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Claudia Madiai
Corso di Ingegneria Geotecnica Sismica - CLM Civile
Intensità-amax
Es.: log amax=(1/3)I0 –1/2
(Richter, 1956)
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Leggi di attenuazione
Le correlazioni più note e utilizzate includono anche il parametro
‘distanza’ e sono chiamate ‘leggi di attenuazione’
Le leggi di attenuazione permettono di ricavare il valore di un
parametro dello scuotimento sismico (Intensità, amax, vmax, durata,
ordinate spettrali, ecc.) in funzione di altri parametri di scuotimento
(di norma la magnitudo) e della distanza epicentrale (o ipocentrale)
Sono relazioni di tipo empirico, elaborate su basi statistiche, a partire
da dati strumentali o macrosismici
La forma delle leggi di attenuazione è generalmente del tipo:
Esempi
Esteva e Rosenblueth (1964)
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R=(D2+7.32)0.5
con D distanza epicentrale (in km)
Mw =magnitudo momento
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rocce
Chang e Krinitzsky, 1977
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Le ordinate in pseudo-accelerazione
possono essere derivate da quelle in
pseudo-velocità mediante
l’espressione: Sa Sv 2p/T
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Pericolosità sismica
Il primo passo per la progettazione in zona sismica è la
determinazione del moto sismico atteso nel sito di interesse
(storia temporale completa o parametri rappresentativi)
A partire dal moto sismico atteso vengono poi definite le
azioni sismiche di progetto
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Pericolosità sismica
Con la pericolosità sismica ‘di base’ si identifica il ‘moto
sismico di riferimento’ per il sito di interesse, cioè il moto
sismico atteso al sito in condizioni ‘ideali’ di sottosuolo
rigido (Vs>800 m/s) e superficie topografica orizzontale
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Pericolosità sismica
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Sismicità regionale
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Sismicità regionale
ZS9 - Zonazione sismogenetica del territorio italiano
Classi di
profondità
INGV- Gruppo di lavoro per la redazione della mappa di pericolosità sismica (O.P.C.M. 3274)
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ES:
sorgente R [km] Mw log(A) A [g]
1 15 5.5 -0.914348 0.122
2 23 7 -0.624115 0.238
3 30 6.5 -0.88709 0.130
log A = 0.306 Mw - log ( D2 + 5.82) + 0.169 -1.56
(Sabetta e Pugliese, 1987 (media, S1=1) – v. DIA 7)
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log lm
log lm= - ∙m
(l. di Gutenberg-Richter)
Tempo (anni) Magnitudo
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PY y * PY y * m , r f M m f R r dm dr
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OSSERVAZIONE IMPORTANTE
Nel caso di eventi sismici indipendenti (processo poissoniano) per
un periodo di osservazione sufficientemente lungo (>500-1000
anni), il periodo di ritorno TR di un evento di magnitudo m è
legato alla probabilità che in un determinato intervallo di tempo si
verifichi almeno un evento di magnitudo pari ad m (‘probabilità di
eccedenza’ o ‘probabilità di superamento’ PVR nel ‘periodo di
riferimento’ VR ) dalla relazione:
TR = 1/lm= - VR / ln(1-PVR )
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PERICOLOSITÀ DI BASE
IN ACCELERAZIONE
DEL TERRITORIO ITALIANO
(TR=475 anni; probabilità di
superamento del 10% in 50anni)
(http://esse1-gis.mi.ingv.it)
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PERICOLOSITÀ DI BASE
IN INTENSITÀ MCS
PERICOLOSITÀ DI BASE IN
ACCELERAZIONE SPETTRALE
5Hz (T=0.2 s)
PERICOLOSITÀ DI BASE IN
ACCELERAZIONE SPETTRALE
1Hz (T=1 s)
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Pericolosità sismica di base – NTC 2018
Si definiscono:
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Pericolosità sismica di base – NTC 2018
La vita nominale di progetto di un’opera VN è intesa come il numero di anni nel quale la
struttura, purché soggetta a manutenzione ordinaria, mantenga specifici livelli prestazionali
VN minimo
Tipi di costruzione
(anni)
1 Costruzioni temporanee e provvisorie 10
2 Costruzioni con livelli di prestazioni ordinari 50
3 Costruzioni con livelli di prestazioni elevati 100
Periodo di ritorno TR :
Sulla base dei valori di VR e PVR si determina il periodo di ritorno TR mediante la relazione
già vista:
VR
TR
ln( 1 PV R )
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Conclusioni (1/2)
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Conclusioni (2/2)
Entrambi gli approcci richiedono l’identificazione delle ‘aree
sismogenetiche’ che producono un risentimento significativo nel sito
considerato e la definizione di opportune leggi di attenuazione
Con il metodo deterministico il parametro di pericolosità è ottenuto sulla
base dei diversi ‘scenari’ ipotizzabili dalle varie sorgenti sismiche con
riferimento ad un dato periodo di tempo (periodo di ritorno)
Con il metodo probabilistico il parametro di pericolosità è espresso in
termini di ‘probabilità di superamento’ al sito in un prefissato intervallo di
tempo (periodo di riferimento)
Mediante procedure di tipo statistico-probabilistico è stata definita la
pericolosità sismica di base per l’intero territorio italiano con riferimento a
diversi periodi di ritorno dell’evento sismico (ovvero probabilità di
superamento’ per diversi periodi di riferimento)
I risultati, ricavati nei nodi di un reticolo che copre l’intero territorio
nazionale e sintetizzati mediante parametri validi per terreno rigido e
superficie topografica orizzontale (categoria di sottosuolo A), sono
contenuti nell’all. B delle norme e consentono di definire l’azione sismica
nei modi previsti dalle NTC
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