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Misure Dimensionali e Incertezza

Marco Tarabini
marco.tarabini@polimi.it
Copyright Politecnico di Milano, sezione di Misure e Tecniche sperimentali
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
Misure dimensionali
Problemi delle misure dimensionali:
incertezza
posizione e direzione della misura
scelta dello strumento adeguato
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
Tipi di strumenti (1)
Sistemi a contatto:
Calibri
Micrometri
Comparatori (alesametri etc.)
Macchine di misura di coordinate CMM
Possono essere:
analogici o digitali
decimali, ventesimali, centesimali, millesimali.
per dimensioni esterne, interne, di profondit o per misure di
diametri
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Tipi di strumenti (2)
Sistemi non a contatto:
sistemi di visione
sensori ad ultrasuoni
metodi interferometrici
sensori a triangolazione
sensori capacitivi
sensori a correnti parassite
comparatori pneumatici etc.
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D
Ripetendo le misure si possono ottenere
risultati diversi a causa dellinadeguatezza
del modello.
Misure dimensionali
Un riscontro fisso viene posto a contatto con la prima superficie
delloggetto da misurare.
Un riscontro mobile viene portato a contatto con la seconda
superficie.
Esempio
Modello: tubo cilindrico misurato con forcelle del calibro caratterizzate
da superfici piane e parallele tra loro.
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Calibro
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Calibro
Si considera uno strumento semplice: il CALIBRO.
La sua spiegazione aiuter anche nella comprensione di alcune
caratteristiche metrologiche degli strumenti di misura.
Lo strumento pi correttamente definito come CALIBRO A
CORSOIO VENTESIMALE.
Esiste una norma UNI (Ente normatore italiano) ISO (Ente normatore
internazionale), la UNI-ISO 3599, che fissa materiali, dimensioni,
incertezze del calibro.
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Calibro
Perch calibro VENTESIMALE? Si tratta di 1/20
mm, ossia la pi piccola quantit che si riesce a
leggere con lo strumento, ma con un significato!!
Infatti nulla vieterebbe di giocare su un
qualunque sistema di amplificazione della lettura
per leggere quantit pi piccole di 1/20 mm, ma
non avrebbe senso, perch limpegno per
leggere pi cifre significative sarebbe di fatto
vanificato, ad es. dallassenza di un sistema che
controlli la forza esercitata sul pezzo (effetto di
carico).
Se si vuole andare oltre 1/20 mm, bisogna
controllare la temperatura.
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Calibro
Misura di dimensioni interne, esterne e di profondit.
Differenti lunghezze, tipiche 135-150 mm
Risoluzione 1/10-1/20 mm
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Nonio
Poich locchio non in grado da solo di apprezzare 1/20 mm, c un
sistema di amplificazione della lettura attraverso un elemento che si
chiama NONIO.
10
0
0 10
9 parti sulla scala graduata = 10 parti sulla scala del nonio
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11
5 15
0.1
10
0
20 10 25
1.9
5 15
0.1 x 5 = 0.5
10
0
20 10 25
Lettura del Calibro
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12 Incertezza nelle misure col del calibro
1. imperfezioni di tracciatura della scala graduata g
2. lettura l
3. imperfezioni costruttive
beccucci non paralleli np
beccucci non perpendicolari allasta perp
4. errore di Abbe
5. effetto di carico: schiacciamento del pezzo sch
6. deformazione dei beccucci def
7. ambiente:
temperatura t
umidit atmosferica u
pressione p
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13 Incertezza Combinata
La somma (non algebrica) di tutte le incertezze citate costruttive d
una stima dellincertezza combinata della misura e che definisce
quanto lo strumento accurato.
Diminuire lincertezza costa con legge non lineare (a volte dimezzare
lincertezza significa decuplicare i prezzi).
