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Metodi numerici 2D per la valutazione della RSL

Definizione del moto sismico di riferimento


e banche dati accelerometriche

P1 P8
P2 P3 P4
P5 P6 P7

Prof. Ing. Claudia Madiai – Ing. Elisa Gargini


Analisi della RSL - Principali codici di calcolo numerici
Geometria Codice di calcolo (riferimento) Tipo di analisi Ambiente operativo
SHAKE (Schnabel et al., 1972)
DOS
SHAKE91 (Idriss & Sun, 1992)
PROSHAKE (EduPro Civil System, 1999) LE
SHAKE2000 (www.shake2000.com)
TT
EERA (Bardet et al., 2000)*
STRATA (Kottke & Rathje, 2008)* Windows

1-D NERA (Bardet & Tobita, 2001)*


DEEPSOIL (Hashash e Park, 2001)
DESRA_2 (Lee & Finn, 1978)
NL
DESRAMOD (Vucetic, 1986)
DOS
D-MOD_2 (Matasovic, 1995) TE
SUMDES (Li et al., 1992)
CYBERQUAKE (www.brgm.fr) Windows
QUAD4 (Idriss et al., 1973)
QUAD4M (Hudson et al., 1994) DOS
FLUSH (Lysmer et al., 1975) LE TT
QUAKE/W vers. 5.0 (GeoSlope, 2002)
Windows
LSR_2D (Stacec s.r.l., www.stacec.com)
2-D / 3-D
DYNAFLOW (Prevost, 2002)
GEFDYN (Aubry e Modaressi, 1996) DOS
TARA-3 (Finn et al.,1986) NL TE
FLAC 5.0 (Itasca, 2005)
Windows
PLAXIS 8.0 (www.plaxis.nl)
TT = Tensioni Totali; TE = Tensioni Efficaci; LE = Lineare Equivalente; NL = Non Lineare * gratuito 2
Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D: LSR_2D
I codici di calcolo 2D consentono di modellare geometrie e condizioni al contorno
complesse sia del substrato, sia della superficie topografica, sia interne al deposito stesso
(cavità, inclusioni, etc.) e permettono quindi di cogliere, oltre agli effetti di risonanza dei
depositi, anche gli effetti di valle e gli effetti topografici
I più diffusi eseguono analisi agli elementi finiti (FEM) discretizzando la sezione mediante
una serie di elementi di forma quadrangolare e/o triangolare, secondo uno schema a
masse, collegate da molle e smorzatori viscosi, concentrate nei nodi
P1 P8
P2 P3 P4
P5 PUNTI DI P6 P7
OUTPUT

P1

P2 P3

3
Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D: LSR_2D
A ciascun elemento costituente la maglia vengono assegnati:
la densità ρ (o il peso di volume γ)
la velocità VS delle onde di taglio o il modulo di taglio massimo G0
la velocità VP o il coefficiente di Poisson ν
il rapporto di smorzamento iniziale D0
le curve rappresentative delle leggi di variazione del modulo di taglio normalizzato e del
rapporto di smorzamento con la deformazione di taglio G(γ)/G0 e D(γ)

L6

L5
L1 L4 L2

L3

LITOSTRATO γ [kN/m3] VS [m/s] VP [m/s] ν [-] G0 [kPa] D0 [%] curve


L1 24.5 1100 1905 0.25 3023149 0.50 substrato integro
L2 24.5 550 953 0.25 755787 1.00 substrato alterato
L3 20.5 330 617 0.30 227662 0.95 Rollins et al. (1998)
L4 13.0 160 531 0.45 33938 3.30 materiali torbosi
L5 20.5 400 748 0.30 334489 0.95 Rollins et al. (1998)
L6 20.5 200 374 0.30 83622 0.95 Rollins et al. (1998)
4
Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D: LSR_2D
Il deposito, lungo una sua sezione rappresentativa, viene modellato come una sorta di
“scatola” e discretizzato mediante una maglia di forma quadrangolare o triangolare.

