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Coefficiente di reazione del terreno o coefficiente di Winkler

Il coefficiente di reazione del terreno, o coefficiente di Winkler, è normalmente indicato come K o


KS [kgf/cmc]. Nel modello di Winkler il sottosuolo è caratterizzato da una relazione lineare fra il cedimento
di un punto (s) e la pressione di contatto (p) nello stesso punto: p = K s
VALORI INDICATIVI DELLE LITOLOGIE PIU’ RICORRENTI

K è detto “costante di sottofondo” o “coefficiente di reazione del terreno” (coefficient of subgrade


reaction).
Dal punto di vista fisico il mezzo alla Winkler può essere assimilato ad un letto di molle elastiche fra loro
indipendenti. Il coefficiente di reazione del terreno è per definizione il rapporto fra carico e cedimento. In
un terreno reale il cedimento dipende, oltre che dal carico applicato e dalle proprietà del terreno, dalla
forma e dimensioni della fondazione e dalla stratigrafia del terreno. Il coefficiente di reazione non è quindi
una proprietà del terreno e non può essere definito con solo riferimento al terreno, ma deve anche
essere riferito alla dimensione e forma della fondazione.

Il metodo più appropriato per ricavare K è quello di calcolare il cedimento s della fondazione con il metodo
più adeguato, tenendo conto del carico applicato, della geometria della fondazione, della stratigrafia del
terreno e delle caratteristiche dei singoli strati, e poi ricavare K come rapporto fra la pressione media
applicata p ed il cedimento s. In alternativa e soprattutto se il terreno è relativamente uniforme si possono
fare valutazioni di prima approssimazione secondo le procedure che seguono.

Per un mezzo elastico omogeneo il cedimento di una fondazione di larghezza B che applica al terreno di
appoggio una pressione p è dato da:

s= [p · B · (1-ν2) · I]/E K=p/s= E · (1-ν2) · I/B

dove :
E = modulo elastico
ν = coefficiente di Poisson
I = coefficiente d’influenza dipendente dalla forma della fondazione e dallo spessore dello strato
compressibile.

Si ha inoltre la relazione :

E=[Eed · (1+ν) · (1-2ν)]/(1-ν)

Per ν = 0,20 risulta E = 0,90 Eed, mentre per ν = 0,30 risulta E = 0,74 Eed.
Dato che il modulo edometrico (Eed) è un dato più facilmente valutabile conviene fare riferimento
direttamente ad esso.
Il modulo edometrico è dato da:

Eed = (∆s · H)/∆p

dove H è lo spessore dello strato compressibile.


quindi:

K = ∆p/∆s =Eed / H

Se H è inferiore a B per una fondazione quadrata o ad 1,5B per una fondazione allungata si può ricavare K
direttamente da questa espressione.
Se invece lo spessore dello strato compressibile è grande, considerato che la maggior parte del cedimento è
dato dal terreno fino ad una profondità pari circa a B per una fondazione quadrata ed a 1,5B per una
fondazione allungata, come prima approssimazione si può assumere :

∆s = (∆p · B)/Eed per una fondazione quadrata e ∆s = (∆p · 1.5B)/Eed per una fondazione allungata

da cui:

k = ∆p/∆s = Eed/B per una fondazione quadrata, k = ∆p/∆s = Eed/(1.5 · B) per una fondazione allungata

Si può quindi risalire ad un valore orientativo di K disponendo del modulo edometrico Eed, ricavabile sia da
prove di compressione edometrica, ma anche da correlazioni empiriche, come ad esempio:

Eed = 5 · qc = 50 qu per le argille


Eed = 2,5 qc + 75 kg/cmq per sabbie pulite
Eed = 2,0 qc + 50 kg/cmq per sabbie fini e sabbie limose

qc = resistenza alla punta del penetrometro statico


qu = resistenza a compressione semplice

Vesic (1961) suggerisce la seguente relazione (semplificata):

k = [(1/B) · E]/(1-ν2) dove ν è il Coefficiente di Poisson.

