanziatori
•CONTESTO INTERNO
•Mercato/Cliente
•CONTESTO INTERNO
•Economico/risorse/leader
ship/teconologia
•Punti di forza e
•Punti di debolezza
•Opportunità/minacce
•Contesto organizzativo
1. Completezza ed esaustività
3. Correttezza
4. Adeguato dettaglio
5. Attualità
6. Univocità
7. Comprensibilità/chiarezza
8. Pertinenza/specificità.
Auditor interni 9001:2015-19011:2018 _ 106
•Question identificazione di Parti interessate
dell’organizzaione
•Da UNI ISO 26000:2010 identificazione stakeholder….
•Opinione
pubblica/consumatore
•Enti certificatori/enti di
accreditamento
•Fornitori
•Sindacati/associazione
categoria
•Associazioni
Pazienti/consumatori
•Vicinato
Auditor interni 9001:2015-19011:2018 _ 110
•En
ti r •Processi realizzazione servizio sanitario
eg
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•V •Am er
min •Le
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•Logistica
•Servizi •Diimissione
•Fornitori
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•logistica
•Materie prime •Prodotto finito
•Fornitori
o
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•
•Produzione
•Approvvigionamento
•Immagazzinamento
•consegna
•Analisi scenari
•Processi •Gestione HR •Processi
supporto manageriali •Piani strategici
•Misure e monitoraggi
•Ristrutturazione
organizzative
•Competenze
•Piani industriali
•Comunicazione
•Risk management
•Informazioni documentate
•Lobby
•informatica
•Comunicazione
•Gestione delle relazioni
•Budget amministrazione
•Pre analitica
•Approvvigionamento e logistica
•Analitica
•Post analitica
•Gestione HR
•Analisi scenari
•Processi •Ingegneria clinica uff tecnici •Processi
supporto manageriali •Piani strategici
•Pulizia
•Ristrutturazione
organizzative
•Comunicazione
•Piani industriali
•Informazioni documentate
•Risk management
•informatica
•Lobby
•Gestione delle relazioni
•Comunicazione
•Budget amministrazione
•VEQ
•Approvvigionamento e logistica
•Dimissione
•Follow up
•Gestione HR
•Analisi scenari
•Processi •Ingegneria clinica uff tecnici •Processi
supporto manageriali •Piani strategici
•Pulizia
•Ristrutturazione
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