P1 P8
P2 P3 P4
P5 P6 P7

P1 P8
P2 P3 P4
P5 P6 P7

5
Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D: LSR_2D
Discretizzazione in altezza: 1 deposito
2
Si utilizza un semplice criterio di ottimizzazione 3
per verificare che gli spessori ipotizzati siano VS ,min h , VS
realmente in grado di trasferire superiormente la λmin =
f max λmin
massima frequenza significativa dell’input
n
sismico (solitamente pari a 20÷25 Hz). Si ricorre
alla seguente relazione empirica:

λmin VS VS
hmax = = =
K K ⋅ f max ( 5 ÷ 8 ) ⋅ f max
n
hmax: spessore massimo dell’elemento
λmin: lunghezza d’onda, di cui occorre campionare almeno 5÷8 punti (K)
VS: velocità delle onde di taglio nello strato
fmax: massima frequenza significativa del segnale in ingresso

Discretizzazione in larghezza:
È opportuno che la larghezza dell’elemento sia inferiore a:
5 hmax vicino alla frontiera laterale
10 hmax verso il centro della sezione

6
Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D: LSR_2D
Modellazione delle frontiere:
Le frontiere, quelle laterali e quella posta alla base del modello, devono poter modellare la
perdita di energia dovuta all’allontanamento delle onde sismiche dal dominio di analisi
(smorzamento per radiazione); in caso contrario si generano onde riflesse che vengono
artificialmente reintrodotte nella regione di interesse.

Per ovviare al problema delle onde riflesse le soluzioni possibili sono le seguenti:

1. Spostare i confini laterali del deposito verso l’esterno (aumentando gli oneri
computazionali)

2. Adottare frontiere assorbenti (absorbing o transmitting boundaries) costituite da:


smorzatori viscosi (sia ai nodi di base che laterali)
elementi infiniti

Per non incrementare ulteriormente gli oneri computazionali, di solito si sceglie di


utilizzare codici di calcolo 2D che facciano ricorso a frontiere assorbenti:
LSR_2D, QUAD4M, PLAXIS, FLAC smorzatori viscosi
ABAQUS, QUAKE elementi infiniti

7
Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D: LSR_2D
1. Spostare i confini laterali del deposito verso l’esterno
frontiere laterali reali

DOMINIO DI ANALISI

moto di riferimento
applicato alla base
frontiere laterali fittizie
2. Adottare frontiere assorbenti costituite da smorzatori viscosi o elementi infiniti

normali

smorzatori elementi
tangenziali viscosi infiniti

DOMINIO DI ANALISI

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Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D: LSR_2D
Nodi di base:
Alla base del modello, per tener conto della perdita di energia, sono presenti degli smorzatori
viscosi, a cui sono associate delle costanti di smorzamento Cx e Cz
C x = ρb ⋅ VS ,b C z = ρb ⋅ VP ,b
dove ρb, VS,b e VP,b sono i valori della densità, della velocità delle onde S e P del bedrock.

Nodi laterali:
Gli spostamenti in corrispondenza delle frontiere laterali dovrebbero essere uguali a quelli di
una colonna di terreno isolata, in condizioni di campo libero. Si opera quindi l’accoppiamento di
smorzatori viscosi tra i nodi delle frontiere laterali del modello e i nodi di opportune colonne di
terreno monodimensionali (colonne free-field) in grado di descrivere il moto in condizioni di
campo libero.
Le forze interne agli smorzatori si ottengono dalle equazioni:
Fx = − ρ ⋅ VP ⋅ ( u& xm − u& xff ) ⋅ A Fz = − ρ ⋅ VS ⋅ ( u& zm − u& zff ) ⋅ A
dove ρ, VS e VP sono i valori della densità, della velocità delle onde S e P del terreno adiacente
la frontiera laterale, A è l’area di influenza relativa al nodo su cui agisce lo smorzatore;
( u& xm ,u& zm ) indica la velocità del nodo del modello nelle direzioni x e z;
( u& xff ,u& zff ) indica la velocità del nodo della colonna free-field nelle direzioni x e z
9
Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D: LSR_2D
Il calcolo della RSL è ricondotto alla risoluzione delle equazioni del moto definite per ciascuno
dei nodi della mesh, che in forma matriciale si esprimono come:
[M]{u&&} + [Ce + Cb ]{u&} + [K]{u} = − [ M ]{I x } ⋅ u&&b ,x ( t ) − [ M ]{I z } ⋅ u&&b ,z ( t ) + {F ff ( t )}

