Sei sulla pagina 1di 31

Corso di “Tecnica delle Fondazioni”

Laurea magistrale in “Ingegneria delle Costruzioni”


(LM-24)

Indagini in sito

Prof. Ing. Alessandro Pagliaroli


Sezione di Ingegneria
Viale Pindaro, 42 - 65127 Pescara
alessandro.pagliaroli@unich.it

INDAGINI GEOFISICHE

1
Proprietà dinamiche determinabili con prove geofisiche sismiche
Le prove sismiche consentono di misurare direttamente la velocità
di propagazione delle onde sismiche in un dato sottosuolo (onde P, S
e onde superficiali di Rayleigh) da cui è possibile ricavare i moduli di
taglio a basse deformazioni dei terreni nella loro sede naturale, es.:

Mediante una legge di riduzione della rigidezza con la deformazione posso


quindi stimare il valore del modulo ad un prefissato livello deformativo:

argille sabbie

Azione sismica nelle NTC08

 azioni sismiche rappresentate mediante:


- accelerazioni massime
- spettri di risposta

 spettri differenti per diversi tipi di sottosuolo


(approccio semplificato)
classi di sottosuolo di diversa rigidezza, in funzione
delle proprietà dei terreni

 Analisi di Risposta Sismica Locale (approccio rigoroso)


si simula numericamente la propagazione delle onde
sismiche dalla roccia di base fino alla superficie dei
terreni di fondazione

2
RISPOSTA SISMICA LOCALE & NTC08
Azione sismica nelle NTC08

Spettro di risposta elastico in accelerazione (comp. orizzontale)


Se
S F0 ag

S ag
F0 ag
sottosuolo
ag generico

sottosuolo A

TC* TC T (s)

S = SS S T SS = coefficiente di amplificazione stratigrafica


ST = coefficiente di amplificazione topografica
TC = periodo corrispondente all’inizio del tratto
TC = CC ⋅ Tc* a velocità costante dello spettro
SS e Tc dipendono dalle categorie di sottosuolo

RISPOSTA SISMICA LOCALE & NTC08


Azione sismica nelle NTC08

Amplificazione stratigrafica
ROMA
e spettri di risposta
1

0.9
Sottosuolo
A
0.8
B
C
Accelerazione spettrale, Se (g)

0.7
D
E
0.6

0.5

0.4

0.3

0.2

0.1

0
0 1 2 3 4
Periodo, T (s)

3
NTC 2008 - Classificazione del sottosuolo
3.2.2 Categorie di sottosuolo

NTC 2008 - Classificazione del sottosuolo


3.2.2 Categorie di sottosuolo

Occore il profilo di Vs per


almeno 30 m

4
NTC
RISPOSTA 2008LOCALE
SISMICA - Classificazione
& NTC08 del sottosuolo
Azione sismica e RSL nelle NTC-08: effetti stratigrafici
Per le classi di sottosuolo da A ad E si calcola il VS,30

Vs
Terreno
Roccia
VS
Η Η
Vs

z
Roccia
Vr
Vs30≥800 m/s 360≤Vs30<800 180≤Vs30<360 Vs30<180 m/s

Α B C D

NTC
RISPOSTA 2008LOCALE
SISMICA - Classificazione
& NTC08 del sottosuolo
Definizione di VS,30
Velocità equivalente (e non media!) delle onde di
taglio nei primi 30 m di sottosuolo
n

30 ∑t
i =1
i
Vs30 = n
hi
∑i =1 Vsi
hi Strato i

Da dove si contano i 30 m ?

5
NTC
RISPOSTA 2008LOCALE
SISMICA - Classificazione
& NTC08 del sottosuolo

Velocità media (pesata) delle


onde di taglio nei primi 30 m
di sottosuolo argilla tenera VS=90 m/s
18 m
18 ⋅ 90 + 12 ⋅ 260 argilla VS=260 m/s
VS = = 158 m s
30 40 m

Velocità equivalente delle


onde di taglio nei primi 30 m argilla consistente VS=380 m/s
di sottosuolo
30
Vs30 = = 122 m s 195 m
18 12
+ basamento VS=600 m/s
90 260
Viene data maggiore importanza agli strati a rigidezza minore
(minore VS) presenti nei primi 30 m di sottosuolo

Tecniche di indagine geofisica


gravimetriche
Altre misure
Tecniche geofisiche geo-elettriche

magnetiche
Misure sismiche

Intrusive Non intrusive

Attive Attive Passive


VP VS
VP VS VP VS VS VS
DH CH SCPT SDMT Rifr. Rifl. SASW MASW Array 2D

foro Metodi basati su


onde di superficie

6
Onde di volume
Le onde di volume sono di due tipi:

 Onde P (onde longitudinali o di compressione)