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14 Calibro
Graduazione: lavorazione accurata:
g=0.02 (20 m)
con distanza tra le tacche di 1 mm.
g lincertezza tra due tacche qualunque, dunque funzione
crescente del fondo scala;
se il fondo scala raddoppia, a pari costo raddoppia g
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Limite allamplificazione
lincertezza di graduazione
Calibro
Lettura: le tacche distano al minimo 0.5 mm. Si riesce a valutare fino
ad 1/5 della distanza tra due tacche poste ad 1 mm (0.2 mm sarebbe
la minima incertezza in lettura).
l va dunque migliorata nonio (divide in 10 parti 9 mm)
Oltre il nonio ventesimale inutile spingersi perch diventa difficile
capire quali tacche si sovrappongono. Altra possibilit per amplificare
(fino a 50 o 100) luso di ruote dentate con opportuno.
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A B
A B
Calibro
Costruzione dello strumento:
Parallelismo: se, accostati i beccucci, non trafila luce,
Lincertezza dellordine del m
Perpendicolarit:
Entrambe queste incertezze possono farsi coerenti con quella di
graduazione
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t=d
SI
d
t
NO
Condizione di Abbe:
verificata se le direzioni d di movimento e t di contatto
coincidono:
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18 Effetto di carico
Effetto di carico: si pu ridurre la pressione dei beccucci sul pezzo,
ma ci sono dei limiti (eliminazione di aria ed untuosit, che obbliga
comunque ad esercitare una certa forza)
Deformazione dei beccucci: anche qui si pu supporre che edef 0.02
mm; per ridurre questo problema
strumento pi rigido
pressione sui beccucci limitata
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c = c
2
i
| | mm
def sch perp np g
04 . 0 02 . 0 4
2
= = + + + + = c c c c c c
Combinazione degli effetti:
Si supponga che, ai fini dellincertezza complessiva della misura,
contino quattro delle cause elencate: a ciascuna si associa un valore
di 0.02 mm; non esiste a priori nessun motivo per cui i pesi da
attribuire alle singole incertezze possano essere diversi.
Incertezza combinata:
Con quattro incertezze parziali da 0.02 mm lincertezza standard
combinata di 0.04 mm; si arrotonda a 0.05 mm, ossia 1/20 (calibro
ventesimale) !!
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20 Attenzione
Quanto detto significa che il calibro risolve il ventesimo di mm
(sempre!) e che nella migliore delle ipotesi, se ben impiegato, anche
lincertezza di misura nellintorno del ventesimo di mm.
La situazione ottimale avere uno strumento la cui risoluzione sia
prossima allincertezza: non serve a niente un calibro che consente di
leggere il nanometro quando tanto si visto che non possibile avere
incertezze inferiori a 1/20 mm
Sarebbe come fornire la larghezza di una porta ad es 90 cm, con
lincertezza di 1m
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21 Condizioni Ambientali
Non si sono considerate ancora le grandezze come temperatura,
umidit Un controllo sulle condizioni ambientali ha senso se
lincertezza associata alle loro variazioni pu diventare preponderante
rispetto alle altre incertezze.
In genere le tarature sono riferite a T=20C p=1 atm
Se ci si scosta molto ad es dal valore di 20C si pone il problema
della dilatazione termica dello strumento. Noto =(l/l)/C si trova la
massima variazione di temperatura che provoca unincertezza
paragonabile a quelle costruttive.
Si cercano dunque materiali con bassi , ma in genere accade che la
resistenza alla corrosione bassa. In genere si possono accettare t
di decine di C, pressione ed umidit non sono problemi per il calibro
ma per il pezzo.
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22 Note
con =0.05mm il fondo scala arriva a 500 mm; se la rugosit
superficiale del pezzo supera i 0.05 mm non il caso di cercare
accuratezze inferiori a 1/20 mm
anche un pezzo molto sporco pu falsare la misura.
in corrispondenza alla classe di precisione sono collegati i campi di
variabilit delle condizioni ambientali
fondo scala ed incertezza costituiscono un prodotto circa costante. Se
ad esempio desidero scendere allincertezza di 1/100 dovr anche
ridurre il fondo scala!