[M] = matrice di massa globale del sistema


[Ce] = matrice di smorzamento globale del
sistema relativa agli elementi finiti
[Cb] = matrice di smorzamento globale del
sistema relativa agli smorzatori viscosi presenti
alla base del modello (Cx e Cz)
[K] = matrice delle costanti di rigidezza delle
molle
{Ix}, {Iz} = vettore globale di trascinamento nelle
direzioni orizzontale e verticale
{Fff(t)} = vettore delle forze dinamiche dovute
alle condizioni free-field (dato da Fx ed Fz)
üb,x(t), üb,z(t) = storia temporale
dell’accelerazione in input nelle direzioni
orizzontale e verticale

10
Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D: LSR_2D
Il sistema viene risolto da LSR_2D adottando il metodo di integrazione di Newmark
che permette di determinare nel dominio del tempo la risposta del sistema all’istante t in
funzione della risposta all’istante precedente t-∆t.

La non linearità del comportamento del terreno viene considerata accoppiando alle
equazioni di moto un’analisi lineare equivalente. Essa consiste in una sequenza di analisi
lineari complete, in cui i parametri di rigidezza e di smorzamento (ovvero le matrici K ed
C) vengono continuamente aggiornati, con una procedura iterativa, e secondo un
criterio di convergenza, nel seguente modo:

1. Fissati i valori iniziali di G e D, si determina, eseguendo un'analisi lineare completa, il


valore dell'ampiezza della deformazione di taglio γ, legata allo spostamento
orizzontale u, dalla relazione:
∂u
γ=
∂z
1. Sulle curve G(γ)/G0 e D(γ), in corrispondenza di tale valore di γ, si ricavano dei nuovi
valori di G e D (che in generale saranno diversi dai precedenti)

2. L’analisi viene ripetuta iterativamente fino a che lo scarto tra i valori di γ, G e D trovati
all’i-esima iterazione e quelli trovati all’iterazione precedente diventa trascurabile

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Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D: LSR_2D
I1 3A.MZ11..HNE.D.20161030.064018 Terremoto di riferimento Accelerogrammi ab = üb registrati su
I2 3A.MZ19..HNE.D.20161030.064018
roccia affiorante (outcrop) applicati
I3 3A.MZ19..HNN.D.20161030.064018
I4 IT.CLO..HGN.D.20161026.191806 simultaneamente (previa
I5 IT.MMO..HGE.D.20161030.064018 deconvoluzione) a tutti i nodi di base
I6 IT.MMO..HGN.D.20161030.064018 del modello
I7 NZ.MOLS.20.HN1.D.20161113.115244 ∀ elemento della mesh
γk=1=0 → (Gk=1=G0; Dk=1=D0)

∂u
γ=
∂z
[M]{u&&} + [C]{u&} + [K]{u}= − [ M ] ⋅ u&&b

∀ elemento della mesh Accelerogramma


γeffk = β·γmaxk di output

∂ 2u
an = u&&n =
NO SI ∂ 2t
(k = k+1) ∀ elemento della mesh
OUTPUT
|γeffk - γeffk-1| ≤ tolleranza 12
Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D: LSR_2D
I1 I2 I3 I4 I5 I6 I7 MEDIA I1 I2 I3 I4 I5 I6 I7 MEDIA I1 I2 I3 I4 I5 I6 I7 MEDIA

3 3 3

2.5 2.5 2.5

2 2 2
PSA [g]

PSA [g]

PSA [g]
1.5 1.5 1.5

1 1 1

0.5 0.5 0.5

0 0 0
0 0.5 1 1.5 2 0 0.5 1 1.5 2 0 0.5 1 1.5 2

P1 periodo [s] P2 periodo [s] P3 periodo [s]

I1 I2 I3 I4 I5 I6 I7 MEDIA I1 I2 I3 I4 I5 I6 I7 MEDIA I1 I2 I3 I4 I5 I6 I7 MEDIA

3 3 3

2.5 2.5 2.5

2 2 2
PSA [g]

PSA [g]

PSA [g]
1.5 1.5 1.5

1 1 1

0.5 0.5 0.5

0 0 0
0 0.5 1 1.5 2 0 0.5 1 1.5 2 0 0.5 1 1.5 2

P4 periodo [s] P5 periodo [s] P6 periodo [s]

