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Nella sezione stratigrafica inoltre mostrata lubicazione delle celle piezometriche installate
nellarea in esame, unitamente alle quote piezometriche misurate. Dalle osservazioni si deduce, per
i terreni in esame, un regime idrostatico con superficie piezometrica a circa 11 m di profondit dal
piano campagna, praticamente coincidente con il livello del Tevere.
Cu =
qc v
Nc
che deriva dall'analogia tra la resistenza alla punta del penetrometro e la capacit portante alla base
di un palo, nelle condizioni di breve termine.
Per la classificazione e la caratterizzazione dei terreni incoerenti, dove risultato impossibile
il prelievo di campioni indisturbati, ci si avvalsi di diagrammi e relazioni empiriche, applicabili
alle prove penetrometriche effettuate in sito. In particolare sono stati utilizzati il diagramma di
Robertson & Campanella (1982) che lega la resistenza alla punta al friction ratio (FR) e alla
granulometria del deposito attraversato (Figura 2), e il diagramma di Durgunoglu & Mitchell (1975)
che correla la resistenza alla punta e la tensione efficace verticale allangolo di attrito (Figura 3).
Le caratteristiche di deformabilit sono state valutate nellipotesi che il comportamento
meccanico dei terreni in condizioni distanti dalla rottura sia linearmente elastico. A tale scopo sono
stati selezionati valori medi del modulo di Young E e del coefficiente di Poisson rappresentativi
del campo delle deformazioni che generalmente si producono, in condizioni di esercizio, nei
problemi di interazione terreno-struttura.
Per i terreni incoerenti la determinazione dei parametri di deformabilit mediante prove di
laboratorio pu essere affetta da notevoli incertezze, risultando estremamente difficile in questo
caso il prelievo di campioni indisturbati. Si fatto quindi uso di alcune correlazioni empiriche tra la
resistenza alla punta misurata in prove penetrometriche statiche e il modulo di taglio iniziale Go.
per opportuno ricordare che stimare un modulo di rigidezza a partire dalla resistenza alla punta
misurata nelle prove penetrometriche statiche o dinamiche pu condurre a valori approssimati per
difetto della rigidezza, considerato che il comportamento meccanico dei terreni fortemente non
lineare a partire dai bassi livelli di deformazione e che le prove penetrometriche, causando la rottura
del terreno attraversato, generano livelli deformativi decisamente pi elevati di quelli tipici dei
problemi di interazione terreno-struttura in condizioni di esercizio.
La relazione utilizzata lega il modulo di rigidezza al taglio iniziale Go alla resistenza alla
punta del penetrometro statico (Robertson e Campanella, 1982). Il modulo di taglio G stato
valutato nellintervallo di deformazioni comprese fra 0.01 e 0.1%, che quello tipico dei problemi
di interazione terreno struttura nelle opere di scavo, a partire dal valore stimato per Go ; utilizzando
la curva di decadimento del modulo di taglio normalizzato G/G0 in funzione della deformazione di
taglio e della tensione litostatica efficace vo (Kokusho, 1980) si ottiene G G0/3.
Per i terreni coesivi si invece assunto un valore del rapporto Eu/Cu = 800. Dalle relazioni
G = Eu/3 ed E = 2G(1+), con = 0.3, si quindi ricavata una stima del modulo di Young E.
Le osservazioni sperimentali ottenute dalle prove in sito e in laboratorio sono esaminate nel
seguito per ciascuna delle unit litologiche individuate.
Terreno di riporto R
Il terreno di riporto fortemente eterogeneo. La caratterizzazione di tale strato possibile solo
mediante le prove penetrometriche eseguite in sito, non avendo a disposizione campioni per
indagini di laboratorio, a causa delle difficolt di campionamento. I risultati sperimentali mostrano
che la natura del terreno di riporto da sabbio-limosa a limo-sabbiosa (Figura 2) (Robertson e
Campanella, 1982) con una stima dellangolo di resistenza al taglio di circa 32 (Figura 3)
(Durgunoglu e Mitchell, 1975). Per il peso medio dellunit di volume si assunto = 19 kN/m3.
