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ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LANALISI DELLE SOLLECITAZIONI

XXXIV CONVEGNO NAZIONALE 1417 SETTEMBRE 2005, POLITECNICO DI MILANO

EFFETTO DELLORIENTAMENTO DELLE FIBRE SULLA RESISTENZA A FATICA DI


UNA POLIAMMIDE 6 RINFORZATA CON FIBRE DI VETRO
A. Bernasconi a,*, P. Davoli a, A. Basile b, A. Filippi b
a
b

Politecnico di Milano, Dipartimento di Meccanica, Via La Masa 34, 20156 Milano


Radici Novacips SpA, Via Provinciale, 1331 24020 Villa dOgna (BG)

Sommario

In questo lavoro vengono presentati i risultati dello studio delleffetto dellorientamento delle fibre
sulla resistenza a fatica di una poliammide 6. sono state eseguite prove di fatica su provini estratti da
lastre ottenute per stampaggio ad iniezione. I provini sino stati ritagliati con diversi orientamenti
rispetto allasse della lastra, in modo da ottenere differenti orientamenti delle fibre di rinforzo rispetto
alla direzione di applicazione del carico. Vengono presentate le curve di trazione e le curve di Whler
al variare dellorientamento dei provini. Una relazione derivata dal criterio di Tsai-Hill permette di
correlare la resistenza a trazione con lorientamento dei provini. Una formula analoga permette di
interpretare i risultati delle prove di fatica, per durate prefissate.
Abstract

The effect of fibre orientation on the fatigue strength of a short glass fibre reinforced polyamide 6 has
been investigated. Tension-tension axial fatigue tests were performed on specimens extracted from
injection moulded plates. Specimens were cut out of plates with different orientations with respect to
plate axis, and therefore displayed different orientations of the reinforcing fibres. Results are presented
in the form of S-N curves, showing the variation of the fatigue strength as a function of the specimen
orientation. The experimental data, both tensile and fatigue tests, have been interpreted by a failure
criterion derived from the Tsai-Hill formula.
Parole chiave: poliammide 6, materiali compositi a fibra corta, orientamento fibre, fatica

1. INTRODUZIONE

Limpiego delle materie plastiche rinforzate con fibre corte, tra queste la poliammide rinforzata con
fibre di vetro, trova applicazioni sempre pi frequenti, anche per componenti fortemente sollecitati,
soprattutto nel settore degli autoveicoli e delle apparecchiature elettriche, grazie anche allopportunit
che offrono di ottenere pezzi di forma complessa con costi ridotti. Tuttavia il dimensionamento e la
verifica a fatica di questi componenti richiede metodi di verifica specifici.
Lo studio della resistenza fatica della poliammide, condotto su provini standard [1-3], si
indirizzato finora allindagine delleffetto della temperatura [4], della frequenza di applicazione del
carico [5], del contenuto di acqua [6] e dello sforzo medio [7]. Pi difficile reperire riferimenti allo
studio delleffetto dellorientamento delle fibre.

* Corresponding author: Tel.: +39 02 2399 8222; Fax.: +39 02 2399 8202; E-mail: andrea.bernasconi@polimi.it

XXXIV CONVEGNO NAZIONALE AIAS MILANO, 14-17 SETTEMBRE 2005

Nei componenti reali, lorientamento delle fibre gioca un ruolo estremamente importante, in quanto
generalmente i prezzi vengono realizzati per stampaggio ad iniezione e pertanto, a differenza dei
provini standard, si ottiene una distribuzione delle fibre non omogenea [8]:
nello spessore, si ha una struttura stratificata, con fibre allineate al flusso di iniezione in
prossimit delle pareti dello stampo (shell) e fibre orientate perpendicolarmente al flusso di
iniezione nella zona centrale (core), nella quale svaniscono gli sforzi di taglio legati alla
viscosit del fluido e responsabili delleffetto di allineamento
nei diversi punti della struttura, lorientamento delle fibre viene a dipendere dal numero, dal
tipo e dalla posizione dei punti diniezione ed in generale dalle modalit di riempimento della
cavit dello stampo.
Lo studio del legame tra lorientamento delle fibre e la resistenza a fatica trae ulteriore impulso
anche dal crescente impiego di software di simulazione dello stampaggio, che permettono di stimare la
disposizione delle fibre di rinforzo e di trasferire questa informazione in modelli agli elementi finiti da
utilizzare per la verifica strutturale.
2. MATERIALE E PIANO DELLE PROVE