Un diverso modo di pervenire ad un valore orientativo di K è quello di fare riferimento al valore


k1s determinato con una prova di carico su piastra quadrata di lato b=30 cm. Essendo fissata forma e
dimensioni della piastra k1s dipende solo dalle caratteristiche del terreno. In genere non è conveniente
eseguire effettivamente una prova di carico su piastra, sia per il costo, sia perché con terreno argilloso la
prova dovrebbe essere di lunga durata. Conviene fare riferimento ai valori tipici di k1s per i vari tipi di
terreno forniti in letteratura. Il Terzaghi fornisce valori di k1s per le sabbie correlati con lo stato di
addensamento e per le argille correlati con la resistenza a compressione semplice qu.

Correlazione k1s-densità relativa per terreno incoerente (sabbia) secondo Terzaghi:


Values of k1s in tons/cu.ft for square plates, 1 ft · 1 ft, or beams 1 ft wide, resting on sand.
1 tons/cu.ft = 0,032 kg/cmc; 1 kg/cmc = 31 tons/cu.ft

Sabbia sciolta : qc = 20-40 kg/cmq ; Nspt = 5 – 10


Sabbia media : qc = 40-120 kg/cmq; Nspt = 10 – 30
Sabbia densa : qc > 120 kg/cmq; Nspt > 30

Terzaghi ha anche fornito una correlazione fra k1s ed Nspt: k1s = Nspt/7,8

Correlazione k1s-qu per terreno coesivo sovraconsolidato (argilla sovraconsolidata) secondo Terzaghi:
Values of k1s, in tns/cu.ft for square plates, 1 ft · 1 ft and k1 for long strips, 1 ft wide, resting on pre-
compressed clay

*:Higther values should be used only if were estimated on the basis of adequate test results. For
rectangular plates with width 1 ft ed length L ft :

k1 = k1s · (L + 0,5 )/1,5 L = k1 · (1+0.5/L)/1.5

Per passare dal valore riferito alla piastra campione al valore riferito ad una fondazione reale bisogna
tenere conto di forma e dimensione della fondazione: Un terreno coesivo sovraconsolidato, per le
profondità che interessano una fondazione diretta, può essere assimilato in prima approssimazione ad un
mezzo elastico omogeneo, ed il cedimento s è circa proporzionale a B. Essendo K inversamente
proporzionale a s è inversamente proporzionale anche a B, per cui si ha:

K = k1s · b/B per una fondazione quadrata, K = k1s · b/(1,5 · B) per una fondazione allungata

Nelle sabbie, supponendo che la rigidità aumenti con la profondità, il Terzaghi propone la relazione:

K = k1s ·[(B + b )/ 2B]2

e, all’aumentare di B, K tende ad un valore limite:

K = 0,25 k1s

Questo criterio va bene con sabbie normalconsolidate dove la resistenza alla punta (qc) cresce circa
linearmente con la profondità. In realtà, per piccole profondità, le sabbie mostrano spesso una resistenza
alla punta (e quindi una rigidità) costante con la profondità ed il criterio sopra riportato non sembra in
questo caso applicabile. Nel valutare il valore di K da attribuire alla fondazione è sempre opportuno
considerare come varia la consistenza del terreno argilloso o la densità del terreno sabbioso con la
profondità e quindi in particolare se la qc aumenta o diminuisce con la profondità nell’ambito di una
profondità significativa. Nel caso di fondazione estesa (platea) la larghezza B di riferimento va scelta
secondo il criterio illustrato nella figura che segue.
(a) and (b) bulbs of pressure beneath concentrated load Q, equally spaced both ways, acting on rectangular
copncrete mat; (c) concentrated loads, and (d) line loads acting on mat foundation.

VALORI INDICATIVI DELLE LITOLOGIE PIU’ RICORRENTI


VALORI INDICATIVI DELLE LITOLOGIE PIU’ RICORRENTI

VALORI INDICATIVI DELLE LITOLOGIE PIU’ RICORRENTI


Rp= Resistenza alla punta con prova CPT
γ = Peso di volume
φ = Angolo di attrito interno
Cu = Coesione non drenata
mv = Coeff. di compressibilità volumetrica
σ = Resistenza a compressione.

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