I1 I2 I3 I4 I5 I6 I7 MEDIA I1 I2 I3 I4 I5 I6 I7 MEDIA Spettri di risposta in


3 3 accelerazione ottenuti in
2.5 2.5
superficie per i punti di
2 2
controllo selezionati
PSA [g]

PSA [g]

1.5 1.5

1 1

0.5 0.5

0 0
0 0.5 1 1.5 2 0 0.5 1 1.5 2

P7 periodo [s] P8 periodo [s] 13


Analisi della Risposta Sismica Locale

MOTO SISMICO IN INGRESSO AL SITO (INPUT SISMICO)


Tutti i metodi numerici per la valutazione della RSL richiedono l’assegnazione
del moto sismico rappresentativo per il sito (di norma un set di
accelerogrammi) su roccia (affiorante, cioè “outcrop”, o sepolta), con
riferimento ad un dato periodo di ritorno TR (per studi di MS si assume TR = 475
anni)
La scelta del moto sismico di riferimento costituisce un’operazione
fondamentale perché influenza in modo determinante la risposta del terreno
Sono possibili diversi criteri di scelta:
1. terremoti reali registrati su roccia in prossimità del sito
2. terremoti reali spettro-compatibili relativi ad altri siti con caratteristiche
sismogenetiche analoghe a quello di interesse
3. terremoti generati artificialmente a partire dallo spettro di pericolosità
sismica del sito (non ammessi per le applicazioni geotecniche)
4. terremoti simulati mediante un’opportuna modellazione del meccanismo
di sorgente e di propagazione (non utilizzati perché necessitano di una
procedura di simulazione complessa) 14
Analisi della Risposta Sismica Locale

MOTO SISMICO IN INGRESSO AL SITO (INPUT SISMICO)

Di norma l’input sismico è costituito da accelerogrammi reali, registrati, con


spettro elastico in media “sufficientemente prossimo” a quello relativo alla
pericolosità sismica di base del sito, definita su scala nazionale

La pericolosità sismica nazionale è sintetizzata in mappe di pericolosità


sismica, nelle quali sono riportati, per un dato periodo di ritorno dell’evento
sismico (TR), alcuni dei principali parametri:

Intensità macrosismica
PGA
Ordinate spettrali in pseudo-velocità e pseudo-accelerazione in
corrispondenza di vari periodi T

15
Analisi della Risposta Sismica Locale
PERICOLOSITÀ SISMICA DI BASE
Mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale espressa in
termini di accelerazione massima su suolo rigido con probabilità di
superamento del 10% in 50 anni (TR = 475 anni)

http://zonesismiche.mi.ingv.it/ 16
Analisi della Risposta Sismica Locale
PERICOLOSITÀ SISMICA DI BASE

MAPPE PGA
http://esse1-gis.mi.ingv.it/ 17
Analisi della Risposta Sismica Locale
PERICOLOSITÀ SISMICA DI BASE

MAPPE ACCELERAZIONE SPETTRALE


(ordinate spettrali in pseudo-velocità e pseudo-
accelerazione)

Se(T) con T = 0.10 s

Se(T) con T = 0.20 s

http://esse1-gis.mi.ingv.it/ 18
Analisi della Risposta Sismica Locale
PERICOLOSITÀ SISMICA DI BASE - Disaggregazione

MAPPE PGA
Per ottenere grafici e La disaggregazione valuta i
tabelle relativi all’analisi contributi di diverse sorgenti
di disaggregazione, dopo sismiche alla pericolosità di un sito e
aver selezionato “grafico fornisce la coppia M-R del terremoto
di disaggregazione” è che contribuisce maggiormente alla
necessario cliccare sul pericolosità (terremoto di scenario).
nodo della griglia del ε : numero di dev. st. per cui log(ag)
quale si desidera il devia dal valore mediano predetto
dettaglio http://esse1-gis.mi.ingv.it/ dalla legge di attenuazione 19
Analisi della Risposta Sismica Locale
CALCOLO DEL MOTO SISMICO DI RIFERIMENTO
Alcune Regioni italiane, all’interno dei Comuni di pertinenza territoriale, forniscono
direttamente il moto di input da impiegare nella modellazione.
Diversamente il moto sismico di riferimento può essere ricavato da banche dati
on-line mediante i seguenti passi:
precisazione delle principali caratteristiche del terremoto che si intende
simulare (magnitudo, distanza dalla faglia, ecc.) e identificazione dello spettro
di risposta elastico di riferimento per il sito (*)
ricerca nella banca dati dei terremoti che hanno caratteristiche e spettri
simili a quello assegnato e selezione di più segnali
controllo di conformità dello spettro assegnato con quelli dei segnali
selezionati
(*)
Per tutti i comuni del territorio italiano sul sito:
http://esse1-gis.mi.ingv.it
è possibile trovare gli spettri di risposta attesi su terreno rigido di riferimento, oppure
tale operazione può essere effettuata utilizzando il foglio di calcolo Spettri–NTC
ver.1.03 rilasciato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, scaricabile dal sito:
http://www.cslp.it/cslp/
20
Analisi della Risposta Sismica Locale
CALCOLO DEL MOTO SISMICO DI RIFERIMENTO