Figura 1: Il provino utilizzato per le prove di trazione e di fatica

Il materiale oggetto di questo studio una poliammide 6 rinforzata con 30% in peso di fibra di vetro.
Le fibre hanno un diametro nominale di 10.5 m ed un rapporto di forma variabile tra 10 e 50. Il
materiale stato fornito in forma di lastre, ottenute per stampaggio per iniezione, dalle quali sono stati
ritagliati con taglio waterjet i provini di dimensioni non standard riportati in Figura 1.
Lo stampo utilizzato per la realizzazione delle lastre presenta un ingresso a lama, che consente di
ottenere un flusso di riempimento uniforme. Ne consegue una distribuzione delle fibre regolare,
almeno per quanto riguarda la direzione media delle fibre nei diversi punti della lastra. Lorientamento
dei provini stato variato, effettuando tagli a diverse inclinazioni = 0, 30, 60 e 90, come
mostrato in Figura 2.

Figura 2: Provini e loro orientamento rispetto alla lastra da cui sono stati estratti

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100

Sforzo [MPa]

80

60

40
0
30
60
90

20

0
0

10

12

Deformazione [%]

Figura 3: Curve di trazione in funzione dellorientamento dei provini

Il materiale stato sottoposto a condizionamento accelerato, affinch il contenuto di acqua della


matrice, fortemente igroscopica, fosse in equilibrio con latmosfera del laboratorio. Allequilibrio il
contenuto di acqua risultato del 2.2% in peso.
Il piano delle prove ha previsto prove di trazione e prove di fatica pulsatoria, con rapporto di ciclo
R = min/max = 0.1; queste ultime sono state condotte in controllo di forza su una macchina di prova
servo-idraulica MTS 810, di capacit 100 kN, equipaggiata con una cella di carico aggiuntiva da
10 kN, necessaria per aumentare la risoluzione della lettura dei carichi.
Il materiale stato preliminarmente caratterizzato a trazione ed a fatica, mediante limpiego di
provini standard, secondo la ISO 527-2 [9]. Sono stati ricavati i seguenti valori medi su cinque prove
del carico di rottura Rm = 104,8 MPa, del modulo elastico E = 6005 MPa ed una curva di Whler,
caratterizzata, quando descritta dalla relazione

max = f N b

(1)

dal coefficiente f = 101,9 MPa e dellesponente b = 0,048.


Le prove di trazione sono state eseguite ad una velocit di sollevamento della traversa pari a
5 mm/min. Sia nelle prove preliminari su provini standard che sui provini oggetto di questo lavoro, la
frequenza di applicazione dei carichi nelle prove di fatica stata impostata a 4 Hz.
3. RISULTATI E DISCUSSIONE
Tabella 1: Propriet meccaniche di diversi acciai

Orientamento dei
provini
0
30
60
90

Rm
[MPa]
89.5
75.6
58.3
53.2

E
[MPa]
4607
3229
2468
2352

I risultati delle prove di trazione, valutati come valori medi su cinque provini, sono riportati in
Tabella 1. Le prove sono state condotte a velocit di spostamento della traversa imposta a 5 mm/min.
Come si pu osservare anche dalle curve riportate in Figura 3, allaumentare dellangolo si registra
una diminuzione del carico unitario a rottura e del modulo elastico, mentre si ha un aumento
dellallungamento a rottura.

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Punti sperimentali
Tsai-Hill

90

Rm [MPa]

80

70

60

50
0

30

60

90

Orientamento del provino

Figura 4: Andamento del carico di rottura Rm in funzione dellangolo , ottenuto con lapplicazione del criterio di Tsai-Hill,
sovrapposto ai valori ottenuti nelle prove di trazione Didascalia

Ipotizzando una struttura del materiale caratterizzata da fibre unidirezionali, stato applicato il
criterio di Tsai-Hill [10], espresso dalla relazione (2), dove 1,u, e 2,u sono i valori della la resistenza a
trazione in direzione rispettivamente parallela e perpendicolare alla direzione delle fibre e 12,u
rappresenta la resistenza a taglio in direzione parallela alle fibre. Ci permette di ricavare la relazione
(3) tra il carico di rottura Rm e langolo .
2

1 2 1 2 12

+

=1
+
2

1, u
1, u 2, u
12, u

(2)

cos 2 ( ) cos 2 ( ) sin 2 ( ) sin 4 ( ) cos 2 ( ) sin 2 ( )


+
+
R m ( ) =

12, u
22, u
122 , u

1 / 2

(3)

In Figura 4 riportato landamento del carico di rottura in funzione di , sovrapposto ai valori


ottenuti nelle prove di trazione. I valori di 1,u, e 2,u sono determinati sulla base delle prove di
trazione condotte impiegando i provini orientati a 0 e 90, mentre la resistenza a taglio 12,u stata
desunta mediante lapplicazione della relazione (3) al caso dei provini orientati a 30 e 60, che
forniscono pressoch lo stesso valore di 12,u, minimizzando la somma quadratica degli scarti trai
valori previsti dalla (3) ed i risultati sperimentali ottenuti per gli orientamenti a 30 e 60.
Tabella 2: valori del coefficiente f e dellesponente b in funzione dellangolo

Orientamento del
provino
0
30
60
90

f
[MPa]
88.5
66.5
56.0
50.5

b
-0.057
-0.043
-0.050
-0.045

In Tabella 2 sono riportati i valori del coefficiente f e dellesponente b, che in base alla relazione
(1) descrivono le curve di Whler rappresentate in Figura 5, dove si pu osservare una traslazione
delle curve verso il basso, con pendenza quasi costante, allaumentare dellinclinazione del provino.

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60
0
30
60
90

55
50

max [MPa]

45
40
35
30

25
3

10

10

10

10

Cicli a rottura, Nf

Figura 5: Curve di Whler dei provini ritagliati da lastra con diverse inclinazioni
55

Resistenza a fatica assiale [MPa]

10 cicli a rottura
5
10 cicli a rottura
4
10 cicli a rottura

50
45

40
35
30
25
0

30

60

90

Orientamento del provino

Figura 6: Valori della resistenza a fatica per un dato numero di cicli a rottura, in funzione dellangolo dinclinazione del
provino, ottenuti applicando una relazione analoga al criterio di Tsai-Hill

Per descrivere la variazione della resistenza a fatica in funzione dellangolo , stato impiegato lo
stesso formalismo del criterio di Tsai-Hill. Pertanto la relazione (2) stata scritta sostituendo alla
resistenza a trazione la resistenza a fatica per un dato numero di cicli,
2

1, max 2, max 1, max 2, max 12, max

+
=1

+
2
1, fat ( N ) 2, fat ( N )
12, fat ( N )

(
N
)
1, fat

(4)

Da questa relazione a sua volta si pu ricavare unespressione analoga alla (3), che permette di
costruire i grafici di Figura 6. Qui riportata la previsione dei valori della resistenza a fatica per un
dato numero di cicli a rottura, in funzione dellangolo dinclinazione del provino. I valori di 1,fat, e
2,taf sono desunti dalle curve di Whler di Figura 5, rispettivamente dei provini orientati a 0 e 90. I
valori di 12,fat invece sono stati desunti applicando lo stesso metodo utilizzato per lanalisi dei risultati
delle prove di trazione.

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Figura 7: Ingrandimento di una sezione trasversale di un provino, in corrispondenza del piano medio, da cui possibile
rilevare la presenza dello strato di core, caratterizzato dalla disposizione delle fibre in direzione parallela al piano di sezione