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23 Normativa Incertezza di Misura
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( ) L + 1 . 0 50
Normativa Incertezza di Misura
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Normativa Metodi di Controllo
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26 Micrometro
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27 Micrometro
Normativa di riferimento: ISO 3611
Campo di misura: 25 mm
Questo non significa che tutti i micrometri misurino da 0 a 25mm;
esistono ad esempio strumenti per misurare da 5 a 30mm o da 75 a
100mm a seconda delle applicazioni
Risoluzione: 0.01 mm
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1 INCUDINE FISSA
2 INCUDINE MOBILE
3 MANICOTTO INTERNO
4 VITE MICROMETRICA
5 LINEA DI FEDE
6 TAMBURO MOBILE GRADUATO
7 CHIOCCIOLA REGISTRABILE
8 LIMITATORE DI COPPIA
9 PLACCHE ISOLANTI TERMICHE
10 DISPOSITIVO DI BLOCCAGIO
DELLASTA MOBILE
1
2
3
4
5
9
6
8
10
7
Schema tipico Micrometro
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29 Lettura del Micrometro
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30 Misure non corrette
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31

c = c
2
i
( ) m 3 mm 003 . 0
3
01 . 0
2
=
Incertezza - Micrometro
Si ragiona in modo del tutto simile a quanto visto per i calibri
In questo caso, essendo lo strumento pi complesso del calibro, si
pu ipotizzare la presenza di nove cause di incertezza tra loro
incorrelate.
Se cos fosse, lincertezza tollerata su ciascuna singola fonte sarebbe:
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32 Incertezza - Micrometro
Sono di importanza fondamentale:
passo della vite
deformazioni dellincudine
giochi tra i filetti di vite e madrevite
parallelismo tra punta e contropunta
ortogonalit tra punta e contropunta
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33 Passo della vite
Errore massimo di 3m; langolo del filetto deve essere rigorosamente
costante; gli errori sul passo si verificano con blocchetti che dovranno
coprire sia tutta la lunghezza della scala, sia tutte le posizioni angolari
della vite.
FONDO SCALA: 25 mm
PASSO: 0.5 mm, 1 mm
Se i pezzi sono maggiori di 25 mm si usa uno stativo pi lungo,
esistono supporti per misure di pezzi fino a 500 mm.
2 problemi: - verifica dello zero iniziale (incertezza <3m)
- il campo di misura comunque di 25 mm
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34 Deformazione dellincudine
Lincudine deve essere robusta e massiccia.
Anche il pezzo non deve essere deformato.
La vite pu premere molto sul pezzo anche con una modesta coppia
di serraggio (da cui lutilizzo di una frizione).
Velocit di accostamento: deve essere costante, n alta, n bassa (se
no anche la frizione non serve).
Lincudine non deve deformarsi pi di 3 m sotto una forza di 10 N
che tende a divaricarla.
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35 Giochi
Vite e madrevite hanno diametro medio diverso
Possibilit di avanzamento senza rotazione (<3m).
Costruzione della madrevite a settori per la ripresa dei giochi
E possibile cambiare la posizione dello zero, ferma restando la
vite, per compensare le usure e le deformazioni permanenti.
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36 Planarit e Perpendicolarit
La lavorazione di punta e contropunta deve rispettare lincertezza di
3m.
Controllo con i vetri ottici, che hanno facce piane e parallele con
accuratezza assai elevata (<< /2, con pari alla minima lunghezza
donda nel visibile).
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37 Planarit e Perpendicolarit
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38
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39 Comparatore
Normativa di riferimento: ISO R463
Campo di misura: 10 mm
Risoluzione: 0.01 mm
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40
totalizzatore
Strumenti analogici e digitali - particolarit
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41 Funzionamento
Asta a cremagliera ed
ingranaggi amplificano
il movimento di un tasto
sonda (fino a 100
volte).
1 giro = 1 mm
fondo scala 10 mm
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42
comparatore
pezzo
Utilizzo
Lo strumento va fissato con un supporto solidale con un piano, dove
si mette loggetto da misurare.