 Onde S (onde trasversali o di taglio)

Onde di superficie
Le onde di superficie sono di due tipi:

 Onde R (onde di Rayleigh)


 Onde L (onde di Love)

Le onde sismiche possono inoltre distinguersi in funzione di:


 direzione di propagazione
 moto delle particelle del mezzo rispetto alla direzione di
propagazione

Onde di compressione P

Le onde P producono vibrazioni polarizzate nella direzione di


propagazione (il moto delle particelle è parallelo alla direzione
di propagazione) e deformazioni di compressione e estensione

7
Onde di taglio S

Le onde S producono vibrazioni polarizzate nella direzione


perpendicolare a quella di propagazione (il moto delle particelle è
normale alla direzione di propagazione) e deformazioni di taglio

Onde di Rayleigh (R)

Le onde di Rayleigh si generano alla superficie di un semispazio o


all’interfaccia tra due strati a differenti proprietà meccaniche
Le particelle del mezzo investite da un’onda di Rayleigh si muovono sia in
direzione orizzontale che verticale seguendo una traiettoria ellittica
(polarizzazione ellittica) retrograda.
L’ampiezza del moto si riduce con la profondità.

8
Onde di Rayleigh (R)

(Dr. Dan Russell, Kettering University)


(http://www.kettering.edu/~drussell/demos.html)

Misure sismiche attive


Le misure sismiche consistono nel provocare un disturbo meccanico in un
punto del terreno (sorgente) e nel monitorare il moto risultante,
determinato dalle onde generate, in uno o più punti circostanti
(ricevitori).
Schema
- generare onde di volume o di superficie con una sorgente polarizzata
- registrare gli effetti con uno o più ricevitori (geofoni)
- ottenere le velocità di propagazione delle onde P, S, R nel terreno

P SV

SV SV S S
H H
Registrazione tempi di arrivo delle onde a
Esempi di sorgenti impulsive distanze variabili

9
Misure sismiche attive

 Riflessione sismica
 Rifrazione sismica
 Cross-Hole (CH)
 Down-Hole (DH)
 Cono sismico (SCPT)
 Dilatometro sismico (SDMT)
 Analisi spettrale di onde di superficie (SASW)

SISMICA A RIFLESSIONE E
RIFRAZIONE

10
Sismica a riflessione e a rifrazione
Metodo a riflessione (in onde P)
x
onda diretta: t d = VP 1

x 2 + 4H 2  2H 
onda riflessa: tr =
VP1
=
 VP
 1
per x = 0 


spessore e velocità strato
superficiale
Metodo a rifrazione (in onde P)
onda rifratta:
x 1 1 x 2H cos ic
tr = + 2H − = +
VP2 VP1 2 VP2 2 VP2 VP1


spessore e velocità strato
superficiale
+ velocità substrato
Utili per localizzazione substrato roccioso, meno per la caratterizzazione meccanica

Sismica a riflessione e a rifrazione


Limiti
 Impossibilità di definire valori locali e puntuali della velocità;
tali valori sono mediati spesso su ampi volumi di terreno
 Impossibilità di investigare terreni fittemente stratificati
 Difficoltà di interpretazione delle misure
 Funzionano solo se gli stati presentano rigidezza crescente con
la profondità
 Poco precise nella determinazione della velocità a profondità
maggiori di 30 m
Pregi
 Misure scarsamente invasive
 Basso costo
 Possibilità di investigare ampi volumi di terreno (anche se con
scarsa risoluzione)
 Possibilità di caratterizzare forme morfologiche sepolte

11
PROVA
CROSS-HOLE

Prova cross-hole (CH)

La sorgente meccanica è
ubicata in foro; il ricevitore
è ubicato in foro, alla
stessa profondità.

Si misura il tempo
necessario alle onde SV per
Sorgente
spostarsi tra i due punti a Geofono
Profondità
distanza nota. Ricevitore
di prova
packer

Tubazione di
Misurando i tempi di rivestimento in PVC-
viaggio delle onde, note le foro cementato
distanze percorse, si
calcola la velocità di
propagazione delle onde.