I risultati ottenuti mostrano che possibile impiegare il criterio di Tsai-Hill per descrivere il
legame tra la resistenza a trazione e langolo , e che si ottiene una buona correlazione tra i risultati
sperimentali e la formula analitica applicata sia al caso della resistenza a trazione che a quello della
resistenza a fatica per un dato numero di cicli. Tuttavia i risultati sono stati ottenuti sotto lipotesi che
la distribuzione delle fibre di rinforzo potesse essere ritenuta unidirezionale e coincidente con la
direzione di riempimento dello stampo, a sua volta parallela allasse della lastra. Questa ipostesi
verificata solamente per quanto riguarda la distribuzione dellorientamento delle fibre negli strati di
shell. In realt la distribuzione degli orientamenti delle fibre complessa ed caratterizzata dalla
presenza di uno strato di core non trascurabile, come mostrato in Figura 7. Lo spessore di questo strato
difficile da determinare con precisione, in quanto la preparazione delle superfici da osservare
prevede la lucidatura con carte abrasive, che rimuovono molte fibre disposte parallelamente alla
superficie del piano di sezione.
In ogni caso la presenza del core evidente e rende conto della diminuzione sia del modulo
elastico sia della resistenza a trazione dei provini orientati a 0 rispetto ai provini di tipo standard
impiegati nella caratterizzazione preliminare. Un effetto simile si osserva anche quando si confrontino
i risultati delle prove di fatica. Nei provini standard infatti lo strato di core praticamente assente, in
quanto la presenza delle pareti laterali contribuisce a generare i gradienti di velocit e i conseguenti
sforzi di taglio che hanno leffetto di allineare le fibre in direzione parallela al flusso diniezione.
Ci rende difficile la trasferibilit dei risultati a casi aventi spessori diversi dello strato di core.
Limpiego, per la realizzazione dei provini, di tecnologie diverse dallo stampaggio per iniezione, come
ad esempio lo stampaggio per compressione [14], consente leliminazione del core, che tuttavia
presente nei componenti reali dove assume spessori variabili, in funzione della geometria dello
stampo, del numero e della posizione dei punti di iniezione e, principalmente, degli spessori e delle
condizioni di stampaggio (temperature del fuso e dello stampo, velocit di iniezione e pressioni).
Dal punto di vista progettuale, possibile tenere conto in prima approssimazione delleffetto legato
allo spessore dello strato di core mediante limpiego di curve normalizzate. Come possibile
osservare in Figura 8, la sovrapposizione della curva di Whler del provino standard (ISO 527-2) e dei
punti sperimentali relativi ai provini ritagliati da lastra con differenti inclinazioni, normalizzati rispetto
al rispettivo carico di rottura suggerisce limpiego della relazione espressa dallequazione (4), previa
determinazione della resistenza a trazione di un campione avente gli stessi spessori degli strati di shell
e core della porzione di componente sotto esame. Questo procedimento, non sempre applicabile,
richiede almeno di eseguire le prove di trazione con la stessa velocit di deformazione, che a pari
velocit di sollevamento della traversa non invece la stessa per provini aventi geometrie differenti.

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0.8
0
30
60
90

0.75
0.7
0.65
max/Rm

0.6
0.55
0.5
0.45
0.4
3

10

10

10

10

N, cicli a rottura
Figura 8: Sovrapposizione della curva di Woehler del provino ISO 527-2 e dei punti sperimentali relativi ai provini ritagliati
da lastra con differenti inclinazioni, normalizzati rispetto al rispettivo carico di rottura

Un altro fattore, pi difficile da quantificare, rappresentato dalleffetto combinato dellautoriscaldamento del provino, che nel caso della poliammide apprezzabile anche a frequenze di
applicazione del carico di pochi Hertz, e della geometria del provino, che favorisce in misura diversa
lo smaltimento del calore generatosi durante la prova.
4. CONCLUSIONI

Leffetto dellorientamento delle fibre sulla resistenza a fatica di una poliammide 6 rinforzata con il
35% in peso di fibre di vetro stato studiato per mezzo della realizzazione di provini estratti con
diversi oreintamenti da lastre ottenute per stampaggio per iniezione.
I risultati hanno mostrato che possibile applicare il modello di Tsai-Hill per descrivere leffetto
dellorientamento delle fibre sulla resistenza a fatica assiale, nellipotesi che la direzione media delle
fibre coincida con langolo dinclinazione del provino rispetto allasse longitudinale della lastra.
Lanalisi delle sezioni trasversali della lastra hanno evidenziato la presenza di una struttura pi
complessa, a strati sovrapposti, tipica dei manufatti ottenuti per stampaggio per iniezione,
caratterizzata da strati prossimi alle superfici libere del pezzo, detti shell, nei quali le fibre sono
prevalentemente allineate al flusso di iniezione ed da uno strato centrale, detto core, nel quale
preponderante il numero di fibre orientate perpendicolarmente al flusso di iniezione.
Poich nei componenti reali la presenza dello strato di core frequente ma assume spessori
variabili, in funzione della geometria dello stampo, del numero e del tipo dei punti di iniezione e,
soprattutto, degli spessori e delle condizioni di stampaggio, la trasferibilit dei risultati difficile. E
tuttavia possibile, almeno in prima approssimazione, ricorrere a curve master, ottenute normalizzando
i risultati ottenuti per ben determinati valori dello spessore dello strato di core.

BIBLOGRAFIA

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XXXIV CONVEGNO NAZIONALE AIAS MILANO, 14-17 SETTEMBRE 2005

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