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43 Precauzioni duso
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44 Asse di Misura
Linea ideale, spazialmente orientata rispetto al misurando, lungo la
quale viene individuata lintersezione della superficie tecnica del
misurando stesso.
Lasse di misura deve essere orientato coerentemente secondo il
modello di misura (problema del segno)
Analogamente a quanto visto per i micrometri, la lettura del centesimo
non garantisce automaticamente unincertezza del centesimo!
Nellipotesi in cui valgano le stesse considerazioni fatte per altri
strumenti, ogni parte del comparatore non deve causare incertezze>di
qualche m.
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45 Incertezza - Comparatore
(np)graduazione s qualche m, np = numero generico di passi
deformazione dello strumento s qualche m: occorre dimensionare in
maniera opportuna il supporto che regge lo strumento
la forza di contatto sul pezzo deve essere mantenuta circa costante
forza di contatto appropriata (10 N) (elimina aria tra pezzo e sonda)
giochi ruota dentata cremagliera: gioco <3m; molle che fanno
avvenire sempre i contatti su una sola faccia
forza di attrito (colpetti sul quadrante)
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46 Misure Tempo-Varianti
Il comparatore permette misure pi rapide rispetto al micrometro
(pagate con un minor fondoscala): questo ne rende possibile lutilizzo
in campo dinamico per fenomeni a bassa frequenza.
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47 Riferimento Misure relative
Col comparatore difficile fare misure assolute: va bene per
differenze tra una misura incognita ed una nota:
Esempio1: Esempio2:
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48
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49 Comparatori Millesimali
Andare verso incertezze minori (apprezzare il m) significa diminuire
ancora il fondo scala. Esistono i comparatori millesimali (fondo scala
di qualche decimo di mm).
Principio analogo al comparatore centesimale, lamplificazione di
100 volte.
Nella costruzione i=frazioni di m
Forze di contatto costanti, supporti rigidi, utilizzo in camere
climatizzate. Si usa solo per pezzi rettificati (rugosit < 1 m). Per non
misurare rugosit la sonda ha la punta sferica.
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50 Blocchetti di riscontro
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Classe Tolleranza
00 0.05 + 0.001 L
0 0.10 + 0.002 L
1 0.20 + 0.004 L
2 0.40 + 0.008 L
Blocchetti di riscontro
In acciaio speciale, portano impressa la lunghezza nominale a
20C.Per i materiali e i trattamenti, si rimanda alle norme UNI
(ceramici o in acciaio).
I blocchetti sono realizzati con diverse tolleranze: si hanno diverse
classi di campioni.
L lunghezza nominale [mm]
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Sferici
Cilindrici
Prismatici
l
l
l
Tipi di campione
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53 Utilizzo e Precauzioni
Utilizzo:
verifica calibri, comparatori, micrometri,
riscontri tipo passa/non passa
Precauzioni
maneggiare con pinze, materiale particolarmente stabile;
ungere per prevenire corrosione.
attenzione alla temperatura di utilizzo (correzione tramite )
attenzione a rugosit, pulizia e rigidezza del piano di riscontro cui
il blocchetto appoggiato
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L
n
Uso di blocchetti in serie
Se puliti ed accostati, i blocchetti aderiscono tra loro. Controlli molto
accurati su planarit e perpendicolarit delle facce (metodi
interferometrici).
Problema: meglio realizzare un campione di lunghezza con pochi
blocchetti o con tanti blocchetti?
Esempio: blocchetti di classe 0: = (0.1+L/500)
Si voglia realizzare L=90 mm
1 blocchetto
L=90 mm
= (0.1+0.18)=0.28 m
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55
m
i
c c 2771 . 0 16 3
2
= = =

Uso di blocchetti in serie
3 blocchetti
L=30 mm
= (0.1+0.06)=0.16 m
L = 30 X 3 = 90 mm
9 blocchetti
L=10 mm
= (0.1+0.02)=0.12 m
L = 10 X 9 = 90 mm
m
i
c c 36 . 0 12 9
2
= = =

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56 Dispositivo per la taratura
57
Incertezza
Incertezza intrinseca, errori sistematici e casuali.
Compatibilit tra misure.
Valutazione dellincertezza con procedura di tipo A e B
Incertezza combinata
Incertezza estesa
Propagazione dellincertezza nelle catene di misura
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Una MISURA una informazione costituita da (UNI 4546):
Numero
Incertezza (con il livello di confidenza secondo UNI-CEI 9)
Unit di misura
Assegnati a rappresentare un parametro in un determinato stato del
sistema.
58 Partiamo sempre dalla UNI 4546
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Numero e cifre significative
Cifre significative: concetto legato allapprossimazione con cui si
sceglie di rappresentare una grandezza.
Errore di arrotondamento s 5 10-n
n = numero di cifre significative utilizzando la notazione scientifica
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60 Cifre Significative
Si ricorda che lincertezza va espressa sempre con una o due cifre
significative.
Nellespressione della misura il numero di cifre decimali assegnate
alla stima deve coincidere con il numero di cifre decimali associate
allincertezza.
Le cifre significative da adottare vengono identificate tramite lanalisi
dellincertezza
Esempio:
10.0 0.2 kg OK!!!
10.0 0.20 kg NO!!!
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Le 4 principali fonti di incertezza in una misurazione sono:
l'incertezza intrinseca del misurando
l'incompleta definizione del sistema
non costanza dello stato del sistema tra le misurazioni
la presenza di effetti strumentali
61 Incertezza - Fonti
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62 Incertezza intrinseca o di definizione
E la minima incertezza che pu essere assegnata nella misura di un
parametro, fissato un modello descrittivo della grandezza.
L'incertezza assegnabile nella misura non dipende soltanto dal
metodo di misura usato, ma contiene una parte legata
intrinsecamente alla definizione stessa del parametro.
Esempio: misura del diametro di un foro
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63 Incertezza del modello matematico
Il foro pu non essere
perfettamente circolare
Il foro, anzich un
cilindro, pu essere un
tronco di cono
La scelta del modello
un compromesso fra i
costi e lincertezza che
si disposti a tollerare.
Un modello
semplificato porta
solitamente a
incertezze elevate
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Effetti strumentali
Se utilizzo un calibro ventesimale otterr misure meno accurate
rispetto a quelle ottenibili con un calibro centesimale di tipo palmer
Anche la temperatura pu avere effetto sullo strumento (ingresso
modificante), aumentando lincertezza di misura
Se utilizzo un calibro ventesimale la lettura influenzata dalla forza
esercitata sul calibro e da errori di lettura e parallasse
Come valuto queste componenti?
64
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Incertezza: definizioni
INCERTEZZA: parametro, associato al risultato di una misurazione,
che caratterizza la dispersione dei valori ragionevolmente attribuibili al
misurando.
INCERTEZA TIPO: incertezza del risultato di una misurazione
espressa come scarto tipo.
VALUTAZIONE DELLINCERTEZZA DI CATEGORIA A: metodo di
valutazione dellincertezza per mezzo dellanalisi statistica di serie di
osservazioni.
VALUTAZIONE DELLINCERTEZZA DI CATEGORIA B: metodo di
valutazione dellincertezza con mezzi diversi dallanalisi statistica di
serie di osservazioni.
65
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
Incertezza tipo
Lo scopo della classificazione in categoria A e categoria B quello di
indicare le due diverse modalit di valutazione delle componenti
dellincertezza ed ha unicamente utilit didattica.
La classificazione non sottintende lesistenza di differenze nella
natura componenti risultanti dai due tipi di valutazione.
Entrambi i tipi di valutazione sono basati su distribuzioni di probabilit
e le componenti risultanti da ambedue i metodi sono quantificate
mediante varianze o scarti tipo.
Mentre lincertezza tipo di categoria A ottenuta da una densit di
probabilit derivata da una distribuzione di frequenza osservata,
lincertezza tipo di categoria B ottenuta da una densit di probabilit
ipotizzata sulla base del grado di credenza nel verificarsi di un evento
(probabilit soggettiva).
Entrambe le categorie di incertezza possono essere indicate in termini
di percentuale sulla misura o come valore assoluto.
66
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Valutazione dellincertezza tipo
Nella maggioranza dei casi il misurando Y non viene misurato
direttamente, ma determinato mediante altre N grandezze X1, X2,
X3,, XN attraverso una relazione funzionale f:
Le grandezze X1, X2, X3,, XN possono essere a loro volta dei
misurandi o parametri dipendenti da altre grandezze. Ne viene che f
pu essere molto complessa e che lunico modo per determinarla sia
sperimentale.
Per stimare la grandezza Y occorrer quindi stimare prima le
grandezze dingresso X1, X2, X3,, XN.
Ogni stima xi sar accompagnata da una varianza tipo e da
una incertezza tipo di categoria A o B a seconda del metodo
utilizzato.
67
1 2
( , ,... )
N
Y f X X X =
2
( )
i
u x
( )
i
u x
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68
x
1
1
n
k
k
x x
n
=
=

Valutazione di tipo A
Metodo di valutazione dellincertezza per mezzo di analisi statistica di
serie di osservazioni. Solitamente si fa riferimento ad una
distribuzione gaussiana dei valori delle misure effettuate in
corrispondenza di un determinato valore di riferimento o di una t-
student se il numero di campioni inferiore a 30.
La miglior stima dei valori attesi x di una grandezza x che varia
casualmente e della quale sono state ottenute n osservazioni
indipendenti xk nelle stesse condizioni sperimentali il valor medio
delle n osservazioni:
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Valutazione di tipo A
Le singole osservazioni xk differiscono a causa di variazioni casuali
delle grandezze dinfluenza, o effetti aleatori. La varianza
sperimentale delle osservazioni, che stima la varianza della
distribuzione di probabilit di xk , cio la varianza della popolazione,
data da:
Questa stima della varianza e la sua radice quadrata positiva s(xk),
denominata scarto tipo sperimentale, caratterizzano la variabilit dei
valori osservati xk, cio la loro dispersione intorno alla media.
69
2 2 2
1
1
( ) ( )
1
n
p k k
k
s s x x x
n
=
= =


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Valutazione di tipo A
La miglior stima della varianza della media , data da
La varianza sperimentale della media e lo scarto tipo
sperimentale della media quantificano quanto bene stimi il
valore atteso x di xk ed entrambi possono essere adottati come
valutazione quantitativa dellincertezza di .
Generalmente si parla di varianza di categoria A ed incertezza tipo di
categoria A.
70
2 2
( ) / x n o o =
2
2
2 2
( )
( )
p
k
m
s
s x
s s x
n n
= = =
2
( ) s x
( ) s x
x
x
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Valutazione di tipo A
La misura data dalla media e la sua incertezza lo scarto tipo della
media stessa:
Al crescere delle ripetizioni diminuisce lincertezza.
N.B. Si assume che lo strumento sia esente da deviazioni
sistematiche che devono essere corrette in fase di taratura (lezione
successiva).
Una valutazione fatta con n piccoli porta a una cattiva stima dello
scarto tipo, per tenerne conto in elaborazioni successive si conserva
traccia assieme allincertezza tipo anche del numero di gradi di libert
del campione impiegato per la valutazione, v=n-1, ossia del numero
di misure ripetute.
71
m
s
x x
n
=
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
72
2 4 6 8 10 12 14 16 18
0
0.5
1
1.5
X
P
D
F
PDF della popolazione N(10,4) e della rispettiva media al variare della cardinalit del campione
PDF popolazione
PDF media n = 5
PDF media n = 20
PDF media n = 50
Distribuzione Gaussiana e distribuzione
della media
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Valutazione di tipo B
Metodo di valutazione dellincertezza con mezzi diversi dallanalisi
statistica di serie di osservazioni.