Dal diagramma di Figura 4 si ottiene un valore del modulo di taglio iniziale G0 = 30.8 MPa, e
quindi un valore di G = 10 MPa, cui corrisponde E = 26 MPa.
terreno incoerente, nonostante una non trascurabile frazione limosa gli conferisca una discreta
plasticit.
Sui due campioni prelevati sono state effettuate prove di taglio diretto, i cui risultati,
diagrammati nel piano - (Figura 6), hanno fornito valori della coesione e dellangolo di attrito
pari a c = 9 kPa e = 33. Tuttavia la correlazione di Dorgunoglu e Mitchell (1975) (Figura 3)
fornisce un valore minore dellangolo di attrito < 32. Nelle analisi si assunto, a favore di
sicurezza, = 31 e c' = 0.
Il diagramma di Robertson & Campanella (1982) ha permesso di stimare il modulo di taglio
iniziale Go = 20 MPa (Figura 4) a partire dal quale si ricavato G = 7.0 MPa e quindi
Terreno T3 - Sabbia
In questo strato, dallunico campione prelevato non stato possibile effettuare alcuna prova a causa
dei sensibili disturbi di campionamento. Necessariamente ci si dovuti avvalere dei risultati delle
prove in sito per poter procedere alla caratterizzazione dellunit stratigrafica in esame.
Dalla correlazione di Durgunoglu e Mitchell (1975) diagrammata in Figura 3, si ottiene
32.
Per la determinazione dei parametri di deformabilit, in maniera analoga a quanto fatto in
precedenza si prima ricavato il valore del modulo di taglio iniziale Go = 113 MPa (Figura 4) e
quindi G = 38 MPa (Figura 5) cui corrisponde:
Dalle prove di compressione edometrica sono stati ricavati i valori dellindice dei vuoti
iniziale eo = 0.755, degli indici di compressibilit e di rigonfiamento Cc = 0.27 e Cs = 0.04, nonch
il grado di sovraconsolidazione OCR = 1, corrispondente a un deposito normalmente consolidato.
Le prove di compressione triassiale consolidate non drenate hanno fornito le caratteristiche di
resistenza in termini di tensioni efficaci: c = 7 kPa e = 28 (Figura 7).
La resistenza al taglio in condizioni non drenate, ottenuta dalle prove triassiali non consolidate non
drenate, risultata pari a Cu = 97.5 kPa. Successivamente si ricavato E u = 800 Cu = 78 MPa con
Terreno T5 - Ghiaia
In questo strato, situato a profondit superiori ai 54 m, non stata effettuata alcuna prova, n in sito
n in laboratorio. Sono stati perci assunti valori tipici delle propriet meccaniche : = 20 kN/m3, c
= 0, = 40, G = 80 MPa cui corrisponde, per = 0.3, E = 208 MPa.
= 32 ed E = 41.3 MPa. Lo strato successivo, spesso 6 m circa, costituito da limo con argilla
normalmente consolidato, mediamente consistente, caratterizzato dai parametri di resistenza e
deformabilit: Cu = 95 kPa e Eu = 76 MPa per le condizioni di breve termine e c = 9 kPa, = 31
e E = 65.8 MPa per le condizioni di lungo termine. Da m 14 a m 19 circa presente uno strato di
sabbia limosa per il quale si assunto = 31 e E = 18.2 MPa. I successivi 13 m sono costituiti da
sabbia mediamente addensata, per la quale = 32 e E = 99 MPa. Lo strato seguente, spesso 22
m, costituito da limo con argilla consistente in condizioni di normal consolidazione, caratterizzato
da parametri di resistenza Cu = 97.5 kPa in termini di tensioni totali e c = 7 kPa e = 28 in
termini di tensioni efficaci, e da parametri di deformabilit Eu = 78 MPa per le condizioni di breve
termine e E= 67.6 MPa per le condizioni di lungo termine. Oltre i 54 m di profondit inizia uno
strato di ghiaia addensata.
