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Principali tipologie
di sforzi e di deformazioni
che possono agire
su un solido
Sforzo di Trazione
Allapplicazione di uno sforzo
lungo la direzione z corrisponde
una deformazione del solido lungo
la stessa direzione, z.
Per piccole deformazioni vale la
relazione:
= E z
E detto modulo di elasticit longitudinale
o modulo di Young o semplicemente
modulo elastico del materiale
Allapplicazione di si ha per anche una deformazione nelle altre direzioni, x e y.
Si definisce coefficiente di Poisson o Modulo di Poisson il rapporto fra le
deformazioni trasversali e longitudinali rispetto alla direzione di applicazione del
carico:
y
x
Sforzo di Taglio
Allapplicazione di uno sforzo
corrisponde una deformazione del
solido individuabile tramite langolo
.
Per piccole deformazioni vale la
relazione:
= G
,
y
con = tg =
Z0
E = 2 G (1 + )
e G assume pertanto valori vicini a 0,4E.
Prova di Trazione
Generalit
Applicazione di un
carico monoassiale
di trazione su un
provino che pu
avere geometrie
diverse.
La prova avviene in
controllo di
spostamento:
si registrano lo
spostamento delle
ganasce e la forza
applicata
(in alcuni casi si
applicano estensometri
direttamente sul provino)
Prova di Trazione
Generalit
1. Deformazione elastica:
M
2. Deformazione plastica:
Il carico continua a crescere con laumento
della deformazione. Rimuovendo il carico il
provino mantiene una certa deformazione
permanente;
3. Strizione:
E il punto in cui la deformazione sul provino
non pi uniforme, ma si localizza in una sua
sezione. Si ottiene il massimo dell carico
applicato.
4. Rottura:
Il provino si rompe in due parti.
Prova di Trazione
rottura
snervamento
Generalit
Principali parametri che si possono
ricavare da una curva di trazione:
-Resistenza meccanica:
- Carico di snervamento
- Carico di rottura
- Duttilit
- Allungamento uniforme
- Allungamento a rottura
- Tenacit:
- Area sottesa dalla curva
- Modulo elastico
Allungamento
uniforme
Allungamento
a rottura
Altri parametri:
- Strizione percentuale
( = riduzione darea a rottura)
Tenacit
Modulo elastico
Prova di Trazione
Qualche approfondimento sul Modulo Elastico
Analizziamo in dettaglio la deformazione elastica del provino e proviamo a
trovare un modo per correlare il modulo elastico di un materiale alle sue
propriet microscopiche.
Cosa succede quando si sposta un atomo dalla sua posizione di equilibrio?
Possiamo schematizzare un legame fra due atomi come una molla che li unisce:
Quando sposto un atomo dalla sua posizione di equilibrio nascer quindi una
forza di richiamo che, opponendosi alla forza esterna, cercher di riportarlo alla
posizione originale
Prova di Trazione
Qualche approfondimento sul Modulo Elastico
Cos succede anche quando si sollecita un solido:
Allinizio gli atomi vengono spostati dalle loro posizioni dequilibrio aumentando la
loro reciproca distanza lungo la direzione di applicazione del carico.
Sono quindi i singoli legami atomo-atomo ad essere sollecitati
Prova di Trazione
M atomi
Na
to m
Per definizione:
P atomi
Ftot
N M F
F
= 2
=
=
2
A
N M r0
r0
l l0 P r P r0 r r0
=
=
=
l0
P r0
r0
Prova di Trazione
Qualche approfondimento sul Modulo Elastico
Cerchiamo ora di capire come sono legate le variabili microscopiche trovate:
F vs
F =
dU ( r )
dr
Prova di Trazione
Qualche approfondimento sul Modulo Elastico
Ci basta quindi trovare landamento dellenergia potenziale con la distanza
interatomica:
Un generico andamento pu essere quello mostrato in figura:
parte repulsiva e parte attrattiva la cui somma da origine ad una buca di potenziale
Uattr ( r ) =
Potenziale
repulsivo
A
rm
Urepul ( r ) =
Potenziale
Attrattivo
Utot ( r ) =
A
r
B
rn
B
rn
Prova di Trazione
Qualche approfondimento sul Modulo Elastico
I parametri di cui disponiamo sono per solitamente la distanza interatomica e
lenergia di legame.
Valgono le relazioni:
dU
F ( r0 ) =
dr
=0
r = r0
U ( r0 ) = U b
n
A=
U b r0m
nm
m
B=
U b r0n
nm
n
m
dU ( r )
n m 1 r0 r0
F (r ) =
= U b
dr
n m r r r
Prova di Trazione
Qualche approfondimento sul Modulo Elastico
Dalla definizione di modulo elastico, ricordando le relazioni trovate in precedenza,
d
E=
d
=0
d
=
d
=
r = r0
r r0
=
r0
r02
si pu scrivere:
d
E=
d
r = r0
r02
=
r r0
d
r0
=
r = r0
e quindi:
E=
nm
3
r0
Ub
1 dF
r0 dr
r = r0
Prova di Trazione
Qualche approfondimento sul Modulo Elastico
Quindi tanto maggiore lenergia di legame e quanto minore la distanza
interatomica, quanto maggiore il modulo elastico
Metallo
Temperatur
a di fusione
(C)
Modulo di
Young (Gpa)
Pb
327
14
Mg
650
45.5
Al
660
70
Ag
962
72
Au
1064
79
Cu
1085
127
Ni
1453
209
Fe
1538
210
Mo
2610
304
3410
414
Prova di Trazione
Curva di trazione vera
Costruzione della curva di
trazione attraverso i seguenti
parametri:
F
A0
l l0
l0
Sta effettivamente
diminuendo lo sforzo sul
provino?