Per una stima xi della grandezza dingresso Xi che non stata
ottenuta da osservazioni ripetute, la varianza stimata o
lincertezza tipo sono valutate per mezzo di un giudizio
scientifico basato su tutte le informazioni disponibili sulla possibile
variabilit di Xi.
Per comodit e , valutate in questo modo, sono chiamate
varianza di categoria B e incertezza tipo di categoria B.
73
2
( )
i
u x
( )
i
u x
2
( )
i
u x ( )
i
u x
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
Valutazione di tipo B
Linsieme di informazioni pu comprendere:
Dati di misurazione precedenti;
Esperienza o conoscenza generale del comportamento e delle
propriet dei materiali e strumenti di interesse;
Specifiche tecniche del costruttore;
Dati forniti in certificati di taratura ed altri;
Incertezze assegnate a valori di riferimento presi da manuali.
Luso dellinsieme di informazioni disponibili per una valutazione di
categoria B dellincertezza tipo richiede capacit di approfondimento
basata sullesperienza e conoscenze generali.
La valutazione di categoria B pu essere tanto attendibile quanto una
di categoria A, soprattutto quando la valutazione di categoria A
basata su di un numero relativamente ridotto di osservazioni.
Tutte le valutazioni tipo B hanno per definizione numero di gradi di
libert infinito.
74
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
Incertezza combinata
Nel caso in cui il misurando sia funzione di diversi ingressi, posto che
tali ingressi X1, X2, X3,, XN siano una serie di valori di altri
misurandi e/o parametri, affetti ognuno da una incertezza di tipo A o di
tipo B, come le singole incertezze determinano lincertezza del
misurando Y ?
Identifico la cosiddetta incertezza combinata.
Ad esempio, qual lincertezza sul volume di un parallelepipedo i cui
lati sono stati misurati con un calibro ventesimale?
Qual lincertezza di un autovelox, che calcola la velocit di un
veicolo dividendo uno spazio noto per un tempo misurato?
75
1 2
( , ,... )
N
Y f X X X =
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
76

=
c
c
=
p
i
i
i
x i
x
f
i
1
2 2
) ( ) (
Propagazione dellincertezza
Lincertezza nel caso di grandezze derivate viene identificata
matematicamente come
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
Incertezza estesa
DEFINIZIONE (UNI CEI 9): lincertezza la grandezza che definisce,
intorno al risultato di una misurazione, un intervallo che ci si aspetta
comprendere una frazione rilevante della distribuzione di valori
ragionevolmente attribuibili al misurando.
Lincertezza estesa si ottiene moltiplicando lincertezza tipo per un
opportuno fattore di ricopertura.
Lo scopo dellincertezza estesa la costruzione di un intervallo di
valori che contenga il misurando con la confidenza (cio probabilit)
desiderata.
Si noti che il valore del misurando fisso (anche se incognito); la
variabile aleatoria sono gli estremi dellintervallo della misura.
Un livello di confidenza del 95% significa che, ripetendo 100 volte n
misurazioni (n = costante), 95 intervalli su 100 costruiti come (media
fattore di copertura * deviazione standard della media) contengono il
misurando.
77
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
78

=
|
|
.
|

\
|

c
c
=
n
i
i
x
i
comb
v
u
x
f
u
i
1
4
4
v
Incertezza combinata estesa
Come si sceglie invece il fattore di copertura in caso di incertezza
composta?
Per prima cosa si valutano i gdl complessivi mediante la formula di
Welch-Satterthwaite:
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
79 Incertezza combinata estesa
Si possono comporre incertezze A e B.
In caso di incertezza A: v
i
= n-1
In caso di incertezza B: v
i
= , quindi nella formula di Welch-
Satterthwaite il contributo si annulla.
Il risultato si approssima sempre allintero inferiore.
Se v s 10 come fattori di copertura si usano i quantili della t-Student
con v gdl, altrimenti quelli della Gaussiana.