Seguendo il percorso:
Normative tecniche per le costruzioni → Azioni sismiche - Spettri di risposta
ver. 1.03 → Download - Spettri-NTC ver. 1.03
è possibile scaricare un foglio Excel che consente di ricavare la pericolosità di
base del sito in termini di :
accelerazione massima su terreno duro di riferimento, ag, e parametri
F0 e TC* (insieme ad ag servono per definire gli spettri)
spettri di risposta elastici

N.B.: Se non si ricorre alla ricerca per Comune, ma si introducono le coordinate


del sito di progetto, esse devono essere espresse nel sistema di riferimento
ED50. Qualora fossero rilevate con Google sono espresse in WGS84, per cui
devono essere convertite, perché in caso contrario si rischia un errore di
posizionamento di 130÷140 m. Per ottenere le coordinate del sito nel formato
corretto è possibile accedere all’indirizzo:
http://www.geostru.com/geoapp/parametri-sismici.aspx

21
Analisi della Risposta Sismica Locale
CALCOLO DEL MOTO SISMICO DI RIFERIMENTO

NB: Per ricavare i parametri


sismici è opportuno utilizzare
il foglio di calcolo ministeriale

http://www.geostru.com/geoapp/parametrisismici.aspx 22
Analisi della Risposta Sismica Locale
CALCOLO DEL MOTO SISMICO DI RIFERIMENTO
http://www.cslp.it/cslp/

23
Analisi della Risposta Sismica Locale
CALCOLO DEL MOTO SISMICO DI RIFERIMENTO

http://www.cslp.it/cslp/
Il programma Spettri-NTC
ver. 1.03 propone 2 metodi:
a) media ponderata
b) superficie rigata
Con la media ponderata si
hanno discontinuità in
corrispondenza dei lati delle
maglie (valori diversi per
maglie adiacenti), problema
che può essere risolto
usando il metodo b). Nel
caso in cui le coordinate non
siano state convertite in
ED50, con la tecnica della
superficie rigata si commette
inoltre un errore minore
rispetto alla media pesata
24
Analisi della Risposta Sismica Locale
CALCOLO DEL MOTO SISMICO DI RIFERIMENTO

http://www.cslp.it/cslp/

In questo modo ricavo


l’accelerazione di base ag
del sito di progetto
(insieme con i parametri F0
e TC*), al valore della quale
occorrerà scalare ognuno
dei 7 accelerogrammi
costituenti l’input sismico.

25
Analisi della Risposta Sismica Locale
CALCOLO DEL MOTO SISMICO DI RIFERIMENTO

http://www.cslp.it/cslp/

spettro per MS
(475 anni)

a tratto continuo: NTC08


a tratteggio: S1-INGV

26
Analisi della Risposta Sismica Locale
CATALOGHI ON-LINE
PER IL CALCOLO DEL MOTO SISMICO DI RIFERIMENTO
ITACA - ITalian ACcelerometric Archive (Luzi et al., 2008; Pacor et al., 2011)
http://itaca.mi.ingv.it

ESM - European Strong-Motion database (ESM working group (2015). European Strong-
Motion database, Network Activity 3: Networking acceleration networks and SM data
users
http://esm.mi.ingv.it

