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Effetto angolo di orientamento: ha un effetto sulla resistenza alla trazione e sull'allungamento alla
rottura. A tutte le impostazioni della temperatura di stampa, la resistenza alla trazione dei campioni
di TPU stampati con un angolo di orientamento di 45° è superiore alla resistenza per l'angolo di
orientamento di 0°. L'esame della figura 6 sottostante può dare una spiegazione. La figura mostra la
microstruttura della superficie centrale del provino stampato in 3D in TPU con diversi angoli di
orientamento. Le figure 6a, b e c mostrano l'angolo di orientamento di 0°, mentre le figura 6d, e e f
mostra l'angolo di orientamento di 45°.
Ci sono tre fasi tipiche nelle prove di trazione, prima dello stretching, stretching e dopo lo
stretching.
In Fig. 6a, d, il provino in TPU è nella fase prima dello stretching. La larghezza del
campione è di 4 mm.
Nella Fig. 6b, e, il provino in TPU è nella fase di allungamento, la deformazione è quasi del
300% e la larghezza del campione diventa sottile. Dall'immagine, sembra essere metà della
larghezza prima dell'allungamento.
Nella Figura 6c, f, i provini in TPU sono nella fase successiva allo stretching. Tutte le
sollecitazioni di trazione applicate ai provini sono scomparse, la deformazione elastica è
ripristinata, ma una piccola quantità di deformazione plastica è difficile da recuperare dopo
l'elevata sollecitazione. La larghezza del campione è diventata maggiore. Dalla foto sembra
che sia circa 3/4 della larghezza prima dell'allungamento.
In Fig. 6d, l'angolo di orientamento di uno strato è impostato su +45°, mentre un altro strato
è impostato su -45° e cinque strati sono sovrapposti insieme. Quando il provino è molto
allungato, gli angoli di orientamento cambiano fino a quasi ±0° e tutti i filamenti sono
orientati parallelamente alla direzione della sollecitazione, il che potrebbe spiegare perché il
provino con un angolo di orientamento di 45° ha una resistenza alla trazione e un
allungamento a rottura più elevati rispetto al provino con 0° angolo di orientamento.
La Figura 7a, b mostra la superficie di frattura del campione stampato a 200°C con un
angolo di orientamento di 0°, parallelo alla direzione di allungamento. La deformazione nel
bordo e all'interno del provino non avviene lungo la direzione di allungamento e lo stress
interno viene generato dall'interfaccia del bordo e della giunzione interna. Se questa
sollecitazione interna è maggiore del legame termico tra il bordo e la giunzione, si
verificheranno fessurazioni e rotture. In seguito, l'area effettiva che sopporta la
sollecitazione di trazione diminuirà, con conseguenti riduzioni, della resistenza alla rottura e
dell'allungamento del provino.
Le Figure dalla 7 c alla f mostrano alcune delle tipiche superfici di frattura dei campioni
stampati a 215°C con orientamento 0°, 230°C con orientamento 0°, 200°C con orientamento
45°, 215°C con orientamento 45° e 230°C con orientamento 45°. Le superfici di frattura
sono molto simili. Quando la temperatura viene aumentata a 215°C o 230°C, il legame
termico tra i bordi e l'interno del campione è rinforzato, non si verificheranno più rotture e
screpolature. Rispetto a 200°C, la resistenza alla trazione e l'allungamento alla rottura a 215°
o 230°C sono stati notevolmente migliorati. Se l'angolo di orientamento venisse cambiato da
0° a 45°, le cose migliorerebbero ancora. Nonostante la deformazione sul bordo e all'interno
del campione sia disuguale, c'è una restrizione minore e uno stress interno inferiore dal
filamento con orientamento 45° rispetto a quello 0° e non si verifica alcuna rottura alla
giunzione del bordo e dell'interno del campione.
Effetto forma provino [6]: In accordo con la UNI EN ISO 604 si scelgono due provini, uno a
sezione circolare e l’altro a sezione rettangolare, prodotti entrambi in TPU con tecnologia FDM
utilizzando i seguenti parametri.
È realizzato il riempimento del provino in vari modi: 0%, 20%, 50%, 80% e 100%:
Sono eseguiti i test di compressione, a velocità costante, sui vari provini cinque volte e poi
confrontati i risultati.
Si è ottenuto:
[1] Tesi in architettura e design: “Progetto di una calzatura aperta su misura con suola in reticolato
adatto all’assorbimento di energia”
[2] Tesi in ing. dei materiali: “Anaisi e ottimizzazione del processo di stampa 3D per lo sviluppo di
componenti di scarponi da sci in TPU”
[3] Tesi in ing. biomedicale: “study and evaluation of additive manufacturing technologies applied
to build medical devices like customized orthopaedic insoles”
[4] Tesi in bioingegneria: “Sviluppo di un metodo innovativo per la stampa 3D di plantari per piede
piatto tramite analisi agli elementi finiti e rilevazione delle pressioni plantari”
[5] “The manufacture of 3D printing of medical grade TPU The manufacture of 3D printing of
medical grade TPU”