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
In caso di incertezza A, come fattori di copertura si utilizzano gli
opportuni quantili della distribuzione gaussiana (n > 10) o della t-
Student (n s 10). In questultimo caso i g.d.l. della distribuzione sono
pari a n-1.
Gaussiana e t-Student: ponendo LC = 1-o, da scegliere il quantile 1-
o/2. Tipici valori per la distribuzione gaussiana sono 1.96 (LC 95%) e
2.58 (LC 99%).
In caso di incertezza B, come fattori di copertura si utilizzano gli
opportuni quantili relativi alla distribuzione di probabilit adottata.
80 Incertezza estesa
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
il 68% delle letture cade
nellintevallo centrato su e di
estremi 1o
il 95% delle letture cade
nellintervallo centrato su e di
estremi 2o
il 99.7% delle letture cade
nellintervallo centrato su e di
estremi 3o
Percentili distribuzione gaussiana
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
82 Incertezza estesa
In caso di incertezza estesa obbligatorio indicare, associato alla
misura, il livello di confidenza, il fattore di copertura e la distribuzione
probabilistica utilizzata.
Esempio:
misura diretta (incertezza A):
10.0 0.5 m
misura con espressione dellincertezza estesa:
10.00 0.98 m (LC 95%, fc 1.96, distribuzione
gaussiana)
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
Riepilogo
83
Incertezza standard
(singolo parametro,
n > 10)
Tipo A
fattore di copertura
(quantili Gaussiana)
Incertezza estesa
Incertezza standard
(singolo parametro)
Tipo B
Incertezza standard
(singolo parametro,
n 10)
Tipo A
fattore di
copertura
(quantili
t-Student)
fattore di copertura
(quantili distribuzione
di probabilit adottata)
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
Riepilogo
84
Incertezza standard
(singolo parametro)
Tipo A
Tipo B
Incertezza standard
(singolo parametro)
Tipo A
Tipo B
Legge di propagazione delle incertezze
Incertezza standard
combinata
fattore di copertura
(formula W. - S.)
Incertezza estesa
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
UNI CEI 9: Guida allespressione dellincertezza di misura
UNI 4546: Misure e misurazioni
GUM: Guide to the expression of uncertainty in measurement
Supplement 1 to the GUM: Propagation of distributions using a Monte
Carlo method
VIM: International vocabulary of basic and general terms in metrology
ISO 17025: Qualit dei Laboratori
85 Riferimento Normativo
86
Traccia
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
Traccia del lavoro in aula
determinare le caratteristiche degli strumenti (fondo scala, risoluzione,
marca, modello, ...)
imparare ad usare gli strumenti (nonio, ...)
misurare la boccola: scegliere quali dimensioni misurare e scegliere
con quale strumento; quindi eseguire 20 letture per ciascuna
grandezza.
87
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
Traccia del lavoro in aula
Ricavare la MISURA delle grandezze scelte
valore medio: miglior stima del valore vero
incertezza tipo A e tipo B, scegliere con criterio una delle due
Ricavare la MISURA di alcune grandezze derivate:
Volume
Massa (nota la massa volumica 7810 kg/m)
Esprimerle come
incertezza combinata tipo
incertezza combinata estesa con l.c. 95%.
88
Marco Tarabini Misure dimensionali e Incertezza
Guida alla stesura della relazione
Parti che la relazione deve contenere:
scopo del lavoro (ad es. determinare la misura di alcune
grandezze)
strumenti di misura utilizzati (con tutti i dettagli specifici)
descrizione dei metodi applicati (per mettere in grado altri di
ripetere esattamente le stesse operazioni)
risultati ottenuti (serie di letture)
analisi dei risultati: distribuzione delle letture (istogrammi)
elaborazione dei risultati: calcolare le misura (=num+inc+udm)
delle grandezze di interesse, con incertezze tipo e estese.
NB: rispettare le normative (UNI 4536, GUM, VIM, Sistema
Internazionale): regole di scrittura, cifre significative, nomenclatura,
etc...
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