12
Prova CH – tecnica di esecuzione
 Sorgente: onde P e S, munita di un trasduttore (trigger) per
l’identificazione dell’istante di partenza della sollecitazione dinamica
 Ricevitori: geofoni con 1 o 3 trasduttori di velocità
 Un sistema di acquisizione in grado di registrare in modo digitale sia
il segnale del trigger che le forme d’onda
I segnali registrati ai ricevitori possono essere filtrati (per
l’eliminazione di eventuali disturbi ambientali) e interpretati per la
determinazione dei tempi di arrivo delle onde sismiche, secondo una o
più metodologie (e.g. metodo visuale; cross-correlazione)

 Interasse fori : fra 3 e 5 m (compromesso tra riduzione effetti del


disturbo e caratterizzazione dei dettagli stratigrafici)
 Diametri dei fori : piuttosto piccoli (φ
φ ~ 150 mm)
 Rivestimento foro con tubi PVC
 Intercapedine foro-tubo riempita con malta a ritiro nullo (perfetta
connessione)
 Misure inclinometriche : per controllo deviazione dei fori dalla
verticale
 Profondità massime ≥ di 100m

Oscilloscopio
Prova Cross-Hole (CH)

Pompa

∆t
Velocità delle onde di taglio
Vs = ∆x/∆
∆t

Sorgente Geofono
Profondità Ricevitore
di prova
packer
∆x
inclinometro inclinometro

Tubazione di rivestimento in
PVC- foro cementato

13
Risultati di prove Cross-Hole

CH Colle Palatino (Roma)

Pagliaroli et al., (2014)

Prova Cross-Hole (CH)


Limiti
 Costi elevati
 Maggiore ingombro areale
 Necessità di sondaggi, misure inclinometriche, etc.

Pregi
 Misura continua della velocità con la profondità
 Riduzione dei problemi relativa all’interferenza tra onde
dirette, rifratte e riflesse
 Profondità di investigazione elevata
 Possibilità di rilevare anche la velocità in corrispondenza di
strati sottili

Il metodo CH fornisce risultati che valgono da riferimento


per altre tecniche. I costi del metodo però ne impediscono
un uso di tipo estensivo

14
PROVA
DOWN-HOLE

Prova down-hole (DH)


Tavola-sorgente
La sorgente meccanica è
ubicata in superficie; i
ricevitori (uno o due) sono
ubicati in foro.
Martello
z1
Si registrano, a diverse
z2
profondità, gli arrivi di onde packer
di taglio SH che si
propagano prevalentemente Trasduttor
Intervallo i di
in direzione verticale della velocità
profondità orizzontali
di prova (Geofoni
Misurando i tempi di viaggio ricevitori)
delle onde, note le distanze
Tubazione
percorse, si calcola la in PVC
velocità di propagazione
delle onde.

15
Prova DH – tecnica di esecuzione
 Sorgente: ad impulsi orizzontali
 Ricevitori: geofoni con 1 o 3 trasduttori di velocità
 Un sistema di acquisizione in grado di registrare in modo digitale
sia il segnale del trigger che le forme d’onda
I segnali registrati ai ricevitori possono essere filtrati (per
l’eliminazione di eventuali disturbi ambientali) e interpretati per la
determinazione dei tempi di arrivo delle onde sismiche, secondo una
o più metodologie (e.g. metodo visuale; cross-correlazione)

 Distanza sorgente-foro : fra 1,5 e 2,5 m


 Distanza geofoni in foro : 1-3 m
 Rivestimento foro con tubo PVC
 Intercapedine foro-tubo riempita con malta a ritiro nullo
(perfetta connessione)
 Profondità massime < di 50m

Prova DH
Modalità operative

 Si mantiene fissa la sorgente e, all’interno del foro, si abbassano


o si sollevano, ad intervalli successivi di 1m, i ricevitori, di cui è
fissata la distanza e l’orientazione dei trasduttori orizzontali

 Per ciascuna posizione è energizzata la sorgente delle onde P


(battute verticali) e la sorgente delle onde S (battute
orizzontali), eventualmente invertendone l’orientazione e sono
acquisiti i segnali corrispondenti.

 Si misurano, con la profondità lungo la verticale esaminata, i


tempi di arrivo (diretti sorgente-ricevitore e /o di intervallo tra
i due ricevitori)

16
Oscilloscopio
Prova Down-Hole (DH)
Tavola-sorgente
Pompa

x
∆t Martello
z1
z2 packer

Trasduttori
Intervallo della di velocità
profondità di
orizzontali
prova
(Geofoni
ricevitori)
Velocità delle onde di taglio:
R12 = z12 + x2
Vs = ∆R/∆
∆t R22 = z22 + x2 Tubazione
in PVC

Prova Down-Hole (DH)


Limiti
 attenuazione dell’ampiezza delle onde con la profondità
 effetti di rifrazione/rifrazione delle onde sismiche a causa
dell’eterogeneità del mezzo
 misura di valori medi della velocità per ciascuno strato
 difficoltà di caratterizzare sottosuoli fortemente stratificati
 profondità di investigazione limitata (≤50m)

Pregi
 misura continua della velocità con la profondità
 ingombro areale limitato
 vasta sperimentazione nella pratica e nella ricerca

