Il suolo elastico alla Winkler un modello matematico del terreno adottato nel problema del calcolo delle fondazioni in cui si ipotizza che la spinta esercitata dalla fondazione sul suolo proporzionale all'abbassamento del suolo. In genere le pressioni esercitate dalla fondazione sul suolo sono minori del 40% di quelle che provocano la rottura del terreno ed in questo caso il modello di Winkler risulta abbastanza corretto.
Formulazione
L' espressione matematica del modello di Winkler, nel caso di fondazione superficiale piana :
dove:
la costante di sottofondo (o modulo di Winkler), lo spostamento verticale di un punto generico di coordinate (x,y) che giace sul terreno la pressione agente sulla superficie del terreno.
Praticamente il modello equivale a schematizzare il terreno come un letto di molle, dotate di una certa rigidezza, molto vicine tra loro ma svincolate: quindi ogni molla indipendente dalle altre (cede solo la molla premuta). L'indipendenza delle molle comporta inoltre l'impossibilit di trasmettere sollecitazioni di taglio. Il modello di Winkler non schematizza il terreno come un mezzo continuo, cio non restituisce lo stato tensodeformativo alle varie profondit. Con questo modello di suolo il terreno semplicemente visto come un mezzo che in superficie reagisce proporzionalmente ai carichi applicati.
Pro e contro
Tale modello cade in difetto per diverse ragioni:
il terreno che, salvo rotture, un mezzo continuo, nella realt si deforma anche al di fuori dell'impronta di carico;
il modulo di winkler non una propriet del terreno, ma dipende dallo stato tenso-deformativo; nelle fondazioni continue poggiate su terreni e soggette a carichi distribuiti dai calcoli effettuati sulla base di questo modello risultano nulle le sollecitazioni nella fondazione, perch si trova che la reazione vincolare speculare al carico.
Tuttavia tale modello si rivela particolarmente adatto a modellare le fondazioni flessibili monodimensionali che lavorano in condizioni di deformazione piana (pali di fondazione soggetti a carichi orizzontali, non a carichi distribuiti). possibile ricorrere al modello di Winkler anche quando si in presenza di uno strato di terreno deformabile di spessore esiguo (indicativamente quando lo spessore dello strato compressibile inferiore alla met della dimensione minore della fondazione).
Il modello di Winkler trova larghissimo impiego per la progettazione di strutture di fondazioni superficiali per la sua semplicit. Modelli pi complessi presuppongono complesse indagini geotecniche che per loro natura forniscono parametri comunque approssimati. Nella progettazione strutturale si consiglia di assumere un intervallo di variazione piuttosto che un unico valore del modulo di Winkler in modo da inviluppare le sollecitazioni agenti sull'elemento strutturale di fondazione: tale range pu essere ricavato da tabelle in funzione del terreno o da un riscontro con il geologo/ingegnere geotecnico. I parametri geotecnici, inoltre, variano, anche in maniera consistente in uno stesso sito, con la profondit e a seconda del punto in cui vengono fatte le indagini. Pertanto per la progettazione di strutture di fondazione con l'utilizzo di modelli matematici del terreno pi sofisticati non in genere giustificato.
Costante di sottofondo
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Il coefficiente di reazione del terreno, detto anche costante di sottofondo o coefficiente di Winkler, normalmente indicato come K1 [kgf/cmc]. La costante di sottofondo rappresenta una forza esercitata sul suolo elastico alla Winkler, su un'area di 1 cm2 che provoca l'abbassamento di 1 cm. Per suolo alla winkler si intende un suolo puramente ideale, paragonabile ad un letto di molle, un terreno perfettamente elastico, che ha la comodit di essere usato con facilit nei calcoli e presenta sufficienti attinenze alla maggioranza dei casi reali. Tale metodologia consente un primo approccio al problema o una soluzione rapida e sbrigativa a casi che con altri approcci si rivelerebbero molto complessi ed onerosi. Tale costante non affatto una propriet intrinseca del terreno, ma dipende da forma e dimensioni della fondazione, dalla distribuzione dei carichi agenti, dalla stratigrafia e dalla composizione fisica del suolo. Da precedenti considerazioni emerge come questa grandezza K1 sia molto spesso tutt'altro che costante per una fondazione ampia, che coinvolge una volumetria di terreno poco omogenea. Occorrono molte e costose indagini geotecniche per appurare con esattezza il valore pi idoneo. Ci si accontenta spesso di valori cautelativi, utilizzando dei coefficienti di sicurezza appropriati per il calcolo progettuale e le verifiche strutturali delle fondazioni e della sovrastruttura.
Per trave su suolo elastico alla Winkler s'intende un modello matematico di travi continua, monodimensionale, polare, poggiata su un semipiano elastico costituito da molle a distribuzione continua che rappresentano il vincolo al suolo. Tale modello utilizzato per lo studio di travi di fondazione.
Principio teorico
Nel semipiano elastico le molle esplicano la loro rigidezza traslazionale esclusivamente nella direzione degli spostamenti verticali. Assumendo questa schematizzazione viene assegnata al terreno di fondazione, su cui poggia la trave, una certa resistenza a trazione che nella realt sappiamo non appartenere ai materiali incoerenti come i terreni. Questa approssimazione conduce in ogni caso a dei risultati del tutto teorici che sono accettabili per descrivere molteplici situazioni di interesse pratico.
L'equazione differenziale
Partendo da due dati, la costante di sottofondo e la base geometrica della fondazione, si valuta la reazione del terreno per unit di lunghezza:
Ponendo
si ottiene
integrale generale soluzione omogenea associata che tiene conto dei vincoli e della struttura integrale particolare che soddisfa l'equilibrio
ove
Integrale particolare
Limitandosi l'analisi ai carichi esterni distribuiti dalla forma con quindi limitandosi a carichi distribuiti lineari o parabolici fino al 3 ordine, si ipotizza una soluzione del tipo con e sostituendo nell'equazione differenziale si ottiene
ed essendo che
allora
Integrale generale
La funzione che definisce la linea elastica quindi
Momento flettente
Derivata prima
Derivata seconda
Derivata terza
Casistica
Se si considera una trave illimitata da una parte e soggetta ad un carico P applicato nella sezione iniziale, risulta che la trave all'infinito indeformabile: , Quindi considerando l'equazione e
per per
i termini in i termini in
applicato nella
per
sono
Poich
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Poich
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