Prova di Trazione
Curva di trazione vera
La sezione del provino
diminuisce allaumentare della
deformazione.
Vi la necessit di
passare alle cosiddette
coordinate vere:
l
t = d =
l0
t =
dl
l
= ln = ln( + 1)
l
l0
F
F A0 F l
= ( + 1)
=
=
A A0 A A0 l0
A0 l0 = Al
A0 l
=
A l0
Prova di Trazione
Curva di trazione vera
Prova di Trazione
Curva di trazione vera
- A partire dalla riduzione
darea a rottura si calcola
lallungamento che il
provino avrebbe se
lallungamento fosse stato
uniforme.
Prova di Trazione
Alcune considerazioni sulla Tenacit
Abbiamo definito la tenacit come lenergia necessaria per portare a rottura il
provino e labbiamo correlata con larea sottesa dalla curva di trazione.
In realt ci valido per la curva di trazione vera, mentre nel caso di curva
ingegneristica questa solo la migliore approssimazione possibile.
l2
W = Fdl = A l d
l1
W
= d
V
Ci stiamo riferendo a
grandezze vere
Prova di Trazione
Alcune considerazioni sulla Tenacit
La Tenacit contiene in s sia la Resistenza che la Duttilit del materiale.
Queste due grandezze non sono per quasi mai scorrelate, e al crescere di
una solitamente decresce laltra (almeno per acciai appartenenti ad una
stessa classe).
Se si grafica infatti il carico di rottura in funzione dellallungamento a rottura
per numerosi acciai di una stessa classe si trover un andamento grosso
modo iperbolico.
Vale allora la relazione:
Rd = cost
I = Rm A%
Prova di Trazione
Indice di Qualit
Indice di Qualit di acciai per auto:
I = 50 70 GPa%
I = 30 45 GPa%
I = 5 20 GPa%
Prova di Trazione
Materiali per Auto
Prova di Trazione
Alcune considerazioni sulla Curva di Trazione vera
Punto di massimo della curva di trazione:
Risultato di due forze concorrenti:
- lincrudimento del materiale, (laumento dello sforzo per aumentare la
deformazione)
- la diminuzione dellarea resistente del provino dovuta alla sua strizione.
Da ci Considere propose che la strizione iniziasse al punto di massima forza applicata
dF = 0.
Dato che F=A, possiamo scrivere:
.Al
dF = d ( A) = Ad + dA = 0
dA
d
=
A
dV = 0 dV = d ( A l ) = ldA + Adl = 0,
cio :
dA
dl
= = d
A
l
Prova di Trazione
Alcune considerazioni sulla Curva di Trazione vera
= d
d
=
d
Prova di Trazione
Analisi dellIncrudimento
(Fondamentale in tutti i settori industriali in cui necessario prevedere il
comportamento plastico dei materiali: ad es. stampaggio di lamiere nellindustria
automobilistica)
Si definisce Incrudimento laumento dello sforzo necessario per aumentare
la deformazione.
Questa una caratteristica dei materiali metallici, non tutti i materiali presentano
infatti fasi di incrudimento nella loro curva di trazione.
Comportamento
Elasto plastico incrudente.
Comportamento
Elastico perfettamente plastico
Prova di Trazione
Analisi dellIncrudimento
Si pu approssimare la curva di trazione con una relazione del tipo:
= k
Da cui deriva:
d ln
=n
d ln
Prova di Trazione
Analisi dellIncrudimento
Esempio di curva interpolata utilizzando la Legge di Hollomon:
Scale logaritmiche
Prova di Trazione
Analisi dellIncrudimento
Tramite i parametri della Legge di Hollomon possibile ricavare tutte le
grandezze caratteristiche della curva di trazione:
DUTTILITA:
utilizzando la condizione di Considere:
d
=
d
si ottiene:
= k n
d
=
d
d
= k n n 1
d
k n n 1 = k n
n = u
Prova di Trazione
Analisi dellIncrudimento
RESISTENZA:
Carico di rottura corrisponde allo sforzo alla strizione, quando = n.
=n
k nn e n
ing = e
n
= k
e
TENACITA:
W
k
n
= d = k d =
n n+1
V
n+1
Prova di Trazione
Analisi dellIncrudimento
Logicamente il modello di Hollomon non lunico che possa essere
utilizzato. Sono tanti i modelli teorici, empirici o semiempirici che possono
essere scelti per la modellazione della deformazione plastica di un acciaio.
Alcuni esempi: