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Dicembre 2000
Campioni di roccia intatta (dimensioni di laboratorio senza giunti) Massa rocciosa di ottima qualit (roccia sana con giunti serrati e spaziati di 3 m) Massa rocciosa di buona qualit (roccia debolmente alterata, con giunti spaziati di 1-3 m) Massa rocciosa di media qualit (parecchi sistemi di giunti moderatamente alterati e spaziati di 0,3-1 m) Massa rocciosa di qualit scadente (numerosi giunti alterati e spaziati di 30-50 mm) Massa rocciosa di qualit molto scadente (numerosi giunti fortemente alterati e spaziati meno di 50 mm, intercalati da detriti e fini)
C m = 15,0 s = 1,0
m = 7,5 s = 0,1
m = 0,13 m = 0,04 m = 0,05 m = 0,08 m = 0,09 s = 0,00001 s = 0,00001 s = 0,00001 s = 0,00001 s = 0,00001 m = 0,007 s=0 m = 0,010 s=0 m = 0,015 s=0 m = 0,017 s=0 m = 0,025 s=0
A. Rocce carbonatiche (dolomie, calcari, marmi); B. Argilloscisti litificati (marne, argilloscisti); C. Rocce arenacee (quarziti, arenarie); D. Rocce ignee cristalline a grana fine (andesiti, doleriti, diabasi, rioliti); E. Rocce ignee cristalline e metamorfiche a grana grossa (anfiboliti, gabbri, gneiss, graniti, quarzo/dioriti).
Hoek e Brown (1980) proposero il seguente criterio di rottura empirico valido per masse rocciose con giunti ravvicinati:
3 1 = 3 + q c m + s q c
0 ,5
in cui: 1 la massima tensione principale efficace; 3 la minima tensione principale efficace; qc la resistenza a compressione semplice di un provino standard di roccia intatta; m ed s sono delle costanti adimensionali caratteristiche di ciascun tipo di ammasso, che dipendono dalla forma e dal grado di incastramento dei singoli blocchi di roccia nella massa. Tale criterio pu essere esteso alla roccia intatta ( s = 1 ) e ad un materiale granulare ( s = 0 ). La resistenza a compressione monoassiale della massa rocciosa data da: q c,mass = q c s 0,5 ed nulla quando s = 0 . Hoek e Brown determinarono, utilizzando le classificazioni di Barton e Bieniawski, i valori dei parametri empirici m ed s. La Tabella I riporta, per i vari tipi di roccia e qualit, i valori dei parametri empirici che Hoek e Brown suggeriscono di utilizzare in assenza di specifici dati sperimentali.
(1) (2)
in cui: RMR il Rock Mass Rating, definito da Bieniawski (1989); RQD J r Q' = lIndice di qualit (modificato) di Barton. Jn Ja
Talvolta si incontrano delle difficolt a valutare RMR negli ammassi rocciosi di qualit scadente. Lindice Q pu pertanto essere usato pi spesso, grazie alla maggior facilit con cui pu essere calcolato, specialmente nelle rocce tenere. Hoek e Brown (1997) hanno comunque proposto anche una tabella per effettuare una stima dellindice GSI tramite una semplice ispezione visiva. In essa (Tabella II) sono individuate 4 principali categorie di rocce, in accordo con la classificazione di Terzaghi: (i) (ii) Blocky Very Blocky (Massiva); (Discretamente massiva);
(iii) (iv)
Blocky/Folded Crushed
Le condizioni della superficie di discontinuit sono invece classificate in 5 categorie, simili a quelle adottate per la definizione dellindice RMR: (i) (ii) (iii) (iv) (v) Very Good Good Fair Poor Very Poor (Molto buona); (Buona); (Discreta); (Scadente); (Molto scadente).
Tabella II. Stima dellindice GSI attraverso ispezione visiva delle condizioni geologiche.
