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CONTROLLO DI

GESTIONE E RISK
MANAGEMENT
Il controllo di gestione: caratteri
• Aziendale o gestionale
• Economico
• Operativo
• Commerciale
• Contabile
I livelli di controllo aziendale
• 1- controllo nelle singole aree funzionali (la funzione di controllo opera
in modo più efficiente perché prima di riscontrare un problema su un
prodotto che può portare ad una perdita di competitività si va a vedere
se le aree sono competenti)
• 2- controllo sull’intero processo produttivo o su singoli progetti realizzati
in seno ad esso (più complessivo e a volte con un minor livello di
approfondimento ed è volto a valutare il complesso aziendale nella sua
interezza)
• 3- combinazione delle due tipologie di controlli (serve a valutare
contemporaneamente le due dimensioni per avere una maggior visione
di insieme
Controllo economico
Consiste nella verifica dell’andamento economico dell’impresa e avviene
mediante i seguenti elementi
• Reddito o utile – si deve attestare su un livello medio che consenta di coprire
gli oneri figurativi e di remunerare in modo congruo il soggetto economico
anche considerando la rischiosità dell'attività imprenditoriale
• Reddito operativo – indica la redditività «vera» dell’impresa
• Fatturato – entità dei ricavi di vendita dell’impresa e dinamica nel tempo di
tale valore
• Indicatori – ROE esprime il tasso di rendimento del capitale apportato dal
soggetto economico ROI indica il tasso di copertura degli investimenti con il
capitale apportato dal soggetto economico
Controllo operativo
• Verifica dell’efficienza tecnica dei mezzi a disposizione intesa sia come
mantenimento degli standard qualitativi di produzione sia come
mantenimento negli anni del numero di pezzi prodotti
• Verifica del personale intesa come mantenimento negli anni del
numero di pezzi prodotti e come raggiungimento e mantenimento di
prestazioni lavorative di qualità anche mediante corsi di
aggiornamento professionale
• Coordinamento tra varie funzioni produttive per garantire efficienza
ed efficacia delle attività aziendali e ottimizzazione dei processi
produttivi e dell’accesso al mercato
Controllo commerciale
• Verifica dell’efficienza della struttura commerciale dell’impresa,
mediante il controllo del numero dei pezzi venduti e il mantenimento
costante di un livello minimo di pezzi venduti negli anni
• Controllo delle performances del personale dell’area commerciale,
mediante il controllo del numero dei pezzi venduti e il mantenimento
costante di un livello minimo di pezzi venduti negli anni
• Scelta strategica tra rete di vendita controllata dall’impresa e
affidamento della produzione a intermediari commerciali (grossisti,
dettaglianti, agenti, ecc) fatta considerando il costo della struttura
relativo alla retribuzione del personale di vendita e della sua formazione
da un lato e la perdita di controllo dall’altro
Controllo contabile
• Il controllo contabile consiste nella verifica della corretta tenuta della
contabilità in base alle norme di legge civilistiche in materia di bilancio
e dei principi contabili nazionali ed internazionali
• il controllo contabile è svolto dalla funzione amministrazione e
controllo e per le società quotate in borsa dalle società di revisione.
Oppure, internamente, dal dirigente preposto alla tenuta dei conti
che coordina una struttura di revisione propria dell’impresa.
La gestione dei rischi aziendali (risk
management)
- E’ stato elaborato uno schema di gestione del rischio (risk
management) per prevenire l’insorgere del rischio e/o attenuarne
possibilmente eliminarne gli effetti sull’attività aziendale e
sull’economia dell’impresa
- La gestione dei rischi è tanto più complessa quanto più sono articolati
i processi produttivi e con il crescere delle dimensioni aziendali. Nelle
aziende piccole i rischi possono essere gestiti agevolmente, mentre in
quelle più grandi il processo produttivo è più sofisticato e i passi per
rimuovere i rischi sono più difficili
Tipologie di rischi aziendali
• Rischi generici: rischio aziendale, legato all’indeterminatezza
dell’attività imprenditoriale, all’andamento di mercato
• Rischi specifici: rischio finanziario (legato a valutazioni di carattere
finanziario non corrette come la sovrastima del rendimento degli
investimenti effettuati o l'eccessiva onerosità dei canali di
finanziamento) – rischio operativo (relativo allo svolgimento del
processo produttivo).
Gestione del rischio
• Rilevazione del processo produttivo
• Mappatura dei rischi e controlli
• Valutazione qualitativa dei rischi e controllo
• Definizione del piano per le azioni correttive
• Costruzione del database per i rischi
• Reporting dell’attività di gestione del rischio
• Controllo del controllo
Modalità di rilevazione del processo
produttivo
• Individuazione dei caratteri fondamentali del processo produttivo
(settore produttivo e ASA servite, redditività attesa, mezzi a
disposizione, sistema di competizione presente sul mercato,
leggi vigenti)
• Definizione e predisposizione del sistema organizzativo aziendale
• Combinazione delle risorse a disposizione ed inizio delle attività
(implementazione dei mezzi, ottenimento e cessione dei prodotti )
• Definizione del «perimetro» aziendale (individuazione dei "confini"
aziendali per definire le modalità del processo produttivo ed
analizzarlo)
Mappatura dei rischi e controlli
• Individuazione degli elementi di rischio potenziali (analisi preventiva dei
principali rischi aziendali legati ad elementi esterni come competitività nel
settore e sistema di leggi o disorganizzazione aziendale ed inefficienza operativa
dei mezzi e/o del personale)
• Classificazione dei rischi in generici relativi all'intera attività aziendale e specifici
relativi ad alcuni aspetti dell'attività come elementi finanziari o operativi
(valutazione della pericolosità dei rischi in base all'effetto che potrebbero
determinare in termini di riduzione del reddito)
• Classificazione dei rischi interni (rischi operativi o relativi ad inefficienze
aziendali)ed esterni (rischi di mercato o di contesto)
• Creazione di un sistema di controlli interno (elaborazione di un sistema di stima
preventiva dei rischi per poterli prevenire)
Valutazione qualitativa dei rischi e controlli
• Determinazione della rilevanza del rischio (individuazione dei caratteri
del rischio e della gravità degli effetti che potrebbero determinare
sull'economia aziendale)
• Determinazione della frequenza con cui si presenta (verifica del
ripetersi del rischio se una tantum o sistematico)
• Individuazione di modalità di gestione aziendale non inficiata dagli
effetti dei rischi ed utilizzo di essa come elemento cui tendere
(revisione dell'organizzazione aziendale per poter prevenire o evitare
il verificarsi del rischio ad esempio cambio del sistema produttivo se
inefficiente)
Definizione del piano per le azioni correttive
• Individuazione delle azioni correttive per fronteggiare i rischi (determinazione
delle soluzioni per poter ridurre o eliminare i rischi ad esempio selezione di canali
di finanziamento meno onerosi ed innovazione dei mezzi produttivi o
aggiornamento professionale del personale per rendere più efficiente la
produzione e migliorare i prodotti)
• Individuazione della fattibilità delle azioni correttive (selezione di soluzioni
ritenute più opportune mediante la scelta tra alternative in base alla maggiore
efficienza e alla minore onerosità della soluzione)
• Predisposizione di un piano di implementazione delle soluzioni (determinazione
delle modalità specifiche per applicare le soluzioni ad esempio introduzione di
modelli organizzativi innovativi più funzionali)
• Applicazione delle soluzioni/azioni correttive (introduzione concreta di soluzioni
per la correzione delle inefficienze aziendali e la riduzione del rischio ad esempio
selezione di fornitori che garantiscono condizioni di vendita migliori o modifica
degli impianti aziendali per renderli più ecocompatibili)
Costruzione del database per i rischi
• Classificazione dei rischi (valutazione dei rischi in base alla maggiore
"pericolosità" per il reddito ad esempio rischio di mercato accresciuto
o inefficienze dei sistemi di qualità produttiva)

• Elaborazione dei dati (rilevazione e gestione dei dati tramite sistemi


computerizzati e loro esposizione in tabelle, grafici, ecc. come numero
di prodotti realizzati, quota di mercato detenuta, redditività)

• Inserimento degli stessi in un database informatico


Reporting dell’attività di gestione del rischio
• Creazione di documenti discorsivi (report) di sintesi dell’attività svolta per
la gestione del rischio
• Evidenziazione degli elementi di rischio principali (elencazione degli
elementi più rischiosi come andamento di mercato, competitività, calo
previsto della redditività, scarsezza dei finanziamenti, ecc.)
• Illustrazione del sistema di controllo interno adottato (definizione ed
esposizione dei controlli adottati per ridurre il rischio come monitoraggio
e miglioramento delle performance aziendali o adozione di canoni di
trasparenza gestionale)
• Base per la presa delle decisioni da parte del vertice aziendale (l'analisi
condotta serve per modificare la gestione del futuro)
Il controllo sul controllo
• Efficienza ed efficacia del sistema di controllo (verifica mediante
"testaggio" della efficienza del sistema di controllo)
• Individuazione di un sistema di controllo sul controllo che permetta il
monitoraggio del sistema di controllo
• Modifica del sistema di controllo se non funziona (se si ha
malfunzionamento del sistema di controllo di per se il controllo
diviene inefficiente)
• Eliminazione delle aree di crisi dovute al non funzionamento del
sistema di controllo
Il controllo durante le crisi finanziarie
• Durante crisi finanziarie il controllo di un’azienda risulta
particolarmente difficile dato l’effetto economico ed occupazionale
della crisi. Esso dovrebbe incentrarsi su:
• 1- andamento del mercato (attraverso un affinamento del sistema
informativo per cogliere le opportunità offerte dal mercato in tempo
di crisi)
• 2- adattamento del processo e della struttura produttiva per renderli
più flessibili ed adattabili alle esigenze operative
• 3- eventuale riconversione o riprogettazione delle attività

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