I profili di velocità ottenuti dalla prova DH sono in


generale meno accurati di quelli forniti dalla prova CH

17
PROVA SCPT
(Cono sismico)

Prova SCPT

18
Prova SCPT

Ad intervalli di 1 m si arresta la penetrazione della punta conica e si


procede all’energizzazione P ed S e all’acquisizione dei segnali
corrispondenti ai sensori
Vantaggio: non richiede l’esecuzione e il condizionamento di fori di
sondaggio

PROVA SDMT
(Dilatometro Sismico Marchetti)

19
PROVA SDMT

È concettualmente uguale ad una


prova tipo down-hole e si elabora in
maniera analoga
Vantaggio: non richiede l’esecuzione
e il condizionamento di fori di
sondaggio

Risultati di una prova SDMT

Prova SDMT, viale Angelico (Roma) – progetto FILAS “Tiber”

20
PROVA SASW
(Spectral Analysis of Surface Waves)

Prova SASW
Base teorica
 La tecnica SASW è basata sulla determinazione della
velocità delle onde di Rayleigh VR.
 Esse inducono spostamenti verticali e orizzontali.
 Gli spostamenti verticali si propagano soltanto fino a
limitate profondità, all’incirca proporzionali alla
lunghezza d’onda λ.

λR ricevitore
sorgente
Spostamento verticale

VS~ VR= λR f λR

21
Lunghezza d’onda λ

Prova SASW
Nell’ipotesi di deposito omogeneo, onde di diversa lunghezza
d’onda λ (o diversa frequenza f o diverso periodo T), si
propagano con la stessa velocità VR
λ piccola λ grande
f elevata f bassa

VS,1 λR,1
λR,2
λR,3

VR = λR1 f1 VR = λR2 f2 VR3 = λR f3

VR

λR1 λR2 λR3

22
Prova SASW
Nell’ipotesi di deposito stratificato orizzontalmente, onde di
diversa lunghezza d’onda λ (o diversa frequenza f o diverso
periodo T), si propagano con velocità VR differenti
(DISPERSIONE) λ piccola λ grande
f elevata f bassa

VS,1 λR,1
λR,2
VS,2 λR,3
VS,3

VR1 = λR1 f1 VR2 = λR2 f2 VR3 = λR3 f3

VR Curva di
DISPERSIONE

λR1 λR2 λR3

Prova SASW

 Procedura di inversione

23
Prova SASW
Procedura di inversione

24
Prova MASW (Multichannel Analysis of Surface Waves)
Differenze principali dalla SASW:
• Sorgente elettromeccanica con regolazione e ‘modulazione’ di frequenza
• Utilizzo non di 2, ma di più ricevitori (fino a 24) con acquisizione in sincrono
• Possibilità di automazione della procedura, maggior dettaglio ad alte frequenze
• Necessari al massimo due riposizionamenti della sorgente per ricavare la curva di
dispersione
• Interpretazione numerica più complessa (analisi multimodale)
SISTEMA DI ACQUISIZIONE

SISTEMA SORGENTE
RICEVITORI

Shaker Condizionatore di
Generatore di segnale
funzione
Analizzatore
Schede A\D
Distribuzione di segnali
spostamenti
verticali

Amplificatore geofoni

Computer

Confronto tra CH, DH e SASW


Fattori condizionanti la scelta della tecnica :
Fattori economici Condizioni ambientali
Risoluzione desiderata per
Campo di profondità da investigare
il profilo di rigidezza
CH DH SASW
Numero di fori necessari 2 1 Nessuno
Ingombro Modesto Molto modesto Notevole
Misure inclinometriche Si No No
Disturbo terreno per Modesto Molto modesto -
installazione fori
Massima profondità Illimitata Limitata 50-80 m
investigabile
Sensitività a disturbi Medio-bassa Medio-bassa Media
ambientali
Onde indagate SV SH R
Necessità di orientazione dei NO SI SI
ricevitori
Volume campionato con un Costante Variabile Variabile
singolo impulso
Attenuazione vibrazioni con NO SI SI
profondità
Rifrazione delle onde Possibile Inevitabile Inevitabile
Capacità di risoluzione Alta Media Media
Costo di esecuzione Alto Medio Basso
Difficoltà di interpretazione Media Media Alta

25
26
27
28
Terreno H

Roccia

Profondità di investigazione superiore a quelle della SASW/MASW !!

29
Uso congiunto di prove attive (MASW) e passive (array)

30
Misure sismiche
Pregi e limiti

Misure attive: sono generalmente più diffuse e più affidabili


di quelle passive. In particolare i metodi in foro sono
caratterizzati da minori ambiguità interpretative in quanto
corredati da indicazioni stratigrafiche.

Misure passive Più economiche e più flessibili (tempo e spazio).


Non invasive. Proprietà dinamiche medie. Risultati anche fino
a notevoli profondità . Interpretazione complessa.

31

Potrebbero piacerti anche