In tab. 3.4 sono riportati, per i terreni in esame, i valori dellangolo di dilatanza e del
coefficiente di permeabilit K adoperati nelle analisi.
Mediante le misure fornite dalle celle piezometriche si dedotto un regime idrostatico delle
pressioni interstiziali con superficie piezometrica situata a circa 11 m di profondit dal piano di
campagna.
TABELLE
Tabella 1 Risultati delle prove di laboratorio riferiti alle varie unit stratigrafiche: caratteristiche generali
Tabella 2 Risultati delle prove di laboratorio riferiti alle varie unit stratigrafiche: caratteristiche meccaniche
FIGURE
Riporto (0 -8.2 m )
100
CPT1
CPT2
S
SL
L-LS
10
LA-AL
qc (MPa)
0.1
0
FR (%)
T1 (-8.2 -13.7 m )
100
CPT1
CPT2
S
SL
L-LS
10
qc (MPa)
LA-AL
0.1
0
FR (%)
T2 (-13.7 -18.7 m )
100
CPT1
CPT2
S
SL
L-LS
10
qc (MPa)
LA-AL
0.1
0
FR (%)
T3 ( -18.7 -32.1 m )
100
CPT1
CPT2
S
SL
L-LS
10
qc (MPa)
LA-AL
0.1
0
FR (%)
Figura 2 Prove penetrometriche: relazioni empiriche di Robertson & Campanella (1982) per la
determinazione della granulometria.
qc (MPa)
0
10
20
qc (MPa)
30
40
50
10
15
20
20
50
40
100
60
150
'v (kPa)
'v (kPa)
80
200
250
100
120
300
140
30323436
350
38
40
160
400
450
30 323436
42
38
40
180
200
Figura 3 Prove penetrometriche: relazioni empiriche di Durgunoglu & Mitchell (1975) per la determinazione
dellangolo di resistenza a taglio.
3000
2500
2000
1500
1000
500
500.0
400.0
q (KPa)
300.0
200.0
100.0
Terreno T1
c' = 9 KPa ; ' = 31
0.0
0.0
100.0
200.0
300.0
400.0
p' (KPa)
Figura 5 Prove drenate di compressione triassiale:
determinazione dei parametri di resistenza per il terreno T1
400.0
200.0
(KPa)
300.0
Terreno T2
c' = 9 KPa ; ' = 33
100.0
0.0
0.0
100.0
200.0
300.0
400.0
500.0
' (KPa)
Figura 6 Prove di taglio diretto:
determinazione dei parametri di resistenza per il terreno T2
800.0
q (KPa)
600.0
400.0
200.0
Terreno T4
c' = 7 KPa ; ' = 28
0.0
0.0
200.0
400.0
600.0
800.0
p' (KPa)
Figura 7 Prove di compressione triassiale consolidate non drenate:
determinazione dei parametri di resistenza per il terreno T4
APPENDICE
CPT1
CPT2
Cu (MPa)
1
6
Profondit (m)
Profondit (m)
Cu (MPa)
8
10
12
10
12
14
16
16
18
18
20
20
CPT2
Cu (MPa)
0
Cu (MPa)
2
8
10
12
Profondit (m)
Profondit (m)
14
CPT1
8
10
12
14
14
16
16
18
18
20
20
qc (MPa)
0
12
16
20
24
R
8.2
11.0
13.0
16.7
18.7
T1
T2_A
T2_B
T3
32.1
T4
54.0
T5
Stratigrafia
e0
0.6
0.7
CV (m2/s)
Cc
0.8
0.9
0.0
0.2
0.4 1x10-8
1x10-7
1x10-6 0.001
10
20
profondit (m)
Cu (kPa)
Ce
30
40
50
60
0.01
0.1
40
80
120
(kN/m3 )
18
19
IP (%)
w (%)
20
20
40
60
15
20
25
35
0 20 40 60 80 100
10
profondit (m)
20
30
40
50
WP
WL
60
Sabbia (%)
0 20 40 60 80 100
IC
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1