NGA -West2. PEER 2013/03 – PEER NGA-West2 Database (Pacific Earthquake


Engineering Research Center)
http://peer.berkeley.edu/ngawest2/

KiK-net - Kiban-Kyoshin network


www.kyoshin.bosai.go.jp
Seguendo il percorso
http://www.reluis.it/ → Progettazione → Software → Rexel
è possibile scaricare un codice, REXEL – v 3.5, che permette la ricerca di
combinazioni di accelerogrammi naturali compatibili con gli spettri delle NTC-08,
dell'EUROCODICE 8 o definiti dall'utente arbitrariamente. 27
Analisi della Risposta Sismica Locale
Utilizzo del software REXEL
REXEL v 3.5 è un software gratuito messo a punto dalla ReLUIS di Napoli che
permette l'estrazione di accelerogrammi di input naturali per applicazioni
ingegneristiche da più database:
ITACA (Italian Accelerometric Archive) dell'INGV (aggiornato ad ottobre 2010)
ESD (European Strong-motion Database) (aggiornato a luglio 2007)
SIMBAD (Selected Input Motion for displacement-Based Assessment and
Design) sviluppato nell'ambito del progetto ReLUIS 2010-2013 (aggiornato a
giugno 2011)

I primi due fanno riferimento a registrazioni di terremoti con magnitudo maggiore di


4; il terzo contiene registrazioni di terremoti mondiali con magnitudo maggiore di 5
e distanza epicentrale minore di 30 km

SI PREGA DI SEGUIRE FEDELMENTE LE ISTRUZIONI FORNITE DA


RELUIS SIA PER L’INSTALLAZIONE CHE PER L’UTILIZZO

28
Analisi della Risposta Sismica Locale
Utilizzo del
software REXEL

5 Step 1: Selezionare
1 “Italian Building
2 Code” nella finestra
Target Spectrum

3
6
Step 2: Inserire le
coordinate del sito
(nel sistema di
riferimento ED50) e
4 cliccare il
sottostante tasto
Map

Step 3: Inserire i parametri progettuali, indicando Site class A e Topographic


category T1 (gli input devono riferirsi a registrazioni su roccia e su topografia
pianeggiante). Spuntare “Horizontal” e cliccare su “Build code spectrum” 29
Analisi della Risposta Sismica Locale
Step 4: Inserire i dati
derivanti dall'analisi di
disaggregazione. Si
consiglia di lavorare
con coppie M-R,
5 sebbene il programma
1 consenta altre opzioni.
Inserire i valori degli
2
intervalli di probabilità
maggiore per M ed R e
scegliere il database
3 da interrogare.
6
Selezionare “Same as
target spectrum” per
avere input sismici la
cui media sia aderente
allo spettro di classe A
4 per il sito in esame.
Infine cliccare “Check
database” per passare
allo step successivo

N.B.: Se la selezione è basata sui parametri M-R, il criterio di ricerca è il seguente: M ± 0.3 R ± 20 km
Con questo range ristretto tuttavia spesso non si arriva a convergenza, per cui è necessario allargare
l’intervallo di M ed R.
30
Analisi della Risposta Sismica Locale
N.B.: Se la ricerca
basata sulla coppia
magnitudo-distanza non
giunge a buon fine o
impiega molto tempo, è
possibile procedere con
la ricerca per PGA. Si
sceglie quindi un
intervallo di PGA, si
seleziona il database
dove si vuole effettuare
la ricerca, si seleziona
“Same as target
spectrum” e si clicca su
“Check database” per
passare allo step
successivo.
4
Se si effettua la ricerca
per PGA, nelle
“Analysis options”
scompare
automaticamente
N.B.: Se la selezione è basata sulla PGA, il criterio di ricerca è il seguente: l’opzione “Scaled
0.5*PGA ÷ 2*PGA records”.