In base alla classificazione dellammasso roccioso e della sua superficie di discontinuit dunque possibile riferirsi a una specifica cella della tabella 4x5, la quale fornisce un intervallo di valori stimati per GSI nelle condizioni in esame. Secondo Hoek (1998), per ragioni operative, da tale intervallo se ne dovrebbe trarre un unico valore, la cui scelta determiner il calcolo delle fondazioni e degli scavi nella roccia.
1 = 3 + q c m 3 + s qc
(3)
in cui: 1 la massima tensione principale efficace; 3 la minima tensione principale efficace; qc la resistenza a compressione semplice per un provino standard; m una costante caratteristica di ciascun tipo di ammasso;
s= q un fattore di riduzione della resistenza; c per GSI 25 n = 0,5 GSI per 10 GSI < 25 n = 0,65 200 per GSI < 10 n = 0,60
1 q c,mass n
(4)
Hoek (1994) e Hoek e Brown (1997), dallanalisi di un certo numero di casi reali, hanno trovato le seguenti correlazioni tra i parametri m, s e GSI:
m = mr e
s=e
GSI 100 28
(5) (6)
GSI 100 9
ove mr la costante del materiale roccioso ricavabile da prove triassiali su provini di roccia. La correlazione proposta per s valida solamente per pendii e cave a cielo aperto. Per gallerie e caverne si trova infatti un enorme incremento di resistenza. Si noti che, con una piccola approssimazione, anche possibile esprimere m direttamente in funzione di s:
m = mr e
GSI 100 28
mr e
GSI 100 27
= mr
1 s3
(7)
Inoltre, la resistenza a compressione monoassiale dellammasso di roccia sar: q c,mass = q c s n mentre la resistenza monoassiale a trazione di un buon ammasso roccioso ( GSI > 25 , n = 0,5 ) :
q t ,mass = q c
Modulo di deformazione
La correlazione di Serafim e Pereira (1983), valida per rocce scadenti ( q c < 100 Mpa), con lintroduzione dellindice GSI risulta cos modificata:
Ed = qc 10 100
GSI 10 40
Secondo Hoek e Brown (1997) le limitate esperienze disponibili tendono a confermare una modifica della resistenza nelle rocce tenere. Sono comunque necessarie ulteriori esperienze per fornire una correlazione accettabile.
Dilatanza Angolo di resistenza a taglio residua r Coesione residua cr Resistenza a compressione monoassiale residua qc,mass,r
Modulo di deformazione Ed Rapporto di Poisson Modulo di taglio
m = mr e s=e
GSI 100 28
= 19 e
20100 28
= 1,0912
GSI 100 9
=e
20100 9
= 1,379 10 4
n = 0,65
Fase II) Si calcolano poi una serie di parametri intermedi, che servono a normalizzare la tensione geostatica 1:
h=
A=
1,0912 (1 0,55) 2
1 0,55
= 0,1392
Fase III) A questo punto possibile calcolare la capacit portante ultima nel modo che segue:
1 = D f = 22,5 0,4 = 9 kN/m2
1 * =
Dal diagramma che riporta il valore di N in funzione della tensione normalizzata 1*, ponendoci sulla curva n = 0,55 , in corrispondenza di 1 * = 0,0114 si trova: N 4,6 q ult = (N ) = 0,898 4,6 1,407 10 3 = 4,13 MPa
Bibliografia
GIANI G.P. (1991): Analisi di stabilit dei pendii. Parte I. Classificazione dei fenomeni di instabilit, pendii naturali e fronti di scavo in roccia. Associazione Mineraria Subalpina. Quaderni di studi e documentazione. SERRANO A., OLALLA C., GONZALEZ J. (2000): Ultimate bearing capacity of rock masses based on the modified Hoek-Brown criterion. Int. Journ. of Rock Mech. And Mining Sci., 37 pp. 1013-1018. SINGH B., GOEL R.K. (1999): Rock mass Classification. A Practical Approach in Civil Engineering. Elsevier.