31
Step 5: Viene richiesta la
massima tolleranza per
lo scarto tra lo spettro di
riferimento del sito e lo
5 spettro di risposta
1 medio dei 7 input da
estrarre. Va indicato il
2
valore in difetto (Lower
tolerance, 10%), in
eccesso (Upper
3 tolerance, 30%) e i valori
6
di periodo (T1[s] e T2[s])
per cui si vuole che sia
verificata la
corrispondenza. Si
clicca “Plot spectral
4 bounds” per passare
alla fase successiva

Step 6: Spuntare “Scaled records” e “I'm feeling lucky” e cliccare la finestra di output richiesta.
Per applicazioni “normali” si seleziona “7 Records” e “1 component”
32
Analisi della Risposta Sismica Locale
Utilizzo del software REXEL
Se non è stata spuntata l'opzione “I'm feeling lucky”,
compare una finestra in cui viene richiesto il
massimo fattore di scala medio e il numero massimo
di combinazioni compatibili da ricercare.
Se invece è stata spuntata l’opzione “I'm feeling
lucky” la ricerca si arresta una volta trovata la prima
combinazione rispondente alle richieste e compare
una finestra in cui viene richiesto solo il massimo
fattore di scala medio.
Si raccomanda di utilizzare un valore del fattore di
scala pari a 1, o comunque inferiore a 2.

Il messaggio finale di avvenuta analisi permette infine di scaricare i dati.


Se sono state estratte più combinazioni compatibili, per prima cosa va scelta quella
più utile alle analisi, che sarà preferibilmente quella alla quale è associato lo scarto
minore rispetto allo spettro di riferimento.
All'occorrenza è possibile ripetere l'analisi modificando i parametri, oppure
escludendo stazioni ritenute non idonee, una volta verificata la spettrocompatibilità
della nuova configurazione. 33
Analisi della Risposta Sismica Locale

34
Analisi della Risposta Sismica Locale
Dal menu a tendina
“Output”
selezionare
“Results -
Horizontal”. Si
ottiene in pratica la
settupla di
accelerogrammi,
con i codici (ID)
delle singole forme
d'onda, la stazione
di registrazione, il
nome dell'evento,
la data, il valore di
MW, la descrizione
del meccanismo
focale, la distanza
epicentrale, etc.

Sarebbe buona norma verificare se la stazione selezionata appartenga o meno alla


zona sismogenetica di interesse, così da escludere quegli eventi correlati a una
sismicità molto diversa da quella del sito indagato.
35
Analisi della Risposta Sismica Locale

Dal menu a tendina “Output” selezionare “Plot & get set - Horizontal”. Dopo aver selezionato la
combinazione scelta, il programma aprirà la figura dello spettro scelto e, dopo la chiusura della
figura, una cartella compressa, con all'interno i dati relativi ai 7 input. Fondamentali sono il file
readme.pdf, il file codiceterremoto_record.txt (contenente le time-histories) e il file
codiceterremoto_spectrum.txt (contenente gli spettri di risposta) 36
Analisi della Risposta Sismica Locale
Utilizzo del software REXEL

Contenuto del file readme.pdf

Contenuto dei files codiceterremoto_record.txt e


codiceterremoto_spectrum.txt
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Analisi della Risposta Sismica Locale
Utilizzo del WebGIS di EUCENTRE
EUCENTRE (European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering) è
un ente che si occupa principalmente della riduzione del rischio sismico. In questo
ambito di attività ha sviluppato il software SEISM-HOME, che permette di ottenere
l’input sismico da utilizzare per analisi dinamiche non lineari, per un qualsiasi sito del
territorio italiano e per il periodo di ritorno di 475 anni.
L’input sismico è definito in termini di un gruppo di sette accelerogrammi reali,
registrati su roccia, spettro-compatibili in media agli spettri di normativa definiti nelle
NTC08.
Tali accelerogrammi possono essere usati direttamente per analisi di sistemi
strutturali o geotecnici posti su terreno roccioso, o come input per analisi di risposta
sismica locale in caso di terreno non roccioso.

Per utilizzare il WebGIS sviluppato da EUCENTRE occorre seguire il percorso


seguente:

accedere al sito http://www.eucentre.it


dal menù SERVIZI selezionare SEISM-Home-Accelerogrammi
cliccare su Accedi al WebGIS
effettuare la REGISTRAZIONE tramite il modulo apposito

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Analisi della Risposta Sismica Locale

39
Analisi della Risposta Sismica Locale
Utilizzo del WebGIS di EUCENTRE

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Analisi della Risposta Sismica Locale
Utilizzo del WebGIS di EUCENTRE
Per ottenere un
gruppo di
accelerogrammi
reali, registrati su
roccia, spettro-
compatibili con lo
spettro delle
NTC08 per il
periodo di ritorno
di 475 anni, è
necessario
individuare il sito
di interesse e
quindi scaricare il
set di
accelerogrammi.

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Analisi della Risposta Sismica Locale
Utilizzo del WebGIS di EUCENTRE
Il sito di interesse può essere selezionato nei seguenti modi:
a) Selezione con il mouse
Cliccando con il mouse sulla mappa è possibile aumentare il livello di dettaglio e
visualizzare quindi la regione con i relativi comuni.
In modo simile, è possibile aumentare il livello di zoom sui comuni. Il livello di
zoom può essere modificato in qualsiasi momento tramite la barra degli strumenti
posta nell’angolo in alto a sinistra della mappa, o direttamente con il mouse.
b) Selezione tramite il form di ricerca
In alternativa, è possibile utilizzare il form di ricerca, che appare selezionando la
scheda “Ricerca Comuni” posta nella colonna di sinistra.
Dopo avere selezionato la regione e la provincia, cliccando su “Seleziona” nella
parte in basso a sinistra dello schermo compare la lista dei comuni relativi alla
ricerca effettuata. Cliccando sul comune desiderato, viene impostato
automaticamente il massimo livello di zoom su di esso.
c) Selezione per coordinate geografiche (latitudine e longitudine)
Sempre nella scheda “Ricerca comuni” è presente il form per immettere le
coordinate geografiche (latitudine e longitudine) del sito desiderato. Cliccando
quindi su “cerca”, la mappa mostrerà il punto corrispondente ad un livello
maggiore di zoom.

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Analisi della Risposta Sismica Locale
Utilizzo del WebGIS di EUCENTRE
Una volta effettuata la
selezione secondo le
modalità descritte, sulla
mappa appare una finestra
sulla quale viene indicato il
set di accelerogrammi
disponibile per il sito.
Cliccando sull’icona
evidenziata nel riquadro
appare una finestra nella
quale si richiede
l’autorizzazione all’invio dei
dati. All’indirizzo e-mail
indicato nella fase di
registrazione viene quindi
inviata una mail contenente
un file con estensione .zip
con gli accelerogrammi
desiderati.

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Analisi della Risposta Sismica Locale
Utilizzo del software SCALCONA
Per la definizione dell’input sismico necessario all’esecuzione delle analisi di RSL nei Comuni
toscani, la Regione Toscana mette a disposizione il software SCALCONA-3.0.
Per un qualsiasi sito ricadente all'interno del territorio toscano, per i periodi di ritorno di 50 anni,
75 anni, 101 anni, 201 anni, 475 anni, 712 anni, 949 anni, 1462 anni, 1950 anni e 2475 anni, è
possibile ottenere un set di 7 accelerogrammi naturali registrati su roccia e soddisfacenti il
requisito di spettrocompatibilità con lo spettro di risposta di normativa.

È possibile scaricare il programma al link nella pagina seguente:


http://www.regione.toscana.it/-/accelerogrammi-di-riferimento-per-la-progettazione

All'interno del file compresso che viene scaricato, è contenuta anche la relazione scientifica, che
riporta anche le modalità di installazione e di utilizzo.
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Analisi della Risposta Sismica Locale
Utilizzo del software SCALCONA
Il programma ha un utilizzo molto semplice:
decompresso il file SCALCONA_3-0.rar ed
avviato il programma, compare una finestra
di dialogo che permette di inserire le
informazioni necessarie:
periodo di ritorno (sono ammessi solo i
periodi di ritorno indicati
precedentemente);

sito di interesse (nome del comune, per


ottenere il dato sulla sede comunale, o
coordinate del sito in formato
sessadecimale, inserendo prima la
longitudine e poi la latitudine)

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Analisi della Risposta Sismica Locale
Utilizzo del software SCALCONA
Il programma restituisce in uscita 9 files di testo:

un file contenente gli spettri di risposta (con i valori dell’accelerazione spettrale espressi in
m/s2)
7 files contenenti le storie temporali in accelerazione (m/s2), velocità (m/s) e spostamento
(m) (su ciascun file viene riportato il fattore di scala utilizzato per realizzare la
spettrocompatibilità)
1 file contenente le informazioni sui 7 accelerogrammi (magnitudo momento, distanza
epicentrale, fattore di scala, banca dati di provenienza e nome dell’evento)

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